cacaiuola. = dimin. di cacca { caca). cacalerìa,
da zibetto (v.). cacca { caca), sf. escremento umano
fa la piscia, un che fa la cacca, un che dorme. brancoli,
mette nella bocca, sente il sapore della cacca: continuando così, morirà.
: siccome mocci e lippitudine, cioè cacca d'occhi. 3. figur
tendo il capo, e dissi: cacca! 5. locuz. avere
5. locuz. avere la cacca al culo: avere una gran paura
fabbriche, dettero a vedere d'aver la cacca al culo ». « era ogni
niente. = dimin. di cacca. caccolóso, agg. cisposo (
tono. = deriv. da cacca. cacétto, sm. cacio
coraggio. = deriv. da cacca. cacoslnteto, sm. ant
16-98: ma per chi ne scoprì la cacca e 'l cocco, / vistosi ch'
fabbriche, dettero a vedere d'aver la cacca al culo ». « era ogni
la vostra il netta. -avere la cacca al culo: v. cacca.
-avere la cacca al culo: v. cacca. -avere la stipa al culo:
occhio, la quale si conosce per la cacca de l'occhio bianca e stretta,
fa la piscia, un che fa la cacca. -fare alla meglio: fare come
si è voluto toglier di mente quella cacca di repubblica, ad onta degli enormi
, scotendo il capo, e dissi: cacca. buonarroti il giovane, 9-496:
/ da salimbacca, / mescolato con cacca / di bambino. [il grano
passeggia col soprabitino da mezza stagione color cacca di gallina. manzini, 8-146: guarda
, / rema, samacchi, cacca, fava e mocci. lorenzo de'medici
parlando di bambini, s'intende di cacca; di grandi, di paura.
e vivande e tramutarle in piscio e cacca. cicognani, 1-187: alla fine della
e plof! la fece subito la cacca. = voce onomat.
a letto: / ora vi fa la cacca, il porcellino. nievo, 59
. ributtare e deriv. ré cacca, sm. invar. omit. region
tose., comp. da re1 e cacca (v.). recacchino,
il redimacchia. = v. re cacca e reccacco. recacciare e deriv
); cfr. regabbio e re cacca. reccadere, v. ricadere.
spruzza, / rema, samacchi, cacca, fava e mocci. dottori,
e forma, colmi di piscio, cacca, quaglie lombarde, merda, sputagli,
, e da un denom. da cacca (v.), col suff.
141: 'scachicchiare': cachicchiare, far cacca di frequente in piccola quantità e anche seminarla
., e da un denom. da cacca (v.), col suff.
e plof! la fece subito la cacca:... un cioccolatinone verde.
/ o con burro a parlar della sua cacca. cesarotti, 1-xxviii-85: era già
]: gli sente la piscia, la cacca. 25. conoscere per via d'
retano infarcito di voglie di far la cacca, ch'era una sfor
6-254: plof! la fece subito la cacca [la gallina]:...
senza poter fare a meno di perdere cacca da quel suo sfintere sgranulato già dalla
forse vi troverà luogo il soprannome di cacca dubbi, se vi sarà collocato a tempo
spruzza, / rema, sarnacchi, cacca, fava e mocci. 4
materia e forma, colmi di piscio, cacca, quaglie lombarde, merda, sputagli
origine onomat., probabile incr. di cacca con acqua (v.),
/ n'esce un odor più tristo della cacca. -figur. stillare il cervello
vivande e tramutarle in piscio e cacca. c. e. gadda, 19-16
forse vi troverò luogo il soprannome di cacca dubbi se vi sarà collocato a tempo.
materia e forma, colmi di piscio, cacca, quaglie lombarde, merda, sputagli
sett. di cacchetta, dimin. di cacca. cagliaritano, agg. che è
d'azione da cacare. nl cacca, sf. persona spregevole, di nessun
e. palandri, 1-56: sono una cacca, lo so! m. monina,
pagare da solo. 2. di cacca (con valore aggett.): brutto
. silenzio stampa. massima figura di cacca. – con valore avverb.:
». in realtà mi sento di cacca. r caccia1, sm. invar
come del « residuo di sperma e cacca lasciato sul lenzuolo dopo un rapporto anale »