da lentini, 42: voi sapete / c' orgoglio non è gioi, m'a
. verga, 8-441: quanti barbassori c' erano in paese, tutti sfilarono dinanzi
/ quanti sospiri eo getto, / c' ogni sospiro avesse / spirito e intelletto
gentile, 3-58: questo essere che c' è perché pensa, ed è tanto quanto
tal loco m'à fermo, / c' ostale in tuto sono, nel meo domo
tuttor mi punge a nemico / amor, c' amico / m'è stato lontanamente;
, v-78: dalla parte della città, c' erano un ciliegio, alto quanto le
/ di quantonqu'eo vio, / c' occhi avere -e vedere -e volere /
, in quantunque peccati caggiamo, possibile c' è d'uscime per la pe- nitenzia
. bemari, 7-370: non c' è niente di peggio che mettersi in
, 32: li officiali, li quali c' a bon plaser de la signoria debia
barilli, ii-398: in mezzo al fiume c' è un grosso piroscafo giallo in quarantena
matura. bontempelli, 21-17: c' è chi nasce diciottenne, e chi nasce
. pratesi, 1-236: quando non c' erano ufizi, né tridui, ne novene
quarantóre diceva lo stesso: « non c' è più religione ». la poveretta aveva
l'unità e indipendenza dell'italia, c' era, forse, un altro mezzo
consisteva nel detronizzare tutti i re: c' era quello di avere un re solo
: e. sse fusse fuora della quaresima c' avessi bisogno di qualche grazia, facci
, 821: lo vedete bene che non c' era da gozzovigliare; e infatti l'
appositivo. de amicis, i-853: c' eran con lui [il vescovo] vari
broek, marken, volendam. non c' è altro, neppure un mezzovento,
'l riprezzo / de la quartana, c' ha già l'unghie smorte / e
terzerone). bacchelli, 3-37: c' erano qui creoli e terzeroni e quarteroni e
o strumentale. svevo, 8-696: c' era un grande affetto fra'quartettisti,
per compensarla di non poter esser badessa, c' era anche quello di stare in un
che risponde a quella nella quale euclide c' insegna: proposti tre numeri trovare il
don francesco? soldati, xl-224: c' era gente che conoscevo, e fui
mi avrebbero trasferito in un altro collegio dove c' erano i corsi da ragioniere.
. cassola, 6-120: dietro il banco c' erano tutt'e due le sorelle.
antelucane! », rise. « c' era un accelerato che partiva alle tre
nel secondo quarto del secolo passato, c' era il contrasto dei puristi e degli
bersezio, 360: dei miei amici non c' è uno che facendosi a quarti arrivasse
ne trova altro. ieri a mattina non c' era via che la volesse finire dal
, 27-210: per la felicità del corpo c' è la casa, i mobili,
tronconi, 2-208: in ogni bestia quaggiù c' è la sua porzione d'ideale.
non ha spirto regale, / né c' è senza rimedio al mondo male. ferd
il était de la petite croix, c' est-à-dire commandeur ou sim- ple profès.
pubblica e governare gli stati, non c' è quasi nessuno che non se ne stimi
veloci galee, le tele allaccia / c' hanno tre lati a le tremanti coma /
-assol. alvaro, 8-141: c' è una gerarchia dall'uomo alla terra,
alla ragione e alla filosofia, noi c' impossessiamo di que'primi princìpi ed assiomi
, / come tu di', non c' e mestier lusinghe: / bastisi ben che
accedere solo con la bassa marea, c' è una cappella con la statua di
morti, si regge solamente nelle ragioni c' ho dette, se bene sono fortissime
sua gamba per un'allegria che non c' era. ma capì subito che lo scherzo
medici fanno a reggersi. -non c' è pazienza che regga: in circostanze in
-un po'di pazienza.. -non c' è pazienza che regga!
petrocchi [s. v.]: c' è un puzzo di sigaro in questa
d'appetito il cieco! via, non c' è male, gli regge il morso
capanne dei cafoni e la reggia non c' erano le caserme, le sottoprefetture di ora
. bacchelli, 18-i-475: qui c' è un arsenale di busti, fascette,
moretti, iii-385: con tutto quel che c' è da fare in una parrocchia!
da un ministro di destra, perché c' era odor di corruzione e di loschi maneggi
acque. marchesa colombi, 2-28: non c' è sistema nervoso, irritabile quanto vuoi
regina madre. dessi, 9-42: c' era anche una sala di lettura vera e
regine perché di più sulla terra non c' è. vittorini, 2-89: credetti capire
sei la reginella; / negli occhi tuoi c' è il sole, / c'è il
occhi tuoi c'è il sole, / c' è il colore delle viole, /
, 11-44: nell'angolo opposto del cortile c' erano altrettanti gatti e forse piu.
natura. c. carrà, 525: c' è nella pittura del tosi una larghezza
lacerba, iii-59]: qui non c' è ombra di regionalismo. noi siamo toscani
, ii-14-138: quando altro manchi, c' e la regione dei sogni, nella quale
). giuliani, i-319: se c' è del sucidume, e tanto quanto ce
. pasolini, 17- 373: c' era la presenza, evidentemente inibitoria, del
una chiesetta] sul verde ventilato che c' è tutt'all'intomo,...
, 91-10: e fo. mi maraviglia c' amor sia / sì dibasato che regni
in tuo core, / che dice om c' have tanta gentilia. g. cavalcanti
o regnator di tutte quelle genti / c' hanno perduta la superna luce; / al
dolze terra dimoranza face / madonna, c' a lo fiore sta vicino. guittone
che è il regno delrindividuale, non c' è già l'astratto finito, ma il
da bon giudici lodate et approvate, c' ingegniamo con ogni nostro potere...
. v.]: 'dove non c' è regola, non c'è frati
dove non c'è regola, non c' è frati ': dove manchi l'ordine
riferendo e descrivendo per ordine i moti c' hanno osservato i detti savi causarsi da
perfezionati. stuparich, 5-479: nella vita c' era un solo regolatore imprescindibile: la
della distanza in quelle [comete] c' han movimento apparente, possiamo dal movimento
apollonio, 19: nella loro immobilità, c' era qualcosa di teso, come sonno
più abituale. bacchelli, 2-xxiii-507: c' è da reimparare a star seduti,
{ { soldati, xi-198: c' erano anche delle sequenze in uno stabilimento
orecchie e la testa vuota, e non c' è dunque da meravigliarsi se mi sfuggiva
, 205: mangiate pure gagliardamente, ché c' è da rinvestire ogni cosa, e
a l'amor cotale chesta, / c' ogn'om d'amor ferisse ch'est'amato
ch'egli confessasse la reità o complicità c' ha nel furto delle carrozze, ed io
dio. migliorini, 8-231: non c' è nome di regione che nel corso dei
fino a oggi egli era rimasto fuori, c' era una specie di muro che
altra minore, e fra le cui toniche c' è un intervallo di terza minore.
facilissimamente. manzoni, vi-i- 274: c' è, dicono, regole comuni a tutte
. svevo, 6-156: che relazione c' è fra te e una sarta?
fissa. bellori, 2-16: apollonio tianeo c' insegna... che la fantasia
in me stesso:... non c' è paragone con la vita di relazione
montanari, ii-279: i filosofi c' insegneranno che le relazioni richiedono per necessità
al suo ideale artistico: perciò, se c' è da relegarlo in una tendenza,
delle buone annate d'altri tempi, quando c' era più religione, e di certe
malattie delle piante che prima, quando c' era più religione, non si conoscevano.
ti chiedo più religione. -non c' è più religione: espressione usata con
alzate, come al solito). -non c' è più religione a questo mondo!
verga, 8-424: signori miei! non c' è più religione! non vogliono piu
dalle quarantore diceva lo stesso: « non c' è più
dire il feticismo. in questa religione c' erano i sacerdoti ufficianti cioè i professori;
i sacerdoti ufficianti cioè i professori; c' erano infine i fedeli, cioè gli studenti
orefici per religione. borgese, 1-234: c' era una religione in quel flusso d'
. c. carrà, 464: c' è in questa pittura una bella perfezione e
altre reliquie -ditemi la verità. che c' è? mio padre è grave?
d'annunzio, 8-41: al municipio c' è un piccolo museo dove si conservano dieci
bronzino, xxvi-2-237: la carestia, c' ha già tant'anni afflitto / questo
[il nautilo] distende una sottilissima pelle c' ha fra esse, con la quale
ch'è uomo e dio: / vedete c' ogm infermo sana e medica! /
subito il fagotto, / qui non c' è né pietà né remissione. beltramelli,
, 7- 516: ora non c' era più lo spagnolo che faceva da remora
il remoto rombo di un treno. non c' erano stelle. gadda conti, 1-387
fiume. pallamidesse, 1-59-3: la pena c' aggio cresce, e non ménova;
alor sarae. latini, i-2576: colui c' ha divizia / sì cade m avarizia
, i-515: essa [la ragione] c' ha 'l podere, / ad ognuna
/ sì tosto com'e'crede, / c' amor lo face provando gli amanti.
dolze rende sanz'amaro, / a quel c' à di ciascuno misticanza. guittone,
, falbe. pavese, 7-44: non c' è mattina che non studi mezz'ora
nel farlo rendere con gli altri, non c' era il suo compagno. io
/ che non fa una fera / c' à nome la pantera, / che in
morte. iacopone, 10-38: puoi c' a me sì t'èi rennuto, sì
dio fo mandato, / un omo c' avea ordene sacrato / (a dio era
de'medici, ii-228: un maestro c' è ai scuola / che bottega di ciò
media è breve, in natura non c' è traccia di questo elemento. =
denota riluttanza. moravia, iv-9: c' era in tutto il suo atteggiamento renitente
: confortocci allo stare renitenti, perché c' era fatto torto, e persuadecci che in
chi desia è posseduto: a quel c' ama s'è venduto; / s'egli
e mi aguilini e denari v picioli, c' ebi in libre xii, ce diede
e tanto frali / per gran malizia c' a dosso lo'viene / che chi maladdo
/ ch'io so ch'è usanza c' al savio rincresce. chiaro davanzati, xxxiii-36
trattato. malagotti, 28-120: quello che c' era, era una gran faragine di
/ -c'è nulla da gabella? -non c' è nulla. / -mi fido,
sempre nel deliberativo, ma solamente quando c' è chi contradica. tasso, 11-640:
, ch'è la divisione del canto, c' insegna ch'alcune stanze procedano sin al
tra repressione e successo; e non c' è niente come il successo per farci
autorità cattedratica il professore crispi assicura che c' è equivoco nei concetti di prevenzione e
contento. il rivoluzionario trova che non c' è stata abbastanza rivoluzione; il borghese
abbastanza rivoluzione; il borghese che non c' è stata abbastanza repressione. -ant.
