io, per forte che sia lo bevo, poco, ma pretto. 4
panzini, iii-454: ma io non bevo... bene tu sai che
m'alzo, mi faccio sbarbare, bevo il té mattutino con un pane asciutto,
occhi entro quel nero asciutto umore / bevo la medicina a'miei tormenti.
un sornione in trono: / io bevo la mia zozza, ed un magnanimo
care ànime nella pupilla di cui, bevo, tratto tratto, le idèe. pascoli
-no, davvero, fra pasto non bevo mai. -se non vuol bere v.
studio, è vero, ma anche bevo. che vita! ed è forza ch'
bevessemo tutti. redi, 16-i-12: io bevo in sanità, / toscano re di
s'è fatto -quasi dirèi -ìlare: bevo luna e me ne inebrio come di
/ di quei cari superbi occhi ond'io bevo / lenti incendi e furor lungo ed
giusti, ii-453: io in queste cose bevo grosso e mi rimetto facilmente.
, ii-1-288: ora poso; e bevo pochissimo: e spesso rido, e più
, ii-153: si cangi, or che bevo, entro il mio seno / la
contraz. di dir cs] * bevo alla tua salute '(letteralmente 'te
con una brigata di quei bontemponi, bevo, mi elettrizzo, giro cantando per le
diventato caffeista perfetto, perché quando bevo il caffè non mi piace di mettervi
, i-114: il vino ch'io bevo... per lo più suol esser
un sornione in trono: / io bevo la mia zozza, ed un magnanimo /
a cui devo le lagrime ch'io bevo. nievo, 250: circa a quel
. computatiti -ónis (cfr. poto * bevo '). cómpra (cómpera
, a cui devo le lagrime ch'io bevo. così pure leggerai la lettera cieca
fate conto, decano dei medici; sultimbrunire bevo una tazza di latte e guardando l'
un annegato. rebora, 168: bevo il mio peso / distratto, sorpreso /
e dal tema 7rod- di refvoi * bevo '. dispòto, v. despota
, i-114: il vino che io bevo... per lo più suol esser
orgia spaventevole. govoni, 8-151: bevo ancora la morte ed il dolore /
). d'annunzio, v-1-887: bevo anche all'altra ala d'italia,
: all'erta. rebora, 168: bevo il mio peso / distratto, sorpreso
e finisco coltarrivare ai bagni, dove bevo 7, 8 bicchieri dell'acqua del
isole. carducci, 364: bevo a quel di / che, su le
de marchi, ii-163: -allora, bevo alla salute della sposa! - piano
c. e. gadda, 13-34: bevo troppo vino e caffè. alla mensa
così sendo vivo, / mangio ancor, bevo, dormo, leggo e scrivo,
ghiaccio. foscolo, xviii-38: io bevo acqua: e la bevo, signora
xviii-38: io bevo acqua: e la bevo, signora contessa, nei suoi bicchieri
bene, rispondendogli: -grazie, non bevo mai vino. bocchelli, 10-155:
, i-114: il vino che io bevo... per lo più suol esser
. carducci, 349: io bevo al dì che fausto / l'eterna roma
. g. tozzi, i-24-143: io bevo fele con aceto misto, / de'
salvatichi. salvini, 2-45: quando io bevo dell'uva il licore, / confortato
gamerra, 8-31: due gozzate io pur bevo, indi 'l bicchiere / dell'etrusco
il 'rinfresco'veramente squisito; e ne bevo spesso, gratamente ripensando a te.
, 17-25: io... bevo, alla greca, vino annacquato.
govoni, 2-80: non so se bevo brina di murano / o sole distillato
uscop 4 acqua 'e 7rtvco 4 bevo '. idropinna, sf. ciascuna
. salvini, 2-46: quando io bevo dell'uva il licore, / con pomata
l'ira d'ugo, ch'io bevo e m'inacerba. carducci, ii-6-109:
dal mio paterno core! / io bevo la mia zozza, e si dilata
vin latino e greco, ch'io bevo, che quante lettere latine, greche,
; / e mentre ch'io la bevo e ch'io la ingozzo, / o
, aurisbe bella, / solo io bevo i doni tuoi. cesarotti, 1-xxxiv-77:
baruffaldi, i-io: fin ch'io bevo d'uva forte / io non vo'
che credi? è una condanna. bevo, ed è come se non bevessi,
è come se non bevessi, e più bevo, e più ho sete. poi
, ho il mio sistema. ne bevo un altro boccale e la sbornia passa.
