, i-246: la filucca era piccola: c' aveva imbarcata la carrozza, la quale
trova e quello che vuole imporre, c' è tutta la tragedia di mantegna.
stuparich, 5-312: « confessami, non c' è stato proprio nulla, mai,
squillato da re vittorio a palestra: « c' è della gloria per tutti! »
rispettasse... l'arte, non c' è bisogno di provarlo con squinternamento di
panierino, a seconda della stagione, c' erano delle squisitezze: o i primi
squisito. moravia, iii-325: non c' era nulla addosso e intorno lauta che
i denti. carducci, ii-15-247: c' erano de'bamberottoli tedeschi che squittivano giuocando
tra le sue [di zanzotto] paure c' è quella dell'abbandono del luogo natale
né solamente l'ignoranza del nostro intelletto c' impedisce il formar concetto adeguato di ciò che
le gote / quel pomo insano, c' ha il color qual negro: / vedrete
, questa è la vita da gentiluomo c' avete fatta? o che se ne perda
attraversando la radura fino allo stabbiolo dove c' erano le mangiatoie col granturco.
là all'altra porta in faccia, c' era come un viale sgombro di capanne e
all'infinito numero delle parole stabili, c' è l'infinito delle parole mobili che
uomo stabile, signor d'arienzo; c' è da avere la massima fiducia nel vostro
. tasso, ii-351: non vorrei c' alcuna promessa fattami vi togliesse l'obligo
234: se a stabilire il cristianesimo c' è intervenuto il miracolo, dunque il
smisu di nausea. non c' è misura né movimento. ovunque la stabilità
emotivo. cinelli, 11-113: « c' è che., c'è che.
11-113: « c'è che., c' è che.. » cecco s'interruppe
quando si sono posate sulla pelle non c' è verso di staccarle, se non con
staresti bene, qui? e d'inverno c' è anche la stufa », disse
gli impegni e le compagnie di chi c' è sempre vissuto. -rendere estraneo
porto e venir verso la spiaggia ove noi c' eravamo ancorati. baritti, 5-162:
parte del riviera, mentre dall'altra non c' erano che annoiate smemoratezze, telefoni staccati
]: nel colorito d'un quadro c' è troppo stacco tra un colore e l'
. v.]: in un componimento c' è uno stacco fra idea e idea
le croscè co lo sputo, / c' a ppasqua bbefanìa me sii venuto / sto
strada. pasolini, 17-179: non c' è dubbio che monti sia fascista, nel
sprone? rovani, i-495: non c' è al mondo uomo più avaro e più
pendendo a la sinestra mano / come colui c' ha voglia di cascare. ariosto,
cibo per tre giorni, a staffetta, c' è di tutto. -alternando i
. pavese, 5-79: sotto la tettoia c' era il biroccio verniciato nuovo. al
sta- gion forte ed acerba, / c' ha morti li fioretti per le piogge,
moda per l'autunno, che sì rapidamente c' involò la bella stagione, sono quelli
ch'è passato, / di quelle, c' han diporto / di core innamorato.
papini, ii-855: debbo confessare che c' è [nei futuristi] un fermento
: fin dal principio una edizione ottima c' era, e da fare autorità, se
né quella sconoscente mia nemica, / c' ha d'ogni scortesia ben colmo staio,
dappertutto. sei uno stalinista, non c' è nulla da fare ».
fu poi, smontando arrivati, che c' era vicina, / proprio sull'orlo vedemmo
il vecchio stalliere balbettando: « non c' è nessuno ». fenoglio, 5-ii-416:
. letame. pea, 7-12: c' era più puzzo di stallino di pecora che
uno stallétto per il maiale, non c' era nient'altro. e. cecchi,
scorre sull'acqua / e nel sole: c' è intorno il fulgore dell'acqua /
tare'preso col cenno, / ma c' è befana che caccia al tentenno: /
attrezzi. capuana, 14-18: a lato c' era uno stambu- o, stretto
regimi politici liberal-democra- tici, nei quali c' è la libertà di stampa, e riguarda
, al « paris-soir » ove non c' è da leggere niente. silone, 5-198
ufficio stampa del teatro è assediato, c' è l'arrembaggio dei giornalisti dinanzi al
. cerretani, 1-134: perché e'c' era monete nuove, cioè di quelle che
miniera si cava per forza di mine: c' è i minatori che fanno delle mine
calzare m'hanno fatto vedere una pietra, c' è un piede incavato...
un piede incavato..., c' è la stampa..., torma
» per ragioni diverse mi son precluse: c' è qualche altro giornaletto che stamperebbe?
numeri su degli scartafacci e, quando c' era il babbo o lo zio, a
34: al 12, comandante, c' è tarmadio bassotto che non chiude e
volatili. bacchetti, i-i- 147: c' era pure un ripostiglio a tetto, il
guido delle colonne, 80: lo disio c' ò lo cor m'abranca, / cre-
estende... nel 'come si diventa'c' è scritto pure: « stancheggiare l'
). moravia, i-199: non c' era un soffio di vento per l'aria
a man stanca, fate cento passi: c' è un garage. 14
. volponi, 4-79: più avanti c' era una stazione di scarico automatico dei
cavallo all'ombra dei platani, dove c' erano le stanghe per legare.
deve pur venire il giorno in cui non c' è piu paura della fame, del
ma siete in troppi e qui non c' entrate », e l'albergatore stangò la
, 563: stanotte per le vie non c' era / che qualche scal
avvenne di mattina, sul viale: c' era poca gente, stante il caldo
3-191: alfredo gridò dallo stante: « c' è battaglia navale ».
di legno stantio. pavese, 5-88: c' era odore di chiuso, di orina
alla gola. tecchi, 11-41: c' è dovunque un odore di stantio, di
piagnone, 217: certe gente grette / c' han grecato il capitale / hanno avuto
politico. sciascia, 11-122: c' è da sperare che il nuovo assessore regionale
su di giri si spengono, e allora c' è pericolo che si bruci la bobina
guittone, iii-26-1: amor, mercé, c' or m'è mister che stia.
. buonarroti il giovane, 10-965: c' eramo risoluti finalmente / (vadane quel
l 16. 500 presso a poco. c' era da starci, tanto più che
ii-163: le dolci madri a sera / c' insegnavano il bene, la pietà,
sole ardente? soldati, v-543: c' è un sole bellissimo. non fa né
ponghi, 1-i-1- 425: non c' è altro da ammirare più che l'abile
da lentini, 27: voi sapete / c' orgoglio non è gioì, m'a
non se ne fa nulla, perché c' è una lega. dunque bisogna romperla.
: dalla palmerina, lei sa, non c' è mai verso di ricavare le cose
giacomo da lentini, 440: forse c' arebbe alquanto / mersede, ancor non m'
beono, / saccheggiatori e ciò che c' è, starnazzano. 7.
, ii-15-257: dirimpetto alla chiesa non c' è che una sola associazione e si chiama
un patrimonio. cicognani, 13-444: c' è da fare una ricerca alla camera di
, se non è lo strino / che c' entri prima ch'abbiano animato.
il veder tanti e tanti dottorelli, / c' han sì contrari al titolo gli aspetti
imperiale e napoleoni mantegna non c' è più soltanto il realismo poetico dei bellini
la libertà decorativa di carpaccio e non c' è ancora tarmonia 2. sm
10-13: pur fin che giunga il dì c' ha statuito / a dar fine al
/ verrà da un certo statuto, che c' è, / che si debban alfin tirar
dentista. pavese, 5-58: dove c' era più movimento era in piazza: un
berciava gigino macpherson. bacchetti, 9-345: c' è un bellissimo bottegaio originale, tal
la ospita. bacchetti, 1-iii-331: c' erano anche i carabinieri del servizio d'
tra la strada rotabile e il torrente, c' era un prato con uno stazzo di
lumi a carburo appesi a travi. c' erano sei buoi alla greppia e in
... è erba odorifera, c' ha chioma d'issopo, amara a gustare
, 3-28: in cassetta del tavolino c' erano delle dozzine di stecche di legno
: m fece subito vedere la stalla dove c' erano i manzi, la vacca,
cassetta dov'era il 'deposito delle scintille', c' era da pigliare una scossa da cadere
, 34 (56): dietro c' era uno stecconato, e dietro quello,
la tua vita ti conduce, / non c' è asilo per te, sei troppo
gilio, 390: o clara stella, c' a tutta la gente / risplendi in
piè calcata, / l'alta vittoria sua c' erge alle stelle. -andare
i tigli, dalla parte del cancello c' era il giardino, pieno di zinie,
. ojetti, iii-540: per fortuna c' è lo stellone. l'asse ci ha
diamante. lo tirai su e sulla pietra c' era lo stemma dei terralba.
un suo stendardino in spalla, dove c' era scritto: '13 luglio 1981'.
sul terrazzo stendevano i lenzuoli lavati, e c' era il sole. 3.
ripassava le labbra con tale cura, e c' eraun tal senso di precisione in quello stendere
/ vive un augello altero, / c' ha di tutti altri impero / e stende
vii-130: perché con operar valore / non c' ingegniamo di stender la fama / e
molti l'amore apellano dietate / per c' om visibolmente lo comprende, / e perché
n. ginzburg, ii-355: sul balcone c' era uno stenditoio con appesa una camicia
, / così mi stene, / c' amore è piena cosa di paura.
volta non istenta sempre »; e poi c' è tempo a pentirsi. caro,
. monelli, 2-121: accanto a maria c' era uno stenterello magro, con gli
questa carriera. baldini, 4-17: qui c' è lo spreco e il risparmio,
lo spreco e il risparmio, qui c' è il gran comodo e il grande stento
dominici, 4-99: così il dolce cristo c' insegna, il quale di sopra ha
tommaseo [s. v.]: c' è de'giorni che bisogna stentucchiare.
