tintinni negli orecchi e ne la testa. c. durante, 2-230: il succo
del porto verso il 290 a. c. e considerata una defe meraviglie del
scuola oratoria del i sec. a. c., il cui massimo rappresentante fu
giova al dolore della testa. c. durante, 2-385: 'radice rodia':
a fare il rodomonte anche lui. c. e. gadda, 22-99: c'
armi, la favella / rodomontesca? c. gozzi, ii-67: io non aveva
un ser lippo da piazza). c. malespini, ii-14-43: « voi avete
dire, ch'io facevo di livia. c. dati, 3-122: li domandò
le canne da piè, cioè la bocca c e la bocca e. guicciardini,
del documento per epoca e rogito. c. e. gadda, 22-127:
finirete male, lei e tu. c. e. gadda, 13-124: sull'
con la compagnia comica da venezia. c. e. gadda, 10-74: il
questa rogna de barbarossa adosso. c. gozzi, 4-150: a filinor si
rogna non si può nascondere. g. c. croce, 144: chi gratta
me sea tagiò a mi i rognon. c. e. gadda, 19-24:
simile a quello del rognone. c. e. gadda, 6-338: il
e l'asino di san giuseppe. c. levi, 3-70: un piccolo cane
dalla rogna (un'escrescenza). c. durante, 2-196: sono due spezie
valore attenuato: scostante, antipatico. c. e. gadda, 9-142: tutti
vi dico, una grana rognosa! c. e. gadda, 331: la
dovesse infiammar d'eguali ardori? c. gozzi, 1-496: possa la plebe
infermi. miatori e sodomiti c * è la gogna, il'taglio della
il piroscafo rullava già nel golfo leone. c. carrà, 629: il
e pareva schiantarsi a ogni passo. c. e. gadda, 6-328:
anche violento di una situazione. c. e. gadda, 17-25: un
osteria romanesca, passato il ponte. c. e. gadda, 6-195: riportava
romanico. f f c. ricci [« l'illustrazione italiana »
come un ricordo ma come un modello. c. carrà, 352: per dare
specifici, quindi, nell'88 a. c., al termine della guerra con
e infine, nel 212 d. c., con la constitutio antoniniana,
storico stesso, dal 31 a. c., anno della battaglia di azio e
istituzioni repubblicane, al 470 d. c., anno della deposizione da parte
augustolo; a partire dal 394 d. c., alla morte di teodosio,
tarquinio prisco; dal 366 a. c. si tennero regolarmente in settembre per
cime cerulee della serbia guerriera. c. carrà, 389: il manigoldo di
sorgere del movimento romantico). c. carrà, 217: questa falsa tendenza
de'chiamati 'romantici'è il tasso. c. carrà, 398: il greco diventa
del genere del romanzo. c. e. gadda, 21-74: i
per bocca di minghetti il governo presente. c. e. gadda, 22-163:
non solamente, ma poeta eccellentissimo. c. gozzi, 1-122: strano vi parrà
direttorio. -sostant. c. arrighi, 2-68: 1miei lettori crederanno
f f a. c., soprattutto greci, come il cosiddetto
nelle orecchie per una o due ore. c. botto, 63: declamavo ad
fiero dissenso; violenta polemica. c. dati, 11-107: non dovea monsignor
letti non son questi utili trattati. c. gozzi, 4-198: rccoli ha gli
una persona, da un avvenimento. c. gozzi, 4-43: di ciò marfisa
regionale del rhombus laevis. c. felici, 40: ho un rombétto
formazione cristallina romboedrica; romboedro. c. e. napione, 56: sotto
con indicibile cruccio del visire. m. c. bentivoglio, 5-499: ed ecco
o geminato, con lievi modificazioni. c. e. gadda, 452: degnamente
latero, il rombo, la romboide. c. bartoli, 7-6: dopo la fi
questa. bartolomeo da s. c. [tommaseo]: egli con valenti
nel ii sec. a. c. in molti luoghi della grecia e dell'
che trema e s'ange e plora. c. gozzi, 4-226: giunto il
prati / a solitarie genti apro romita. c. i. frugoni, i-11-89:
umiltà e la temperanza dell'animo? c. i. frugoni, i-2-166: a
anni / in questa solitudine romita. c. i. frugoni, i-i 1-247:
una casina bene intonacata e liscia. c. e. gadda, 11-57: un'
colle braccia romperlo e col petto. c. e. gadda, 5-165: quei
nave). e e c. i. frugoni, i-2-215: o
uscisse a far fatto d'armi. c. campana, iii-124: passati che furono
che ciascun dì rompe le rive. c. campana, i-233: si cadde in
buio fitto (una luce). c. i. frugoni, i-9-119: venian
guido novello co'ghibellini e con vj c cavalieri tedeschi, per rompere lo popolo
. -impedire il respiro. c. botto, 170: le lagrime sgorgavano
il pendulo / bronzo sonoro. c. boito, 91: il rumore de'
modo / ci rompi le parole? c. i. frugoni, i-2-226: allor
vetro che ricopre quello del senso. c. i. frugoni, i-3-297: sorgi
che manifestano l'attività della vita. c. boito, 129: l'idea di
in tutti gli scritti del gravina. c. carrà, 472: in questo modo
si rompessono. bartolomeo da s. c., 30-3-6: se tu taci,
duca per farlo rompere con voi. c. bartoli, 6-61: roppe con i
sì sconciamente che tosto si morì. c. campana, ii-32: deliberò di
della luce / incerto a noi riluce. c. i. frugoni, 1-2-
, dissolversi (le nubi). c. i. frugoni, i-2-76: sorgi
qualcosa o che qualcosa accada. c. odoni, 1-77: maladetta sia l'
essere più né moderati, né rompicolli. c. arrighi, 4-94: stando a
mai più bella scena al mondo. c. e. gadda, 19-114: quell'
profluvio, a più non posso. c. malespmi, i-50-135: beato voi,
e canzoni e sonetti a rompicollo. c. i. frugoni, i-13-224: si
in contesti figur.). c. e. gadda, 21-39: liberà
onde del mare; frangiflutti. c. e. gadda [in civiltà delle
(una scala). c. e. gadda, 388: il
e senza il vizio de la replicazione. c. vannetti, xix-4-763: pregi dello
. - anche con uso aggett. c. arrighi, 2-17: quel rompiscatole di
. fastidioso, seccatore. c. e. gadda, 15-51: l'
dando al motore un'accellerata rompitìmpani. c. mercandino [« la repubblica »
agitate e strilli a rompitimpano. c. e. gadda, 19-70: certe
italia e sede del governo centrale. c. e. gadda, 21-237: quanto
nome d'azione da roncare1. c c roncétta, sf. disus
azione da roncare1. c c roncétta, sf. disus. roncola
sorte che si sente roncheggiar da lungi. c. i. frugoni, i-15-147:
. ronciglióne. bartolomeo da s. c. [tramater]: portavano ronciglioni o
la sera, lungo i ronchi. c. e. gadda, 11-68: bianche
greco fin dal v sec. a. c. e successivamente nel ii sec.
successivamente nel ii sec. a. c., a roma, con pratiche rituali
sabba classico dei musicisti convulsionari. c. carrà, 92: abbiamo anche noi
sentì che il giorno era più breve. c. e. gadda, 204:
, le passerelle su la mota. c. e. gadda, 13-282: il
virtù delle antiche popolazioni italiche. c. e. gadda, 6-12: cercò
dei parlanti della regione laziale. c. e. gadda, 6-52: certe
verosimilmente del v sec. a. c., secondo le quali esse appaiono
(i sec. d. c.). sabìnico, agg.
marzo del venticinquesimo anno avanti g. c. fu ad un pelo di cascar su
un'attività. p p c. carrà, 108: questo significa che
leone xiii e ne sabotano l'iniziativa. c. e. gadda, 23-163:
la riuscita di un'impresa. c. carrà, 577: anche questa volta
d'arretratezza e punte di benessere. c. valentini [« l'espresso »,
. e f. tascapane. c. arrighi, 2-13: appena io ebbi
enzimi contenuti nei succhi gastrici). c. e. gadda, 22-57: dalla
fermentabili effettuata dar succhi gastrici. c. e. gadda, 403: il
la fiamma gliscente avesse un exito. c. durante, 2-491: è..
anco il linguaggio e la favella. c. dati, n-124: se nel discorso
tenerlo sobrio, acciò non s'addormenti. c. i. frugoni, 1-8-
pace colla sua piccola saccenteria paesana. c. e. gadda, 13-338: la
divorare, consumare in modo frenetico. c. i. frugoni, i-i 1-261:
istessa biblioteca sfuggire al pubblico incanto. c. gozzi, 1-568: i tuoi doveri
cariche di lancio delle artiglierie. c. campana, 3-106: sette giorni dopo
/ c'hanno in falso sacchetto. c. i. frugoni, i-13-243: andate
battevano colle discipline per la città. c. i. frugoni, i-9-318:
assai miserello, tutto bruttato! g. c. croce, 2-30: ho una
andati a sacco, non tomomo. c. campana, 2-34: il sacco fu
sacco: segnare una rete. c. coscia [« la stampa »,
e nelle peste / lasciato l'ho. c. scalini, 1-5: vi voglio
qualcuno: importunarlo, infastidirlo. c. e. gadda, 20-11: «
mio piacer mai fece obstaculo. c. e. gadda, 6-284: dal
-scherz. sacco lacrimale. c. e. gadda, 10-157: riuscì
11 divino poeta avrebbe meritato ben altro. c. e. gadda, 9-239:
atteggiamenti, comportamenti o mentalità. c. i. frugoni, i-6-178: vi
, che nel secolo ii a. c. si estese verso sud nei territori degli
dell'espansione nel i secolo d. c. (e dagli antichi era identificata con
queste due sono ormai frasi sacramentali. c. arrighi, 3-201: montarono le scale
del demonio. -assol. c. gonzaga, 11-66: prima che s'
il dogma dell'eucaristia e sacrifizio. c. galiani, cxxix-187: avendo stampato il
ha valore iron.). c. e. gadda, 15-104: con
bei trovati: al sacramento mio! c. odoni, 1-77: ah giottoni,
voi che d'altra esser sinore. c. cafiilufii, 108: grato degli umani
pecco et ho palustre il suono. c. i. frugoni, i-12-26: deh
, un periodo di vita rimpianto. c. e. gadda, 6-35: in
, unito col nome del diavolo. c. bini, 1-28: voi..