: so che la coppa, a cui bevo, è sparsa d'un licor pestifero
che? del vino che non bevo più? antiurica, ma non ho la
avverso. carducci, iii-2-350: io bevo al dì che tingere / al masnadier di
/ dal mio paterno core! / io bevo la mia zozza e si dilata /
petrocchi [s. v.]: bevo un dito di vino per farmi passare
irredentiste. d'annunzio, v-1-23: bevo alle città sorelle e giurate, bevo
bevo alle città sorelle e giurate, bevo alle città martiri dell'altra riva.
di benetutti. pascarella, 2-109: bevo acqua marziale -una sorgente di acqua
papale. idem, iii-30-331: io bevo al dì che tingere / al masnadier di
. baruffaldi, i-io: finch'io bevo d'uva forte, / io non
/ e mangio pan di vecce e bevo aceto: / datemi due misure di fagiuoli
molli quando veggono e sentono che io bevo e come, rimangono sbalorditi nella loro miseria
. tarchetti, 6-ii-639: permetti, bevo un bicchiere di decotto di gramigna,
. -bene. -e né manco bevo vino. -benissimo. fogazzaro, 36:
un certo vin rosso che presentemente io bevo, che pela l'orso.
tutti i giorni mangio dodici ostriche e bevo una bottiglia e mezzo o due di po-
. chiabrera, 5-29: sono robusto, bevo freddo, mi pasco d'una buona
, quando veggono e sentono che io bevo e come, rimangono sbalorditi nella loro
del zampone ottimo anche a colazione e bevo del lambnisco a tutto pasto. capuana,
che io bevessi, risposi « non bevo più », non volli più bere
tale bicchiere. goldoni, vi-398: bevo quel che bisogna: / quattro bottiglie
benché vecchio / più d'un giovane bevo e pecchio. = denom. da
bandiera. d'annunzio, v-1-23: bevo... a voi, gloriosissimi veterani
e mangio pan di vecce e bevo aceto; / datemi due misure di fagiuoli
senese. soldati, 6-62: bevo il suo nobile [di montepulciano]
di montepulciano] come aperitivo. lo bevo al pasto, dopo i 'pici'(sono
in medicamenti essiccanti e rinfrescanti insieme: bevo latte, perché piscio fuoco.
da longiano, iv-214: quanto più bevo, più ho sete e quanto più mi
; / puoi c'abbassa la mina, bevo e 'nfonno el mio polmone. redi
alla poltrogna: / io mangio e bevo e grattomi la rogna. =
. guazzo, 1-277: io non bevo il vino, ma lo succhio e
da npó 'avanti 'e 7uvw 'bevo '. propinato (part.
mi rimane nella memoria: « io bevo » disse « alla salute del popolo che
iii-101-16: sempre con fede pura / bevo li occhi miei ch'arrecan vita /
notatelo bene: non ho acqua e bevo acqua, e s'io avessi acqua
antica). soldati, 6-216: bevo per la prima volta nella mia vita la
lo beo, mamma, il vino; bevo per rallegrirmi; / bevo per irmene
vino; bevo per rallegrirmi; / bevo per irmene via, e poi ritornare.
la gotta] colla sobrietà, non bevo mai vino da più di dieci anni
di olce egli have, / e bevo la doce aura / che 'l mal di
di crostacei. soldati, 6-216: bevo per la prima volta nella mia vita la
qui gemme disciolte in picciol vaso / bevo, come già bevve un tal riccaccio.
rificco nella scatola... e bevo l'aria a garganella con voluttà.
di alberto. loria, 5-95: bevo dell'altro liquore per rimettermi in equilibrio,
il 'rinfresco'veramente squisito; e ne bevo spesso, gratamente ripensando a te.
avevan portato, e lì bevi che ti bevo e trinca che ti trinco, s'
io non accendo foco, / vino non bevo e non mangio del- l'onto /
. tarchetti, 6-ii-639; permetti, bevo un bicchiere di decotto di gramigna,
. achillini, 33: io mangio e bevo e grattomi la rogna. lalli,
io non muto altro vino di quello che bevo con la zuppa ora per ora per
/ puoi c'abassa la mina, / bevo e 'nfonno 'l mio polmone.
