. vittorini, 7-86: non c' è niente da dire: il concetto di
stato sicuro che tra lei e trude c' era un rapporto omosessuale, già preannunziato
: ancor ci ha molta gente / c' han certi vizi in dono et in servire
per la moglie e la figliuola, c' è il bisogno ai sottrarsi a quella vita
vecchia città fatiscente, di cui non c' è più quasi nulla, è colata la
. barilli, 5-85: sul lettino c' è un bimbo di tre o quattro
repubblica », 22-v-1986], 4: c' è il precedente della sme a ricordare
i colpevoli d'un delitto che non c' era, ma che si voleva, furon
saletta era di proprietà jbiagini, che c' era già trascritto il precetto di vendita.
], 3: da un lato c' è un passato che si perde nella notte
secoli..., dall'altro c' è un futuro ricco di possibilità ulteriori.
drammatico. betteioni, iii-411: qui c' è un''azione 'che si sviluppa
annunzio, iv-1-1025: nella nostra casa c' era una finestra che rispondeva su una
, / onde ognor biasimi / quello c' ho indosso / e quello celebri / che
. buzzati, 6-42: che sbagliata infanzia c' era alle sue spalle? oppure era
, 7-200: favelliamo ora di quelli c' hanno una legione di nomi addosso,
dell'immortalità a favore del fratello? c' è, non dico un mito, c'
c'è, non dico un mito, c' è, è vero, qualcosa di più
è costretta a indovinare. fortuna che c' è avvezza. pascoli, ii-416:
. serra, ii-160: se c' è un autore che, e per il
subito lo sporco e il disordine che c' erano in casa di bube.
, divisione. rosmini, vii-198: c' è una cosa di cui non si predica
notizie precise... nella poscritta c' erano due righe sconsolate d'isabella.
del camion, a proposito del quale c' erano state delle testimonianze precise.
calligrafia; ed era precisa, non c' era una macchiolina in tutto il quaderno.
un ente. rosmini, vii-198: c' è una cosa di cui non si predica
normale. visconti venosta, 25: c' era di serio nella scuola del pozzi
meritarla di là, che amiamo e c' invaghiamo di questo lampo di grandezza,
o scolastiche. arbasino, 19-122: c' è la stessa differenza che scegliere da
che, precedendo con la croce, c' invita a seguire le sue vestigia.
mondo budello! icché si fa? -chi c' era? il cavallucci torse il collo
tutti fossimo / (tempo, ma c' è chi crede / di darti ancora prede
follia di spendere oggi. se non c' è più sicurezza, non c'è
se non c'è più sicurezza, non c' è più ricchezza. 20
alamanni, 7-i-202: l'età fugace che c' incurca e imbianca / a predar cominciò
fra giordano, 7-126: i giusti c' hanno già idio e quel regno per fede
. iacopone, 30-29: puoi c' hai apparata assai de la scrittura,
: lassate predicar i preti pazzi / c' hanno troppe bugie e poco vero. bibbia
sapore da lei ho sentuto, / c' a molta gente ne pò predecare. bandello
una de te magioni di paradiso, c' ho già udito a'frati molte volte predicare
fra le virtù della nostra generazione c' è anche questa: di predicare, a
uguccione da lodi, 76: quelui c' altri voi predicar, en- prima de'
carducci, iii-21-289: della torre non c' è vestigio, ma della casa, mutata
cose torte, / lo mio officio non c' è adoperato. i. alighieri,
. g. bassani, 3-34: c' erano poi gli esami riservati ai privatisti:
: e chi piglierò io? non c' è principe che, sposandomi, non
villani, 4-55: 1 rettori, c' hanno poco a fare all'ufficio, intendono
. chiaro davanzati, 57-12: ciascuno c' ha gioia acquistata / no la diparta
con così sùbito andamento e di ciò c' hai donato non essere priva- tore!
è arrivare a bottega vuota e se c' è gente aspettare di essere a tu per
là non ci fosse gente, nessuno c' era che potesse valutare il meraviglioso privilegio
escursa m'è la regoma prò 'l freddo c' ho sentito. storia de troia e
ne sono insegnato; / e danno c' amo e non sono amato. monte,
, che ha valore infinito. finché c' era anche una sola probabilità su un miliardo
5. con valore d'inter. non c' è problema: formula frequentemente usata per
esterni. pasolini, 12-184: non c' è problema. / noi, tuoi compagni
] raspa la cute.. ecco, c' invita / la proboscide e succhia.
patria; e le circolari ministeriali non c' impediranno di procacciarcela. -fornire i
1-18: quando fu sull'uscio di casa c' era dell'altra gente a aspettarlo:
procedere. b. cavalcanti, 2-157: c' è un altro modo di procedere che
non volendo perdire el nostro, noy inviti c' è convenuto procedare ad le predecte cose
ma stimo, al mio sentire, / c' amor tanto di voi in me procede
vèr noi? ungaretti, xi-33: c' è nel museo municipale la porta chiusa
viale vecchio di cipressi vecchioni... c' è un'antica processione di formiche rosse
leandreide, 19-45: ma vedi cosa c' è che volio adesso / farti avvisata,
del pensiero. michelstaedter, 652: c' è un'evoluzione nell'arte del tolstoi.
primi romanzi all'arte sobria degli ultimi c' è quel caratteristico processo di purificazione che
nella scultura quanto nella pittura... c' è qualcosa d'interno, di viscerale
difficili, dispendiosi. sinisgalli, 6-195: c' è un'analogia strettissima tra la sostanza
, e la sera, in piazza, c' era una folla enorme, venuta anche
nostro idio / suona tuo corno, c' ha la voce altana, / che carlo
senza pascere. pascoli, 1-372: c' è rimasto solo il vecchio drea che ha
ed altre curiose osservazioni... c' indusse a tentare qualch'esperienza per via d'
dei poveri, che lo straniero loda e c' invidia. -procuratori dei sacri palazzi apostolici
nell'aria torrida del pomeriggio canicolare, c' eravamo tuffati nel fiume: i miei
, e hacci molti romei, guarda se c' è qualche proda; fa'e acconciati
la prodega. anonimo, i-650: quelli c' à fino pregio di prodeza / tegno
. sanudo, liii-505: altro non c' è di novo, perché la reduction de
vostra balìa, / né in altrui c' aia ferma prodeze. bonagiunta, xxxv-i-268:
autori antichi, massimamente gentili, non c' incantino in guisa che perdiamo la dovuta
esmeralda 'è la elssler, non c' è più di che maravigliarsi, se perfino
dio], dal quale, peccando, c' eravamo partiti. granucci, 1-126:
in ricevere:... delle punizioni c' ho date ho dolore e di quel
ho date ho dolore e di quel c' ho perdonato allegrezza. -che usa
rallegrar facendo gioia, / gridando forte c' al postutto muoia. domenico da prato,
relativo. borgese, 1-323: nella moltiplicazione c' è il prodotto in fondo alla colonna
produce e spande il maledetto fiore / c' ha disviate le pecore e li agni
14-66: dietro ogni bicchiere di vino c' è l'immaginazione della terra che l'
, 266: gli elimenti... c' hanno alcuna cosa a producere, producono
pagliaresi, xliii-32: questo lebbros'uom c' ha più tristizia / san nacque e
la fertilizzazione filosofica della vita italiana non c' è altro mezzo che produrre buona e
g. bassani, 3-85: non c' era voluto niente di più, 'garantito
uso proprio o all'altrui. non c' è consumatore, per quanto da nulla paia
vulcano. cesarotti, i-xvn-263: la natura c' istruisce talora più allorché torturata dalla inobbediente
moravia, 15-9: nel mondo moderno non c' è l'abbondanza, c'è la
moderno non c'è l'abbondanza, c' è la produzione la quale non è né
una certa coscienza un certo rimorso che c' importuna e ci rinfaccia le nostre mancanze
impassibile. gozzano, i-427: non c' è spazio che non sia stato scolpito
manca! / e più ten colpa, c' hai posto le mane / su la
questa mia / finisce in nozze: sol c' è differenza, / che le commedie
autori antichi, massimamente gentili, non c' incantino in guisa che perdiamo la dovuta
profenda. bersezio, iv-24: nella scuderia c' erano giusto due buscalfane, alte,
354: savio il gelso come se c' intenda, / ha messo a tempo.
al suo co- manno, / sì c' oramai non saccio la partenza. cavalca,
leggieri cosa non cercare la gloria, quando c' è negata; molto per certo ci
certo ci è difficile a fuggirla, quando c' è proferta. fatti di alessandro magno
bisogno militare, devono esercitarsi da quelli c' han da professare la soldatesca. tesauro,
, un fiume? ». non c' era vanteria, ma tranquilla sicurezza professionale.
svolta. alvaro, 11-35: c' è una carità e solidarietà perdute a
io... per la conoscenza c' ho del signor ottavio santa croce, nunzio
(380): non solo lo studio c' ebbe una parte, ma ce mebbe
, 14: in quelle due case c' erano otto professioniste che quel giorno e nei
gridare che siamo troppe, che non c' è più posto da respirare, che così
croce, ii-1-130: la cattiva letteratura non c' è ragione di chiamarla giornalismo, perché
fessoretto, chi li volesse, e c' è chi li vuole. -vezzegg
ver vostro detto si sconta, / c' ongni profeta saggio ne raconta / ch'è
imprimi / il saper di quegli altri c' han cantato / tuo figlio e pria tant'
sia profezia naturale. rebora, 3-i-555: c' è una vita di saint-simon, il
del palle- strini, perché tu non c' eri più. bacchelli, 13-64: egli
. g. raimondi, 4-114: c' è da vedere per i ferri. i
s'allontano da quel luogo dove non c' era buon'aria per lui. pellico,
f massaia, xii-12: non c' illudevamo sino a credere ch'eli non
scrivere, dicendo che, giacche la c' era questa birberia, dovevano almeno profittarne
, / se debbo dirlo, mi c' infastidisco. parini, giorno, app.