« gente », 4-i-1971]: non c' è nuova canzone della quale io non
stereoscopico, appunto. sanminiatelli, 11-102: c' era un silenzio come se vedessi tutto
roberto, 1-180: in quegli omaggi stereotipati c' era pure il riconoscimento della sua bellezza
pazzo uguale a tutti gli altri (non c' è niente di più stereotipo della pazzia
c. e. gadda, 472: c' erano le zie nubili, e le
della filosofia sterminatamente accresciuta... c' interna in una maggior cognizione e ragguagliata
può sterzare. cicognani, v-1-346: c' era necessario sterzare con tanta energia e
pancia tondetta. fenoglio, 5-ii-423: c' era un odore di donna che passava
1 versi tuoi convienti stessere, / c' hanno rughiate in falso la carola, /
generale finanziaria che attualmente li possiede. non c' è mal s'esse son belle. manzoni
new york, nella sala dei controlli, c' è la lettrice saldata alla poltrona per
-corte i roma gir leccanno, / c' or è ionto alfin lo banno -de la
in queste notti serene e già stiepidite c' è gran folla nel 'viale dei sospiri'
infi, 7-106: in la palude va c' ha nome stige / questo tristo ruscel
devine, / gran cosa demustrate, c' a tal signi convine. cavalca, 21-72
. l. buffon ('le style c' est l'homme') pronunciata all'accademia di
famosa sentenza del buffon: le style c' est l'homme mème... cioè
t'è, meglio lasciarle andare. c' è molto più stile, oltre tutto,
musicale. bonghi, 1-188: c' è una stilistica, ovvero un complesso di
decorativa. bontempelli, 19-234: c' è in tutte le sue forme un senso
dagli occhi il pianto amaro, / c' è chi ne fa conserva e lo raccoglie
faccio tai fenestre nelle carni umane che c' intrani i bracci, non che i stili
: trascurato. grillo, 530: c' è stato che fare a levar da me
. manzoni, iv-349: non c' era per quelli l'occasione stimolante di
mentale. barilli, i-325: non c' è giuoco più stimolante che l'ultima
cucina riprese il suo aspetto festoso. c' era un grande odore di cose buone e
. du'sti- paiole uniche, e c' è un merlo impaniato. =
. ginzburg, i-394: dentro la macchina c' erano mammina e amalia stipate fra tante
bastione di circonvallazione. calvino, 10-146: c' è la città a forma di nuova
, ii-567: a legger bene, non c' è itinerario che non conceda una mezza
alla fucina / pur tutte l'arme c' hai, fin alla spada; / e
: il frate mi disse: « infin c' hai spazio, / di'se dazione
essendo certo,... che non c' è entrata, né potuta entrare una
pelo e il contrappelo, / che c' entra stiracchiare anco il vangelo? pavese
stiracchiate,... l'esperienza c' insegna che hanno frequentissima origine il più
. moravia, xii-73: nel pacco c' erano la giubba dello smoking e i pantaloni
monti. de roberto, 34: non c' era l'eguale per la stitichezza nel
viani, 19-418: giù nel ventre, c' era lo strepito dello stivaggio.
come i maschi. beltramelli, ii-743: c' eran, sul sediolo,...
importunarlo. marc'aurelio, 245: c' è chi mi stronca e chi mi
, tipicamente americani... non c' era indumento che non rivelasse la sua provenienza
de le melane, / argana con ciò c' hane / a stivar cose dentro.
con le mani, / mugolando che par c' abbi le doglie. caro, 12iii-
. boine, cxxi-iii-m: sfanno non c' è tristezza. 3. appena
a gara / che tra le bestie c' hanno qualche stocco / il principato tenga
tommaseo [s. v.]: c' è la stoffa d'un brav'uomo in
stoffa d'un brav'uomo in costui. c' è stoffa d'ingegno. garibaldi,
, 2-229: forse in cotesto giovane c' è la stoffa di un ministro. bianciardi
, 1-265: continua, ludovico, c' è della stoffa in te: finora parli
dicono egli è un scempiato e non c' è sfoggi. = forse dal lat
. c. arrighi, 1-312: non c' è... speranza di stogliervi
dietro dal suo gabbione: « c' è lo stoino per pulirsi le scarpe!
, iii-1-45: tant'anime buone, c' hanno mantenuta intatta la stella dell'innocenza
istessa? svevo, 8-859: cani non c' erano. bestie stolide, rumorose si
moravia, vi-372: marcello notò che c' erano anche molti soldati,...
turbar lo stomaco al reverendo col ricordargli che c' è un'italia? -uscire di
). paolieri, 199: c' era un vecchio teatro tutto rovinato,.
, 3-14: oltre a quel divano non c' era nella grande stanza altro mobile che
comune. fogazzaro, 1-138: non c' è stata una sola voce stonata né sulle
per raccapezzarsi. ojetti, iii-338: c' era anche corradini sempre stupito e stonato
altra volta ai capelli lucenti e neppure ora c' era stonazione perché sotto i capelli bianchi
del mattino, lo stesso sole che c' è fuori della galleria, taglia il quai
una scaletta che mena al solaio, dove c' è uno stambugio... con
. pavese, 1-33: dietro alla casa c' era una stoppia che teneva mezza la
novello silvano. bontempelli, ii-381: non c' è la chiave, ho storta la
facilmente. passeroni, iv-146: se c' impiegassi ben tutta la sera, /
non più, non mi stordir più, c' ho da cogitare ad altro. giuglaris
mia cantate -amor contaminato; / puoi c' a lui m'ho specchiato -tutto me fé
si sa che non tutte le storie c' interessano e che fu grande storditezza ideare,
tigri e i leoni così storditi che non c' era modo né via di fargli inferocire
è costretta a indovinare. fortuna che c' è avvezza. gioberti, 4-1-619: le
propriamente detto. tommaseo, 13-iv-n: non c' è politica senza storia, perché la
la storia. benni, 9-43: c' è un professor di storia che odia i
, benché trovata da povera gente, c' è parsa così giusta, che abbiam pensato
», disse renzo: « cosa c' entrano codeste storie col letto? » leoni
storie mi conta? betti, i-769: c' è stato qualcuno che ha messo in
sei quaresime a dar fuora per voi quel c' ho nel gozzo. -passare alla
i-60: del resto, con lui, c' è poco da storiare, te neaccorgerai quando
si storicizza. pasolini, 19-10: c' è un altro punto in cui essi si
], 15 (270): c' incresce di dover discendere a particolari indegni della
imbriani si spaccia in poche parole. non c' è distinzione tra quadro storico e quadro
peve- rata; / una mela me c' è data, -e par taglier de storione
gente vicina lo preme, / né c' è persona colà che gli stomi quel male
caserma. de amicis, i-516: c' è l'amica 'cerebrale', la donna di
malinconica noia della vita che se non c' è amore,... non è
, 5-162: che vento, pergentina! c' è da pigliare una storta a star
come soprannome. bocchelli, 2-282: c' era lo storto, che sapeva contraddire e
una parola storta di bocca sua non c' è mai uscita. -con uso
. iacopone, 13-27: l'accidia c' è morta -e iustizia c'è resorta:
: l'accidia c'è morta -e iustizia c' è resorta: / drizat'ha l'
non riuscire. baldini, 9-115: c' e... poi di buono che
e. sanguineti, 1-102: c' era la grandine che ci veniva giù per
. arpino, 15-37: nella latteria c' erano altre donne, infagottate e con borse
di fòri, straccava delle doghe sulle quali c' era il taso alto.
. arpino, 19-40: oggi non c' è stracciaculo che in tram, al bar
e. gadda, 6-105: quanno nun c' era ancora sto pupazzo a palazzo chiggi
sentenza giudiziaria. capuana, 1-iii-72: c' è il tribunale che potrà stracciare questa
de'tanti altri appetiti ed affetti che c' intorbidi o stracci l'animo. goldoni,
san efrem volgar., 43: non c' è stracciatura d'ugne, né niuno
valore. landolfi, i-581: non c' è straccio di lettore il quale si dia
. che indicano stanchezza e quanto c' era scritto, d'una certa bellezza stracca
come quella d'un avvocato, e non c' era strada di eluderla. ojetti,
andata fuori di strada una volta, c' era da aspettarselo. -andare, procedere
una strada': costruirla là dove non c' era. 'aperse una strada da rimini a
mezzo. sovente colla negazione: 'non c' è più strada d'andare avanti per nessuno'
, convenzionale. vittorini, 5-60: c' è forza, nel libro, e c'
c'è forza, nel libro, e c' è efficacia di rappresentazione, ma l'
picchiano sulle pietre. pavese, 7-112: c' era una squadra di stradini che bollivano
-ricamo traforato. parabosco, 1-43: c' è fra questi lavorieri qualche bella opra
pratolini, 9-198: nel suo sguardo c' era strafottenza e ammirazione. g. bassani
spiaggie romagnole, così prossime a ferrara, c' era tutta la sua cattiveria e strafottenza
, 3: ce ne strafreghiamo se c' ignorano. g. giudici, ii-106:
edifici. alvaro, 10-31: ultimamente c' è a roma una strage di vecchi
, bottiglia grande, bottiglia stragrande, c' era altro. -assai imponente (
patrimoniale passiva. pea, 3-264: c' erano dei carri che trasportavano i materiali.
ripugnanza. tondelli, 151: non c' è stato nessuno che una volta uscito da
folengo, i-91: macario c' ha la lingua for di denti, /
e, onestamente, stando in pensione c' era chi senza imbarazzo affittava appar
se smarì / im braz de crist, c' al stramortì. sannazaro, iv-303:
più nulla. moravia, i-454: non c' era più nulla da fare, erano
. carducci, iii-23-374: nei 'bordatini'c' è qualche strampalatezza, qualche po'di maniera
unita e indipendente e libera... c' erano rimaste per disturbo, e la
metallo, coverto di sorte che non c' appaia spiraglio alcuno, è forza che tantosto
domandiamo: come con 'gourmette', non c' è un po'di straniaménto rispetto alle familiari
, al « paris-soir » ove non c' è da leggere niente. n. ginzburg
vedere adimorare, / a la stagion c' amare / mostra più sua possanza,
che; lo strano è che; che c' è di strano; strano adirsi.