d'amore alla persona amata. c. campana, i-2-12-45: ah, disse
-compromettere definitivamente la reputazione. c. carrà, 451: aveva sacrificato la
troppo leggermente all'idolo d'omero. c. carrà, f f
un certo punto perdettero la. pazienza. c. carrà, 645: pensavo
sua reputazione e della sua pace. c. e. gadda, 13-176: io
introduce il discorso diretto). c. e. gadda, 2-335: siccome
, 448, 356-340 e 330-338 a. c. dagli stati membri dell'anfizionia di
storici si ritirarono nel 494 a. c. i plebei per protestare contro le prepotenze
di sagre porpore e mitre. c. i. frugoni, i-3-88: avvolto
di martiri e disperazioni di innamorati. c. carrà, 572: anche l'
dalle mani o dal volere d'alessandro. c. i. frugoni, i-2-162:
sacri lampi d'amor, fulgori snelli. c. i. frugoni, i-8-174:
una medicina). anonimo [c. acosta], 207: i mirabolani
heilige familie, scritta nel 1845 da c. marx in collaborazione con f. engels
suo gruppo e pubblicata nel 1845, c ^ e segna il superamento dei limiti
. -con uso awerb. c. arrighi, 3-99: quella roba.
inizio nel 11 sec. a. c. e cessò di esistere dopo la rivolta
la rivolta ebraica del 70 d. c.).
che le ha dato il nome. c. levi, 6-65: se non si
godendone, acri, nel soro. c. levi, 2-112: egli aveva visto
ella mi faccia delle sue saette. c. i. frugoni, i-14-238: con-
macinata, con uso enfatico). c. gozzi, 1-396: gli scrittori e
conpiuto a punto colle xue seste. c. bartoli, 7-12: seno rivolto chiamiamo
petti bianchi inebriarono il mattino serafico. c. e. gadda, 166: una
ode. bartolomeo da s. c., 16-3-2: alquanti, quando vengono
/ e saettarmi con viperei schemi. c. i. frugoni, i-6-264: pronti
in lenno, e non spossati inchiostri. c. i. frufoni, 1-2-154:
o lumi, in saettarmi lenti. c. gozzi, 4-116: poscia volgeva gli
di sotto il ciglio basso. c. e. gadda, 6-255: rimase
, minaccia, severità, ecc. c. gozzi, 1-995: vecchi, prima
intenzione (gli occhi). c. pona, lx-1-206: gli occhi,
/ chi 'l cor mi stringe. c. i. frugoni, i-6-24:
rapidamente con un moto alterno. c. e. gadda, 6-187: l'
saettare). bartolomeo da s. c., 240: egli con valenti e
la dimenticanza (la poesia). c. i. frugoni, i-1-63: queste
puntano nel 'monaco'e ne''puntoni'. c. e. gadda, 22-144:
trova ancora il diminutivo di saettuzza. c. gozzi, i-184: vuoto quasi
ii e nel iii sec. d. c.). safarano, v
fra il vii e il vi a. c.) o della sua poesia,
altrui che egli ingannato possa essere. c. i. frugoni, i-3-66:
/ di nera selce intagliator sagace. c. i. frugoni, 1-6- 56
qual fu cum grande prudenzia resalutato. c. e. gadda, 9-216: saper
prova nell'esercizio di un'attività. c. e. gadda, 19-67: neppur
dal mondo. -conoscitore. c. dati, 4-192: da buon saggiatore
dato della tua dottrina spropositatissimo saggio. c. carrà, 513: gravi nell'
non il presente) si frammesse. c. campana, iv-67: lodovico mentre visse
successo il loro saggio tutt'e due. c. carrà, 645: stavo ultimando
. -breve esecuzione musicale. c. levi, 6-29: non era ancora
venga umpoco tenace e sarà nero. c. bartoli, 4-ii-396: la piccina per
che tenpo io posso aver finito. c. carrà, 469: con ciò intendiamo
, dei ritratti e delle monografie. c. bo [« il politecnico »,
per simil. rizzare i peli. c. e. gadda, 6-322: le
lontano verso un bersa- glio. c. e. gadda, 10-132: poco
(un raggio di sole). c. e. gadda, 6-239: alfine
stoffa secondo la taglia. c. a. manzini, 207: quando
di una costruzione; alzata. c. bartoli, 4-ii-590: voi disegnerete e
come sagoma di tiro al gersaglio. c. e. gadda, 13-120: i
di sagoma piuttosto esile che svelta. c. carrà, 468: le sue opere
una determinata forma o profilo. c. e. gadda, 18-229: la
sagra come si dice da noi. c. e. gadda, 243: iracondo
. che sta imprecando. c. arrighi, 3-282: quella porticina dovette
. bestemmia, imprecazione. c. arrighi, 3-97: gli pigliò con
lumi anche al parlar nobile). c. arrighi, 3-76: siccome io per
di tempi e fondatori di monisten. c. i. frugoni, i-15-100:
-figur. atteggiamento umile, dimesso. c. e. gadda, 23-143: gentile
del regno dal 663 al 525 a. c. ojetti, ii-54: armonie di
baroni della sua corte. g. c. croce, 147: queste sentenze tutte
6000 patriotti per la spedizione di puglia. c. carrà, 386: nel marzo
politico quotidiano « la lotta ». c. carrà, 626: nelle tipografie,
palazzo reale delle scienze e delle arti. c. carrà, 513: nella mostra
arte esposte in una mostra. c. carrà, 560: basterà ricordare qui
sala: prostituirsi in un bordello. c. arrighi, 3-283: il carcere e
cenere né il carcame della salamandra. c. e. gadda, 30: era
tuffo in quella medesima salamoia. g. c. croce, 263: gli
movimenti; goffo, imbranato. c. e. gadda, 547: stia
ma angela gli si era affezionata. c. e. gadda, 13-85: questo
una grande varietà di scelta. c. levi, 6-230: c'erano soprattutto
dopo che abbrustolito ebbe una troia. c. l. gadda, 11-26: veniva
campi, tendere archetti alle lepri. c. arrighi, 4-6: non abbiamo tempo
a schiavitù e servaggio. c. caperò, 139: il salariato,
valore della produzione ch'esce da voi? c. ca però, 139
coll'annuo salario di fiorini 500. c. cafiero, 126: il salario a
lo'salaro di mercatantie sottile xxx per c. statuti di pistoia (1682)
giornale a salano con gente salariata. c. carrà, 92: vediamo anche gli
anno 25 ducati et uno cavallo. c. carrà, 608: se le cose
prima sconfitta infettale nel 143 a. c. dal console appio claudio, alla
valle d'aosta, nel 25 a. c. fu definitivamente sottomessa e costretta ad
rimasto un po'indietro ne'tempi. c. e. gadda, 12-41: l'
tempi cattivi prima ancora della guerra. c. cederna, i-28: le feste?
