toscanizzandolo 'piuvvico'. manni, ii-48: il boccaccio studiò soprammodo di toscanizare il periodo ciceroniano
le toscane vie / stato con il boccaccio, che mi detti / il tema con
mal seme per la gente tosca. boccaccio, vii-88: vedrai ancora che la gente
. 4. prov. boccaccio, dee., 8-10 (1-iv-776)
se move li vinti e lo tron. boccaccio, 9-44: quasi tutti vedeva con
. noi li avem già dietro ». boccaccio, vii-76: fanno frutto di
di catuna delle dette due osti. boccaccio, iv-94: la sinistra un leggerissimo
e lento giudicare, che tosto vendicatore. boccaccio, iv- 110: o sommo
comparazione fra due concetti contrapposti). boccaccio, viii-1-252: talvolta in alcuna parte corre
essere superato il vincitore dal vinto. boccaccio, viii-1-10: tanto è la vittoria più
ond'è '1 mio core avinto. boccaccio, dee., 5-3 (1-iv-466)
(da una malattia). boccaccio, dee., i-intr. (1-iv-20
fa ch'è vinto al pome. boccaccio, dee., 9-4 (1-iv-803)
, / qui s'odon cantare. boccaccio, dee., i-intr. (1-iv-29
coniugale; offendere il talamo. boccaccio, 1-i-62: mostrando loro come venereamente le
li quai distrusse con tormento amaro. boccaccio, dee., 10-8 (1-iv-904)
e con opere li violate? boccaccio, 9-31: non si dèe alcun uomo
e l'altra era molto bianca. boccaccio, 21-26-38: i lunghi melloni e i
vincolo amicale, amoroso, coniugale. boccaccio, viii-2-202: e chiamalo 'strupo', quasi
, dirai lui esser simile del lupo. boccaccio, viii-3-110: percioché violentissimo fu,
., la morte; suicida. boccaccio, viii-3-138: per la quale disperazione l'
con la violenza dei beni altrui. boccaccio, vlii-3-106: fu, oltre a questo
fisica e sessuale esercitata sulla persona. boccaccio, iv-134: o vilissime serve, quale
. -con tremende punizioni infernali. boccaccio, viii-2-3: giusta cosa è che chi
violenta / e ne'suoi beni. boccaccio, 1-ii-128: poi temo di turbar con
che per violenza in altrui noccia. boccaccio, dee., 5-2 (1-iv-456)
dire: io vo bene quinci. boccaccio, viii-3-130: chiamansi 'sentieri'certi viottoli
vipera: cosa malvagia, perversa. boccaccio, viii-3-140: e in quanto dice i
: e 'l vioallevava con arte. boccaccio, iv-7: la piaga, la quale
, imitatrici / de la come carbone. boccaccio, 21-48-1: 1 gai uccelli, tacendo
'), le virgolette in boccaccio, viii-2-41: 'vìrgilie'son chiamate [queste
vegetazione, di un luogo. boccaccio, viii-1-44: primieramente la perpetua viridità di
nostra informazione ritratte, lei perseguitavi. boccaccio, dee., io-7 (1-
quale è in cristo nostro signore. boccaccio, viii-1-46: oh isdegno laudevole di
-con energia, vigore, slancio. boccaccio, vii-64: facea trombando inanimar la gente
non abbia in sé diverse virtudi. boccaccio, viii-1-40: li poeti,..
eccellenza tecnica, valore professionale. boccaccio, viii-1-4: quanto per vertù e per
« tienimi, tienimi! ». boccaccio, viii-2-141: così tosto come quello
da li organi suoi fosse dischiusa. boccaccio, viii-3-112: chiamasi 'casso', percioché in
ricevesse ne diede al cavaliere sufficiente prezzo. boccaccio, 1-i-399: parendogli incredibile che,
ciò che contra lui si potesse levare. boccaccio, vii-23: amor, che con
dolce pen- ser l'anima appaga. boccaccio, viii-1-93: vogliono coloro, li
nocività del morso di un animale. boccaccio, dee., 10-9 (1-iv-937)
l'ordine terzo di podestadi èe. boccaccio, viii-3-15: fornita la commessione,
perde la nobiltà e sarà plebeio. boccaccio, dee., 1-6 (1-iv-390)
loro altrui fora del core. boccaccio, viii-1-191: costui mostra dovere cosa mirabile
gambe aperte e il seno sciolto, ti boccaccio, dee., 8-3 (1-iv-682)
di notevole valore culturale o artistico. boccaccio, vili-1-44: le quali tre proprietà estimarono
: riservargli una calorosa accoglienza. boccaccio, 1-i1-27: ver la greca oste si
in profondità per estrarre minerali. boccaccio, viii-2-237: pertugiati i monti e viscerata
sia apreso a le mie ale. boccaccio, vii-4: giungeva vesco / tenace
, sappi che ella è grassa. boccaccio, viii-3-90. giunto al minotauro, il
nel linguaggio della fisiologia antica. boccaccio, viii-1-136: il lungo silenzio, per
già egli si poteano avvisare in viso. boccaccio, 1-432: recatasi la forte lancia
lascia pur grattar dov'e la rama. boccaccio, dee., 9-8 (1-
ma diedi fede a questa visione celeste. boccaccio, viii-i- 42: guardino adunque
del poemetto didattico- allegorico di g. boccaccio (1313-1375) scritto fra il 1341
il 1341 e il 1342. boccaccio, vi-tit.: l'amorosa visione.