non credo giamai ch'a que'cavalieri c' ho nominati sia ardito di confermare. buonarroti
mesi. leopardi, iii-56: non c' è uno che si curi d'essere qualche
si curi d'essere qualche cosa, non c' è uno a cui il nome d'
m'oso allegrar ni star fello: / c' onne parte mi fere e mi resana
animale). guittone, iii-57-6: c' orso o dragone, o qual feriè più
. ravaggio. savinio, 22-134: c' è qualche marito, per strapaesano
in escadescenze. pavese, 5-137: c' era una stufa sempre accesa nelle stanze di
starsi senza dar pasto all'ambizione grandissima c' hanno nell'animo. buonarroti il giovane
.). dossi, iii-19: c' è il dilettante-architetto che mi strapiomba la
. cassola, 2-118: sotto il muricciuolo c' era uno strapiombo di un centinaio di
funebre, pompa di mortorio. 'stasera c' è lo straporto del senatore, e
: se lo strapparono a sedere dove c' era posto per molta gente intorno, e
sangue. pavese, 7-166: « c' erano i nostri mutilati », mi rispose
. vittorini [greene], 177: c' era un pettine rosso e un batuffolo
infrequenti e per qualcuna, purtroppo, non c' è più filo al rammendo.
regola. cassola, 2-434: non c' era verso che rina facesse uno strappo alla
corso delle carrozze era mal regolato; c' erano parecchi strappi più qua e più là
, per verità, troppo svelte. c' erano ristagni, c'erano ingorghi e strappi
troppo svelte. c'erano ristagni, c' erano ingorghi e strappi; ma a gruppi
improvviso. valeri, 3-71: non c' era che quel breve strappo di luce viva
n. ginzburg, i-1319: cosa c' entra con gli strappi muscolari, l'
della sua gioia. capuana, 1-i-71: c' era qualcosa di nuovo, di sorprendente
ripetendo una frase mandata a memoria, c' era un'ironia così sottile ed acuta che
mi piace... anco a parlare c' è chi ha la strascicata.
elezioni terminò dai bossano: in sala c' erano il viasco e gli altri bottegai che
indolenza festiva. bacchelli, 13-478: c' era rimasto male, ma poi riconobbe
veicolo. magalotti, 9-1-198: così c' incamminammo al gran tragitto, / strascinati
mamma. nievo, 1-73: « cosa c' è di nuovo, mastro vincenzo?
p. citati, 11-78: là c' era un'estrema concentrazione simbolica; ogni pagina
3-139: sono uscito fuori, e c' era uno stambecco stravaccato contro la parete
la vasta cerchia delle mie conoscenze non c' era ospite più geniale di lui.
che si chiuda al più presto quel che c' è da chiudere. 5
. garzoni, 1-871: c' intervengono per legni dolci... le
trabucco. imbriani, 1-176: non c' è peggio de'timidi, una volta,
stravolte. soffici, vi-65: quello che c' è di sugoso dentro alle sue frasi
, tutto stravolto: « a palermo c' è una casa del diavolo.. la
14-23: in fondo alla sua atonia c' era un che di stravolto, di ostile
siete a veder lo strazio disonesto / c' ha le mie fronde sì da me disgiunte
che strazio le sere a casa quando non c' erano amici. c. cederna,
16-46: fra le cameriere della contessa bavoso c' era una brunetta chiamata la savina,
lo stregamento, perché passate queste non c' è più nulla a che farci.
. con tanto soprannaturale in giro, c' è ancora chi ricorre a questo, posticcio
, 4-1 io: nei corridoi della sorbona c' era una radunata di fabbricatori di ipotesi
vento strepe. valeri, 3-70: c' era un rivolo bianco che uscia di sotto
francia la strenna / alla tua gente c' ha fatta morire. -sentire male
il contrario. fenoglio, 5-i-1304: c' è un gruppo di studenti fanatici che ogni
se giudicano sconveniente la salita, non c' e strepito di viaggiatore temerario che li faccia
furore i combattitori. faldella, 6-82: c' è gente che balla allo strepito di
la francia. muratori, 6-77: non c' è nome tanto strepitoso presso i filosofi
sento quasi male. calvino, 22-79: c' era un'aria non consona a una
produzione e di vendita, rispondeva che c' era una lega d'imbroglioni e usurai e
, 3-2-418: trappola, alle strette, c' hai operato con flo- rimena?
sentita la strettezza, il legame che c' è tra queste due nazioni.
si capisce una coppia in un prato; c' é l'uomo e la donna /
1-209: aprì con cura il ciondolo: c' era dentro una treccina di capelli castani
dei fenomeni. sinisgalli, 6-195: c' è un'analogia strettissima tra la sostanza e
stretto a consiglio / par con lui c' ha sì benigno aspetto. de amicis,
facile fuggire. la vita era stretta, c' erano i diritti dei più piccoli,
più stretto. savinio, 12-19: non c' è posto per passi pettegoli in questa
tre o quattro persone a stretto, tanto c' è poco spazio, salvo dinanzi.
, del fico, dei pampini, c' era una striatura come ai rugiada,
a rivedere la mia famigliola de'libri c' ho a montechiarugolo. f.
labbro pallido e sottile, / e c' era un raggio ne 'l sguardo fiso /
rabbia, eh? beh, non c' è che striderci. 8.
dire, discorsi. svevo, 8-696: c' era un grande affetto fra 'quartettisti
e giuliani. gramsci, 1-20: c' era una certa grandezza sacerdotale in questo
. v.]: in questa valle c' è una striggine che arriva all'osso
severa. cantù, 1-206: non c' erano più padre e madre da dargli una
. ginzburg, i-40: in casa c' era solo santa. la zia non la
« lo so, lo so: non c' è bisogno che tu me lo dica
raffinatezza. carducci, iii-3-152: non c' è altro che da commiserare la grossolanità
diretto. banti, 10-72: c' era sempre qualche donnina che per un minuto
voce alta. 'che strillona! quando c' è quella strillona, non si può discorrere'
lo stato suo primero, / sì c' altro ferro da lui non istrima.
xiii-71: mi domanda un tale se non c' è in italiano una parola che significhi
abbia più liberi i movimenti'. certo che c' è. 'striminzire'. 3
il petto. arpino, 15-308: c' era andrea sulla porta, striminzito nella sua
. cederna, i-154: il dietro c' è solo dalla vita (ma vita proprio
i venti centimetri per mr wang non c' erano. -costringere un cavallo a
caro, 1-39: oltre agli essempi c' è una ragion viva, la quale è
è più pregna d''uno \ c' è anco la licenza de'latini, i
fallo /... / e più c' ar- cione in alpe / m'à
espressioni tanto mite, che cosa ancóra c' impediva di stringerci? 56.
eccessiva. latini, i-2760: colui c' ha divizia, / si cade in avarizia
, accanto ai due poli della povertà, c' è l'in- termedio, quello.
'al teatro ci vado volentieri; ma quando c' è tanta gente, che bisogna stripparsi
uscio e il muro, nella sala c' era la gente così fitta cne le donne
droga. tondelli, 12: c' ho i soldi diavolo, mai strippato una
. bacchelli, 2-i-592: di qui c' è una striscia d'ombra, carlo,
di rettili, con dentro tutto quel che c' è di velenoso e di strisciante in
-sostant. de amicis, xii-147: c' era nel suo scherzo l'intenzione ossequiosa
. arrighi, 1-203: « che cosa c' è » chiese ella strisciando sull'ultima
quando il costante garantiva una cosa non c' era pericolo che strisciasse delle verdine, lo
scia luminosa. cicognani, 2-9: c' è luce elettrica accesa, in fondo,
e rinnovò la trascendenza e il teismo, c' è appena, quasi strisciolina luminosa,
180: l'amore, alato fanciullo c' invita al paradiso; l'amor, demonio
del naso. tondelli, 87: c' è poi il fatto che non vuole imparare
maniera si lavora mano a mano che c' è delle olive a strizzare.
», gennaio 1988], 4: c' è forse addirittura una strizzata d'occhio
d'annunzio, v-2-173: soffrivo. ma c' era un'anima in me, un'
noi abbiamo i difizi a du'occhi (c' è due strizzatoi o strettoi):
da crepare. per la strada non c' era anima viva, e tutti se ne
dietro la sua peculiare forma ritmica, c' è l'ombra della forma del sonetto,
, 7-4 ^ 9: ah, non c' è pericolo che tu sudi e ti
l'ho toccata sul petto per sentire se c' aveva qualcosa; s'è svegliata come
strologato di chi poteva essere il cappello e c' è scritto su. 7. locuz
ignoramonto, una cosa da impazzire perché c' è questo cazzo di vano, che moravia
[s. v.]: 'non c' è strombo': non si vede speranza di
vede speranza di buona riuscita, non c' è adito a spediente felice. =
recensione. betteioni, iii-227: non c' è scritto che a metterci del maltalento
8-706: si mettevano a grattare dove non c' eraprurito, così che il dito grattato si
faccia de'vostri giuramenti? 10 non c' entro: me ne lavo le mani »
il muro. alvaro, 19-71: non c' è altro rumore che lo stropiccio della
questo stroppiato? bacchelli, 14-329: c' erano da attraversare foreste, allargare sentieri,
i suoi affari. bacchetti, 2-xi-295: c' era una lega d'imbroglioni e usurai
[s. v.]: 'qui c' è una strozzatura': di scritto, ove
. papini, i-871: che merito c' è... a sacrificarsi un poco
g. berto, 13-1-24: peccato c' era in chi dava soldi a strozzo o
cazabi la grattano, e dipoi quella c' hanno grattata struccolano in uno 'cibu-
stampa », 12-iii-1998], 41: c' è una dondo). spremuto,
di struttoli. verdinois, 45: c' erano prosciutti, caciocavalli, fichi secchi.