. cecchi, 8- 128: c' è un continuo afflusso di linfa terrestre,
, giudichiamo a nostra volta che non c' è delinquente pessimo degno di morte il
approfondire. pavese, 8-391: c' è una piccola e razionale consapevolezza che
interiore. borgese, 1-107: dove c' è sensibilità c'è anche la bravura.
borgese, 1-107: dove c'è sensibilità c' è anche la bravura. io ho
bravura. io ho visto subito che c' era tanta profondità e tanto dolore dentro
sempre molto profondo. serra, i-262: c' è una coscienza più sicura, una
polve. santi, ii-128: frattanto c' imbattemmo in una via romana che,
cuoio antico. gaada conti, 1-45: c' era anche una comoda, profonda e
vittorini, 6-26: nella mia casa c' erano scalinate di marmo, alti cancelli di
il governo assicura di volere eliminare; c' è soprattutto lo sterminato, immenso,
tutto il pomeriggio... prima c' era un'esplosione violentissima, profonda, rauca
dirieto m'ho laggato, / e c' era pur chi mi voleva bene. /
degna / come se'tu, madonna, c' ài la 'nsegna / del creatore altissimo
. ariosto, i-rv-86: tutto ciò c' hanno in adomarsi spendono, / polirsi
buon vento. gozzano, ii-87: c' era una blandizie mondana acuta fine /.
, di sigarette egizie.. / c' era un profumo forte che inebbriava i
, quasi terminata. così e così. c' è del volterriano buffonesco, un po'
ha santificato / da quillo originai peccato, c' ante / per lo primo omo era
can séte, a'conigli, / c' han scorza d'uom a guisa di lumaccia
l'eseguirla? ^ dal detto al fatto c' è un gran tratto '. c.
ungaretti, xi-327: l'acquedotto non c' era. finalmente questi pugliesi a furia di
il serbatoio dell'assuan: dove non c' è qui traccia del nostro sudore e del
ho avuto tempo di sentirne programmi. c' è il notiziario, la politica, la
carico il programma della giornata governatoriale. c' era, per cominciare, l'ispezione
xlv-258: in questa sua pietosa bugia c' era... il solito programmatico amore
. p. santi, 1-113: c' è la questione dell'arte programmata,
è la questione dell'arte programmata, c' è quella del cinema resistenziale. programmatóre
piazza assai spesso inconcludenti o dannose, c' era la progrediente formazione di un partito
salita. gadda conti, 1-72: c' era un albero di nespolo a pochi
della distanza in quelle [comete] c' han movimento apparente, possiamo dal movimento
salgono da una a tre! un'intesa c' è stata: sul mantenimento di prezzi
, 7-183: in tutte quante le paure c' è un discorso proibito, un interesse
carte / (se 'l capitan non c' era, sì severo / proibitore in questi
presentate tutte due alla censura, giacché c' era una antica legge, ma andata in
, 1-320: questo è il canto c' ha fatto trionfare lo stigliano per la
anti. pasolini, 13-51: c' è della 4 pruderie ', nella stampa
, più chiusa: qualcosa da scartare c' era sempre, pericoli e speranze si
di avere un figlio. e se non c' è un marito, la 'proiezione
primo alvear. pascoli, 362: c' era un bisbiglio come di parole. /
di distruzione. moravia, 15-44: c' è una prima pagina con il motto
di tutto il mondo unitevi », poi c' è il frontespizio, poi c'è
poi c'è il frontespizio, poi c' è una velina che protegge una fotografia di
terriera tutto è chiaro, tranquillo: c' è perfino un'illusione d'eternità, di
vostro ruggito. ungaretti, xi-20: c' è in mezzo dia strada anche qualche donna
s s to, / c' a fino amore faria displacire. chiaro davanzati
. g. raimondi, 3-9: c' era giulio zanardi: grande promessa del socialismo
443: in quel punto la nostra guida c' mdicò un ammasso di lava, sotto
[di w. whitman], c' è un nobile fondo di generosità naturale
abbisognerebbero trecento lire circa.. -non c' è male! per un primo mese
davanzati, xx-35: si convene a donna c' ha biel- tate / modo di veritate
, 467: tomai., tu non c' eri. / per casa era un'eco
allievi interni, soprattutto se promossi, non c' erano forse giorni più belli.
b. croce, iii-32- 260: c' e chi risponde che, poiché è un
229): ne ^ tumulti popolari c' è sempre un certo numero d'uomini
singolare: 'prima che mi pagasse c' è voluto un prognostico '.
; / nullo ferro ci apponta, tanto c' è dura pronta. = deverb.
. anonimo, i-501: ciò c' altro omo a sé noia o pena conta
medico ci fece passare nel retrobottega, dove c' era il let- tuccio del pronto soccorso
quel momento il medico di guardia non c' era, l'infermiere di turno s'era
levi, 6-109: a new york c' era il panico, e c'erano i
york c'era il panico, e c' erano i propagandisti del nostro governo che
perché, andavano dicendo che in italia c' era lavoro per tutti e ricchezza e sicurezza
si guardava sotto il sandalo, se c' era rimasto il grigio della combustione, io
sé. beltramelli, iii-777: non c' è armonia che non sia vita.
le masse, perché la ragione di rivolta c' era per tutti, perché generale era
i più vivono in feroce celibato, c' è chi s'è portato la mogliera,
dorfl. es, 7-113: non c' è dubbio che attraverso questi mezzi meccanizzati
v'intrigasti in quelle bionde chiome / c' hanno del mondo l'altre forze dome
i capponi-capponi ed i capponi ultrarigenerati, c' è di mezzo il propionato di testosterone.
apprendere molte verità di una prigione che c' instruisce del passato, ripetendoci le cagioni
anima. frocchia, 888: non c' è filo d'ombra tutto intorno,
donne, per un certo perverso proponimento c' hanno neh'animo, se sono pregate,
4-19: -laggiù, se non sbaglio, c' è una coppia, -disse bice.
sono esattamente proporzionali alla colpa e non c' è possibilità di errore nelrapplicarle.
94: la mattina... c' incaminammo verso tebe, città capitale della beozia
era lasciato scappare senza badarci anche quando c' era la madre: che per chi
per chi non è ricco a milioni c' è poco sugo a stare in patria,
di leggere i suoi libri dove non c' è ombra delle proposizioni ree che le vengono
terriera tutto è chiaro, tranquillo, c' è perfino un'illusione d'eternità, di
proudhon (1809-1865) 'la proprieté c' est le voi ', usata, specie
allora vacante. leoni, 736: c' inoltrammo ne'canali della val del becco
chiaro davanzali, 87-4: la voglia c' hai non ven di saggio loco,
f filarete, 1-ii-585: ancora c' era calimede, il quale pareva che
di campagna. beltramelli, ii-218: c' era un commesso viaggiatore...,
di lano, in posizione dominante, c' era una villa nascosta in un bosco
cadere egli non comandò alla terra che c' inghiottisse e agli animali che ci divoras-
è più propria all'uomo magnanimo di quella c' ha per fine la grandezza. boccalini
. manzoni, \ i-i-ii: non c' è in italia una lingua la qual sia
carducci, ii-10-163: nell'ultimo tuo foglio c' è una amabile e proprissima improprietà:
veggio eo, / è come il prò c' ha bene. randello, 1-39 (
a l'ombra. luzi, 11-46: c' è? proprio non lo ritrova /
vittorini, 5-278: da noi non c' è più nessuno che, in letteratura
come capita sempre per i motori ferrari, c' è molto da dire...
, sì, la nostra prosetta credo che c' entri per qualche cosa. faldella,
ma si sa, lì poco discosto c' è il lago, e questo rappresenta
in prosa, e la oesia c' era già tutta, e anche la musica
luca prosciolto e scarcerato: in ferrarese c' era terra per tutti.
gniore / iunon, pluto e nettunno, c' ogniun fore / sortissin con lor forze
loro polverine e le loro garze quando c' erano gli alti esplosivi e i gas asfissianti
fissaggio. pirandello, 6-480: c' è qui un intero esercito d'uomini e
in somma non avete nulla? -non c' è altro che ova, presciutto e formaggio
della capitale. verdinois, 45: c' erano prosciutti, caciocavalli, fichi secchi,
facendo constatare la quantità di stoffa che c' era voluta per eseguirle. sbarbaro, 5-35
doppio premio a chi presenta vivi quei c' hanno proscritto et anco invitano con larghi
di devozione. carducci, ii-4-43: c' è quassù il fanfani, a grande onore
e 'il ratto di prosèrpina ', c' è un nuovo atteggiamento spirituale che meriterebbe
, ma il nome di vincenzo monti non c' e. 2. atteggiamento improntato a
in altro rifondersi che nel concetto innato c' hanno gli uomini di essa provvedeva divina
1-iii-259: la stessa prosperità nuova, dove c' era, portava disagio, crisi d'
dì piglian la strada, / poi c' hanno il vento prospero e sereno. brusoni
schifo benissimo proveduto per ogni occorrenza, c' incamminammo con prospero vento verso corinto.
dritto, reflesso e refratto, e c' insegna le cause e modi del vedere e
. achillini, 188: altri ci son c' han spirto pellegrino, / in legno
essere così in alto. di fronte c' era una casa della medesima statura e
, già, disse mio padre; c' era da finire sulla panca degli imputati,
, 24-175: in fondo al nostro amore c' era la prospettiva, non importa se
vista e il miracolo in prospettiva, c' era molto da tradurre in materia aziendale
, cioè gli solari e lochi ameni c' han prospettiva. -fare prospettiva:
sempre qualcosa nuovi. carducci, ii-10-53: c' era un vinetto bianco nel quale affogavo
vicoli, alcune magioni, anche di quelle c' hanno più prospetto, profanate dall'abuso
sostanti arbasino, 19-329: né c' è bisogno dell'etologo o del pros-
: e. ccome alla cananea, / c' altro dio che. tte te- nea
predicarlo, o sì ben dire / c' a la lor fede el faccin prossimano!