lacerba, ii-29: nella 'cena 'c' era ancora un'ultima traccia di realismo
una famiglia o società o faccenda non c' è ordine, né chi sappia ben reggere
ben reggere e bene ubbidire: 'c' è repubblica; han fatto, fanno repubblica
'repubblica ': come nel popolo c' è l'idea che in un governo repubblicano
... 'in quella casa c' è repubblica: chi tira per un verso
del lussem- urgo o di lichtenstein, c' era abbastanza di che levare un tramestio
, senza fede. giusti, 3-206: c' era sempre tempo di rifarsi col municipio
aretino, vi-443: in casa non c' è altro che madonna vecchia con la
. ferd. martini, 1-ii-4 : c' è gisogno di un po'di ripulisti per
smorfia repulsiva. cicognani, 9-127: che c' era in lui erché si fosse sul
paesaggio). buzzati, i1-55: c' è stata burrasca con vento, freddo,
. fra giordano, 1-260: de'benefici c' hai tientene male, ringraziane iddio e
: in gran reputazione / un interprete c' è degli aforismi. -fare qualcosa
cristo fue sepelito, / magdalena, c' avea 'l cor ferito / del dolore ke
chiamato savio non permette eziandio quel tempo che c' è dato a requie del corpo noi
così. carducci, ii-12-24: non c' è più requie per l'uomo moderno.
malata). giuliani, ii-55: c' ho un dente che, quando mi c'
c'ho un dente che, quando mi c' entra lo spasimo, non mi dà
bemari, 5-300: nella selva delle gambe c' è una gamba di legno che non
. frugoni, vii-818: il fato, c' ha per mallevadore il fatto, decretò
è convertito in omori: ma 'e c' è degli umori superflui che bisogna resecare e
: sicome qua [a gerusalemme] c' è residente la sede del regno sempre in
quella vasca. paolieri, 94: se c' era un sentimento puro che affiorasse da
banco. a. tabacchi, i-m: c' era anche un settore specializzato che cercava
alvaro, 20-115: nella scatoletta d'argento c' era una boccetta con un residuo di
di luci tenebrose. ungaretti, xi-96: c' è un altro odore, che entra
moretti, i-848: venite dall'étoile? c' era dunque molta gente, molti resistenti
scoraggiamento appariva su tutti i visi, non c' era più possibile protrarre la resistenza.
mio morire, perché i rimedi, c' ho per ubbidirvi pigliati, fanno resistenza al
più gran parte degli atti nei quali c' è naturale disposizione al meccanizzarsi, ci
regolari resistettero gagliardamente. pavese, 4-221: c' era anche un'altra notizia: che
pavese, 4-219: il governo non c' è. siamo in mano ai tedeschi
ad ubbidire alla natura medesima, che c' insegna di ripulsar l'ingiurie e di
stender il saggio presente: questo è che c' indusse a prender la cosa dalr alto
alla tempesta. fracchia, 929: non c' era cavezza che gli resistesse, quando
qualunque interpretazione. capuana, 15-137: c' è qua e là un che che
respice. monosini, 352: non c' è rimasto respice: 'ne bolus
può / e del salario respice non c' è: / son disperato e più che
stati respinti 7 sopra io. non c' è mica male, eh? g.
strada affollata d'odori, dove non c' e posto per passare né per farsi sentire
forzando a cambiar di posto quelli che già c' erano, e tutti insieme si rimescolarono
, 10-48: anche dove in città non c' è viali / e non giunge col
risacca. papini, i-679: non c' era presso di noi che un uomo che
nel mare. gobetti, 2-63: c' è sopratutto maggior respiro (il preludio
un gran respiróne, di quel passo c' era da campar poco. pavese,
e opera umana e contro i quali non c' è altra difesa che l'intelligenza e
buona idea. guardi la lista. c' è un'abbondante scelta ». il
della signora rosa. pratesi, 1-70: c' è il su'babbo, quell'imbecille,
stampa », 12-v-1988], 2: c' è un aspetto che non va trascurato.
e tanto d'immondizia ognuno incenda / c' ad altro far neun di loro intenda
ogni istante, conosciamo tutta la storia che c' importa conoscere; e della restante,
; e della restante, poiché non c' importa, non possediamo le condizioni del
(532): quello che già c' era stato disseminato da costoro...
d'oro] ancora questo restante che c' è di via, tanto che tu 'l
ché per servir resto, / più puro c' auro matto, / a quel c'à
puro c'auro matto, / a quel c' à nom di gallo. iacopone,
mare / quando di gran tempesta, / c' a la nave non resta / di
ch'a distesa suona, / poi c' ha restato di sonar, si sente
freddo le piante restonno offese, e c' è stato del grano rimorto. ungaretti,
; e al potere è restato chi c' era. -con la particella pronom
chi resta: per indicare che non c' è proprio più nulla da fare né
malamente sulle suole alte quattro dita, c' è da restare. -far restare
inghilfredi, 381: tal è 'l disio c' ònde / che sì spesso mi conde
/ il qual m'ha restaurato il ben c' ho perso! -rifornire, approvvigionare
antichi monumenti. tozzi, vi-q70: c' erano ancora i resti del ponte di ferro
, andavo cercando tutto quel che mi c' era parso di più stupido e volgare
che, per trovarne il motivo, non c' è più bisogno di ricorrere alla clemenza
men rapido e men difficile e dove non c' era contrasto, con che ristrinse poi
appanna / d'un tratto il vocerio che c' è; / si chiude, ristringe,
tale? » risposta: « qui non c' è! » e chi risponde intende
viviamo e ci muoviamo, e che c' importa conoscere. bernari, 3-354: come
strapiombava sulla strada del muro torto. non c' erano ancora quelle reti metalliche di protezione
affari si affittiva, e... c' era da guadagnare. tecchi, 10-103
misericordia. bacchetti, 18-ii-606: -come c' è cascato bene! / -com'è
linea. borgese, 1-397: non c' era altro posto nello scompartimento. raddrizzata
perfettamente bianca. bacchetti, 19-158: c' era una lieta gara di scherzi modesti
lu focu ardenti / per quella donna c' amo e che desio / ed illa che
appaiono sull'4 illustrazione italiana ', c' è subito chi li ricopia, più o
cresceva irregolarmente sui lati della piazza; non c' erano marciapiedi; i pochi villini che
2-121: quando alla fine gli chiese cosa c' era, lui rispose: « potrei
il campo: / l'aulico gergo libertà c' impone! misast, 5-204: io
. ariosto, 1-iv-4q4: pensate pur c' ho usato la retorica, / né ci
, 5-25: dietro alla formazione del pasolini c' e in auge la retorica detta neorealista
lasciar liti tra gli eredi... c' è la tradizione, l'attaccamento,
la retorica primaria... ma c' è un'altra retorica leopardiana ed è quella
giuoco politico, qualche buona carta. c' entrò poi di mezzo fa guerra,
sobrietà stilistica per fondamentale posizione polemica: c' era da raggiungere l'evidenza fantastica fuori
tempi di decadenza? savinio, 12-214: c' è una retorica del canto, come
è una retorica del canto, come c' è una retorica dell'oratoria. anche
voglia di tornare in monarchia, dove c' è tanta retorica e tanti ladri. fogazzaro
. d'annunzio, v-1-932: se c' è da porre su quella che i
vedere in quel finto aiuto ciò che c' era in effetto, cioè null'altro che
... sei 'rettoricuccio ', c' hai svaligiato quintiliano della sua suppellettile oratoria
italiana non sia popolare? e che c' entra la rettorica? ». bandi
va!) / tuto altro efetto c' ommo vero compie? ottimo, ii-166:
giuliani, ii-179: ci vuol pazienza: c' è chi ha visto anco di peggio
, il retro dei vecchi cascinali. non c' è illuminazione stradale. -spazio o
e rafforzata nel suo insieme, non c' è dubbio che d risultato delle amministrative premia
o convincenti. cardarelli, 1113: c' è... nel sistema del croce
data stessa. saba, 3-98: c' erano allora molti preti, che, per
, e tu 'l credi, / c' onni mi'disio mi fa retrorso; /
gli sconsiderati e avventati, se pur c' erano. titubavan tutti un poco (poco
della virtù magnetica..., c' immaginassimo... aver trovato nel quarto
che il groviglio di pensieri dove non c' era più né un prima né un poi
, dove furono trovati i segni che veramente c' erano i greci, è sommersa da
installarsi alla pensione igea: ma non c' era più posto e la retta era
più rettamente parlarne. rosmini, xxii-48: c' è un'attitudine di ragionare naturale,
centrale era in terra battuta: tomo tomo c' erano i platani. calvino, 9-41
che raccontano cronisti e cantastorie si sa che c' è da farci la tara; guai
correzioni. calvino, 7-156: c' era quindi il rischio che restassero con
: ne'tempi profetati da carafulla non c' è voglia che di cose umane e anzi
che buon pregio vuol seguire / convien c' apprenda retto iudicare. baldi, i-153:
a me. tommaseo, 15-103: c' è in questi ragionamenti assai cose irrepugnabili
apertura degli studi.... c' è una grande aspettazione: il rettore e
può esistere questo unico volere, se non c' è un unico principe, il
di tutti gli altri; se non c' è insomma una cotale incarnazione della prudenza
è gran reumatiche; si vede che c' è proprio un influsso. ojetti, i-
è reversibile. idem, 13-19: c' è chi vive nel tempo che gli è
a rovescio, e il conto toma, c' è qualcosa in loro, qualcosa di
. r. longhi, 1-i-1-398: c' è tempo a tutto questo purché la direzione
, 1-104: a milano, dicevo, c' è una clinica apposta dove fanno la
daraio sì dretta / de tutto el male c' hai fatto, e no la porrai
illustrazione italiana [29-xii-1907], 625: c' è il modernismo nell'esercito come in
bemardone gridava come ossesso che non c' era più speranza. 2.