moravia, vi-320: no, non c' era odio negli occhi di quadri,
alcuna volta mostrareteme / a quella cruda c' or m'incende e struggemi, /
, per rasgion temporal, vedete / c' ongni sommato bene amore istrugge. lorenzo
andare a dormire è uno struggimento: c' è a chi non resta altro riparo che
pensavo! cicognani, v-1-521: non c' erano più le tallone: altre ragazze
rimorcho strazierebbe si distingue subito che non c' è. se esiste, è rimasto nell'
. c. marzocchi, ii-39: c' era una vecchia che aveva un figliolo per
segnali d'allarme sono rudimentali: non c' è neppure un equivalente affidabile della squadra
20-27: allora portavo il busto. non c' entrava neppure un boccone con quegli strumenti
., 27 (464): non c' è rimedio, chi ne sa più
.. un certo strumento, che c' è da fidarsene poco. con quello strumento
servo recomparato; / donna, 'l prezo c' è dato: quel ch'avist'a
struscia mai. jahier, 3-123: c' eran... scarpe da strusciare.
balla il tango in specie, che c' è le figure per cui ci si deve
frontespizio, 60]: attorno ai muri c' era, non sudicio, ma uno
noiosa. de sanctis, ii-6-117: c' è nel petrarca una poetica prestabilita, ma
: si domanda... se c' è ragione di coniare dei neologismi quali 'spiritosare
. bertolucci, 1-141: forse non c' è di meglio d'un buon sangue gotico
occhio un po'diligente, troverà al fine c' hanno più dello studente che dello studiato
, ii-17: nello studio d'ambiente c' è qualche simpatia almeno per il fatto stesso
tornando alle sue studiose carezze. « che c' entri tu con tua madre? »
la faccia. ungaretti, xl-67: dentro c' era sempre qualcuno o a fare sulla
di stupefacenti. barilli, i-i77: c' era passata la guerra, la febbre
via. idem, 69-35: puoi c' a pensare eo me mise / tuto quanto
1-276: tutti lo amano, non c' è cne quella stupida di nadina che
, 2-66: per conto mio, non c' è cosa più stupida del ballo.
, se tra uesti fia / cosa c' avanzi 'l creder delle genti. manzoni,
cassola, 2-289: « oh, non c' è da stupirsi », disse l'onorevole
bassani, 5-17: nei suoi occhi non c' era stupore, soltanto una interrogazione pungente
nasce debolezza e un'altra infermitade, c' ha nome stupore de la mente e discorrimento
, 28 (496): ciò che c' era da godere o da portar via,
fallire, / ma nullo lor fallire / c' agia però storbanza. = deriv.
storbano l'amare, / ché vedono c' amare / è us'a molta gente.
sottolineare sempre meglio quel che di più femminino c' è nella donna. =
luna che monti, / scintilli, / c' è un nero. pavese, 90
strani segni insculto. carducci, ii-9-240: c' è da levarsi la testa di su
maggiormente di. pavese, 89: c' è sempre una vigna che piace sulle altre
certe parole arabe, e dentro non c' è nulla. caproni, i-87: la
g. manganelli, i-144: che gusto c' è a percorrere le morbide e suadenti
era l'avarizia dell'infedel menechaim, c' avea di costume il vendere la vita
, 8-218: avete visto il subbuglio che c' è per le strade? moretti,
milanesi. carducci, ii-7-282: qui sotto c' è qualcosa di subdolo e di vigliacco
. v.]: oggi alla fiera c' era un subisso di gente. viani
che ci rapiscono e ci sublimano e c' immergono in un mare di dolcezza. carducci
maestà sublimanda della descrizione di tanta debolezza, c' è evidente il tentativo d'indivina potenza
nella sua camera d'ammalato, perché non c' era sole per tanti altri nelle miniere
fusconi, lx-3-216: amore però, c' ha l'ali, non teme di tentar
hanno creato molti nuovi prodotti specifici. c' era una volta il solo viso. adesso
, ii: nella ricerca fisica non c' è in teoria limite alle dimensioni degli oggetti
) o massage. pasolini, 17-300: c' è... l'idea che tutti
verrà da un certo statuto, che c' è / che si debban alfin tirar le
459): già più d'una volta c' è occorso di far menzione della guerra
. cerretani, i-398: visto che non c' era succesione fu di nuovo trattato che
sia ereditario o pur successivo, e contesa c' ha lungamente affaticate l'armi e le
apparsi a nostra firma, e non c' è nome di artista italiano di qualche merito
se il governo si succhia tutto e c' è il gastigo di dio sopra le campagne
, 21-iv-1986], 13: con pagnin c' erano due succhiaruote e poi van der
succhio. faldella, 1-140: non c' è romano che al fine d'un pranzo
quando giunse il conte di poppenai- mo c' aveva a tutto potere accelerato il passo e
con vero splendore di forma letteraria, c' è quella sollecitudine che ora regna in tutti
chiamarsi. rovani, i-495: non c' è al mondo uomo più avaro e più
più schernendo il suzzidumé, / di c' avea pieno il corpo irsuto e sporco
scarto. giuliani, i-319: se c' è del sucidume, e tanto quanto ce
carne). pea, 7-86: c' è il capretto che gira e suda grasso
s. v.]: bada, c' è da sudarsi a rimettere que'pochi
e nudrito con giuliano imperadore, sì c' allor giuliano fu ordinato a sudiacono.
parti o sare nella subdivisa cognizione c' ho di tutta la frontiera.
sudicio delle fodere. vittorini, 1-28: c' è odore di stalla, non del
più lui un'osteria sudicia che non c' è più, ed un sudicio vicolo oggi
barba. c. arrighi, 35: c' erano a tre a quattro, le fattorine
vanno a purgatorio si è di coloro c' hanno compiuta bene la penitenzia a loro
con cento messe. arbasino, 23-396: c' è anche un invito a 'suffragarne l'
del comune. ardigò, ii-250: c' è l'impronta nella cera, perché prima
aveva imparato l'anatomia; e quando c' erano gli esami, suggeriva, e
). arlia, 4-181: c' è chi dice che 'le sue parole mi
el demonio suggerendo e sumministrando cosa che c' induca al vizio. savonarola, 5-1-277
. 'tra due punti di una retta c' è sempre posto per un altro punto'.
iacofone, 1-45-29: li suvarati mittite, c' una gegante pare, / poi co
conclusione, benché trovata da povera gente, c' è parsa così giusta, che abbiam
, così alla carlona, ma il sugo c' è. 11. risultato positivo
prenderà in giro qualcuno; so benissimo che c' è poco sugo e che è un
, 19-vii-19q1], 82: - c' è un interesse che sta crescendo attorno alle
le chiama? -pratiche suicidarie, perché non c' è solo il suicidio, si comprendono
. manganelli [poe], 41: c' erano circostanze., tanto delicate,
caso dell'arte e della poesia, non c' è vero contrasto tra la loro suntuarietà
con forza e rumore il cassetto dove c' era il pettine. -con uso
eccede ogni contento / di quel ciel c' ha minor li cerchi sui. bestiario
iacopone, 43-128: quillo originai peccato, c' ante / per lo primo omo era
vedendosi in perillio diguerra, contò i mali c' atlui poteano advenire, per confortare i
, senza passione, senza pregiudizi, c' è da tirarsi addosso un nuvolo di seccature
com'altri si pensa. anch'egli c' è per la sua. -sopra
e quello: 'ecco la suocera; c' è la suocera. 3.
suole e che se scampavo dal tribunale c' era qualcuno in libertà che me l'aveva
: sull'aia e dentro la casa c' era tutto silenzio, salvo il suono della
nella filosofia idealistica, mantenere ciò che c' è di vero dei momenti precedenti di un
e avarizia sono / le tre faville c' hanno i cuori accesi. bibbia volgar.
ardente donna. marradi, 395: c' erano i tre, superbia di groppello,
l'ha fatto per sua difesa: c' è stato tirato per i capelli. d'
vi sono ingegni superbi rivolti a fini che c' importano poco. 9. molto vivo
: questa città con titolo di 'superba', c' ha forma di governo poliarchico, tal
superìo. moravia, 22-xiv: c' è stato chi ha visto nella voce che
. b. croce, iv-i 1-158: c' era... una differenza ìntima
concetti. bonghi, 1-208: non c' è lingua in cui gli scrittori si siano
manzoni, vi-1-202: si può, non c' è dubbio, si può, guardando
a quel fatto che tanto o quanto c' intendiamo, non pensare che occorra di più
. a. tabucchi, 13-123: forse c' è un io egemone che sta f
ostentata superiorità. borgese, 1-17: c' erano quelli, in maggioranza, che delle
ben rivelasti di quella supemale / corte, c' andasti in cielo a visitare. bèicari
richiesta del giudice, secondo blasi, « c' è infatti qualche documento, qualche
creare artificialmente. bacchelli, 2-xxi-71: c' è la società delle nazioni, a
e invece, nel lutto del superstite c' è, a sua insaputa, la premura
6-304: dopo macomér, lo so, c' è bortigàli. ma la nuovissima superstrada
persona). beltramelli, ii-218: c' era un commesso viaggiatore, un professore,
sua, dovranno suppeditare quelli di che c' è. 2. tr.
ginzburg, i-1047: la maestra non c' era in classe e c'era invece una
maestra non c'era in classe e c' era invece una supplente. 2
: n'ò tanto bisogno! ». c' era nel tono una supplicità così fanciullesca
supporter di adriano e i suoi oppositori c' è anche il partito deipompieri, di
repubblica », 24-iv-1992], 39: c' è una folta schiera di supporter anche
sanza la verità della supposta cosa, non c' inganni. relazione delltmpero ottomano, lii-12-456
vevey e montreux dove il mare non c' è mai stato? -sostant.
, dopo un secolo di strage, c' è ancora un superstite della razza infelice dei
di roma. capuana, 1-iii-129: c' è la quistione dei figli introdotti surrettiziamente.
», 5-x-1986], 61: non c' è nessun dio (neppure nelle surrogatorie
cicerchia, xliii-432: certi v'eran c' a creder cuor di pietra / avien che
dante, infi, 16-97: quel fiume c' ha proprio cammino /... /
giace un laco, /... c' ha nome benaco. buti, 1-528
ama ed è fin amante, / c' adesso è sospicante / non perda per ventura
cavour, v-34: questo motivo non c' è per la vedova, alla quale,
venne agli orecchi un sussurrio di voci: c' erano i tedeschi. -voce
le donne. cassola, 2-56: c' erano tanto pochi svaghi in quel paese.
