in copia in quei luoghi campestri. berni, 33-22 (iii-126): daini cervi
/ sovente a ragionar benigne chiama. berni, 2-16 (i-39): ed ei
ma né anche ingrato al re. berni, 3: e sendo allora le
non agli esercizi militari temeva grandemente. berni, 66-2 (v-223): quel
letter. di più, maggiormente. berni, 357: col medesimo dispiacere che voi
la chiesa pagandone il debito censo. berni, 96: mi fanno venir manco /
il debito, e ricordandoli l'obbligo. berni, 146: se i debiti ad
monte e l'altro si declina. berni, 19-14 (ii-122): e da
ha scacciata di tutto il mondo. berni, 54-21 (iv-290): or dileguar
in testimonianza della santitade d'abraam. berni, 312: la peste, dio
tanto più nuoce quante più diletta. berni, 261: la bellezza senza la
, nostro dilettissimo cittadino e mercatante. berni, 145: non è tale carità fra
disoneste, adescarla, sedurla. berni, 1-52 (i-18): pensando a
trassei fuor del suo career terreno. berni, 25-44 (ii-266): entrato
io, se ne troverebbe asai. berni, 14-28 (ii-10): ma fusse
; e dicesi: ella muore. berni, 23-15 (ii-215): ben brandimarte
caso dritto al piegato si mutano. berni, 29-n (iii-24): più volte
leggere, ecc.). berni, 64-56 (v-198): non fanno
dio: la giustizia t'è sopra. berni, 46-25 (iv-104): com'
offuscati son da un nembo oscuro! berni, 3-90 (1-88): rispose orlando
troppo, conciava come dio vel dica. berni, 121: dio ve 'l dica
che cagion se'tu stato assalito? berni, 5-63 (i-144): se
l'insieme delle parole che derivano. berni, 213: né ardirei io con alcuna
senza cagione, ma dio percoterà te. berni, 20-5 (ii-142): in
qual dimostrasse in sé tanta vaghezza. berni, 6-56 (i-172): la dipintura
alcuni sono predestinati ed alcuni reprobati? berni, 27- 15 (ii-301):
per mezzo della musica). berni, 168: tacete unquanco, pallide viole
, come se tu dicessi una pescaia. berni, 4-4 (i-90): si
corse, dicendo ciascuno la sua. berni, no: il verno al foco,
e per lo più sfavorevoli. berni, 44-17 (iv-56): e già
, in certo modo '. berni, 21-34 (ii-172): per darsi
: poco conto tiene di riprensioni. berni, 6-36 (i-165): batte
volta quel medesimo che l'altra. berni, 39-61 (iii-287): il
di quel verrone ove solea salire. berni, 50-42 (iv-202): il porta
ci fa bisogno conosce e puolci dare. berni, 41-14 (iii-314): tanto
ant. diretto; indirizzato. berni, 314: ho aperto io la vostra
pioggia. -di persona. berni, 68-14 (v-276): di qua
che si sfoghi e disacerbi l'ira. berni, 5-22 (i-130): con
, orrido (un luogo). berni, 13-59 (i-349): or in
diverso; farsi, essere impari. berni, 5-13 (i-127): la virtù
; in gravi ristrettezze economiche. berni, 82: io per me non truovo
è onorato per la ricchezza sua. berni, 17-1 (ii-72): umana cosa
dell'animo; acuta afflizione. berni, 69-15 (v-300): bradamante disconcio
molto più si discorda il tinore. berni, 20-3 (ii-141): fa tutto
, se li piace, a posarlo. berni, 235: discorrasi per ragioni
lume naturale e per discorso umano. berni, 3-2 (i-59): vuol esser
, / stancarti ancor, discortesia farei. berni, 5-12 (i-127): e'
el più presto che si può. berni, 79: essere stracco e non potere
foste colla donna vostra carnalmente giaciuto. berni, 302: se volete mo'credere o
. iron. alquanto, notevolmente. berni, 65-47 (v-217): come gli
d'abbassare o alzare il gomito. berni, 50-29 (iv-198): non pianger
padre vecchio e della tua patria! berni, 35: o veramente matto da
e intendi el mio parlar per discrezione. berni, 170: un tratto, ch'
mi disdissi mai a veruno uomo. berni, 12-43 (i-312): ben
opinare, fare conto, aspettarsi. berni, 132: s'hai qualche vecchio ricco
senza misura o senza disegno. berni, 45: avea destrezza / e 'n
tu d'ogni ben lasciar distrutto? berni, 30-82 (iii-67): ma o
, come quelli carri rompono la paglia. berni, 33-7 (iii-121): costei
principio della sua edificazione ad abitare. berni, 33-2 (iii-120): non potria
campi disfatti / vide e deserti. berni, 33-19 (iii-154): sospirando forte
ingannato, e la simiglianza de'bossoli. berni, 11-48 (i-295): cerco
-trovare soddisfazione, compimento. berni, 69-5 (v-297): però io
il morso (un cavallo). berni, 69-27 (v-304): già si
sepe... disgraziatamente se trasse. berni, 322: lasciatami perdere la cagna
. ant. distrarre; riposare. berni, 226: leggiamo appresso vergilio, lucrezio
slogare (un osso). berni, 2-43 (i-48): il destrier
un oggetto, ecc.). berni, 97: una barcaccia par vecchia dismessa
, e che pensino a disobbligarcene. berni, 50: i pegni dalla corte
mercato, e le vendite faceano disonestamente. berni, 316: si doverìano vergognare
. -con uso neutro. berni, 169: ad ogni modo è disonesto
sfrondare (un albero). berni, 24-12 (ii-233): come in
farai disonore, a tutti servirai. berni, 1-38 (i-14): correndo
è causa di molti altri. berni, 40-1 (iii-288): ch'un
-peggior. disor dinàccio. berni, 36: or per tornare a voi
dispartire, / e toma a casa. berni, 5-18 (i-129): così
fagli degni di queste cotali consolazioni. berni, 5-1 (i-123): molte comodità
della dispensazione di maria sua madre. berni, 221: la pariglia non è gioco
. - anche al figur. berni, 25-n (ii-255): un'isoletta
infino agli stendardi de'nimici entrava. berni, 4-90 (i-119): disperatamente un
ed offesi. -figur. berni, 8-67 (i-228): ma quanta
desperate / che sibillar faceva durindana. berni, 25-5 (ii-253): però,
fan voti, egli bestemmia dio. berni, 56-33 (v-12): quanto diletta
/ che fan da disperate la battaglia. berni, 33-14 (iii-124): mettesi
, lasciarsi prendere dallo sconforto. berni, 69: questo fece per compassione /
ad un trave della sua camera. berni, 102: ora basta; io son
poco o nulla, è un dispetto. berni, 80: conti tutti 1 dispetti
): dispettoso, maligno. berni, 41-53 (iii-327): allora astolfo
fra loro ragionando della semplice psiche. berni, 33-2 (iii-120): non potria
forma negativa, come litote. berni, 51: dispiacciono a qualch'uno che
'l donzel disposto ed alto. berni, 49-17 (iv-172): entraro
giudiziario. - anche per simil. berni, 222: è stata questa sottilissima disputa
non molto profonda memoria s'attribuisca. berni, 30-46 (iii-55): magnanimo signor
disputazione: discutere; questionare. berni, 7-67 (i-200): poi volto
quella gran testa in due parte disserra. berni, 68-41 (v-285): da
nessuno che sapesse né datogli nocumento. berni, 12-23 (i-306): non è
le quali non possono tenere acqua. berni, 21-44 (ii-176): avea tutta
: certi pedissequi seguaci di petrarca e di berni... non hanno lume bastevole
de l'elmo un colpo gli distese. berni, 36-72 (iii- 219):
. scherz. percuotere senza pietà. berni, 15-45 (ii-43): a martel
suo signor con tutto il peso. berni, 5: il suo sommo bene era
a disteso galoppo presono il cammino. berni, 45-9 (iv-78): sì ratta
ultima parte alternativa con questo distico. berni, 261: è scritto in un distico
del rompere, frantumare, sconquassare. berni, 40-27 (iii-297): or chi
maledizione della madre disturba le fondamenta. berni, 69-36 (v-307): mentre ch'
concreto: cambiamento, diversivo. berni, 7: senza vicissitudine o divario /
diveglie il cuore a molta gente. berni, 26-32 (ii-285): cugin mio
pretesto, scappatoia, digressione. berni, 212: la pittura, non che
qua si va contro a divieto ». berni, 58-6 (v- 47):
. -vacillare, tentennare. berni, 6-8 (i-156): tiragli un
modo di essere, apparenza. berni, 25-35 (ii-263): non avevan
; in modo diverso dal solito. berni, 186: concludendo, in effetto /
cessazione di convivenza fra persone. berni, 61-37 (v-122): così vestiti
e divorato sanza pane o sale. berni, 8-50 (i-223): avea
], el predator la via divora. berni, 9-82 (i-258): benché
(come nella veste dogale). berni, 96: le maniche in un certo
/ del fallo disse 'miserere mei'. berni, 80: conti tutti i dispetti
- anche con uso avverb. berni, 14-7 (ii-3): non rompeva
per questa di bei colli ombrosa chiostra! berni, 79: dita e man dolcemente
si teme di ricevere danno. berni, 16-20 (ii-57): le percosse
istituzione ne viene sconvolta e turbata. berni, 57-58: il re agramante..