ideale). carducci, iii-30-331: bevo io quindi al fausto / giorno che
sole brucia ed entro in un cafferuccio, bevo sono che abilissimi ciarlatani spirituali.
alla mano. redi, 16-i-12: io bevo in sanità, / toscano re,
sassuolo. è buono. me lo bevo nelle sere solinghe. = dal toponimo
mangiato. / - io volentieri il bevo. - anch'io lo prenderò. /
14-136: quel po'di vino sciacquerello che bevo, mi va tutto in sangue.
mi ricovro alla virtù smarrita; / ma bevo tanto poi dell'infinita / luce che
gli gridò il nini. « si, bevo! ho una sant'anna che vedo
quella rocca ad ogni sezzo / i'bevo, i'dormo, i'manzo / e
cosa passa il segno, e non bevo più. moretti, i-475: un motivo
v.]: per non sgradire, bevo due dita. ora abitato dalla persona
4-2-1 io: mangio sino a'singhiozzi e bevo fino ai rutti. -senza
. « no, vanina. se bevo un sorso d'acqua mi passa ».
ammazzo [la gotta] colla sobrietà non bevo mai vino da più di dieci anni
e pericolante. d'annunzio, v-1-23: bevo alle città sorelle e giurate, bevo
bevo alle città sorelle e giurate, bevo alle città martiri dell'altra riva.
cinue t'incanto, il sangue ti bevo et il cuore ti sparto. i.
del lavoro in questo gruppo di due bevo. figure di tutto rilievo, che vivono
campo stativo a lineo presso al fiume bevo. cesariano, 1-19: li oppidi o
disse lo imperadore: « io non mi bevo contro alli statuti ecclesiastici, non mi
guerrazzi, 2-27: « né manco bevo vino ». « benissimo ». «
lo armato stenta. menechini, cvi-148: bevo il malan che te consumi e stenti
non so cosa sia vino, e bevo acqua stibiata. 2. sottoposto ad
maniera che par, quando io mi bevo, che, in cambio di essermi riposato
: io non mi ubbriacai perché non bevo, ma divorai tanto e gridai e
a far battute stronze sul fatto che bevo tropo, che spendo e spando soldi in
, / come una ebbrezza, io bevo. = deriv. da sulfureo
grande. carducci, iii-25-313: io bevo ai gloriosi superstiti del 1848, io bevo
bevo ai gloriosi superstiti del 1848, io bevo alla rimavera eroica della patria. pascoli
più vasto. pescarella, 2-109: bevo acqua marziale -una sorgente di acqua solforosa
cosa è l'acqua, e sì ne bevo assai copiosamente. non sì però ch'
crudeli, 2-193: non mangio, non bevo e non riposo / tutto per colpa
. algarotti, i-x-iii: quando io bevo il quarto o il quinto bicchiere per i
: dove sei? - in cantina; bevo un trattarèllo. -vieni su, dico
del sassuolo. è buono. me lo bevo nelle sere solinghe. anzi ne
nelle sere solinghe. anzi ne bevo ora un tratto alla tua salute.
matrimonio a questotrincatóre. baretti, ii-200: bevo due o tre bicchieretti al più,
io non accendo foco / vino non bevo, e non mangio dell'onto / e
ma di che? del vino che non bevo più? antiu- rica, ma non
codesto; quantunque si sappia che poco io bevo / e che, tale vino,
: io mangio poco, e non bevo vino: fo un pasto solo, con
della porta, 1-28: se non bevo una voltarella e inumidisco il palato e la
/ contro il vetro di pioggia. bevo il mio wiski, adagio. calvino,
primato femminile. benni, 7-84: bevo quattro martini senza voglia. poi mi tuffo
centromerid.. soldati, 6-62: bevo il suo nobile [di montepulciano] come
lo bevo al pasto, dopo i 'pici'(sono
tutti quanti; ma del tuo non bevo, / ch'è capitoso. m.
da stefano. ditegli di quello che bevo io, sapete. ha un frizzantino che