: tu... sei rettoricuccio, c' hai svaligiato quintiliano della sua suppellettile oratoria
assumere il ministero degli esteri dove ora non c' è niente da fare di utile ed
casa mia? terèsah, 2-30: c' è una fiammata che svampa / e il
danti, 9: il treno zoppicava e c' era tempo di godere gli effetti d'
, 5-28: nel suo volto non c' era alcuna espressione di mitezza e sottomissione,
le passioni del giorno prima, non c' è neppure da svaporare il chianti della refezione
monte, 1-103-4: svariato è tutto ciò c' appo- / ria, e ancor tuto
svario. goldoni, iii-766: -che c' è? chi vince? chi perde?
e di assurdità, la sua cronaca c' è pervenuta intrinsecamente falsa ed apparentemente autorevolissima
la lingua svedese. pirandello, 1-i-617: c' è il signor li- fjeld là,
bagno, 1-xx-1: pregh'a chi dorme c' oramai si svegli / e nel su'
berti domandava con studiata disinvoltura. « c' è posta? » ed eugenia rispondeva con
battaglia, a essere svelti di mano c' è sempre da fare un buon raccolto,
di certe vergogne, il quale non c' entra né con l'esigenze della giustizia,
sventola. pasolini, 21-86: non c' era membro del loro corpo che stesse fermo
oggetto rotondo, una sfera; che c' entrava quella piccola sventola appiccicata lì, si
sputo? pratolini, 10-287: di diverso c' erano gli orecchi: « lì due
pasolini, 3-39: dentro e fuori c' era una confusione di ragazzini, di
, con la sordina sul ponticello) c' è il gusto dell'arcadia.
fronte. de amicis, xii-316: c' erano signore e bambini vestiti eleganti;
persona). nieri, 100: c' era una bellissima ragazzina,...
], i-122: se roderico tolettano non c' inganna, sette nazioni di gente dominarono
uno fa un discorso sconveniente, e c' è un bambino che ascolta, e tutti
dentro [al robot]... c' era una centralina con tredici tasti.
se si sviluppa e fugga, mai più c' inciampa. -divincolarsi da un abbraccio
lucrative. ungaretti, xi-105: c' è una concorrenza che s'è sviluppata e
svincolamento': svincolamento da'diritti feudali. c' è 'affrancamento', se l'atto; 'affrancazione'
, 8 (133): « cosa c' e? cosa c'è » disse
: « cosa c'e? cosa c' è » disse agnese, tenendola per la
per il momento [dice mussolini] non c' è niente da fare. bisogna urlare
oggi », 20-i-1959], 42: c' è una diffusa tendenza alla 'svirilizzazione dell'
] ma dal di lui canto non c' era più il primo impegno, né la
: scorge romano lacero e sbranato, / c' ha 'l petto aperto e sviscerato il
quando passa il vicario di dio: c' è lo svizzero con l'alabarda, che
, 28-ii-1986], 3: dentro non c' è che un costoso svolacchiare ai piume
svolazzanti che sembravano note di musica, c' era scritto l'indirizzo. cassola, 6-33
bene portante... in basso c' era in rilievo la firma svolazzante del fotografo
perché, in palermo, come dappertutto, c' è la classe dei damerini cacciatori;
poi floscia. vittorini, 9-115: c' era un uomo che gli parlava in
di un piccione. moravia, ix-74: c' era un silenzio intirizzito ma anche questo
moravia, 22-305: in quel dialogo c' è tutta la controriforma vista da uno scrittore
, ii-620: svolsi il pacchetto e c' era un libro con una copertina di carta
in aria, denso / e non c' è da svolgerlo. arcan,
di gelosia. arbasino, 23-1268: non c' è lo sdegno. grossi, ii-474
persona. de sanctis, ii-n-74: c' è progresso della persona, vale a dire
quando avea preso un dirizzone, non c' era verso di farlo svoltare. brancati,
notizie in altro archivio a svòlvere / c' è da morir di tosse dalla polvere!
tutto il sacco, pensai che non c' era altro mezzo che fare come se lei
tabaccheria. e. sanguinati, 1-135: c' è un altro bar, che è
acqua solforosa che cade nel ronco. c' è una tabella su un palo che
volponi, 9-210: sotto l'affresco c' era attaccata una tabella a stampa dove
il mattino dopo davanti alla scuola, c' eran fuori appese le tabelle degli scrutini.
se non fosse / che un punto c' era, per me meomprensibile, / e
il giallo sul tablò della roulette non c' era: e rivide le sale da giuoco
via. vittorini, 6-no: « c' è margherita che non vuol farsi vedere »
2: nelle società nel cui passato c' è il comunismo... non si
così dette chiavi. cicognani, 3-28: c' erano delle dozzine di stecche di legno
, i piedini per camminare; ma non c' è a volte nulla di più delizioso
vedere ». bettini, 1-134: ma c' è sul taccuino: / anno vecchio
provincia, muratori, 6-154: non c' è persona tanto insensata e rozza,
taciturnamente pipando. da ponte, 31: c' incamminammo taciturnamente al loco dove eravamo soliti
, ho tafanato: / questi non c' è, quegli si sente male. guerrazzi
una pietra che si chiama callimo, né c' è cosa più te nera
di taglia! stuparich, 5-416: c' era una grossa taglia su di te.
tagliaboschi. calvino, 21-479: c' era una volta a roma un tagliamacchieche si
tagliandi annonari. pasolini, 1-83: c' era un tavolinetto con un registro e un
distribuzione dei tagliandi è nel mezzo e c' è sempre una lunga fila di persone che
? è l'anima della macchina! c' è sul libretto! » « e se
quirini, xlix-83: iusta spada, c' ongni usbergo taglia. niccolò da poggibonsi,
lì presso. piovene, 6-188: c' è una specie di viottolo che taglia
si mettono in questo modo, non c' è altro rimedio che tagliare.
per tagliarmi fuori da tutto quello che c' era di piacevole nella tua vita.
era preparata nella stanza del torchio. c' era soltanto tagliatelli e vino. arpino,
pensarono diversamente. nieri, 226: c' era tagliato, aveva maniera e sapeva
pevera- ta; / una mela me c' è data, e par taglier de storione
lo stato suo primero, / sì c' altro ferro da lui non istrima. dante
colore che piacciono al pubblico, e non c' è rimedio. pavese, 10-203:
occhio. pratolini, 10-287: di diverso c' erano gli orecchi... ma
grandi. proverbi toscani, 50: c' è carne da ogni taglio e ogni coltello
, incidere. moravia, xii-411: c' era una grande tavola rotonda, che,
talare nera. ojetti, iii-346: c' era perosi, con la cravatta verde di
. e. gadda, 525: non c' era passeggiata nei monti, a intron-
450: lasso, venturiò tali c' ò disperato me medesmo e dio. novellino
poi me conduce a tale, / c' ogni mio pensamento / non pò aver
. ginzburg, i-1052: di sotto c' è il tale. ricevilo. -in
m'à donato [amore] a quella c' à per uso / belleze ed ador-
pea, 7-356: ad ogni finestra c' è... un vaso purchessia con
29-x-1982], 1: poiché nel psdi c' è una talpa, noi ora siamo
grado di affermare che longo in cina non c' è mai stato e che lunedì,
un'opinione è alquanto diffusa, che c' è chi la sostiene. muratori,
il tamspalliera. marotta, 6-63: c' erano le opache vetrine di una latburo
a ballare. balestrini, 2-41: c' erano chitarre e tamburelli bonghi fisarmoniche c'era
c'erano chitarre e tamburelli bonghi fisarmoniche c' era perfino uno che aveva un violino
dei caldarrostari. soffici, v-6-118: c' era una bruciatala col suo povero tamburlano
, su una specie di podio: c' era una grancassa, un violino, un
diceva semplicemente 'tampa'; e non c' era appello. = voce piemont
tampoco. - un bel servizio / c' ho da voi! 2.
12-xii-1909], 565: tutti i giorni c' è o l'investimento, o il
, 2-136: alla fine capì che non c' era che riaggeggiarealla meglio e tamponare. slataper
è dentro, non posso vedere se c' è alcuno buco. d. sestini,
idrochinone? m. praz, 3-10: c' era nell'aria un persistentetanfétto di caciottelle.
« il messaggero », 6-ii-1986]: c' è da giurare che poche di queste
», 27-xi-1980], 3: qui c' è un esercito di gente perbene,
2-xxiii-516: a sapersi contentare... c' è anche questo vantaggio d'un
ma se siamo in tanti... c' è anche il barone zacco stasera.
il paone / per poca fallisgione, / c' à tanta di bellezza. boccaccio,
'bello caldo'). cassola, 2-56: c' erano tanto pochi svaghi in quel paese
? ato con gran pacienza, / tanto c' avrà ver me conoscimento. esti
garzoni, 1-871: nelle galere poi c' entrano i coltri da poppa e da
! laude, v-525-26: oimé tauppina c' ò 'l grande envito. 'ora sapesse
moretti, i-182: la terza vecchietta non c' era avvezza ad affrettare i tempi,
qualcuno. oppure viaggiava sul treno e c' è stato uno scontro. o il brutto
, se ci sono i conquibus, c' è tutto., non parlo più.