avete, / stasera in paradiso cenerete. berni, 63-1 (v-157): volse
/ se ne dovesse ariodante il frate. berni, 3-20 (i-65): s'
senza aver mai una buona parola. berni, 362: se questa commodità viene in
sm. donna grossa e robusta. berni, 176: alle guagnele, tu sei
dipinto del colore dell'oro. berni, 2-49 (i-50): erano un
dossieri e tappeti a modo reale. berni, 62-31 (v-144): aveva in
vita d'andromada con questa dota? berni, 45-17 (iv-81): in piedi
petto due costole s'ha rotto. berni, 315: dovete già esser assai più
/ quando gli dottorammo in collazione. berni, 127: suo padre già faceva
però che c'è de'cattivi dovizia. berni, 48-1 (iv-143): di
pensando che gli conveniva correr la posta. berni, 16-25 (ii-58): ebbro
-sm. la lingua degli ebrei. berni, 163: dice le cose che non
persona o cosa vile, spregevole. berni, 38: un'eccellenza del signor marchese
creazione, come fa la sventurata musica. berni, xxvi- 2-8: or questa nobil
eccelsa autorità sua. -iron. berni, 42: o sacri, eccelsi e
e ch'io lasciassi fare a loro. berni, 186: concludendo, in effetto
rinascimentale. -con uso avverb. berni, 149: provai un tratto a scrivere
elemento a chi in ferrara capitava. berni, 60: la gelatina è un quinto
dire. - anche: frase. berni, 254: è elocuzione e figura di
/ empia de pianti la selva dintorno. berni, 8-16 (i-211): quelle
il resto, orator saresti ottimo. berni, 263: finalmente dice, epilogando
titolo ingiurioso, sarcastico, offensivo. berni, 274: furfanti veramente [i poeti
della virtù, è chiamata pulcritudine. berni, 358: pure, vedendo la equabilità
di tutti e otto i cieli. berni, 23-45 (ii-225): qual vento
, che lo manderebbe a l'erba. berni, 44-10 (iv-53): il
non aspetti ch'ella sia matura? berni, 130: dico che questi tai vogliono
grosso e di pollastrini e di quaglie. berni, 130: adoprasi in quel tempo
invidioso, puttaniere, eretico, adulatore. berni, 269: ora conoscesti voi
del scandalo non ardo? ». berni, 296: finalmente bisognò che quel che
chi bocca per se forza squarta. berni, 27-8 (ii-299): chi vide
a mal suo grado ogn'uom desia. berni, 23-29 (ii-220):
/ trafelato e bagnato di sudore. berni, 33-40 (iii-132): ecco la
, i cani all'erta confortano. berni, 59-42 (v-83): per questo
come s'avessen da combatter ora. berni, 6-35 (i-165): sta il
un motivo, un concetto). berni, 216: una volta la intenzione del
, dell'esposizione, dell'eloquenza. berni, 225: la figura è poetica,
disputazioni essaminata openione sia ben sana. berni, 3-2 (i-59): vuol esser
lasciarsi trarre in inganno con lusinghe. berni, 33-68 (iii-142): acciò s'
scartare (le carte). berni, 218: in questa gloriosa corte,
teneva il popol fuor del tempio escluso. berni, 326: non mi fate
algier da la sua donna escluso. berni, 251: hai elezione di fare
obligo, almeno al poter mio. berni, 10-19 (i-265): vero è
essi furon portate via colle carrette. berni, 327: possi ciascuno magistrato di questo
veramente degno di quella lodata antichità. berni, 215: convenientemente, adunque, sendo
avevano a fare per quella guerra. berni, 67: così si tiene a
-congedo. berni, 307: ora tanto meno il papa
i principi cristiani in grandissima espettazione. berni, 295: vo'm'avete messo in
fisicamente la esprime. -figur. berni, 13-7 (i-331): a voi
manchi od altro in che sia acceso. berni, 29-11 (iii-24): più
etereo, olio volatile; balsamo. berni, 260: coloro che si beccano el
eran luogo più giorni vel tenne. berni, 120: pur fu forza il gran
mettere per iscritto, narrare. berni, 152: questa è la storia che
rettitudine e di amore di dio. berni, 243: del dolore ancora chi
là dove il sol ne viene estinto. berni, 252: questa divina invenzione è
, in questo compendio avrò condotto. berni, 342: vorrei che mi mandaste
con falconi e uccelli di rapina. berni, 7: fra gli altri spassi che
estremi, si scompigliavano un poco. berni, 353: tutta la estrema parte della
e del castigo d'oltretomba. berni, 9: è leggier cosa dir che
ogni lite estricar dato l'impero. berni, 325: gli mandai la lettera stessa
che ama etemalmente il padre suo. berni, 2-10 (i-37): di tua
come fanno i pedanti a gli scolari. berni, 213: né ardirei io con
rendere sterile (una regione). berni, 127: suo padre già faceva i
i porci per evagazióne di mente. berni, 276: non dubitate; questa è
sconosciuto, armato e bene a cavallo. berni, 216: nelle guerre civili cesariane
d'esserti fedel giuro e prometto. berni, 57: se fossi un dottor di
, propria di un facchino. berni, 7-2 (i-179): il primo
fosse prerogativa esclusiva dei facchini). berni, 258: volse che chi giocasse a
chi un soldo, a chi 2. berni, 152: l'acqua e il
per facciata, et ha una fenestruzza. berni, 6-52 (i-170): posesi
continuato. baretti, 3-330: il berni non si lascia del tutto ire alla
nella più eccelsa parte del tempio. berni, 342: vorrei che mi mandaste una
mezzo a guisa d'un fasuolo? berni, 20-2 (ii-141): né per
). -spreg. falciazza. berni, 351: così vi dia dio grazia
. membro virile, fallo. berni, 34: voi dite poi che vi
ad un qualche termine spesso falla. berni, 40-43 (iii-302): quivi appostollo
dovrebbe condannare a una completa inazione. berni, 69-31 (v-305): ben si
facciamo a i felicitati da noi. berni, 2-111: abbiate fave e baccelli
fallito de molte migliara de ducati. berni, 144: più bella vita al mondo
assai ti sia egli parente o amico. berni, 237: * fallito 'si
far trovare in fallo l'isabella. berni, 277: sopra ciò consti- tuire
, e quando uomo a cavallo. berni, 16-48 (11-66): agrican tenta
gli detti masinadieri, donzelli e famigli. berni, 42-15 (iv-6): e
beca e la nanna e la tonia. berni, 3-15: vengo a saper
fece mai fanciullezze, né a'giuochi. berni, 163: col desiderio a quel
.. nel fango è imbrodolato. berni, 152: l'acqua e il fango
, / fuor d'un gran fango. berni, 112: i fanghi immortali,
elli credono essere di gentil fango. berni, 17-37 (ii-84): di
degli uomini grandi come de'piccoli. berni, 3-15: e son gagliardi,
