incontra; uomini ed armi abbica. borsi, 1-133: nei versi che abbico
di derisione presso tutte le genti. borsi, 1-8: esil corpo che s'abbiglia
, / come una donna perduta. borsi, 2-181: in quale abisso di
, resterebbe verso la parte susseguente. borsi, 2-193: che mi abitui a questo
felicità completa che aboliva il tempo. borsi, 2-165: voglio adottare un altro stile
fu dianzi / quasi angelico aspetto. borsi, 1-202: disprezza / in alterezza
. 2. figur. borsi, 1-223: mi sbertucci in modo atroce
la piaga coi medicamento degli unguenti. borsi, 1-202: e bevi, a sorsi
capo al cospetto del grande mare. borsi, 1-8: spesso vo tronfio di soverchia
, che di lor più si sublima. borsi, 1-68: quel ruscello / fresco
intellettualmente aperto, agile; disponibilità. borsi, 2-19: credo che questa gran gioia
alghe vellutate che ne formano il tappeto. borsi, 70: talor passa la
non dava cenno di voler tacere. borsi, 2-239: h nostro maggiore ha
tuoi, / là raccolto veder puoi. borsi, 2-30: signore, noi non
del che ho ampiamente parlato altrove. borsi, 2-19: non mi son mai sentito
e il colpo piombò ben assestato. borsi, 2-99: ecco che cos'è il
crollo dei sogni e delle fantasie. borsi, 2-52: stamani mi sono destato di
l'appoggio d'un fiume navigabile. borsi, 69: s'impadronisce di noi un'
3. figur. acutissimo. borsi, 2-208: l'evangelista stesso dallo sguardo
arazziere romano pietro duranti nel 1766. borsi, 1-137: chi tessè dai cartoni /
nella forma italiana arazzo, come in borsi, 1-136: « noi guardavamo /
altro quelle leggi da quell'arbitrio. borsi, 2-198: se crede che la regalità
coi muratori e il badile coi manovali. borsi, 1-94: il capomastro con solerte
arco e la benignità di cupido. borsi, 2-23: ciascuno si rinchiude in sé
le arguzie asciutte della sua provincia. borsi, 1-78: han labbro loquace /
giocosa / aridità larvata di chimere. borsi, 2-55: ho pensalo di scrivere
e nondimeno io le ripeteva sovente. borsi, 2-55: così mi sentivo dunque arido
mala natura soltanto che aveva studiato benissimo / borsi, 2-25: con te, signore
che svegliano estri / di giacigli silvestri. borsi, 2-102: il lavoro e il
quel punto per illuminare il mondo. borsi, 2-36: l'uomo è l'effetto
caduti allora. -recipr. borsi, 2-22: noialtri uomini non ci ascoltiamo
, rare volte li vogliono ascoltare. borsi, 2-7: qui ascolto il mio
bene di darsi fuorché a parole. borsi, 2-41: l'italia sarà assertrice
addestrato a galoppare sui cavalli indomiti. borsi, 2-23: non vuole che la
pare, è morto assistendo i colerosi. borsi, 2-203: ritornato nel fango del
/ la tirannide vinta e debellata. borsi, 34: spero che i nemici ormai
schifi; credi a questi disamorati! borsi, 137: mi stimava perciò un vile
il bel lavoro [del vocabolario]. borsi, 182: mi può uccidere li
buio, qua e là percossa. borsi, 164: mi cominciava a nascere
non bastavano a regolarlo i carabinieri. borsi, 216: la tua persona è,
tali son l'opre dell'eterno fabbro. borsi, 87: con che coraggio,
lastrico luccicanti ribollisse la feccia dell'estate. borsi, 233: tutti i beni
essa anche le lettere diventano fruttifere. borsi, 206: ora la vita sarà tutta