. carducci, ii-i 1-293: non c' è amore che tenga: non è l'
giovio, ii-20: puoi che non c' è materia di narrare cose fatte,
mura son tappezzate di avvisi di 'reclame'c' è una folla di 'gau- chos',
di gran caldo qui all'opera, e c' era béjart che faceva un mefistofele vecchio
. pananti, i-177: sul valor c' è da farci una gran tara. amari
cherica e il collare. -non c' è tara: non c'è luogo a
-non c'è tara: non c' è luogo a obiezione, a critica.
sò di luogo buono, / che non c' è tara: ed a chi la
ma qui fa punto e guarda / c' ogni om molto si tarda / a trovar
i rotiferi. buzzati, i-597: c' era fra gli altri, l'ideatore dei
, 25-iii-1954], 11: a firenze c' è un istituto, l'istituto umberto
la gran targa un orso impresso, / c' ha di lucide stelle il pel distinto
buzzati, 6-18: sulla porta non c' era la targhetta col nome. a.
più generale di 'scopo, bersaglio'. c' è di più. qualcuno ha avuto la
tariffato dal baedeker, ma che cosa c' e a pompei? tariffatóre, sm
cravaliz [gòmara], ii-38: c' è una gomma che chiamano tabu- nuco
codici. cicognani, v-1-536: talvolta c' erano i mobili: certi canapè sfondati,
, vii-12: il tarlo nella nostra casa c' è davvero. io non vorrei che
tarlo. de amicis, xiii-245: c' è chi ha preso il vezzo di dire
, 18-ii-177: -miseria è la vostra. c' è caso che non conosciate neppure l'
. v.]: 'vicino al campidoglio c' è la rupe': vicino al trionfo
di tartaruga. arbasino, 23-591: c' è un po'di nebbia fuori, e
città; sulla u maiuscola della testata c' è una caricatura: un ometto schiacciato
[s. v. j: quando c' è molti danari, si ha in tasca
: vanno diffondendo la voce in fabbrica che c' è già chi ha in tasca la
concederlo. baldini, 0-171: c' era voluto... severino ferrari per
lo spende. sciascia, 8-61: c' è gente che in vita sua ha mangiato
ghislanzoni, 257: nelle taschette delle sottane c' era un portafogli... io
fòri, straccava dalle doghe sulle quali c' era il taso alto. ci se ne
lire., e le cento lire non c' erano! n. ginzburg, 1-219
dire senza discutere. senza prima tentare se c' è modo d'accomodar la vertenza.
mi ascoltò. pirandello, 8-314: c' è chi vuol sentire quanto le pesi il
212: adesso mi tasto. sì, c' è tutto, anche il libretto degli 'chè-
certi ch'appostando / vanno e ciò c' hai tastando. macxnghi strozzi, 1-257:
società. palazzeschi, ii-11: non c' è che una nota / nella tastiera dell'
a tutto pasto, / ma per non c' ingannar diamogli un tasto.
la carni non son crivellate, / né c' entraviene tasto, né stoppate; /
xxxv-i-363: aggio la diritta speragione / c' hanno li marinar comunemente, / senza la
della ribier. manzoni, v-2-486: c' erano bensì varie tattere di nessun valore,
., 20 (339): lì c' era una taverna, che si sarebbe anche
arpino, 13-74: sotto il pianterreno c' è una grande cantina. la trasformerò
avenire. giuliani, i-319: se c' è del sudiciume, e tanto quanto ce
, 328: un po'di tela c' è tavia nel banco. viani, 19-578
piante. ungaretti, xi-158: laggiù, c' è in fiore una tavola di rape
, tavolame. calvino, 15-60: poi c' è il tavolame sbilenco della barricata che
1-148: per solito, dal cecco non c' è molta ressa nella mattina; la
preferiva venire al palazzo roccascia- no quando c' era molta gente, e si poteva passar
sedie smosse; riprese la voce: « c' è un medium, fra di voi
pieni di cadaveri. buzzati, 1-668: c' era nella piazzetta un posteggio di tassì
scolpita. filarete, 1-ii-585: ancora c' era calimede, il quale pareva che
qui. g. giudici, 9-50: c' era un teatrino di marionette nella piazza
oro coi piccioni. verga, 4-343: c' era un teatroks, poiché entrava gratis
questa nera pecca, / quando non c' è su me neanco una tecca?
viene il verno. nella tua voce / c' è il verno della particolare politica di adriano
elemento costitutivo. gentile, 3-204: c' è la tecnica dell'architetto e c'è
c'è la tecnica dell'architetto e c' è la tecnica dello scultore e del
tecnica dello scultore e del pittore e c' è anche la tecnica del poeta come dell'
profetica. pasolini, 16-74: non c' è alcuna soluzione di continuità tra coloro
13-viii-1989i, 22: da una parte c' erano i tecnicisti, che credono alla
straniere, sono mute al riguardo -mentre c' è una quantità di réclames e indirizzi relativi
di tecnici. flaiano, 1-ii-1104: c' era uno sciopero dei tecnici addetti all'
personaggi. a. busi, 16-3: c' erano solo, a parte le solite
o 'tecnici'e gli altri uomini non c' è differenza 'qualitativa'ma solo 'quantitativa'.
], io: per i più tecnologici c' è anche la possibilità di controllare che
diciamo il tecnomane. brignetti, 3-145: c' erano cutica- gni, tecnomani, ronzinanti
dire... tedescanti... c' è sempre pericolo di usi e
dèi. r. sacchetti, 1-530: c' erano... vero rappresentanti della
: « dateci almeno il tegame dove c' era il sugo », implorò antoneddu,
di camaccia coriacea... non c' era verso di addentare quella carne ribelle ne'
da pranzo la luce era accesa, e c' erano ancora i segni del passaggio di
il disegno su quella carta tela? c' è modo di darle quello sfilacciato etc.
: la vita è cosa grulla; / c' è una telaccia tutta a buchi e
-telaino. pascoli, 1-54: c' è a lucca un negoziante di generi fotografici
lucca un negoziante di generi fotografici? c' è modo d'avere il 'telaino'e gli
e finalmente nel quinto libro della prospettiva c' insegna la fa- brica del telaro,
.. entrò... non c' era nessuno. allora... tela
! tela! » gli disse. « c' è il maresciallo ».
233: alla base del trattamento estetico c' è sempre la scleroterapia, cioè l'iniezione
montale, 4-324: c' è la televisione, capace di vuotare le
al volo, in un'importantissima riunione dove c' è anche... e il
.. e il nome di chi c' è anche è sussurrato, assieme a un
« il borghese », n-i-1968]: c' è anzi la possibilitàche... riescano
piani finanziari, assemblee, petizioni. c' è cni batte ancora cassa tra i risparmiatori
certamente, afferma ancora tullio de mauro, c' è grande fermento e ricchezza. le
contrada cotogno, 342260. nell'elenco c' è ». -linea telefonica:
del dottor max e, saputo che non c' era, ha confermato l'appuntamento e
: chiamo al telefono qualcuno che non c' è. / mi culla al fondo
, chiamate subito il telefono verde. c' è sempre uno specialista che vi dà
?... sulla parola insomma c' è ancora incertezza, il fenomeno invece
di repubblica [3-vii-1992], 35: c' è un prete piemontese che propone di
», 3-i-1988], 58: c' è adriano celentano, moderno telepredicatore. f
telepromozioni non potrà non essere ridimensionato, c' è da augurarsi in tempi brevi. t
, 12-iv-1991]: in- somma, c' è chi le chiede consigli, lei è
, 3-37: dall'altra parte del telex c' era il mio caposervizio che mi cavava
dapprima detti potamofili. linati, 20-82: c' erano dei maestosi granchi, delle telfuse
colonna. g. bassani, 4-25: c' erano temi e temi: alcuni mi
lentini, 36: s'io temesse / c' a voi dispiacesse / ben m'ancideria
temer si dèe di sole quelle cose / c' hanno potenza di fare altrui male;
temperamento ci deve essere; se non c' è, bisogna trovarlo. bacchetti, 20-108
dell'anima. quindi l'oscurano. quindi c' è bisogno di un temperamento esteriore.
delle macchine, 330]: e siccome c' era bisogno più di operai che di
quella di quella volta... c' era lo stesso grado di luce a investire
, i-334: già la sera prima c' era stata tempesta per un'altra monelleria,
delle colonne, 80: e lo disio c' ò lo cor m'abranca, /
, xxxv-i-135: dammi insegnamento / nave c' ha tempestanza, / che toma in allegranza
: tempestava o s'inteneriva (poiché c' era in lui dell'energumeno a un tempo
, ma nulla mi porta: / c' allor più mi tempesta, / ond'or
. « altroché radio da nascondere. c' è il diario di anna: dovresti bruciarlo
così m'avien com'tempestata nave, / c' ongni vento c'è incontro, com'
tempestata nave, / c'ongni vento c' è incontro, com'più n'àve.
, / è sì corno la nave / c' a la fortuna getta ogni pesanti.
. caro, 12-i-81: dice che c' era un tratto un certo temprane che si
luce, / increscati di me, c' ho sì mal tempo. idem, conv
passato. del giudice, 2-135: c' è una specie di linea di demarcazione che
, i-182: la terza vecchietta non c' era avvezza ad affrettare i tempi, non
.. / increscati di me, c' ho sì mal tempo. lorenzo de'medici
tempi. pirandello, 7-596: non c' era mai stato verso di fargli intendere che
di pene di 'ntorno sì accinto, / c' ognesustanza di ben m'abandona / a for
). deledda, i-234: « c' è tempo! » esclamò zia martina,
, 8-74: a morire / in fondo c' è sempre tempo. -essere del
oltria questi della primiera, il volgarizzamento c' è della terza deca, ma per nostra
sentiva più 'fabiano'. un'altra cosa c' era: non si sentiva più giovane.
e ghiotto temulento mai non teme, / c' ha la cotenna grossa e 'l pett'
educazione. d'annunzio, v-2-173: ma c' era un'anima in me, un'
tenda. borgese, 1-119: e poi c' è la bella tenda bizantina da finire
in un salotto coi tendaggi, dove c' era un sofà e il caminetto. fenoglio
ruota del tender. l'olio che c' è nel mozzo ha preso fuoco e butta
dissi a un altro: ve 'l, c' è / colui ch'ogne mal dir per
secondari. parise, 5-283: « che c' è, cosa ti succede? stai
tommaseo [s. v.]: c' è un gran tendone stasera alla marina;
grafia piena, / tu se'la via c' a vita ci mena; / di
/ fu chiamato luce vera, / c' ovunque tenebre à fugàto. pasquinate romane
suo nel preparare uomini validi, non c' è speranza che qualche aiuto possa venir da
, nelle processioni del venerdì santo: c' erano gli uomini con i cappucci neri e
. sciascia, 24-53: al pianterreno non c' era, per gli agenti, nulla
cose di sopra, ed eterne, non c' impacciamo delle cose di sotto e corruttibili
, da gerusalèm vegnendo, / però c' avea la mente tenebrosa, / non conoscea
segrete son tenebrose! in fondo a tutte c' è il veleno o il pugnale!
papini, 28-185: se non c' è la luna, il tenebrume è appena
che si pena trovare / la cosa c' à perduta / se la potè invenire;
, capienza. magalotti, 9-1-22: c' è dunque voluto che... tutto
per i prati di colle- maiore non c' erano verso di tenerli. -interrompere
chiaro davanzati, xvii-251-10: per quel c' ongni vertute e'mi adolora, /
a mente! fenoglio, 5-ii-202: c' è solo una lezione che voglio tenere a
avea levato. fenoglio, 5-ii-173: non c' è bisogno che io ti sposi per
in sé ben / tal natura, / c' a la sua lena tragon li animali.