ma anche quello era troppo salato. c. rossella [« panorama »,
scarse facoltà intellettuali. g. c. croce, 2-24: gl'ignoranza,
costo di pagarne salate le spese. c. boito, 243: quei maledetti medici
. -i). salazariano. c. testa [« l'espresso »,
che il crin talor v'asconde. c. durante, 2-407: sono i salci
per la generale concezione della realtà. c. carrà, 586: la rottura nello
l'asse da rischiarare, il saldatoio. c. bartoli, 1-138-31: debbono essere
. -aderenza alla realtà. c. carrà, 598: non dimentichiamo che
, più meritò che non ebbe. c. campana, iii-5-2-21: il re,
della saldezza di quel suo divisamente. c. carrà, 129: cézanne non solo
ed efficace esposizione, assegnerei il premio. c. carrà, 231: quella del
tratto pittorico, nel disegno. c. dati, 281: paolo pino nel
, quando el muro era saldo. c. bartoli, 1-35-30: ho veduto,
-stretto fortemente in mano, trattenuto. c. dati, 166: raffrenavalo [il
alcun che egli s'ammazzava. c. arrighi, 3-118: la bigietta,
molte bellezze di quel sovrano maestro. c. carrà, 277: fu sempre nostro
servigio del re sin'alla morte. c. carrà, 657: da queste prime
, un fondamento teorico). c. odoni, 1-37: da loro potrete
che prima fatto non aveva. c. galiani, cxxix-29: farmi partecipe delle
rendimento (un titolo azionario). c. e. gadda, 24-109: ho
ma per serbar a lui saldo ricetto. c. campana, iii-5-3-62: consigliò il
. -a dire il vero. c. scalini, 1-20: io veggio ch'
-tenere saldo: resistere. g. c. croce, 192: se tu vai
n'appare ricordo al libro mio f a c. 129. sassetti, 3:
rivendita di tali prodotti; tabaccheria. c. e. gadda, 17-14: se
appena spuntò che muor l'arguzia. c. i. frugoni, i-15-188: si
tale dote nell'espri- mersi. c. i. frugoni, i-6-121: tutti
con valore antifrastico). g. c. croce, 206: -ditemi un poco
(un cibo). g. c. croce, 173: -che cosa avete
. complesso, difficile da comprendere. c. gonzaga, ii-41: la tua età
) propri dei salesiani. c. e. gadda, 7-270: del
d'amici nostri e di parenti. c. garzoni, lii-12-382: andarono li
trice { salix viminalis). c. durante, 2-407: altri [salici
l'un sopra l'altro. g. c. croce, 248: egli, montato
il legno ricavato da tale pianta. c. bartoli, 1-36-33: né dispregiavano per
dei cavalli, dalle vene saglienti. c. e. gadda, 17-107:
, importante (una persona). c. arrighi, 120: in faccia a
partic.: spuntone roccioso. c. e. gadda, 22-81: girando
intensa, che dovrebbe essere caldo. c. brandi, 1-71: il cortile di
spaziar di laghi / con fosserelli. c. levi, 3-148: brillano in
abbandona la sua base volitiva e pratica. c. carrà, 264: ogni vero
di calcio stava per salire in serie c, perché potevano permettersi di comprare qualche
una parte del corpo). c. e. gadda, 15-54: quel
. -andirivieni di messaggi. c. e. gadda, 6-1 io:
la mensa. bartolomeo da s. c., 36-5-14: il detrattore, quando
i denti guasti, salivando abbondante. c. e. gadda, 19-80: questo
il dauco e 'l finocchio salvatico. c. durante, 2-363: il piretro,
a tratti, quasi vi s'affogava. c. e. gadda, 9-228:
dai genitori come un miracolo. c. e. gadda, 6-179: della
da un corso d'acqua. c. betti, 3-530: i fiumi più
chi ha superato la cinquantina. c. caselli [in « il giornale d'
ricordi pisani, 122: le salme c di grano di cicilia tornano in accari
marche de auro et altretanta de argiento e c mila salme de grano. de rosa
impregnato d'acqua salmastra. c. ridolfi, iii-47: il sale asceso
le tamerici / salmastre ed arse. c. e. gadda, 8-119: i
cavalieri e pedoni. bartolomeo da s. c., 350: prima che
. che furon pagati e niente altro. c. e. gadda, 13-94:
vernaccia l'acqua di sant'uliva. c. e. gadda, 9-57: la
-salmo responsoriale: nella liturgia cattolica c. e. gadda, 16-72: manchevole
re d'israele (circa 961-922 a. c.), passato alla storia come
piastra d'argento in mano. c. bartoli, 1-246-45: si fa un
salotti della borghesia romana e forestiera. c. carrà, 656: introdotti in un
riposatamente, apparisce colorito ed incisivo. c. carrà, 595: volendo quindi
a bordo di un'imbarcazione. c. campana, 2-98: dimorati gli inglesi
ricorre oggi alla salpingectomia. c. levi, 2-310: dove teresa era
carni condite con le salse forti. c. gozzi, 1-1190: le mense erano
liscio cosparso dalla salsa di capperi. c. e. gadda, 21-194:
rosso salsa: arrossire violentemente. c. e. gadda, 6-263: s'
radice detta salsa periglia molto medicinale. c. felici, 44: una cosa mi
dieta e non sento più doglia alcuna. c. durante, 2-408: molti credono
antimonio crudo nella forma della stibiata. c. gozzi, 1-998: anderanno il legnosanto
d'erbe, fragranza di salsedine. c. e. gadda, 212: la
rompono e porte e ponti e pallizate. c. campana, 3-106: buttò gran
, essendo tu figliuolo di un salsicciaro. c. gozzi, 1-731: si leva
chi vo poter mangiar de'salsicciuoli. c. arrighi, 164: « quasi ventanni
salsi argenti / in procelloso affanno. c. i. frugoni, i-10-144: o
) per erpete, eritema. c. carrà, 411: presto la sua
queste ed altre piante marittime. c. ridolfi, iii-45: sebbene la potassa
2. traballare, oscillare. c. e. gadda, 9-277: nemmeno
saltàcchió). saltellare. c. scalini, 1-37: « date la
e ora- torissimo tra 'poeti. c. malespini, ii-93-296: avenga che
agg. invar. alpinista. c. e. gadda, 19-88: nella
per le montagne e risuonanti evoè. c. i. frugoni, i-9-119: veniam
galere nemiche, cadeano in mare. c. garzoni, lii-12-418: quelli che camminano
rustica. -con allusione oscena. c. odoni, 1-48: mi vien or
destinazione (oggetti, cose). c. e. gadda, 13-318: qualche
. salta la stagione del regio? c. caccia [« la stampa »
classifica di una competizione sportiva. c. valeri [« la stampa »,
popoli possono 'saltare'da un livello b o c di civiltà a un livello l o
, una bizzarria). g. c. croce, 54: che pazzia è
/ a'insolentar i compagnon di bacco. c. i. frugoni, i-5-53:
di questo cavallo scolpito insieme con quattro c. nella corniola antica ch'ella mi ha
cancelliere senza leggerli altramenti in pubblico. c. dati, 3-24: soggiungendo il
terzo che fasemo una resina in saltarello? c. gonzaga, ii-59: -dov'è
, saltarelli, cavallette verdi e simili. c. e. gadda, 15-109:
fiandra, che così si chiamavano. c. campana, iv-105: odoacre, o
è strimpellato da una mano inesperta. c. boito, iv-116: sentendomi ringalluzzito,
raggiunse la finestra, l'aperse. c. e. gadda, 9-225: quasi
salti stravaganti e a voli mattissimi. c. carrà, 559: nel dominio dell'
tutti li turbini e tempestadi dell'animo. c. campana, ii-3-3-6q: noi faremo
per suo spasso e piacere. m. c. galilei, 91: i gambi
-con rapide e cascatelle. c. gonzaga, i-187: dal giogo degli
di vino razzante e quattro salti. c. e. gadda, 9-78: i
un saltétto. -saltino. c. e. gadda, 6-94: la
ecologica (un animale). c. e. gadda, 529: carlo
mai queste opere mandate ad effetto. c. levi, 6-74: io pensai di
proprietà balsamiche. roso. c. i. frugoni, i-8-210: quanto
. letterato dilettante, da strapazzo. c. e. gadda, 25-111: o
o gemali (un ambiente). c. e. gadda, 18-184: i
scarso prestigio (un'attività). c. e. gadda, 22-97: gli
giorno, l'alba). c. e. gadda, 20-06: oh
dell'organismo a uno stimolo). c. carrà, 564: le prime salutari
romanzi / il tanto salutare don chisciotte. c. carrà, 514: stando a
lo anno ottocentottantasette della nostra salute. c. campana, iv-91: visse margherita
salute. il moto è salute. c. cederna, i-23: sì, molto
« costui crepa di salute ». c. levi, 6-65: se non si
palazzo riccardi, non era letteraria salute. c. carrà, 570: supporre però
vantaggioso, conveniente, salutare. c. campana, i-213: tosto si disordinarono
de la luna una grandissima stella. c. campana, 77: l'anno del
a partire dalla nascita di cristo. c. campana, iv-29: sancio garzia ascese
salutifere e dolci. m. c. bentivoglio, 5-1033: ecco colei /
commosso da un tumulto di affetti. c. arrighi, 2-29: il maschietto porta
ciò una grandissima quantità di polvere. c. campana, 3-155: maurizio, veduto
e d'altre feste e d'allegrezza. c. patini, 325: fu
cominciata la salva del cannone. c. e. gadda, 13-309: i
5. raccolta, deposito. c. e. gadda, 7-283: la
lor robe star sicuri nel suo reame. c. campana, ii-4-17-162: e1
. bartolomeo da s. c., 2-6-5: il savio dice infra
). bartolomeo da s. c., 131: sperare salvamento per fuga
-superamento di una difficoltà espressiva. c. carrà, 532: poiché [lorenzo
mantua, se seranno gionti a salvamento. c. bartoli, 4-ii-148: ho caro
dispacci siano giunti a salvamento. c. gozzi, 1-384: a salvamento,
salute de le nostre anime. c. martelli, lxxxvtii-ii-40: signore, io
qualcosa da salvar la tua famiglia. c. carrà, 508: il fatto stesso
che possono fare quegli di fuori. c. campana, ii-265: furon prese tutte
di attenuare o giustificare una colpa. c. campana, i-2-11-112: quando la mattina
per carità che le salvasse la vita. c. e. gadda, 6-i io
bene morale. bartolomeo da s. c., 9-8-18: i ripensamenti salvano la
campo preso e salvatevi all'elba. c. carrà, 441: ripreso, venne
ogni corruzione e putrefazione. g. c. croce, 263: poi lo menò
decadenza o la scomparsa. c. carrà, 276: ciò non sarebbe
soprannaturale per operare la sua salvazione. c. e. gadda, 6-120:
speranza di salvazione, benché innocentissimi. c. e. gadda, 6-147: li
al piemonte e alla sua politica. c. carrà, 592: quello che sappiamo
salvia sclarea, grande erba annua o c. carrà, 657: si sferrava il
e che quadrangolari e biancheggianti. c. durante, 2-409: usasi
riso, fanciullo vestito di vari colori. c. dati, 3-105: usava nel
tuttora vivente. bartolomeo da s. c., 35-4-6: da disperare è di
fauni, ognun si snoda e forza. c. bartoli, 1-36-33: né dispregiavano
sfesso non resta offeso dall'acqua. c. durante, 2-410: fassi del sambuco
di poco senno. g. c. croce, 209: questo mio bamboccio
(nato intorno al 120 d. c.), al suo stile satirico,
invecchiar, l'arbitrio è servo. c. i. frugoni, i-15-90: questa
. f f c. durante, 2-412: 'sanamunda': ritrovasene
foglia o frutto di tale pianta. c. durante, 2-412: data una dramma
. castratore di scrofe. c. levi, 6-166: donne, è
come fa questo nome di jesù. c. i. frugoni, i-14-301: saggia
mali, acciocché sanasse le nostre infermitadi. c. caula [in novo libro di
! ma chi paga poi? ». c. levi, 2-209: era venuto
castrazione (delle scrofe). c. levi, 6-166: quasi tutte le
. partigiano armato di origine proletaria. c. levi, 2-281: mancavano i tram
a mo'di festone. c. e. gadda, 149: 'alt
gente sua a tagliar il sandolo. c. durante, 2-412: è il sandalo
mediev. sandalum-, cfr. anonimo [c. acosta], 124: « il
dalla suola sottile come il pampano. c. e. gadda, 6-183: attaccata
rivoluzione screditata'. = da a. c. sandino (1893-1934), uomo politico
= deriv. da sandra [c] ca per sandaraca. sanduco
giovane (1483-1546). c. e. gadda, 20-66: il
a circa 40. 000 anni a. c., caratterizzata da rozzi manufatti spesso
in prigione quelli poveri giovani innocenti. c. garzoni, lii-12-411: tale esecuzione
ci furono di li vostri antenati. c. i. frugoni, i-4-110: non
non interrompessero le fortune d'astalli. c. gozzi, 4-116: terigi a non
io la voglio per dispetto di giovanni. c. scalini, 1-60: perché né
affamati / sollecitatoruzzi lecca broda. g. c. croce, 197: dissero..