evidente e periglioso fango pensò liberarsi. berni, 50: i pegni della corte
scopo, intento strano, bizzarro. berni, 25-14 (ii-256): anzi il
prestargli attenzione, dargli retta. berni, 9-80 (i-258): orlando gli
non dispiacerli, con retta opinione. berni, 23-37 (ii-222): rotta la
dalla fantasia: dimenticare, scordare. berni, 320: non mi si può già
. -spreg. fantasiàccia. berni, 108: ma, per dio,
/ vorrà fantasticar forse un sonetto. berni, 271: qual di loro [poeti
innaturale; singolare, inconsueto. berni, 164: chi vuole vedere quantunque pò
-per estens.: di animali. berni, 46: come spesso avvien nell'uccellare
si graffia con l'unghie merdose. berni, 182: è la sua pelle
libbre di vitella da fare arrosto. berni, 20-8 (ii-143): faceva incanti
di alcuna sorte eccetto le meccaniche. berni, 37: un dargli desinar, albergo
quel mezzo novelle della pestilenza romana. berni, 186: noi farem la vita alla
tu non cederesti a love il loco. berni, 43-54 (iv-43): oggi
fa capitolo generale de'frati eremitani. berni, 31-4 (iii-70): in biserta
bestia! -anche di animali. berni, 66-30 (v-232): fa una
tutta la gente gli fece lato. berni, 4-47 (i-105): poi fra
, / si faccia al balcon fuora. berni, 37-26 (iii-231): al
mercatante guadagnava assai colla sua signoria. berni, 10-23 (i-267): abbiamo
di analogia; simigliare, corrispondere. berni, 54: tutte le frutte in tutte
gli uomini sanza lor niente fanno. berni, 67-45 (v-259): il suo
ha fattezze del volto leonine. berni, 116: era ricciuto, questo prete
che adocchiato ha sempre quella posta. berni, 60-35 (v-103): il brando
-forma del farsetto: la vita. berni, 21-68 (ii-184): questo vecchio
con esse il terreno dove alloggiavano. berni, 4-69 (i-112): l'ultimo
come a pastor, dal fianco. berni, 7-17 (i-184): poi ber-
sono mai ne le città sicure. berni, 4: aveva sempre in seno e
modo tale da impedirle i movimenti. berni, 8-30 (i-216): una catena
a differirla ad un altro tempo. berni, 245: suole essere uno scoglio
modi, quando eri sua moglie. berni, 25-10 (ii-254): così dicendo
riposai il corpo fastidito e stanco. berni, 268: stavo stracco, fastidito;
a chi mi tiene in guai. berni, 55-16 (iv-309): con brandimarte
-anche al figur. berni, 26-63 (ii-295): poi ti
del corpo fatato o invulnerabile. berni, 46-13 (iv-100): è mestiero
inutilmente, senza alcun guadagno. berni, 83: io per me non vo'
/ essaudire il tuo priego tanto umile. berni, 169: pregovi, padre,
ve le manderò un'altra volta. berni, 15-6 (ii-30): sforzati fur
seguitare insino alla sua ultima chiarezza. berni, 3-1 (i-58): in questa
in bibbiena,... il qual berni ci riduca al fatto tutta la
, che non parve suo fatto. berni, 163: dice le cose, che
novella piena d'allegrezza e giuoco. berni, 7-3 (i-179): un re
innanzi ti sarà tolta la fattoria. berni, 315: basta che vi fate un
, maliarde, streghe, fattucchiaie. berni, 20-48 (ii-156): sappi
la fattura: risparmiare la spesa. berni, 141: quando l'incorre [ad
il crudel, la volea cruda. berni, 33-67 (iii-141): fra le
della rabbia, del dispetto. berni, 2-18 (i-40): ne la
popolo è acceso verso di me. berni, 237: fallito si può intendere
tesorieri per sostenere la 'mpresa cominciata. berni, 349: il barba figiovanni nostro
per disfavorire la impresa del marito. berni, 25-60 (ii-271): io l'
, partigiano; cultore, appassionato. berni, 232: che diremo dell'altra moltitudine
, fidedigna e di bona conscencia. berni, 214: similmente di chi ne
ch'era ravvolto come il fegatello. berni, 114: andar legato come un
volta fello e alcuna volta gioioso. berni, 2-24 (i-42): come intese
a trovare il ficto ni- gromante. berni, 2-12 (i-38): di lavarsi
e chi diviso avea tutto pel mezzo. berni, 4-49 (i-105):
; il migliore di tutti. berni, 20-48 (ii-156): de'ribaldi
ne sprizzò. -puntura. berni, 123: tale avevano di me fatto
casa, ci daranno che fare. berni, 7: e penne e inchiostro
fermaglio avranno fìbbie d'auro purissimo. berni, 62-34 (v-145) • 'in
ch'aveva amendue spente le lucerne. berni, 2-12 (i-38): di lavarsi
di far preda, avidamente. berni, 223: et alla temerità et audacia
i cavai per fare il bel conquisto. berni, 5-49 (i-139): il
attendeva la salita de l'amante. berni, 31-17 (iii-75): poich'ebber
roina al campo a poco a poco. berni, 3-69 (i-81): tanto
maggior cura, siano maggiori errori. berni, 32-14 (iii-99): la tua
porci in contegno sott'un cerro. berni, 43-1 (iv-25): fu
già mi pareva essere a'ferri. berni, xxvi-1-33: di questi dica chi trovossi
il gran fervor ch'io sento. berni, 311: io non me n'intendo
che 'nanzi dì mi chiamon la mattina. berni, 15-26 (ii-37): quello
. burla, celia, scherzo. berni, 127: m'è stato detto di
. combattimento, duello, battaglia. berni, 43-60 (iv-45): era bella
vede- rete morto il vostro tristano. berni, 58-65 (v-67): or si
contrattempo, ostacolo, imprevisto. berni, 83: ma perché ogniun gli rompeva
sete uomo dal dì delle feste. berni, 183: per le man me la
a passargli il petto colla lancia. berni, 34-53 (iii-166): torindo questa
; dar noia, dar fastidio. berni, 3-83 (1-86): disse:
alta, magra e sparuta. berni, xx-x-48: che vuo'tu far di
ponilo a friggere in butiro fresco. berni, 59-11 (v-73): marbalusto e
il capo in su le spalle. berni, 43-26 (iv-34): qual un
con le some innanzi era venuto. berni, 18-33 (ii-107): tali i
servitù che uomo possa far a donna. berni, 146: guardate un prete
scherz. seno grosso, fiorente. berni, 177: quando io ti veggio in
col fiatar par che s'ambascino. berni, 15-53 (ii-46): solennemente vi
loro vita, e non osò fiatare. berni, 50-37 (iv-200): ognun
e fortezza a quelli che lavorano. berni, 4-72 (i-113): non fu
se non fussi la mia sollecitudine. berni, 102: or basta; io son
, ben m'hai vinto! ». berni, 71: finché spirto avrò in
morire (come imprecazione). berni, 21: - pur lo dicesti,
-concedere tregua, riposo. berni, 65-16 (v-206): in poco
impastata con polpa di fichi. berni, 181: se mi vedesse..
