di ferro acciaiato. redi, 16-ix-2: beva sempre vino reso acciaiato, con lo
sete venga da me, e chi vuole beva l'acqua della vita *.
: limonata. redi, 16-ix-177: beva o acqua cedrata, o acqua limonata,
in concinnità di stile. voglio che tu beva al nostro felice incontro. negri,
è cosa pericolosa... si beva con larga mano l'acqua di scorzonera,
, e il puro / aere si beva dell'aperto cielo. zanella, i-32:
nero bosco od in opaca sponda / beva ne l'arsa fronte euri quieti. carducci
vi contentate, buona donna, che io beva... alla vostra 16-ix-322:
n nero bosco od in opaca sponda / beva ne l'arsa fronte euri quieti.
e guarda che qualche assetata non ti beva come un sorbetto. deledda, ii-937
beverò, pur che ne'miei / scorni beva ogni età tacque strillone.
filosofia. guarini, 154: non beva questo ferro / del suo signor l'
che vita! ed è forza ch'io beva per assopire tutta la rabbia c'ho
, sino all'ara, / ch'io beva ancora il vento, ch'io mi
può passare da me, ch'io non beva, sia fatta la tua volontà.
, avvinto in ceppi, il calice / beva lento del dolor. leopardi, iii-139
cruda, ma chiara, che farà una beva aggradevole e
te dimane / recherò trista e dolorosa beva. monti, 19-205: non verrà
non verrà cibo al labbro mio né beva, / s'ulto pria non vedrò l'
vidi / trincar giù così larga la beva. 2. punto giusto e
vino può esser bevuto: entrare in beva; essere di pronta beva. magazzini
entrare in beva; essere di pronta beva. magazzini, 71: si comincia
,... che è la vera beva e buona allora, perché questo è
lo centellinava se mai avesse perduto la beva. 3. l'atto del
proterve / mosche 10 sciame che alla beva intento / sul vaso pastoral brulica e
oh quanta sete / dopo l'orrida beva! 4. locuz. essere
essere, trovarsi, sentirsi nella sua beva: nel proprio elemento, in tutta la
, e trovatomi ancora io nella propria beva mia, feci una tal risposta a
dir che l'amico è nella sua beva! al fuoco, bere, e dir
v-156: io era appunto nella mia beva, e voi volete cavarmene. buonarroti
mi parevi tanto immerso / in questa beva tua. = deriv. da
: non abbia paura del brodo; lo beva a bigonce, purché non sia un
, o di lime, e se la beva calda bollente in quella guisa appunto che
, / come un galletto garrulo che beva. serao, i-1077: la massima
16-ix-335: la sera un'ora avanti cena beva tre once di brodo sciocco, e
/ e da labro mordace / ei beva un rio di nettare fugace. segneri,
mattina, che cade in terra, ne beva di esso brodo un buon ciotolone senza
io credo avere a essere nella mia beva, e servirollo di coppa e di
di sotterra, è sì fervente, che beva in alto i bollori, e gorgolia
: altri mirando un lascivetto viso / beva fra poco mel molto veleno, / altri
dilatare, allora la pianta che si beva su sarà forte e renderà il frutto che
d'annunzio, iii-2-341: ch'io beva ancóra il vento, ch'io mi
vo'che si mescia, o che si beva a doccia. menzini, ii-197:
mercante in suoi / bicchieri d'oro beva il vino / ch'egli cambiò con
le virtù acquista, / e che beva la mente a dio sù erta. alberti
sia; / altronde aperto sì ch'avido beva / di fiati occidentali almo elisire.
faranno. 10. prov. beva la feccia chi ha bevuto il vino:
amarezze. proverbi toscani, 197: beva la feccia chi ha bevuto 11 vino
6). bencivenni, 5-197: beva acqua rosata, o decozione di rose
volta che gli è di bisogno si beva e pone i detti sportelli.