di devozione. - anche sostant. boccaccio, v-24: essi templi, in qualunque
siate osa / in vicitarmi spesso. boccaccio, 9-50: entrò per ventura in
-contattare qualcuno con una missiva. boccaccio, dee., 10-9 (1-iv-936)
cuore. -di animali. boccaccio, i-336: saltando di fronda in fronda
fare oggetto di studio una disciplina. boccaccio, viii-2-135: in queste parole intende l'
amico / visita con cose avverse. boccaccio, dee., 1-1 (1-iv-40)
un luogo, un edificio). boccaccio, v-24: i templi con sollecitudine visitati
visitatore degli 'nfermi sì come padre. boccaccio, dee., 3-7 (1-
li orni da la sua visitacium. boccaccio, viii-2-80: seneca, suspi- cando
/ di luce lo visibile eccedente. boccaccio, dee., 6-5 (1-iv-550)
da lasciare e da perdere le ricchezze. boccaccio, serve di caratteri grafici di stampa disponendoli
la mente il suo bel viso. boccaccio, vii-17: mai non potei, per
vista, che non meno agogna. boccaccio, dee., i-intr. (1-ìv-21
/ di raffrenare il suo gran malvolere. boccaccio, dee., 7-8 (1-iv-639
cercandomi; et, o pietà! boccaccio, 1-ii-273: poi si rivolse a'suoi
, o anche di fenomeni naturali. boccaccio, dee. (1-iv-551): non
ai prim'assalto i nemici fuor franti. boccaccio, 1-i-126: tenendola nelle sue braccia
santissima anima passà da questa vita. boccaccio, dee., 10-8 (1-iv-901)
alla morte di una persona. boccaccio, dee., 10-8 (1-iv-917)
: rimettere la pena di morte. boccaccio, 5-1 (1-iv-450): a cimone
: procurarsi il necessario per vivere. boccaccio, dee., 4-7 (1-iv-407)
mondo terreno dopola morte, risuscitare. boccaccio, 3-8 (1-iv-319): padre mio
ant. aspetto fisico, personale. boccaccio, dee., 8-10 (1-iv-765)
v'era legata per ristoro della fune. boccaccio, ii-275: 1 panni di
per una vaca e una vitela. boccaccio, 9-47: io non farei chiesto uccelli
immolato a una divinità. boccaccio, iv-157: continuamente gli ho [gli
i peccati, le tentazioni demoniache. boccaccio, vli-226: poi quando a dio parrà
- anche in un toponimo. boccaccio, 1-i-623: apparve a tre re orientali
sempre a'nemici suoi dando trestizia. boccaccio, viii-1-20: poi che i vittoriosi
, il suo corpo risorto). boccaccio, viii-1-40: intende la divina scrittura,
vitiperar la cittade e 'l contado. boccaccio, 9-17: 1 miseri mortali.
ella mal punge, così sia punta. boccaccio, viii-3-200: parsi ne'nostri ragionamenti
prima vituperato ricoverò la fama sua. boccaccio, dee., 3-6
ramento, vituperevolmente fu impiccato. boccaccio, viii-2-87: è il frutto
podestà di fare o di non fare. boccaccio, vii-144: meno, che
anche con uso iron.). boccaccio, viii-2-98: si vedea un piccol popolo
non dice altro che di lei? » boccaccio, viii-2-159: ella [la lussuria
/ che noi porria pensar la mente. boccaccio, i-157: io, risapendo queste
certi peccati carnali colle loro circustanzie. boccaccio, dee., 4-2 (i-iv-367)
o dissoluto, licenzioso, sregolato. boccaccio, iv-194: esso come uomo di buona
vista di un evento impressionante). boccaccio, viii-2-194: intendendo... per
operosa. -di animali. boccaccio, 21-14-98: le mie poche [pecore
vivaci / d'un altro pomo. boccaccio, dee., y-intr. (1-iv-585
l'erbe e le piante fruttuose. boccaccio, dee., 10-6 (1-iv-884)
vivante, / perché non sia giungente. boccaccio, ii- 337: quand'egli
'vivere è l'essere de li viventi'. boccaccio, viii-1-60: li spirituali pastori similmente
navigar per queste orribili onde. boccaccio, 0-61: ancora non è
in questa vita vive longo tempo. boccaccio, viii-2-16: essendo vivuto [noè]
morire o sofferire troppo gran pena. boccaccio, vii-60: io, contra mia voglia
l'esistenza in determinate condizioni. boccaccio, i-497: io vi darò,.