/ se ben dritto considero, / c' è rimedio, ma unico. botta,
laide opre / compienti, nelle stanze c' hanno doppia / riuscita; negli usci
b. del bene, 1-310: c' è pur qualche bue di razza più
e la statistica orribilmente indeterminata della miseria, c' è da meravigliarsi con noi stessi,
. de sanctis, ii-n-235: quando c' è l'analisi,... [
5-v-1986], 2: non c' è stato evento, episodio, incidente,
barilli, ii-436: in africa non c' è l'abitudine di nascondersi dietro un paio
e soprattutto nei territori inglesi, non c' è anima viva che usi proteggersi la vista
libro molto ben stampato... c' è una prima pagina con il motto «
tutto il mondo unitevi », poi c' è il frontespizio, poi c'è una
, poi c'è il frontespizio, poi c' è una velina che protegge una fotografia
nell'arte e nel romanticismo di sibilla c' è come lo stesso soffio di questa utopia
c. e. gadda, 7-206: c' è, in ensor, una proteiforme
8-177: - grazie. non c' è pericolo, -rispose il lagumina, protendendo
gran luce. tutto popolo. e c' è chi si protende dal parapetto a
, 1-136: dietro l'uomo, c' è nell'ombra un'altra famiglia, la
proterva p p / c' a pan non fu colei che vinta e
la 'protesta sociale ', se c' è o se pretende di esservi, può
sotto 'l protesto / di quella libertà c' hanno le fiere, / le mercanzie dannose
. bernari, 7- 50: c' era solo una prostituta che si fa sullaporta
bisogno di protezione. jahier, 47: c' è una grande protezione nella carezza delle
, 5-45: nell'atteggiamento di lei non c' era altra richiesta che di protezione.
. cicognani, v-1-337: allora non c' eran, nel gioco, le reti di
protezionismo industriale. einaudi, 1-122: c' è un protezionismo che risale ai momenti
più ingenui del mercantilismo volgare; e c' è un protezionismo moderno od almeno poggiato
formalità. fenoglio, 4-45: c' era nel tono di tito un rispetto profondo
al mitridate et al resto delle medicine c' hanno in bottega. siri, ii-42:
il romanticismo. pa-pini, iv-408: c' è stato chi ha voluto far dell'alfieri
queste nubi si presentano nella seguente formazione: c' è un lungo piatto basamento dal quale
9-7: ho saputo che a scuola c' erano state le prove d'una specie di
di ritrovar sul posto la cosa che c' eravamo immaginata né più né meno ai come
a sempre nuove prove... non c' era nulla che non sapesse fare:
nella sua vita nova / virtualmente, c' ogni abito destro / fatto averebbe in lui
magalotti, 9-1-88: quanto al 'c' avea 'per 'ci avea ',
/ cusì se voi provare l'amor c' agi albergato. proverbia super natura femmarum
delle palle. jahier, 215: non c' è bisogno che c'insegnino i
: non c'è bisogno che c' insegnino i 'muc '-tedeschi -che l'
: chi à t suo presto prova / c' o- gn'altro va morendo. iacopone
ch'è adobbato, / in quella c' à provato, / più di null'altra
soltanto a parole! pavese, 10-196: c' era da provare a me stesso che
terza scienza di filosofia. questa propriamente c' insegna provare e mostrare ragione, perché
tagliati tutti a un pari gli ulivi; c' è la sua regola nel potarli,
: or vegio ch'è provato / zo c' audo contare. fra giordano, 1-85
fossero pure dei comunisti provati, non c' era da fidarsi. 9.
riscoterà. bernari, 6-135: non c' era indumento che non rivelasse la sua
15-xi-1986], 25: come un tempo c' erano i figli della colpa, così
mente si può fare, e delle corrispondenze c' hanno le città con le città e
. pavese, 7-72: a trofarello c' era il sole. presi il volante.
cantante). carducci, iii-24-365: c' era già... l'impostatura e
, non di sentir tasto, / c' al primo provo d'amor si distolle,
epistole], 451: con le parole c' insegnò, con l'esempio ci provocò
. stuparich, i- 112: c' era della provocazione in molti di quegli sguardi
suo servente di gioì prolungato, / c' a fino amore faria displa- cire.
bambagiuoli, 62: opra novella, poi c' hai dimostrato / li vizi e le
costoro; / e ringraziava iddio, c' ha preveduto / che due baron non
, 8-777: la mamma senza te c' è stata per tutt'un mese;
la scrive, e i bei provedimenti / c' hanno al volare e al dormire ancora
alle non licite cupidi- tadi di coloro c' adimandavano i triomphi pe'dibili acquisti.
la prudenza], quando del fatto c' hae a fare provede dinanzi che ne può
. fanzini, iii-463: al secondo piano c' è aeronautica; ma prima c'era
piano c'è aeronautica; ma prima c' era stata la regia guardia, la
a vercelli, nella scuola normale non c' era; la storia e la geografia qualcuno
in proweditoria, a un'ora che non c' era nessuno, m'ingiunse con parole
saluto / ben contar no 'l porria c' all'alta stella. -sostant
bene in provedenza / vèr me, c' amor m'à miso in sua possanza.
querelle narrate e le concette, / c' hai per me fatte e fai fuor del
, 17 (301): « la c' è la provvidenza! » disse renzo;
; e al- ra.. non c' era più rimedio; la buona cosa,
quelle si aumentavano sul rinnovo: non c' era da sborsare un centesimo. soldati,
persona sua propria, perché, quando c' è, se ne va sempre aliando
improvvisazione. pasolini, 13-230: non c' è nessuno che non si senta autorizzato
dei grandi. ungaretti, xl-275: che c' entra il neogotico in questo ottocento da
dalla sera avanti. saba, 533: c' era nel mezzo una tavola dove /
). pirandello, 7-857: non c' era stato verso d'indurla ad andare
savio e iscalterito in su le cose c' hae a fare, in conoscere il bene
nelle sue operazioni e fuggire il male c' ha conosciuto. gherardi, 2-i-27: l'
molesto, / e da natura prudente c' è tolto / il parlar ne'primi
che potesse. muratori, 10-i-223: c' è insegnata questa prudente regola dell'apostolo
». montale, 3-126: nella sala c' erano forse una quindicina di persone che
formare sogni troppo arditi, la prudenza c' insegna d'inter- narci sotto il portico
l'uomo non è mai libero. c' è qualche cosa di più grande e di
e la cagione / e la dannazione c' hane l'omo dannato. dante,
ogni scelleratezza. carducci, iii-25-249: c' è da sperare, e da desiderare
prudenziale. pomilio, 4-231: c' è il ricatto del silenzio e quello della
quello della paura... e c' e la prudenzialità patema delle diffide della
ti prude, e del resto che c' è se ce la fai, dove non
altro può essere? uno scherzo. c' è gente a cui prudono le coma:
. viani,, i9<-53> sul prugaccino c' era legato un grosso delfino thè aveva
a innestare, e l'albicocco che c' è ancora nel giardino l'ho inserito io
a letto non si levi, c' è la neve », egli grida.
rose. de pisis, 1-30: c' è un gran tappeto strano azzurrastro..
, così intrecciati fra loro che non c' era pericolo che uomo o animale potesse passarvi
21 (367): -che allegria c' è? cos'hanno di bello tutti costoro
diffusamente. bartolini, 19-13: c' era, che occupava con la sua mole
corsa aveva le pnirigini, ma la lascivia c' era nell'aria, c'era nel
ma la lascivia c'era nell'aria, c' era nel sole, c'era negli
aria, c'era nel sole, c' era negli odori. lucini, 6-129:
ce la fanno prurire e con quel prurito c' inducono, grattandoci noi, molestia
dell'intelletto. s'un pover'uomo c' incappa e si lascia vincere da quel pizzicore
malachia - * ignis ardens '- c' è parso che non dispiacerebbe a'lettori italiani
esso. dorfles, 7-26: c' è... un altro fatto sostanziale
di domande e risposte in cui non c' è vera dialettica, in quanto una
gli conferma che per il momento non c' è mente di più grave di cui
. bocchelli, 2-xxiii-777: c' è tutta una letteratura a cui..
no dannunziani), non c' è dubbio che esistano i dati per
'apparenza 'delle super- strutture c' è un fatto dello stesso genere: un
in questi ultimi tempi... non c' è dubbio che il linguaggio giornalistico
del romanticismo. tapini, iv-408: c' è stato chi ha voluto fare deh'alfieri
'geofisici e mentali. se non c' è tutto questo, si fa solo storia
epilettoidi. pasolini, 9-454: se c' e sereno, è quel sereno allucinato e
per bach, ma le mani! c' è un birbaccione di professore tedesco che gliele
o ideologica. ottieri, 2-285: c' è una cultura indemoniata e un'altra
capitoli di 'antica terra '. c' è la tua arte migliore, nei suoi
enr. morselli, 6-ii-158: non appena c' è di mezzo qualche sintomo di ordine
ne vorrà sapere, la conosco: non c' è nulla da fare con lei.
è venuta, perocché la tenebra che c' era de'molti peccati mortali, i quali
del municipio e alla porta della parrocchia c' erano le pubblicazioni. codice civile,
quelle mura. cassola, 2-288: c' erano poche probabilità che la censura permettesse
radio su città di messico... c' è il notiziario, la politica, la
xiii-224: in cima a quel palazzo, c' era una scritta pubblicitaria luminosa, con
einaudi, 276: che sugo c' è a classificare sotto la voce '
insigne bontà. pratolini, 2-484: c' era il gagliardetto del fascio con la guardia
studi di politica e di diritto pubblico c' era non poca dottrina e larga conoscenza di
osa applaudire. borgese, 1-16: c' è un po'd'impazienza nel pubblico
di acquei e di fungenti, che c' erano. pubiococcigeoanulare, agg.
e policromie musicali:... c' erano lo straussiano e lo strawinskiano e c'
c'erano lo straussiano e lo strawinskiano e c' era quello che aveva maggior successo nei
affettuoso. pirandello, 7-1002: -non c' è avvezza, -riprese ersilia.
nella nostra società timorata e pudibonda, c' incontriamo, ci uniamo, restiamo più o
verecondo. de pisis, 1-452: c' è una venere con gambe affusolate e
occhi vivi, su tutto il suo volto c' era una tale luce di pudicizia sorpresa
quista cosa mi tegno contente, / c' acerba mi trova omni mio inimico.
