palazzeschi, 4-362: facevano smorfie e boccacce agli accorsi ed accorrenti che, incapaci di
palazzeschi, 4-362: facevano smorfie e boccacce agli accorsi ed accorrenti, che, incapaci
: qui son nasi sbardellati; / qui boccacce arcisdrucite. -arcisicuro: più
i denti ', * fare le boccacce in segno di rifiuto ', deriv.
piccina sgambetta verso il vuoto e fa le boccacce al sole, chi c'è all'
», osservava il grimi, facendo boccacce con gravità baritonale. c. e.
-far le bocche: fare smorfie, boccacce. buonarroti il giovane, 9-108:
qui son nasi sbardellati, / qui boccacce arcisdrucite. baretti, 2-90:
nel polmone. strascinato per quelle boccacce, fosse divenuto trastullo -spreg.
de'canti carnadi disgusto. -fare le boccacce: fare smorfie, scialeschi? par
la gesuitica e nel tempo dinanzi / con boccacce e con strani torcimenti / stridestesso non
approvandola, della tua vita anacreontica e certe boccacce che paion quelle dell'orco. pananti,
spero, a novembre ti renderà a le boccacce mi fa la prima buffa. lambruschini,
rendere il mirabile egli si avvicina facendo le boccacce. giusti, ii-349: stile,
rettorica « e se il signore fa le boccacce, segno evidente che le può fare
sì con gran lavorio di gesti e di boccacce. verga, 4-382: don
quel garzoncello: « sai fare le belle boccacce? la bella riverenza? sai
un soldo, fa fare le boccacce a cento contadini. palazzeschi, i-539:
pugni, si fanno dispetti e boccacce. sbarbaro, 1-141: in questi pomeriggi
verso il vuoto e fa le boccacce al sole, chi c'è ah'infuori
passo di distanza, gli facevano boccacce e sberleffi. moravia, ii-168: il
, si mise a far delle boccacce. = spreg. di bocca
, a vedere i gesti e le boccacce di quei musicanti. pirandello, 5-691:
6-80: rieccoli fulminati nelle più stravolte boccacce, un ciglio su e l'altro giù
tirando fuori la lingua e facendosi le boccacce; si guardano attenti e seri in
e di monelli che si specchiavano facendo boccacce nella vernice luccicante delle fiancate. svevo
e di monelli che si specchiavano facendo boccacce nella vernice luccicante delle fiancate. papini
e maligna, e gironzola facendo smorfie, boccacce, dispetti a questo e a quello
sparlatore. menzini, 5-13: oh boccacce di fogna, e chi vi rese /
» -diceva il capoccia, e faceva le boccacce come a indicare cibo indigesto.
in segno di disprezzo; fare le boccacce (cfr. bocchi).
misasi, 85: i contadini facevano le boccacce al sapore di quei cibi nuovi e
sì con gran lavorio di gesti e di boccacce. palazzeschi, 1-613: non vi
memmo, maledetto, non far le boccacce, dì piuttosto: buon giorno e
, brontola, e fa le boccacce, per la pessima cena di ieri.
smorfie, contraffacendo il viso; fare le boccacce. a. f. doni,
fa cento spallucce il farfanicchio, / le boccacce mi fa la prima buffa, /
vo'boia diventare. -fargli le boccacce. bruno, 3-71: conoscendoti in
caso il corredo mimico e fonico di boccacce e occhiacci a sghembo e di tuoni
, a cui dinanzi / con boccacce e con strani torcimenti / stridevano i fan
il comando. menzini, 5-13: oh boccacce di fogna, e chi vi rese
e lacrimabile. menzini, 5-13: oh boccacce di fogna, e chi vi rese
una pernice, brontola e fa le boccacce, per la pessima cena di ieri.
pedanti, a cui dinanzi / con boccacce e con strani torcimenti / stridevano i
di disprezzo, di scherno; fare boccacce, versacci. buonarroti il giovane,
a far guerra di occhiate e di boccacce e di piedi col pazientissimo rammentatore.
cominciai addirittura a saltare e a fare boccacce. -incline per natura. f
pia. menzini, 5-13: oh boccacce di fogna, e chi vi rese /
/ serrano un occhio e fanno le boccacce. manzoni, pr. sp.,
misasi, 85: i contadini facevano le boccacce al sapore di quei cibi nuovi e
sberleffi. pecchi, 11-86: fa le boccacce o qualche sberleffo infantile. c.
a qualche passo di distanza, gli facevano boccacce e sberleffi. -cenno di
quando rideva o quando mi faceva le boccacce, mi pareva uno di quegli astucci
/ serrano un occhio e fanno le boccacce. cicognani, iii-2-25: beatrice riceveva
di felicità quando a disperazione re fa le boccacce, segno evidente che le può fare »
caso il corredo mimico e fonico di boccacce e occhiacci a sghembo e di tuoni
i pedanti, a cui dinanzi / con boccacce e con strani torcimenti / stridevano i
qui son nasi sbardellati, / qui boccacce arcisdrucite, / qui concetti stralunati,
cangiarsi le medesime labbra in sì strane boccacce per quei sì brutti versi del ridere
più in dialetto, gli fanno le boccacce, gli mostrano la lingua, gli tirano