non tenere in nessuna considerazione. berni, 91: le carestie, le guerre
carte col fele delle private burle. berni, 27-13 (ii-300): cresce
modo ripugnante, schifosamente, disgustosamente. berni, 8-52 (i-223): puzzava il
decisione, risolutezza; alterigia. berni, 8-65 (i-227): la fronte
/ et inumana gente era abitata. berni, 72: fra sterpi e sassi e
. -acer. figliolóne. berni, 176: se tu fossi la mia
, e te lor partite la disgregano. berni, 218: in questa gloriosa corte
(un gioco di carte). berni, 213: questo [gioco] è
. ant. mostro marino. berni, 42-59 (iv-21): in somma
in africa non tomi di noi seme. berni, 7-46 (i-193): il
della verità trovata nelle carte filosofiche. berni, 140: il qual petrarca avea
mondo, dove sta il tuo peccato? berni, 1-22 (1-8): ed
due dee al troiano pastore apparve. berni, 271: poi dicono [i
sangue era non potente di difendersi. berni, 28-28 (iii- 10):
lo svanire di ogni illusione). berni, 55-35 (iv-316): la via
, tu sia intra li nemici gittata. berni, 43_33 (iv-36): così
, si sentirono i cagnoletti abbaiare. berni, 225: la figura è poetica
colei che tutto 'l mondo sgombra. berni, 2-10 (i-37): di tua
dalla mediocrità? -sostant. berni, 2-4 (i-135): par che
ha il pensiero fisso al regno. berni, 20-53 (ii-158): con quella
i nomi veri in nomi fitti. berni, 37-1 (iii-222): cesare,
alia cittade è più propinqua, venne. berni, 1-2 (i-2): tu
, che non si affermi con essa. berni, 308: va fiutando quanti bordelli
osservato il iuramento e il patto. berni, 31-11 (iii-73): misera me
apparecchio a bobina mobile in cui la berni, 220: il principale travaglio di questo
così gli fu renduto del pan focaccia. berni, 10-13 (1-283): di
fiume ebro ha foce in mare. berni, 49-10 (iv-169): indi passarno
. -quantità, misura. berni, 15-41 (ii-48): qual di
che sentenza ferma non importava lo feci. berni, 148: compongo a una
, in-160, ecc.). berni, 275: metton poi ogni cosa insieme
lombardia, mi tomi la foia. berni, 36: prima mi lasserò cascare di
lograto, rotto e tutto guasto. berni, 39-39 (iii-280): pazzo da
ant. menare colpi all'impazzata. berni, 20-43 (ii-154): cavalli e
via ciò ch'io ho innanzi posto. berni, 53-49 (iv-275): era
una adamantineamente fastigiata e portentosissima piramide. berni, 14-40 (ii-14): era quivi
non denso el posare trovato sia. berni, 56-59 (v-21): le rocche
uno palmo e grossa d'uno dito. berni, 40-6 (iii-290): e
ricchezze non avevano fine né fondo. berni, no: questo piacer non ha né
prima non era per lo forame passata. berni, 156: sono alcuni aghi c'
/ d'una bella e forbita compagnia. berni, 58-47 (v-61): lodai
/ alcuna volta n'uccide una frotta. berni, 46-23 (iv-104): addosso
... ti sostengono in vita. berni, 26-36 (ii-286): 10
o delle braccia al busto. berni, 33-35 (iii-131): cantando venne
di due o tre punte acuminate. berni, 40-31 (iii-298): prese [
quella del calzalo o della berretta. berni, 45: tornava al pugno [lo
-forma del cappello: capo. berni, 64: date loco alla fé di
da sarti: compiere una strage. berni, 4-58 (i-108): ma ito
le sfatate vanno stuzzicando il formicaio. berni, 306: non voglio senza proposito e
rumore forte e confuso, frastuono. berni, 28-34 (iii-12): or ecco
di diversi ori e di diverse sete. berni, 44-67 (iv-72): un
ricolte di guastare loro le biade. berni, 6-64 (i-174): ne la
: sbrigare definitivamente una faccenda. berni, 27-15 (ii-301): dicea rinaldo
amor di dio all'amor vano. berni, 76: un papato composto di rispetti
più che mill'altri vincere mi essalto. berni, 1-5 (i-3): né
si danno volontarie, o forzate. berni, 1-36 (i-13): poco mi
restava di ritrovare con quel bastone. berni, 20-20 (ii-147): fracassa
). -spreg. fossatàccio. berni, 23-16 (ii-215): al fondo
ha ben fottuto e assai mangiato. berni, 36: poi pianga e dica:
-mondo fottuto: come imprecazione. berni, 35: o vergogna degli uomini fottuta
non puote appena dir sua colpa. berni, 285: una aquila che portava una
ma a campi fa gran fracasso. berni, 116: -be'-rispos'io -messer,
-maligno, falso, velenoso. berni, 86: tu ne dirai e farai
(cfr. francioso). berni, 56-4 (v-2): diventerà di
, féceti [lo salvatore] franco. berni, 21-49 (ii-177): quel
cuciture de'vestimenti di vari colori. berni, 278: hanno cappe alla spagnola
dava nel viso non devea fuggire. berni, 53-41 (iv-273): chi ha
teco altro che parole e frasche. berni, 271: si empiè el corpo
frasca. -di ammali. berni, 49: credon alcun, ch'ella
testa: essere spensierato, avventato. berni, 39-39 (iii-280): pazzo da
/ darli ad intender frasche pure assai. berni, 22-40 (ii-200): tu
, però, offrirgli concreti vantaggi. berni, 89: a me son date frasche
figliuole. -lasciarlo inoperoso. berni, 127: suo padre già faceva i
: me ne disse frate piero converso. berni, 155: ell'è sol quella
a entrare in un ordine religioso. berni, 67-4 (v-245): non volevan
genti che presidiavano stratonicea presero cuore. berni, 2-14 (i-39): ritorna
tirare d'arco, scoccare frecce. berni, 37-35 (iii-234): orlando per
non dimostrava quello ch'egli era. berni, 9-44 (i-246): erane
di fare le cose grandi e belle. berni, 4-52 (i-106): si
frega mirabile di volerla leggere volgare. berni, 178: tu sei disposta pure
era freno e segurtà della infelice nave. berni, 43-31 (iv-35): il
-anche: attendere con impazienza. berni, 38-16 (iii-250): egli ancorché
pulire, disegnare, colorire in fresco. berni, 117: era dipinta a
voi non poteste farmene intendere una parolina? berni, 81: chi dice egli
si friggeva nella padella con l'olio. berni, 139: ché sai quanto ti
28: zenzaverqta di peducci fritti. berni, 170: ho ben martel di quelle
fritti. -anche al figur. berni, 111: [verona] ha presso
di vizii e pien di frode. berni, 1-43 (i-15): di frode
il frontale ad ambe mani il tocca. berni, 46-38 (iv-109): ruggier
-mostrare la fronte: opporre resistenza. berni, 61-19 (v-116): nel padiglione
verso e'luoghi vicini alla città. berni, 59-6 (v-71): quando insieme
frustato io sia con aspra marmeruca. berni, 44-50 (iv-67): dal
rifl. percuotersi con una frusta. berni, 38-7 (iii-247): con una
qual così verde invecchiando mi frusta. berni, 37-47 (iii-238): se non
per evitare pincomodo e la fatica. berni, 130: dico che questi tai voglion
/ quasi obliando per lei ogni salma. berni, 16-21 (ii-57):
colpire, presentato dall'avversario. berni [crusca]: puoi far con un
come malvagi compagni percosse con iscure. berni, 5-54 (i- 141):
/ sopra la secca arena se diletta. berni, 35-9 (iii- 175):
con sguardi severi, raggelanti. berni, 25-49 (ii-267): appena si
coperto da una nuvola di polvere. berni, 46-20 (iv-103): vide da
fanno sanguinose battaglie, e fecero. berni, 32-14 (iii-99): la tua
scalpore, ottenere molto successo. berni, 150: farò versi di voi che
incendio, di una distruzione. berni, 4-24 (i-97): passato han
donna senza superbia e senza fumo. berni, 7-68 (i-201): tanto eri
d'arrosto: ambizione, boria. berni, 65-4 (v-202): tanta insolenzia
essere fatica inutile, tempo perso. berni, 350: oltre alla diligenzia che ne
sia positivo sia negativo). berni, 6-72 (i-177): avendo a
verità di ciò che si afferma. berni, 32-21 (iii-101): e metterebbe
quanto mortai aspetto mai ne vide. berni, 7-1 (i-178): compassion bisogna
. -vomitare, evacuare. berni, 135: bisogna ir del corpo e
; elevarsi (una protesta). berni, 1-6 (i-3): è nota
satrapo e or desina da furbo. berni, 109: chi è colui che
, con la frode, rubato. berni, 88: quelle veste ducale, /
e con il pidocchioso della furfanteria. berni, 252: questa cosa pare al poeta
furfanteria. -come personificazione. berni, 12-34 (i-309): quivi sta
furfante; disonesto, canagliesco. berni, 243: è ben grosso colui che
: in tanta furia era venuto. berni, 3-2 (i-67): or pensi
la posero a fiamma e fuoco. berni, 59-6 (v-71): di qua
[ai bambini] il buon prò. berni, 15-23 (ii-36): e la
. -in senso osceno. berni, 351: così vi dia dio grazia
10 non te ne fo pentire ». berni, 7-72 (i-202): rispose
a la gagliarda danzava molto bene. berni, 62-36 (v-146): sopra
e ha la gagliardia. berni, 15-13 (ii-32): con uno
di fortezza e gagliardia d'animo. berni, 1-35 (i-13): dov'è
come se aves- sono vinto ettore. berni, 295: quell'infermo che ha
gaglioffaria non era a lui inferiore. berni, 244: né è cosa che dichiari
è di quel medesimo luto che tu. berni, 272: vedete che chi
credi acquistar qua fama o loda. berni, 170: fatemi, padre, ancor
farai fare atti leggiadri e galanti. berni, 41-44 (iii-324): quel,
un gioco, un passatempo). berni, 230: quando... vedrai
con onorate parole fin al terzo cielo. berni, 1-65 (i-23): fu
-fare il galante: corteggiare. berni, 36-39 (iii-208): il conte
e riccamente ornati e guarniti. berni, 213: a dire il vero,
decisione, di un contegno. berni, 4-2 (i-90): quando si
la libertà e de le virtù. berni, 100: non era in medicina troppo
priso, legato e posto in galea. berni, 2-70 (i-57): licenziato
per indicare una brevissima distanza. berni, 2-v-292: mi troverò questa state un
che di galoppo e venuti a ritrovarmi. berni, xxvi-1-70: è talor con danno
restaron mai di disgombrare la vescica. berni, 52-36 (iv-244): fuor de
che dormisse secondo il suo volere. berni, 7-24 (i-186): l'argaliffa
di un matrimonio precedentemente promesso. berni, 26: costui ha denti da mangiar
un di loro ha già la gamberaccia. berni, 231: gioco [lo
passetti affrettati, saltellare, ballonzolare. berni, xxvi-2-10: io veggio far atti di
di umiliare e di irritare. berni, 27-8 (ii-299): chi vide
preoccupazioni, brighe, seccature. berni, 26-49 (ii-290): se v'
sottomissione; fare il finto tonto. berni, 66-30 (v-232): fa una
per la fruizione de la cosa amata. berni, 38-30 (iii-255): quale
altro ti gaveggia a mio dispetto. berni, 26: costui ha denti da mangiare
e non daresti lor un berlingozzo. berni, 19: che credi? all'
gavina gli avea il tutto detto. berni, 35-9 (iii-175): le gavine
di rubini, i denti di perle. berni, 23: oh, te venga 'l
sta a'venti e a gelata. berni, 35-16 (iii-177): le chiome
le fiondi del lauro intermesseci drento. berni, 61: o gelatina.