appena appena avea cantato il gallo. borsi, 206: eccomi tutte le mattine in
, nascosto (un luogo). borsi, 23: sempre io posso farmi un
come sposa, ti cingono '. borsi, 235: la madre provvida dei santi
ostinatamente, con ogni mezzo. borsi, 30: eccoci tutti stranieri l'uno
i manoscritti... di giosuè borsi, vergati con cuore e mano che
poco come il sangue azzurro dei nobili. borsi, 1-272: nell'anemone vermiglio /
le vittime umane, isti superba. borsi, 2-122: eri tu impassibile come un
/ gl'ignavi che dormono ancora. borsi, 2-23: sono stato un ignavo
ignavo e impotente già deriso da parini. borsi, 19: stamani non sono
illustrata da'raggi del nascente sole. borsi, 1-170: o signori e buona gente
-per simil. e al figur. borsi, 1-186: so che furba e sagace
piedi e quella lo contentava subito. borsi, 1-230: nella voglia ei [il
nobili affetti e fonte di immacolata lode. borsi, 2-34: la vita è una
cerca degli eterni ed immancabili beni. borsi, 233: sii cristiano, partecipa ai
: superstizione immolatrice di vittime umane. borsi, 216: nella messa ti vedo [
bivio di pa radiso. borsi, 178: so che la carità,
e alla impasta e contagiosa avarizia. borsi, 1-195: alba temuta, non
questo inferno doma tutte le passioni. borsi, 100: guai all'impaziente,
a repentaglio la propria vita. borsi, 1-128: or per questa compagna che
riempire, colmare. borsi, 1-69: tu vedi, / a
fatto / dal suo diminutivo s'argomenta. borsi, 1-86: di leggiadria conviene che
imprentate forme, dipinte e rilevate. borsi, 1-64: perché gli rassomiglino / egli
quei gridi, là nei campi. borsi, 2-107: io t'amo, giulia
ne dava quel fuoco in terra. borsi, 94: ero scontento di me
iron. elevato a dignità accademica. borsi, 1-101: che poderoso pondo ogni volume
. 6. raccogliere. borsi, 1-103: in mezzo a quella loia
entelechia una continuata e perenne mozione. borsi, 1-5: trovo un impaccio, batto
di colui ch'è la sua voce! borsi, 1-69: vede selve, e casolari
. mortificarsi, tormentarsi. borsi, 1-89: l'amore s'incilizia /
(uno strumento musicale). borsi, 1-244: dolce savore mio, per
ad abbandonarmivi benché lo sapessi incorrisposto. borsi, 2-37: soffro, proprio come
e incapace di crescere e di decadere. borsi, metallo, una gemma).
e si raffredda con la fredda età. borsi, 2-62: tutti gli sforzi sono
odio da rendere indeprecabile questo conflitto. borsi, 193: tu [o signore]
imo / d'ogni malor gravollo. borsi, 22: se volgo a te [
sottentrare gl'infallibili istinti del popolo. borsi, 2-6: la mente è altrettanto
audacia di tirannie e corruzioni immanissime. borsi, 153: ho pensato di riordinare e
utili e produttive ad arricchirsi con esse. borsi, 2-55: avevo lasciato bologna con
e momentaneo o da fanatico fervore. borsi, 82: in questo mio modo di
- anche al figur. borsi, 1-228: dunque, ahimè, per
infinocchia chi vuole. -assol. borsi, 1-186: so che furba e sagace
non infronzola, non fa riflessioni. borsi, 1-237: il mio labbro bugiardo /
. reso gradevole con abili accorgimenti. borsi, 2-54: sai che torrente, che
sàngue non mai cesserà d'esultarvi. borsi, 1-237: se mi guardi / e
incanestrata né ingavagnata con le buone. borsi, 1-118: il demagogo /.
