acqua e dentro anche alle tazze dove si beve. monti, 21-53: con tagliente
1-344: uno mangia la triglia e ci beve sopra..., un altro
4-115: si mangia malissimo e si beve puro aceto. fr occhia, 897
può ben servir per colla, appresso beve questo e vi lascia una mica di pane
e vi lascia una mica di pane, beve quell'altro e v'affigge all'orlo
affolta, / mangia per quattro, e beve poi per sette. 6
valli. d'annunzio, iii-2-127: e beve a quando a quando un sorso dal
grazioso con tutti quei bei fiorellini bianchi: beve 11 sole senza vento.
: sangue perfetto, che mai non si beve / dall'asse- tate vene, e
il sole a la stagione arsiccia / beve assetato anch'ei torrenti e laghi: /
. pascoli, 98: sorge e beve alle due fonti: / chiara beve
e beve alle due fonti: / chiara beve acqua nell'ima, / ma nell'
piglio la chiave di cantina e si beve tutti alla botte, finché ce n'è
ragionava così: - chi ben mangia ben beve. -alzare le ciglia (ant
di vivere col popolo, ma non beve il gran vino del popolo, perché
una sustanza e virtù, che chi ne beve la mattina una delle dette ciotole.
1-3: succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo
/ dalle mal caute labbra, e beve intanto / dell'erba a lei salubre il
scherz. vino o liquore che si beve dopo il caffè. panzini, iv-22
voce scherzosa: il vino che si beve in fine di pranzo dopo il caffè.
arrostire, e si mangia, si beve, si ride fino all'alba. beltramelli
le parole annodate, e il vecchietto beve e comincia a lamentarsi. 4
annoiato. pavese, 65: papà beve al tavolo avvolto da pergole verdi / e
qualunque cosa. menzini, 5-5: e beve in tazza di forbito argento. baruffaldi
bicchieri e la faccia di chi lo beve. idem, ii-567: il fresco vento
dell'asciuttore. stagione arsiccia / beve assetato anch'ei torrenti e laghi; 3
come l'asino che porta il vino e beve l'acqua: chi si dà da
getta le braccia; e vero assenzio beve / ricciardo. baretti, ii-73: l'
il sole a la stagione arsiccia / beve assetato anch'ei tor renti
, agg. e sm. che non beve vino (e bevande alcooliche in genere
: gli parve d'udire uno scricchiolio beve avanzare di là dal nero nel vano dell'
un aspe appella amor, da cui si beve / con bocca baciatrice egro veleno.
: lo spagnuolo che a casa sua beve acqua, se beve a l'altrui spese
a casa sua beve acqua, se beve a l'altrui spese, per dio,
spensierata / bai- lonza, canta e beve allegramente. leopardi, ii-832: da
ce n'è. il vino si beve a boccali. serao, vii-708: continuava
fanno arrostire, e si mangia, si beve. come andrà a finire questo
becco. bruno, 3-83: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un
orlo un fri- setto di carne, beve costui e vi scrolla un pelo de la
. tombari, 1-183: non si beve né barolo, né malvasia, né barbera
, 5-63: bacia il barlotto, beve. barlotto è un vaso di legno,
giro nelle bettole di porta palazzo dove si beve vino rosso e ci battono prostitute comuni
o wilkumb quel bicchiere, nel quale si beve all'arrivo degli amici, e significa
meno secondo il gusto di chi lo beve. d. bartoli, 40-ii-66: fattosel
21 (360): del vino che beve il padrone co'suoi amici...
quei che 'l nilo e che l'oronte beve. foscolo, 1-388: principe degli
s'immerge, e 'l sangue avido beve. morando, i-285: ahi, che
tu non patischi. bruno, 3-82: beve quell'altro e v'affigge all'orlo
affigge all'orlo un frisetto di carne, beve costui e vi scrolla un pelo de
, 217: mal vive uom che non beve: / su, su rechisi vin
di un acquario, la morte se li beve con la cannuccia. -attingere
. -prov. chi più beve manco beve: perché l'abuso del
-prov. chi più beve manco beve: perché l'abuso del vino abbrevia
ch'è ver, che chi più beve manco beve. 4.
è ver, che chi più beve manco beve. 4. ingurgitare acqua
sangue perfetto, che mai non si beve / dall'assetate vene, e sì rimane
. campanella, i-221: il freddo beve, e si congela in brina / quel
. via via l'immensa ombra li beve. di giacomo, ii-880: ora sulle
quete sponde di un lago il quale beve un tramonto d'oro, cristo ragiona
mentre ancor ciascuno a mensa assiso / beve con lungo incendio un lungo oblio, /
/ onde pace ed oblio l'anima beve, / concedi ai desir miei / ed
vostre prerogative. berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato
. a. papini, 148: chi beve similmente con gli occhi, beve senza
chi beve similmente con gli occhi, beve senza gusto, contento solo di vedere il
il vino tutto colore; e spesso beve 'per di montagna il vin ricolto in
cosa è grossa, più la gente la beve... bacchelli, 5-144:
titubare. bartolini, 15-48: costui le beve quasi tutte, o comunque ne beve
beve quasi tutte, o comunque ne beve molte di più del normale. -bersela
egli). minuzie per chi ci beve grosso. il non sapere una cosa può
l'atto del bere; ciò che si beve (specialmente il vino).