ài di non perdere questa redità! berni, 18-59 (ii-116): per
molti e molti anni è durata. berni, 50-58 (iv-207): resterà
o la maggior parte degli uomini. berni, xxvi-2-18: che cacciar, come caccia
animale, non dico il vero? berni, 218: dicono i filosofi,
rodomonte, in nessun atto vile. berni, 45-38 (iv-88): come il
. -che apporta gloria. berni, 13-2 (i-330): guerra gentil
pena e morte a una donzella. berni, 3-28 (i-67): or qui
genio, della stella e dell'idea? berni, 13-3 (i-330): da
fece cavaliere ed invitò tutta buona gente. berni, 51-54 (iv-228): veniva
. -spreg. gentàccia. berni, 24: innanzi vi vo'io,
presentare, son gentilissime e bellissime. berni, 25-43 (ii-265): avea la
botta. -di ammali. berni, 45: tornava [lo sparviere]
al campo e gientilmente salutò alipson. berni, 3-49 (i-74): ella l'
-gentiluomo naturale: nobile di nascita. berni, 21-6 (ii-163): chiunque è
cader può nel nostro uman giudizio. berni, 17-30 (ii-82): perché rinaldo
simmetriche. - anche per simil. berni, 112: appresso [verona] ha
sua colpa si fanno mille furfantane. berni, 32-43 (iii-108): di malizia
ogni fiducia in sé; rovinarsi. berni, 70: or che diavol ha a
. - anche al figur. berni, 154: se la fede è canuta
gli è manco un gran gherone. berni, 182: è la sua pelle di
riferimento all'uva nera matura). berni, 129: si batte il gran,
o frammento o incrostazione di ghiaccio. berni, 12-48 (i-314): proprio paion
-acqua fresca e limpida di sorgente. berni, 33-68 (iii-142): faceva a
mi sento il cuor farsi di ghiaccio. berni, 1-51 (i-18): immobil
aiuti. -con valore iperbolico. berni, 314: è una sua gentildonna di
mi toglie le parole e l'intelletto. berni, 12-44 (i-313): come
essere molto ingordo e avido. berni, 26: costui ha denti da mangiar
d'intorno con terra ar- menica. berni, 300: la cosa succede bene fin
figur. cosa dannosa e sgradevole. berni, 268: vanno liberi e sicurissimi per
sm. ant. maligno. berni, 25: -e io dirò. -tu
2. spreg. ghiarghionàccio. berni, 16: -togliestù poi colei? /
invitante, allettante, piacevole. berni, 96: sono forte vaghe e ghiotte
da forca (come ingiuria). berni, 26-35 (ii-286): io ti
che apparecchia n'ha mal patto. berni, 25-61 (ii-271): romper
credete, ché egli è un ghiottoncèllo. berni, 342: questo ghiottoncèllo è un
aveva in sé una laudevole virtù. berni, 237: è proverbio coti- diano
assalire in più entrate e invaire. berni, 223: a molti con una tristissima
; sono carnivori e commestibili. berni, 42: o sacri, eccelsi e
ghiribizzi di questo e quel puttaniere. berni, 63-40 (v-170): a mandricardo
molti giorni ne tacque fredde giacqui. berni, 3: poi fu condotto in
con man nude li pose a giacere. berni, 36-11 (iii-199): fu
sia uno gigante e io nulla. berni, 149: provai un tratto a
. -acer. gigantóne. berni, 9-34 (i-242): innanzi a
far cose sì grande la natura! berni, 3-5 (i-60): venne quel
egli è de'gran signor costume. berni, 324: io credo che quando
gioco de gola e de cative temine. berni, 51-49 (iv- 226):
e varinosi a ferir con gran tempesta. berni, 53- 1 (iv-259):
a buon giuoco ai lor amori. berni, 23-24 (ii-218): né tempra
. -tenergli testa, resistergli. berni, 18-21 (ii-103): non stava
immondezze. gioberti, iii-39: al berni l'italia è debitrice della lirica giocosa
di rubini o vero di altre gioie. berni, 124: non bisogna insegnalle [
berni, 130: escono in lombardia fuor le
-fare lo spaccone, il prepotente. berni, 3-13 (i-62): innanzi a
-concedere una buona giornata. berni, 24: dio ve dia 'l giorno
n'andò dalla moglie del barbiere. berni, 8-17 (i-212): rinaldo stava
affrettarsi di qua e di là. berni, 118: io gli vo drieto,
. boccalini, ii-79: il berni, il mauro, il molza e altri
biada e pane come fa il cavallo. berni, 4-36 (i-101): gradasso
gira l'avoltoio e l'abuzzago. berni, 141: come falcon che a far
affatto, sentendo dire promesse e fiorini. berni, 108: sapevo ben ch'
afferrò la madre di un bambino. berni, 27-12 (ii-300): e perché
pietà, l'indulgenza plenaria. berni, 153: non vadin più pellegrini o
e circa sessanta giumente con la rede. berni, 66-13 (v-226): aveva
giumenta legata: dormire profondamente. berni, 13-57 (i-348): la damigella
fa per giungnerti come fece buoso. berni, 67-27 (v-253): il
è grave di timore di dio. berni, 62-57 (v-153): giunselo
colla croce in collo, per derisione. berni, 51-5 (iv-212): fu
posarsi nella lingua dei nobili parlatori. berni, 7-44 (i- 193)
la vostra condizione e virtù gloriosa. berni, 1-1 (i-i): udirete
e mancar la memoria in ogni caso. berni, 47-46 (iv-137): giù
goffo. -di animali. berni, 42: o sacri, eccelsi e
, dove gli fe'rimanere goffi. berni 5-52 (i-140): rinaldo resta goffo
campo azzurro in tutti i gonfaloni. berni, 6-68 (i-176): la quinta
il collo: stringano e'labbri. berni, 23-40 (ii-223): un serpente
degli uomini per tutta la persona. berni, 26-13 (ii-278): non
panni allegri, / gli potrai dir. berni, 1-3 (i-2): tu
, con la sola sottoveste. berni, 48-18 (iv-149): a brandimarte
non in altro, libre 1. berni, 155: facciamo cappe, mantelli e
avea passato il mostro alla gorgiera. berni, 36-12 (iii-199): ansuardo
spazio, il gorgogliare volgersi in voce. berni, 33-35 (iii- 131):
che per gorgozzul l'anima spira. berni, 166: giù pel gorgozzuol gli dà
-battersi le gote: pentirsi amaramente. berni, 35-1 (iii-172): or è
i'più non posso maneggiar marrone. berni, 59-31 (v-79): mezza la
governare e non di essere governato. berni, 26-43 (ii-288): quando non
/ li navicanti la notte governa. berni, 37-36 (iii-234): con quel
condotta. - anche: cautela. berni, 23-11 (ii-214): voltossi tosto
incarico, una mansione importante. berni, 52: bisogna aver con essi un
/ facea degli uomin micidial governo. berni, 123: tale avevan di me fatto
gozaglia grande a mezo il petto. berni, 63-41 (v-171): eccoti
non passa dal gozzo in giù. berni, 36-38 (iii-208): se ne
e quel che le non sanno. berni, 7-5 (i-180): per una
, classe sociale, ceto. berni, 8: allo spagnuolo, al tedesco
grado: provare e dimostrare riconoscenza. berni, 150: farò versi di voi che
gramaglie: smettere il lutto. berni, 319: portò la gramaglia affibbiata tante
grampa, la quale era magagnata. berni, 13-30 (i-339): la fiera
credo che quel 4 granciporro 'del berni sia detto da 4 granchio paguro ',
commettere un errore, uno sproposito. berni, 121: perché m'han detto che
. e quasi senza granello nel mezzo. berni, 181: fare dell'uve grosse
e la felicità d'un gran maestro! berni, 35: che fate voi
, sì cresce in piena spiga. berni, 33-63 (iii-140): s'egli
metonimia: campo seminato a frumento. berni, 48-9 (iv-146): nasconder si