'l riprezzo / de la quartana, c' ha già l'unghie smorte, / e
faro. / fratelli, fratelli, / c' è dante sul quamaro. deledda,
; le si faceva copertamente sentire che c' era un mezzo di riacquistar l'affetto
ora / ch'io raquisti lo tempo c' ho perduto / e metta 'n obrianza le
. g. bassani, 5-115: c' era il contemporaneo riaffiorare, dapprima timido
, 2-136: alla fine capì che non c' era che riaggeggiare alla meglio e tamponare
ricuperare. guerrazzi, 1-38: voi c' infamate per ladri se per ogni via
per ladri se per ogni via c' industriamo nagguantare il nostro. loria, 5-67
farò far la penitenza ai mille ribaldarie c' hai fatte. p. del rosso,
diceria malevola. chiari, i-1-142: c' erano, intese a mio danno, molt'
fin a la deità, pregiàn meno c' un ribaldo. novellino, xxviii-872:
pe.. peggio, tossa ribalda c' ho! buonarroti il giovane, 10-948:
della scrivania a ribalta, sappi che c' è un segreto. -tavola a
di ribaltamenti. cicognam, v-1-346: c' era necessario sterzare con tanta energia e buttarsi
accaduto lo stesso. ma ora non c' era più la pantomima, i gestri
buonarroti il giovane, 10-964: e'c' era forse un altro più bel punto
cultà levarsi. pratolini, 8-389: c' erano delle passerelle da cambiare e qualche
, a diluirli,... c' era qualche cosa di meschino. sbarbaro,
ne trova altro. ieri a mattina non c' era via che la volesse finire dal
in terra. idem, ii-272: c' è le pecorine che scarpicciano la terra
. papini, iv-418: nell'ateo c' è sempre qualcosa deltinquisitore e nell'animo del
si fuggiria, sì come quella / c' ha 'n odio l'uomo e da lor
stampa », 29-xii-1943], 1: c' è chi li chiama ribelli, c'
c'è chi li chiama ribelli, c' è chi li chiama partigiani, c'è
, c'è chi li chiama partigiani, c' è chi li chiama, nientemeno,
stella buona ower s'è fella, / c' inclini al bene o al male: ad
ribellione dell'indomani. tecchi, 13-104: c' era, in questa passione di lavoro
pratesi, 1-51: a san vito c' era allora del movimento che solo diminuì
trombette dell'ospedale suonarono tutto quello che c' era da suonare... ogni celebrazione
'l riprezzo / de la quartana, c' ha già l'unghie smorte, / e
modo. muratori, 6-51: non c' è dubbio che alcuni s'inducessero a
di carne, di tante vivande, / c' apena apena ncoglieva lena: / quando
sarete con gran noia e ricama, / c' apparecchiato v'è l'in- femal foco
olandese. g. giudici, 9-59: c' è un assillo che mi assedia /
. d'annunzio, iv-2-5: quella mattina c' era un fischiettio di merli, un'
una volta compiuto il passaggio, non c' è più, al livello storico e
e se ti sciolsi un cantico / ora c' hai sol due quarti, / avrò
a ringozzar da capo di quella minestra c' hai già mangiato a bastanza non è altro
parecchi guai... e poi c' è il problema più grosso di tutti,
. salvini, 41-423: siccome non c' è bisogno d'esordio né d'altre parti
copia qua, non vi maravigliate / se c' è di molte cose ricardate.
che ricatto mostruoso a dio, se c' è g. bassani, 3-159: lo
dalla palmerina, lei sa, non c' è mai verso di ricavare le cose
. v.]: 'da costui non c' è da ricavare un numero': si
capo). pasolini, 4-67: c' è un ragazzetto, riccétto, con la
o rinaldo d'aquino, 402: donna c' à belleze / ed è senza pietate
ed è senza pietate / com'orno è c' à riccheze / ed usa scarsitate.
20-23: per la mala reccheza, c' a sto munno aio avuta, / visso
che richiedesse una grande aritmetica; ma però c' era abbondantemente da fare una mangiatina.
intellettuale. anonimo, i-650: quelli c' à fino pregio di prodeza / tegno
li sia, / ma sì mi par c' agia magior ricchéza / quelli c'à
par c'agia magior ricchéza / quelli c' à 'n sé savere e cortesia, /
amore n'à ricuto manti, / c' à le lor donne non ànno leanza /
non ànno leanza / e non conoscon ciò c' a loro è dato.
chiaro davanzati, lvtii-57: omo c' ha richitate / e usa scarsitate /
gran richitate / di gran saver, c' avete per usata. -nobiltà d'
di siena. gadda conti, 2-620: c' era una scatola di ricciarelli, specialità
-globoso. calvino, 1-161: c' era una frittura di cervella morbida e
: « ecco » disse sempre piano « c' è stato quel tuo amico, quel
dire in parole. / quegli è ricco c' ave ciò che vuole. chiaro davanzati
co so ricco ed adasciato! / c' un parlar m'ha sì turbato c'a
/ c'un parlar m'ha sì turbato c' a pena pò perdonare. dante,
ed inoia ed affanno aquistato, / c' un ricco per ragione / poi che
guarda paraggio né bieltate, / né possanza c' omo aggia né ricori. dante,
aquisto e tegno, ben so / c' onn'altro ricco inveri di me digrada.
, certo facete / sì come saggio c' ha buon sentimento. = comp
(303): veramente, ora non c' è ricerca d'operai; anzi appena
prova / se più v'appare quel c' ha di for messo. passavanti,
; l'ho caro per memoria. non c' è stato più modo a riaverlo,
vita degli altri. gobetti, 1-i-58: c' è da scegliere tra due 'formae mentis'
una specie di microfono che sibila se c' è vicina una massa di metallo)
che lassò in terra i segni / c' ànno a cundur l'annime al ben perfecto
/ l'eterno agricoltor giardin sì vago / c' ha di terrestre paradiso il nome,
ch'io meritar potesse lo donato / c' ho ricevuto da vostra valenza, / sanza
dio. iacopone, 91-42: però c' ha sé perduto -tutto senza me- sura
toro che si slaccia in quella / c' ha ricevuto già 'l colpo mortale. scala
i-517: essa [la natura], c' ha 'l podere, / ad ognuna
ffare illa e le sue redi 90 c' a. llor plagarane senga molestia e senga
, ma nulla mi porta: / c' allor più mi tempesta, / ond'or
sì, ma il destino ha voluto che c' incontrassimo.. ». la sambonifacio
europa. g. gozzi, i-27-199: c' è qui una comare levatrice, detta
g. gozzi, i-2-16: chi c' insegnerà in qual luogo dell'isola sia
bestie; e poi finisse lì. c' è il pericolo di ricoglier le febbri e
di carne, di tante vivande, / c' apena apena ncoglieva lena. meditazione sulla
, 16 / 23-xii-1945], 362: c' è anche da provvedere al ricollocamento delle
:!... / « recolta c' entro e suo pagatore / de tutto
o in alto mare, / che non c' è sosta per noi, / ma
, i-19: di qua a fontebranda, c' è che andare, signore; la
in perfetto accordo, divisi. non c' è bisogno di riconciliazione. pavese,
riconforto / e merzede le chero, / c' a sé m'acolga sanza dimoranza.
, 6-30: una parte anco v'è c' ha la bocca ricongiunta e senza naso
tiensi il bene avuto o il favore. c' è di coloro a cui basta mostrarsi
superstizione che intendo ed ammiro: « c' è un vaso di rame, smaltato in
: come? un'amicizia come quella che c' era fra loro comanda pure una riconoscenza
umiliatevi a. llui, reconosciendo ciò c' avete da lui. dante, par.
io le faccio ma la gran volontà c' ho di fargliene. nannini [am-
. c. arrighi, 3-45: c' erano... dei parenti dello sposo
menzogna). magalotti, 23-416: c' era egli mai divisa più chiara da
baldini, 4-166: di riconoscibilmente turco non c' è che il turco d'una certa
, iv-353: nel conflitto medesimo, c' era implicito, anzi continuamente espresso, un
di superiorità. moravia, ix-91: c' erano quattro o cinque uomini, malvestiti
piaceva questa speranza, il credere che c' è una parte sempre nell'uomo che fiorisce
tuo genio. borgese, 1-250: c' erano i reduci della spedizione di martedì,
esaltati come se avessero riconsacrato la terra. c' era gente di ogni specie. moravia
dalla banca stessa. pratolini, 3-58: c' è chi lavora in grande, ha
nella luce squallida dell'alba invernale, c' erano alcune cartelle verdi ricoperte della sua
una pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c' è stato. = voce dotta,
aquilano, 305: se non sai collei c' hai abando- nata, / ingrato cor
di tal uom m'acagionasti, / c' amanza no avea intra nui, / ma
volgar., x-202: solamente questo c' imposero e di questo ci pregarono,
in biblioteca a ricercare quell'articolo che c' era piaciuto. montale, 2-74: viene
si difende. sinisgalli, 9-67: c' è sempre nelle stanze il ricordo /
a palermo, sino al re, se c' è giustizia a questo mondo! pratesi
non dànno che mezzo fiorino e non c' e lavoro, anche perché oggi, salvo
e ricorrono su e giù, non c' è più verso a quetarli. -correre
giudici, 9-49: solo a sinistra c' era un'astante in carne e ossa ma
piglian più che tre provvisioni. / c' è la ricorsa, che va per la
l'interminabile supplizio della convalescenza, non c' era parente che con premurosa e quasi
ci condanna a queste convulsioni. non c' è più stabilità. due imperi secolari
ricostruzione sono quasi tutte crollate e quindi c' è un gran fervore di ri-ricostruzione. pasolini
il cortese volgar., 425: ben c' incresce che vostra perdita non sia
dato fusse a'povari scaduti / sì c' ognun abbi qualche buon ricoveri. giuliani,
creazione. valeri, 3-97: non c' è più un alito di vento; /
, che potea / sanar le piaghe c' hanno italia morta, / sì che tardi
di qualcosa che è altrove o che non c' è più (anche nel ricordo)
airato più fellonamente, / per cosa c' omo face, si ricrede, / in
di un'osteria son tre soli e c' è un oste che pensa a ricucir le
modificarla. g. bufalino, 1-152: c' erano altri modi di ncucire i contatti
/ che se mai fu, ogi c' è, e meglio, el verso,
, 15-167: nell'inferno dei cinesi non c' è nessuno. nessuno è veramente dannato
devozione. pratesi, 5-260: gli c' era voluto meno coraggio a seguirla [
. de marchi, ii-qn: -credi c' io fabbrichi i sorbetti alle fornaci?
