sollecito merciaiuolo, avendo un suo lento bestiuolo, caricavaio per istagione di diverse mercatanzie
un caso, e anco era un nuovo bestiuolo, e questo è un altro.
l'anno, ché saresti riputato un bestiuolo. s. bernardino da siena,
parte de'vestimenti erano in su l'altro bestiuolo. burchiello, 50: ed io
tratta meglio che tu non meriti, bestiuolo. firenzuola, 558: e anche perciocché
, bue..., bestia bestiuolo, bestione, bestiuolino, bestiaccia. caro
modo il ciuffetto della chierica, che 'l bestiuolo cagliò, e volea ridurre la cosa
il giovane, 9-232: ma guardate bestiuolo / che par quell'arlecchino intirizzato.
modo il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò, e volea ridurre la cosa
il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò, e volea ridurre la cosa a
a. f. doni, 3-35: bestiuolo dal poco cervello, io ti farò
il ciuffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò, e volea ridurre la cosa a
volgar., 3-173: iscorticò il bestiuolo, e conciò il cuoio. piovano
volgar., 2-131: scorticollo [il bestiuolo] e conciò il cuoio, e
nel pensier malignuzzo; insomma, un cattivo bestiuolo. sassetti, 208: io aveva
, 1-216: maledetto sia quel mal bestiuolo / che s'intanò e sparse quella pianta
nel pensier malignuzzo; insomma un cattivo bestiuolo. vasari, 4-ii-741: il cardinale
merciaiuolo, avendo imo suo lento bestiuolo, caricavaio, per istagione, di
teco, / un mucinuzzo o qualch'altro bestiuolo? = dimin. di mudo-,
bocciante ho inteso da altri e sarà più bestiuolo e più pazzerello che mai. aretino
f. doni, 3-45: un certo bestiuolo assai bene ignorante essendo adottorato mi scrisse
seco un asino, il più piacevol bestiuolo che fosse mai: e'si rizzava in
a. f. doni, 3-35: bestiuolo del poco cervello,...
modo il ciffetto de la chierica che 'l bestiuolo cagliò e volea ridurre la cosa aburla
confusione, fretta, scarsezza e un bestiuolo per pasqua d'agnello? capitoli delvoffìzio dellamille
., 7-233: veggiendo il merciaiuolo il bestiuolo morto e'bicchieri rotti e 'l vetro
vetro spamacciato,... scorticò il bestiuolo e conciò il cuoio.
volgar., 3-173: giugnendo [il bestiuolo] a una gran balza,