col silenziatore! sciascia, 10-109: « c' è il silenziatore, immagino ».
». « nella pistola? si, c' è ». 2. elemento
, tra una compagnia di viandanti non c' è nessuno che rompa il silenzio. bernari
cadeva dal cielo rugiada. / non c' era avanti me che il bianco /
animo). fogazzaro, vi-97: c' è la passione dalle due parti e non
poi con questa penuria di quattrini che c' è in giro non ne prestano affatto »
saggistiche o storiche o perfin politiche, non c' è pagile proscrizioni sfilane.
difettivi sillogismi! l'io / che c' è sì caro, muore ad ogni istante
in riposo'. bontempetti, 20-44: c' è uno... un ex-colonnello dell'
ciminiere, che prima del 1922 non c' erano. quella era la ciminiera dello spolettificio
bosco il cinghiar ruvinoso, / poi c' ha di dietro a sé sentiti i cani
i nostri orti / visiti quando non c' è più che bruchi: /..
di timi. pascoli, i-371: c' è una roccia gremita di piante silvestri:
testa così bisognosa di simbolerie che non c' era verso di tenerli ritti senza un catechismo
, simbolicità. flaiano, 1-ii-117: c' erano pizze a foggia di bambola, o
che la vita è così e che non c' è nulla da fare. calvino,
sacrificio, che è tutta fasulla, non c' entra niente, un pasticcio da teatro
del mondo reale. pasolini, 9-38: c' è... nei suoi endecasillabi.
picco altissimo, solitario, dove non c' era posto che per uno, e quest'
fructo / sedici vìqì fra gli altri c' ho detti, / quando l'antico metti
, / è sì corno la nave / c' a la fortuna getta ogni pesanti /
, e ha detto che dentro quelle borse c' era abbastanza capitelli o d'architravi, fregi
, analogamente. buzzati, 4-313: c' è una legge arcana per cui se un
, 7-32: la maggioranza, / non c' è dubbio, è spregevole, ha
immediatamente capito che tra mario e bianca c' è qualche cosa di più che simpatia!
simulata. pea, 7-512: se c' era la speranza di vincere, era tanto
non sia una cosa orrenda. qui c' è il hamsin, e lo conosco da
idee. eco, 14-267: oggi c' è il sole, domani piove, /
, i-174: mi volli sincerare che c' era nella capanna, e vidi certi
loro, lì bisogna che leggano quel che c' è sul libro. parlo di quel
alleato). cesarotti, 1-xxiv-272: c' è pur tra quelli che sembrano parlar
dei continenti. moravia, i-315: c' era un negozio di apparecchi radiofonici dal
lessico che simula un pensiero che non c' è come nel sinistrese, nel
3-97: la commissione interna sindacalmente non c' entra. arbasino, 19-12: è una
italiana [28-iii-1909], 308: non c' è rimedio... fin
sindacati essare tre dì di quelle cose c' avessero commesso alcuno di loro nel loro
, tofondo. 18-214: c' è nel terzo atto [del 'falstaff]
, in molte parti / di belleze c' avite, / non so se v'è
cassettone. e. cecchi, 13-107: c' è singhiottire e singhiozzire. =
di carne, di tante vivande, / c' apena apena ncoglieva lena: / quando
singhiozzire. e. cecchi, 13-107: c' è singhiottire e singhiozzire. = forma
(150): nel vestire stesso c' era qualcosa di studiato o di negletto,
giornale di sinistra. calvino, 5-9: c' era l'abitudine tra i sostenitori dell'
le tuo spiacevolezze son pur quelle / c' han tirato i mie'passi indietro tanto
: cianciammo, ascoltammo, qualcuno cantò. c' erano facce nuove. una coppia di
dante, infi, 16-96: quel fiume c' ha proprio cammino / prima del monte
domino avesti, / non mostri pur c' unqua me conossesti. ceccoli, vii-677
con amore nel principio, racquistarebbe quello c' ha perduto nel sinistro del suo essercito.
azione monarchica [16-xii-1946], i: c' è da dopendo ciò ch'ancora ne
i'mi sto in un canto / sin c' a voi piaccia tanto, / e
ugolino). pasolini, 8-134: c' è una tendenza... a escludere
. b. croce, i-2-231: non c' è filosofia del linguaggi e dell'arte
rosmini, ix-242: se... c' è una reciproca necessità d'esistere di
fanciulla. moravia, xiii-64: non c' era nessuno per la passeggiata che, sinuosamente
, 1-176: 'siparista': in ogni teatro c' è il siparista, cioè l'addetto
; e chi l'ha fatto arrossisca) c' erano anche degli intellettuali non più giovani
in quel sistema, tra 'città e giudice'c' era una relazione speciale.
, i-2-173: il sistema... c' è anche nella trattazione movoglia a tornare
). verga, 8-471: non c' era più da scherzare adesso! aveva tanti
, un buco, qualcosa, perché non c' è molto spazio qui.
sempre quieto / nel qual si volge quel c' ha maggior fretta; / e ora
principa a fiutare e dire: « qui c' è un gran sito di cristianiccio »
] così situata de la natura acciò c' acquisti l'imperio de l'universo. brusoni
totalmente nuove. gobetti, ii-152: c' è già quella sensibilità dell'acre e del
. calvino, i-97: allo skilift c' era la coda la comitiva dei ragazzi
16-iv-1911], 377: abdul-hamid non c' è più?... ebbene:
slabbravano in fondo, sul cuore marmato c' era la toppa bianca quadra c
). gadda conti, 1-617: c' era il caso che i caratteri si slabbrassero
ai bordi. stuparich, i-348: c' era una pantofola slabbrata, più in là
ce n'ha un'infini- tudine. c' è la spondarola a canto, quando si
toro che si slaccia in quella / c' ha ricevuto già 'l colpo mortale, /
un portone. fenoglio, 5-i-80: c' eravamo già slanciati verso il torrente prima che
col quale la mente umana indovina che c' è qualche cosa oltre a tutto quello che
ix-316: a pochissima distanza dalla casa, c' era come uno slargo e c'era
, c'era come uno slargo e c' era un gruppo di alberi. cassola,
13-18: alle sue spalle... c' era una grande cornice rotonda: la
gobetti, 1-i-207: nella concezione marxista c' è la possibilità di superare fecondamente
v.]: in quel discorso c' è troppo slegamento di idee.
-rifl. verga, 8-90: che c' è?.. s'è slegata la
cicognani, 6-236: c' era, alla finestra, un uomo che
la fune. bacchelli, 10-158: c' era una lieta gara di scherzi modesti e
senza curve. montale, 9-154: c' era sul scendiletto /... un
. montale, 9-81: non c' è un unico tempo: ci sono molti
sbandata. soldati, xi-15: c' erano i segni della frenata, e della
italiana », 16-i-1910], 65: c' è in saint moritz una discesa famosa
? » chiese timidamente lucia. « c' è un forte slogamento » rispose.
verdi. carducci, ii-14-175: che bisogno c' è che cotesti slombati riprendano il metro
o vero dioniso. rappresentazione del'cirano', c' è di averci rivelato la vera fun-
. moravia, xii-73: nel pacco c' erano la giubba dello smoking e i pantaloni
stivali, / e di tal unto c' è un grande smacco. = comp
18-i-475: calze. smagliate, rotte, c' era da aspettarselo! moravia, ix-381
, snellimento. moretti, ii-309: c' era invece chi aveva fatto gli esercizi allo
simigliar tu procuri etna mentito, / c' ha di fiamme cocenti il sen consunto
faldella, i-5-133: prima del voto c' erano ancora da smaltire alcune risposte e fatti
una merce. cancogni, 186: c' è, vicino la sussistenza del corpo d'
, che nell'intemo degli stessi pilastri c' erano, onde smaltir le acque della cupola
, 123: entrai in un caffè e c' era topo briaco come un otro che
possiamo trascurare / monteciarlato- rio / dove c' è sempre uno che in piedi urla e
maniera scomposta. verga, 8-422: c' era un teatrone, poiché s'entrava gratis
sbrin pasolini, 3-271: c' era qualcuno che andava e veniva, lesto
con quella smania che suol vivere uno c' avendo bevuto il veleno a termine e
sanctis, ii-13-26: pure il secolo decimottavo c' era per qualche cosa in quest'ambiente
buzzati, 6-42: che sbagliata infanzia c' era alle sue spalle? oppure era
ma non era auello di novesa. c' era in esso terrore, ma c'era
. c'era in esso terrore, ma c' era anche voracità 'azione e smania
dite d'onde avete avuto questo smaniglio c' avete gettato in quella camera. f
e smantellato. d'annunzio, v-1-678: c' era l'immane scheletro d'una tessorìa
t'è stata tolta, o forse c' hai smarrita / la cantambanco tua, che
non sia smaruto / né la speme c' ho data / a voi, perché ci
scheda può cadere e smarrirsi senza che c' entri alcuna colpevole intenzione. 21
comandino che non ridiamo mai, se bene c' avvertiscono che molto di rado l'abbiamo
28-ii- 1990], 7: stamane c' erano ancora delle squadre [di pompieri]
qualche sporadico residuo), nell'uso c' è incertezza. da segnalare il derivato
rorante pioggia, / soffiando l'acqua c' hai raccolta in bocca. magazzini, 11-83
proprietà. manzoni, iv-135: non c' erano allora cagioni che aiutassero la formazione
furono mai concordi; ma quei fratelli, c' hanno da principio ben fondato l'amore
di bieltate / sovrana in veritate, / c' ognunque donna passa ed have vinto,
smeraldino. borgese, 1-301: non c' era nulla sotto la veste; tranne una
fisico / corrompesi, mio caro, e c' è da morir tisico. » /
imbrattato. cammelli, 151: forse c' hanno il viso unto o imbrattato / o
smesso / la veste corta, / c' è l'amante alla porta. n.