, alcuna forma insolita di bestemmia. borsi, 132: eccomi qua triste a
. -molto intenso, voluttuoso. borsi, 2-82: come ti adoro! oggi
è da noi per la nostra iniquità. borsi, 145: un uomo può essere
tonda che luni ancor piagnendo sona. borsi, 1-59: così l'acqua s'insala
il valore che vi insempra eterne. borsi, 1-213: un sol bacio di voi
non di fatto. potere insindacabile. borsi, 41: io sono ben lontano
spirito e il sentimento dell'arte. borsi, 2-24: ho obbedito alla mia lascivia
, anzi ch'elle sieno in atto. borsi, 1-6: altri tormenti, altri
abbia intasato il canale della verga. borsi, 1-186: su, che il naso
furore ove mi fosse intervenuto d'incontrarlo. borsi, 1-13: più gonfi le gote
, liquore); zuppa. borsi, 1-103: fanno inchiesta di tutto,
e intorneato di bei capelli castagni. borsi, 1-243: o suavina, beatrice
amplificato i confini della medesima favella? borsi, 1-190: sott'esso il giubilo ei
; sviluppare, irrobustire. borsi, 1-25: io vo'che i vènti
magniloquente (uno stile). borsi, 1-4: finché dentro l'orecchio /
, infinito, eterno, uno. borsi, 198: insegnami...,
create sacerdotesse facevano il sacrifìcio esecrando. borsi, 2-178: se ho potuto altre volte
parte migliore, ch'è la mente. borsi, 118: quando un uomo cerca
ne andava ragionando con altri cittadini. borsi, 1-229: quel fanciullo rassomigli /
entro quell'involucro di carne chiara! borsi, 2-105: questo tuo corpo adorabile
'l giungo / duri l'irrefrenabile galoppo. borsi, 2-53: basta che appoggi la
che le traccie più delicate della sensualità. borsi, 152: oggi ho passato
segreto di queste dimostrazioni degli scolari. borsi, 2-7: avevo per te impeti di
commiati, / alle trombe accennò. borsi, 1-179: meglio iterare / le
conosci tu ladroni / peggio dei padroni? borsi, 1-104: sventurato che leggi,
le spese nelle cronache dei giornali. borsi, 217: adesso vedo bene, l'
.. ecco le lappole o bardane. borsi, 1-272: le rugiade che tu
dalle confraternite dei laudesi. borsi, 1-147: nella mia cella bianca,
te gli dei perciò dien lauta grazia. borsi, 1-194: io movea sul sentiero
? 12. fantasticheria. borsi, 1-22: come da voi mi lascio
su per i lettucci del triclinio. borsi, 1-33: allor quando, in profumo
che prima gli fe'battere il cuore. borsi, 1-184: quel ch'io non
, locco e ve lo provo. borsi, 1-103: per qualche annetto si balocca
loglio / indi più nella plebe pullulava. borsi, 2-52: oggi ortiche, vepri
reputazione; ambiente screditato, squalificato. borsi, 1-103: in mezzo a quella loia
, questa longeva ritardataria della scolastica. borsi, 2-18: l'arte più grande
nei petti. -sostant. borsi, 2-178: certo un maligno spirito mi
accanimento implacabile, senza alcun freno. borsi, 1-23: la dovizia / che mi
della luce: eletto da dio. borsi, 224: quest'anno ho un po'
fra un impero e un regno. borsi, 2-178: se ho potuto altre volte
; che costa molto denaro. borsi, 2-10: imparai a odiare il successo
11 contadino nel suo mangiare casereccio. borsi, 2-23: ho preferito obbedire ai
un tratto caustico, profondo e veloce. borsi, 2-39: la mia vena,
/ alle macere cure, innalza. borsi, 1-89: o sanità,..