popolare). bacchetti, i-61: c' era chi aveva udito là per quei prati
un ballo molto allegro: né c' è da figurarsi i salti e gli sgambetti
. verga, i-280: la nina c' era cascata, col veder tutti 1 giorni
: la piccola casa rideva tutta. non c' era granello di polvere sugli arredi né
[s. v.]: 'non c' è punto da ridere'vale: è cosa
prendemmo la lista e subito vedemmo che c' era poco da ridere. -far
bacchelli, 2-xxiii-185: insomma, non c' ebbi mai passione [per la fotografia]
. b. croce, ii-5-78: c' è, in una poesia, una sfumatura
ridicolaggini. cicognani, v-2-42: an- c' oggi... resto nell'idea che
tommaseo, 1-400: nelle cose sciocche non c' è da studiare nemmeno le ridicolezze dell'
l'arcangelo michele. faldella, 13-91: c' è un giovane olandese brutto ridicolosamente,
scala del paradiso, 503: non c' è più ridicolosa cosa e sconveniente che
le spese generali erano troppo alte, che c' erano troppi generali (sorrise appena dell'
una gran vittoria, ché qui non c' è più paesisti e que'pochi hanno
piovene, 6-369: l'osteria non c' è più, rimane però la casupola a
; / e qui spinta a ridir quel c' avea detto / e perché così mal
1-76: nel destino che si prepara / c' è forse per me sosta, /
. chiaro davanzati, xxvtii-16: amore c' ha sembianza / di fina 'namoranza,
a vivere, io non lo so. c' è chi lo sa, e lo
non le paresse una buona giovine; ma c' era molto da ridire. svevo,
8-129: bravo! questa volta non c' è nulla a ridire. attitudine,
, rispose: « il fascio non c' è più, soltanto per questo non l'
unto trovava le partite in ordine: non c' era di che ridire. 'irandello
evidente. manzoni, iv-20: non c' è che ridire; ma non c'era
non c'è che ridire; ma non c' era ragion di dirlo. tommaseo [
proprio o l'altrui detto: 'qui non c' è che ridire'. capuana, 15-178
mente di claudio can- telmo, non c' è da ridire, è idealissimo: creare
d'annunzio, v-1-455: ebbene, c' è ancor qualcuno che in mezzo a tanta
, per lo meno ai quel che c' è in esso di ridondante e vizioso.
alcuni attori, considerati troppo inglesi) c' è stato quello per il titolo.
anfiteatro di vecchi ruderi, e sopra c' è il ridosso della collina.
ii-321: siamo a ridosso. non c' è più mare agitato. nella baia
due mascherine. pirandello, 8-51: c' era una panchina a ridosso d'un cipresso
grosso malanno. giuliani, ii-317: c' è rimasto le faccende a ridosso, ma
si rasso- migliavan tanto, che non c' era ragione che la gente s'occupasse
ma da lunghissimo tempo... non c' è governo possibile che non sia imperfettissimo
, 33-29: o caritate, vita, c' onn'altro amor è morto / non
: poi che 'l tempo e 'l luogo c' invita e non abbiamo, ch'io
, fiore, frutto / d'ogni dolcezza c' al mondo si trova. petrarca,
a me venne, essendoli / detto c' ho tolto a ndrizzare il manico / de
. b. croce, ii-1-4: c' è una terza estetica, intellettualistica,
e a mente avrai / molte cose c' hai facte / le quai no avere /
il marmo. fracchia, 922: c' era entrato, nella selva, otto
più con gran trastullo / cu tutte quelle c' a gli occhi redusse.
da massa marittima, xliii-205: dio, c' ha al perdonar la mente prona,
. sanudo, liii-505: altro non c' è di novo, perché la re-
venezia del 1751. montale, 12-595: c' è un mio amico che sta preparando
15-167: nell'inferno dei cinesi non c' è nessuno. nessuno è veramente dannato.
è immortale. del giudice, 2-138: c' è stato un silenzio breve, in
per il paese. viani, 19-357: c' è paura di incagliarsi e bisognerebbe aspettare
il semplice 'empire'. in questo guanciale c' è poco crino: li riempiremo ai capecchio
potremmo aver noi senza danno / figliuò c' a iesù cristo amici fieno / e sedi
fino all'orlo e proprio per questo non c' era rimasto un minimo spazio per infilarvi
, v-53: in una saletta più piccola c' era perfino un bar incastrato in una
, vendendola, si riprenda il danaro che c' è costata: 'son rientrato ne'miei'
, xcii-ii-220: questa guardia, aventata c' ha la punta, può far calarla a
iv-265: non sei tu quella boemia c' hai duo denti manco, gli occhi rientrati
da tempo immemorabile fosse rimasto vedovo, c' era ben poco altro da dire.
mercanzie che, vendendole al minuto, c' è appena rientro, non c'è rientro'
, c'è appena rientro, non c' è rientro'. 5. tose
di marmo., che -forse - c' era stato una volta a s. micel
omicidio non era ancora stato rivendicato poi c' è stato un riepilogo delle forze dell'ordine
.. la riesamino per vedere se c' è qualche errore, perché di prima giunta
piace. g. bassani, 3-164: c' erano momenti... che malnate
voglio che sia un po'po': qui c' è un passaggio continuo.
, 9-37: adesso che clelia non c' era, chiesi a doro se avevano rifatto
che volava / a quel tempo non c' eri e fu riversata in un'altra.
faccende a bocca secca, e non c' è un gocciolo di vino da poter rifare
lasso io: / per questo non c' è niente da rifare. / tu ti
condizione. montale, 1-102: c' è altro che striscia / a fior della
per la narrativa gli rimase. an- c' oggi codesto dispregio riiermenta qua e la:
, insieme con le funzioni religiose, c' è la 'riffa, una specie di lotteria
. verga, i-371: se non c' era più il perito per misurare la
a fargliela lunga, ma tutti i momenti c' era una grana, a cominciare dai
/ non è già meraviglia, / c' amor mi pur impiglia / in dar tormento
e assottigliare le parti più grasse, c' è un ferro a posta. la carne
: nessuno mi toglierà dalla testa che c' entri per qualche cosa almeno una 'rifinitura'di
in quella casa la mia vittoria! c' è rinata... un nso avea
nell'istituto, mi piacerebbe. ma c' è il padre giuliani. che fa egli
municipio. fanzini, ii-294: se c' è una matta impresa da far coi
del nord, anche se lo rifiutiamo, c' è un altro destino. -giudicare
, ii-293: confessò lo dicto ceccoro c' à avuto dai dicti cecio et bonaiuncta per
24-175: in fondo al nostro amore c' era la prospettiva, non importa se
l'uomo è ridotto... non c' è governo possibile che non sia imperfettissimo
e rifletteva in parte spunti su cui c' eravamo trovati d'accordo, in parte miei
e il sole. grandi, 3-01: c' insegna la catottrica che i raggi riflettono
, senza quasi riflettere: « non c' è.. ha detto che era a
fiammiferi era diventato veramente troppo verde, c' era un riflusso della voga.
si contrappone a un flusso che non c' è mai stato o che è fallito.
. levi, 3-136: li su c' era stato qualcuno, qualcuno del mestiere;
e di lei e di tutta genova c' abbiano voluto mandar fuori con tanti ornamenti
un'altra volta a riformare la regula c' avea dato in questo ordine e metter
io, oltre il sesto [canto] c' ho in gran parte riformato, ho
o riformar la grammatica; la latina c' era; quelle delle lingue volgari sarebbe
amore, che dài forma / ad 'omnia'c' à forma, / la forma tua
saccio quello ch'è reformato / e ciò c' andate procaciando; / io so'cum
. jahier, 148: non c' è più responsabilità del corpo che tra contadini
senso assoluto), in ogni uomo c' è... un caino e un
miglia, e a mezzo il camino c' e mazalchibir, 'alias portus magnus deorum',
chiunque ci ascolti può confermare che non c' è raptus che uguagli la liberazione dalla
essere uscito. lucini, 5-183: che c' è mai nell'anima, / che
stiliti. quasimodo, 143: in alto c' è un pino distorto. /.
di trent'anni, con la scusa che c' era qualcosa che lo rodeva dentro,
mare. montano, 1-37: non c' è dubbio che mi lasci più sfuggire
un altro strale / da la vo- c' esce, propio una refosa.