7-77: sulla tavola... c' era la bottiglia dell'aleatico, smezzata,
). fanfani, 3-195: e'c' è una razza di figura grammaticale che
straziomidi. landotji, 12-10: c' era poi il popolo minore: le smicre
. arrighi, 1-193: « poi c' è il disma e il michele colle rispettive
gli consegnò il bustone. « qui c' è il mio testamento; vivete tranquilli
recapitati. panzini, iv-642: c' è... anche lo 'smistamento'della
). de marchi, ii-277: c' era ancora della gente che, davanti a
cassieri, 11-149: a « omnibus » c' è di mezzo il doppio filtro e
: come chi smisuratamente vole, / c' ha scritte inanzi ch'a parlar cominci,
11-114: « se le dicessero che c' è una probabilità su centomila che il
: tornò al mercato. anche lì, c' era meno folla, anzi stavano già
la moglie e il bambino, e non c' era stato smobiliare (smobigliare)
nostro dopoguerra. arpino, 13-167: c' è aria di smobilitazione qui, tipo
bracciolini, 1-15-57: vede poi c' ogni torcia appena è viva, /
splendide. cassola, 1-28: nei palchi c' era abbastanza sfoggio tante volte.
interesse. arbasino, 1-286: c' è ancora una cosa che mi dà fastidio
, 9-301: a pochi passi di distanza c' era, come c'è, la
pochi passi di distanza c'era, come c' è, la delicata fronte della chiesa
'n alta serra / vuop'è c' abaso smonte. romanzo di tristano,
capiva che quel po'ai animazione che c' era in lui s'andava velocemente smontando.
che smontava le fantasie nelle quali c' eravamo cullati nei nostri ritorni. montale,
smontato. cicognani, 1-14: non c' era... esortazione o consiglio che
il linguaggio. arbasino, 3-526: c' è chi lo 'smonta'[il romanzo]
ginzburg, ii-368: dentro la mia stufa c' è un mitra smontato e involtolato di
mezzo. pindemonte, iv-19: non c' è quadro di cui subito voi non riconosciate
saziare. passeroni, 4-119: qui c' è roba e buona e bella / da
com'era, con tanto morbillo che c' è in giro. 3.
il riprezzo / de la quartana, c' ha già l'unghie smorte, /.
nel cielo smorto. pavese, 4-101: c' erano smorti pomeriggi di sole.
lettera. idem, v-1-943: se c' è oggi chi di continuo tenta di cancellare
magari drammatico. dato che questo non c' è (la storia di marisa non
: qui, in posizione centrale, c' è miano che riceve sul petto, smorza
partiti. faldella, i-2-189: c' era un depretis noto alla camera per la
g. giudici, 8-85: non c' era albero né uccello, / solo qualche
oriani, x-20-152: non sa che c' è da farsi smozzicare un dito dalla
saltarvi addosso. bacchetti, 2-i-586: c' erano, dietro le mura smozzicate, degli
gherardi, cxiv-20-98: dovrebbe sapere che non c' è più da smugnere.
). varthema, 15: c' è quella torre in le mura de la
tra il boulevard saint-germain e rue saint-dominique c' era un 'bàti- ment', l'angolo
i-161: per levare un tanto vivo, c' è questo scarpello a smusso (indi
i-161: per levare un tanto vivo, c' è questo scarpello a smusso (indi
una volta al posto di questo snak-bar c' era un collegio di suore. =
la sento, secondo mio usato, e'c' è una particolarità che snerva ed annulla
perché mancherai anche a tavola. non c' è dunque altro che il diluvio per snidarti
. v.]: « 'sninfio': c' è chi fa venire questa voce dal
. faldella, 13-187: l'arte c' è qui, sebbene ancora 'snob'. mi
e scioglie el dir confuso / di que'c' han ditto in questo mondan vado
membra. de amicis, x-129: c' è qualcosa, nella forma allungata del
cantoni (e non c' era martinetti?). del giudice,
inoculare il virus rabido in una vena c' è bisogno d'un traumatismo, cioè di
molle croco. beltramelli, ii-043: c' eran tre peschi nel brolo, dietro le
. monte, 1-54-3: son molti c' ànno lor vita soave, / credendosi
sgocciola sul ventre. calvino, 14-80: c' è poi anche un sobbalzo della groppa
parola. c. levi, 2-113: c' era qualche buon funzionario...
e scorrevole. michelstaedter, 652: c' è un'evoluzione nell'arte del tolstoi.
dei primi romanzi all'arte sobria degli ultimi c' è quel caratteristico processo di purificazione che
li chiamano, che sono una cava c' hanno fatta sotto ad un lato del
la questione non è questa: qui non c' entrano né 'missioni'né 'combattimenti'né 'soccombimenti'
, i-300: recordatevi, se 'l duca c' è, di avere un controsegno al
socialcomunismo. montale, 12-598: oggi c' è una polarizzazione attorno a due punti
uomo ad uomo come membri della società c' indicano che il fine al quale concorrono è
ci ho la saletta al secondo piano. c' è il pranzo sociale dei tranvieri,
si levano le mense prima del solito e c' è chi propone alcuni giochi di società
socio / a melan del constabil, si c' ho il testo / di quel ch'
in due volumi solo nel 1969, c' era la proposta metodologica di rintracciare le origini
sociale. pasolini, 8-115: c' è in dante la coesistenza delle due differenti
« quaderni rossi », 2-79]: c' è ancora molta gente che, avendo
1-ii-135: del monte di firenze non c' è ignuno che ne iscriva con più ragione
colui non trovava mallevadori, ma che c' era case et altri beni da sodargli.
madre in uno stato sodisfacente. la polmonite c' è ma pare che sia limitatissima.
dio. fracchia, 888: non c' è filo d'ombra tutto intorno, ma
cortonesi, 1-ii-186: quel palagio (volglio c' ogn'uomo lo saccia) / è
, - sì te ne satisfice: / c' a nettarlo me mise, -ch'era
.. me conduce a tale / c' ogni mio pensamento / non pò aver talento
la contentezza che voi perché im quel tempo c' era nuove come napoli stava male..
del seno. brancati, ii-24: c' era una giovane vestita di scuro con uno
vicino ti accorgi che la differenza c' è. del giudice, 2-130: la
i semi, / se seme alcun comparso c' è di buono / pe'giardin nostri
, che alla vanga non cedono, non c' è verso a ridurli obbedienti.
sodomizzazione. pasolini, 17-19: c' è poi l'accenno alle sodomizzazioni dei ma
onna, faccio soferenza, / per c' ho temenza -che voi lo vogliate.
poi disse, pieno d'indignazione, che c' era pericolo d'incendio.
comare venera ha zuppidda'andava soffiando che c' era venuta per salutare 'ntoni di padron 'ntoni
biano soffiata, sta il fatto che se c' è un membro della famiglia in disgrazia
13 (229): ne'tumulti popolari c' è semire un certo numero d'uomini
. giusti, 4-i-291: di più c' è stato detto / che lavori di soffietto
stringere da vicino, qualche soffietto pure c' è ». « per me? »
voce). boine, ii-73: c' era del pianto nel suo soffio di voce
15-233: esser convinto che per l'artista c' è un solo oggetto di studio,
san pietro sono così grosse che non c' è pericolo che il soffio dei tempi moderni
l'azzurro invisibile. buzzati, 3-223: c' era ancora, sopra la selva,
che caldo, eh? si soffoca! c' è troppa gente questa volta. d'
quella. gnoli, 1-213: non c' è vento, / c'e una soffocazione
1-213: non c'è vento, / c' e una soffocazione / senza movimento.
. pavese, 1-64: ieri notte però c' era il soffoco, non si vedeva
quattro mesi che vengono... c' interviene... che t pane
fare d'altrui borsa spese, / c' omo vivente sofrir no 'l porrìa. latini
argento alchimistico a me portato, poi c' ha sofferto il fuoco sei o sette volte
. cavalcanti, 1-ix-34: amor, c' ha le bellezze sue vedute, / mi
loda si dèe fuggire, e chi c' ingiuria si dèe soffrire. ìbidem, 36
, 13-158: nel centro di una parete c' è un ritratto gio cili
cavillazione a sfuggir l'istanza, come quelle c' ab- biam sentite darsi da quel sofismante
pascoli, i-36: quindi, né c' è poesia arcadica, romantica, classica,
e., non poesia. sì: c' è la contraffazione, la sofisticazione,
tanto sofisticati per mostrare la poca sicurtà c' hanno di rischiarare apertamente un dubbio de
: un legalismo formalistico, sofisticandofuori nella macchina c' è la claudia che aspettava, quella sofisticata
di legalità. deledda, v-997: c' è il signor francesco che vigila nella sua
stesso del filosofare. gobetti, i-49: c' era... nel soggettivismo di
ondeggiante e carezzante come l'onda, c' era sempre la minaccia del gelo inaspettato.
suavissima reputo e verissima la sentenza che c' insegna li costumi de'soggetti andar sempre
donna o diva chiamando un bell'aspetto / c' ha in cor più frodi che capelli
! la clara, la clara! non c' è poi soggetto da indiavolarsene tanto.
sentire. soffici, v-2-324: non c' è oggetto senza soggetto. fichte
soggetto che fa l'oggetto; ma non c' è nemmeno soggetto senza oggetto.
temiswar, tanto per scarsezza de'sudditi c' hanno i turchi, quanto per esser cinto
e soggezione. arpino, 15-202: se c' è una semplice, che non dà
vuol la soggezione / più di questo non c' è luogo preciso. 15
più forte cosa ch'io mai trovasse, c' hai vinto colui che tutte l'altre
soggiornando con la regola degli occhi vostri c' insegna le più volte quest'arte.