di artifiziato che potrebbe ingenerar diffidenza. borsi, 2-131: i rimproveri e le
. figur. eccessivo, esagerato. borsi, 2-25: giulia, non voglio farti
, era fare una corte molto magra. borsi, 1-224: troppo magre rappresaglie /
. ibrahin perché allestisse la stanza. borsi, 2-5: io t'amavo già
prendere lui [il marito]. borsi, 2-178: se ho potuto altre
mancherò e tu non mi mancherai. borsi, 133: ah, signore,
ascoltare il porgitore della presente: averardo borsi, della mia maremma. è giovine
le lunghe braccia svitate che sciabolavano. borsi, 2-75: sono beato e la mia
calcina nel truogolo, ovvero nel bacino. borsi, 1-95: sulla rena / crivellata
stianeggia ». -rifl. borsi, 1-89: l'amore s'incilizia /
d'amore dalle scorie melmose del passato. borsi, 19: stamani non sono
e insieme a quella del diavolo. borsi, 78: ti lascio, dunque,
medesimo e la infima d'altrui. borsi, 2-121: ti rivedo ancora ascoltarmi
menzognero i giorni della mia vita. borsi, 2-68: fede e compunzione, amore
mai la soia / a'signori. borsi, 1-118: nelle pubbliche cose è trafficato
rimette / pur una mestolata di calcina. borsi, 1-94: prendi la mestolata e
virtù della mia st rpe militante. borsi, 47: tale è l'immagine della
buono, dove solo è la felicità. borsi, 2-34: la vita è una
. prolisso e minuzioso nella descrizione. borsi, 2-28: questo lavoro è proprio
facilmente misconoscono e confondono le persone. borsi, 2-158: essi [i precursori
ch'a tal vita ti spongono? borsi, 2-20: tu m'hai insegnato ad
di modiglioni e panni di bucato. borsi, 1-97: nella cornice tu distingui /
, confuso (un ricordo). borsi, 224: se morrò in guerra,
le forze. - anche assol. borsi, 119: il sonno risarcisce, rinnova
fondo, le mondiglie a galla ». borsi, 1-95: sulla rena /
un palazzo, godersi il mondo. borsi, 14: chi ama il mondo non
ag gressivo. borsi, 1-203: quella fiducia / riposta in
colpì: il tempo spropositato che giosuè borsi impiegava per leggere il sommario di un
morsi della critica sbruffata ed ipocrita. borsi, 1-202: disprezza / in alterezza
nascono sempre da un'emozione morale. borsi, 2-95: son pur sempre un mestierante
grembo fosti / espulsa ad infestarmi! borsi, 223: signore, fui mostruoso
svelamento dei loro riposti moventi di classe. borsi, 30: se parlo a un
nauseosa meccanicità di prosternatori e salmodiatori. borsi, 1-38: sempre [il cuore
levava a falde ineguali una nebbiuzza soffice. borsi. 1-109: vidi io già,
la terra con le dita prone. borsi, 1-6: l'arco che tenderò,
le altre, e dà noia. borsi, 2-121: ho già qualche amico,
sùbito meravigliata, attonita, partecipante. borsi, 204: un nonnulla ci abbatte,
: ei verria con nosco in occidente. borsi, 1-273: io ben conosco /
noverati in buon dato gli adoratori. borsi, 1-142: poche entrambi / noveriamo prima
2. scherzoso, gaio. borsi, 1-97: si chiama e si risponde
, se potessi ancora trattenermi negli studi. borsi, 181: signore, riconosco
dipartita fu obbrobriosa come una fuga. borsi, 56: non voglio che te
quel momento d'illusione si obliassero. borsi, 2-42: io non voglio ormai fare
l'altro le penzolavano dall'occipizio. borsi, 1-103: gli misuran la chiorba
: olimpica virtù già mai non more. borsi, 2-16: sì, giulia
-crescere nella stima di una persona. borsi, 1-224: tu t'arretri e credi
palma / verso le cimbe ondivaghe. borsi, 1-25: scenderemo adagio / dall'
segna e séguita la corrente del fiume. borsi, 1-193: un pastore spinge la
tempo destinato agli amici e a me. borsi, 2-149: 11 lavoro mi opprime
la poesia abbia fatto alla carità. borsi, 2-26: per troppo tempo sono stato
-ricco di succhi vitali, nutritizio. borsi, 2-151: mi sento come una pianta
mia orbita. -dimensione. borsi, 2-148: noi non possiamo misurare l'
come svolgevasi nell'età di mezzo. borsi, 1-34: il verso ordisco;
all'orlo dello sgomento uno strambotto. borsi, 2-176: quale forza misteriosa guida
a te sovra ogni stella impero. borsi, 1-63: di quale / inno,
materie che prima non avesse letto? borsi, 2-79: questo mondo non ha nomenclatura