. beltramelli, iii- 537: c' era, lungo la casa, una riga
della chiesa. fucini, 755: c' è il trasporto funebre d'un reduce?
tutte vinte. castelnuovo, 141: non c' era più subordinazione, non c'era
non c'era più subordinazione, non c' era più disciplina, ognuno pretendeva fare
e. cecchi, 2-70: se c' era soggetto nel quale uno stile depravato
, popolareschi o letterari... c' è n'è uno che rigalleggia ogni momento
. s. ferrari, 273: c' è un zufolar sì tremulo, che viene
11-58: seduto sul muretto davanti a casa c' era gigi, gambe incrociate, cappello
una lieve infiltrazione beffarda, che differenza c' è fra voi e le donne di strada
moravia, xii-320: per lei non c' era differenza tra i magnifici mobili impero
al più presto l'ingenuo. ma c' era divario tra un urone grande e grosso
rigenera. beltramelli, iii-824: non c' è nessun bisogno di glandole interstiziali.
rigermoglia / quel fior degli anni miei c' hai tu destrutti. -ritornare in
capitan supremo e forte e pio, / c' ha la clemenza e la giusrira in
, ha il lor desio, / c' han di ferire e d'assalir, regetto
studiano di rompere il ghiaccio delle fosse c' hanno intorno alla fortezza con accette e
ondeggiante e carezzante come l'onda, c' era sempre la minaccia del gelo inaspettato.
per antichissimi. sinisgalli, 6-81: c' erano intercapedini, tra muri e colonne
mensa, / però che 'l cibo rigido c' hai preso, / richiede ancora aiuto
ardente al bellicoso nome / sembra colei c' ha me da me diviso. aleardi,
nel fine. papini, ii-1001: qui c' è il plebeo che...
esso il nido si rigira / poi c' ha pasciuti la cicogna i figli.
e artificioso. baldini, 15-139: c' incanta ancora una volta la perizia
fortuna. brusoni, 8-94: non c' è qui persona che non sappia quali
posso credere: che volete? non mi c' entra: l'ha detto colui,
pagliaresi, xliii-95: io credo / c' adirato sarassi col mio figlio: /
: ai uattro angoli del salone c' erano quattro rigogliose piante 'edera:
guanciate, / perocch'egli è il servente c' ha martello: / poi fansi i
hai? -dove? -lì, costì: c' è qualcosa che spinge, che respinge
era sparso di ngonfiature,... c' erano attaccati chi sa quali quadri a
prese a dire con voce rigonfia: « c' è un morto sulla strada ».
: lui vedeva cose di cui non c' era immagine, se non quelle convenzionali
sicché nulla avanzi nel piatto. quando c' è lui a tavola, e'rigoverna ogni
, e'rigoverna ogni cosa, e non c' è pericolo che tomi nulla in cucina
vita, il cam- min fatto riguardare c' è dato, come da vetta sottoposto
note in proposito:... c' è lo stile secco e nervoso dell'a
portineria... faceva capire che giù c' erano visite di riguardo. -considerevole
cicognani, iii-2-250: nel suo contegno non c' era più quella riguardosità delicata e sottile
una sospensione continua dell'anima, che c' era stata nei primi tempi. =
pruovo [la stella] / a ciò c' a'magi portasse soccorso; / è
rigurgitarla in un soprastante fra le boc- c' aperte di tutti. io. rigettare
. bernari, 5-62: -già, c' è pure questo, adesso -fece elvira
le piantine più belle per matricine, se c' è l'alto fusto, gli si
non ci sono viaggi né riposi, c' è il rilascio e la disperazione.
commercialmente, di andare sul sicuro, e c' è riuscito. 'frantic'è ben
di perfezionarmi. pratolini, 2-504: c' era anche carlino, tra la folla
. temenza, 86: nella sommità c' è un terrazino, nel mezzo del
de'tribolati e rilevator de'deboli, c' è venuto meno. -soccorritore (dio
[s. v.]: c' è qua e là qualche rilievo nel terreno
riferimento. filarete, 1-ii-677: ancor c' è un altro modo a volere imparare
indumento. de amicis, 199: c' è una nonna curva, con la cuffia
3-41: le altre volte, almeno, c' era una fuga, un pretesto,
stata prodiga la rappresentazione del 'cirano', c' è di averci rivelato la vera funzione
savio mio « anima lesa, / ciò c' ha veduto pur con la mia rima
faldella, 13-83: nel cantuccio destro c' è un tedesco, una di quelle
pieni d'acqua. giuliani, ii-333: c' è tante caldaie che bollono, una
far scelta [dei soldati] a'capitani c' a- vesser il carico di assembrargli,
, di dispiaceri! tra i quali c' è quello di non averti ancora rimandata.
, 19-145: nepote ho 10 di là c' ha nome alagia, / buona da
eran tali da levarci il poco fiato che c' era rimasto. -continuare a essere disponibile
di un gruppo; notare che qualcuno c' è, è presente. stampa periodica
. carducci, iii-25-311: molta poesia c' era ancora nel 1848; troppa poesia
estremi: di chi trova che non c' è mai stato nulla di nuovo sotto
sp., 30 (522): c' era... un rimasuglio di tizzi
di guastarle lo stomaco. verga, c' era quasi un rimasuglio di rancore involontario
di libertà, felicità di vivere, che c' è in me, e buon senso
certi atteggiamenti. papini, 39-xxi: c' è da salvare i diritti dell'intelligenza
signa, vicino al fiume ombrane, c' è una strada che si chiama 'via di
a questi della primiera, il volgarizzamento c' è della terza deca... la
santa voce sì fra lor rimbomba / c' a nessun li pari'essar sicuro.
campana ch'a distesa suona, / poi c' ha restato di sonar, si sente
rimediarle van raccontate. vittorini, 6-231: c' è tanto male nei rapporti tra uomo
. g. bassani, 4-25: c' erano temi e temi: alcuni mi piacevano
può guarire; ma agli anni non c' è rimedio. d azeglio, 4-25:
sentiva morire, sapeva che per lui non c' era più rimedio, e se ne
, 25-9 (91): lo libro c' ha nome libro di remedio d'amore
poveretto me! / più rimedio non c' è. donna oltraggiata / non perdona
(183): se al passato c' è rimedio, essa lo prescrive, lo
somministra,... se non c' è, essa dà il modo di far
gli occhi, troppo tardi, quando non c' era più rimedio. * 9
, il pianto è vano. non c' è rimedio quando le cose sono fatte
. quando le cose sono seguite, non c' è più rimedio. bacchetti, 1-i-27
1-i-27: sa il proverbio: a tutto c' è rimedio, fuori che all'osso
legge. 12. locuz. -non c' è rimedio: non c'è niente da
locuz. -non c'è rimedio: non c' è niente da fare o da dire
da fare o da dire; non c' è modo di opporsi. bandello,
o quattro giorni di carcere, né c' è rimedio. manzoni, pr. sp
., 27 (463): non c' è rimedio, chi ne sa più
, la chiama regina margherita, e non c' è rimedio. borgese, 1-76:
ci doveva andare per forza e non c' è stato rimedio. -pigliare un
un picciol marmo copre quelle membra / c' oltra 'l corso mortai facevan bella / colei
lo core in gran penare, / c' ogni cosa mi pare -gioco e disdutto.
uant'ha'pensamento, / rimemorando al ben c' hai prose- uto! zanobi da strata
luce... / del mondo c' ha sì breve sussistenza / ci rimeni all'
la lena, / alla vorace fiamma c' ha fuggita / la tema di annegarsi
sagrifici non sono rimeritabili umanamente (non c' è rimunerazione che basti). e.
generale, qui a tre tiri di schioppo c' è uno stallaggio, con rimescita
grande. de amicis, xiii-429: non c' è studio che risvegli e rimescoli la
. deledda, iii-798: nella cucina c' è odore di dolce, ed il
., io (188): né c' era cosa da cui s'astenesse più
i-ii: nel rimetterci il manoscritto c' informò che esso era d'un suo
. moravia, 25- 68: c' è stato... il caso unico
veramente magnanimo? pascoli, 1-300: c' è di peggio quanto agli affari del
g. m., possono piacere; c' è del filicaia. ma non vede
gradirò / de l'amorosa donna, c' a ciò mi pinge, / che,
sannazaro, iv-188: i begli occhi c' al sole invidia fanno / con sue vaghezze
sovresso il nido si rigira / poi c' ha pasciuti la cicogna i figli, /
quanti vizi un bel nome ricuopre! / c' ha ben nome, ha sembianza d'
, e intanto, pensate: non c' è più vigna; gli alberi aspettano,
, del vano e del maligno che c' innestarono i preti. 11.
, e per la moltitudine degli altri che c' erano stati morti e gittati, non
, ii-271: in questi casi non c' è nulla di meglio d'un fiaschetto di
, mezzo metro di vantaggio e non c' era più nulla da fare, sembrava impossibile
armenini, 3-118: né ci sono mancati c' hanno detto... ch'egli
non investire. cipriani, 1-ii-65: non c' era che un cattivo vapore che doveva
: si metteva mano ai remi, e c' erano sbarchi impensati, soste fantasiose,
freddo le piante restonno offese, e c' è stato del grano rimorto.