carducci, ii-1-223: è forza ch'io beva per assopire tutta la rabbia c'ho
la marina di limna, ch'io beva / il vento, ch'io respiri
il fresco latte, ch'io lo beva / a larghi sorsi... /
mio morir, né 'l cener mio / beva d'assiria i lagrimali odori. augustini
ma tonda fuggasi, / perch'io non beva. -confluire (il sangue al
: non abbia paura del brodo; lo beva a bigonce, purché non sia un
degnerebbe gradire? s'ella gradisce. beva un bicchierino almeno per gradire. venga
lui in saperne di più, gli beva [al tiranno] l'eccellenza e
verdi fronde, / o commisto alla beva orzo od avena: / men ti dorrai
. bibbia volgar., ii-32: beva la donna l'acque amarissime. e quand'
le sanno della gutta, la quale beva la inflazione del corpo. =
carducci, ii-1-223: è forza ch'io beva per assopire tutta la rabbia c'ho
... così presto se 10 beva di mano con fastidio e dispetto. brusoni
l'industria, onde per noi / beva i vivi color la nostra lana, /
, può fare del male a chi lo beva. lastri, ii-37: la
altro motivo d'allegria fa che si beva e si mangi intemperantemente quanto v'è in
te con lo sguardo e con l'orecchio beva / la dama dalle tue labbra rapita
splendono le stelle, / mangi e beva a crepa pelle. manzoni, pr.
eran sanguigne. redi, 16-i-22: altri beva il falerno, altri la tolfa,
, né 'l cener mio / beva d'assiria i lagrimati odori.
e lamporécchio / cha ne vuol lo beva a secchio. = da lamporecchio
lactante el fantolino mancherà el lacte, beva medone e cervosa nova, e guardise
fibra acquaria. redi, 16-ix-295: beva due libbre o due libbre e mezza di
, chi vegli, chi camini, chi beva, e simil altre cose ».
a pascolare. redi, 16-ix-3: beva sempre vino reso acciaiato con lo avervi
redi, 16-ix-177: ella beva o acqua cedrata o acqua limonata o
se la donna sarà troppo luxuriosa, beva bertonica e mirrasole con aceto e cessarà
lo centellinava se mai avesse perduta la beva. -in partic.: mangiare
te con lo sguardo e con l'orecchio beva / la dama, dalle tue labbra
, mirando un lascivetto viso, / beva fra poco mel molto veleno. maggi
e se la donna sarà troppo luxuriosa, beva bertonica e mirrasole con aceto e cessarà
/ e da labro mordace / ei beva un rio di nettar fugace. dotti,
vengano incoronati. metastasio, 1-ii-49: si beva, e questo / mortifero liquor spenga
lamporecchio / chi ne vuol, lo beva a secchio. rovani, i-337: quando
. ugurgieri, 44: [laocon] beva alle stelle grida orribili, quali mughia
amato tu sia / o che ami e beva e scherzi allegramente. manzoni, pr
procura / che il tuo sposo lo beva, e non s'avveda, / pria
romore / qual d'un gregge che beva. -a ogni compiersi di sessanta
: chi non può ber nell'oro beva nel vetro. ibidem, 100: donna
bevande gli ammalati. redi, 16-ix-164: beva una buona giara, ovvero due,
. redi, 16-ix- 164: beva una buona giara ovvero due di acqua pura
. faldella, 9-53: ritrovavano la beva per la loro psiche da brigante o da
: io non dico che non si beva un poco di vino, purché..
in vino veritas » continuò leo; « beva con me... sono sicuro
più facendo in modo che qualcuno non beva nulla e qualcun altro troppo (ed
l'è qua, el se beva un gioff de crinto! » pignoléggio:
più diletto / amante, oggi, le beva per i lunghi cigli. baldini,
a macaone ferito e l'esorta che beva allegramente, intanto che la serva scalda
delle proterve / mosche lo sciame che alla beva intento / sul vaso pastoral brulica e
leggiero / che 'l girifalco a cui beva il capello / il mastro a tempo e
finché, di sangue cariche, puretta / beva avvallata, dalla pelle caggiano / ruzzolando
con lo sguardo e con l'orecchio beva / la dama dalle tue labbra rapita:
ragione. -essere di ragione che berto beva: per indicare che una persona ha
5-180: portatemi dolce vino, ch'i'beva e mi rallegrisca. = var.