campi elisi, / dove si mangia e beve a berto lotto. note
o orgoglioso, che chi ha sete, beve anche l'acqua infetta; e chi
.. matura presto per le prime beve. cicognani, 2-162: ed egli
bevanda, sf. liquido che si beve (per dissetarsi, per ristoro,
a freno. bruno, 3-83: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un
all'orlo un frisetto di carne, beve costui e vi scrolla un pelo de la
. di bére), agg. che beve. boccaccio, 5-104: ultimamente in
bere, ma la cosa che si beve; e dicesi di bevande per rinfrescare
insieme. campanella, i-221: il freddo beve, e si congela in brina /
bibènte, agg. ant. che beve. s. degli arlenti,
, o altrimenti acconcia, che si beve in ghiaccio nell'estate. pascoli,
per simil. e scherz.: che beve volentieri il vino, beone.
se la stagione è buona, la gente beve all'aria aperta, seduta sui gradini
che 'l nilo e che l'oronte beve. monti, x-3-111: e ch'altro
ma un tronco di glicine, che beve la sua vita chi sa da quali morte
boicottati? non si mangia, non si beve, non si dorme più. vai
510: noi, provinciali, si beve ah'inganno. precisamente come per certe
una labarda. tassoni, 4-40: e beve in fretta, e poi volge il
il quale [regio ucello] perché poco beve e molto mangia e vora..
don liborio! -e ci mangia e ci beve nel brago! - e c'ingrassa
che m'ha portato qui vibra, beve l'aria a chilometri, la macina
/ onde pace ed oblio l'anima beve, / concedi ai desir miei / ed
. campanella, i-221: il freddo beve, e si congela in brina / quel
il broncocele o gozzo in chi le beve. = voce dotta, lat.
: al primo bicchiero, / che beve di cert'acqua bruna bruna, /
bartolini, 1-104: il pubblico che beve bubbole. 2. bagattella,
de la città, che desta / beve l'aura molesta. alfieri, viii-53:
13: in essa bottega primieramente si beve un caffè che merita il nome veramente di
canelli non sono osterie, non si beve vino ma bibite. ascoltavamo i giovanotti
troviamo un posto al caldo. si beve una volta ». -avere caldo
[regio ucello], perché poco beve e molto mangia e vora, perché
, / e scorrendo gb va spedita e beve. marino, 344: altra in
. chi manduca la mia carne, e beve il mio sangue, egli ha vita
che manduca la mia carne, e beve il mio sangue, sta in me,
la mia cara non mangia e non beve. foscolo, iv-432: a che vivo
di potervi trattare. il mio padrone beve il caffè e la cioccolata fuori di
e immaturo, la cerbonea che si beve in principio di tavola, è il
polpa è tutta in latte, si beve: e questo tra quei del paese si
fonte di cupidine, del quale chiunque beve, depone subitamente ogni suo amore. machiavelli
male, il ben conosce, / ché beve a forza dell'acqua marina,
sia stato detto dal modo sconcio col beve la broda il i per essere
è tutta in latte, si beve: e questo tra quei del paese si
sempre molto dolce. il malato mangia e beve molto e di grandi sofferenze non ci
, iii-103: melai fa il complimentoso e beve come una damina. cardarelli, 3-39
nelle bettole di porta palazzo dove si beve vino rosso e ci battono prostitute comuni
quando ha perduto il consorte, non beve mai in acqua chiara, né posa
* qui si mangia e qui si beve; senza denari non ci venire '»
[regio uccello], perché poco beve e molto mangia e vora, perché ha
brutte! panzini, ii-158: come si beve bene nei paesi degli ultimi confini del
avaro, / sempre odiando que'che beve l'oro; / donava il suo
della penna / che corre e che beve. -per simil.: anche
della penna i che corre e che beve. -correre a una cosa:
cortese / vital pioggia di luce ancor non beve, / e già dorata il monte
soli. / e una gente che beve soltanto di notte / (dal mattino
alla casa, in cui si tiene e beve il vino prendendo il fresco con gli
aria, cruda di nebbia, si beve a sorsate / come grappa, ogni cosa
fai come il cuculo, / che beve l'uovo della caponera. foscolo, iv-402
il fonte di cupidine, del quale chiunque beve, depone subitamente ogni suo amore.
tanto, che mangia tanto, che beve tanto. cantù, 487: ma queste
, che mangia di questo pane e beve di questo calice indegnamente, sarà reo del
: nessuno mai vide posare / il tuo beve piede di danza. 2.
annunzio, i-55: l'azzurra antilope che beve placida / a l'onda limpida,
, se innanzi al pranzo non si beve, / pare altrui pena; e
sangue perfetto, che mai non si beve / dall'assetate vene, e si rimane
punto non mangia il meschine! né beve; / e il terzo giorno è ormai
uno, / ché col barlotto non beve a digiuno. della casa, 23-
/ e vi si mangia e vi si beve bene. / in somma da per
, 5-21: ma se sapevo che si beve questa roba... mica da
dirittura / in casa di quell'uom, beve il suo vino, / ed accarezza
del patrone. anguillara, 2-138: beve e poi lava la sudata fronte,
chi apre troppo il gozzo, / e beve e mangia senza discrezione, / viene
con l'unto mestolo della pentola / beve tua moglie coi marmocchi / l'acqua di
una goccia d'acqua buona: si beve l'acqua di mare distillata. -liberato
, da tronchi l'umidor si beve: / cui le radici avvolgono e intraprendono
smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, lo
, 1-395: - il più vecchio, beve e gioca -mi disse. il
strade. gravina, 46: il lirico beve il medesimo nutrimento che l'epico e
mela odorosissima), il tabacco la beve, e tutto di quell'odore olezza,
impalato, con la grinta di chi beve l'aceto. verga, i-278: curatolo
104: si pasce di cibi squisiti, beve eccellenti vini, respira odori soavi,
schiera di letterati e d'artisti. beve e fa loro una lezione d'estetica.