rosse sanguigne, chiamato altrimenti elitropia. c. e. gadda, 6-128: un
opponeva a quella 'rotonda'dei ghibellini. c. moroio, 1-62: due nostre famiglie
compiere stragi, carneficine. c. campana, ii-4-14-128: il tutto fu
erano sanguinari. s s c. ferrari, 258: tornava più molesto
principal fondamento e ripieno della macchia. c. durante, 2-412: 'sanguino e sanguinella'
. sanguine (cornus sanguinea). c. durante, 2-412: sanguine e sanguinella
salvestrella { sanguisòrba officinalis). c. durante, 2-413: 'sanguisòrba': pimpinella
è lo valuto. bartolomeo da s. c., 6-2-3: madre di santà
al guadagno, per poter lavorare. c. campana, ii-367: il re pochi
a una vita di gioia quasi selvaggia c. e. gadda, 6-262: un
di mente, ma a morte. c. campana, ii-4-11 -77: noi,
g. c. croce, 199: bollati i detti
(firenze, 1673), 4490, c. 663 [in « lingua nostra
tra sanità latina e morbosità germanica. c. bo [in ii frontespizio,
dall'estero, ma queste finiranno presto. c. arrighi, 3-85: laggiù all'
e dei rifiuti in genere. c. e. gadda, 11-137: sono
agli inizi del iv sec. a. c. si costituirono in una confederazione sconfitta
inizio del iii sec. a. c. (e al plur. indica per
la prima dal 343 al 341 a. c., la seconda dal 327 al
la seconda dal 327 al 304 a. c., la terza dal 299 al
terza dal 299 al 290 a. c.) e che si conclusero con la
testimonio di geronimo, chiamati eretici. c. campana, ii-551: prencipessa di somma
o ne'regoli... o c ^ rto in gabbie nuove spremer le sanse
partire dal v sec. a. c. raggiunse una posizione di predominio sulle
iv e l'viii sec. d. c., per poi assumere attraverso i
ribrezzo che mi faceano i ragnoli. c. e. gadda, 17-76: furono
, diventa picchettata di scuro chiaro. c. villifranchi, 1-i-440: l'uva
la seggiola. -con uso aggetti c. odoni, 1-73: queste che paiono
gramsci, 4-63: il gruppo croce-omodeo e c. sta santificando untuosamente...
di un'opera d'arte. c. carrà, 663: su questo lirismo
-vita trascorsa in pratiche di culto. c. gozzi, 4-226: i romiti in
ha valore iron.). c. rinaldi [« panorama », 22-xi-1987
un impegno, a un ideale. c. carrà, 454: era in voga
-santissimo linteo: la sacra sindone. c. molin, lii-ii-ioo: volle [dio
di monache, libri di devozione. c. carrà, 360: il grande santo
non si scherza così colle cose sante. c. carrà, 77: un
un re a suo piacere. g. c. croce, 2-34: amicizia è
un cappuccino tenuto in concetto di santo. c. carra, 611: la sua
ora di metterlo a dormire. c. boito, iv-109: vero è che
-fissare un convegno segreto. c. arrighi, 1-192: « e i
non c'è più santi. c. cederna, i-30: non c'è
coi santi e in ta c c tente, chi l'avrebbe
e in ta c c tente, chi l'avrebbe mai detto
. 2. figlioccia. c. felici, 122: vi saluta la
.. sollevò le tribù dell'asir. c. e. gadda, 201: un
de rientro, exita li disminticati. c. durante, 2-415: ritrovasene tre
-persona d'animo mite e tollerante. c. e. gadda, 13-58: al
che sanziona con le sue leggi! c. levi, 2-64: il luogotenente
, non sanziona mai le violenze. c. bini, 1-84: se fosse vissuto
-giustificato (una situazione giuridica). c. boito, 276: tenuto conto della
opera, un autore). c. carrà, 276: tutto sta nel
fascista definite le inique sanzioni). c. carrà, 285: le condizioni politiche
fece del caso quando fu saputo. c. carrà, 616: mentre dipingevo un
tristo - in nulla guisa faccia. c. campana, iii-250: aspettò il duca
. le cose tutte rendevan lume. c. carrà, 444: va pure notato
città vi sono tanti teatri! » c. carrà, 526: anche il baumeister
medesimo). bartolomeo aa s. c., 48: catilina aperse e dichiarò
o paurosa ritrosia per quelli sapidi. c. carrà, 649: come non ricordare
vissuti nei secoli vii e vi a. c., agli albori della filosofia occidentale
le guerre come perigliosi scogli. c. campana, ll-intr. -y non entro
sana e purga ciascun cor immondo. c. bartoli, 4-i-410: i sacri
di sapone; insaponare. c. e. gadda, 16-20: nel
fatta. colla saponata sul viso. c. gozzi, ii-212: delle dieci le
una giovane, il volto). c. altarocca [« la stampa »,
per condannare radicalmente ogni innovazione. c. carrà, 260: spesso, per
da certi impecoriti postillatori di bellurie. c. e. gadda, 15-113:
persona che la suscitano). c. gonzaga, 11-66: per dirtela,
così, a lampi, spontaneamente. c. carrà, 521: andava pubblicando
discorso, inflessione della voce. c. arrighi, 3-82: « non è
che sia rimasto nell'aria. c. e. gadda, 18-184: un
ombra a mangiare e bere saporitamente? c. scalini, 1-64: quando lo spirito
anche in contesti figur.). c. rapini, 233: egli, come
, ma gravissimi sughi e manicaretti. c. i. frugoni, i-14-37: amo
, ella si sarebbe dannata l'anima. c. levi, 6-93: su quel
tutto il pregio della predica. c. carrà, 644: la sua forma
che questi gli avrebbe recate da milano. c. e. gadda, 330:
esprimere disappunto o rincrescimento. c. arrighi, 297: sapristi! mi
nuova sotto la cappa del sole! c. e. gadda, 73: questa
luogo). bartolomeo da s. c., 251: molti di loro [
persona). bartolomeo da s. c., n-1-5: segno d'uomo saputo
della vostra giusta e magnanima eccellenza. c. campana, i-295: simone rossermini
volte e sarrabande, sola sola. c. e. gadda, 6-237: di
commenti, mode culturali, ecc. c. e. gadda, 19-14: fu
meridionale (un atteggiamento). c. levi, 3-46: il sole si
. tutti i locali son chiusi. c. e. gadda, 19-129: aveva
e si perdeva nelrintemo del fabbricato. c. levi, 2-325: voltammo per lunghe
(un portiere di calcio). c. giacchino [« la stampa »,
siano tutte cassate. bartolomeo da s. c., 85: gli franceschi
ant. danza spagnola. c. parona, 98: mascara e sarao
il pomodoro, ecc.). c. ridolfi, i-368: se sopra una
per lo più a trazione animale. c. ridolfi, i-437: quando per le
hanno cominciato ad aver quattro foglie. c. ridolfi, ii-9: la sarchiatura si
per estens. astuccio, custodia. c. e. gadda, 466: a
persegue i piaceri della gola. c. dati, 4-187: non vorrei già
re assiro ((669-626 a. c.) ricordato dalla storiografia greca per
e con compiacenza dal bravo sardignolo. c. e. gadda, 22-123:
e ne fu in punto di morte. c. i. frugoni, i-6-27:
pelle un segno luneo e sottile. c. gozzi, 1-806: ha inventate le
gl'infelici suoi [dello storiografo c. campana] scritti vergognosamente furono cacciati m
d'unto per lubrificare un torchio. c. e. gadda, 6-51: ingravallo
gialle o di banchi di sardine. c. e. gadda, 01: deliberai
, non falla. è testa sarda. c. e. gadda, 25-46: quanto
3. dimin. sardoncello. c. felici, 45: non s'è
, ombravano una cruda bocca sardonica. c. levi, 2-331: rimase a
di fare, un sentimento). c. gozzi, i-146: mi rispose,
atteggiamenti beffardamente cinici e sprezzanti. c. boito, iv-119: prima che avessi
sf. dial. falce. c. e. gadda, 6-192: la
del 1492). anonimo [c. acosta], 272: nel molto
scita a partire dal ii secolo a. c., illustra, con le incrostazioni
in quello splendido silenzio di natura. c. rossella [« panorama »,
, overo del paliuro. anonimo [c. acosta], 105: galeno,
minute, strette e sottili frondi. c. durante, 2-201: è [il
ha nella cima granella come fave. c. durante, 2-183: ha le frondi
babilonesi nel sec. vi a. c., della durata di circa 18 anni
sarti più famosi del buon secolo antico. c. i. frugoni, 1-6-167:
talento, poco originale). c. i. frugoni, i-5-22: io
spero, chiamarsi fattore di favole. c. bini, 1-72: fate il sartore
vien ad essere di molta grandezza. c. durante, 2-413: sassafrà..