5-25: dietro alla formazione del pasolini c' è in auge la retorica detta neorealista.
puelli. panzini, iii-591: non c' è lì, in casa, una silvia
superstizione, non lo nego, ma c' è anche, direi, una volontà
vita al sommo, poi che stato c' era nel basso stato de la puerizia.
). d'annunzio, iv-1-178: c' è qualche cosa dello stupore e della
esser cacciata fuori della porta, perché c' e rischio che, in siffatta lotta
il ferrarese con le lor puglie di grano c' inondano. = dal toponimo puglia (
lo foco iugne; / ed omo c' ha le pugne / de volere parlare,
xi-193: perfino nella malavita, quando c' era la camorra, non si conquistava il
, i-xx-3: pregh'a chi dorme c' oramai si svegli / e nel su'
in strana guisa / pugnan la preda c' han dinanzi uccisa. 13.
/ per li qual lo nimico sì c' atterra, / onde non perde mai se
stesse sanzioni. gramsci, 7-27: c' è anzi una misura di pubblica sicurezza
spaventosamente bonario. « col governo che c' è ora, siamo tornati al diciotto
govoni, 1144: in un angolo / c' era un pugno di paglia. moravia
muratori, cxiv-6-396: per altro non c' è bisogno di quell'opera, essendo
': ironicamente, per dire che c' è poca gente. 'oh sì,
alcamo, 2: rosa fresca aulentissima, c' appari inver la state, / le
zitellona. cantù, 1-275: non c' era tanta premura d'andar a marito,
, grottescamente. fenoglio, 4-52: c' era da rischiare un arresto cardiaco ad
nei vagabondi di caravaggio... c' è un mondo pudico che non ama
(in par- tic. se non c' è specificazione espressa, si intende il
, discepolo. moretti, ii-325: c' era... il collegamento fra il
: ho en disamar quella bailìa / c' ha 'l pulcinèllo cn'è dentro da l'
3-118: attaccato al cavo senza fine c' è una puleggia folle, con quattro
. proverbi toscani, 381: c' era una volta (comincio come cominciano
bambini la novella di paghettino), c' era una volta un tale mio condiscepolo,
o rima alcuna ò guasta / o c' agia il vero in alcun loco sconcio,
una pulitina dentro a togliere il sangue che c' è rimasto ». -peggior
: ricordati, quando il mio matteo c' è, che tu gli faccia vezzi e
, che vive tanto delicatamente che non c' è sposa in roma più pulita di lui
e le nichelature. parise, 11-236: c' è un'agenzia che manda i pulitori
fece il segno della croce. non c' era nessuno, ma si vedeva che
subito lo sporco e 11 disordine che c' erano in casa di bube. p.
discernere ed escludere queste frasi. non c' è paese al mondo in cui pullulino
volta apprese che nella sua dublino non c' era ancora alcun cinematografo quando l'arte
volponi, 4-79: più avanti c' era una stazione di scarico automatico dei
scritto da un fisico, uscito adesso, c' è una spedizione di scienziati che va
, impulso. moravia, 18-142: c' è una sola maniera per toglierlo di
immagine). montale, 15-499: c' era la tua immagine / non ipotipo-
ritmo è vago e ripetuto; ma c' è questa capacità alonare, questa ricchezza
del sole. del giudice, 2-106: c' è un raggio di luce sottile,
volta immensa.. / se pur là c' è la notte, una pupilla / nell'
basse finestrelle. idem, 2-96: c' è il momento in cui il silenzio
un tuffo al cuore, come gli c' avessero dato una puncicata, storse la
son quelli dove siam nati, c' è forse in tali memorie qualcosa di più
fazio, i-9-19: libia truovo, c' ha da levante il nilo. /.
a pungere; però fin'ora non c' è neve affatto, ma piove assai
annunzio, tv-2-981: alla porta della bottega c' è un usignuolo che canta, in
, un pungiglione / senti improvviso: c' è sott'ogm sasso / lo scorpione.
sp., 25 (430): c' era un arco trionfale... ornato
, 9-536: da questo momento non c' è stato bisogno la pungolassi, ma che
altri 'pungolisti 'veneziani: che c' è di vero in questo?
come s'imbianchisca e dioscoride e plinio c' insegna. -pietra punica: pietra
non mi dovria punire, / poi c' a lo meo fallire - ebbi casione.
giustizia di se, punendo i mali c' ha fatti. 4. colpire
: ma ormai era chiaro che non c' era più un fa scista
dominici, 4-99: così il dolce cristo c' insegna, il quale di sopra ha
d'oro 'in quello che scrivi c' è sempre. 15. punta
lungo viale che ai miei tempi non c' era, ma sentii subito rodore, quella
tempo stesso stimolante uso delle imposte, c' è innalzamento dal basso. idem,
punta di nostalgia. tecchi, 14-8: c' è nelìa mia gioia, nonostante tutto
cicognani, v-1-532: « o chi c' è? ». « c'è la
chi c'è? ». « c' è la signora matilde ». e nel
a que'maestri della sapienza più soda c' hanno scozzonata più d'una cattedra e
, 413: credetemi che in tuttociò non c' è di vero la punta d'un
ha messo il becco in molle, non c' è più verso che voglia farla finita
ma a pigliarlo di punta, non c' è da ottener nulla. -avversare
naso, allora guai al primo che c' imbatte! non di'nulla, meo?
g. bassani, 5-187: egli c' è... come sempre: seduto
). papini, i-225: non c' è castigo più atroce dello sguardo puntato
raboni, 7-46: nel corridoio dove / c' è troppa luce arranca, si puntella
. credete a me che in questa terra c' è piu dovizia di zeppe che di
modi di disgustar gli altri / qui c' è il mestier, s'insegnano i puntigli
. cecchi, 5-238: la serpe non c' era. prima cercammo con affettuosa preoccupazione
se gli è per puntiglio, / non c' è nevi, non c'è piove
/ non c'è nevi, non c' è piove dirotte / che faccian sì.
quando la scoprii con sorpresa, non c' erano inibizioni, né moralismo, misticismo
platinata). vittorini, rv-98: c' è anche lo spinterogeno che ci vuole,
fissata al muro con quattro puntine, c' è una vecchia stampa. malaparte, 7-518
po'crudo. montale, 15-393: c' erano molti nomi di paesi, le
/ per star longe a quel sol, c' ha i lumi intensi? cesarotti
vivo. pavese, 4-233: ringraziasse. c' era chi stava peggio. -ho sempre
punta sul vivo, -che le disgrazie c' è cni se le cerca.
filarete, 1-ii-645: un altro modo c' è: che tu facci prima uno
sarebbe necessario che tolomeo e questi altri autori c' insegnassero a conoscer nel cielo i primi
nato fui in tal punto, / c' unque no amasse se non voi, chiù-gente
, i punti son discreti, ma non c' è merito, non studia mai »
nel panno. pirandello, 7-1010: c' è pur questo silenzio che a volte
vuole tullio apertamente insegnare per rettorica ciò c' altre dè dire a ciascun ponto di
11 giovane, 10-904: ma e'c' era forse un altro più bel punto
pavese, 7-132: -anche a torino c' è trastevere? -qualcosa di qua dalla
. sacchetti, 101: se c' è la quaglia, canti 'qua qua
stato). barilli, 5-146: c' era più transvaal, più avventura, più
107: nuto rovistava in quella cassa: c' era un carico di libri stracciati,
d'inferno. contile, i-29: -non c' è peggio che quando questi medicastri fanno
», 21-vi-1987], 189: non c' è dubbio ormai che sui noduli fino
, prima di addormentarci, e qualcosa c' è che non quadra. -apparire a
. bacchelli, 2-xxiv-385: per disgrazia c' era là un piccolo animaletto in berretto
faccia quadrata; parla un borghese, non c' è dubbio, un grande borghese di
, 13-368: in fondo a proust c' è sempre la prudenza francese: monotono,
tutto nelle fosse, verga, 8-331: c' era un muncciuolo coperto d'edera triste
19-445: era giorno largo e sulle quote c' era un silenzio lunare: terra ruggine
mio languir vi chiede / pietà, c' amor quadrèlla / troppo ferocemente il cor e
nella strada affollata d'odori, dove non c' è posto per passare né per farsi
finora sul serio. verga, 8-240: c' erano... dei garofani e
rostituta schiumante. moravia, ix-328: qui c' era la solita era, tra i
geometria e l'astronomia. grafi 5-323: c' è, vi so dire, il
francesi e italiani / il quadrivio non c' è, c'è solo il trivio.
/ il quadrivio non c'è, c' è solo il trivio. =
: con i denari che vi porterebbe fanny c' è da far tante cose, solo
, compiuto. boine, ii-20: c' è come un salto tra l'effettivo genuine
suppellettile da salotto. pecchi, 10-218: c' era poi, per civetteria, per
e quadruple. cantù, 3-92: c' era là un bettolino dove con quadruplo
, in palermo, come dappertutto, c' è la classe dei damerini cacciatori: caschi
opera). frateili, 5-256: c' è qualche cosa che non quaglia, che
auto e a tutto il lavoro che c' è quagliato fi dentro non ci pensa neanche
vo'dir il vero: / el c' è fra 'pastori chi ha qualchi ferri
una d'este piante, / li pensier c' hai si faran tutti monchi ».