, ricco, grasso, reposato. berni, 23-2 (ii-211): che ne
grasso, fertile e al pesce generativo. berni, 46-2 (iv-97): la
ben forte e sarà ancora vetriata. berni, 9-30 (i-241): era la
mia è 'l fior delle maestre. berni, 34-13 (iii-152): rami insieme
e grata ne la età novella. berni, 4-34 (i-100): era il
ozio, non far nulla. berni, 69-19 (v-301): che per
non s'apparecchi a grattarmi la tigna. berni, 3-23 (1-66): venga
le taglìoe lo capo dal collo. berni, 1-50 (i-18): un grave
: essere prudente, assennato. berni, 49: ha gravità di capo e
/ veggio scolpito el viso di costei. berni, 164: saluta tei,
vorrà intendere quello che è qui scritto. berni, 34-5 (iii-150): se
costarica. -come personificazione. berni, 35-12 (iii-128): era signor
secolo. - anche scherz. berni, 165: porta attraverso al collo imo
sporta, vi mena a la mazza. berni, 353: forse che mi
. bandito, pubblicato con bando. berni, 56-48 (v-17): gridata era
saracin grifagni / ove fuggite voi? berni, 152: l'oste ci fa una
ricamo, una tarsia). berni, 8-9 (i-209): a quella
alta. - anche al figur. berni, 4-59 (i-109): or s'
/ naso affilato e bocca picciolella. berni, 58-50 (v-62): fu grossétto
ora sonò la grossa per la sera. berni, 63-40 (v-170): òr
poi nasce quella cosa al fanciullo? berni, 56-31 (v-n): mi sovvien
, tempie grosse e simili parole. berni, 56: vorrei lodarti, e veggio
, copioso; pieno, stipato. berni, 44-2 (iv-51): era sì
per spazio di una grossa ora. berni, 116: era discosto più d'un
-comportarsi goffamente, fare il tonto. berni, 15: - dond'esci tu?
con grande fatica gli rendè favella. berni, 37-51 (iii-239): egli ha
e che l'è dentro ». berni, 55: hanno [le pesche]
, del burchiello, del pistoja, del berni; un po'troppo semplici alle volte
quadro di raffaello ed un sonetto del berni, ed avrai accentuati gli estremi tra'
-difficoltà, imbarazzo, intoppo. berni, 245: alli novizi che navigano l'
il passo, la via. berni, 326: fui pure el primo possessore
! no 'l giurare! ». berni, 176: alle guagnele, tu sei
focaccia; rispondere per le rime. berni, 4-95 (i-121): era di
. colore giallo e rosso. berni, 97: piagneria chi vedesse / un
le stame gli danno nel guanto. berni, 62-52 (v-151): ogni cavaliere
'l tocca se non col guanto. berni, 64: non se 'l tocca mai
: « guarda, guarda! ». berni, 15-28 (ii-37): ognun
nera: non manifestare preferenze. berni, 143: andar a letto com'e'
. - anche al figur. berni, 23-11 (ii-214): voltossi tosto
non è guarito gan del peccatore. berni, 162: crediate che guarrebbe dello
comunemente: allentarsi. -iron. berni, 299: ringraziato sia dio, che
, del solacio non se guastava. berni, 7-72 (i-202): astolfo non
guasto il galante e profumato ragionamento. berni, 1-54 (i-19): l'anello
compromettere irrimediabilmente, generare confusione. berni, 247: bisogna... non
s'acquistano esperienza e perizia. berni, 10-30 (i-269): un altro
guisa di storpiato in una culla. berni, 24-18 (ii-235): lo stomaco
quelle i lor guasti e disordinati appetiti. berni, 54-3 (iv-284): così
qualcuno: mostrarsene ardentemente innamorato. berni, 314: è una sua gentildonna di
dormi margutte e morgante. berni, 325: io vorrei dei prossutti,
non chiamando a sé lo dio esculapio. berni, 144: qui gridan le regole
forza non cessò ancora di essere mia. berni, 117: io stava come l'
breve el fiume se possa guazare. berni, 14-15 (ii-6): drada
, battersi, ecc.). berni, 16-5 (ii-52): hallo a
, fino all'ultimo sangue). berni, 67-42 (v-258): chi in
. -anche al figur. berni, 4-72 (ii-25): il conte
prima che aperta abbi la bocca. berni, 32-66 (iii-116): maggiore
o morale; tipo, campione. berni, 168: costui cred'io che sia
aria e vedonsi alla spera del sole. berni, 68: pur quand'io
dimmi che io sia una ignocca. berni, 231 altro non vuol dir tarocco che
mai più. -sostant. berni, 49-1 (iv-166): talvolta fra
celano l'identità, camuffato. berni, 3-81 (i-85): poich'ebbe
voce, lo sguardo). berni, 35-67 (iii-i94): imbalordita ho
determinata azione. - anche assol. berni, 144: lasciate dir a me,
6. ant. far innamorare. berni, 173: tu m'imbarcasti prima con
biscotto, io venissi prima a roma. berni, 140: che non imbarca altrui
merci... alleggiare la barca. berni, 85: voi, domini imbarcati
3. famil. innamorato. berni, 1-40 (i-14): carlo imbarcato
eccellente si convertirono in vizi enormi. berni, 60-5 (v-93): la perversità
altra parte del corpo). berni, 49-15 (iv-171): mostravan poche
a lui più imbellettata che mai. berni, 11-3 (i-280): però s'
valle, come iacciono e'piani. berni, 47-44 (iv-137): ove il
ricevessi la grazia della divina dolcezza. berni, 19: io me 'ngegno sottecchi e
se non che sarebbero da costui uccisi. berni, 40: par qualche volta che
del gioco della primiera). berni, 224: ma che dirò io di
danneggiare; corrompere, guastare. berni, 135: non fu mai malattia senza
dolersi di questi imbriachi e maledetti osti? berni, 11-34 (i-290): agricane
perché di dreto colla lancia imbrocca. berni, 47-28 (iv-131): pu-
/ o facea caso l'imaginazione. berni, 121: con quello io mi
/ era bisogno al suo vigore immenso. berni, 11-41 (i-293): innanzi
sillaba angusta. — sostant. berni, 45-1 (iv-75): gli error
la casa, et tengolo inpegnato qua. berni, 13-23 (1-337): quell'
se medesima che non ardisco impacciarmene. berni, 51-44 (iv-225): mai più
10 ingombrarvi di me stesso la casa. berni, 9-25 (i-239): l'
potrem trovar bona somma di denari. berni, 68-9 (v-274): le
fuggivano potessero entrar dentro senza impaccio. berni, 34-33 (iii-159): tutta
impalagióne), sf. impalamento. berni, 162: mano a'remi; /
più che per l'avanti impallidito. berni, 14-72 (ii-25): era in
, nella melma, nella poltiglia. berni, 64-46 (v-194): ruggier a
spesso da errori e insuccessi. berni, 10-30 (i-269): un altro
diventare simile, assimilarsi, immedesimarsi. berni, 6-61 (i-173): a lui
amo- rose ferute / sollicito era. berni, 37-43 (iii-236): il conte
più riferito a fanciulli). berni, 18-59 (11-116): di nuovo
. - anche al figur. berni, 94: poi certi bozzolai impeverai,
di maniera che cascarono in terra. berni, 23-18 (ii-216): fe-
dolore di un amore infelice). berni, 3-58 (i-77): bagna e
una impiagata fera / quanto facio io. berni, 46-41 (iv-no): una
lenitivo ponendo quello sopra delle ferite. berni, 39-48 (iii-283): alfin
mura. -figur. scherz. berni, 90: la gente faceta / mi
ingiurie fattegli nella guerra di francia. berni, 6-61 (i-173): in poche
facto cum cosse attraente e resolvente. berni, 7-36 (i-190): costui fece
dicestii che mógliata chiamerebbe la mia? berni, 22-35 (ii-199): or col
per un piè insieme col laccio. berni, 117: sopra al desco una rosta