dal 266 al 640 circa d. c. (e al plur. indica la
ragione geografica del confine d'italia. c. e. gadda, 13-18: due
/ a sassi lo pigliaro crudelmente. c. gozzi, 1-1183: quando s'ha
e per farlo pietoso a questa soma. c. betti, 3-529: sì come
/ cercai de'greci peregrini torme. c. i. frugoni, i-5-261: così
pensare comune, nel conformismo generale. c. e. gadda, 21-31: moravia
stanziate dal iii sec. d. c. nella regione dell'elba e poi estesesi
(una popolazione). c. e. gadda, 20-61: o
boschetto, sopra una sassosa strada. c. bartoli, 1-49-44: la terra ha
-anche come epiteto di un bambino. c. gozzi, 4-129: parean gli abati
, / se avete voi bevuto. c. gozzi, 1-549: come! oh
espressione dare nelle satanie). c. galiani, cxxix-170: ritornato in sé
/ il satanico riso della sua dentiera. c. e. gadda, 6-i-251:
, un telefono). c. marincovich [la repubblica », 3-i-1991
. -corteggiatore, spasimante. c. boito, 195: diventavo, nella
lingue occidentali e nord-orientali. c. tagliavini [« oggi », 1-iii-1957
con lucilio (ii sec. a. c.) e la sua espressione più
gran prior satirico preposto. g. c. croce, 2-55: uno di questi
retore eliodoro da roma a brindisi. c. e. gadda, 24-92: la
dar materia a maldicenze e divulgar satire. c. gozzi, 1-57: pantalone,
istampa una satirétta in versi assai graziosa. c. gozzi, 1-1083: la 'tartana
uditori e mordace- mente a satireggiarli. c. gozzi, i-5: miserabile quel scrittore
/ di maledica cetra al tristo suono. c. gozzi, i-212: la mia
tremendo tiranno irritato da'motti satirici. c. levi, 3-13: nessuna intenzione
da'malevoli e si canta da'satirici. c. gozzi, i-27: i satirici
poi (dal sec. iv a. c. circa) con aspetto molto più
5. dimin. satirello. c. i. frugoni, i-3-342: già
-lunga sequela di cose spiacevoli. c. arrighi, 33: non vi è
). bartolomeo da s. c., 24-3-2: la fame è di
sazietà. bartolomeo da s. c., 24-3-3: sempre alla satollanza è
e non bisogna qui torcere il collo. c. campana, i-1-10-125: satollandosi senza
riorganizzato da dario (522-485 a. c.), governatore di una delle
i giochi scenici del 364 a. c. da attori deltetruria; consisteva in
latino macrobio (sec. iv d. c.). tesauro, 2-364:
e il carattere ael- l'uomo. c. consiglio [« airone », settembre
discorso saturo di ringraziamenti ed ammonimenti. c. carrà, 426: per codesto duplice
che passeggiando venne un destrier sauro. c. gozzi, 4-102: io vengo di
pò esere. bartolomeo da s. c., 12-1-6: ciò che fai,
altri non fanno poi. g. c. croce, 108: buone parole e
come avea promesso a'savonesi. c. e. gadda, 23-213: non
metonimia: sonatore di tali strumenti. c. levi, 2-93: dietro le piante
gli ebrei saziaron la sete loro. c. dati, 259: raccontano che protogene
non esser saziata. g. c. croce, 302: andiamo a dormire
la sete. bartolomeo da s. c., 6-2-5: per diversità di carni
non la lasciava stare in pace. c. malespini, ii-14-44: perdonatemi di
, desideroso di ridursi alla quiete. c. i. frugoni, i-8-90: io
questo secol più che mai trionfano. c. gozzi, 1-423: sazio son
que'selvatici; sbacella que'fagiuoli. c. e. gadda, 6-262: s'
= deverb. da sbada [c] chiare?. sbadacchiaménto,
6. spreg. sbadigliàccio. c. e. gadda, 6-314: avea
certi sbadiglioni che durano parecchi minuti. c. e. gadda, 6-225: paolillo
». -fortunosamente evitato. c. e. gadda, 19-49: le
dei poveri che mangiano a sbafo. c. h. gadda, 13-297:
seconda ». -intr. c. i. frugoni, i-6-241: il
vero e alle norme del retto ragionamento. c. carrà, 552: letterato e
. -con uso awerb. c. e. gadda, 25-96: in
nel vocabolario per colpa dello stampatore. c. i. frugoni, i-15-61: ti
per nulla, nemmeno per sogno. c. e. gadda, 17-107: guardava
/ e sbalestragli un peto nel boccone. c. gozzi, 4-246: kugger
la bardatura, armandosi di sciabola. c. e. gadda, 21-244: un
più sballati che si possono immaginare. c. carrà, 105: ah, gli
per le imprese più sballate ed assurde. c. e. gadda, 18-125:
una scuola, liguri e genovesi. c. e. gadda, 15-186: la
e regole. - anche sostant. c. carli [« la repubblica »,
una parte a un'altra. c. cederna, i-125: l'operazione caramella
ne goccia una viscida lacrima. c. e. gadda, 22-86: il
e fra decisioni o condizioni diverse. c. arrighi, 2-81: sballottato da questi
pensiero; sbandamento, traviamento. c. gozzi, i-375: io considerai che
che sbalordirono le donne a veder. c. gozzi, 4-220: in questo tempo
sbalorditi e soggiogati i tebani. c. arrighi, 2-14: aveva [la
parodiare anche la crisi del teatro. c. antoni [« il mondo »,
vedendolo sbarcare al sepolcro de'cesari. c. carrà, 602: non ignoriamo le
, ma bensì talvolta nel fuggirlo. c. arrighi, 3-106: la intensità dell'
d'italia » ne dà delle sbalorditive. c. carrà, 568: ad ogni
per la eleganzia di meser gianozo. c. dati, 39: nicomaco pittore veggendola
vi dirò donde nasca questo fatto. c. gozzi, 4-91: la faccia aveva
e freme / sbalordito il geloso. c. bini, 1-252: io sono sbalordito
col premermiti tutto sopra. g. c. croce, 2-36: per simil causa
i-71: vetri sfaccettati, argenti sbalzati. c. e. gadda, 207:
rituali mortuarie, le fanno sorridenti. c. e. gadda, 19-128: fece
zona del porto di ostia nuova. c. e. gadda [in civiltà delle
. messo da parte, sostituito. c. arrighi, 3-152: ella non voleva
di simmetria della nave. c c barilli, 5-12: il
simmetria della nave. c c barilli, 5-12: il rimorchiatore x
turbamento, di disordine mentale. c. carrà, 310: che l'arte
sbandezado overo revello del dicto comune. c. campana, 1-41: al conte lodovico
, sbandierandola dalle loro gazzette. c. carrà, 305: sbandierare come si
esiliato. bartolomeo da s. c., 106: comandano elle [le
della terra. bartolomeo da s. c., 6-2-4: furono isbanditi e i
ricordi. -far dimenticare. c. arrighi, 104: « è vero
vedrei dal tuo cuor medea sbandita. c. i. frugoni, i-n-148: rimandatelo
spezie della tragicommedia da voi sbandita. c. gozzi, i-222: le famiglie nobili
una disputa, a una contrapposizione. c. gozzi, i-225: un certo cherico
l'accidente col viso del core. c. gozzi, i-295: il sacchi,
va coi compagni a fare lo sbarazzino. c. arrighi, 3-130: capiva che
giovane allegramente sfrontato e spregiudicato. c. arrighi, 3-56: prese in affitto
, agg. che si riferisce al poeta c. sbarbaro (1888-1967) e alla
disgusti, travagli e turbolenze. c. gozzi, i-243: macchinereste voi d'
sole puro che aveva lasciato a salerno. c. e. gadda, 20-16:
in una determinata condizione. g. c. croce, 147: chi naviga nel
questa si chiama 'bolletta'. g. c. croce, 186: egli avea
porto, prendere il largo. c. campana, iii-5-7-141: un'armata.