: meglio dirla con altri ortofonia. borsi, 2-79: regole di ortoepia e
il vero su gli amori suoi. borsi, 95: ero vanitoso, frivolo
fece chiamare una sua vecchia donna. borsi, 67: iersera ciondolai oziosamente da
erano ormai gli unici nostri beni. borsi, 163: ammiravo nel manzoni non
luogo dove si fa qualche muramento. borsi, 1-97: fornita l'opra esterna
. 9. torpore. borsi, 5: ogni mattina, nelle ore
]: dante parafrasò il paternostro. borsi, 2-163: il petrarca nel suo inno
) che sono funeste all'esercito coloniale. borsi, 2-52: oggi ortiche, vepri
, si feriva gravemente al collo. borsi, 2-61: vuoi essere uno schermi
dolcezza, or pargoleggia / la voce. borsi, 1-116: talvolta avvien che il
amano che i loro interessi individuali. borsi, 2-50: di', giosuè, sei
: tutti sono laceri e mendici. borsi, 224: per conto mio non ho
bello, ancorché passeggierò, ancorché inanimato. borsi, 2-147: 1 miei errori mi
mente chiunche rimane successore nel reai trono. borsi, 2-145: ve n'era una
un senso di ripugnanza perfino pazzesca. borsi, 2-33: ho ambizioni immense,
fatto bene a venire a quella città. borsi, 2-168: anche a padova,
terreno è di primo im- eto. borsi, 2-61: vuoi essere uno schermidore invinci-
cuore. -svigorito moralmente. borsi, 1-89: l'amore s'incilizia /
di mente, di carattere). borsi, 2-46: hai una mente seria e
che il pentimento sarà rimunerato ». borsi, 2-20: se è vero che
del ver le pronte / difese. borsi, 2-135: se io ti concepissi
nel conoscere e rettissimo nel volere. borsi, 27: sei [o signore]
con tutte le vostre forze perverse. borsi, 46: forse il signore non saprà
farebbe un peto d'una vecchia cucca. borsi, 1-99: pretender d'imitarvi è
a qualcuno: recargli fastidio. borsi, 1-101: non solo i canonici e
penne occhiute confitte han nella pelle. borsi, 1-276: me proclamo aspro inimico /
con insistenza eccessiva e stucchevole. borsi, 2-35: mi par d'essere un
rifare le radici alla pianta 'uomo'. borsi, 1-57: ben conosce egli di quanta
i modi e le azioni degli altri. borsi, 2-141: approvo i tuoi,
-adattare come mezzo espressivo. borsi, 1-5: solingo / nel mio travaglio
-pintura a fresco: affresco. borsi, 1-145: avere entro la cella /
piombati e perpendicolari tutti li muri. borsi, 1-93: recenti e bianche in alto
raggio le carezza il bel volto. borsi, 1-163: nel molle ciel piomo
in cucina un pispillare di pollastri. borsi, 2-96: il pispigliare conviene al nido
-con riferimento agli uccelli. borsi, 1-125: ogni nido, ogni corolla
gli ambasciadori ad un cenino da pitocchi. borsi, 1-114: scendon l'alpe,
chinandosi rivelava il tepore dei seni. borsi, 1-4: io v'esorto, passanti
incaricava di dargliene una spiegazione plausibilissima. borsi, 240: vedrai che non c'
cola avesse affascinato il vecchio pontefice. borsi, 2-160: l'uomo d'azione è
taluni vorrebbero restaurare nel pensare filosofico. borsi, 1-114: scendon l'alpe,
ascoltare il porgitore della presente: averardo borsi, della mia maremma. e giovine e
/ e finge d'esser distratto. borsi, 83: è facilissimo che io mi
io bagno senza possa / la penna. borsi, 1-75: nascemmo smanianti, /
. -intensità della voce. borsi, 2-122: t'amo, giulia,
postuma, e quindi non godibile. borsi, 2-142: da che ti amo,
e pratica, cosa ben rara! borsi, 208: chi non pratica i doveri
che potevano dar sospetto di loro. borsi, 2-23: ho preferito obbedire ai miei
riferimento al battito cardiaco). borsi, 2-134: ancora, mentre scrivo queste
cui si debbono sì magnifici preconi. borsi, 1-57: un non lontano dì volli
tempo mi parve quello un capolavoro. borsi, 2-43: la tua sola vista è
globi a sospensione / negli atni pretensiosi. borsi, 2-101: sarà un opuscoletto col
italia le prodi gesta di garibaldi? borsi, 2-3: ho lasciato roma col cuore
hai, di rivedere i tuoi morti! borsi, 168: convinto che l'unica
, che si attingono dai fatti. borsi, 72: apro... il
arrendevole a sostenerti nel momento propizio. borsi, 2-133: l'abitudine salutare della
drama- tiche, prosastiche, liriche. borsi, 2-137: essa era...