-s'ador- na; / di quella c' om spera / d'amore veriera -sogiorna;
. silone, 5-25: a pianterreno c' era un'unica grande stanza, che serviva
amore] m'à donato a quella c' à per uso / belleze ed adomeze e
dalle fatiche e da'protervi studi, / c' hanno il valor, c'han la
studi, / c'hanno il valor, c' han la virtù per fine / e
quello stupore. del giudice, 2-106: c' è me io, me sforzarci
. viani, 19-264: sul sogliòlo c' eran passati tanti e lo avevano adeguato
fantasticherie. soffici, v-5-411: c' è tutta una corrente critica...
capitan ch'a dipartir n'invita / sa c' hanno come gli altri e sugo
'n vere- tate d'onnia, / c' à repusato el core / ne lo divino
. irreale. fenoglio, 5-i-394: c' erano borghesi con noi, fra i quali
. chiara, i-132: proprio sull'angolo c' era una vetrina aperta e illuminata.
ripostiglio. bacchelli, 1-i-147: c' era pure un ripostiglio a tetto, il
confluire nell'altro. pratolini, 8-280: c' era questa sua naturale solarità, questa
una rozza e barbara gente, / c' ha già gran tempo solco le nostre rive
panaro. imbriani, 7-163: poi c' è uno sfondo mirabile: un fiume
messo oggi tanto liscio su 'l viso c' ha paura che le stille del pianto
di luce lunare. pavese, 10-91: c' è lì sotto dell'acqua che scorre
. n. ginzburg, ii-681: c' è stato un momento della nostra esistenza
il giovane, -93: -quella guardia c' ha detto? / -licenzia soldatesca, al
soldato. troppo alte, che c' erano troppi generali (sorrise appena dell'in
. jahier, 36: nella casa tetra c' è una serva che si fa tastare
il cervello; / che, quando non c' è soldi, al parere mio / la
soldi e soldoni. verga, i-146: c' è folla sull'uscio dell'osteria,
. e. cecchi, 1-53: c' era qualche soldone argentino e perfino degli
sole, è cosa molto nota, c' ha figura del sole e si volta al
traffico milanese, sulla terza pagina del quale c' è un articolo abbastanza interessante sulla n
vittorini, 9-35: era novembre, ma c' era il sole di san martino.
. e. cecchi, 7-84: c' era una moltitudine di nubi, basse e
. verga, 8-311: per lei c' è chi ha lavorato, al sole e
-andare a letto prima del sole, quando c' è ancora luce, è ancora giorno
svevo, 4-921: la morte non c' era più e il giorno appresso egli
: far parere cara cosa di cui c' è abbondanza. p e. gherardi
il sole ha le sue macchie-, non c' è nulla di perfetto. tommaseo
all'aria libera. -non c' è sàbato senza sole: come espressione di
solaccio -del melodramma verista tramontato, non c' è più ragione che i cantanti continuino a
fondamento dell'altre scienze. e questa c' insegna parlare, leggere e scrivere senza
, pronto. linati, 16-20: c' è nel nostro spirito [di lombardi]
stata anche l'ultima; e non c' era bisogno di promesse solenni.
tavola, io accanto a lui. c' era ospite la zia giulia venuta da pisa
: al ministero, oltre a lui, c' erano non so quanti suoi fratelli,
sta 'n estato: / quando lo peccatore c' è mandato, / a. ssé
luscignuolo. de amicis, xi-274: c' e un toscano che solfeggia « dove
diverrebbe insopportabile. bacchetti, 13-140: c' era fra. di loro la solidarietà d'
). gadda conti, 1-73: c' era più oro, maggior ricerca di sfarzo
solido governo. barilli, 5-146: c' era più transvaal, più avventura, più
primo fra i numeri solidi e cubi c' hanno pienezza e gravità. -ant
forse neppure idealisti. crediamo fermamente che c' è un mondo, a tre dimensioni
loro estremità del bar, per esempio, c' è il famoso bollettino dei cuori solitari
: non quando m'avviai trepido / c' era una madre che nel mio zaino /
. verga, 7-746: quando non c' era l'amico barbetti, faceva dei 'solitari
in paradiso, / al santo loco, c' agio audito dire / si mantiene sollazo
bonagiunta, xvii-120-20: gli aulori - c' ài de'fiori / rende la verdura
dei sollecitatori'nel palazzo del parlamento. c' è chi ne fa la sua abituale dimora
li uscen hanno un bel dire « non c' è, non c'è » il tale
bel dire « non c'è, non c' è » il tale o tal'altro
epicamente. viani, 14-216: di nero c' erano l'inchiostro e l'umore dell'
su di esse [forze capitalistiche] c' è stata indubbiamente un'azione di sollecitazione
alle caviglie. pavese, 10-103: c' è l'erba che fredda / fa il
le punte contro i loro affetti. c' è un solletico nel loro animo, l'
levi, 3-69: al giorno del sollevamento c' erano già delle belle onde: sul
sollucheróne? tozzi, vii-376: non c' era bisogno che se ne immischiasse proprio
. giacomo da lentini, 6: poi c' a darà così bella occasione? tu
vi-71: piano, signor, non c' è danno né dolo: / sentite glioso
: ne'patrizi veneziani non solo non c' è contrasto di passione, ma impassibile,
potrebbe colmare. pasolini, 16-74: non c' è alcuna soluzione di continuità tra coloro
sui peli spaventati. guadagnoli, 1-ii-236: c' è da buscar degli zecchini a some
vii-97: s'io dirò, ch'e'c' è gente di un tenore, / c'
c'è gente di un tenore, / c' ha noni che pungono la vostra
monelli, 2-466: zingari, non c' era dubbio, ritrovai gli immutabili caratteri
noi, comanda e regola la statura. c' è al centro l'ipofisi (a
acqua che era... lontana, c' era un asinelio del comune.
-corno rosa vermeglia: / lo pianto c' era tale -a quella meraveglia, / vederla
sia l'assurdità di un somigliante sentimento e c' invita a credere che il creatore di
. ariosto, 25-50: la simiglianza c' ho di mia sorella / forse anco ingannerà
confesso, / e io di ciò più c' altri el vero sonne; / ma
rosa mandao per simigliansa: / più c' altro fiore aulìa, / und'io lo
: tener volete del dragon manera, / c' à sette teste d'una similglianza;
barberino, iii- 352: qui c' è donato / da questa donna [gratitudine
sommo studio. lamenti storici, iv-13: c' è quel gentil muzio / ch'a
eccoti una somma di prosa. se non c' è martini, falla stampare tu subito
richiedesse una grande aritmetica; ma però c' era abbondantemente da fare una mangia- tina
sui marciapiedi, larghi come buone contrade, c' è nella larghissima strada la folla incredibile
così, per rasgion temporal, vedete / c' ongni sommato bene amore istrugge.
sentimento). bacchetti, 2-xi-247: c' era in lui, invadente e sommergente,
che le sommerge. brignetti, 10-65: c' erano dei termini precisi ma poi gli
, mio figlio, io sono / c' ho macchiato il tuo nome, c'ho
/ c'ho macchiato il tuo nome, c' ho sommerso / la tua fortuna e
abietta fecalità della piattezza quotidiana non c' era che una via di scampo:
. iacopone, 1-51-66: ciò c' ò veduto e pensato tutto è feccia e
arrighi, 2-53: in quella prigione c' era un altro disgraziato, che su immondo
lo grande stato e la tua franchitate / c' ho detta! ch'è in viltate
con grande onore / e gran beltà c' affina caunoscenza, / odia umiltà c'adoma
beltà c'affina caunoscenza, / odia umiltà c' adoma la piacenza, / ché non
, in quattro cinque metri quadri, c' erano tre brande messe di traverso, due
fate- che l'uomo sia persuaso che c' è dio, che vuol premiare le buone
volta a sommità di questa straziante ricerca c' era la religione; oggi è il
un edificio. buzzati, 1-37: c' erano... un orologio che segnava
gaudio che mi disnatura / per zo c' amato son da la megliore / ch'
cinzio, 5-115: quanti sono, / c' hanno capitai bando e somme taglie,
i complimenti del caso dietro a cui c' era un sommo disprezzo. -che ha
e più molli. loredano, 2-i-156: c' insegna la natura che le cose cominciano
nostra vita al sommo, poi che stato c' era nel basso stato de la puerizia
lo suonassi a ogni modo. in volegno c' era resto (restato) un vecchio
sonagliuzzi. dossi, iv-36: non c' è atto di questa vita,..
orrendi? d'azeglio, 5-i-37: c' è qui fanfulletta tuo!...
è chiaro. verga, 8-542: non c' è dante, l-5: chi
: 'la cosa è finita, non c' è altro da fare; siccome è finita
. l'ho comperato in svizzera, c' è dentro la suoneria delle ore.
di quello che arriva all'osso non c' è nulla. = forma femm
con cui ragiona? / co l'amorosa c' ha 'l nome di fiore, /
lucidità di giudizio. getti inanimati, c' è qualche cosa di misterioso: come se
, ma s'inasprisce di repente appena c' è qualche soldo da dare all'avvocato.
proibito. pascoli, 428: poi, c' è la pace, e le gioconde feste
il 'substratum'di quelle soporifere serate, c' erano pure alcuni invitati borghesi colle loro
soppiatton, peggio vestiti / son quei c' hanno i denari oggi adunati / e tal
/ per sopportar fatica, / c' amor non volne mica, / se non
, / né manca bene in voi c' om dir sapesse. guinizelli, lxv-29-9:
degna / come se'tu, madonna, c' ài la 'nsegna / del creatore altissimo
dicendo che al di sopra delle leggi c' è la volontà delle parti, infila
116: il duca de'nimici coll'oste c' è sopraccapo: e voi indugiate,
dossi, iv-77: a noi che poco c' intendiamo di architettura... parrebbe
circolo e sottrarsi alle sue leggi, non c' è modo di liberarsi della vita e
quelle strane parole: « a questo mondo c' è giustizia, finalmente! » tant'
ambiente. pascoli, i-45: non c' è forse sentimento al mondo, nemmeno
quello primo, di polpa; poi c' è l'olio di sanza, un po'
alto degno e riguardevole sia il concetto c' ha tolto ad esprimere e palesare dell'
sopraggiunse una notizia laconica ed oscura. c' era stata battaglia e molti morti.
confermato le indicazioni del rabdomante, che c' era una ricca falda sotto la collina,
. b. croce, ii-5-271: c' è bensì una geografia d'italia, e
ritratti oscuri. luzi, 12-48: c' è luce /... e sovrannaturale
attività borgese, 1-246: a calinni c' erano frutta da marmellata, miesenza passione
fatto così. papini, vi-101: c' e poi, in altri [nei convertiti
: un tal fagiuolo oggi di più c' è giunto, / che spirita ancor ei
ribellioni. beltramelli, ii-759: non c' era nessuna ragione per soprassedere. tutto consigliava
i galantuomini,... quando c' era fra formica, di tanto in tanto
rotti i tubi sui tetti o se c' è un sopravanzo d'acqua.