cavalleria rimorta. pavese, 10-165: c' è un vento che ti giunge. /
905: per l'appunto è diritta, c' è 'r rimpallo. / su,
si fa entrar adagino adagino in dove c' era la stipa; si bada di fasciarla
restoro, ii-16: troviamo li animali c' abitano nel zodiaco andare per ordine e
mi gliore di quello che c' è al presente; vagheggiato come buono
di prezioso; nostalgia per chi non c' è più, per ciò che non
cassa tira giù, a due mani, c' è da credere di essere capitati mentre
in credenza / né per forza di pene c' altrui senti. livio volgar. [
al cancello della villetta... c' era a aspettarli una contadina rimpulizzita,
sera e mattina; / remu- scinato c' àn la maserìa, / ei mettono ei
ed essa a lui: rimuginiamo ciò che c' è entro e voi eleggete quello che
vorrei scrivervi. bacchelli, 10-143: c' è un modo di rimuginare i propri
imbriani, 2-36: se un creatore non c' è che rimuneri e castighi, mi
, dèe essere incominciato da quelli medicamenti c' hanno a rimuovere dolore. crescenzi volgar
e bene legati. varthema, 15: c' è quella torre in le mura de
carducci, iii-21-289: della torre non c' è vestigio, ma della casa,
rinata quella creatura, a dirlo non c' è parola; bisogna aver l'anima d'
sciascia, 11-15: nella chiesa del carmine c' è un massiccio sarcofago di granito,
debba quasi restringersi sopra di sé. c' era tanta la gran folla che lo rincalcagnarono
[in lacerba, i-161]: non c' è bisogno di rincalzare coir oratoria quel
, dappoiché, rincantucciati in questa bottega c' intratteniamo con le favole. giusti,
tre. bianciardi, 4-215: intanto c' è il tram, mezzora e più
a le sue redi, go c' a. llor piacerà senqa molestia e senga
di metallo, coverto di sorte che non c' appaia spiraglio alcuno, è forza che
sono rinchiusi. beltramelli, iii-920: c' è una gemma che si chiama asteria
ca dicono in lor ditti fermamente / c' amore à deitate in sé rinchiosa. domenico
mia epigrafe. monelli, i-150: c' è odore di vittoria. arrivano priionieri
nera.. si viene da bologna dove c' è stata un'adunata. hanno sparato
e se stesso che lori ed io c' eravamo conosciuti all'epoca della tipografia e
il discreto virtuoso potrà prima scoprire quello c' hanno palesato vari scrittori di questi più famosi
di intenti. rebora, 3-i-360: c' è veramente un rincontro benedetto fra chi
a sprazzi a carriere a rincor se c' è anche della vera e nuova poesia.
queste scarpe, in questo vestito, c' entro di rincorsa: facilmente, alla larga
di pesco, bisognano otto calcole. c' è l'occhio di pavone che vuol un
. lo stallo allora gli rincrebbe / po'c' aveva già quattordici anni. spinelli,
/ ch'io so ch'è usanza c' al savio rincresce. arrigo baldonasco, 396
sempre dì chiaro, e mai non c' è nugolo né piova né alcuno turbamento
aria né di tempo, e mai non c' è infermità, né mai non rincresce
. una donna... quelli ancora c' hanno nome di esser presuntuosi a la
ài [morte] grande fallenza, / c' a null'om rincrescimento / [baldo
bocca del pezzo. vittorini, 1-95: c' è una stazioncina in proda all'acqua
dalla porta del magazzino. -che c' è? cosa dice?.. anche
anno coteste, senza il commodo / c' hai d'essermi vicina; ma tacermelo
. bocchelli, 1-i-486: quando non c' era interesse a nasconderlo, tra i
letterario). papini, ii-1137: c' è nella letteratura greca, il periodo
, 1-143: bisogna sapere che in villa c' era una cappella ove ogni sera si
, ii-995: laggiù... c' è un locale molto raccomandabile. le
un oggetto. arpino, 9-79: c' è una scala di legno che sale lungo
che mai non si rinfranca, / poi c' ha sentita la dura bipenne: /
ainina - la nota devina / veio c' e scripta, / là v'è el
[in boine, cxxi-iii-435]: c' è nell'introduzione e nelle note un
tommaseo, cex-i-74: in quelle note c' è molta lingua toscana parlata, che
vento). pavese, 1-68: c' era un po'di vento sulla stoppia,
359: fa caldo in piazza mai? c' è una fontana / che rinfresca a
di gibilterra. una rinfrescata di maestrale c' impedì di lasciare il sorgitore per inseguire l'
spuntar nella strada, tutta la gente che c' era andò verso di loro; e
italiana [15-viii-1909], 150: c' è chi minaccia di peggio se non
non so che abbia nel capo, non c' è verso di cavarci un ambo.
: in mezzo a quella babele, dove c' è tutta la solennità dell'antico,
punto d'appoggio? ci sono. c' è la 'dante alighieri'. ma bisogna ringagliardirla
. soldati, 2-35: « cosa c' entra il socialista? » con un altro
. pascoli, i-320: in italia non c' erano i normanni e anglosassoni e celti
carducci, ii1-16-46: nel ringhioso libretto non c' è frugonerie né di forma né di
uscito di tenebre serpente, / poi c' ha lasciato ogni squalor vetusto, / del
a ringozzar da capo di quella minestra c' hai già mangiato a bastanza, non è
voi, mia donna valente, / c' avete preso gli occhi e lo mio core
che gli è andata bene; altrimenti c' erano per lui, se il duello avveniva
. pavese, 4-233: ringraziasse. c' era chi stava peggio. - ho
punta sul vivo, -che le disgrazie c' è chi se le cerca.
ropri figli. pascoli, 868: c' è il male che piange, che prega
siamo sorti. d'annunzio, v-1-566: c' è oggi una italia che vuol vivere
/... / tutta gioia c' ha il cor meo / dava a la
si accosta, e dietro a lui c' erano i compari. gli si accosta e
boine, cxxi-iii-219: c' è un angiolo che sfoglia un li-
che sfoglia un li- braccio dove non c' è nome ma che m'ha richiamato certi
buonaiuti a cui ho consegnata la lettera: c' era quel maino dell'articolo sul «
. a. rosellt, lxxxviii-ii-382: non c' è valuto e mandati sereni / per
ben degno che gioia fina, / tu c' avanze -per sembianze / de l'altre reina
lo disioso core e la speranza / c' ho di voi, fina donna ed amorosa
partimento, / e lo grande tormento / c' avén, tuttor ci fa nnovellare.
devo andare alla banca! stamani, c' è un rinnovo... piuttosto,
sull'animo; nella tautologia, differenza non c' è. 2. invocare di nuovo
battendolo in terra dalla parte inferiore, perché c' entri dentro più roba. mettendo del
perché, dopo un certo tempo, c' è bisogno di rinsanguarli, facendovi penetrare
talvolta sì potente questo benedetto 'indovinarla'c' ha fatto rinsanire qualche pazzo, e
comunicazione del proprio umore), non c' è vita; l'innesto si perde
comportamento). bacchelli, 13-478: c' era rimasto male, ma poi riconobbe
aria di starnuti repressi che alle volte c' è nei salotti deserti di provincia.
da quella casa di signorotti vigliacchi: c' è ricascato e ci si rinsudicia peggio!
di shrapnel che s'awi- cina, c' è un generale ed improvviso rintanarsi.
pensato di chiedere a talino se a monticello c' era il biliardo. 7
bella civanza? / sì, mentre c' è abbondanza -di balocchi. / guardisi a
edificio). ojetti, i-238: c' è ad alghero un palazzotto rintonacato che
in mezzo alla strada, anco che c' impedisca il passo, vorremmo noi calpestarlo
guardiani tenuti per quelli dell'isola, c' hanno notato il tempo del rintoppare (
/ el frate muglia come 'l can c' abbaia. -dire fra sé a rintronico
aiutare il rintuzzamento di un popolo che c' è in molti modi nemico. =
apparire incartapecorito. cinelli, 1-151: c' era un altro vecchio, scarno, rinvec-
. buonarroti il giovane, 9-373: c' è di mestier, coll'inventario, /
e poi, al concludere, non c' è sugo; ed è barile secco,
berretta a rinvèrso per lo pericolo che c' è. -levarsi con la camicia
fare una buona trottata a buon mercato. c' era lì a fianco un 'bureau de
convalescenti e per i deboli, mentre non c' è che una cosa sola che possa
mente peccano quei padri e quelle madri c' hanno i figliuoli e veggono loro avere
: veramente felici son le madri / c' hanno i figliuoli suoi talmente uniti /
di sole settembrino... laggiù c' era un rio, un ponte di legno
fòri, straccava delle doghe sulle quali c' era il taso alto. ci se ne
illustrazione italiana, 5-v-iq46], 292: c' è... un'esigenza:
-assol. pavese, 2-37: c' erano stanze -una stanza -sempre chiuse e
annullare che forse, nonostante tutto, c' è a berlino una piccola comunità ebraica.
scuola, specialmente dagli anziani, non c' era da apprender altro che il modo di
, invisibile a chi guarda, non c' è più che la ripa verde delle mura
dilettevoli abitazioni adorna. muratori, 7-v-444: c' è ben peschiera, fortezza e terra
in biblioteca a ricercare quell'articolo che c' era piaciuto, il bibliotecario malinconicamente ci
pensarci. pirandello, 8-550: ah, c' è da inorridire davvero! non è
6. locuz. riparare a ciò che c' è di riparabile: prendere i provvedimenti
necessità, di riparare a ciò che c' era di riparabile in un tal disastro.
valore de'fondi,... non c' è anima che vi pensi.
solitario riparava. betteioni, i-35: c' è un primo piano dove appigionare / soglion
una smorfia, riparai nelle note. c' era lì tutta la storia del libro.
ragazze escono a spasso per vedere che c' è di nuovo in piazza; ma
fanno ombra. qui, dove siamo, c' è un po'di riparato.