, come sur un libro, che c' è qualcosa per aria. bonghi, 1-204
cosa. vittorini, 3-46: osserva « c' è qualcosa in quello che dite »
è la stagion forte ed acerba / c' ha morti li fioretti per le piagge,
penetrava nella sua camera ctammalato, perché non c' era sole per tanti altri nelle miniere
omo vede molte gioe piagente, / c' agiano divisato lo colore, / ben va
quale non potrei dirlo. ma via, c' è stato un tempo che le son
camposanto comunale di ferrara... c' è rischio, lo comprendo bene, di
, 11-199: nel tribunale del sant'uffizio c' erano dei qualificatori e dei consultori,
rifletteva il buon bailly alla analogia che c' era tra persone senza qualità e persone
intellettuali bendati dal corpo si manifesta po- c' altro che 'l superficial colore delle qualità sensibili
difetti delle sue qualità ': non c' è virtù che non abbia de'mancamenti,
: il lettore è qualunquista soprattutto perché c' è una letteratura che intrattiene e coltiva
retor. pirandello, 8-331: che c' entrava lui? quando mai c'era
: che c'entrava lui? quando mai c' era entrato? io. talvolta
si voltarono, e la badia non c' era più. -quand'ecco:
nuto scavezzacollo e tanto in gamba che c' insegnava a tutti quanti e sapeva sempre dir
io tegno d'amanza, / per ciò c' agio lo quando c'ò aspettato.
/ per ciò c'agio lo quando c' ò aspettato. dante, par.,
d \ aquino, no: nulromo credo c' ami lealmente / che tema pene inver
/ che tema pene inver sua donna c' ama: / amante è che ama
scrive!... qui non c' è più finzione né trasfigurazione, non muse
g. giudici, 9-50: c' era un teatrino di marionette nella piazza
che l'ascolta / e altra è quella c' ha l'anima intera: / questa
chi non guardavano se per il vicolo non c' era ormai quasi più nessuno?.
più nessuno?. caproni, 1-280: c' è ancora / (là, dentro san
or m'à amore apagato, / c' oblito l'agio, e dillet'ò glazito
la prima lancia / gli abbia abbattuti c' han trovata in francia. piccolomini, 10-282
barilli, 5-1 io: davanti a noi c' è un piccolo albergo tanto carino,
allontano da quel luogo, dove non c' era buon ana per lui. rajberti [
tór di bocca il pane, / ché c' è chi vuol la pasturella grassa /
que'luoghi, presso la fungaia, c' è un pochino di piana, e
senza quattrini è mezza malattia. quando non c' è quattrini nella borsa, bisogna far
annunzio, iv-2-894: se non sbaglio, c' è la chiave di contralto; e
4-22: quattro passi dentro il portone c' era un vecchietto in vestaglia da camera e
. b. croce, iii-34-202: c' è, sopra tutti osservabile, la
mostacci, 146: quegli è ricco c' have ciò che vuole. anonimo,
. giraldi cinzio, 5-56: felice quegli c' ha l'animo intento / sempre a
le altre consonanti; per il femm. c' è solo la forma quella, che
comodo domenica? » « no domenica c' è in giro uno di quei casini »
: quel pover'uomo, che non c' è più, era quello che sapeva le
incamminò verso l'uscita dell'aia. c' era una viottola che conduceva al fiume
ddico'nde quello ke saczio, / c' alla scriptum bene plazio. giamboni, 10-90
, che si slaccia in quella / c' ha ricevuto già ~ l colpo mortale,
]: per quel che sia salute non c' è male. -perché, per
ungaretti, xl-145: sulle creste c' è il verde querulo dei lecci,
/ credo for la 'ntendansa / dei più c' àn ditto c'amor bene à spento
la 'ntendansa / dei più c'àn ditto c' amor bene à spento, / né
suo trono. cantoni, 426: c' è qualcuno ancora che abbia fede nel felice
quistione di vivere o di morire non c' entra per nulla nella mia felicità. non
per ciò? saba, 6-118: c' è anche la questione della spesa e la
anche qui il tiratore è scelto, non c' è questione. -per questione di qualcosa
-che ciascun ch'è nato / par c' obbriato -aggia 'l sommo sire?
conclusione, benché trovata da povera gente, c' e parsa così giusta, che abbiam
, / e altra è quella c' ha l'anima intera: / questa è
: 'cos'importa? 'e 'c' era al tro da pensare
, espediente, o simili). 'c' è anche questa ': di cose
pervenuto. pirandello, 8-726: non c' è dubbio. bisogna correr subito ad
avvertire la questura: per fortuna, c' è un ufficio qua a due passi
sussiego della terminologia ufficiale: che non c' entrava nulla però, in quel clima ai
* questurini '. pavese, 7-123: c' è della gente che sta in casa
moda per l'autunno, che sì rapidamente c' involò la bella stagione, sono quelli
c. malespini, ii-33-106: quelli c' hanno pratticato le osterie di milano ne ponno
possibile e qui, in campagna, c' è forse qualche vantaggio economico sulla vita cittadina
c. arrighi, 2-6: c' è qualche cosa in queste memorie, che
ho raccolte manoscritte da un giovine veterano, c' è qualche cosa di così originale,
così impensato, di così evidente, c' è un 'quid 'msomma che se
iacopone, 87-34: lo silenzio c' è apparato, ché gli è tolto
d'ottobre sono stati ritenuti; e non c' è stato verso di riaverli. panzini
che, fermandosi alla lettera, non c' è quasi pagina di molinos che non trovi
, pacato. bacchetti, 2-xxiii-346: c' era, nella scuola, una vena di
lx-31: queto mai ambieria / cavai c' ha bene impreso di trotare. dante,
chiedeva notizie di quella mezza rivoluzione che c' era stata a roma e in romagna nel
sempre quieto / nel qual si volge quel c' ha maggior fretta. idem, par
starna benedetta, statti queta, / ché c' è la mia vicina che ci crepa
iacopone, 25-32: or ovè 'l naso c' avìe prò odorare? / quegna enfertate
de'paesi, tienti a quelli / c' hanno più fama per diverse schince.
in pieno svolgimento... (c' era da sgranare tanto d'occhi, parola
15-189: tra il i960 e il 1963 c' è stato un aumento globale annuo della
. sacchetti, 101: se c' è il porcello, ancor faccia « truin
« truin », / se c' è il pincion, canti « quin quiriquin
tempi. moretti, ii-705: sul tavolino c' erano non so quanti quinterni di carta
.. in fondo a questa filosofia c' è l'idea che gli uomini non sono
di questa matassa. -sie, lui c' arebbe a dare un po'di lume di
critico). soffici, v-5-411: c' è tutta una corrente critica...
d'antichi esercizi per davvero. e c' è chi sa farlo in firenze tuttavia
7: anche all'interno del pei c' è la sensazione che sia in corso
modo e l'abito e la forma / c' a lor aparbe; come e quando
saglia in alta serra / uop'è c' abasso ismonte. rocco, 1-44:
passato all'albergo a prendere la posta. c' era, naturalmente, anche la quotidiana
pane quotidiano. saba, 4-64: c' era sul davanzale una scodella / iena
della contraffazione. gobetti, 1-i-47: non c' è forse in italia un grande quotidiano
n. agostini, 5-3-56: arnaldo, c' ha persona ardita e franca / ma
invano. moravia, 12-338: non c' erano forse i mille modi di rabberciare
l'inferno / per rabbioso desio / c' ho di rubare a dio culto ed
che volevamo. bettini, 1-246: c' era la ventaccio che lo rabbuffò:
ma per la coincidenza del battello non c' è che questa. -si rassegnò finalmente
. verga, 8- 240: c' erano dei piatti sudici sulla tavola, un
fame). imbriani, 6-96: c' era di che soddisfare la fame rabida
lungotevere, il mio luogo preferito perché c' è posto e gli automobilisti possono mettersi
raccattarle [le pecchie] e'non c' è verso stato. -prendere in
più rusticità e dispetto maggiore. c' è press'a poco la stessa differenza
. tecchi, 10-61: s'accorse che c' erano splendenti corpi di donna, accanto
siete a veder lo strazio disonesto / c' ha le mie fronde sì da me disgiunte
'. b. cavalcanti, 2-157: c' è un altro modo di procedere che
1-591: questa dottrina... c' insegna d'amare gli stenti e i
per timidezza, agli orali, dove non c' è tempo e modo di raccogliersi e
raccoglitore di documenti. alvaro, 11-224: c' è ualcuno che si ricorda dell'insanguinata
tuo desio, / perché in questa non c' è da far raccolta.