. spallanzani, 4-i-161: l'osservazione c' insegna che le lave col volger
», 17-x-1957], 25: non c' era da scialare, ma si poteva
il quagliotto ed il luogo ove tu c' hai risposto, quando vedi che ti creda
confondono tra loro per la poca differenza c' hanno questi sapori tra loro. è ben
. viani, 19-9: nel celliere c' era allogato anche il telare: quattro colonne
caparbio e di enfatico e di verboso c' era, e non m'era restato nascosto
abbia meco costui miglior paraggio / di quel c' ha- ve con rosa sordido scarafaggio?
pascolato [in boine, cxxi-iv-475]: c' è l'altra solitudine peggiore: quel
compagnie. d'annunzio, v-1-394: non c' era un violoncello sordino, da studio
: dio farà la sorda orecchia a quelli c' hanno fatto sordi orecchi ai poveri.
alcuna volta mostrareteme / a quella cruda c' or m'incende e struggemi, / e
chi non vuol intendere. -non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire
, quale monacaio, tanto che veruno c' era fusse buono a suo detto, e
che tutti godano; di quel poco che c' è, che tutti abbiano la parte
gran tratto di paese, per lungo viaggio c' uom si facciascuno, / se dubio
este, e son nente / invèr che c' è sorgrande e sormaggiore / e sola
este, e son nente / inver che c' è sorgrande e sormaggiore / de sola
queste strade. si somigliano tutte. c' è da un lato una muraglia che
meo cor non posso rinfrenare; / c' amore, che sormonta ogne com'altri andasse
abbassare. cino, cxxxviii-171-3: amor c' ha messo 'n gioia lo superiore (anche
. g. bassani, 5-101: c' era fra questi ultimi... chi
so che abbia nel capo, non c' è verso di cavarci un ambo. è
: fra loro [gli egiziani] c' era anche qualche donna molto grassa e seducente
o parente / li sia la donna c' ama ramadore. anonimo genovese, 1-1-193:
della carreggiata. moravia, xi-112: c' era ines; e nessuno mi toglieva dalla
viva conversazione familiare dentro un nido. c' erano pigolìi e strilli. e. cecchi
l'agita vicino all'orecchio, sente che c' è la sorpresa: tic, tic,
gli odi e sorrise, / sì c' à morte mi mise, / come lo
mi mise, / come lo badalisco / c' ancide che gli è dato. dante
rei fatta ho la terra rossa, / c' avean ne le lor mal opra fidanza
più sorti. manzoni, iv-61: c' è bisogno di sapere di qual sorte di
. f. doni, 3-236: egli c' è una certa sorte di letteratucci che
la sorte. iacopone, 67-52: om c' ha l'albergo ed hai tolto a
che ne voi la rascione? / c' artorne a la mascione e paghi tutta la
quando s'imburrava una fetta di pane, c' era sempre una sorella che, ripassandoci
frezzi, i-10-115: o giovin, c' hai montata insù la costa, /
estate e tre mantelli, due sortite. c' è teatro anche là, la sera
ma per far segno / de la celestial c' ha men salita. vasari, ii-356
di cristallo fino. migliorini, 7-181: c' è tutta una serie di voci che
l'appia o come la strada anziate, c' era sorveglianza: agenti motociclisti: pattuglie
e potevo un po'sorvegliarli quando non c' era lei: e potevo sorvegliare anche
[s. v. 'sorvegliare']: c' è gente che fanno l'uffizio di
di sorvegliante e di sorvegliatoli; e c' è sorvegliatrici al bisogno. l.
ed è soscritta e fermata per li conpagni c' alora ierano in firenze. machiavelli,
neltaria. del giudice, 2-106: c' è un raggio di luce sottile, concentrato
sospensivo e dubbioso. fenoglio, 4-21: c' era gente, sul pallido greto,
franco, 7-439: quai sono i triomphi c' oggi si veggono? etdei grami alberelli della
che scrive la umile prosa delle lettere c' era cagion di sospettare ch'ella non avesse
e ciò mi piace forte, / solo c' a voi non sia / ritratto a
. borgese, 1-226: che male c' era, supposto pure ch'egli fosse
figli, / il vecchio padre, c' or sospira i danni, / liberate d'
i-374: « poter rimanere qui! ma c' è troppo da fare tanto da fare
, il quale domanderà subito: « c' hai tu, ben mio? » e
. guglielminetti, 2-57: serena, c' è un tepore / nell'aria. è
quell'avaro, da quel cuore duro non c' è da avere un sospiro.
174: in una vetrina a parte, c' erano gamberetti di una gentilezza così raffinata
d'annunzio, iv-2-894: se non sbaglio c' è la chiave di contralto, e
e linfatica. pratolini, 10-252: c' era anche mio padre, voleva tornassimo
una valigia e un forzier piccolo / c' ho meco in nave, e rovistato
: nel destino che si prepara / c' è forse per me sosta -serenità
« avete veduto quella bella baggiana che c' è venuta? ». l'epiteto faceva
labriola, i-200: tutto quello che c' è, o è in sé o è
son di pene di 'ntomo sì accinto / c' ogne sustanza di ben m'abandona
-contenuto onirico. sinisgalli, 6-195: c' è un'analogia strettissima tra la sostanza
là si scendeva a canelli, dove c' erano i vivai coi sostegni di cemento
; principio informatore di la sostenenza delle passioni c' è donata dal signore. un genere
ma sostenere in gioia umilemente / ciò c' ha d'amor presente, / e tutora
armi. ariosto, 5-39: questo c' hai detto sostener convienti; / che
or tu sustiene, / ché rimedio non c' è se lui 'l disserra! buonarroti
perché lo si sostenesse in prigione e quando c' era speranza che lo lasciassero.
stender il saggio presente: questo è che c' indusse a prender la cosa dall'alto
due colonne, nel mezzo del quale c' è maestoso nicchio colla statua di s.
corpacciatura profusa. pirandello, 7-1267: c' è poco da dire: egli, per
sia un sostrato d'interessi; ma non c' è altro? c. e. gadda
far su- struzioni tali che il terreno c' è per la manco, onde lo star
, 8 (133): « cosa c' è? cosa c'è? »
: « cosa c'è? cosa c' è? » disse agnese, tenendola per
altre sottane. papini, iv-543: c' erano due file di medaglioni, una in
consolarli il credere che questo corpo non c' è più, non perché sia già sotterra
una catacomba vicino al porto, che c' erano fuori le fiaccole della festa del
cattolico. d'annunzio, v-1-524: c' è una marcia di sotterra, c'è
c'è una marcia di sotterra, c' è un passo di sotterra; c'è
, c'è un passo di sotterra; c' è una volontà sotterranea, come nel
all'avvenire. cardarelli, 478: non c' è niente che riesca a dare la
che faccia piacere a uno sapere che c' è un repubblicano sotterrato nella sua campagna e
la mente / in voler cercar quel che c' è negato? lapidario estense, 168
farne nulla / - panfilo, qui non c' è da sottigliarla. -rendere una
avìan già lungo tempo / di cose c' hanno in sé poco diletto / e poca
fondo a tutte queste mie sottigliezze non c' era se non un terribile egoismo. papini
novellino, 9 (27): ora c' ha venduto fumo, che è la
il cervel sottile: / e talor c' è tra noi sì dii ciovile, /
, al mitridate e al resto delle medicine c' hanno in bottega, ogni anno,
savi per conselliare, e tutti coloro c' hanno la sutilità de l'anima per adottrinare
via, e pugnarà ad andare quanto quella c' ha la magiore via. e coloro
ha la magiore via. e coloro c' aguardaranno sutilemente troveràno a loro diversi movimenti
il verde degli alberi più curiosi e variati c' è sottinteso il nero.
... accennava al sottinteso che c' era in ogni sua parola col suo sorriso
, la cosidetta montagna del fuoco. c' e un vulcano innocuo, ma non
sotto dalla paura, perché, dietro, c' erano i carabinieri pronti a sparargli.
pina dà mano a una patata che c' era in un sacco, e borbotta:
il tetto per drizzare to guasta c' ha nome tebet; e noi ne diremo
», disse tarcisio. « e c' è di più. non ripensare alla sua
per ogni rivale buttato sui sassi / c' è un bastardo di più sotto il sole
cultura. pasolini, 16-90: c' è la loro [dei giovani che si
. acosta], 19: altri sottogiongono c' hanno inteso da una nave
di metri cubi che prima non mi c' entravano cominciai in effetto a vedermeli tremolare di
sempre meglio quel che di più femminino c' è nella donna. sinisgalli, 6-21:
è nella donna. sinisgalli, 6-21: c' è ancora un fattore che interviene a
a poco a pocotrovarono che la medesima simiglianza c' era con altre sottolingue ora morte.
/ lo lume de 'ntelligenza -audite tratto c' ha pensato: / l'affetto sì
chiaro davanzati, 87-3: la voglia c' hai non ven di saggio loco,
sottoponte a prepararsi per lo sbarco; c' era ancora tempo. 2.