rassetti una cosa aviluppata e perduta? berni, 20-53 (ii-158): non era
il suo impiccato e le sue corna. berni, 335: non mancherò di
o punto principale, essenziale. berni, 33-9 (iii-122): ma io
nimfa è devo- rata e morta. berni, 62: o poveri, infelici cortigiani
/ eh'ogni natura pienamente impregna. berni, 140: è quel ch'insegna
far bene né a far male. berni, 61-39 (v-123): poi d'
e più care cose del suo sole. berni, 10-1 (i-259): impressione
materia fìeumatica, malanconica e mesta fusse. berni, 46-12 (iv-100): dirlo
di parlare o di agire). berni, 1-4 (i-2): al pianto
per conietture posso essere facilmente riprese. berni, 130: però lodan l'ottobre più
così a piè con le spade impugnate. berni, 23-9 (ii-213): costui
la sua potenzia in virtù è inestimabile. berni, 315: dovete già essere assai
pecore e in tre milia camelli. berni, 82: puossi far a primiera in
facendo, biasmo et ignominia fora. berni, 97: per parer cortigiana,
- anche rifl. e scherz. berni, 137: quando ella [la peste
-arrampicarsi sull'albero di una nave. berni, 40-44 (iii-303): chi salta
, ma mi duol di questa poverina. berni, 73: amor, io te
ciuolo, / e come dice il berni, veramente / un viso incagnato ed
con riferimento a vie). berni, 6-42 (i-167): poi preso
incannata: imbrogliare, raggirare. berni, 117: io stava come l'uom
. 2. innamorarsi perdutamente. berni, 32-63 (iii-115): il buon
il tutto era dar incenso a'morti. berni, 66-47 (v-23fl): ma
e giugner nelli lor mortali inciampi. berni, 52-58 (iv-251): contra
estremamente severo, rigoroso. berni, 46-60 (iv-116): la regina
una grandissima disputa per vedere se il berni era giudice competente e atto a poter
a veder voi, bella gioia. berni, 37-21 (iii-229): va [
gl'inconvenienti che vi si facevano. berni, 40-1 (iii-288): si suol
fanno infiniti mali e infiniti inconvenienti. berni, 41-59 (iii-329): inteso l'
mani, si lasciò andar per morta. berni, 27-14 (ii-301): strigne
, la questione restò indecisa. berni, 119: la lor sottilità [dei
minima particella de la mia ammirazione. berni, 44-1 (iv-50): ogni lingua
la quale ogni offesa era niente. berni, 19-44 (ii-132): ha meglio
. -fare uno sconto. berni, 52-55 (iv-250): io noi
che ha difficoltà di digestione. berni, 135: come si crea in un
e indiscreta. -sostant. berni, 157: quando si torce ha ben
(un corso d'acqua). berni, 18-13 (ii-100): giunse ella
incidentale; in comune, indivisamente. berni, 92: è [la badia]
indolciscono. — maturare. berni, 129: si batte il gran,
filosofia stoica ed epicurea). berni, 143: non far da cosa a
interpretare correttamente. - anche assol. berni, 175: chi non mangia pane e
foscolo, x-318: che se al berni non venne sempre fatto d'indovinare le
quesiti enigmistici, indovinelli). berni, 12-7 (i-300): era un
impresa, in un lavoro. berni, 52-64 (iv-253): distrugge il
gli spa- gnuoli indovinino per exaltarlo. berni, 48-4 (iv-144): le
veientani s'indugiò all'anno seguente. berni, 36-36 (iii-207): siagli di
, non più per tempo seppi. berni, 79: labbra di latte, bocca
impertinente (una persona). berni, 65-17 (v-17): per non
); chiassoso, caotico. berni, 68-13 (v-275): quivi si
cosi drammatiche come si immaginano. berni, 313: finalmente s'è visto che
16. spreg. infermìccio. berni, 180: e leverotti il pannel di
m'ha a fare astrologo perfetto. berni, 156: son cose [gli aghi
cannoncino di pelo per dare giunta. berni, 158: infilasi coll'ago qualche
. -in locuzione equivoca. berni, 157: l'ago fa le sue
: la povertà fa gli uomini infingardi. berni, 14. -77 (ii-27)
la strada ritonda ch'è infinita. berni, 25-21 (ii-258): senza capo
aver troppo leggermente creduto, ingannate. berni, 41-3 (iii-310): pochi si
tanti son, ch'in infinito vanno. berni, 62-63 (v-155): sebben
meritò per fiamme farsi cenere. berni, 63-24 (v-165): mentre ognuno
corrente dei fatti del giorno. berni, 16-64 (ii-7 *): 1°
prima di agire è necessario riflettere. berni, 102: al pan si guarda inanzi
ricotta e 'l metallo bene infornato. berni, 102: al pan si guarda
è possibile / ch'egli erri. berni, 181: voi, madonne, mi
giacersi carnalmente con qualche donna infranzosata. berni, 56-3 (v-2): ditemi,
movimenti delle membra, andavano indovinando. berni, 6-8 (i-156): tiragli un
chi presume di sapere tutto). berni, 147: non vi ha né l'
un viaggio, il cammino). berni 22-50 (ii-204): con bel parlare
gettare in una gran confusione. berni 65-33 (v-212): distese le sue
e lungo le fiumane in sulla terra? berni, 45: non avea forza
. baretti, 1-213: se il berni si è sopra ogni altro italiano distinto
ivi cavarono gran parte di quel tesoro. berni, 34-32 (iii-159): con
l'origine di una persona. berni, 244: né è cosa che dichiari
d'animo, innocenza, spontaneità. berni, 5-34 (i-134): alfin,
; il terzo era l'arcivescovo antonino. berni, 4 178: padre
come fanno i tiranni a'lor sudditi. berni, 26-31 (ii-284): tu
. avidità, cupidigia di denaro. berni, 48-4 (iv-144): gli unghioni
... ne le avevan private. berni, 299: lasciate pure stare s'
. -insuperbire, esaltarsi. berni, 345: guardate, signor mio,
nel vedermi in su gli abbai. berni, 21-34 (ii-172): non
-figur. avvinto, strettamente allacciato. berni, xx-x-46: ve', che i'v'
l'empia ingratitudine l'uom grava. berni, 21-2 (ii-162): quand'uno
un suono, ecc.). berni, 33-56 (iii-138): ha una
. fiera e... forte. berni, 7-16 (i-183): or
/ contra di gano, pessima persona. berni, 29-19 (ii-302): con
. -scherz. di animali. berni, 129: fanno [i poeti]
, ma che andasse innanzi egli. berni, 4-67 (i-m): non c'
.. quanto più potremo ornai. berni, 5-67 (i-145): io voglio
qualcuno: offrirgliela, porgergliela. berni, 144: è come dare innanzi intero
fecesi innanzi a veder quel che sia. berni, 4-47 (i-105): i
. -continuare, seguitare. berni, 25-6 (ii-235): non vi
una medicina, ecc.). berni, 33-52 (iii-136): cala stridendo
questi innovatori stanno per loro medesimi. berni, 59-1 (v-69): esser
inquietudine. -come personificazione. berni, 12-36 (i-310): tu vedrai
guerre, eccidi, stragi. berni, 65-57 (v-220): or ben
altra? sono queste cose inscrutabili. berni, 62-47 (v- 150):
-intr. con la particella pronom. berni, 27-12 (ii-300): mena al
è inserto e appiccato nel ventre. berni, 31-49 (iii-85): avea trovato
di seicento tre solamente ne restorno vivi. berni, 63-14 (v-162): da
rumore, la voce). berni, 42-68 (iv-24): la voce
l'inso- lubili e gli aforismi. berni, i-245: bisogna circunscriverlo con tante
insorge / ch'ei non soleva. berni, 226: nella poetica par che
363: tra i mille imitatori del berni non mancò chi trattasse in buono italiano il