, che abandoni / la ferma dota c' hai / e cerchi di tenere il fugitivo
lui. monte, 1-42-11: que'c' àn preso di me tener corte / in
bernardino da siena, 2-i-215: elli c' è mal'usanza di non tenere ragione alla
i-136: parlando comunemente di tutte, dico c' hanno più abilità per portar e nutrir
. bondie dietaiuti, xvii-624-10: quelli c' à fino presgio di pro- deza /
la scarpa puntuta perché sotto la punta c' è il dito grosso, dito forte che
cassola, 6-142: in trincea, c' è chi si avvilisce, chi non dice
tenga. carducci, ii-14-201: non c' è autorità che tenga; nessuno vale
disse: « davanti al denaro, non c' è amicizia che tenga ». montale
deve aver suonato verso le nove. non c' è scusa che tenga ».
e tosto raunò cinquanta savi, / c' ognuno avea sottile e buono ingegno /
fra giordano, 1-260: de'benefici c' hai, tientene male, ringraziane iddio
: si guardò intorno nella piazzetta deserta: c' era un quadrato di cielo tenero,
dei fanciulli. visconti venosta, 25: c' era di serio nella scuola del pozzi
cesare. sacchetti, v-o: quello che c' inganna è che siamo iù teneri del
. bigiaretti, 8-192: fra noi c' è anche il tenero, si capisce,
cresciuti alquanto. marchesa colombi, 1-9: c' era un cascinale tra novara e trecate
, gridando pur essi: « l'italia c' è! e non è più la terra
falsetto. carducci, iii-24-365: c' era già... l'impostatura e
e. cecchi, 13-232: c' è il nietzsche... teoretico,
bernari, 6-154: in quella stanza c' erano, oltre ai liquori, tante altre
guardi iddio ». fenoglio, 5-i-972: c' è con loro un borghese, che
vii-mi: 're tentenna'. 'in diebus illis'c' era in italia /...
luce). baldini, 3-108: c' era tutta una categoria di sfaccendati..
: cioè no; e poi non c' era andato del tutto. bilenchi, 14-105
sì tare'preso col cenno, / ma c' è befana che caccia al tentenno:
così » rispondeva marfisa, / « già c' intentennone / come in un buco il
cigli tenuissimi. moretti, 146: non c' era nessuno e lei, / tenui
ampiezza immateriale. fenoglio, 5-i-2222: non c' era il minimo rilievo sotto la seta
[poe], 29: non c' è da stupirsi che la tenuità, un
[s. v.]: domani c' è festa a corte; bisogna andare in
dei peruzzi, 56: de'sopradetti denari c' è tenuto rinieri de'peruzi suo padre
nelle strade pubbliche. arbasino, 109: c' è il castello dei 5-207:
è il castello dei 5-207: c' è un solo albergo tenuto da un greco
, 8-i-10: dialettica... c' insegna tenzonare, contendere e disputare l'uno
, 8-88: nella villa della campana c' è una biblioteca ma una bilioteca antica
. pasolini, 17- 108: c' era in gadda una sconfinata competenza delle cose
delle botteghe siamo arrivati alla confisca che c' è sotto qualcosa di più grave che
ma io non me la sono sentita: c' è troppa teppa. = voce di
degli squali...; eppure c' erano... con truculenti, camorristi
manifesti del futurismo, 65: non c' è, nel nostro caro paese di
morale che mi permetto settimanalmente: altrimenti c' è da perdere l'uso della favella
. de roberto, 8-84: c' è una parte della scienza patologica, la
15-691: tergi gli occhiali appannati / se c' e nebbia e fumo nell'aldilà.
centurioni poi eleggevano li vessillari, c' oggi diciamo gli al versare
da lo bellico in giù di fiondi c' hanno / e l'altra parte tutta nuda
tergo. sannazaro, iv-6: vedi c' al vincitor tutte soccorrano / e vannogli da
governo dopo la pausa estiva, infatti, c' è anche quello relativo al futuro delle
e gli disse: « verso mezzogiorno c' è un treno per lisbona ».
né in garibaldi né in c rispi stesso c' era la stoffa dei giacobini del comitato
bartoli, 7-2: la superficie è quella c' ha solamente lunghezza e larghezza terminativa di
di varie sorti: chi una figura c' abbia una cesta in capo per capitello
una. montanari, ii-279: i filosofi c' insegneranno che le relazioni richiedono per necessità
svanivano con una labilità inarrestabile perché non c' era quel primo segno a far da
, 175: ne'lor termini intendi / c' ogni segno comprendi t diviso in cinque
fatti, a rigor di termini, perché c' era passato. b. croce, ii-5-
con quella smania che suol vivere uno c' avendo bevuto il veleno a termine e cercando
tecchi, 15-97: le galline non c' erano, il mangime non c'era,
non c'erano, il mangime non c' era, nessuna faccenda da portare a
ai minimi termini ». « se non c' è un parolaio più parolaio di lui
queneau], 68: guardi che non c' è solo la bicame- reservizi, c'
c'è solo la bicame- reservizi, c' è la tricamere in palazzina semicentrale, la
tutto il sistema, in quel punto c' era anche una termocoppia apposta, che
macchina che trasforridurre l'esborso di valuta c' è quello di sfruttare al meglio ma
bosco retrostante erano di terra battuta: c' era, sopratutto, un grande spiazzo ombroso
terra, fisiologico. montale, 15-045: c' è però la possibilità di una spiegazione
. giuseppe di santa maria, ii-29: c' imbarcammo sovra una terrata d'arabi,
stesso). faldella, 13-82: c' è d'accosto un fiume di colore terragno
poco il paese si trasforma. qui c' erano due sudice casupole ferrane ricordate? e
n. ginzburg, i-321: non c' erano torri, c'era solo una specie
, i-321: non c'erano torri, c' era solo una specie di terrazzina sul
mantengon sani. bacchetti, 9-404: c' è tutto, sto per dire di feroce
. temanza, 86: nella sommità c' è un terrazino, nel mezzo del
a. tabacchi, 11-27: ormai c' è solo una rampa di scale, quella
un tempo. cantoni, 349: c' è un treno, detto orientale, che
terrazzo stendevano i lenzuoli lavati, e c' era il sole, e in fondo verso
difermo a saldo: / allor potrebbe più c' amor terreno. fra giordasoffire un simile
terrena. rapini, i-871: che merito c' è, domando io, a sacrificarsi
piena, / tu se'la via c' a vita ci mena; / di tenebria
molti l'amore apellano dietate / per c' om visibolmente lo comprende, / e perché
montanari, 471: e che altro c' insegna la ragione, se non che quivi
pratesi, 1-108: ma che cosa c' entrano que'republicanacci? se giulio non avesse
in fondo a tutte queste mie sottigliezze non c' era se non un terribile egoismo.
, 8-129: bravo! questa volta non c' è nulla a ridire. attitudine,
era contro luce sulla soglia del portone: c' era nella sua espressione qualcosa di terribilmente
terribilmente chiara. del giudice, 2-57: c' è una donna di cui sei
si è accorto che con i bolscevichi non c' era nulla da fare..
e terroristici. arbasino, 19-22: c' è qualche affinità biologica o identità etnologica
più terso. d'arzo, 211: c' era luce: c'era una luce
, 211: c'era luce: c' era una luce freschissima e tersa e io
pensieri]. borsi, 20: non c' è animo terso, puro e limpido
non datur5: nei giudizi contraddittori non c' è un terzo caso. malerba, 9-104
si arrestavano sulla cresta iliaca e non c' era verso di farli salire più su nemmeno
indigena. bacchelli, 3-57: c' erano qui creoli e terzeroni e quarteroni e
vista e il miracolo in prospettiva, c' era molto da tradurre in materia aziendale
: nel giro di vent'anni non c' è più un'industria nelle isole, il
], 395: dopo il pranzo c' era il divertimento massimo: la partita a
del biglietto da milano, anche se allora c' era ancora la terza, e le
/ a melan del constabil, sì c' ho il terzo / di quel ch'ai
vedere al dazzi e ad altri: c' è il ribasso d'un terzo. verbali
iii-70: ridolfo dalla bottega del barbiere -che c' è? -vuol andar per forza
a. m. ortese, 10-15: c' era una specie di giubilo segreto nella
mi sbrigate alla buon'ora, c' è un tal pizzico di terzuoli che
piazzano attaccata agli isolatori, ma non c' è stato verso, sa bene, quando
che la guardavano [villanova d'asti] c' entrarono a viva forza, come riferisce
così ad ogn'ura / lo grande ben c' amore nrà donato / tegno celato.