. abbracciavacca, lxiii-14: amico, c' hai d'omo figura / razionai,
lo grande stato e la tua franchitate / c' ho detta! ch'è in viltate
miseria. e. cecchi, 13-357: c' è un ridicolo nella sottoproduzione. ma
è un ridicolo nella sottoproduzione. ma c' è un ridicolo, anche più forte,
. bacchetti, i-ii- 248: c' erano stati e c'erano repubblicani mazziniani e
248: c'erano stati e c' erano repubblicani mazziniani e sotto- scrittori al
fra i nomi dei centoventisette sottoscrittori, c' era anche manzoni alessandro, possidente.
due passi dall'albergo aove sto, c' è, nel corso giovecca, l'arcispedale
par che ci siano gli astri spenti, c' erano fra le eterne categorie della poesia
una paurosa poltiglia di gente che non c' entrava e che lì, nel sottostadio,
tale grado. buzzati, i-583: c' erano però anche quelli che parteggiavano per
], iv: per il futuro, c' è grande attesa per la produzione di
sera », 12-vii-1982], 3: c' è poi un sottoutilizzo dello stock abitativo
b. cerretani, 1-390: di lombardia c' era come le reliquie franzesi erano sotto
volte rivolti alla meca vittorini, 6-48: c' è una sottovolta come una specie di gallesi
e doglia m'ài dato, / c' ài sottratta de sta vita / l'alta
la calamita, / sì m'è aviso c' amor mi sotragesse: / parse che mi
signoria che me ne scriva quel tanto c' avrà potuto sottrarre dal parere de'cortigiani
umani'come gli altri: ma qui c' è una petizione di principio. i
soldati, 6-345: sotto la villa c' è una vecchia cantina pittoresca, con
tommaso da faenza, xxxv-i-453: manti son c' han loro intenta e posso / messo
musiche maestrali. moravia, ii-453: c' era voluta tutta la mia cecità per non
ma sostenere in gioia umilemente / ciò c' ha d'amor presente. meditazione sulla vita
finiva quella lotta a soverchiarsi reciprocamente che c' è nella carità, tra chi la esercita
che soperchiava, / e fu dodici sporte c' avanzava. b. davanzati, ii-230
, 426: tra lui e il foscolo c' era l'invidia dell'ingegno, la
patite, delle invernate di stenti, mentre c' era della gente che aveva i magazzini
, xxi-7: e 'l colpo suo, c' ho portato nascoso, / ornai si
l'ottimo artista alcun concetto, / c' un marmo solo in sé non circonscriva /
, sindaco compreso, potevano servire finché c' erano; ma in caso di barricate,
fagiuoli, vi-121: la testa dell'asino c' è rimasta intera e sana, /
dei cuori. betteioni, i-170: c' è un amico mio che a te mi
-tornando all'inesprimibile dono -e poi non c' era porto né facchinaggio né 'dazio'da pagare
di borgo pinti, e a mezza strada c' è l'arco d'un soprapassaggio d'
. sanminiatelli, 11-100: nei circhi c' è sempre qualche animale di soprappiù, che
, 14-199: il campo era sovrapopolato (c' erano circa 4. 000 persone
sovrappopolazione. pasolini, 9-43: non c' è traccia di quell'affrancamento, dovuto
: la produzione non è diminuita, anzi c' è sopraproduzione come dimostra la crisi dei
forse lere / la sovraismisuransa i di que'c' han ditto d'aver senti
valore, / nomandolo signore, / c' ard'e consumma di gioì'la verdura /
darle ai soldati per la gran difficultà c' aveano del danaro, attaccorno il fatto d'
gaudio che mi disnatura, / per zo c' amato son da la me- gliore /
; ecco perché tutti si sovreccitano. c' è chi perde somme enormi. =
: sovresso il nido si rigira / poi c' ha pasciuti la cicogna i figli.
col quale la mente umana indovina che c' è qualche cosa oltre a tutto quello che
non n'ò sovenimento / da quella c' ave in guida / mio cori e miei
fin qualcosa d'infernale, di dannato: c' era una sensabondanza di vita superna.
: a parlare della religiosità di prezzolini c' è da essere accusati come sovvertitori del vocabolario
in quelle laide e sozze mani bestiali, c' era soltanto sangue e lordura.
. fenoglio, 1-188: quelle notti c' era una luna che spaccava. 8
direttissimo in arrivo a termini alle otto c' era soltanto il sarzana: che a lo
sciascia, 11-60: verso le diciannove c' è sempre qualcuno che dà fuoco alla
spaccato della cantina del federale: e c' erano cosciotti di maiale, damigiane di olio
. buonarroti il giovane, 10-899: c' è spaccature sì larghe e sì addrento
comunale. tiamolo e vediamo che c' è. soldati, xi-82: si spacchetta
e. cecchi, 2-85: non c' è da rallegrarsi se, come dicono,
di voi, donna pregiata, / c' anti vorrìa morir di spata. ritmo lucchese
dall'eterna spada / e per cui c' è rimessa ogni fallanza! b. giambullari
, / come da un pezzo in qua c' è questo ane inritrosiscono a spada tratta
su questa roba che ho acquistata non c' e da far guadagni; anzi mi contenterei
spadaccino come nella bravura di un violinista c' è, senza dubbio, una parte
garzoni, 1-461: lo spadaruolo bisogna c' abbia le ruote da imbrunire, il
spadronato! me sa che proprio nun c' ha fantasia a lavora! =
entrata in questa casa, la leonina c' era e spadroneggiava in cucina. per tanti
natura. balestrini, 2-191: c' era la televisione tutte le televisioni acd.
for lo vento / e vali spalianno quel c' have receputo. = voce di area
stampa », 9-vi-1988], 3: c' è da giurare che da qui al
ii-577: per beatus non venne nessuno perché c' era un'epidemia chiamata la 'spagnola',
abbia almen ne le mani l'arte c' hanno le vostre, le quali, quando
1-19: me. nde vao, / c' agio uno longo spao da cerare,
osservare poco al fare tutto il contrario c' è molto spago di mezzo.
al caldo in cucina o nella stalla, c' era soltanto da spalare il cortile
le piantine più belle per matricine, se c' è pidamente la posizione orizzontale. l'
che avanzava acuta verso il treno, c' era inaspettata una strada di terra che
per una viùcola in fondo alla quale c' era una chiesetta con le spalle voltate alla
se avreste le spalle sicure. qui c' è gente di diverse idee, e svelta
/ produce e spande il maladetto fiore / c' ha disviate le pecore e li agni
di vento. fenoglio, 5-i-1793: non c' era nulla, si disse milton con
loro temporeggiare. fanfani, 3-191: c' è il 'fare spallucce', che si fa
donato, che era il maestro e c' insegnava declinare e coniugare, ci dava le
uno stadio. piovene, 3-174: c' era una gran luce allo stadio. si
finestra dove spandi i panni, / c' è una galera con tutti gl'ingegni.
/ e spande per li membri / sì c' a ciascun nde ven soperchia arte
che non se spanna la mente da quello c' ha sentuto. s. gregorio magno
.]: 'panione spaniato': dove non c' è più pania. 3. locuz
. bacchetti, i-i- 386: c' era un'aia davanti casa, dove ragazze
è per definizione quello in cui non c' è niente da cambiare, quello che
i feriti. rea, 3-70: non c' erano stoffe. si fece la lana
sparagnoso... sente che c' è da fare una sicura speculazione su
i sissignore che fa tua sorella che non c' ha più neanche il praticare un'
d'aria. 'con tutti questi sparaventi c' è da pigliarsi un malanno'. =
ch'io vidi quella bianca mano, / c' ogn'altro amor dal cor mi fé
ho sparse! / ma el foco c' ho nel petto e in li occhi è
vibre / vive qua giù, ma pur c' ogni dì sparga. 49
e spargie per li membri, / sì c' a ciascun ne vien soverchia parte.
. s'ebbe anche anticipata assai, c' era in fin d'ottobre e sparì presto
metteva a sacco addirittura: ciò che c' era da godere o da portar via,
breve e d'ogni gioia cassa, / c' ha nome vita ed è polve,
, in fondo alla stanza bislunga, c' era, alta da terra, la cassa
assai buona grazia. pratesi, 5-268: c' era anche il signor vincenzo, uomo
cercato di ridurmi alla miseria, non c' è riuscito. -persona violenta, efferata
scarpette che già la fanno spasimare. c' è giudizio, dice lei? »
. provengono talora da morben verissimo / c' ho sentito nel cor sì fatto spasimo /
il medesmo addivien di fiorio ancora / c' ha il destro piè ferito:..
ba dava a quel che c' era da fare, e lui correva in
sa che tra nord e sud non c' è differenza di clima o di moralità e
o di moralità e di religione: c' è differenza di storia: una differenza quindi
, cxxxi-117: per grande caldo che c' è si vengono le rondine di ponente
. pananti, i-302: qui non c' è da far lo spasimato, / né
pac'e quite e sigori, / non c' ène chi gli spaure: / martello
maestro torrigiano, xlviii-64: lo cor zò c' ha voluto non disvole, / e
, 12-187: altri volontari arrivati nel battaglione c' erano, e un istriano roseo,
di vento. éacchelli, 13-734: c' erano, piantati qua e là, sui
e lucia, 663: ah! non c' è più quel burbero, quel soperchiatore
la figlia obesa. fenoglio, 5-1i-93: c' era seduto un uomo tutto giacca e
madre un giorno volle convincerlo che non c' era ragione di spaventarsi perché i leoni non
/ ma poi la veo, ublio zo c' ò pensato. 5. per
noia / a quell'uomo morire / c' ha stato di gioire. cavalca, 18-129
/ com face il lepretasso, / c' à sì grande tormento, / ca di
ancora spavimentata... e non c' era la fontana col suo grazioso obelisco.
puro mondo psichico, bisognerebbe dimostrare che c' è nello spirito la intensità e la spazialità
tempo). gentile, 1-101: c' è un punto tra i punti, ed
: e dà luogo allo spazio. ma c' è anche il punto della unità,
che in un punto dello spazio non c' è altra spazializzazióne che il tempo,
aver tardato oltre misura e che non c' è nulla che spazientisca un autore quanto queste
. calvino, 7-55: quando non c' è spazio, aver sempre tra i piedi
spazio solare energeticamente perfetto assorbe calore quando c' e il sole e lo distribuisce quando
spazzar via quest'al- tra gentaglia che c' impaccia. vittorini, 6-132: intanto la
levi, 6-94: le loro case non c' erano più: erano state spazzate via
si muove e si dà una spazzatina, c' è tanto sudiciume in paese e qui
. d'annunzio, v-2-382: nella scala c' era un sentore di polvere spenta dall'
io: accanto alla 'toilette'di marmo c' è una piccola 'toilette duchesse', perché
fedetate /... / puoi c' a lui m'ho specchiato, -tutto me
la creo tutta per sembianti / com'om c' a lo specchiare tene mente.
