, 26 (450): qualche bravaccio o tirannello ammansato. leopardi, i-399:
. invar. spaccone, smargiasso, bravaccio. lippi, 1-27: che l'
bravàccio). raro. fare il bravaccio, comportarsi in modo arrogante e provocatorio
(bravazzata), sf. azione di bravaccio; ostentata e minacciosa millanteria.
da un pezzo il suo bruno per un bravaccio indurito a tutte le prove, fu
], che ha per soggetto il bravaccio codardo. 2. persona arrogante,
402: perché un dei servi di quel bravaccio, 11 più robusto, volendogli porgere
passando a caso un giovane isventato, bravaccio,... sbeffando disse molte parole
: un suo zio materno, tristo bravaccio ed astuto ladro, veduta l'indole svegliata
risate; onde tra me e qualche altro bravaccio di teglio e dei dintorni si cominciò
malavoglia, il quale faceva il bravaccio. bocchelli, 2-339: questi buoni
di misto tra il goffo e il bravaccio. 5. acer. bravaccióne
bravazzo e deriv., v. bravaccio e deriv. braveggiare, intr
*. 3. disus. bravaccio, sgherro. nievo, 152:
cagnéggio). ant. fare il bravaccio, proferire minacce e ingiurie (per
ant. uomo losco e prepotente, bravaccio. aretino, v-1-453: sapete a
; onde tra me e qualche altro bravaccio di teglio e dei dintorni si cominciò
il suo atteggiamento minaccioso, provocatorio; bravaccio. baldovini, 2-27: spesse
; onde tra me e qualche altro bravaccio di teglio e dei dintorni si cominciò
egli s'immaginava con un ceffo da bravaccio, cieco d'un occhio, per tre
, che fu famosa spoglia / di quel bravaccio giganton d'abante. forteguerri, 21-4
suoi amici. 2. sm. bravaccio, sgherro. manzoni, fermo e
guappo, sm. teppista, bravaccio. puoti, 197: 'guappo'
vive nel dialetto napoletano nel senso di 4 bravaccio, camorrista '. b. croce
accr. di 'guappo', bravone, bravaccio. = voce napoletana, deriv.
, lindo e pinto, millantatore e bravaccio. nievo, 461: le signore
. 3. gerg. milan. bravaccio, dritto; persona di malaffare.
sicil. mafìusu * baldo, sgherro, bravaccio ', da mafia.
(v.), uniti bravaccio. dalla cong. e.
2. sm. sbirro, bravaccio, brigante, sgherro. aretino,
-spaccare i monti: fare il bravaccio a parole; comportarsi da smargiasso e
, 20 (340): un altro bravaccio dell'innominato... lo guardò
, lindo e pinto, millantatore e bravaccio. padula, 332: un sarto attillato
: appena scambiato quello sguardo, un bravaccio ne'trent'anni, vestito da capo a
, sm. letter. sgherro, bravaccio. aretino, 25-111: acciò che
con la medicina. 47. bravaccio. bernari, 3-353: questi bravacci
passando a caso un giovine isventato, bravaccio, soldato del signor rienzo da ceri a
bravazzone, accr. di bravazzo per bravaccio (v.). sbraveggiante
comporta da smargiasso, da prepotente; bravaccio, spavaldo. tommaso di
. alla sbricca: da sgherro, da bravaccio. grazzini, 4-490: subito lo
abborracciando e sbrodolando, chi spennelleggiando da bravaccio come un verniciatore o uno scenografo,
'sgherrettóne': sgherrano, spadaccino, bravaccio. = deriv. da sgherro
francesco, 7: parlo spagnol com'un bravaccio sgerro. p. strozzi, 6-6
4. ant. azione da bravaccio, bravata. passavanti, 119:
3. agg. prepotente, bravaccio. -per estens.: vantatore di
, ii-14: far dello spadaccino e del bravaccio. 6. vezzegg. spadaccinétto
minacce. cesarotti, i-xiv- 303: bravaccio, vieni più dappresso: perché tenti di
abborracciando e sbrodolando, chi spennelleggiando da bravaccio come un verniciatore o uno scenografo,
2. locuz. alla squarciona: da bravaccio. p. petrocchi [s.
ignota. -per estens. sgherro, bravaccio. berni, 32-29 (iii-104)
: passando a caso un giovine isventato, bravaccio, soldato del signor rienzo da ceri
fatto già da'medesibilianti; spaccone, bravaccio. salvini, v-2-3-11: 'a fender
tovate, gli s'accostò pian piano quel bravaccio che aveva squadrato il nostro giovine,
avancarica, con acstoccata improvvisa di qualche bravaccio non scappa. carduc ciarino
(plur. -chi). sgherro, bravaccio. p. m. zaguri