1-106: la molteplicità stessa, quando c' è, presuppone l'unità non potendo essere
que st'anno delle olive c' è scarsità, al nostro parere; ma
battaglia, a essere svelti di mano c' è sempre da fare un buon raccolto,
pirandello, 8-315: a piè del letto c' è chi strappa le scarpe alla morta
vittorio emanuele o nella casanatense o altrove c' è questo libro... se
è questo libro... se c' è, trovi lei il modo di farmelo
conclusione, benché trovata da povera gente, c' è parsa così giusta, che abbiam
porto di alessandria. tommaseo, 3-i-328: c' è un altro legno turco in cantiere
in mezzo raconciliatore: e se non c' è egli [cristo], ogni altro
rima alcuna ò guasta, / o c' aggia il vero in alcun loco sconcio,
.. per gli aperti segni che c' erano, si conoscea senza dubbio essere stato
'il fiaccheraio ': e non c' è dubbio: la racconta di molto bene
faceva lei in quella casa; come c' era capitata? 3. indebolito
a. boito, iv-134: c' è un parrucchiere nel borgo degli ortolani,
degli obblighi che il grido dell'italia c' impone. -zittirsi. piccolomini
repubblica », 21-v-1986], 25: c' è un certo raddolciménto nei discorsi di
ii- 388: radimandato / quel c' hai prestato, / se 'l non t'
penitenza, / lo vostro amor, c' avea, radomando. simintendi, 3-103:
retorica. migliorini, 8-92: roi c' è il caso del raddoppiamento sintattico. gli
radoppiar l'oferta, / assai più c' al secondo e a lo 'mprimiero. novellino
; e nel disordine e nel lussureggiare c' è un inno urlato, un desiderio
/ anzi che 'l fine nel mondo c' intoppi. sermini, xv-741: allora,
o poco più in linea d'aria c' è il mare, con il suo potentissimo
6-73: dopo una cinquantina di metri c' era la curva: la strada si
quali, stando a'fiorentini, non c' era da cavarne le gambe! è.
non sa vincere se stesso, la carità c' insegna a guadagnarlo col compatire alla sua
raddrizzarmi perché nell'identico stato... c' ero già stato in passato.
torti altrui. bocchelli, 3-184: se c' è da licenziare o da espellere qualcuno
più s s 'ù c' è un viottolo che li riporterà dritto a
fu gionto al palazzo suo primieri / c' ogni pensier de la sua mente rade
carducci, iii-9-371: la villa non c' era più: era stata rasa dalle fondamenta
gli alberi. fracchia, 922: c' era entrato, nella selva, otto mesi
parola precisa. boine, cxxi-iii-193: c' è una mescolanza di calcolo e d'
. bacchetti, 2-xxiii-569: la politica c' entra: e precisamente politica radicale giacobineggiante,
soqquadro. bocchelli, 2-xi- 310: c' era pure un parente lontano, ben avviato
colonna infame [1840], 728: c' era in questo caso una circostanza che
sé far radicanza / dell'alta donna c' ha nome costanza. = deriv.
ixxxviii-ii-105: qual commesso vizio a più c' incìta, / quando nell'uom si
così un ben fatto a molti far c' invita. f. badoer, lxxx-3-13:
molto se nello sviluppo letterario della russia c' incontriamo in qualche poeta drammatico.
far per lor si puote / da quei c' hanno al voler buona radice? i
, rubrica, / ché quel dir frutta c' ha vive radici. aretino, v-1-180
albero e cadde. pavese, 2-242: c' è dentro [la pozza] una
», 4-ui-1988], 9: non c' è pace per aerei e treni.
rivista (teatrale)... c' è chi preferisce parlare di 'radiofan
virginia (usa). un grande radiotelescopio c' è anche in olanda, a westerbork
, 29-vi-1981], 119: non c' è indiano che non abbia la sua brava
fa conoscere quel che c' è dietro la facciata: 'radioscopia
). pavese, 3-138: c' è in tutte le cose e nel sole
(usa). un grande radiotelescopio c' è anche in olanda, a wester-
condotto m'à in tanto penare, / c' ongni tormento al cor m'è radoblato
ii-16-26: la facoltà, ora non c' è più nessuno, non si radunerà che
bocca. fagiuoli, v-186: non c' è luogo o radunata, / né
, spontaneità. pratolini, 8-280: c' era questa sua naturale solarità, questa
160: ma ho detto 'raffa c' è o no sui vocabolari il senso
realistica. volponi, 2-309: qui c' è acqua, luce, strade, mano
tutti a un pari gli ulivi: c' è la sua regola nel potarli e si
8 (134): « cosa c' è? cosa c'è? » domandò
): « cosa c'è? cosa c' è? » domandò perpetua ansante ai
la vecchia signora piccola e grassa che c' è venuta incontro col viso imbellettato e
, mistero. gobetti, i-io: c' è in questo proprio l'atteggiamento sano dell'
... raffredderebbe l'espressione, c' e sempre un certo rimescolìo e clamore
furia soprabundante naturale con la ragione deliberata c' hanno nell'idea. cesarotti, i-xvm-300:
sue prove. beltramelli, iii-839: c' è un canto leggero in giardino:
... è una signorina, non c' e che dire. borgese, 1-32
vecchi? ». buzzati, 6-200: c' è qualcosa, nella ra- gazzuola invereconda
però antipatica. faldella, 7-59: c' è una buona ragazzona da osteria.
svevo, 5-332: in un cortiletto c' era un cavallo libero imbizzarrito inseguito da un
zuomin baccellieri, /... / c' ho spesse volte poi scorti bam
). pavese, i-25: c' era stato un po'di sole, sul
., 20 (339): lì c' era una taverna, che si sarebbe
raggianti speranze. brancati, ii-io: c' è un peccato che può commettersi..
: ho attaccato discorso dicendo che non c' è nulla di più difficile da disegnare che
direzioni. barilli, ii-238: c' era anche qualche donna molto grassa e
ma alquanto dopo. grandi, 3-61: c' insegna la catottrica che i raggi riflettono
. g. bufalino, 1-152: c' erano altri modi di ricucire i contatti?
8-279: a farlo apposta,, c' era una luna che pareva fosse raggiornato
. galluppi, 4-ii-202: l'ottica c' insegna... che...
.. scappa via di carriera, non c' è modo di raggiugnerlo, vola come
potesse raggiungere. ungaretti, i-63: non c' è più niente / che un
sobrietà stilistica per fondamentale posizione polemica: c' era da raggiungere l'evidenza fantastica fuori di
spaventato, ma poi se qualche cosa c' è da bologna egli farà raggranellare da
scende da'suoi monti, dove non c' è che neve. stampa periodica milanese,
. moravia, ix- 41: c' erano anche molti soldati tedeschi, carichi di
penetrare i sistemi speculativi dell'ultimo oriente c' interna in una maggiore cognizione e ragguagliata
cipi, a voi ragiono, / c' or dio destar vi vuole: / udite
cui ragiona? / co l'amorosa c' ha 'l nome di fiore, / quella
68: molto fora spietata / donna c' omo aucidesse: / ben poma ragionare,
de spine / una corona, / c' onne persona / lo conoscesse; / dicean
'l volete, / intra voi ragionate zo c' ho detto. dante, xlix-46:
o riformar la grammatica; la latina c' era; quelle delle lingue volgari sarebbe
zena, 1-245: le altre amorose non c' erano e non ci potevano essere,
, 2-xxv-336: nelle 'operette 'c' è per così dire un'ostinazione ragionativa
: l'anima è creatura virtuata / c' ha simiglianza dell'ettemitade, / in
nostri grandemente; e quantunque i sensi c' ingannino così spesso, noi ci affidiamo
in somma. bacchetti, 1-iii-704: c' era stato un poveraccio pauroso, che gli
ragioni del cuore. pavese, 5-9: c' è una ragione perché sono tornato in
stretto fra noi. saba, 4-48: c' è tanto miglio alla finestra. e
è data e condutta / ogne cosa c' ha sentore. novellino, xxviii-835: che
: l'anima è creatura virtuata / c' ha simiglianza dell'ettemitade, / in queste
'maschio '. dal tono, non c' è in sua bocca parola più elogiosa
quei sogni pieni di corpo che non c' è dubbio che dio li mandi dietro
, o farmela fare. à questo mondo c' è giustizia finalmente. padula, 446
mi tenete: / el gran saver c' avete, / la vostra cortesia a me
. avevo detto io una parola. non c' è ragione di disperdere in guerra quelli
usura. iacopone, 85-43: non c' è condizione, né messa per ra-
montale, 3-13: nelle nostre vecchie famiglie c' era di regola un figlio, per
ci sono state lasciate da'filosofi overo quelle c' ho veduto per prova. g.
come un asino castrato è, non c' è da credere mezza parola. -emettere
, / fatta come la castagna / c' ha ben bella la corteccia / ma l'
ragna / in cui beato è chi c' implica l'ali. algarotti, i-v-206:
. m. cecchi, 7-3-2: che c' è, ragnino! hai tu ragnato
della ragna. pascoli, 391: c' è chi vola senza lasciar l'orma
. v.]: nel mio salotto c' è qualche ragnatelino; pigliate la spazzola
è addosso un ragno panciuto. non c' è lotta: avviticchiato nelle zampe pelose
qua- gliotto ed il luogo ove tu c' hai risposto, quando vedi che ti
saria ragunata: / no è animale c' ha sanguinitade. 4. figur
fumo, / se non fosse io c' allumo li soi rai / con un splendor
/ et sento guerra et pace / c' amore de ben che face / spesse
reistri ', i quali obbligano quelli c' hanno da duellare a dire la verità.
/ poi che le piacque a quella c' à in podere / la rota di fortuna
aumento dei disastri. tutti i giorni c' è l'investimento, o il tamponamento.
di lei. bacchelli, ii-437: c' era quel tanto di vento che bastava a
romorio. giuliani, ii-87: poi non c' era più modo né via a cavarle
. e. cecchi, 2-85: non c' è da rallegrarsi se, come dicono
a parte l'aria del finestrino, c' era di bello che, infilate le conine
. camj>ailla, 14-12: di po- c' acqua... spruzzi opportuni / tender
, iii-2-97: sparito è il nembo che c' ingombra e preme; / fede e
al trivio e al quadrivio, gli astronomi c' insegnerebbero che il sole si spegne ogni
da cucina. govoni, 576: c' è sempre verso sera lo spettacolo / della
una capponaia. pasolini, 1-144: c' era puzzo di stabbia e di paglia al
xxxv-i-532: a temperer de grecia, c' om dis bambaroradi, / la empera-
tozzi, vu-416: bevete, beco. c' è il trebbiano e la vernaccia.
le ramette. rieri, 39: non c' è più una rametta verde. tecchi
di rosmarino. tozzi, v-486: c' era, dentro, una rametta di vainiglia
. magalotti, 26-178: quello che c' è da vedere è una mano di
, 120: nel chiuso non c' era altra voce, / rammento, che
, 49: nei suoi schizzi migliori c' è qualcosa di gavami rammodemito. =
prosa di questi 'fatti personali 'c' è un altro stadio di rammollimento cerebrale.