. g. bassani, 5-40: c' erano due letti affiancati, il lavabo in
; / ben pòi gaudire, / c' hai sua simiglianza. francesco aa barberino,
ve ne restar morti parecchi, / c' agli altri fur di folle audacia specchi
n'ha de'fiori per le selve: c' è il fiore spino, lo specchio
, 7-37: alla palazzina del governo, c' indicarono per vestirci una camera terrena.
indicarono per vestirci una camera terrena. c' era un armadio a specchio, una
altri. proverbi toscani, 83: non c' è migliore specchio dell'amico più vecchio
, contro le persone, se non c' era qualche animosità privata e potente che li
in aban- dono / dai più speciali c' ogne giorno provo. pietro de'faitinelli,
altro cancello laggiù, in fondo, c' è un'insegna e sull'insegna c'è
, c'è un'insegna e sull'insegna c' è scritto 'ristorante belvedere. specialità caccia'
croce, iv-12-454: oltre la sua specialità c' è in ogni uomo degno la sollecitudine
operaio specializzato. pratolini, 10-17: c' era di già la guerra ma erano sicuri
di significato. gramsci, 1-12: non c' è organizzazione senza intellettuali, cioè senza
artisti interessanti, dal momento che non c' è un codice unico, assoluto che imponga
la discretezza. borgese, 1-250: c' erano i reduci della spedizione di martedì
, esaltati come se avessero riconsacrato la terra c' era gente di ogni specie. fenoglio
e dell'inversione sessuale in ispecie, c' era chi ricorreva sogghignando a qualche parola
fargliela lunga, ma tutti i momenti c' era una grana, a cominciare dai profilati
quasi, secondo 'l parere di tutti c' hanno scritto delle pietre, è la virtù
sulla lingua scritta-parlata. arbasino, 1-56: c' è stato un tempo anni fa che
papini [in lacerba, ii-255]: c' è... un terzo ordine di
. de amicis, xii-282: non c' è specola migliore del tranvai per vedere quanta
, / già noi vorrei, però c' al sommo specolo / ornai voglio esser sempreservidore
a lampi e sprazzi / e ora non c' è piu spazio / per la specola
laboriosa dei letterati. nev tempi antichissimi c' era chi speculava sulla moglie: ora,
i-27: la 'compagnia de'barello- ni'c' era davvero in firenze, e si raccoglieva
. ginzburg, i-403: danilo non c' era più, l'avevano chiamato in
italia. boccaccio, iii-1-38: il cinghiar c' ha sentiti / nel bosco i can
: 1 ladri, poiché non c' era altra strada spedita, se la battevano
spedizione a quello che per lo signore c' era stato imposto. leonardo, 2-636:
, 8-343: quasi sotto di loro, c' era crispi che spengeva un falò attorno
far più corta dimoranza / col freddo, c' ha le foglie tutte spente. machiavelli
feruto sì crudelemente / di quello poco c' arde e non si spigne. iaco-
illusione. leopardi, i-32: non c' è dubbio che i progressi della ragione
a spegnimoccolo. tozzi, v-464: c' era... un caporale con il
, scende da'suoi monti, dove non c' è che neve, s'avanza sospettosamente
3-139: sono uscito fuori, e c' era uno stambecco stravaccato contro la parete del
zeppi di piante spelacchiate... c' era tutta una fila di costruzioni basse.
sotterranee. vittorini, 7-146: c' erano delle voragini, ma grazie ai valenti
di gaudio e di speme, / colui c' adora ogni fedel cristiano.
più ricchi e più spendenti gioveni / c' eran ch'in altra città che si nomini
idem, 2-1-139: nelle guerconosco chiar c' ho speso al vento / el tempo,
ambiziosi disegni economici ci si chiede se c' è qualcuno più 'spendibile'di bush.
. volponi, 9-347: aggiunse che c' era una fatica da mettere dentro,
poni cura a spennacchiare questi pochi uccelletti c' abbiamo sotto la rete. f. pallavicino
/ ad uomin come noi? / -non c' è abbondanza d'altro. / ma
netta la testa. verdinois, 45: c' erano prosciutti, caciocavalli, fichi secchi
19-13: sull'uscio del piano superiore c' era anche segnata in verde, ad olio
1-16: mentre che il padron non c' era / le buone sentinelle avean costume
quasi spento. verga, 8-331: c' erano lì... dei brani di
li. verga, 8-20: c' era stato anche il teatro. si vedeva
. e. gadda, 20-32: qui c' è da scegliere., per un valoroso
xxxv-1-363: aggio la diritta speragióne / c' hanno li marinar comunemente, 7 senza la
, / ch'è viver di speranza c' ho d'avere, / e da quel
impiccio. ibidem, 305: finché c' è fiato, c'è speranza..
305: finché c'è fiato, c' è speranza... speranza lunga infermità
dice più gentilmente in toscana. -finché c' è vita c'è speranza. 15
in toscana. -finché c'è vita c' è speranza. 15. dimin.
fu qualcuno che gridò: « che c' è da gettare alla grande fiamma? »
e sperate che ciascuno vi faccia quello che c' impromette. guittone, iii-28-5: senza
? » « vorrei ben sperare ». c' è viscere, ella, che per altro
lo peio: / e per ciò si c' om batte / [...]
. inghilfredi, 380: eo, c' a provar miro / sono, salvando sperdo
panorama », 6-xii-1987], 197: c' era una via d'uscita, superficiale
te, luce, verrà spereiare, / c' allumenare farrà lo mio petto. idem
palazzeschi, 4-261: che casa disgraziata! c' era la sperfottìa. povere materassi!
en persi'a morire / feceli sagramento c' altr'omo non avere. / com'ela
con vernaccia. bandello, 1-16 cosa c' è? ognun ci comparisce / spericolato e
supersonico. volponi, 8-19: in fabbrica c' è anche la droga, specie nei
si scoprì infatti che nel 'senso comune'c' era una certa dose di 'sperimentalismo'
stampa », 17-ii-1988], 1: c' impongono di guardare al di là delle
« panorama » 7-xii-1980], 163: c' è hoffman, 41 anni, raffinato
ii-162: già me dissero alquanti spermentatori c' avevano acecato collo smeraldo di quelli serpenti et
x-41: tempo sciupatore / di ciò che c' è, sperpera- tor maligno.
, il satanasso, / o s'altro c' è che spiegar possa in terra /
giusti, 4-ii-536: da questa parte i c' è proprio la sperpetua. de amicis
. de amicis, xi-87: ma c' è proprio piovuto la sperpetua, dunque,
scornato, ché proprio come un fanciullo c' era caduto, a credere ai poeti
fare d'altrui borsa spese, / c' omo vivente sofrir no 'l porrìa. giamboni
condotti, l'esempio della ritrosia che c' è in questo primo dei paesi latini,
: nuto rovistava in quella cassa: c' era un carico di libri stracciati, di
a compierla. nievo, 666: c' era una grande intelligenza che pensava per
ora siamo in un paese dove non c' è che mangiare e perderò tutto il
ispessimentodell'indole non sia l'unico ostacolo che c' impedisce di apprezzare il luogo dove respiriamo
: nei lineamenti spessi di quel volto c' era un che di mostrificato e di
parlasse, / uceli, lesse, c' onomo entendesse / que vita fanno e come
scappatelle'. c. carrà, 516: c' è chi parla di malafede, ma noi
spezzare. aretino, 20-104: non c' è il maggior monte che quello che
spesso. c. gozzi, 1-475: c' è un proverbio il quale dice che
= deriv. da spesso1. c' è bisogno di tanta roba. superbiosa
non ce n'erano più da vedere; c' erano invece, spettacolo nuovo, le
. borgese, 1-246: a calinni c' erano frutta da marmellata, miele denso
oziosamente. bacchelli, 2-xxi-105: non c' è meraviglia di quegli antichi e prodigiosi
tracce della spettinatura, e nel vestito c' era ancora qualche cosa di disordinato e,
spettro proprio del mezo giorno, iare c' abbiano fatta menzione d'una cosa, c'
c'abbiano fatta menzione d'una cosa, c' ha qualche simi- f
so ch'amor è en flonnja, c' umqua / no fu odore de spega o
su certe parole arabe, e dentro non c' è nulla; ma servono a mantenere
: forse che dallo speziale / non c' è benda e medicina? fenoglio, 5-ii-
spezierie. goldoni, vii-1035: -che cosa c' è in questa cassa? -il caffè
appartengono questi cervellazzi diabolici propriamente a coloro c' hanno sempre volontà di fare male,
perillio di guerra, contò i mali c' a. llui poteano advenire...
sotterra s'affaccendano i titani, / c' hanno gli antichi vincoli spezzati.
» [settembre 1962], 93: c' è una logica precisa che guida le
dalla zona più colpita, che non c' era più nulla da salvare: fondali,
s. v.]: nelle macellerie c' è lo spezzatore e il tagliatore.
non spezzetti troppo. nel secondo libro c' è del buono molto. papinx, ii-565
bombardamento. p. levi, 5-19: c' erano sparsi in giro diversi spezzoni di
. n. ginzburg, i-414: adesso c' erano tanti modi nuovi di fare impazzire
modi nuovi di fare impazzire la gente, c' erano i mitragliamenti, i bombardamenti a
venuta. bacchelli, 13-75: non c' era caso che sfuggissero all'oc
che lastre. tra ogni tre c' è una spia. -con riferimento a
). papini, li-mi: ora c' è il cazzotto pagato a peso di platino
, sene fuori dalla sua portata finché c' è modo. spiaccicata in nota a gozzano
non fidi ben suo core / fin c' arà pensamento. petrarca, ii-1-175:
piagenza / e dir e far ciò c' a spiacer pertene. fiore [dante]
mancanza. montale, 3-17: non c' è qui, in questa stanza o nel
giuliani, ii-393: da una parte c' è il piano, ma dall'altra è
sola', spianando e colmando, dove c' è bisogno. bocchelli, 1-ii-95: bisogna
pavese, 7-122: con tante piante che c' è a roma, non è il
allegro il core e 'l ciglio, / c' ha dato moglie a lei, che crede
l'espresso » 21-vi-1992], 129: c' è poi il capitolo delle macchinette.