, iv-303: all'angolo della strada c' era una specie di officina meccanica per riparazioni
due passi dall'albergo dove sto, c' è, nel corso giovecca, l'arcispedale
nuova politica. per le romagne non c' è riparazione. 5. emendazione
: / vedrà che con costui non c' è riparo. manzoni, pr. sp
or oltre a'ripari. -non c' è riparo, non vi ha riparo:
siam nati sotto quel pianeta, non c' è riparo: faccia dio!
lubrani si entrava riveriti da tutti, e c' era sempre un tavolino in un angolo
riparo ne la mente / a quei cotanti c' hanno canoscenza. -opporre resistenza
quel che vien di sopra, non c' è riparo:.. ciò che casca
ciò che casca dal ciel, non c' è riparo. oliva, 349: ogni
caro, 12-iii-131: è necessario che c' intendiamo prima del sito e del ripartimento
s'eran già fatte le ripartizioni, c' erano dei bambini delle prime inferiori che
la lezione), per sapere bene che c' è la guerra e perché c'è
che c'è la guerra e perché c' è. moravia, 21-92: mi sono
di cui essa parla, 'non c' erano'; e lo dico io, che
ecc. pavese, 1-49: non c' era soltanto da ripassare i comandi,
con... cura, e c' era un tal senso di precisione in quello
quando s'imburrava una fetta di pane c' era sempre una sorella che, ripassandoci sopra
televisivo). arbasino, 1-326: c' era da vedere un film-operetta con musica
, mute, smemorate, maniache. c' era chi ad incontrarle faceva gli scongiuri.
difficoltà del moderno stesso: sa che c' è una sua sconfitta, su di essa
libertà, felicità di vivere, che c' è in me, e buon senso toscano
ripercussioni dantesche e versi di taglio alfienano, c' è anche qualche tratto di..
u giovane, 9-504: un chiacchieron, c' ha di fandonie piene / bolge e
essenziale era ripescare la rivoltella. « c' è » -diceva all'agente più esperto.
-diceva all'agente più esperto. - « c' è, la rivoltella sulla corona del
. manzoni, vl-i- 592: cosa c' è di più naturale che l'adoprar locuzioni
ci potrà trovare se non quello che c' è. 15. inter.
: to', guarda,... c' è alle spalle della zoe quello scimmione
molte verità di una prigione, che c' instruisce del passato, ripetendoci le cagioni
1-76: nel destino che si prepara / c' è forse per me sosta, /
mandino i fogli tirati: se no c' è il caso di ripetere ossia di stampare
d'una volontà con la quale non c' era da ripetere. i. moutièr [
di 'ridire'altresì. e siccome diciamo non c' è che ridire, così non c'
c'è che ridire, così non c' è da ripetere. a lui non si
si può ripetere. con me non c' è da ripetere; io la finisco presto
. in questo senso familiare: non c' è da dirci né da ripeterci.
inchieste linguistiche. pasolini, 9-174: c' è qualcosa di più che dell'ingenuità e
8-1 io: accanto alla 'toilette'di marmo c' è una piccola 'toilette duchesse', perché
aveva scelta per dormirci, e c' era pericolo che ci salisse anche di
moravia, xii-185: su un ripiano c' era un involto di carta velina bianca:
in fondo alla stanza di zio or c' è un armadio a muro. l'ho
ho visto che, sul terzo ripiano, c' è un'immagine della madonna di bonaria
tecchi, 2-89: altre belle cose c' erano: scalee di fichi, spaccati
pentirsi di quello che ha fatto. non c' è in tutto ciò che ripicca e
« picciotti » -dei giovani -fra i quali c' era il principe di roccamozza, sessantenne
strazierebbe, si distingue subito che non c' è. se esiste, è rimasto nell'
lauro, 2-123: da quel luoco c' ha in sé tale mistura per virtù
ma che fare? come ripiegare? non c' era caso, bisognava rassegnarsi; e
ha esaurito un filone, che bisogno c' è di fare la ripiena? =
abbia l'animo ripieno di quelle passioni c' hanno tutti gli altri uomini, questo è
v.]: 'far ripieno': quando c' è lui in conversazione, fa ripieno
: in questa osteria, dove non c' era nulla da mangiare, trovammo da bere
brilla. michelstaedter, 37: non c' è sosta per chi porta un peso su
di ripopolamento. arbasino, 112: c' era da sparare per tutti, era stata
vò riportare a casa, perché altrimenti c' è quel benedetto vecchio che m'ingolla
dobbiam riposare nella filosofia cristiana, che c' insegna d'amar dio sopra ogni cosa e
ti porsi del mio petto, / fa'c' ognun da. tte eletto / sia
va a riposarsi nel mugnone? dove c' è quella casina col gallo di ferro
, ii-75: gli uomini ricchi, dipoi c' hanno ben mangiato e ben bevuto,
: una bella riposatina, segnatamente se c' è ritocchino e rinfresco. p. petrocchi
vento col soffietto, son venuto perché c' era la striscia col riposo sul cartello della
categoria sono andati in campagna. 'riposo'c' e scritto sulle saracinesche. tutti i
pace. e. cecchi, 5-165: c' era quel senso di sovrannaturale riposo ch'
, 416: dàmi inselamento / nave c' à tempestanza, / che torna in alegranza
l'ausu, / pir gran timenza c' agiu nu ili sdigni; / però prego
chiamatosi il ripostiere (così chiamano quei c' han cura di apparecchiare), interrogollo se
erano arrangiati. bacchetti, 1-i-147: c' era pure un ripostiglio a tetto
f. alberti, lxxxviii-i-102: e'c' è pasto da gufi e barbagianni,
rie intarlate, unte e lezzose, / c' hanno anco ripostigli d'ottanta anni.
9-504: goffredo, / un chiacchieron c' ha di fandonie piene / bolge e valige
riposte stanze. pirandello, 8-587: c' erano i mobili, i mobili, tutti
era amato da'suoi sottoposti, / c' ognuno avrebbe per lui suo persona / e
intorno al fuoco allegro / che non c' è, io riprego la tua mamma:
cesarotti, i-xxvi-283: se... c' è chi possa mostrarci che anche i
/ lo partir non mi vale, / c' adesso mi riprende / amor, chi
lengua domare, / granne me pare c' aia segnona: / ché raro parlamento pò
» / possa riprendo il dire / c' ò fatto e dico « oi sire /
passione di riprendere una scena, se c' era un pericolo, non se ne accorgeva
pace / la mia piacente donna, / c' amor di ona donna - non discende
: qui nessuno ci sentirà, e c' e un fresco che consola. un sorso
porgea in tal tenore / veder porai c' a torto mi nprendi. bartolomeo da
idem, 2-137: in altra parte c' era quel che avrebbe soddisfatto il suo
, 2- xxii-85: tra la posta c' è un suo articolone, solenne, togato
i-622: ciascun bono amante possa dire / c' o- gn'altro avanzi in aquistare onore
. caccia, 365: sembianza, c' à lo cor, mi ripresenta /
selve) la processione a quelli che c' attendevano al paese; allora ripnncipiò il terrore
, 7-214: in ogni lavoro di arte c' è una parte la quale non muore
gadda, 17-120: che ragazzo! c' è la mia signora che gli muore dietro
natura non li porta al campidoglio, c' è da consolarsi almeno che restino buoni
e quello della riproduzione della specie, c' è un contrasto, un dissidio, un
dei buoni borghesi. vittorini, 1-59: c' è un vecchio sopra un terrazzino,
non rifletteva il buon bailly alla analogia che c' era
vedi... la risoluzione saldissima c' hai da fare. dare un generoso ripudio
un orribile tremolio. soldati, 2-518: c' erano anche due bicchieri. a emilio
: la natura medesima... c' insegna di ripulsar l'ingiurie e di resistere
buon riquadratóre di stanze vaie, non c' è questione, più di un pittore
che formano le due imposte -nel 240 c' e un'iscrizione -appaiono figure bislunghe.
in italiano piuttosto direbbesi 'sale', se c' è idea che possa recarsi a immagine
adesso che gli inglesi eran sbarcati, c' era pericolo che la guerra risalisse l'
mercoldì esercitazione di risalita rapida. chi c' è giù a quest'ora? "
io ti porga / d'alcuna gente c' ha nom risaltiti: / in un dì
del solito. brancati, ii-24: c' era una giovane vestita di scuro con
m'oso alegrar né star fello: / c' ongne parte nvauzide e mi risana:
divina, / ke portasti medicina / c' omni enfermitade resana. groto, 1-32
che già mai no risana, / c' auzise la 'pema'umana. 12
vittorini, 7-229: l'innovazione che c' è in questi autori italiani rispetto al verismo
verso l'ottocento. tra le cause c' è anche di dare una specie di risarcimento
le casse di viveri, qual dubbio c' è ch'ella non è apparecchiata, è
e a cinque o sei passi di distanza c' è una servetta colla faccia risarella.
, 2-93: siamo a roma: c' è il sole, non c'è nemmeno
roma: c'è il sole, non c' è nemmeno bisogno di riscaldamento. la
a bocca aperta, perché pare che non c' entri, quell'imprecazione, e difatti
, quell'imprecazione, e difatti non c' entra: è rivolta al nervo sciatico
13 (229): ne'tumulti popolari c' è sempre un certo numero d'uomini
27-210: per la felicità del corpo c' è la casa, i mobili, gli
, ma un vino da pasto non c' è. -ridare un sufficiente calore
lodato, / per pilliccion di quella c' ha le fosse / non si riscalderìa,
... qui la madia, se c' è punto di farina; guardate poi
ripercussioni dantesche e versi di taglio alfienano, c' è anche qualche tratto di quel misticismo
fiorentino. papini, vi-179: non c' era davvero bisogno che il signor effe venisse
pozzetto insabbiato che abbiamo veduto? se c' è il pozzo, è segno che
riscavano i profughi protestanti, ma non c' è una storia delle chiese d'italia
le ombre. pavese, 5-144: c' era stato un momento, dicevano,
cotale / aspectar danno / di tanti c' hanno / in te speranza.
petrocchi [s. v.]: c' è da rischiare una congestione cerebrale.
malinconoso per la grande malattia e rischievole c' ha la donna sua. =
morte il nascimento. pavese, 6-286: c' è rischio che nessuno abbia pagato il
camposanto comunale di ferrara... c' è rischio, lo comprendo bene, di
. tecchi, 11-149: nell'aria c' erano ogni tanto quelle parole grosse,
barbaglio luminoso. landolfi, f-96: c' erano, là, grandi scritte ardenti che
importanti. a. tabucchi, 5-15: c' era anche una fila di risciò
. nieri, 78: -che novità c' èglie? -c'è che hanno riscompartito
bisbigliato da un mutolo / ch'ei c' è un altro che ci ha su capriccio
che ci passa il lambro; altrove che c' è un arcis s rete.
finestra, se no con questo riscontro c' è da pigliare un'infreddatura. ferd.
