lavaceci. = deriv. da cacare. cacadubbi, sm. e
= comp. dall'imp. di cacare e da dubbio (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da fretta (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da fuoco (v.).
o 'mpacchiuche. = deriv. da cacare. cacaiòla (caccaiuòla, cacaruòla)
= deformazione di cavalleria, con richiamo a cacare. cacàlia, sf. bot
= comp. dall'imp. di cacare e da occhio (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da oro (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da millesimo (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da pensiero (v.).
pensiero (v.). cacare, intr. { caco, cachi)
che sieno, perché mai non vanno a cacare che non si lavino prima le mani
ubriachi, mettersi a pisciare e a cacare come le bestie, davanti alla gente?
spirto; si me fusse forza di cacare, non potrei cacar altro che l'anima
de la paura. - cacare le coratelle: penare assai. machiavelli
per imparar due hac. -lasciarsi cacare in capo, in bocca: sopportare
del diavolo, se noi ci lasceremo cacare in capo. brancoli, 4-215: e
la fogna della città. ci lasciamo cacare dentro la bocca. -tenere un
la bocca. -tenere un gran cacare: avere fastidio, noia di qualche
del su'fatto mi tien un gran cacare! -essere lontano delle miglia più
speranze. = dal lat. cacare (voce dell'uso familiare e infantile:
forte paura. = deriv. da cacare. cacariòla (cacariuòla), sf
mi accarezzava. = deriv. da cacare. cacariuzza, sf. ant.
sposalizzarla. = deriv. da cacare. cacaruétta, sf. raro.
= comp. dall'imp. di cacare e da sangue (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da sentenza (v.).
= > comp. dall'imp. di cacare e da sevo o sego (v.
= comp. dall'imp. di cacare e da sodo (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da sotto (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da spezie (v.).
= comp. dall'imp. di cacare e da stecco (v.).
pallottoline. = deriv. da cacare. cacataménte, avv. disus
cacato (part. pass, di cacare), agg. defecato; lordato
cacatoio. = deriv. da cacare. cacatóre, agg. e sm
li cacatori, stracchi per lo troppo cacare. = lat. cacator -óris
! = * deriv. da cacare. cacazibétto, sm. spreg
= = comp. dall'imp. di cacare e da zibetto (v.).
. = voce infantile, affine a cacare: cfr. gr. xdcxxt)
gallina mia. = deriv. da cacare (v.). cacherìa {
conchiudere. = deriv. da cacare. cacheróso, agg. lezioso,
dopo averti tastato scaltra, per farti cacare un uovo di vantaggio e rimarrai quell'
-fare, farla: evacuare, cacare; liberare le viscere e la vescica
, di faclre, usato eufemisticamente per cacare (ed è voce molto diffusa nei
rispose: e'sì passi; io vuò cacare. = deriv. dall'imp
publici non è vietato ad alcuno poter cacare: è vero che si corre rischio di
in questa tasca. -digerire, cacare, sputare le lische dopo aver mangiato
piace? ». -digerire, cacare, sputare le lische dopo aver mangiato
che non vivon se non del lor cacare. a. f. doni, 9-58
'l culo che ti verrà voglia di cacare quanto ti verrà fantasia di cantare.
. dormire, 12. -digerire, cacare, sputare le lische dopo aver mangiato
lassarve « pudigare in su la croxe e cacare quilli dodi durissimi in le mane e
, dopo averti tastato scaltra, per farti cacare un uovo di vantaggio, e rimarrai
vota quell'urinale e quella pigna da cacare, e poi fa colazione e fa ogni
citolini, 220: quivi sarà il cacare... e insieme il isciare
. -aver mangiato la carne e cacare le piume: subire le conseguenze spiacevoli
rimescolando con uomini, io vi farò cacare il sangue a quante sete. lancellotti
, iimpress. [s. v. cacare]: da questo deriva anche '
e da una forma frequent. ai cacare (v.). scacazzata,
, iimpress. [s. v. cacare]: da questo deriva anche '
:... diminuitivo frequentativo di cacare. familiare, triviale. 2
'l culo che ti verrà voglia di cacare, quando ti verrà fantasia di cantare.
mentre torcendo il muso si sforzano di cacare stroppelli, tengano in mano uno scartoccio di
che già la paura li fa scon- cacare e anco lo molto mangiare della mattina li
, tipico della sinopia. - far cacare stronzoli sinopi a qualcuno-. farlo soffrire
nudi là sotto. -farsela, cacare, cacarsi, pisciarsi sotta evacuare in
extra (v. extra) e da cacare (v.). stracanare,
gli stronzoli d'apollo. -far cacare stronzoli sinopi a qualcuno: v. sinopio
fune, ritorta (nella locuz. cacare stroppelli per indicare la stipsi).
: mentre torcendo il muso si sforzano di cacare stroppelli, tengono in mano uno scartoccio
guaina dello stocco? gli è fatto per cacare, figliuolmo, sol per cacare;
per cacare, figliuolmo, sol per cacare; per tortire, per iscaricare il corpo
/ che non vivon se non del lor cacare. / giammai vi vo'tornare;
più presto se', che non è al cacare / la mogliera di zaffo zaffardoso.
/ che non vivon se non del lor cacare. = var. femm.
= comp. dall'imp. di cacare e cazzo. cacallètto, sm
., comp. dall'imp. di cacare, la prep. a e letto.
= comp. dall'imp. di cacare e miracolo. cacchiata, sf
, cacheronzoli! = sovrapposizione di cacare con stronzolo. cache-sexe [kassèks
= comp. dall'imp. di cacare, in e acqua.
., comp. dall'imp. di cacare e carta. cacadecòro, agg.
= comp. dall'imp. di cacare e decoro. cacadrammi, sm.
= comp. dall'imp. di cacare e dramma. r cacadubbi, sm
= comp. dall'imp. di cacare e figlio. rna cacafrétta, sf
= comp. dall'imp. di cacare e fretta. r cacafuòco, sm
= comp. dall'imp. di cacare e nidio per nido. na cacare
cacare e nidio per nido. na cacare (cagare), tr. (caco
! 2. nl andare a cacare: per lo più nella forma imperativa,
stesso così innamorato. che vadano a cacare. il problema è fare i disinvolti.
è fare i disinvolti. – fare cacare: non piacere assolutamente; risultare sgradevole,
cagare, signore. – mandare a cacare: invitare qualcuno in modo brusco e deciso
= comp. dall'imp. di cacare e servo. cacatòcci, sm.
= forse comp. dall'imp. di cacare e toccio; cfr. anche il milan
. = agg. verb. da cacare. r cacazibétto, sm.
cacazioni. = nome d'azione da cacare. nl cacca, sf.
portugalisti. cagare, v. cacare. r cagliostrésco, agg.
. fiantare, tr. letter. cacare. – anche in un contesto figur.