. moretti, 17-19: nel ricovero c' era il gran letto, e sul letto
delle zampe. ungaretti, xii-239: c' era il sole, nero e tuttavia splendente
sulla manica, e mandar via quei che c' erano. galloni marescialli, questa volta
una forchetta. fagiuoli, 1-2-26: c' è un cucchiaio e una forchetta d'ottone
di molti ferri, detti rampini. c' è il rampino per digrossarlo, e si
. longhi, 1087: tutto questo c' entra con il discorso di maccari?.
il discorso di maccari?... c' entra per quei rampini che cercavan d'
tuo figliuol così fuggisse, / e c' a ioseppe tu mandassi in sogno / e
. m. adriani, ii-344: natura c' insegna ad usare la legge e la
. landolfi, 8-58: per casa c' erano anche tre canini di razza indeterminata
ben ben vecchiotta. brancati, 4-200: c' è un morto nel mezzo della tua
cotesto tuo rancidume dell'immortalità! non c' è bisogno di essa per valutare la
p. levi, 3-121: c' è il tipo rancino, invece, che
pavese, 7-116: anche in galera c' è chi vive. là ti dànno
/ di che si contentasse, / c' altro maggior dizio li aà rancura, /
ogni rancura. bacchetti, 13-203: c' era un'angustia, una rancura,
v'ama a fede pura, / c' onor di voi no riluce né splende.
ma a randa a randa qualche febbretta c' è a state. amari, 1-2-269:
se poi fra questi 'randagi 'c' è chi azzecca una buona interpretazione o
testa e fece capire al ragazzo che c' era un buon randello ai suoi ordini
/ le tacite stelle. nei campi / c' è un breve 'gre gre '
reme claude. slataper, 1-14: c' erano anche molti alberi fruttiferi, àmoli
ruscelli, xxvi-2-124: il voi, c' ha del civile e del galante,
, a contendere con tale uomo, c' è da perdere l'opera e il
anche nelle dialettali dell'alta italia, c' entri più o meno la tendenza degli autori
come i sciocchi: / la natura c' ha fatti pe'pantani; / e ne'
dei sogni / masticando una rapa che non c' è. -in espressioni comparative.
« o dunque, mamma, cosa c' è di novo? » / « forse
? » / « forse, figliolo, c' è più ben che male » /
tempo. galileo, 1-1-294: qua c' è di nuovo la morte del signor
pnma era moro. calvino, 5-80: c' era un semicerchio di seggioloni con seduti
moravia, xiii-239: sulla soglia non c' era alina, bensì il garzone del bar
a pregare. cardarelli, 161: non c' è nessuno più sicuro e beato del
moda per l'autunno, che sì rapidamente c' involò la bella stagione, sono quelli
ma basta? visconti venosta, 25: c' era di serio nella scuola del pozzi
splendido... davvero che non c' è che il latino per esprimere il carnai
bensì rapina. einaudi, 1-191: c' è una qualche probabilità di successo,
/ vendica la rapina col peso onde c' incresce. manzoni, pr. sp.
vesti, nelle muscolature tese e rigonfie c' era quel senso sanguigno e fastoso con
assol. latini, i-2761: colui c' ha divizia / sì cade in avarizia.
modo che ci rapiscono e ci sublimano e c' immergono in un mare di dolcezza.
che te celi per onne stascione, / c' omo da for non senta la tua
la senta latrane, / per quel c' hai guadagnato, che non te sia raputo
. e. cecchi, 1-169: c' è un gong che suona a martello per
rappezzature. cicognani, 3-145: non c' è un pezzo di stoffa che non sia
, parola per parola; né qui c' è cosa alcuna di nostro se non.
altro si veneva / e rapignava el lumi c' avi spento, / di viole e
1 sù porta / ad oro, que'c' à aperta già la porta »
rapporto. / secondo il cielo, e'c' è un sol periglio, / il qual
famiglia e fra i suoi antenati lontani c' era stato qualche rappresentante dell'aristocrazia.
che veramente, quanto ai ministri, c' era differenza dal portar parola al rappresentar
uccisione dei figli di bruto, non c' interponendo che un giorno. intr
chiunque ci ascolti può confermare che non c' è raptus che uguagli la liberazione dalla
il vuoto non conduce, / non c' è poesia al sorbetto o al girarrosto.
-ridursi. alvaro, 7-95: c' è un saggio di leopardi che mostra
opportunissima rarità. brusoni, 2-126: non c' è pericolo ch'a noi intervenga la
dettato. savinio, 22-297: se pur c' è nella 'nave 'alcuna audacia
le trovo le ciliegie? -in città, c' è un negozio che ha tutte le
popoli felici. panzini, ii-514: c' erano quelle lampade elettriche, rare,
lengua domare, / granne me pare c' aia segnona: / ché raro parlamento pò
: quella sconoscente mia nemica, / c' ha d'ogm scortesia ben colmo staro,
gritaliani. slataper, 1-17: di sotto c' erano, a cavallo, con piume
. levi, 6-1 io: a gagliano c' erano tre botteghe di barbiere, e
molestata. alvaro, 9-57: non c' era altro, d'intorno, che
progresso. citolini, 274: dipoi c' è la mano e le giunture sue e
panno irsuto forbiscine tutta la sabbia che c' è attaccata, poi con taglientissimo coltelletto
non si scrulli, / che par c' a ciascheduno 'l cuor si raschi.
perda o vinca, / pagherà: c' è una cassa ch'è sicura, /
rascie. navarro della miraglia, 145: c' erano quattro canapè di rascia cremisi,
xxxv-ii-440: io n'aggio un po'c' ha nom monte malanno, / che,
catanti troppo aridi d'oro, / quei c' han la coscienza al tutto rasa /
sterminio. fagiuoli, xiii-50: non c' è che dir, non vuole stare a
tu dici? di quel mopso / c' ha ne la lingua melate parole / e
., ma sulla lama del rasoio c' è passato. -sul filo del
poco nella narrativa, percioché fl vino, c' ha contratto dal raspo il raspante,
voce). faldella, 13-118: c' è nel giardino un francese grosso e
assai discretamente eccetto uno che dovè ripetere: c' è da sperare che passi. senza
cercando di tirare alla luce quel pochino che c' è, tutto contento quando gli
meglio su la carta dalla povera vecchietta c' eran sempre due paroline di lei, di
encote- cata: / corno lo can c' ha 'l raspo, le man mena co
poco nella narrativa, percioché il vino, c' ha contratto dal raspo il raspante,
gran sbadigli, son tempo gettato / se c' è del mucido e del rassegato.
liquido qualunque che il patisca; ma c' è l'idea di rassegamento soverchio.
agli oggetti di lusso degli altri: c' è in esse una solitudine rassegnata,
quello, / di dar tal colpo, c' averei il torto. -essere simile
e visita / gli abiti e quanto c' è rassetta bene. panzini, i-135:
un abito. pirandello, 8-314: c' è chi vuol sentire quanto le pesi il
valigie piene di roba e nello scompartimento c' erano certe facce poco rassicuranti e una
cercavano di rassicurarlo, dicendogli che non c' era nulla di grave. borgese, 1-31
», 14-iv-1955], 25: non c' è rassicura zione che basti
: a valle della punta della guarda c' era e veniva allargando e rassodando una
nuovo il conto ne rassummo, / c' è a pena il terzo, e tutto
242: non aè l'erba, non c' è acqua. ma c'è la ghiaietta
erba, non c'è acqua. ma c' è la ghiaietta sparsa e rastrellata a
. cancogni, 59: in acqua non c' è che un pescatore d'arselle,
. viani, 19-95: nel celliere c' era allogato anche il telare: quattro
9: gli altri seguino ei gigli / c' àno il rastro di sopra.
bella. ritmo nenciale, 210: c' ha tu, -mi dice, -che 'ffa'
alla soglia dell'atto il peccato e c' è chi non può rattenerlo e si tradisce
e freddo. pavese, 9-81: c' era in ginetta una monelleria contegnosa,
. tecchi, n-149: nell'aria c' erano ogni tanto quelle parole grosse,
quelli che vanno a lor nemici / c' ogn'omo dici - « merzede ò trovato
7-14): merzé chero, ché so c' ho troppo fatto / che mi doniate
iaccrpone, 71-36: nasce un amore, c' ha emprennato el core, / pieno
avesse a significare... l'ucelli c' hano l'on- ghie e lo becco
, dopo un secolo di strage, c' è ancora un superstite della razza infelice
nelle statue: che per la voglia c' ha l'artefice del vedere le figure
muratore, lo misero al lavoro: c' era sempre una crepa sul muro, un
pena si rattorba, in questi paesi c' è da tapparsi in casa '.
14-259: vicino alla ipotetica 'mimi 'c' è un signore severo dalle larghe mandibole
. fenoglio, 77: sull'aia c' era già delio, ma tutto rattrappito per
nel mezzo del quale noi stiamo, c' è una chiesa abbandonata, a sinistra la
tutti i locali erano chiusi e non c' era più niente da fare. mi sentivo
ungaretti, xi-44: in mezzo alla strada c' è folla e accorre gente. ci
[guevara], iii-12: l'uomo c' ha veggiato ha la voce aspra e
ravaccione di serravezza. ojetti, 1-154: c' è un rifugio pei più urgenti bisogni
una settimana di riviera mi alletterebbe: c' è la difficoltà del ravitagliaménto. =
e molti curiosi fattarelli, e non c' era verso di ravviare l'attenzione.