lvi-388: dal tuo vago sembiante / beve, o bella, il tuo core in
; / e da quella dolcezza ora ti beve, / in luce d'uomo,
: e quale il flutto avverso / beve già rotto; e qual del multiforme /
cor un angue, / l'un beve el sangue, l'altro le ossa enuda
giornalmente in una bottiglia di 'sciampagna 'beve almeno cinque giorni dell'esistenza di un
bel fogliame. / strugge forre, beve fiumi, / macina scogli, splende
tanto pregiudizio, / chi non ne beve, e quello a cui non piace,
tre dramme di euforbio ammazzano chi lo beve, in termine di tre giorni corrodendo lo
, eunuco. berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato
facile olio. govoni, 3-43: beve tua moglie coi marmocchi / l'acqua
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo
gabbia, / ed all'amor si beve, / il mandorlo è una neve,
vita, la rassomiglio alla farfalla quando beve; che ha le ali rialzate e congiunte
/ nel suo profondo ventre accoglie e beve. tasso, 1-43: seguia la gente
e mezzo che non mangia, non beve e non dorme per far lettere di buone
vestiam feri costumi / e poca terra beve / il sangue nostro a fiumi!
-è quella lì l'acqua che si beve noi in città? - chiese cecchina.
aver filtri di maga, / se beve a l'aura che la fa contenta,
che vi s'immerge e 'l sangue avido beve; / e la veste, che
flauteggianti e lo scafo che respira e beve riflessi. = part. pres.
fluente. -letter. che si beve con facilità, poco denso (il
bibbia volgar., v-694: colui che beve troppo forte vino, attrae il vino
fortissime. di giacomo, i-699: costei beve d'un subito fino all'ultima goccia
, / onde pace ed oblio l'anima beve, / concedi ai desir miei /
bere con quella franchezza colla quale si beve in europa senza detrimento della sanità,
, come quand'un si rade o beve. / e non cantar: quando ande-
/ le prime onde marine il lido beve; / e già destrier fean lor mirabil
di quella prudenza, che solo si beve dalla frequente lezione delle cose passate. borsa
, come quand'un si rade o beve. menzini, iii-42: è vostra mercé
nella fredda stagione. imbriani, 1-59: beve ingordamente l'acqua delle pozzanghere, che
atroce. forteguerri, 17-3: chi beve troppo vin diviene furia. goldoni,
forteguerri, 25-10: quello che si beve e si manduca, / ci vien d'
, come quand'un si rade o beve. -con valore avverb. campofregoso
s. degli arienti, 9: beve e mangia alla gagliarda. f.
, 162: anche con la birra si beve alla gagliarda, e il vino è
sangue perfetto, che mai non si beve, /... / ancor digesto
genio mio. / quando si mangia e beve, sempre ci sono anch'io.
universalità che grava su roma, il popolano beve. e i ghetti, le suburre
un pochino il capo all'indietro, e beve d'un fiato, deliziosamente.
buon licor che fa gioir chi 'l beve. forteguerri, 6-57: ho fatto
umor, che 'l suo padron non beve, / il coppier giovial l'aie sommerga
empie di quell'acqua, e prima esso beve, poi manda in giro, perché
cecco. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso / a sé,
giusto, / quegli ha cervello e beve di buon gusto. pancrazi, 1-42
e chi snocciola: c'è chi beve e chi paga. panciatichi, 136
un morto. savinio, 1-104: beve e suda. i goccioloni caldi che gli
il broncocele o gozzo in chi le beve. d'annunzio, iv-1-926: un
apre troppo il gozzo, / e beve e mangia senza discrezione, / viene ben
sapore; matura presto per le prime beve, è poco gradibile. = deriv
qui si mangia ottimo pesce e si beve un gran vino. pavese, 4-147:
, 847: ai caffè dei dintorni si beve del gran tamarindo. beltramelli, iii-596
stomatici? socci, ii-1-733: ci si beve [a modane] una grappa eccellente
, in cui si mangia e si beve abbondantemente (il carnevale).
sua camera, e la grata / penombra beve de 'l fresco soggiorno. bonsanti,
dei pezzenti. quasimodo, 2-29: mentre beve, un fanciullo senza grazia in volto
si trova aver acqua, e pur beve dell'acqua, e che s'egli avesse
impalato, con la grinta di chi beve l'aceto, a dire...
. della porta, xxi-11-407: non beve, ma tracanna, ingorga e fa grondare
, per annacquare il vino quando si beve. gli antichi dissero 4 inguistara '.
, — guadagna ciò che mangia, beve e veste. -spreg. guatteràccio
che gusta, che assaggia, che beve, che assapora. boccaccio, i-513
: l'idropico, che, quanto più beve, tanto più arde con maggiore
4-358: questo vago pastor, quanto più beve / de le grazie il liquor,
più n'ha sete, quanto più ne beve. -tronfio. f.
'chi imbotta al pozzo '. chi beve sempre acqua. -imbottar buio:
della vita, / l'immemore che beve / nella pergola azzurra del suo tufo /
impalato, con la grinta di chi beve l'aceto, a dire...
ben servir per collo, appresso beve questo e vi lascia una mica di pane
e vi lascia una mica di pane, beve quelì'altro e v'affigge all'orlo
or, quando impuramente ogni mio senso / beve da lei la voluttà suprema, /
, ah? incanta nebbia, beve bambini, caccia diavoli. =
sopra i tetti la finestra / che beve al lapislazzulo laggiù del mare. cassola
orcio comperato da poco, in cui beve il primo sorso, incignandolo, l'uomo
il figlio, perché dicono che se vi beve il primo sorso una donna, impressiona
/ e quando non si mangia né si beve? / quando il calcio s'incrosta
sangue perfetto, che mai non si beve / dall'assetate vene, e si rimane
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita
/ face d'amor temprata in lete beve. 5. per estens.