uno e de l'altro che non c' è dubbio alcuno. fagiuoli, 1-2-337:
. buonarroti il giovane, 9-373: c' è di mestier, coll'inventario,
fosse andata all'appuntamento in città e non c' era da aspettarsi che lui (il
ormai s'attenta / arditamente andar ove c' envita / la gloria nostra, che
del primo vocabolario della crusca, 92: c' è ancora capriccio che vuol dire riscotimento
(14): il povero curato non c' entra: fanno i loro pasticci tra
dicev'ora che per bene adoperarle non c' è di bisogno dell'autorità degli antichi
. e. cecchi, 2-172: c' erano le incantate vendemmie, per filari
ad un richiamo. / « chi c' è? ». socchiude la finestra,
notte illune.. / « chi c' è? chi c'è? non c'
. / « chi c'è? chi c' è? non c'è nessuno, mamma
c'è? chi c'è? non c' è nessuno, mamma! » /
ch'io resembri a scigna, / c' ogni viso tene mente. giano, xvii-603-11
fatta loro e consigliatesi intorno al resentimento c' hanno deliberato di far contra n.
suono. pirandello, 8-614: non c' è pericolo che la maggiore delle tre
giorni dopo pierino usciva di camera. c' era stato un leggero risentimento bronchiale:
, risentitamente: « monsieur! de gaulle c' est la france! ».
non c' è di bisogno sentirla daccapo; che troppo
, 5-163: tra i cafoni delle leghe c' era sì qualche gruppo un po'risentito
. s'ebbe anche anticipata assai, c' era in fin d'ottobre e sparì presto
(243): in questo tempo che c' era 11 papa il castello non teneva
una quarta moglie, ma nelle riserve non c' era più nulla da estera che la banca
meno. g. bassani, 3-34: c' erano poi gli esami riservati ai privatisti
un contratto intricato come un cespuglio, c' era... una clausola di
, la quale più che la vita c' è cara. e per tale effetto non
sereno, / penso ne l'occhi tuoi c' hanno tal forza / da disgombrar da
, / vedennoce deo presente en ciò c' avea a resguardare. lancia, 3-23:
è dato speranza, / o tu c' hai efigia d'animal resibile, / perviensi
di fegato e che sanno tirare: c' è il caso che si rendano utili davvero
rendano utili davvero, nelle imprese dove c' è più da risicare. -impers
pericolo. fagiuoli, xi-76: non c' è rimedio / di pigliar moglie,
di città o di campagna, non c' è differenza: risicano la giornata, e
vi si trattenga egli di troppo; c' è il risico, s'e'non toma
medici dicono che in dargniene dell'ordinario c' è qualche risico e che lo stillato
beata. cremaschi, 133: qui c' è aria da ballo angelico, caro il
risipola facciale. è grave, ma c' è ancora speranza. d'annunzio,
di santi in litografia;... c' erano santi d'ogni paese e d'
risma se ne vanno a quell'osteria che c' è sotto san lazzero: lì ti
al santo loco, c' agio audito dire / si mantiene sollazo,
soffiare e risoffiare: / intorno non c' è legna da bruciare; / no,
che risponde a quella nella quale euclide c' insegna, proposti tre numeri, trovare il
. soffici, vt-100: la polmonite c' è ma pare che sia limitatissima e che
del salone. sinisgalli, 6-105: c' è da risolvere un problema d'architettura.
aspetta una passatina d'acqua, ma non c' è risolvimento a nulla.
22-13 (92): se'tu colui c' hai trattato sovente / di nostra donna
lacopone, 64-6: o novo canto c' hai morto el pianto / de l'
parte. sbarbaro, 4-32: c' era una volta a genova...
risorsa inesauribile e polivalente del cinematografo, c' era l'argomento della verginità, scabroso,
spiritosissima -e non eran lodi sincere: ora c' è qualche cosa da dir sul suo
dante, inf., 20-39: mira c' ha fatto petto de le spalle; /
villaggio, / vi ritrova quello che c' era: / l'odore di mesi di
testrici che ci si retrovasseno che messe c' avesse in che istato e condissione si fusseno
va!) / tuto altro efetto c' ommo vero compie? cino, iii-181-40:
.. nuora entrò in casa, c' entrò per parte, ma poi ci s'
i. lengname e'tegoli dela casa c' avavamo in sula terra nostra lungo grieve,
de te dir poma? / a chi c' è annegato de sotto e da lato
così ritta la ventura testé che non c' è persona, e forse quand'io
ci tornassi ci sarebbe chi che sia che c' impaccerebbe ». 11. onesto
, / o prima o poi, c' è varie oppinioni / e molti dubbi e
[s. v.]: 'non c' entrano né per ritto né per rovescio'
. pasini, x-2-448: in italia c' è chi accetta cristo per amore dei
accetta cristo per amore dei preti; c' è chi sopporta i preti per amore di
dei maschi in amore assicurano che non c' è ombra di fair play né istinto di
si sente piu odor di cucina, non c' è più nulla d'un banchetto.
: la barca risaliva faticosamente un corrcntino. c' era un sole così ardente che il
, 1: sull'area della continassa c' era anche quello, dichiarato, di
una casa degna; vede, chi c' entra non ne riesce, tanto pongono amore
opportunamente smurare. temanza, 41: ivi c' erano scale interne e corridoi, che
, e ne facea riuscire tutto quello c' hai udito. fucini, 4-180: badate
.. le due stelle rivali non c' entrano per nulla in questa avventura!
e per ogni rivale buttato sui sassi / c' è un bastardo di più sotto il
ordine sociale. pavese, 5-17: c' erano feste, processioni, nozze;
erano feste, processioni, nozze; c' erano gare con le bande rivali.
. ghislanzoni, 1-8: c' era un casino di nobili e un casino
patron rivalersene / vorrà sopra di me, c' ho vacche e pecore. magalotti,
dei giornali. arbasino, 19-22: c' è qualche affinità biologica o identità etnologica
reale è andato perdendosi se nel frattempo c' è stata una forte crescita dei prezzi
e nel tutto perdenza; / poi c' aperta merzidi 7 inver me no rividi,
quel nuto scavezzacollo e tanto in gamba che c' insegnava a tutti quanti e sapeva sempre
a rovescio, e il conto toma, c' è qualcosa in loro, qualcosa di
punti storici più essenziali... ma c' è pure un'arte di sorprendere con
omicidio non era ancora stato rivendicato poi c' è stato un riepilogo delle forze dell'ordine
risposta ci sia, ma si sa che c' è risposta. le frasi che l'
azione terroristica. arbasino, 19-22: c' è qualche affinità biologica o identità etnologica
pavese, 1-33: dietro alla casa c' era una stoppia che teneva mezza la
ch'io meritar potesse lo donato / c' ho ricevuto da vostra valenza, / sanza
della riverenza. nomi, 10-79: c' è però questa sola differenza / che
, 100- 13: amor comanda c' onni servitore / sforgi l'intelecto cum
buona rasoiata. cantoni, 604: che c' è? -sono pio paletti -e
/ puse la mia entennenza al monno c' ho veduto. giostra delle virtù e
restanti dei davitti / d'animo tal c' or fa elvio mi riverghi.
si entrava riveriti da tutti, e c' era sempre un tavolino in un angolo all'
che volava / a quel tempo non c' eri e fu riversata in un'altra /
cicerchia, xliii-415: la gran dolcezza c' a'tuo santi piei, / maestro
c. e. gadda, 6-58: c' era,... in quei giorni
o scaglion va giò pel fiume / c' ha con calcina il montanar turbato, /
e figlio, 'i veggio bene / c' al padre tuo pur convien che reverta /
, -aveva detto il padre; -non c' è nulla che rivesta un vero e
sp., 25 (430): c' era un arco trionfale, costrutto di
strada affollata d'odori, dove non c' è posto per passare né per farsi sentire
, 8-56: nell'orto di casa mia c' è un pergolato già tutto rivestito di
mio castello. belo, 55: non c' è la più insopportabile cosa de un
teste. p. levi, 3-121: c' è il tipo rancino, invece,
, fa una palude... c' na nome stige. bibbia volgar.,
/ vincer che taltre qui, quando ella c' era. g g
come antonomasia ogni volta che dal pollaiolo c' era rivogato un gallettaccio vecchio, morto da
qualunque parte si rivolga l'occhio, c' incontriamo in benefizi di dio.
in piazza della roba (del grano) c' era due che contrattavano della saggina.
: ecco, disse, come costui c' insegna, a dover procedere co'cristiani
bene [le canzoni]: non c' è dubbio. quasi sempre, voci di
d'insonnia. vittorini, 2-202: c' era il braciere acceso, in mezzo,
cattolica. « quando penso che al mondo c' è della gente come pulga,
. calvino, 8-123: a bordo c' è un uomo solo, armato di rivoltella
sono ingegni superbi nvolti a fini che c' importano poco. -in relazione con
chiedeva notizie di quella mezza rivoluzione che c' era stata a roma e in romagna
tre. allora dentro di me c' è stata la rivoluzione. 8
/ bacco in tal tempo a rivotar c' invita. -sgomberare un ambiente dalle
palizzata dalla parte dove su per giù c' era la casa nostra e ci costruiranno la
ferd. martini, 1-ii-397: non c' è stato tempo a rizzar la mia
grava ». d'annunzio, iv-2-3: c' era un mucchio di ciociari addormentati all'
correre ah'in su, rizzavano cattedra e c' insegnavano a parlare la lingua nostra.
piazza della roba (del grano) c' era due che contrattavano della saggina. cantoni
mai nella sua camera anche quando non c' era lui, di toccare menomamente le
). magalotti, 9-2-183: non c' era per me da fare altra fine
po'seccato. barilli, i-165: c' è un argomento sfatato, un ambiente sciupato
. il racconto sì, abbastanza. c' è dentro un po'troppa roba, e
mandar giù quel po'di robaccia che c' era dentro. 3. opera