ai rappresentanti d'un irraggiungibile paradiso. borsi, 161: non dimentico che l'
alloro / del mio protervo orgoglio. borsi, 2-20: vedi dunque di quanto poco
viso la fiorita primavera in pruinoso verno. borsi, 1-109: vidi io già,
confusione non ardiva mirare il cielo. borsi, 144: dovrei essere come il pubblicano
di rado. -solleticare. borsi, 1-78: ci punge l'orecchia /
da procida ', ballo del coreografo alessandro borsi, soddisfece abbastanza... il
, soddisfece abbastanza... il borsi ha trovato dei buoni punti, delle
piano. -con uso appositivo. borsi, 1-94: prendi ed eleggi dei matton
-sibilo, fischio del vento. borsi, 1-25: io vo'che i vènti
.. sempre nervose e querimoniose. borsi, 2-35: mi sembra di star
vitae ', colla nota del bucato. borsi, 1- 188: ti scaccio
insaccato nelle spalle, riapre il portone. borsi, 2-125: questa tua presenza fa
. emettere suoni melodiosi, delicati. borsi, 1-271: nella sera un poco fresca
per sodisfare alla mia richiesta curiosa. borsi, 1-5: se awien che nel
rannicchiavasi ancora nel suo vero nome. borsi, 1-223: nel tuo motto un mal
sentimento, a un pensiero). borsi, 2-42: io non voglio ormai fare
libro di ettore bignone sulrepigramma greco. borsi, 2- 175: ed ora vorrei
rimane perduta sovra un atomo di sabbia. borsi, 2-69: l'ora in cui
accuserebbe il giudizio divino di crudeltà. borsi, 90: tu [o signore]
mare il terzo dì arriva in tunici. borsi, 1-268: in mezzo / al
il ricettacolo di tutti i vizi. borsi, 2-29: io sono un ricettacolo immondo
la cede a un prezzo ridicolo. borsi, 128: la tua verità, signore
una mente vasta, riflessiva, creatrice. borsi, 2-46: hai una mente seria
: questi rimbecchi mettevano sossopra sibilla. borsi, 1-78: ne na- scon disfide
ed ognuno rimpinzava di ammennicoli il fatto. borsi, 1- 234: o invitta,
modo di ripartire le materie prime? borsi, 1-77: la bionda minestra / fumante
terra d'elezione, la francia. borsi, 147: io sono...
, più di un pittore mediocre. borsi, 1-98: il riquadratóre, il legnaiuolo
-dare brillante prova delle proprie capacità. borsi, 1-127: a noi folleggia in cor
, esauste, sullo strame risecchito. borsi, 2-43: questa rosa vellutata e ricca
temperamento risibile che m'ha concesso. borsi, 1-220: or ti restano d'
faranno: quand'abbiano la testa. borsi, 46: non solo ogni uomo risponde
ritenuto e cupo, pareva trasformato. borsi, 2-50: la donna che ami è
funzione fisiologica, ma un rito. borsi, 2-30: il mio amore per te
cioè sì rossi di splendore di fuoco borsi, 1-123: sbiancato / ma securo
e cotal esercizio le sia grato. borsi, 106: in mezzo all'immenso roteare
petali tolti per sempre lasciare. borsi, 2-31: son tutto cosa tua,
né scemamento per fuoco piglierà giammai. borsi, 14: il povero rinunzia a quei
un luogo (una cosa). borsi, 109: io son bene la dramma
con una certa affettazione di saccente. borsi, 2-145: ve n'era una
pregare dinanzi alla cappella del sacramento. borsi, 216: quando voglio, posso
saettarlo con ogni maniera d'improperi. borsi, 1-218: oggi parlo per dispetto,
, i pigri gusti del pubblico. borsi, 2-141: io sono un uomo equilibratissimo
come don aurelio, sale della terra? borsi, 127: come [il mondo
in trionfo nelle vie di gerusalemme. borsi, 2-70: oggi nasce il salvatore
i semidei per abbellire il teatro. borsi, 92: posso dire d'avere assai
loro. -persona amata. borsi, 1-244: dolce savore mio, per
e a venire a capo d'aprirla. borsi, 29: noi opponiamo l'uno
»; e incominciavano a sbertucciarla. borsi, 1-223: mi sbertucci in modo
. ammutiniamo senza intender ragione. borsi, 1-102: da 2.