m. giustiniani, lii-2-122: non beve che nel desinare, e lì piglia
una dona castigliana... mangia e beve con li pedi, cuxe, taglia
, i-55: l'azzurra antilope che beve placida / a l'onda limpida, s'
d'ora di celebrità. il pubblico beve sempre! b. croce, ii-6-442:
frondi, da tronchi l'umidor si beve: / cui le radici avvolgono e
invidia della vita, / l'immemore che beve / nella pergola azzurra del tuo tufo
vanno in una stanza, / e beve un sorso di quell'anguistara, / e
della vita, / l'immemore che beve / nella pergola azzurra del suo tufo /
ubbriacone che sia in questo borgo, beve come una sanguisuga, bestemmia come un
, / rosso, infocato, quando beve a isonne, / e in ciò somiglia
tedesco. giusti, ii-425: su'altezza beve a isonne, e pare che l'
fuora la mucilagene, e po se beve cum el sucaro bianco e cui
fidanzata: liquore che in olanda si beve durante il fidanzamento (bruidstranen).
sérbagli sopra i tetti la finestra / che beve al lapislazzulo laggiù / del mare
de la città, che desta / beve l'aura molesta. pindemonte, 206:
mai a gettare i lattaiuoli, se non beve l'acqua fredda. stratto della gabella
3. figur. chi mangia o beve di tutto, senza rifiutare mai nulla
sì minchione, / che se le beve tutte, e a ognun dà fede:
: datime pur de quello bruschetto che beve li figliuoli del signore. -dare,
sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e
la decozione del legno tagliato minuto si beve e mettesi ne'cristeri per sanare la
iii-i-iio: ei sordo a 'l giubilo beve l'oblio / in due cerulei lumi di
elisi, / dove si mangia e beve a bertolotto. alfieri, iii-1-42: o
. letter. che mangia o beve smodatamente, con eccessiva avidità;
de marchi, i-550: lassù si beve la birra e noi il vino,
de la città, che desta / beve l'aura molesta. nigra, 104:
. -lustrissimo è all'osteria che beve del migliore mentre noi facciamo la guardia ai
strugge [l'estate] forre, beve fiumi, / macina scogli, splende,
s-arg.: trova ricovro, dove beve e magna. g. a. papini
che sono cagione, a chi ne beve, di non poche e pericolose malattie,
alla malvasia: competere a chi ne beve di più. aretino, 20-159:
le sue midolle in brivido / e beve le sue lagrime calde, / questo è
. ibidem, 285: chi mangia, beve, dorme e caca, sta meglio
/ e dal tuo sacro fonte assiduo beve? fiamma, 1-203: sono quattro i
togliersi il sacco pieno dalla testa, beve il bicchier d'acqua, spostando
d'un vescovo, tanfin k'el beve dra copa, / usanza drigia prende
forestieri, resta un veleno: si beve, perché sembra gra-. devole,
bevanda ed il cibo. nel vino che beve, tenesse sempre infusa...
s'intende quella bevanda solutiva che si beve colla preparazione o disposizione del corpo fatta
mela odorosissima), il tabacco la beve e tutto di quell'odore olezza,
di pinguedine,... appresso beve questo e vi lascia una mica di pane
vi lascia una mica di pane, beve quell'altro e v'affligge all'orlo un
all'orlo un frisetto di carne, beve costui e vi scrolla un pelo de la
sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si
164: il poeta d'italia / non beve che aria, / non cerca che
: punto non mangia il meschinel né beve. manzoni, pr. sp.,
altamente alla mensa come re, e beve vino di palma con una mesci- roba
ferrari, 133: briaco il mago beve a quegli immensi / mari d'azzurro,
cecchi, 5-129: per primo, tristano beve metà dello sciroppo, convinto d'andarsene
gli strappa la coppa di mano, e beve con uguale convincimento. -una buona
scottoni, xl-134: il latte che si beve in una certa città, per causa
messo su cocchio e cavalli / e beve in tazza di forbito argento. gatto,
mette il collo del fiasco in gola, beve metà del vino. -mettersi in
papà ha smesso di fare il lampanaio e beve invece molte mezzine di più. verga
[bicchiere]... appresso beve questo e vi lascia una mica di pane
e vi lascia una mica di pane, beve quell'altro e v'affigge all'orlo
affigge all'orlo un frisetto di carne, beve costui e vi scrolla un pelo de
-domandò. -lustrissimo è all'osteria che beve del migliore mentre noi facciamo la guardia
e sì minchione / che se le beve tutte e a ognun dà fede. note
, / sol baciando e mirando, / beve nettar di vita alma, ch'asseta
, lxxx-3-99: in vienna se ne beve [di vini] continuamente di due o
fore de l'uva premuto, se si beve senza modestia e senza regola,.
facesse il medesimo. berchet, 326: beve intanto / l'ingordo orecchio il variato
sm. region. ciò che si beve, bevanda (ed è termine del linguaggio
sacchetti, 82-55: la quarta volta beve il genovese dodici bicchieri; quel [
fonni. banti, 9-384: « non beve un po'troppo? » chiese denise
e mortadelle. forteguerri, 30-87: si beve e si divora / saporito prosciutto
, 14-63: - entra, si beve un quartuccio. -mosca! la lingua l'
con l'oro tolto ai santi, / beve il moscato ai padri bernardini.
va all'acqua d'agosto, non beve, o non vuol bere, il
e quando non si mangia né si beve? / quando il calcio s'incrosta
. g. michiel, lxxx-3-397: beve acqua naturalmente, e più fredda che può
la gente mangia gratis tutta insieme, e beve. calvino, 7-145: sulla rete
biancheggiante / la qual non so se beve o se pilucca / il sangue o il
, felice, satollo, e mangia e beve come nessuno. 8. in
baciando, / sol baciando e mirando / beve nettar di vita alma ch'asseta:
in quel notturno azzurro, e si beve tutte quelle stelle. saba, 337:
: quel soave licor, eh'avida beve [la conchiglia], / è seme
simile ad apollo! - / ei beve, ei beve; e il caro ercole
! - / ei beve, ei beve; e il caro ercole oblia. gozzano
10-65: ancor ciascuno a mensa assiso / beve con lungo incendio un lungo oblio.
