quel sor giovanni è un gran cia- bonaccio. = acer, di ciaba
feroce; ma poi a'fatti è più bonaccio degli altri. carducci, ii-6-134:
al menomo atto quel [cane] bonaccio non digrigni i denti e non si avventi
: buon pasticcione dicesi d'un uomo bonaccio. cicognani, 1-156: che vieni
che ora essendo di proprietà del s. bonaccio vi svergare1, tr. (