. esageratamente, in misura eccessiva. c. dati, 4-188: chi direbbe che
con buone sbarre fatte di metallo. c. campana, iv-60: quando ella [
passaggio di una o più persone. c. levi, 2-249: quando fummo all'
il così detto sbarramento aereo. c. e. gadda, 18-121: chi
potessino assaltare da castelnuovo la terra. c. campana, 2-41: volendo il
particolare banca indicata fra le barre. c. e. gadda, 23-204: ho
sia, vocale vocalissima, raddoppiata. c. gozzi, 11-88: alle sue sopra
sbarrar ben l'arco a caccia. c. gozzi, 1-1163: io sbarro l'
ognor vi fa sbasir dal caldo. c. ferrari, 291: mi trovai accanto
corte ne sono sbasiti e storditi. c. ferrari, 123: giunti all'alloggio
-inespressivo (un volto). c. arrighi, 4-220: egli aveva una
con violenza uno stato d'animo. c. e. gadda, 12-45: il
non sentire gli usci sbatacchiare continuamente. c. e. gadda, 9-300: un
giorno che rimena il servaggio. c. boito, 351: gli sbattè l'
s'è stata sedendo a vedere. c. campana, i-2-18-141: essendo..
. -sostant. g. c. croce, 50: il versare delle
a sbattere, è come una calamita. c. e. gadda, 282:
, dice lui, dove sbattere. c. e. gadda, 23-116: forse
imitata da tutte le altre accademie. c. e. gadda, 26-12: altra
-scervellarsi nel tentativo di capire qualcosa. c. arrighi, 3-139: il trippa,
che osservano per decalogo l'alcorano. c. i. frugoni, 1-6- 177
. -sconfitto, sbaragliato. c. campana, ii-3-4-95: così consigliato il
attaccaticcia come una sbavatura di lumaca. c. e. gadda, 19-95: dalle
. v.]: vasetti sbeccucciati. c. botto, iv-109: ogni cosa
tremare e a farsi rosso dalla rabbia. c. e. gadda, 15-132:
. irridente, canzonatorio. c. e. gadda, 6-248: quei
quella dolce creatura aleggiava nel lirismo. c. e. gadda, 15-171: i
i... i comanda. c. i. frugoni, i-3-262: stanco
-quattro 'sberle'a quelle pettegole! c. e. gadda, 12-97: in
4. esborso gravoso di denaro. c. arrighi, 3-92: sui muri scialbi
. sberlòtto (sm.). c. gozzi, 1-519: son passà a
le boccacce o qualche sberleffo infantile. c. levi, 6-35: sull'uscio stava
da attacchi di malattie nervose. c. gozzi, 1-759: era caduta sopra
, li rinascondono dentro se stesse. c. e. gadda, 6-257: profittò
e le sciabole avevano luccichii sbiaditi. c. levi, 6-31: una lampadina,
nel petto irsuto dei giovani calabresi. c. arrighi, 107: costanzo, eccitato
sbiancati dall'apprensione e dalla timidezza. c. e. gadda, 6-259: prese
/ e l'oriente sbiancato tremare. c. e. gadda, 20-66: il
luce in un dipinto). c. carrà, 512: il modo degli
. -privo di contrappeso. c. e. gadda, 10-53: tra
gli affari di mio marito fossero sbilanciati? c. gozzi, ii-112: dovrebbe in
nemico. -intr. c. tomaselli [« corriere della sera »
pure si vive tuttavia con buona ciera? c. i. frugoni, 1-6-
anno. -azione poliziesca. c. e. gadda, 15-45: religione
imbizzarrito (un cavallo). c. arrighi, 2-73: il cavallo del
difficoltosa espulsione di feci dall'organismo. c. e. gadda, 6-271: pervenne
del 'tru- stismo'elettrico. g. c. fossi [« la stampa »,
. -figur. derivare. c. i. frugoni, i-6-279: il
taglio svasato (un abito). c. cederna, i-63: come niente sale
il passo di monginevra e monsanese. c. campana, iii-5-2- 33:
sboccare e convennero per forza ritirarsi. c. campana, i-65: l'inimico potrà
-pervenire a un risultato. c. carrà, 347: localizzato il rapporto
non fussero sopra il paese loro sboccate. c. bartoli, 1-296-3: mi piacerà
da un luogo più angusto. c. campana, 1-205: veggendosi..
non mi tengo grave né pesato. c. gozzi, ii-90: proseguì..
o di un corso d'acqua. c. bartoli, 1-287-32: lo sboccatoio è
poi mandargli giù per lo fiume. c. campana, iii-285: esso..
serratura, un mobile). c. arrighi, 3-92: un cassettone colle
giovanile, la giovinezza stessa). c. botto, 194: la mia bellezza
del momento in cui sbocciano. c. carrà, 296: sobrietà, sodezza
qua principiato lo sbocco del sangue. c. gozzi, i-181: improvvisamente,
di un'attività speculativa 0 artistica. c. e. gadda, 18-160: io
tanti sbocchi e così torrenziali. c. carrà, 509: il sentimento popolare
ufficiale o a una lettera. c. gozzi, 4-105: gli fa riverenza
tutti gli altri nidi d'europa. c. e. gadda, 17-134: il
sm. tose. spaccone. c. carrà, 75: il benedett'
sbordellataménte, aw. sguaiatamente. c. ferrari, 202: a questa mia
un insieme di persone). c. papini, no: in questa maniera
che goderebbero in avvenire i monaci. c. gozzi, 1-114: egli volea un
e ripigliare il suo pagamento isborsato. c. garzoni, lii-12-397: hanno maggior
46. 189. 426, 96. c. e. gadda, 20-72: delicata
ragazza ulivastra cominciò a piangere. c. e. gadda, 6-203: sbottò
, con un linguaggio immediato. c. e. gadda, 15-113: nel
il mantel mal tagliato e disuguale. c. gozzi, ii-213: ad una mia
panacci per buoi, usci rozzi. c. e. gadda, 2-77: cade
romanzo, ecc.). c. felici, 98: como sarà sbozata
trattato ne'termini che trovavasi sbozzato. c. arrighi, 318: un secondo romanzo
dolce e sbracata del mondo. c. arrighi, 15: ben di rado
-che non ha alcuna regola morale. c. arrighi, 4-iv: puttana sbracata,
in favorirlo, pospost'ogn altro rispetto c. campana, i-ded.: non
società o in un ambiente. c. mariotti [« l'espresso »,
propria avarizia sui fondi della nazione. c. arrighi, 15: il bisogno di
sbramatura (il riso). c. e. gadda, 11-205: un
con voracità. -anche asso!. c. e. gadda, 12-141: per
azzurro nei quali misteriosamente si disfacevano. c. e. gadda, 6-194: nel
2. eliminazione di un sortilegio. c. e. gadda, 6-180: era
e millantandosi di non so che cosa. c. e. gadda, 15-12:
1 soldati insulti e oscenità postribolari. c. e. gadda, 11-24: le
7. peggior. sbrendolàccio. c. e. gadda, 26-87: 1battenti
di damasco inaugurata nel 113 d. c., soffre di mali gravi come
in due (un colpo). c. cederna, i-143: poi all'improvviso
suo ragionamento fino all'a. b. c., sbriciolando concettuzzi elementari di commercio
solerte celerità. bartolomeo da s. c., 31-1-4: niuna cosa è che
. subito. bartolomeo da s. c., 253: conosciuto il fatto,
sbrigliatézza, sf. licenziosità. c. gozzi, i-373: dopo quel giorno
compagno nelle facinorose sbrigliatezze di lui. c. gozzi, i-87: posso vantare
. brillantezza, vivacità dei colori. c. carrà, 415: ci riferiamo all'
in disparte, tutto raccolto in sé. c. arrighi, 61: chi l'
sono eccessi di una sbrigliata fantasia. c. gozzi, ii-51: non v'era
quali fussero le vocali dell'alfabeto. c. gozzi, i-47: il vizio del
nel mangiare sbrodola tutta la tovaglia. c. e. gadda, 22-79: i
la mano sbrodolata d'uovo. c. e. gadda, 22-52: se
panzini, iv-611: 'sbronzarsi': ubbriacarsi. c. e. gadda, 6-118:
di notte con le loro automobilette. c. e. gadda, 6-236: la
2. dimin. sbronzétto. c. e. gadda, 6-179: aveva
sbrótto). venire fuori. c. e. gadda, 15-109: a
sm. region. bitorzolo. c. e. gadda, 6-162: uno
sm. ant. spruzzo. c. manzini, i-2-249: nel mutar che
fanfarone, lo smargiasso. c. papini, 225: s'ingannava cesare
dall'asino che dette nel ragliare. c. botto, 295: un concerto con
distrutto sbugiardato tutte le leggi economiche. c. e. gadda, 15-23:
punti (un muro). c. arrighi, 3-92: sui muri scialbi
« a sbuzzare il nemico ». c. e. gadda, 20-83:
8. prorompere in una risata. c. e. gadda, 10-123: il
scabbia vii dal crudo nembo immondo. c. i. frugoni, i-6-184: la
buon scàbbio - ai rebecchin! c. arrighi, 3-85: se domani debbo
di scabbiosa ruggine empia i ferri. c. e. gadda, 9-28: pezzi
gli arsi scogli rimbombaro e tacque. c. capilupi, 93: non son più
lorica e cimier poi se ne forma. c. durante, 2-378: è il
letteraria come un cioccolatino nella stagnola. c. e. gadda, 6-1 io:
con riferimento ad animali). c. gozzi, 4-90: un cavai magro
. tr. imbrattare di escrementi. c. e. gadda, 16-51: 1di
testi di qualità alquanto scadente. c. e. gadda, 13-163: la
(nell'espressione a scaccato). c. arrighi, 1-130: se ne stava
a rete azzurro e d'oro. c. marchi [« oggi », 1-i-1959
la scachèra avea iscachi bianchi e rossi. c. ferrari, 425: giurammo nella
pensiero secondo tutte le combinazioni possibili. c. carrà, 330: l'arte
scacchistiche dei bei tempi andati. c. e. gadda, 18-12: questo
-privare della proprietà di un bene. c. campana, i-39: coloro i quali
da un rapporto. g. c. croce, 300: li litigiosi e
, espulsione da un paese. c. camfana, iv-56: tralascio il descriver
po'di conoscer bene il giuoco. c. e. gadda, 18-11: giocando
gli scacchi rossi bianchi o neri. c. visconti, i-2-26: la sca-
stanza di studio le proprie carte. c. carrà, 353: entro la mandorla
veduto il sole a scacchi. c. arrighi, 2-82: quando meno me
mato / senza sangue sì tostano? c. odoni, 1-66: sta a veder
pretismo e fratismo di queste contrade. c. i. frugoni, i-5-31: hanno
che per costei perduto ha il sentimento. c. gozzi, 4-96: a tutte
agli animali da cortile). c. e. gadda, 6-292: il
giratario innanzi la scadenza del pagamento. c. i. frugoni, i-14-88: vostro
il mio valsente in cinquantamila lire. c. e. gadda, 23-185: ero
in bretagna la casa d'e. c. arrighi, 2-45: ma ahimè!