. d'annunzio, iii-2-113: lungamente egli beve l'oblìo dalla bocca deltavversaria. albertazzi
mercato. ibidem, in: tanto beve l'oca, quanto il papero.
che ha sete e alle tue labbra beve. quarantotti gambini, 11-170: come il
offesa e villania quando un invitato non beve. carducci, ii-8-16: il corrispondente
e suggellato è il fonte / e beve l'innocente aura l'olezzo / del casto
liquore che beve, male sopportando, anzi aborrendo durare
ombra di cibo, ma tant'acqua beve / che par le bruci nella gola
bere con due manichi, mentre chi beve con simil vaso pare veramente che baci
d'ascoli, 3141: chi l'acqua beve, per virtù divina / di questa
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo
vita, la rassomiglio alla farfalla quando beve. -in una condizione marginale.
suggellato è il fonte, / e beve l'innocente aura l'olezzo / del casto
del desiderio mio / più che chi beve in gemma e dorme in ostro. ariosto
porgendo la tazza a san giovanni, che beve, e dietro vi è sant'
qui si mangia ottimo pesce e si beve un gran vino.
, che sono cagione a chi ne beve di non poche e pericolose malattie, cresce
vivo e mangia pane di vita e beve calice d'incorruzione, che baci donne
è molto vino, molto se ne beve, e nell'estate rincara; ma quando
). letter. chi mangia e beve pantagruelicamente. p. petrocchi [
vescovo... co'suoi papàs beve la mistura dell'ova e si asside
. proverbi toscani, in: 'tanto beve l'oca quanto il papero'...
che... e mangia e beve come nessuno. 2. figur
a. gritti, lii-14-20: non beve mai vino e mangia parchissimamente. chiabrera,
taegio, lxvi-2-7: nel verno si beve il vin dolce e galeno dice che
posa in arboro caduto, / turbido beve, stanca e veduella. della casa,
. segneri, iv-625: la gente beve l'iniquità come un'acqua così passante
pavese, 5-21: se sapevo che si beve questa roba. mica da dire,
diceva del suo parco vitto, non beve vino e sta a soli legumi, non
vino,... quando se ne beve più che di patto, si pianta
angoscia. gatto, 5-159: chi beve il caffè col suo pattume / d'insonnia
v-3-3-11: anacreonte dice che, quando beve il vino..., le patume
massimo giustinian, lii-1-150: il popolo beve birra di pere e poma. trinci
sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si
erba con un cucchiaro perforato, si beve. -trapuntato (una stoffa)
vo'bere, / perché me stesso ancor beve l'ardore: / ahimè, nulla
, vói veni che te offrimo da beve? ». -studiare, analizzare
noi piace esser comandati. il capo beve petecchio come acqua e non traballa mai.
da cui p et esser 'chi beve smodatamente'e 'chi vende i liquori'e petesserìa
inaccessibil, fido / stallo il sol beve in disusata foggia. bertola, no:
. d'annunzio, 8-28: al 'buffet'beve [la marchesa] molti sciroppi con
vino,... quando se ne beve più che di patto, si pianta
cavacchioli, 25: tutta l'umanità beve negli otri / gialli del desiderio,
fosse vino gagliardissimo, se troppo ne beve. a. neri, 1-194: piglia
tutto quel che si mangia e si beve si trasostanzia nel buono e vero nutrimento del
guerra delli liguri. -con una beve pendenza, insensibilmente. e. cecchi
, 2-635: nel mese di maggio si beve il medrangh, cioè il benvenga maggio
può ben servir per colla, appresso beve questo e vi lascia una mica di pane
, 380: quando la state il gallo beve, / che subito piova creder si
domandò. -lustrissimo è all'osteria che beve del migliore mentre noi facciamo la guardia
alle piume; soffice, morbido, beve come una piuma (con partic. riferimento
anche brilla; e quando se ne beve un buon poco, fa incerchiare il
330: tutta la plebe beve di questo liquore [birra], perché
. michiel, lii-3-429: mangia e beve pochissimo. e bisognerà che li sia avuto
toscani, 307: chi dopo la polenda beve l'acqua alza la gamba e la
sbarbaro, 6-m: la finestra / che beve al lapislazzulo laggiù / del mare,
se si cuoce e secca e se si beve la sua polvere. g. gozzi
come fosse vino gagliardissimo, se troppo ne beve. marino, 332: due poma
. marino giustinian, lii-1-150: il popolo beve bira di pere e poma. m
, si fa la partita e si beve il ponce o il vin caldo. bocchelli
163: e'pontici libri, altrimenti beve ri, castrano se medesimi quando sono
membré, 40: la aqua che el beve, la tiene in sua man uno
e scorci de tam ariso, datto a beve re, senza fallo fa piccola la
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita
dormire diurno, cose mortale a cui beve la poretana aqua, piacevoli e aspri
non qui, per passare: / più beve legno convien che ti porti. idem
de'sani e del pozzetto onde si beve,... lo zolfo ne è
]: apparecchia la via a più forti beve raggi e potazione.