spianata. galileo, 1-1-361: se noi c' immagineremo esser quella palla una mole di
coperto di neve. vittorini, 1-63: c' è in fondo alla spianata dei tetti
brilla al sole. tabacchi, 11-14: c' è una pasticceria con una spianata di
giuliani, i-129: là in sagrestia c' era una squadra di gendarmi colla baionetta
1. nelli, 2-v-4: non c' è nessuno spiantatèllo nel mondo che co'
pea, 7-97: qui che mare non c' è, io spio dalla gelosia,
. llu spia: / addemandaulu tuttabia / c' omo era, corno già. anonimo
a raccontar barzellette grassocce; e se c' era in cucina qualche sposa del vicinato
alla spiattellata / il fava che non c' era alcun mitidio. i. netti,
7-viii-1988], 82: la sera c' era una di quelle allucinanti feste popolari e
buio in un bosco dove nel mezzo c' era una bella spiazzata coperta d'erba.
in giù, come uncini. e c' erano spiazzate, dove i fili erano restati
, 9-759: dove loro si trovavano, c' era uno spiazzato. =
7-viii-1988], 82: la sera c' era una di quelle allucinanti feste popolari e
castelletti, 1-60: rendetemi la medaglia c' avete spiccata dalla collana a fiammetta.
verde degli alberi più curiosi e variati c' è sottinteso il nero: su questo
, 9-1-156: la scarsezza, che c' è in roma tra i letterati nobili,
. idem, 3-259: dentro, c' era la madre di tommaso che spicciava
frugoni, vi-284: per questa palude giuro c' hai detto il vero netto e spicciato
ha sì calvato? / non te c' è opporto più spicciatura. =
. tozzi, vii-382: dianzi, quando c' era la mamma, non spiccicavi le
, come tra un gregge al chiuso, c' era un plorare e un chiamare,
si trasporta in le volte che in casa c' era un guasto di elettricità, si ricorreva
p. levi, 3-57: lì c' era tutta la compagnia che ci aspettava:
vergine benedetta. monelli, i-119: c' è il superiore che chiude gli occhi,
, fermo e lucia, 301: non c' è stato bisogno di spiegar le unghie
: in una stanzetta, poi, c' è l'ufficio vendite. lì sto io
cenni. con tutto ciò presto o tardi c' intendevamo. nievo, 392: «
generosa. de sanctis, ii-i 1-264: c' è una fina analisi, degna d'
. giuseppe di santa maria, i-33: c' incontrammo con alcune compagnie de'soldati a
. verri, 2-i-2-13: ora la febbre c' è tuttavia, ma il polso è
la vena è cosi esausta e secca c' avrebbe bisogno de l'ozio d'un anno
, 68: molto fora spietata / donna c' omo aucidesse: / ben porria ragionare
(229): ney tumulti popolari c' è sempre un certo numero d'uomini
gran tormento 7 la spietata ventura c' ò vista. petrarca, 366-23: vergine
a spietate scadenze. pavese, 8-145: c' è un robusto e stoico piacere a
. carducci, iii-24-140: ammetto che c' e da far buon sangue a sentirne un
120: nel ^ divertimento'del mozart c' è spigliatezza e scorrevolezza. =
di un gran patrimonio qualcosa da spigolare c' è sempre. 4. mettere
di spigonardo. imbriani, 6-99: c' è il tuo lettino. vi metterò le
esce. pascoli, 116: sul desco c' è il vino, / cui spilla
riverenza. bacchetti, 20-36: come c' eravamo azzardati e permessi di intrattenere relazioni
sera della prima, piglia una frenesia, c' è sempre qualche punto da dare,
/ da cattedrali e da teatri / c' è forse la campagna con le pulci /
(giovane, 9-332: a'soldati, c' han sempre in man la lima /
consumare, / sì come l'albero c' ha nome ranno, / che face uscir
g. gangi, 294: non c' erano altro che ombre da spiritare la gente
e spine folte, il cammino c' impedirebbono ad ogni passo. a. verri
parola con questi figliuoli; ma poi c' è la pace, per grazia di dio
pace, per grazia di dio; non c' è né spina né osso, mi
831: altro che verze! qui c' è tutto, e di tutte le stagioni
. pavese, 7-181: capivo che c' era qualcosa tra noi, come un muro
]: a parlare d'intelligenza, c' è da urtare una serie spinata di suscettibilità
fringuello. linati, 19-171: lassù c' erano dei fringuelli che spincionavano alla più
(229): ne'tumulti popolari c' è sempre un certo numero d'uomini
grande energia. soldati, 2-522: c' ero andato, la domenica prima, da
sono partito come una volata... c' era una polvere, un polverone spesso
spino in gola! bottini, 1-134: c' è sul taccuino: / anno vecchio
n'ha de'fiori per le selve: c' è il fiore spino, lo specchio
a effusioni amorose anche abbastanza spinte: c' era gente che praticamente riusciva a scopare
mondo come tu se'un patico patente, c' hai, con ribrezzo delle stelle,
spiombanti, non rappresentano davvero quel che c' è di più turbinoso e germinativo
c. e. gadda, 10-137: c' è anche quell'altro, di uscio,
calvino, 11-117: là nascosto non c' era il re ma (come rivela la
154: al balcone della camera gialla c' era un vaso di garofani che morivano
la strada era invasa dalla nebbia, ma c' erano ancora spiragli e ondeggiamenti.
calvino, 8-13: fuori della città c' è quel nodo in cui le autostrade si
cassola, 5-197: dentro il paese c' è un'unica strada, una rampa,
, novembre-dicembre 1980], 15: c' è anche chi ritiene che questo tipo di
sediamo, / poi ch'a seder c' invita il fresco seggio / e 'l ventolin
, 6-30: una parte anco v'è c' ha la bocca rincongiunta e senza naso
non è fallenza, -la grazia sua c' ha [dio] spirata. diatessaron
. lacopone, 85-10: amor, c' hai nome amo, plural mai non tro-
di parecchi tra i 53 testi, c' è stavolta l'aggiunta di uno spiritaccio
/ che dàse en posessore a. cquello c' à ennamato. dante, lxxxiii-81:
spirito), per tradurre il greco ttl'c' ujxcxtlkó *; (v. pneumatico
di spiritarmi. magalotti, 9-2-183: non c' era per me da fare altra fine
spicchio di luna in un abbaino. c' era una suggestione quasi spiritistica, un'aura
). de pisis, i-110: c' era un membro presidente o segretario,
: apparve in proenza in una terra c' ha nome alesta uno spirito d'uno uomo
quanti sospiri eo getto, / c' ogni sospiro avesse / spirito e intelletto.
lettera delle sue parole [di cristo] c' è lo spirito di esse.
non di giudizio. savinio, 22-230: c' è nel 'mercante di venezia'uno spirito
sensi, risorgono le idee innate; c' era il 'saggio sull'intendimento'di locke,
7-170: bisogna guardare... se c' è un 'medium', un legame tra
spiritualemente s'intende per lo gallo colui c' ha rispetto solamente alle cose terrene e presenti
risata. tondelli, 1-74: c' è alvaro, primo violoncello del regio di
di quegli stanzoni con lui. lì c' era posto per tutto, per cavalletti e
amore, / ben lo mio cor, c' ài in tua balìa, / da voi
è ch'io m'arrenda / a quella c' à splendenti / lo suo viso rosato
là ove compose cristo / belleze tante, c' altrui fanno oltragio, / che son
con vero splendore di forma letteraria, c' è quella sollecitudine che ora regna in
). de pisis, i-108: c' era madame cremieux col marito (al quale
si maravigliava tabacchi, 13-184: c' è molta gelosia tra le donne di servizio
. verri, 2-121: gli stoici c' insegnarono a spogliarci di ogni desiderio per togliere
agli autori antichi, massimamente gentili, non c' incantino in guisa che perdiamo la dovuta
(1-14): eo ti confesso pu c' hofato male: / ma cognoscenz'a retornar
padrone dell'unica bettola dice subito che c' è poco da fare, come clientela
. bacchetti, 18-ii-79: di sicuro c' è che se questa fugge, lui ci
. bacchelli, 14-162: lungo il sentiero c' erano ancora resti di gran fuochi e
e. gadda, 6-263: un utero c' è sempre, in noi, un ragionevole
il pennello, sul bleu d'usine c' erano adesso tre comici bianche che bucavano la
[s. v.]: domani c' è la spolveratura della chiesa. tutti
messa, da cui far sprizzare profitti: c' è posto per 10-15 milioni di turisti
sproggi de ferro è. ssì adomato / c' ò pertusato el dosso e lo costato
stampa », 27-v-1990], 5: c' è uno sprofluvio di formaggi francesi è
l'altro vociferava... che c' era stato uno sbaglio: « non è
/ l'alto dio vi sprofondi / c' avete sì ma'fondi -dell'errore. forteguerri
particolareggiata, altiso vato e c' era uno sprofondo, con delle fondamenta,
v.]: 'sprolungare il c' era [sui giornali] una grande battaglia
assol. contile, 5-4-45: so c' hai tu la figliuola tua maritata, ma
. oliva, i-3-278: se poco c' infiamma l'amor della lode, ci sproni
, / e nell'etterna poi sì mal c' immolle! idem, purg.,
a fondo, e vedrete che non c' è pagina dove l'autore non dia qualche
167: userò quella stessa confidenza c' ho usata nel dedicarle cosa tanto sproporzionata
.. e la natura vogliamo credere c' abbia fatto una sproporzionatézza sì grande e
innanzi e si mescolavano, e non c' era verso di cavarne un sugo, sicché
di non rilegger la lettera: se c' è spropositi, abbiate pazienza. l.
rorante pioggia, / soffiando l'acqua c' hai raccolta in bocca / per l'aria
. g. manganelli, 16-256: non c' è infanzia di italiano borghese che non
. ottieri, 3-30: « lì c' è la verniciatura a spruzzo » ha indicato
una scosserella. montano, 48: c' è da tendere una rete di musiche /
traverse; come sagomar un abitino dove c' è panno e panno e l'ago si
e strigare alquanto quella rete birresca che c' impigliava tutti da capo a piedi.