. fucini, 69: fra quei giovanotti c' era anche maso, ravviato, lindo
. pratesi, 5-403: lì accosto c' è il micio, assiso con molta
similitudine. pascoli, ii-564: non c' è qui, oltre il ravvicinamento di
pratica de'più valenti ravvivatoli di annegati c' insegna di far levare, quanto più
b. del bene, 2-359: c' è una razza d'animale che si
c. b. croce, ii-1-5: c' è una quarta estetica, che potrebbe
agostino: se a stabilire il cristianesimo c' è intervenuto il miracolo, dunque il
, 1-ii-93: gli lascio intendere che qui c' è poco da fare per un avvocato
del clima. moretti, i-83: c' è insomma qualche altra cosa che intimidisce
sempre a una razionalizzata mitologia, non c' è ostacolo a estendere il nome di
maltesi. landolji, 8-58: per casa c' erano anche tre canini di razza indeterminata
di razza e di anima: e c' era chi la sentiva. fenoglio,
certa velocità, lì in quel piano inclinato c' è razzente e però ha quel
una girandola scagliata contro le tenebre non c' è l'impeto d'una invocazione disperata
. bocchelli, 20-87: un'attinenza c' è... prima che l'astronauta
bene alloggiati, / da poi che c' è buon oste e buon piattello / e
razzia mezz'ora prima, ma non c' era niente da fare con quelle maledette.
caratteri razziali era aderire dottrinalmente a quanto c' era stato di più prettamente hitleriano.
dire che non venisse a candii perché c' era pencolo, e infatti i tedeschi
era consentito il matrimonio, ma non c' era molta considerazione per le donne,
persecuzione razzistica. pasolini, 8-145: c' è qualche ragione per cui i massacri in
dalla parte sua, nell'erba, c' era una quantità di polli che continuavano a
qualche coniglio. jovine, 2-35: c' era un po'di sole e le
che comanda e assieme vuol passare inosservato c' era qualcosa di sinistro che rammentò a
ma non se ne fa nulla, perché c' è una lega. statuto albertino,
l'unità e indipendenza dell'italia, c' era, forse, un altro mezzo
consisteva nel detronizzare tutti i re: c' era quello di avere un re solo
narrativa popolare. collodi, 3: c' era una volta.. -un re!
22-103: se deriva zione c' è nello stile spadariano, essa è appunto
sorrise, e disse che una volta c' era / un re piccino: e s'
è la ghinea. einaudi, 218: c' era una volta e c'è ancora
218: c'era una volta e c' è ancora adesso... un re
, 17-xh-1911], 646: ma c' era la profferita parola, che bisognava
, la musica.., sì, c' era vissuta sempre in mezzo, ma
per comodità possiamo chiamare edonisti reaganiani, c' è chi ha visto, come gianni vattimo
e... insomma nel reaganismo c' è più ideologia che pensiero scientifico-economico.
: -baron naturale, / gran mercede c' hai morto lo sterpone, / che volea
funzione. monte, 1-70-14: poi c' astio e 'nvidia ed orgolglio e male,
i lincei? alla fine di quest'anno c' è di nuovo il concorso per le
daniello, 410: marescalchi sono quelli c' hanno o le corti o gli
giura sopra il vangelo di san luca / c' hai più faccia da boia che da
fuori del modo e dell'ordine lo quale c' insegnò cristo. g. villani,
, ch'è la parte più nobile c' aobia l'uomo. -preciso.
. per estens. che esiste, che c' è davvero; che ha un'effettiva
vere, reali. bigiaretti, 8-278: c' è di reale solo il bene che
d'idee. labriola, iii-290: c' è anche bisogno che gli avvenimenti abbiano
, il mio diario dimostrava che non c' erano limiti al realismo, che niente poteva
di pascoli. soffici, v-5-60: c' è chi, più superficialmente ancora,
col bisogno, lecchi, 10-78: c' era in lui... un germe
'babbitt 'è un libro paradossale. c' è, sì, in esso,
perché in tutta la sua opera non c' è una sola pagina di amore.
bisogna rompere il blocco dell'antifascismo perché c' è molta gente che vuole realizzare.
(183): se al passato c' è rimedio, essa lo prescrive, lo
ministra;... se non c' è, essa dà il modo di far
perpetua creazione. gentile, 2-i-74: c' è una realtà ideale, che non è
, 5-391: questo mistero... c' è caro quanto dall'altro lato c'
c'è caro quanto dall'altro lato c' è incresciosa la triviale e orba realtà
mill'anni!, saranno anco dumila, c' era un re d'un gran reato
un poeta o da uno staffiere non c' era... da aspettarsi nulla di
, 6-204: nella posizione del gentile c' è molta più politica di quanto si creda
molto reazionarismo inconscio,... c' è tutto il reazionarismo della vecchia concezione
il reazionarismo della vecchia concezione liberale, c' è un 'lasciar fare, lasciar passare
di modigliana. nieri, 131: c' era una volta un romito che stava
. viani, 19-620: nel paese c' era il caffè delle « regie stanze »
in questo luogo. barilli, 5-136: c' è una botteguccia davanti alla quale c'
c'è una botteguccia davanti alla quale c' è ressa, e una catapecchia con
piero della francesca, 44: qui perché c' è denari, reca omni cosa a
coltivate. f. casini, iii-208: c' infingiamo di non sapere le altrui calamità
: lasso! che deo fare? / c' amor mi dona foco, / dolor
aveva 'l buccio tutto recchio, / dicevasi c' aveva novanta anni / passati veramente.
di un bel racconto italiano. non c' è qui, in questa stanza o
. barilli, 5-158: qui non c' è pietra, piede di rudero, monumento
piovene, 13-29: anche su questa faccia c' era qualcosa di spaurito, la recessione
caccia, 365: sembianza, c' à lo cor, mi ripresenta / madonna
* semita 'e in questa parola c' è l'intenzione di togliergli quell'aureola di
. pasolini, 3-213: tutt'intomo c' era una rete metallica nuova nuova,
. cassola, 4-140: dietro la casa c' era l'orto, recinto da una
dio. iacopone, 10-38: puoi c' a me sì t'èi rennuto, sì
: paremi che falli malamente / omo c' à riceputo / ben da segnore e poi
iacopone, 88-104: gli ben c' hai receputi en abundanza. testi sangimignanesi,
e la compiuta gioia di valenza / c' ho riceputo, che m'è sì gradita
iacopone 4-16: o falso amore proprio c' hai tutto lo contraro! / molta
che il recipiente che ci contiene e c' imprigiona. l'illusione consiste nel credere
. borgese, 1-246: a calùmi c' erano frutta da marmellata, miele denso
reciso. pavese, 8-26: se figura c' è nelle mie poesie, è la
quella recita del de musset, dove c' è un signore dei medici e un imbelle
l'orgia del non autentico, e non c' è il minimo distacco nell'autore che
smunte dal freddo e dalla stanchezza: non c' è scritto sulla faccia di ciascuno la
queste zie, queste amiche di casa. c' è qualcosa di sleale nel loro recitato
somier che va ragliando '. non c' era altro di meglio. e se questo
di fondi e tenutari e amministratori, c' erano, partecipanti più o meno diretti
la vita '...; c' erano quei reclutatoti e protettori e 'amici
ad alta voce. su due versi c' impuntammo: ci pareva che il senso non
antelucane! », rise. « c' era un accelerato che partiva alle tre
addirittura al medio evo del ciclismo. c' è [oggi] l'avvento di
nostri giorni, conviene vedere se non c' è un'altra ragione, presente,
. monelli, 1- 178: c' eran flottiglie che trovavano più redditizio attaccare
depositario. monte, i-vn-25: diciam c' om sia di tute bontà rede.
che si facciano in questo mondo; non c' era redenzione, bisognava rimenare, infornare
. ariosto, 38-82: o dio, c' hai di morir patito / per redimer
da l'avita asprezza / nel miti- c' oro il docil tempo riede.
pianura a perdita d'occhio; non c' era sponda di sorta, tutto un prato
un'imbarcazione. monelli, 3-178: c' eran flottiglie che trovavano più redditizio attaccare
poco più oltra e mirate quella cella c' ha la porta aperta, ove colei c'
c'ha la porta aperta, ove colei c' ha quel cossino da banda e la
tempi, ed e bello vedere che c' è ancora tela per ricami e refe
orzo piccoletti / e de'duo pesci c' aveva un fanciullo / sazi fuoron per lui
aver sempre la lingua pronta a favorirci c' ha voluto aver la mano larga a
pensiero. de amicis, xiii-374: c' è lo stile che, con un lavoro
gamba, sentivo benone che la palla c' era, e guardando si vedeva sulla
maial spropositato. de amicis, ix-92: c' era del rialto quel giorno: un
a cena, anche se non sapevi che c' era questo rialto. 7
1-20: ne'buccheri... c' è tanto di grande, che è un
niccolò del rosso, 1-66-1: piu c' omo vivo amor m'à rialzato,
bontate, / cert'èi per veritate c' una cosa se'fatto: / bisogno
. / tornerà poi la bonaccia / che c' inviti a riamar. -figur
18-i-475: calze. smagliate, rotte, c' era da aspettarselo!...
di vita il poeta abbia assunto, c' e sempre, d'improvviso, una
. balestrini, 1-34: ieri martedì c' è stata l'ennesima fuga di anidride
intellettuale. d'annunzio, v-1-566: c' è anche un'italia che guarda in alto
affar suo: a ogni caso, c' è da preparargli un po'di letto pel
intenso. bacchelli, 2-xk-772: se c' è dato biografico sicuro e dichiarato e
, altra gente che serva per paga. c' è scrittori e giudici, e ci
etnia diversa. moravia, 22-191: c' è un fatto che impedisce il riassorbimento
tre o quattro, e in ciascuno c' era un direttore di scontro, un arbitro
europa cu maggiore unità spirituale. ma c' è medioevo e medioevo. un orcagna
« chi era quella donna? che c' è tra te e lei? » g
conto che di là dal merci non c' era più clamore. g. bassani,
riattato di fresco. pirandello, 7-742: c' erano poi le pettate che me la
bacchetti, 1-iii-268: in terra di guarda c' era una villa sola...
, 590: per andare a berna, c' era da riattraversare quella maravigliosa linea del
testrici che ci si retrovasseno che messe c' avesse in che istato e condissione si fusseno
signora annina s'era svenuta e non c' era verso di farla riavere. pea,
stato lasciato nel massimo disordine: c' era un vasetto di crema aperto,