. - anche: ciò che si beve; bevanda. iacopone, 25-46
potulénto, agg. disus. che si beve o è da bere; bevibile;
questa pozione è loro gratissima e ne beve ogni sorta di persone, anco il re
, 1-129: il prete... beve alla sanità degli sposi con qualche bel
diceva del suo parco vitto, non beve vino e sta a soli legumi,
di simile / pensa quell'uccellino / che beve quella goccia d'orecchino / dal bocciuolo
fore de l'uva premuto, se si beve senza modestia e senza regola, come
che, se egli è state, beve ognor con sete, / e, se
acqua '. es.: 'beve un vino che è pricciacqua '.
menstrui... e quando si beve el vino dove siano cotte, provoca la
let- ter. che brinda, che beve alla salute di qualcuno. -anche
frigidi. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso / a sé
del giusto, / quegli ha cervello e beve di buon gusto. pananti, i-82
che si faccia mucillaginosa e poscia si beve quest'acqua con olio overo con siroppo
la mia cara non mangia e non beve. -con l'estremità anteriore del
punto non mangia il meschi- nel né beve. g. gozzi, i-23-167: preso
continuo servito con le stesse vivande e beve puntualmente tre volte al pasto. giuseppe di
l'argento vivo: lo infermo lo beve per purgarse e lo sano per restare sano
altare deterge il calice con vino che poi beve per purificarsi la bocca, e lava
rebora, 3-i-335 no /.]: beve t'absinthe ', tratta cinico di
sventola con un ventaglio di piume e beve un pemod. = comp.
sino alle sette, poi si beve il tè, poi si giuoca a quadrillo
da una nuvola d'oro qui si beve ciliberti sillogizza un quadrivio di filosofie davanti
stomaco. campanella, i-211: il freddo beve, e si congela in brina /
né sole né luna, / solo si beve l'acqua maremmana. 6
d'un quartino a testa non si beve. manzini, 10-135: siede davanti all'
è questa: se ben tu no voi beve, / s'alcun te sporze la
vento che rabbuffa, / un odore beve di cose morte / esala dalle porte socchiuse
/ per salir a veder spedito e beve / se fedel ne'ragguagli era parnaso.
mocenigo, lxxx-3-231: in vienna se ne beve [vino] continuamente di due o
.. ha proprietà di rallegrare se si beve misticata nel vino;...
soda, tira a sé rapacissimamente e beve ogni umido aereo. -con l'
si fa prezioso! -mormorò essa con beve ironia, raggomitolandosi in quella scatola soffice,
breve tela / in quei colori che assetata beve, / sarà per tela breve,
farfarello / malvagio uccello / che non beve acqua / né vino adacqua, / il
dalla tortora anche piglia esemplo, / che beve turbo e sola sempre è 'n lutto
della vita, la rassomiglio alla farfalla quando beve, che ha le ali rialzate e
dipinse [decamps] il porco che beve nel trogolo e compose la rotta dei cimbri
e suggellato è il fonte, / e beve l'innocente aura l'olezzo / del
di notte. si parla tedesco e si beve refosco. soldati, 6-234: dovrei
rime. soldati, 6-331: il reggiano beve il suo vino, il vino che
efexo si have la copa cun che beve san qoane evangelista lo tosego, se-
a guisa d'un idropico che quanto più beve tanto più soffre la sete, egli
bevono l'argento vivo; lo infermo lo beve per purgarne e lo sano per restare
. le retice fanno stolido chi le beve. carducci, iii-2-220: ne'olivi ove
di banco in banco, il tocco beve per accertarmi che il tartufo scuro o
capace. emiliani-giudici, 1-86: chi più beve più vorrebbe ribere perché gli cresce l'
e vinoso, sapore asciutto; si beve preferibilmente nell'annata di imbottigliamento, soprattutto
: / succhi amari ingannato intanto ei beve / e da inganno suo vita riceve
, impalato, con la grinta di chi beve l'aceto. verdmois, 19:
che si fa, si mangia e si beve; non esporsi a strapazzi. -in
, 5-21: se sapevo che si beve questa roba.. mica da dire,
posso nemmeno mandarlo per la carità: beve tutto quel che riscote. 4
: nel bever è modestissimo, né beve nel suo desinare più di due volte;
carducci, iii-24-449: si mangia e si beve e si balla, e della gloria
tela / in quei colori che assetata beve, / sarà per tela breve, temo
è eccellentissimo, e quello che si beve a tavola corrente è molto più poderoso del
fosse vino gagliardissimo, se troppo ne beve. goldoni, xi-125: saper vorrei /
: senza pensar più oltre, adone il beve, / né tarda molto ad operar
. carlo da sezze, iii-159: beve [l'anima] continuamente nel fonte della
torbido e mal sano a chi ne beve. sarpi, 1-78: se due simili
, 10-274: bill con i suoi beve robustamente prima del pasto della sera, ma
erbolario volgare, 1-3: quando si beve la radice della altea, con vino
fere, e lu sua calore la beve. calogrosso, 52: prende dal ciel
don liborio! e ci mangia e ci beve nel brago, e c'ingrassa come
erbolario volgare, 1-95: quando si beve lo suo succo [del nastrucio]
- ora la sete / mi sarà beve, meno acre la ruggine.
la fere e lu sua calore la beve. petrarca, 127-59: non vidi mai
, bisbigliandosi rugiadosamente: « il re beve! ha bevuto! gli gusta il sangue
uida onestade ai primi darai / resistei beve, e allor che scudo opporre / più
più energico, più elastico, più beve e più forte. 2.
facevano le lettere una specie d'arco in beve un poco esitante / salita quasi ad
fonte / e gli donò virtù che chiunque beve / di sì dolce acqua, tutto
giova ordinariamente più a chi non lo beve che a chi lo beve. baruffaldi,
non lo beve che a chi lo beve. baruffaldi, i-90: non mai potrei
sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si
ubbriacone che sia in questo borgo: beve come una sanguisuga. -con connotazione positiva
mocenigo, lxxx-3-231: in vienna se ne beve [vino] continuamente di due o
pochissimo spirito; matura presto per le prime beve, non dispiace a beversi solo,
-che mostra la bontà di ciò che si beve. boccaccio, dee., 6-2
che 'l nilo e che l'oronte beve. -proprio, tipico dei russi
serve per dar l'acqua che si beve a londra. la macchina è saveriana
, / se la sbaiocca, mangia e beve e danza. fanfani [s.