/ e non saccio ch'eo dica. boccaccio, dee., i-intr. (
un compì, pred.). boccaccio, dee., 3-6 (1-iv-288)
tutte le scritture sapesse a mente. boccaccio, dee., 7-2 (1-iv-595)
e anche vive di molte sante opere. boccaccio, i-14: degno erede del tuo
mi diè, chiamata in alte grida. boccaccio, dee., 10-1 (i-iv)
vivace (l'incarnato). boccaccio, viii-2-6: l'uomo impallidisce per l'
nel corpo (l'anima). boccaccio, viii-1-203: ella è allora chiamata ^
ravvivare una qualità, un'attitudine. boccaccio, iv-48: lui ardere come mai mi
a lo paire vivo e sano. boccaccio, dee., 8-9 (1-iv-747)
punisce i falsador che qui registra. boccaccio, iii-1-61: poi si rivolse a'
, perché non v'ha erba viva. boccaccio, 1-ii-40: io tornerò se tu
acque fra le mura si rinchiudono. boccaccio, dee., 8-7 (280)
-per alludere all'ispirazione poetica. boccaccio, vii-129: il vivo fonte di parnaso
messer feltrino da gonzaga a'collegati. boccaccio, dee., 4-intr. (1-iv-346
il saristrettezze; vivacchiare. cerdote. boccaccio, viii-2-161: quantunque viziare alcuna ver
di tórgli la signoria di milano. boccaccio, viii-1-184: e, oltre a ciò
introdotto il peccato orrigi- navarra. boccaccio, viii-2-207: questa spezie d'uomini,
'dei', sanza macula di vizio. boccaccio, vili-1-40: li poeti...
nel leone e nella lupa. boccaccio, viii-1-177: le quali [bestie]
n'avea, in quella notte morirò. boccaccio, i-519: dicesi che, vedendo
altrui e non ricordarsi de'suoi. boccaccio, i-560: vivi caritatevole, ciascuno
intemperanza, e massimamente del vino. boccaccio, i-559: usa i cibi acciò
, siccome è manifesto nel levitico. boccaccio, viii-3-61: suole questo vizio avvenire
in quanto viziosamente vivendo sono bestiali. boccaccio, 9-21: quelli viziosamente vivendo e
, -orribel è sopr'onne cosa. boccaccio, vlii-1-49: gli venne nell'animo un
riferimento a demoni o entità soprannaturali. boccaccio, viii-1-244: se essi [i cieli
, s'è vizioso, poco dura. boccaccio, viii-1-188: costui, dice,
scarso valore estetico o formale. boccaccio, vii-iii: se i maggior nostri hanno
tando de la neve a tomo. boccaccio, i-215: la vecchia abitatrice di
grammaticale di nome proprio). boccaccio, viii-1-7: comeché gli altri nominati si
). - anche: pseudonimo. boccaccio, 9-43: a brigata veniano di quinci
irao contra l'antigo ene- migo. boccaccio, viii-1-200: la qual voce, dice
ogne giro le facea più belle. boccaccio, vii-239: le voci poi se con
regalarle posterità nello strano senso in che il boccaccio l'ado però. mazzini
si è verificata l'esattezza. boccaccio, i-263: noi per darti questo a
a la cui voce tutti obedire deono. boccaccio, iii-1-47: a questa voce
, iii-i 1-337: dal racconto adunque del boccaccio... -scandire il tempo della remata
la propria opinione, tacere. boccaccio, dee., 8-7 (1-iv-735)
cesar presso si vide a la morte. boccaccio, dee., 2-7 (1-iv-174
di due contrari veste per usato. boccaccio, 1-i-49: io credo certo ch'ogni
dormire e veghiare a tua voglia. boccaccio, 1-ii-372: saviamente amava, / né
qualcosa: esserne, rimanerne privo. boccaccio, dee., 3-6 (1-iv-286)
: dante, il petrarca e 'l boccaccio fiorentini... vennero in guisa ad
a entrare nella terra per rubare. boccaccio, vili-2-197: là dove l'autore
terreno / del barbarico sangue si depinga? boccaccio, dee., 4-2 (1-iv-374
quel che vi presentò l'alma ferita? boccaccio, 1-i-591: o sommo giove,
della carcere, non l'intende. boccaccio, 1-i-113: giulia di grazia domandò
/ de'volanti corsier per mille fosse. boccaccio, i-489: o santissima venere,
con turcasso pien di dardi allato. boccaccio, v-133: il sagace mercurio,
girone dell'inferno'dantesco). boccaccio, viii-2-135: io cominciai: « poeta
il vento, la brezza). boccaccio, i-80: come ti sarà egli possibile