in un apparecchio a pressione. c. e. gadda, [in civiltà
-declassato (un locale pubblico). c. e. gadda, 6-25: una
3. dial. acquaio. c. gozzi, 1-699: ecco il pietoso
. - anche come apposizione. c. e. gadda, 13-103: mario
numerose specie è il dentalium. c. novara [« la stampa »,
fatte di squame o vero scaglie. c. dati, 11-93: nella pina è
capo dove si mette la livella. c. campana, ii-4-9-8: più ne sarebbon
usato per tagliare il vetro. c. a. manzini, 122: punta
e la scagliò dinanzi a sé. c. e. gadda, 10-186: gonzalo
, e con lui resta sommerso. c. gozzi, 1-343: la cerva spiccò
. 2. sfaldarsi. c. felici, 76: vi è di
recente d'un immenso favor popolare. c. carrà, 645: voglio dire invece
pini / scagliosi ed irti. c. e. gadda, 8-119: i
lo spinge fuori a tombolar la scala. c. i. frugoni, i-14-74
deh'inventore carlo porta, operaio milanese. c. e. gadda, 11-132
nell'espressione scala dei colori). c. dati, 69: questi [tre
informano e caratterizzano una società civile. c. carrà, 156: ah! la
scala richter, ecc.). c. e. gadda, 22-145: mercalli
. non più magnetizzato. c. e. gadda, 6-324: traslazioni
a scendere a terra gli equipaggi. c. e. gadda, 6-58:
ad altri obiettivi militari. c. campana, 2-13: assaltarono costoro la
crescente o decrescente di altezza. c. brandi, 1-64: l'enorme edificio
su pareti rocciose o ghiacciai. c. e. gadda, 564: colui
, ma la cravatta era impeccabile. c. levi, 2-124: aveva salito svelto
bene nelle pingui terre di lombardia. c. e. gadda, 6-190: certi
scadenti (un albergo). c. e. gadda, 23-115: vive
la fantasia, l'immaginazione). c. e. gadda, 6-341: insofferente
e improvviso delle gambe. c. chiavegato [« stampa sera »,
. pietro barone di braun. c. r. consigliere e scalco, membro
e della moravia..., fu c. r. vice- direttore dei teatri
eccessivo, fervore incontrollato. c. e. gadda, 13-29: non
la urina e scalda. anonimo [c. acosta], 22: il pepe
per gramigna, senza conoscerlo neppure. c. carrà, 450: umberto boccioni non
-rendere furibondo o sdegnato. c. i. frugoni, i-14-192: grave
-invasare di furore divino. c. i. frugoni, i-10-74: lungi
tutte le nenie poetiche del secolo. c. arrighi, 2-23: avendo letto il
essere uno di que'favolosi eroi. c. carrà, 326: sentimenti d'innovazione
detto determinato grado per il medesmo tempo c dal corpo scaldativo b, sia finito.
, il pianto, ecc. c. i. frugoni, i-14-56: essa
(uno stato d'animo). c. carrà, 459: fra me e
ordine della messa su l'altare. c. gozzi, i-269: il signor zanchi
disuguali (un trapezio). c. bartoli, 7-6: finalmente egli [
di composti temari- senari. c. e. gadda, 6-286: memoria
ha forma molto irregolare. c. e. gadda, 6-279: nessun
rozza e pesante. g. c. croce, 151: alla zia pandora
. figur. turbare, scomporre. c. incerti [« panorama », 31-i-1988
scalfire il carattere di una nazione. c. e. gadda, 12-123: i
i tifosi di tale squadra. c. bascetta, 1-100: per i
. che avviene sulle scale. c. e. gadda, 15-198: l'
io dica la mia sulla politica. c. e. gadda, 14-22: le
di nuovo allo scalo della ferrovia. c. e. gadda, 11-192: il
molto spessi. -terrapieno. c. teti, 58: acciò che li
-a scaloni: in fila digradante. c. durante, 2-200: il gioglio altro
, incisione, scalfittura. c. bartoli, 1-137-7: il polimento [
, ma alla cagion principale movente. c. i. frugoni, 1-13-169: qual
conteggia e accende il fuoco. c. e. gadda, 6-76: tutti
forte, cercai mantenermi un aspetto sereno. c. e. gadda, 6-342:
, biasimare. bartolomeo da s. c., 39-5-6: colui, cui altri
scalpito / di spumeggianti alipedi cavalli. c. e. gadda, 9-37:
fatto scalpore in quel loro mondo. c. carrà, 677: da quei foglietti
esecuzione di un'opera. c. carta, 460: nella pittura di
già vi tenete scaltrita nel mestiere. c. carrà, 348: si direbbe che
, più la suggestione è sottile. c. e. gadda, 20-71: la
se n'ottennero sempre rilevanti profitti. c. i. frugoni, i-14-146: co'
amore di lusingar la di lei alterigia. c. i. frugoni, i-3-355:
cum sua trama scaltra m'ha tradita. c. i. frugoni, i-6-41:
aspetto volpino e l'occhio scaltro. c. carrà, 351: nell'affresco 'il
in chirurgia oltre il sapere scaltri. c. i. frugoni, i-6-210: dopo
rasato. leggenda dei santi apostoli pietro c paolo, 48: maravi- gliomi molto
scalzacane. -con valore aggetta c. scalini, 1-63: - chi è
, a secondar suo corso. c. i. frugoni, i-13-188: deserta
che ciò nonostante gli costano tanto. c. carrà, 486: qualcuno lo potrebbe
vergognosi e stucchevoli in sommo grado. c. carrà, 573: limitarci alla
sua non è men cotta. c. bini, 1-29: la povera gente
spiriti! -tu debbi aver scambiato. c. dati, 4-77: pone tra gli
da alcuni malamente scambiato colla volontà. c. carrà, 529: dai primitivi
e salti che parea che volassero. c. arrighi, 217: spiccatasi con
presentavano e si veniva alle scaramuccie. c. campana, i-2-19-148: alcuni..
modo qualche scambio di conversazione. c. e. gadda, 6-173: erano
c. carrà, 361: durante tutta la
con vantaggio degli indigeni e degli stranieri. c. caperò, 53: sia
sono con i merlotti i nostri incanti. c. gozzi, 4-319: ogni arte
affettato (un atteggiamento). c. gozzi, i-302: tra gli affari
groppa dei bovini macellati. c. e. gadda, 11-155: una
, 195: va servito a 180 c abbinandolo a fagiano al tartufo, piccione
2. sm. pelle scamosciata. c. e. gadda, 9-279: si
, un gregge in movimento). c. levi, 2-317: sempre scampanando e
i campanelli attaccati ai finimenti. c. levi, 6-113: ricordavo fra gli
avesse riguardo agli ordini sacri. g. c. croce, 127: posto ch'
da condizioni climatiche avverse. c. gonzaga, 10-100: poi discende [
stesso anno sotto la galleria subalpina. c. e. gadda, 12-75:
. accenno di un motivo musicale. c. e. gadda, 247: sono
, quali colonne o lesene. c. bartoli, 1-175-7: le colonne scanalate
morte di cesare] scancellò la prima lettera c del nome di lui scritto in una
qualche modo. -non computare. c. bartoli, 2-133: scancellisi 46,
7. privato, defraudato. c. e. gadda, 15-14: questo
delle scancia- rie e delle credenze. c. gozzi, 1-975: veggendo prevalere
- anche: linea obliqua. c. bartoli. 1-1 28: i più
zomo con el scandagio in man. c. fioravanti e niccolò di michiel,
un'azione propagandistica). c. carrà, 577: conclusa in tal
una immagine della madonna e salmodiano? c. levi, 6-136: giulia.