che si faccia mucillaginosa e poscia si beve questa acqua con olio overo con siropo
. sbevazzóne, agg. che beve spesso e abbondantemente. - anche sostant
politica, il vino che ognuno ne beve è il proprio senti mento
scanno nero e scabro, / e beve le sue lagrime / collo sfiorito labro
. 5. che mangia e beve senza ritegno; divoratore. buonarroti il
307: chi dopo la po- lenda beve l'acqua, alza la gamba e la
, iii- 205: se si beve il sugo predetto alquanto prima che si
nudrito. sansedoni, lxi-20: egli tosto beve / il vin schiumoso. algarotti,
a piacimento dell'animale, esso animale beve l'acqua del mare e se ne empie
bravo bicchier di vino e se lo beve a quel mo'a sciacquabudella'.
g. manfredi, ni: chi beve de tal aqua se gli enfia la milza
infuse in vino fanno a chi ne beve allegro. i suoi fiori, posti in
-sputare nella scodella in cui si beve. v. sputare. -volere piena
: una pianura paludosa... beve, vomita e trasuda gli scoli dell'altipiano
dove / le prime onde marine il lido beve. g. capponi, scorrere di nettare
baretti, 3-49: ognuno mangia e beve e chiacchera e ride e motteggia,
metterci scritta, s'intende che ivi si beve, si mangia, si giuoca,
in seno, / ché chi ne beve solamente un sorso, / degli anni il
'tazza'o 'recipiente da cui si beve a turno', 'brindisi'; cfr. anche
lucente: / n'ha sol chi beve al fonte d'elicona. aretino, vi-139
(255): « tutta gente che beve acqua », disse un vicino di
secchio. -essere l'assetato che beve secchi di acqua di mare: cercare
sulla vendetta. sarei l'assetato che beve secchi d'acqua di mare.
quella [acqua], che si beve a massa, è o di cisterna o
gestore / -semilarvale -al banco / beve nel suo bicchiere / la sua inesistenza.
che vi s'immerge e 'l sangue avido beve. marino, 1-2-30: il non
dignità, l'ingerirsi nelle che si beve in quelle parti: e colui che,
'l tempo si generano in chi così lo beve dolori colici e stomacali, spasimo,
le quali servono per misura a chiunque beve. foscolo, sep., 271 (
proverbi toscani, 21: chi sempre beve non ha mai troppa sete. ibidem
è come l'idropico, quanto più beve, più ha sete. ibidem, 76
midollo di sfilacce verdi, che chi beve deve scemere di tra i denti.
su scanno nero e scabro / e beve le sue lagrime / collo sfiorito labro.
7-8: esso non mangia, non beve, non dorme, ride sforzata- mente
vino molto gli diletta, anco ne beve più, in tanto che, riscaldato
saltarà a vita; e chi di quello beve, mai non sitirà. c.
e uno sligovitz migliore di quello che si beve al 'trincerone del caffè dorta'a udine
riproduce il rumore di chi mangia o beve con voracità o di chi pregusta di
si smalta / e de lor sangue beve. -inzaccherarsi di fango.
italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra i birrai i birri
invece di un buon bicchiere di vino arzillo beve un bicchier d'acqua con infuso dentro
i-160: bon- drin a casa sua beve l'acquato, / a casa mia vuol
empie di quell'acqua, e prima esso beve, poi manda in giro, perche
. quarantotti gambini, 11-64: toni beve tre volte meno di me, e
v.]: 'sopra il caviale si beve male; sopra il cacio si beve
beve male; sopra il cacio si beve bene'(dopo aver mangiato caviale, cacio
perché non canta, non mangia e non beve. savi, 1-36: 'sopraccoda':
l'aria, cruda di nebbia, si beve a sorsate / come grappa, ogni
'sono due giorni ch'è in agonia; beve la morte a sorsi a sorsi'.
, 1-61: in tutt'il disnare non beve più d'una volta, e quest'
, e l'armi chiede; / e beve in fretta, e poi volge il
a spannocchiare / e si balla e si beve. 2. figur. massacrare
sua speme / sol morde l'aria e beve l'arsa arena. metastasio, 1-ii-39
la bocca dal recipiente da cui si beve. fazio, v-7-57: la campagna
le erbe,... quando si beve la sua decoczione, mollifica lo ventre
le superfluità colerice: e quando si beve con aceto vale alla spiengia e alla
, / e a larghi sorsi ei beve pindefinibil murmurc / che spira, alito
frugoni, 3-iii-314: baltassare... beve in tazze spumanti gli elisili più spiritosi
, stringendo le labbra, quando si beve un vino di buona qualità o di
ce n'è minuzzolo. / paride beve, e poi gli dà lo spruzzolo.
vista l'amarezza / come la spugna secca beve l'acqua! montale, 1-85:
non si guadagna l'acqua che si beve. = denom. da sputàccio.