fluente (la capigliatura). boccaccio, viii-2-129: la finsero [elena]
quei compasse per aver la zuffa. boccaccio, viii-1-61: congetturando a guisa de'mortali
intorno con ombra vana, oscura. boccaccio, viii-1-217: lei [la fama]
di nason gemmata di molti colli. boccaccio, dee., 2-7 (1-iv-174)
pensieri, i suoi sentimenti). boccaccio, 9-83: se io fossi così volatile
e li movimenti di certi uccelli. boccaccio, viii-1-222: temere quelle che nuocere
piena adesione alla volontà divina. boccaccio, dee., 1-1 (1-iv-34)
, e così dell'altre cose. boccaccio, viii-1-79: quivi dal signor della terra
laborioso. - anche sostant. boccaccio, 1-ii-246: come volenteroso servidore, il
volere, e più non voglio. boccaccio, dee., 4-6 (1-iv-399)
la signoria, non vollono comparire. boccaccio, dee., 1-1 (1-iv-35)
che tutte fossero d'una nobilitade. boccaccio, viii-1-222: sì come aristotile nel
di non; per non. boccaccio, vii-15: contra mia voglia, s'
del parlare, o vogli de'linguaggi. boccaccio, dee., 8-2 (1-iv-677
opportuno, favorevole; giovare. boccaccio, v-222: elle non ti metteranno in
onde potien seguire i lor voleri. boccaccio, dee., proem. (1-iv-4
che 'l mercatante le doni qualche gioia. boccaccio, 21-26-55: ciascuno in sé,
, di buon grado, volentieri. boccaccio, dee., 3-7 (1-iv-304)
che giorno e notte istressimo ambonduoi. boccaccio, dee., 10-9 (1-iv-941)
stesso volere, essere concordi. boccaccio, 1-431: chi in un volere è
, e che i volgari chiaman gallinelle. boccaccio, essersi privi della loro volontà benché
, e non la volgar gente. boccaccio, dee., 6-9 (1-iv-563)
delle opere di dante, petrarca e boccaccio. dante, 25- (9o)
che appartiene a tale lingua. boccaccio, 9-60: a lui sia copia de'
una bevanda, un cibo). boccaccio, 9-47: arei io voluto..
in volgare gli articoli della fede. boccaccio, dee., 1-1 (1-iv-34)
tolomei, i-100: se ben egli [boccaccio] disse di scrivere in volgare fiorentino
un'opinione diffusa e comunemente accettata. boccaccio, 1-i-388: quello che noi tutto giorno
fiume o del mare). boccaccio, viii-1-260: come il fiume volge grandissime
direzione determinata. s s boccaccio, dee., 5-3 (1-iv-464)
con riferimento a una personificazione). boccaccio, iv-19: io, sola rimasa,
fuori del debito ordine è piegato. boccaccio, dee., 1-1 (i-iv-4 ^
a un'attività, ecc. boccaccio, viii-1-83: ma essi con la lor
di utilità o di qualche male amore. boccaccio, 9-72: io sono per volgermi
amico né parente non mi trovo. boccaccio, 1-i-361: vide quelle gonfiare, e
un pensiero, ecc.). boccaccio, dee., 2-3 (1-iv-113)
volse, e vedi 'l grande achille. boccaccio, 1-i-197: fiorio con disiderio ascoltava
secondo lo stile, la maniera di boccaccio; in modo da imitare boccaccio.
di boccaccio; in modo da imitare boccaccio. -per estens.: con
erano dante, il petrarca, il boccaccio ecc. che scrivevan toscano?
letter. tendenza a rifarsi a giovanni boccaccio (1313-1375), alla sua opera e
campanella, 9-34: néfu [boccaccio] abraso in quanto buono, ma in
sm. terreno acquoso, paludoso. boccaccio, 20-58: vide tre ninfe, ch'
essere il bastone della vecchiaia). boccaccio, 1-i-135: e sopra te tutto il
boccaccéggio). imitare lo stile del boccaccio. baretti, i-29: oh,
stile, della maniera, della lingua del boccaccio. tesauro, xxiv-59: l'ariosto
carattere ricercato e lezioso dell'imitazione stilistica del boccaccio). caro, 11-88
. (con riferimento antonomastico a giovanni boccaccio, che vi nacque nel 1313)
molto chiaro, celeste pallido. boccaccio, ii-238: il sol era già corso
. fornito di cucullo o cappuccio. boccaccio, 1-iii-182: ver è che ben ch'
dante, non meno di quella del boccaccio, è una lingua inconsumabile, di uno