avremmo osservato piu ed ammirato meno. c. carrà, 481: per chi si
gli uomini il regolo della giustizia. c. carrà, 660: davanti ad un
nella propria sensibilità da una persona. c. dati, 11-105: dopo aver con
si lamentano di non essere pagati. c. gozzi, 1-133: tutta la corte
lusso mantenute non si sa da chi. c. e. gadda, 6-118:
, lo scandolo era più manifesto. c. arrighi, 3-281: « via,
non espormi alle risa della gente. c. carrà, 415: per l'interessamento
male, perciò scandaloso. g. c. croce, 105: le madri poco
le dette bestie. g. c. croce, 300: li litigiosi e
popolo. 3. eccessivo. c. e. gadda, 26-68: ti
. truffa, raggiro, imbroglio. c. odoni, 1-67: va'poi e
per scannare gli ovini. c. bartoli, 6-5: lo fece,
cenci] sul figliuolo per iscannarlo. c. arrighi, 177: « sta'
-assol. bartolomeo da s. c., 8-1-12: i ladroni si levano
scannarli. -maltrattare crudelmente. c. gozzi, 1-818: tutto allegro chiede
, ruvinano affatto il commercio. c. gozzi, 4-317: 1 tuoi
della gran sala d'èrcole sottostante. c. cederna [« panorama », 2-viii-1987
luogo di sfruttamento del lavoro. c. e. gadda, 17-20: lo
sacerdotali, si cantò la messa. c. i. frugoni, 1-9-41:
-per estens. luogo per riposare. c. i. frugoni, i-2-182: tronche
studiar bene la gran madre natura. c. i. frugoni, i-10-173: in
scanni non giovò mai. g. c. croce, 3-54: tre piedi fanno
staffile cinque volte il dì. c. arrighi, 4-93: il nostro ometto
porcheria che copre il pavimento. c. bini, 1-238: non avrei fatto
agevolarsi poscia l'acquisto di pinarolo. c. dati, 97: egli procacciò la
troppo affezionato a se stesso. c. i. frugoni, i-15-114: per
uno scantinato il lamento del gatto. c. e. gadda, 22-145: una
1-35: aveva un'indole scapestrateli. c. carrà, 503: si era tutti
si trovano se non scapezzacolli. c. malespini, ii-20-68: poscia egli se
gli scapigliati e le belle a tariffa. c. levi, 6-17: il buon
scapigliato reai, qual io son risso. c. dati, 3-15: curzio marignolli
e scapigliati, il divario è minimo. c. e. gadda, 26-66:
esaltano la genialità, il furore poetico. c. carrà, 532: lorenzo
dell'iniziativa individuale contro il quietismo. c. carrà, 127: la scapigliatura
, dei mariti e dei padri. c. arrighi, 1-6: in tutte le
febbraio: titolo di un romanzo di c. arrighi pubblicato nel 1862, da cui
omonimo movimento artistico e letterario. c. arrighi, i-tit.: la scapigliatura
(un'opera d'arte). c. dati, 263: essendo questa tavola
; scarsezza del raccolto. c. dati, n-95: la natura non
per voce più grave di questo strumento il c sol faut gravissimo, come più comune
fuggire via da un luogo. c. gonzaga, ii-55: volta le scapule
sotto la parte posteriore della clavicola. c. e. gadda, 22-95: quel
ma non per fermo la bastonata. c. arrighi, 2-58: si slanciarono contro
il corriere nelle paludi pontine. c. arrighi, 2-52: alla perfine giunsi
vincendone la riottosità. m. c. galilei, 91: oliando fu vicino
però di un maggiore rumore). c. levi, 2-85: le automobili correvano
non iscappare trasandando di palo in frasca. c. dati, xxvii-1-23: per venire
mie orazioni ogni giorno. g. c. croce, 120: a me subito
un errore, un'inesattezza). c. dati, xxvii-1-5: te ne saranno
-prodursi involontariamente (una scoreggia). c. dati, 3-157: a un cavaliere
avesse fatto una scappata tale. g. c. croce, 189: non ho
: 'scappatella': scorserella, gitarella. c. e. gadda, 13-83: egli
scappellotto per uno ai ragazzi. c. e. gadda, 9-38: i
/ scappucciato era per lo gran calore. c. levi, 6-130: il solo
l'autore di uno scritto). c. gozzi, 1-1072: per convincere infine
lasciato l'abito monacale. c. i. frugoni, i-6-149: benché
/ non lava abito santo anima lorda. c. gozzi, 1-1162: oh se
camminando tutti i ciottoli della via. c. arrighi, 4-157: filippo,
uomini il darsi gran pena. c. arrighi, 4-97: quando il padre
propria passione senza pensar di vantaggio. c. gozzi, 1-475: sina- dabbo
stanza che mi è stata assegnata. c. levi, 2-283: le raffiche fredde
la lettura ricomincia svogliata e accademica. c. levi, 2-354: sul bianco marciapiede
un giornale. -sostant. c. carrà, 611: questa mia passione
quei suoi fogli scarabocchiati di volo. c. e. gadda, 7-112: poi
possa fare loro si è cremarli vivi! c. carrà, 579: il surricordato
o simboli simplici di cosa piccola. c. dati, 3-11: il medesimo [
da rocca di ferro'di g. c. croce. scarabóne, sm
tutti come se fossero in casa loro. c. e. gadda, 22-105:
che finì con uno scaracchio giallastro. c. e. gadda, 62: il
2. dimin. scaracchiétto. c. e. gadda, 6-234: si
anche, spregevole moralmente, indegno. c. gozzi, 1-1154: o zeni,
scopo. bacchetti, 1-ii-93: quand'c d'erano sposi di fresco
per il piè di albenzio. c. e. gadda, 15-78: quel
13 il suo fascino cabalistico e scaramantico. c. marchi [« oggi »,
lui aver fatto tuficio di buon soldato. c. campana, ii-136: i cattolici
e interesse. e e c. gozzi, i-228: le dette scaramuccie
vostri dì scaramucciato con più di sette. c. malespini, i-44-118: se il
segno che le venne la schiranzia. c. gozzi, 1-1175: siedete,
passo e mi ricondusse a casa. c. corrà, 618: a questa estrema
mese possono scaraventarmi magari in albania. c. e. gadda, 13-246: speriamo
. capovolto, rovesciato. c. e. gadda, 363: nessuno
mezzo di trasporto). c. e. gadda, 9-260: la
per tutti. -sostant. c. arrighi, 4-55: la scarcerata di
gli scardassono le pelliccie con i denti. c. malespini, i-59-166: per sopracargo
lana la pece il sevo lo sparto. c. e. gadda, 17-
dolcezza, lo scardinamento delle radici. c. stajano [« corriere della sera
di ritegno, sfrenato; ribelle. c. e. gadda, 15-130: certi
capelli; scarmigliare, spettinare. c. gozzi, 1-1018: e'cappelletti voleran
attraverso la tensione del corpo. c. arrighi, 1-251: la gigia fu
-figur. sconvolgimento della tranquillità psichica. c. e. gadda, 26-83: non
altro, diciamo che fanno a scaricabarili. c. arrighi, 3-270: facendo così
o di un'incombenza gravosa. c. e. gadda, 6-i-93: la
l'ha mandata al diavolo sui teleschermi. c. augias [« panorama »,
buttare giù la neve dal tetto. c. malespini, i-3-14: cadde la notte
maledizione, un cattivo augurio. c. gonzaga, ii-60: guarda che risposte
loro sbalordimento in una fragorosa risata. c. corrà, 450: si avrebbe
quando costì le carra se ne scarnano? c. campana, i-2-19-150: una nave
cadere (un attacco militare). c. campana, i-2-11-15: cominciossi quel verno
a mettere sul matarazzo del lettuccio. c. odoni, 1-62: vedi come
, attratte, vi fan ressa intorno. c. e. gadda, 22-138: un
und'io stia sempre in pianto. c. gonzaga, i-160: il tiranno d'
-smania intellettuale diffusa e passeggera. c. carrà, 249: poche voci,
a suo senno. bartolomeo da s. c., 9-84: malagevole si rade
riversan di scarlatto e sempre piangono. c. gozzi, ii-160: la maggiore di
verun modo accostare alle loro opinioni. c. durante, 2- 419:
sorella / scarmigliar sapratti il crine. c. gozzi, 1-806: ha
marino uno scarno scarmigliato oli- veto. c. e. gadda, n-68: fulgida
nitido (un astro). c. e. gadda, 20-66: stasera
, onde possa esser mostrato a dito. c. i. frugoni, i-15-117:
assottigliala inverso la punta. c. bartoli, 1-161-14: nel fare i
e ha valore iperb.). c. i. frugoni, i-6-278: più
dalla gengiva (un dente). c. malespini, ii-93-298: avenne che,
et in cinerem revertitis ». c. gozzi, ii-16: trovai una giovine
-lasciare attonito, sconvolgere. c. gonzaga, ii-75: un quendam mi
-spolpato (un osso). c. è. gadda, 10-199: tutti
che più ricca ne venga l'altra. c. carrà, 534:. i
. -di animali. c. i. frugoni, i-6-26: luccio
eretta a memoria del benefattore gradtvig. c. e. gadda, 6-143:
il radicchio seminar tutto l'anno. c. durante, 2-418: 'scla- rola'
scarpe. f f c. carrà, 612: il vestito di
. prov. g. g. c. croce, 64: chi semina le
addimandavano socchi. -scarpolina. c. i. frugoni, i-15-120: o
della parola, non sempre notato. c. e. gadda, 22-79: vagabondò
ha valore scherz.). c. e. gadda, 15-72: battaglioni
de'scarpari e quella de'pianellari. c. e. gadda, 0-176: uno
correndo gli tenean dietro in scarpette. c. i. frugoni, i-14-55: nel
, / piene di fiori il seno! c. e. gadda, 6-189:
tondo, scalettando dietro un reverendo. c. e. gadda, 6-
che tu aspetti qualche novità). c. arrighi, 3-218: la fanciulla,
a lungo e con fatica. c. e. gadda, 8-121: la