divino e il sacro (cfr. anche biastemare). dante, inf.,
antichi marmi. = deriv. da biastemare. biastemare, biastemiare, biastimare
= deriv. da biastemare. biastemare, biastemiare, biastimare e bia-sec. vili
: oimè! compare, faraime stamane biastemare idio e tutta la corte del paradiso
tal cose. = deriv. da biastemare. biastèmo e biastèmio, sm
ignoranza, e sì la prisi a biastemare. cavalca, 9-84: pognamo, che
dice a borghese: « cioè non biastemare ti non mi dee dare cavelle *
a borghese: « ciòe, non biastemare, tu non mi dee dare cavelle *
tolta la speranza puoi la comenza a biastemare, / e non se voi consolare
tolta la speranza puoi la comenza a biastemare, / e non se voi consolare,
sermini, xv-727: ben hai da biastemare chi prima fece parola di questo differente
xv-727: oh diraicata, ben hai da biastemare chi prima fece parola di questo differente
cominciò a desperarsi, e maledire e biastemare fieramente; e così rinegando se n'
e destrazzar mie veste de colore / e biastemare amore, / chi l'ama,
barbiero se partite, facendo sembiante de biastemare tutto el paradixo. bembo, 1-54
modo che cominciò a desperarsi e maledire e biastemare fieramente. bandello, 1-3 (i-52
licenzia a'tristi della libidine e del biastemare e diventerai poi inconvertibile, perché non
darai licenzia a'tristi della libidine e del biastemare e diventerai poi inconvertibile. tasso,
nare, / ni in sperzur ni in biastemare, / ni in faturi ni idoli
menzonare, / ni in sperzur ni in biastemare,. / ni in faturi ni
350: * moche- lizare ': biastemare. = denom. probabilmente da moccolo
e dolereme in omne ora / e biastemare amore, / ché la mia adora
la ignoranza, e sì la prisi a biastemare. chiaro davanzati, xxxvii-37: presivi
è in loco alcuno più da sé biastemare che 'i pungióne, quale appare sopra la
, / ni in sperzura, ni in biastemare, / ni in fa- ture,
villania del re di nascoso e non biastemare il ricco nella camera tua, abbiendo
e cominciò a disperarsi e maledire e biastemare fieramente; e così rinegando se n'
, / ni in sperzura, ni in biastemare. laude cortonesi, i-ii- 177
è in loco alcuno più da se biastemare che 'l pungione, quale appare sopra la