un modo di parlare). borsi, 2-39: il mio linguaggio è impacciato
a scorrerie che non tutti applaudiranno. borsi, 2-146: pensa, giulia,
. letter. privo di briglie. borsi, 1-175: il settembre frugifero precede /
, / quando quel seme sbullettasse. borsi, 1-62: sempre più si sviluppa /
riparare lo scadimento de l'angelo. borsi, 238: le circostanze non saranno una
, stesse note, stesse scale semitonali. borsi, 2-61: vuoi essere un perfetto
a scantucciare gli angoli delle pareti. borsi, 1-94: rendi ed eleggi dei
versi enfaticamente elogiativi e adulatori. borsi, 1-86: non vò qui con ismaccati
- pensato in termini assoluti. borsi, 2-17: l'arte più grande è
non si crede inutile alla società. borsi, 2-39: non rammento d'aver mai
nel fegato la vescichetta del fiele? borsi, 1-99: so che la rana se
acqua come il fumo negli occhi. borsi, 1-99: questa fante non è come
a morire nel mare de'millenni. borsi, 1-268: ora lo sguardo / spaziando
/ in uno sciabordare di schiuma. borsi, 1-16: godo se arditamente
/ io vò fare una sciarra. borsi, 1-102: se li cerchi, /
e tu sei senza l'erre ». borsi, i-m: tu barbugli, tu
unghe umide occhiate ai franchi scocchi. borsi, 1-183: che vai se di
metagenesi, nel suo interno, borsi, 2-94: ho preferito rimanere a casa
èuna sconoscente, una cattivaccia anche lei? borsi, 2-26: per troppo tempo sono
più e non finisse di languore. borsi, 195: voglio imparare a vivere
una condizione sgradevole o dolorosa. borsi, 1-186: qual crudo custode / te
vergogna ad uno scolaretto di rettorica. borsi, 2-130: mi sento ridicolo come
più mal del libro che tu sai. borsi, 1-223: tu m'accusi..
. 7. prov. borsi, 1-188: chi tentenna o stintigna /
conversazione spregiudicata, sfavillante di humour. borsi, 2-31: son tutto cosa tua
di per se stesse oltrepossenti incantazioni? borsi, 2-31: ah, perché non trovo
cespuglio per permettere il passaggio. borsi, 1-271: vi s'imbatte in qualche
: man mano le pipitesfronzarono, accestirono. borsi, 1-62: sempre più si sviluppa
/ troppo quest'ozio m'annoia esgagliarda. borsi, 1-247: il mio tollerar saldo /
la fine di un amplesso amoroso. borsi, 1-195: o sghermitrice / alba sinistra
all'apparizione di una creatura sconosciuta. borsi, 2-12: stasera m'accorgo di non
-pensiero o fantasticheria impura. borsi, 155: ah, povero, povero
in luce. -epiteto. borsi, 1-165: ti chiamo gioia. tale
quel fanciullo consapevole della sua fanciulleria! borsi, 1-86: non vò qui con
fantasioso; infiorettatura, arzigogolo. borsi, 2-128: su questo tema semplicissimo:
malaticcia, gli era venuta a noia. borsi, 2-145: ve n'era
. aveva snebbiato tutte le cose. borsi, 1-93: quivi ogni giorno,
le dà più agili e snelle. borsi, 1-78: ci punge l'orecchia /
nell'animo rendendolo strano, eccitabile. borsi, 2-13: ogni più piccolo fallo lascia
(un'ora del giorno). borsi, 5: ogni mattina, nelle ore
quando la fascia il medico gli solve. borsi, 1-186: fa'che un agile
mi colpì: il tempo spropositato che giosuè borsi impiegava per leggere il sommano ai un
in quella della visione o 'scientia'. borsi, 152: oggi ho passato il giorno
un canaletto a guisa di scozia. borsi, 1-97: nella cornice tu distingui /
sparpagliate e distratte negli usi della vita. borsi, 2-42: tutta la somma della
la maestà divina in tre persone. borsi, 1-130: le ragioni intime e care
vita soltanto per la indipendenza d'italia. borsi, 190: non oso pregarti di
compaiia: il griso venne dopo. borsi, 1-93: giungono alacri, in fretta
storia ». -recipr. borsi, 2-115: fra noi non facciamo altro
-figur. ridurre al silenzio. borsi, 1-117: se la tua vergogna /
di mia madre e di mia zia! borsi, 2-33: 1 pericoli umani
colpì: il tempo spropositato che giosuè borsi impiegava per leggere il sommario di un
spudorata da confessare di esser tale. borsi, 2-50: tu, giosuè, sei
spulando il grano, celata- mente. borsi. 1-95: egli spula biada o sia
che preannuncia l'arrivo di qualcuno. borsi, 1-177: questo messaggio /..
