. cattaneo, iii-1-137: fra buddisti e bramisti s'interpongono i giaini,
la favella originale dei libri sacri dei buddisti è il pali, figlio del sanscrito,
ragionevole ed umano; come appo i buddisti, almeno nel loro fiore. fogazzaro
panzini, ii-91: che altro furono i buddisti della sacra india? che altro furono
: capigliature profetiche di asceti bramini e buddisti. pavese, 6-184: e fa
molto più facilmente dei musulmani e dei buddisti e di tutti gli altri infedeli?
stato a scuola dai greci, dai buddisti e dagli esseni e aveva rimpastato alla
gioberti, 4-1-369: il nullismo dei buddisti è una conseguenza logica dell'eleatismo,
il nulla, come gli hegelisti e i buddisti. infatti l'inescogitabilità assoluta è
panzini, iv-356: 'karma', secondo i buddisti e i teosofi, indica la catena
che è proprio o appartiene ai lama buddisti del tibet e della mongolia.
), sf. monastero di monaci buddisti tibetani o mongoli. = dal
filosofemi e dell'immensa letteratura dei popoli buddisti? guerrazzi, 11-ii-148: il successore
quindi indeterminato. ecco in che senso i buddisti e gli egelisti divinizzano il nulla.
induiste e, anche, da buddisti e da giainisti; considerata degna
tanto le ontologie dei vecchi bramini e buddisti, quanto il compendioso fatalismo del corano
essere perciò creduti pagani, maomettani, buddisti ec. carducci, ii-4-35: discorso sul
il pali ch'è la lingua sacra dei buddisti dell'indo- china. gioberti, iii-56
lungo tempo che [i libri sacri buddisti] fossero composti primamente nella lingua pali
pure, è la lingua sacra dei buddisti. gioberti, 4-no: senza fare col
linguaggi. cattaneo, iii-1-137: fra buddisti e bramisti s'interpon- ono i giaini
capigliature profetiche di asceti bra- mini e buddisti, ma turbanti di seta gialla, gridellina
. cattaneo, iii-1-137: oppressi [i buddisti] dalla pertinacia delle tradizioni e perseguitati
la corona di 108 grani sulla quale i buddisti contano cicli di giaculatorie; quella di
nome di samanei era comune ai preti buddisti dell'india... samaneo viene dal
, sf. letter. convento di sacerdoti buddisti. d'annunzio, 13-i-163: le
di fervore mistico che è tipico dei buddisti. l. russolo [in
lamaserìa), sf. monastero di monaci buddisti tibetani o mongoli. moravia,
invar. relig. l'ordine dei monaci buddisti. corriere della sera [10-x-1993