. redi, 16-vii-145: esso animale beve l'acqua del mare e se ne empie
mangia in questo luoco? » « se beve e mangia alla gagliarda! »,
. indica l'ultimo bicchiere che si beve in compagnia di qualcuno prima di salutarsi
l'acqua del lete. / chi ne beve una volta, / poi non avrà
maccessibil, fido / stallo il sol beve in disusata foggia. -campo militare
voglia, ingorga, inghiottisce e si beve il morso, a che quantunque si
diceva del suo parco vitto, non beve vino e sta a soli legumi, non
3-254: leva lo stelo del bicchiere e beve alla salute di se stesso o di
mangia carne, ove e caso, ni beve vin vermeglio. l. pascoli,
averla vista, / perché mentr'ella beve un'acqua tale, / ti fuggirà in
attenzione dei genovesi. michelstaeater, 642: beve per affogare il dolore, per stornare
di fava, alla cui salute poi si beve e con reiterati strilli si applaude.
di pacciardi, ma saragat non la beve! 49. riunirsi in gruppo
pazzaglia. 3. persona che beve in modo smodato, ubriacone. tommaseo
e suggellato è il fonte, / e beve cavour, i-285: il ministro avrebbe
tommaseo [s. vj: mangia e beve sventratamente. = comp. di
lodare, / dove si mangia e beve allegramente. varchi, 18-1-396: si trovava
ma vota un'altra e incanna e beve e sferra / canzonaccie e bestemmie,
buoni per lo stomaco, però chi li beve vi metta poco zucchero, e chi
diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, lo spagnuolo
che tinta!... mangia e beve, e di che tinta! innamorato,
berni, 304: il vino si beve così torbido com'è; tal famigliuola è
ne la luna. / e beve di quell'acqua torbidosa. 14
d'efexo si ave la copa cum che beve re. - anche in espressioni iperb
tutto quel che si mangia e si beve si trasostanzia nel buono e vero nutrimento del
e madre. forteguerri, 17-3: chi beve per dar dolce soccorso a sé,
giusto; / quegli ha cervello e beve di buongusto. monti, xii-2-6:
che vi s'immerge e 'l sangue avido beve; / e la veste, che
fosse vino gagliardissimo, se troppo ne beve. galileo, 4-4-219: esempio della
questa: se ben tu no voi beve, / s'alcun te sporze la copa
rovescia? uno mangia la triglia e ci beve sopra lo chablis, un altro una
'trinca', o 'trincone', uno che beve sregolatamente. guadagnali, 1-ii-238: evviva!
. di trincare1), agg. che beve avidamente e abbondantemente, soprattutto bevande
. scherz. disus. persona che beve spesso e in abbondanza; beone, ubriacone
mangiatoia. ma un uomo solo che beve, somiglia a un suicida; e con
], 118: quando il cammello non beve da parecchio tempo, i 'turbinati'si
d'ascoli, 3142: chi l'acqua beve, per virtù divina / di questa
. / ne più pasce erba, né beve acqua pura. citolini, 234: la
il vecchio mondo: / fuma, beve, sta sdraiato, / fa il vanesio
uomo dedito ai bagordi, che mangia e beve smodatamente (anche come epiteto ingiurioso)
tipico della tradizione piemontese, che si beve in partic. come aperitivo ed entra
e sm. dial. ant. che beve, bevitore. petrarca volgar.
italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra i birrai i birri
hai mai visto scontento chi mangia e beve? » 6. stor.
offesa e villania quando un invitato non beve. goldoni, xiii-13: il salutar
casa, si fa la partita e si beve il ponce o il vin caldo.
l'asino, che porta il vino e beve l'acqua. -chi ha buon pane
g. michiel, lii-3-429: mangia e beve pochissimo. e bisognerà che li sia
e macinati in sul porfido, se ne beve... la polvere in un
: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo
da siena, iii-213: colui che molto beve,... ineb- bria e
vino molto gli diletta, anco ne beve più; in tanto che, riscaldato lo
vuotabarili, sm. invar. persona che beve in maniera smodata; beone, ubriacone
vuotaboccali, sm. invar. chi beve smodatamente; beone, ubriacone.
italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra i birrai i birri
invece di un buon bicchiere di vino arzillo beve un bicchier gari, 28-123:
ricordo, e mille fogli schicchera: / beve ogni giorno alla sarata chicchera, e
membré, 40: la aqua che el beve, la tiene in sua man uno
o meno secondo il gusto di chi lo beve. magalotti, 9-2-139: in oggi
. (femm. -trice). che beve a piccoli sorsi. -al figur.
uno ha voglia di incontrare uno stagnino che beve frascati o lambrusco. calvino, 12-126
settimana incom », 23-vii-1949]: si beve cuba libre, bevanda di recente invenzione
california nascono i primi cybercafé: si beve, si discute e si naviga in internet
conserva la birra nel tempo che si beve. = voce ted., di
inchini prolungati dei lanciers. al buffet beve molti sciroppi con acqua non troppo fredda
liquore francese a base di anice che si beve in partic. allungato con acqua.
ubbriaco e oppresso. è un verde che beve sempre per tener testa al sole.
. invar. marca di liquore che si beve per lo più allungato con acqua.
ma ogni sera qualcuno ci casca e beve la candeggina. panorama [31-i-1988]
proprio brutalmente, che per guarire si beve la pipì. la propria, perché quella
con idropisie in chi respira l'aria e beve l'acqua de'prati e delle risaie
(abstèmio), agg. che non beve vino (o bevande alcoliche in genere
filosofia: « ho un'alfa 3000, beve come un cammello. per andare
ceci abbrustoliti, perché su la calia si beve egregiamente. a. camilleri, 1-50
. gerg. nel linguaggio giovanile, chi beve o si droga frequentemente. – anche
di balsamo innocenziano di quello che si beve a cucchiai per corroborante. innovazionismo,
personaggio istintivo! pipa l'impossibile, beve l'impossibile, ma è una figa veramente
telefonini e una banda di pensionati scatenati beve pisco, il liquore locale, e canta
. stravoltone, agg. che beve o si droga frequentemente. – anche
ve lo garantisco. ma a volte beve decisamente troppo. = comp. da