... / dicendo sol pietà c' ha'degli inopi / t'ha fatto sì
hai, simone? sul tuo volto c' è una luce sinistra che non mi piace
omnibus », 13-viii-1950], 6: c' è fra america e russia, tramite
tabula rasa della storia della critica. ma c' è tesoreggiano. un limite alla procurata
generale. verdinois, 48: poi c' erano l'ispettore delle gabelle, il
ramleh un terreno, aveva saputo che c' era lì sotterrato il tesoro. g.
moravia, ix-57: domandai: « che c' è dietro questo muro? » e
e concetta, con entusiasmo: « c' è la roba di festa, c'è
« c'è la roba di festa, c' è un tesoro, c'è tutto
festa, c'è un tesoro, c' è tutto il corredo della figlia, tutta
io: di documenti [falsificati] c' era richiesta, soprattutto di tessere annonarie
sempre a fianco, / e nessuno c' importuna. -piastrina quadrangolare di riconoscimento
un poco e poi anche perché, siccome c' era il tesseramento, facevamo tutte e
avea ben io l'occolto inganno / c' al mio morir tessea l'avara invidia,
. balestrini, 1-107: dovevi vedere c' erano tutti i compagni che controllavano i tesserini
fatto quattro corse identiche sul tram, c' era il tesserino settimanale per lo sconto
ben l'occhio delle menti umane ch'e'c' è. 5. figur. disposizione
arte. d'annunzio, v-1-678: c' era l'immane scheletro d'una tessorìa
impermeabili ben foderati e giacche di tweed c' è un gap incolmabile. a.
gli errori piccoli sono la verità. ma c' è sempre un movente per i nostri
vorria gire, / in paradiso quella c' à blonda testa e darò viso, /
un partito. sciascia, 11-156: c' è di nuovo nella de che i giovani
: non sarà fuori di proposito, già c' ho deliberato di trattare essattamente questa materia
: tener volete del dragon manera, / c' à sette teste d'una similglianza.
davanti per candelieri stinchi di morto che c' era una candela infilzata, e quelli mangiavano
di pietra. buzzati, 4-268: c' era soltanto una colonetta di benzina a
rileggo quegli avvertimenti agli attori, che c' è in testa della tragedia, e
le tremende rampe. soldati, 2-521: c' ero andato, la domenica prima,
, 3-23: il treno arriva, non c' è più nebbia, il professore saluta
mettete a contendere con certa gente; c' è da andarne a testa rotta. non
moretti, ii-1050: per un letteratino giovane c' era da dar la testa sui muri
morte questi santi uomini di dio, c' hanno in questa vita pianto il peccato loro
a me, accademici, che non c' è né bischeri né ponticelli che fac-
). de amicis, xi-138: c' era un cielo, come suol dirsi,
! sì, dico... che c' entra mia mo- lie? » esclamava
a manico quadro infilata sul braccio, dove c' era dentro tutto il repertorio dei tiraviti
tono cantilenante. bacchetti, ii-324: c' è una filastrocca che si recita ai bambini
: mi fece subito vedere la stalla dove c' erano i manzi, la vacca,
bel pelame grigio-topo-rasato. pirandello, 8-1171: c' è un funerale di prima classe in
monarchia fra un galiziano e un tirolese c' era tanta intesa come fra un esquimese e
e due a desinare, in un luogodove c' è un vino che fa risuscitare i morti
titoli dietro ai quali il fatto non c' è: gli articoli somigliano stranamente a quei
tasso, 13-67: or mira d'uom c' ha il titolo di pio / previdenza
nel quale, insieme con la stizza, c' entrava anche un po'di compiacenza.
., 12 (223): c' era un incalzare e un rattenere, come
altra parola. fanfani, 3-194: e'c' è una razza di figura grammaticale che
fenoglio, 5-ii- 415: non c' era niente come toccarlo nei soldi che lo
dal consolatore. panzini, i-642: c' è papini che è stato toccato dalla grazia
e dell'aggiotaggio e delle crisi, c' è una concorrenza che s'è sviluppata e
questo che si è detto della necessità c' han di toccarsi insieme la coda che muove
alla fucina / pur tutte l'arme c' hai, fin alla spada; / e
casti, vi-307: orcan, tu c' hai 'l mirabile criterio / di far dell'
prezzo, lo vostro dir, men c' um pisano! pisacane, 1-86: da
nessuno, toccandosi appena il copricapo se c' era proprio chi ci tenesse a salutarlo.
. benni, 1-144: sull'autostrada c' era un sole meraviglioso: l'avvocato
, critica. carducci, ii-14-184: c' è qualche toccatina anche pe'poeti porci
povera gente... che tra loro c' è un santo o per lo meno uno
ch'è il toccato, il nemico c' è saltato. s. giovanni crisostomo volgar
domani... domani, siccome c' è ancora del manzo, lo taglio bene
freschi. d'annunzio, v-1-244: c' è la zagara di serra: unvgruppo di
2-169: in questo quadro de chirico non c' è più, è sparito quel tocco
. giuliani, i-409: nel cappello c' è la tesa, il tocco o il
. bacchelli, 2-xxii-85: tra la posta c' è un suo articolone, solenne,
buonarroti il giovane, 10-964: ma e'c' era forse un altro più bel punto
davanzali, xx-36: si convene a donna c' ha bieltate / modo di veritate,
la sola verdura alla famiglia, non c' era altro da inventariare. fenoglio, 5-i-1313
l'acqua che era -come dicemmo -lontana, c' era un asinelio del comune, e
alla coltura della poesia, niun tempo c' è stato privo di poeti, non già
totalmente. cicognani, 13-354: non c' era neanche un saluto per lei. totalmente
neau], 84: di clienti, c' è solo due tipi in piedi che parlano
/ la sua lunga veglia comincia, / c' ha fine su l'alba, alla
la calvizie. moravia, 23-10: c' è l'acconciatura tipo 'african look', enorme
pallone di ricci,... c' è quella con tre 'toupet', due ai
uno sulla fronte. arbasino, 23-977: c' è lì come in agguato una splendida
nelle esibizioni organizzate da suo adre leopold c' era anche l'esecuzione di un pezzo sonato
quell'è lo foco d'amore / c' arde lo fino amadore / quando elio non
rivalità era scoppiata. saba, 4-48: c' è tanto miglio alla finestra. e
dirimpetto e molto vicina, scopersi chi c' era dentro, e quasi morii aallegrezza.
de metallieri appruoua quei iii-2-36: c' è il giardino, c'è l'orto
iii-2-36: c'è il giardino, c' è l'orto, c'è il pomario
il giardino, c'è l'orto, c' è il pomario se ti diverti a
le conserve, ci sono le api, c' è la voliera, un pollaio da far
penne. montale, 3-26: da ultimo c' era il volo finale: la 'rocca
1-i-1-453: come nell'altro volume, c' è anche qui pesantezza descrittiva e pertanto pochissimo
da questo suolo. piovene, 1-100: c' era una bellissima luna, ancora un
a posare. calvino, 12-204: non c' era dubbio che il signor okeda volesse
. gadda conti, 1-132: non c' ero che io, nella stanza, sorpreso
guido delle colonne, 80: lo disio c' ò lo cor m'abranca, / cre-
, e a raccogliere l'uva, c' era da bere e da parlare a volontà
. proverbi toscani, 22: quando c' è la volontà c'è tutto. la
, 22: quando c'è la volontà c' è tutto. la volontà è tutto
tanto li parrà il bene amoroso / c' avrà, penando, acquistata gioia: /
: la pioggia durò sino a notte che c' impedì l'andare in volta. d
. magalotti, 9-2-264: qui non c' è stato niente né di miracoloso,
delle favole. collodi, 5: c' era una volta.. -un re!
! no, ragazzi, avete sbagliato. c' era una volta un pezzo di legno
: toma un'eco di là: « c' era una volta.. » /
da aden dopo due ore di navigazione c' è toccato far voltafaccia e tornarcene in
. tecchi, 2-175: « non c' è da far niente, non c'è
non c'è da far niente, non c' è da far niente » ripete il
, dove la strada corre diritta, c' era un bel paesello. e. cecchi
dimesso. dio sa che nuova voltata c' è li sotto. 8.
/ nemici del santissimo governo / non c' è da metter voce!...
sul capo. pea, 7-328: non c' era che da chiudere sopra il santo
vuoti. cicognani, vi-7: ancora c' è [a firenze], nella luce
p. foglietta, 120: non c' è pericolo di morte, anzi il vomitar
quasi un rompere l'occulta postema che c' affogava, e quasi un vomitare il
me l'ho sentito scommovere dalla congiuntura c' hà tanto del vomitivo. 2
a vomitar bisogna che cominci / ciò c' hai nel corpo, e che ritorni macro
v.]: tra le materie vomitate c' era qualche spurgo sanguigno. marinetti,
ma non era quello di novesa. c' era in esso terrore, ma c'era
. c'era in esso terrore, ma c' era anche voracità d'azione e smania
peccato d'adamo è quel coltello / c' ha vulnerata nostra umana essenzia, / in
sembra il terreno. vittorini, 1-84: c' è un mare nerastro ma un cielo
wargame (tra i cui sviluppi ipotetici c' è anche una guerra d'attrito con
s p. levi, 6-82: c' era un plotone della wehrmacht con una
una storia; è uno zabaione, dove c' è un po'd'ogni cosa'.
una zaffata gli rammentò che nei pressi c' era lo scarico di immondizie.
fu che vada / là, dove c' era ubaldo co'suoi zaffi, / che
. non quando m'avviai trepido / c' era una madre che nel mio zaino /
campora; / e gli orsi, c' han le zampora / così taglienti e così
pulizie di pasqua letti e credenzoni, c' è caso che una zampa un po'tarlata
nel giorno fioco. calvino, 2-97: c' è il momento in cui il silenzio
il nostro primo poeta vivente quello che c' è di più vivido e più frizzante
indovino. è. cecchi, 5-397: c' è una lettera dove waìpole riferisce di
e dico tra me: giurerei che c' è lo zampino di medardo.
vittorini, 2-110: nell'aria fredda c' era musica di zampogne con tintinnìo di campane
». nomi, 10-103: qui c' è un buio serrato come in bocca /
7-37: alla palazzina del governo, c' indicarono per vestirci una camera terrena.
indicarono per vestirci una camera terrena. c' era un armadio a specchio, una sedia
xliii-233: lance e coltella e ciò c' odio diserra / in falce e zappe convertir
un poco. bacchelli, 1-ii-95: c' entra la tignola [nel grano],