egli stintignava un poco a montarci sopra. borsi, 1-188: chi tentenna o stintigna
in generale, nella vita. borsi, 2-141: sono certo purtroppo d'essere
hanno al bene e propensione alla virtù. borsi, 171: ahimè, signore
partito, minutaglia più inetta all'arme. borsi, 1-64: con lui natura ben
remoto, / allo sciame lene strepente. borsi, 1-78: strepenti ai contatti /
milza a qualcuno-, farlo imbestialire. borsi, 1-99: bemia, che dio vi
paesaggio, una raffigurazione pittorica). borsi, 1-45: nelle pinete / v'era
stesura di uno scritto. borsi, 1-7: mentre la tela mia s'
divinità, elicendo le più nuove cose. borsi, 2-176: stanotte ho fatto un
'mangiare'o 'bere'e 'prendere'. borsi, 216: nella messa...
voce di mosè gli schiavi ebrei. borsi, 26: siamo dinanzi alla suprema intelligenza
.]: 'sverno': lo svernare. borsi, 1-91: volano insembre / le
, cessare (una condizione). borsi, 1-188: il bene...
. collo svincolato dalle cravatte idiote. borsi, 1-194: io mo- vea sul
, che instupidirà un'intera generazione. borsi, 43: un uomo che contrae una
/ chi dal neofito furor mi guarda? borsi, 1-120: 1 tuoi slombati artefici
nardi si è acquistato nella fisica. borsi, 2-44: giulia, tu sei divina
al ciel salite [pensieri]. borsi, 20: non c'è animo terso
oro, coniata in vari stati arrecano. borsi, 1-116: italia mia, questo testor
distribuite, come un regalo prelibato. borsi, 2-59: ora capisco perché i tornei
sof-tostano soccorso gli rapì di mano quella città borsi, 1-104: di dicono che un
cantan la notte augusta e nuziale. borsi, 1-133: io t'amo. /
per codesta gente. borsi, 2-104: un uomo non può vedere
astratti). libera. borsi, 147: povero me, che cosa
senso litterale ed ora nel tropologico. borsi, 2-137: essa era dunque una specie
ieri: durante l'anno passato. borsi, 1-104: il giure, poveraccio,
aveva ceduto a un'afa improvvisa. borsi, 1-193: sentii sul volto tepido
che si potesse a quelle rassomigliare. borsi, 2-43: la tua bellezza ha qualcosa
da vagliatura, scompiglia eserciti vittoriosi. borsi, 1-96: vedi quei che a capo
calore ardente (il sole). borsi, 1-68: quando il sole più vampeggia
letter. atteggiamento vanitoso, vanaglorioso. borsi, 82: in questo mio modo di
secco, e vuoto di sugo. borsi, 64: vorrei morire, perché,
delli predicatori del verbo di dio. borsi, 197: il verbo di gesù ha
tenere alto il vessillo del progresso letterario. borsi, 2-121: tu non sai,
morire / da l'omicida voluttà succhiato. borsi, 1-175: il ciglio..
si distinguono manifestandosi con determinate operazioni. borsi, 2-23: ero tale virtualmente, che