nella strada, tutta la gente che c' era andò verso di loro. alvaro,
c. gozzi, 4-107: « c' hai tu? » dicea « mi fai
roccia. stuparich, i-132: nel corridoio c' è uno spuntone di roccia; non
. rifletteva in parte spunti su cui c' eravamo trovati d'accordo, in parte miei
tondelli, 1-130: quando tomo al tavolo c' è lele ramatissimo che si spupazza un
in italia. gramsci, 6-85: c' è indubbiamente più buona volontà di comprendere,
e inetto. bacchetti, 9-350: c' è il caso che la inamidata fatuità del
: si portò tocco locco, perché non c' era nessuno che l'osservava, nell'
pasolini, 3-137: intorno alle altre baracche c' erano almeno una quarantina di carabinieri,
, si rinforza. bianciardi, 4-81: c' era la camera al terzo piano del
sulla carta). di noi. c' è pericolo che sputi quello che sa.
buzzati, 6-45: « presto ines c' è un signore che aspetta »,
mi vò riportare a casa, perché altrimenti c' è quel benedetto vecchio che m'ingolla
, lì con la sua rocca, / c' era a vegliarla. ad or ad
l'intra- ta / quanto più gente c' è e più brigata! -sputo
autocoscienze, e cominciano a dialogare e c' è da sputtanarsi lo stomaco dalle risate
bene le augnature. giuliani, i-160: c' è lo squadruccio per tirare un regolo
nella luce squallida dell'alba invernale, c' erano alcune cartelle verdi ricoperte della sua
... tra lui e natale c' era la differenza che è tra il dicembre
8-550: ah, nessun fiore, se c' è dio, crescerà su quella fossa
uscito di tenebre serpente, / poi c' ha lasciato ogni squalor vetusto, / del
ogni squama. calvino, 1-34: giù c' era un mare tutto squame azzurro cupo
mani / trarti quell'empie luci, / c' han potuto soffrire / -sbancamento di
, / vedendoce deo presente / en ciò c' avìa a resguardare. 27
quasi un di loro / esser mi par c' han ivi il suo tesoro, /
moravia, ix-194: in terra, c' erano tante di quelle schegge di ferro e
la scogliera restava tutta immobile e spoglia: c' erano squarci aperti alle onde e piccole
con squadrata voce. faldella, 13-118: c' è nel giardino un francese grosso e
clandestino, e anche al distaccamento quando c' è qualche bestia da squartare s'offre
], 70: dopo il 26 aprile c' è /... / squassò la
, ma aveva uno spirito lanterna, ove c' era -uno squero mezzo abbandonato per navi
, che la casa era vuota e non c' era che il signorino, ecco squilla
se partivamo a piedi dopo mangiato, c' eravamo stasera ». -scherz.
. b. croce, ii-13-263: c' è una differenza che bisogna notare nella
rumori molesti. pasolini, 7-100: c' è la stasi / domenicale dell'aria fredda
b. croce, ii-6-220: non c' è gnippo sociale né individuo che non
economico. pasolini, 20-489: intorno c' è silenzio e deserto: il qualunquismo,
e che importa? sopra la rama / c' è un uccellino che la chiama /
un uccellino che la chiama / e c' è un cuore, cuore che l'ama
. riccati, 1-21: tra gli scrittori c' hanno trattata la 'statica'ne troverete parecchi
formule!.. bisogna distruggere quanto c' è in noi ancora di statico,
sp., 27 (472): c' era... ne'suoi scaffali un
loro accordato. foscolo, xii-68: c' era debito forestiero immenso pubblico, immenso anco
, febbraio 1988], 33: non c' e oggi, probabilmente, settore della
grandi o vero quella tra loro statistica unione c' ha per fondamento un mascherato zelo del
vita. einaudi, 276: che sugo c' è a classificare sotto la voce 'ordinamento
alberto, 202: ragguardiamo aguale, quanto c' è licito, qual sia lo stato
fra l'uno stato e l'altro c' è un mezzo. tarchetti, 6-i-150:
vita al sommo, poi che stato c' era nel basso stato de la puerizia.
lo grande stato e la tua franchitate / c' ho detta! stato
verginesi entrava in testa dei contadini, c' era il caso che il commendatore avesse
marenghi, altrimenti in tutta casa nostra non c' era di che pagare i preti e
stare a tu per tu, se non c' è rimedio, lasciateli fare: chi
fede per fare i miracoli. se non c' è la fede è come lavare la
starà zitto; se fosse una testolina, c' è rimedio anche per quelle. de
rosea. cassola, 4-99: non c' è nulla, in quella testolina.
suo posto... una donna c' è dalla faccia tirata che si guarda intorno
alla rovina. calvino, 14-74: c' è chi non si lascia distrarre nemmeno
perché è stato nel riformatorio; e che c' è di grande? ». n
, 5-186: alla testata della valle c' era un podere di cui non ricordo il
, più stretta di una spanna, c' era inciso il ponte del diavolo.
costo, 1-59: il buon paggio, c' aveva già sentito alterazion testicolare, fé
pensavano a tagliare il fieno e quando c' era andato il maresciallo per concludere e
, l'unico testimone della cosa che c' era anche tra noi, jor non poteva
preghi onesti, / la fé, c' ho certa in tua pietà, mi giove
per iscritto. fenoglio, 5-iii-41: c' era anche il messo e alfredo e questi
contropelo immediato. arbasino, 23-573: c' è sempre da cambiare una puntina di
braida, che sogghigna e tace, / c' avesse in che istato e condissione si fusseno
capponi-capponi, ed i capponi ultrarigenerati, c' è di mezzo il propionato di testosterone e
ìndica testudine si trova / quella gemma c' ha nome chelonite. boiardo, 1-10:
rare pagine, / prendile ornai, c' ho già meco proposito / di celebrarle con
casetta, che aveva due piani, c' era una piccola costruzione, appoggiata alla
certe donniciuole, / che forse uom c' oggi sia dal cielo in giù. a
di magazzini, di edifici che prima non c' erano e che tutt'a un tratto
mura son tappezzate di avvisi di 'reclame'c' è una folla di 'gauches'dai pantaloni
tiberina disse: « sto palazzo dcento c' è più oro che monnezza ».
maravigliai, quando vide che di uno c' avevano preso nel porto, c'ho detto
di uno c'avevano preso nel porto, c' ho detto, li cavarono dalla bocca
una persona. baine, iv-180: c' è qualcosa in troppi di voi ch'io
giù senza fermarsi mai, come se c' avessero il ticchio nervoso. solinas ponghi,
per penne'(ninna-nanna!) c' è una culla, / e per il
e per il 'ti'(tic-tac!) c' è l'oriolo! buzzati, i-95
a pendolo. montale, 15-443: c' è chi ti guarda e ti insegna /
lo stesso profumo di tiepido sole / che c' è qui tra le piante.
parenti. de amicis, i-459: c' è l'amico dolce, l'amico acre
amico ardente, l'amico tiepido: c' è anche l'amico gelato. pavese,
non solo i miei errori (che non c' erano, se si escludono le tiepide
del campo. per gli juventini non c' era spazio. nei giovani, in
ii-25: sotto la pensilina del bar c' è un capannello di tifosi che stanno discutendo
da 'a ferrovia è tignato! io piuttosto c' avrebbe da fà un tabaccaro. ce
mia madre, nella drogheria, e c' erano là tutti quei bambini di mio padre
questa del perfetto tim- bratore, ma c' è niente da fare. =
timidezza, agli orali, dove non c' è tempo e modo di raccogliersi e
cassola, 6-171: quando e sereno, c' è i suoi più cari / amici
due scoperte: che dei vecchi non c' era rimasto altri che il timpanista, e
. e. gadda, 9-212: c' era la vecchia stalla, senza più il
tozzi, vi-663: a pena dentro, c' era la porticina del tinaio, dove
quel che vien di sopra, non c' è riparo. nievo, 1-179: si
nel terzo manico l'università della lesina c' insegna tutilissima inventione del tinger delle scarpe
l'aprile. giuliani, ii-339: c' è il dettato de'nostri antichi: 'il
386: or mi toma in memoria / c' ho in casa una gran botte,
11-144: accanto al tino di cemento c' era una grossa vasca con un'antica
moravia, 16-300: nella mia situazione c' erano tutti gli elementi di quello che si
, ii-6-59: del leopardi in lui non c' è nulla, salvo qualche frase o
di torvaianica, dove sapevo che non c' erano gli stabilimenti che possono piacere soltanto
qualche cosa i buono ogni tanto c' era da prendere. -che manifesta
ometto. calvino, n-35: c' era un tipo leggero come un fantino o
eccentrico. manzini, 12-73: « c' è maniera e maniera di tener gli occhi
alla caverna, dietro un cancello, c' è un monaco. è un tipone tondo
allude, la silvia, al tiracampare che c' è in giro, ai sotterfugi,
anche perché, il tiraggio essendo assicurato, c' era una stasi nel lavoro.
io, sulla piazza maggiore di m. c' è molta nebbia. attendiamo la nostra
entrata in questa casa, la leonina c' era e spadroneggiava in cucina. per tanti
moda). alfieri, xxxix-75: c' avrei voluto nella satira, maggior delicatezza,
tozzi, ii-384: torna presto, perché c' è da tirare il collo, per
: « cosa mai? cosa c' è di nuovo dopo la pace di presburgo
. benni, 1-78: nella squadra c' era anche sambovazzi, quello che tirava
della sovranità del popolo; domani vi c' inchinate. monelli, i-71: le bestemmie
disse l'uno: « vedesti ventura che c' è arivata stasera! »; e
volevano portare le meccaniche in officina perché c' era una linea che tirava.
. n. ginzburg, i-42: c' era qualcuna che voleva farmi la predica,
): tirò di lungo: poco lontano c' era la sua casa; attraversò l'
dessi, 3-14: ora sentono che c' è un po'calduccio, nella mia
buonarroti il giovane, 9-69: l'arte c' è del tirarcisi le quoia facilissimamente.
: l'ha fatto per sua difesa: c' è stato tirato per i capelli. e
suole e che se scampavo dal tribunale c' era qualcuno in libertà che me l'aveva
marenghi, altrimenti in tutta casa nostra non c' era di che pagare i preti e
è meglio tirar via; se no, c' è da guastare i fatti suoi.
raccolta, non si tirava indietro quando c' era da fare qualcosa. -tirarsi in
paese a venti chilometri da alba, c' era la fiera autunnale e in piazza ci