: l'oppression del male all'infelice / beva ciampando nei tavoli, andò a nascondersi in
. g. del papa, 6-i-136: beva per alcuni giorni nella mattina a buonora
credere, che per semplicità egli si beva, diciamo e'ci è rimasto,
. leonardo, 3-443: quando la beva nr lievificata ritorna in x, si
minore che si dice ribattitoia, facend'una beva incrociata con un fanello e cardello
madre, così la mente tosto si beva e refugge all'aiuto di colui ch'ella
rigore / che non se vede alcun che beva e viva. a. cocchi
/ ma un raggio poi sui fiori / beva le goccie sparse, / ma l'
ciel grazia ha tanto superna / che beva in la apollinea rivera, / non mortai
armonico ne'suoi componenti, di pronta beva, gradevolmente amarognolo. = etimo
rare. dottori, 52: non si beva / più nell'oro il veleno a
se a ogni modo questo predomini, beva, prima di parlare o di scrivere
dio: non vuoi tu ch'io beva il calice che mi ha dato il padre
ha da fare? spezzare, mettere a beva, sbandellare, sbarbare arpioni.
o rotti i ferrami o messo a beva o spezzato l'uscio o sconfitte le
no, che un giovinetto alquanto / beva e donnéi, né ch'ei scassini gli
da l'imagine di qualche animale che beva, canti, scocchi l'arco,
sono come una greggia che soletta / beva ad un pozzo e mangi ad un presepe
scatti. baluda, xcii-i-7: si beva la mano manca dall'arcion di dietro
resti delusa / dalle mal caute labra e beva broccato, il saio fregiato d'oro massiccio
, xxxvii-66: quando el sol se beva vegna sira e pigar pos
che io credo avere a essere nella mia beva, e servirono di coppa e di
, 1-19: come per questo mar si beva fresco, / come si sguazzi,
ungheri il sidero. redi, 16-i-8: beva il sidro d'inghilterra / chi vuol
perché mamma non mangi troppo e non beva troppo., sifon. 5
poi si nega / che sitibondo io beva umor di vita / ne la tua dolce
non puotrà campare, / quando non beva de l'acqua incantata; / né si
col fiato su trae del vin la beva. -atto a insufflare aria (
, qual è ve- chio e si beva spesso di la banca e va a pissar
). redi, 16-iv-295: beva dell'acqua cedrata, beva dell'acquasorbettata,
, 16-iv-295: beva dell'acqua cedrata, beva dell'acquasorbettata, e di simili altre acque
sgomenti; / bisogna pur ch'io beva e mi sostenti! » pascarella, 1-216
si sgomenti; / bisogna pur ch'io beva e mi sostenti! ».
sotto la leva, per mettere a beva. = comp. da sotto1
dell'altra mano, serve a modo di beva ad allungare lo spacco della penna meglio
quel busso, subito con furia si beva, e 'l fanciullo si fugge, e
rio. metastasio, 1-ii-49: si. beva, e questo / mortifero liquor spenga
lassalo squartare con il becco acciò che beva del sangue innanzi che rifredi. marino
caluso, 05: sorridendo dicegli che beva, / ché non è senno fabbricar asciutto
strumenti da spaccar, da porre a beva / sì legnami e sì sassi. testi
ruspoli, 1-142: la vostra beva sien colmi catini / di stum- mia
[il vino], ci beva l'afflizzione dell'animo e ci provoca l'
visto che colui non taglia, / beva in alto la spada luminosa.
non stia a combattere colle femmine e beva un tazzétta con noi. -oggetto
uomo avendo concluso il tempo si spicca e beva di terra. pratesi, 5-420:
prov. monosini, 128: un beva la lepre e l'altro la piglia.
., 6-523: quelli che ha frega beva li novi mosti; a mi si
rivoltino, abboccato e tondarèllo di buona beva, tutta la famiglia. -tondétto
la quale fece lo effetto, che lo beva. 2. dissapore, inimicizia.
sono [le ossa] la travatura che beva su alto, incastella, figura e
pace e triegua guai a. cchi la beva. a. serristori, 42:
quel fiasco, a patto che tu lo beva a garganella. manzoni, fermo e
/ crescan tumide l'erbe e non si beva / più nell'oro il veleno a
: mia cara amica! il tuo sepolcro beva almeno queste lagrime, sole esequie ch'
: non verrà cibo al labbro mio né beva, / s'ulto pria non vedrò
odori. ungaretti, 9-47: tanta urna beva, quantunque dura, / lacrime,
fu sentito, / a furia ognun si beva da sedere; 7 sì che
: mia cara amica! il tuo sepolcro beva almeno queste lagrime, sole esequie ch'
qualità di un vino valutata in relazione alla beva e al consumo che ne viene fatto
i centurioni accoltellatori, dove ritrovavano la beva per la loro psiche da brigante o da