scalfitture, solchi, incisioni. berni, 13-25 (i-337): giunse nell'
che fatto par da la celeste mabo. berni, 65-40 (v-214): tanto
. ant. impiccio, difficoltà. berni, 2-1 (i-34): chiunque nasce
borri e fuggi il luogo per vergogna. berni, 48: chi s'intendesse di
come el re se la intenderà. berni, 117: noi non l'abbiam,
(con riferimento alla morte). berni, 3-73 (i-82): misero e
avean per questo avuto, sodisfesse. berni, 346: se non mi guastasse il
né possa mai gustar dolcezza intiera. berni, 133: ho mezza paura, a
estens. anche una persona). berni, 48-27 (iv-152): sopr'un
intero intero, con valore rafforz. berni, 4-54 (i-107): un arbor
da te vogl'io saper l'intero. berni, 1-43 (i-15): di
122: era lo studiar senza intervallo. berni, 44-42 (iv-64): era
casi mia in sì disutile servo. berni, 115: udite, fracastoro, un
il pregò sì, che disse. berni, 368: quando m'occorre scrivere a
intopparsi coll'armata del re giacomo. berni, 63-12 (v-161): essendogli vicino
- anche: guaio, malanno. berni, 66-36 (v-234): mordante che
mettere in crisi, compromettere. berni, 49-63 (iv-187): costor mi
se questi vescovi non ci intorbidano. berni, 29-31 (iii-30): essendo
'veniva anche dall'impudenza di francesco berni d'aver voluto col rifacimento correggere e intoscanire
ragione voi avete a passarvela allegramente col berni e farvi intrattenere da quella tanta sua
i capitani che restavano in italia. berni, 136: come si dice: la
-corteggiare (una donna). berni, 3-80 (i-85): così in
città. -rimanere in attesa. berni, 241: dicono nella primiera esser *
, per maggiore intrattenimento de'convitati. berni, 279: vedi se manca lor faccenda
prodigioso. -come personificazione. berni, 12-36 (i-310): tu vedrai
nobiltà fioren tina. berni, 35: perché la signora non stia
ammucchiare, accatastare confusa- mente. berni, 30-32 (iii-51): in india
elmo, e gl'intronò il cervello. berni, 11-43 (1-293): ognun
in tal modo offuscata avea la mente. berni, 12-74 (i-323): di
mai da lei non si partiva. berni, 46-58 (iv-115): ben è
per avventura, invano aspettando invecchiare. berni, 7-47 (i-194): preso che
dato a mangiare a un bone. berni, 24-7 (ii-231): se ben
fanterie, andò ad investire i svizzeri. berni, 7-io (i-181): poi
. -capire, intendere. berni, 141: par ch'egli [aristotile
in capo al giuoco resta perditore. berni, 240: domandasi qui se, avendo
calze, e vinse il pegno. berni, 248: a differenzia delli altri inviti
e del diciotto teneva ogni invito. berni, 59-46 (v-84): da l'
un incoraggiamento; accogliere un avvertimento. berni, 68-61 (v-291): il romito
che la ranocchia faccia nel loto. berni, 27-14 (ii-301): ma quel
, falsamente, simulatamente. berni, 229: troppo, filosoficamente, o
pronunciare i \ i greco. berni, 154: gli omeghi e l'ipsilonne
ove le corna il po iracondo abbassa. berni, 30-9 (iii-43): raffrena
sua terra il caso era ito. berni, 175: a dirti il vero,
ogni cosa generata va alla morte. berni, 23-26 (ii-219): l'incanto
-ire del corpo: evacuare. berni [tommaseo]: bisogn'ir del corpo
, imperò che non concedette loro ragione. berni, 46: vedete or voi
; / questa malvagità non voglio fare. berni, 52-1 (iv-232): se
fan le grazie inanellato ed irto. berni, 79: chiome d'argento fine,
persona, il corpo). berni, 60-26 (v-100): ha tra
parentado e de la zia vostra. berni, 62-43cv-148): uscir...
con cento cinquanta uomini d'arme. berni, 68: vi fo una chiosa sopra
(sia uomo sia donna). berni, 318: ringraziandola prima della fatica e
ognun segua, bacco, te. berni, 54-17 (iv-289): là quell'
avanti. - anche al figur. berni, 16-23 (ii-58): fugge con
chiusi, stretti: tacere ostinatamente. berni, 41-2 (iii-310): meglio era
laccia: all'inizio della primavera. berni, 170: a rivederci ad ostia a
-vezzegg. ladràccio, ladruzzo. berni, 45-17 (iv-81): in piedi
in riposo di questa ladra pensione. berni, 160: non ha 'l mondo il
4. vezzegg. ladroncelluzzo. berni, xx-x-10: brutto, impiccato, ghiotto
i parti de i loro ingegni. berni, 245: come avviene della varietà
e i polsi de la vita. berni, 47-46 (iv-137): giù per
. 6. prov. berni, 38-2 (iii-246): chi non
contiene il suo lamento e morte. berni, 44: lamento di nardino,
si vide arma- dura sì bella. berni, 66-13 (v-226): non portava
più dell'usato arde e lampeggia. berni, 65-59 (v-221): né ruggier
11. emanare, sprigionare. berni, 19-47 (ii-133): pien di
: le lamprede son cibo leggiere. berni, 152: come tante lamprede in un
pelle a chiazze e macchie. berni, 122: mi levai che parevo una
creonta la lana e la pelle. berni, 117: mi vien veduto a traverso
in una situazione complicata da risolvere. berni, 7-5 (i-180): quel pover
e 'l gran nome di francia. berni, 1-9 (i-4): disegna di
ferite fresche di coltellata o lanzata. berni, 66-14 (v- 227):
cavallo] che non para una lanterna. berni, 164: chi vuol veder.
l'occhio, lo sguardo). berni, 51-3 (iv-211): a'larghi
di più xxx. milia franchi. berni, 224: alcuni son larghi nel gioco
paese, sopravvenne a mezzanotte lione mariscotti. berni, 65-52 (v-218): già
usbergi, maglie, piastre e scudi. berni, 44-5 (iv-52): fuggono
di dare udienza, e tosto spediva. berni, 1-65 (i-56): un
purché gli avessi un lattonzolo a soccio. berni, 19: che ci fai,
libri e de denari il subvienne. berni, 77: quella mula sbiadata damaschina /
relazione con una prop. subordinata. berni, 84: venutogli innanzi / un che
ruota instabile [della fortuna] lavora. berni, 283: ah! ah
iniziativa. 26. maturare faticosamente. berni, 26-17 (ii-280): su,
tante altre villanie che fece scompisciare ognuno. berni, 88: quei tuoi leccapiatti
in partic.: dolce. berni, 181: per fame l'ognissanti il
essere vera serva di cristo crocifisso. berni, 151: questo vi fece romper
suplisce la catena de l'affezione. berni, 43-2 (iv-26): dolce nodo
prova (un argomento). berni, 145: adunque far il debito è
convien che lui e me ricuopra. berni, 3-15 (i-63): uom senza
; sprovvisto, privo, sfornito. berni, 14-31 (ii-n): maraviglia mi
venne voglia pigliare di lui piacere. berni, 36-32 (iii-206): era costui
piacque molto. -per antifrasi. berni, 146: voi vedete il bargello a
prato e verso il ciel sospira. berni, 21-27 (ii-170): a voler
opere altrui usurpandone il merito. berni, 51-4 (iv-211): chi de
grandissimi e terribilissimi leoni e leopardi. berni, 1-81 (i-28): ma non
/ capponi ispanti, istiati e perfetti. berni, 67-51 (v-261): sapor
ogni ciclope e d'ogni lestrigone. berni, 48-1 (iv-143): di questi
, da vostra parte, a dio. berni, 159: questa è per avi-
: scritta e spedita da voi. berni, 2-27: e'non è mai ben
vorria questi tali cacciarli della città. berni, 43-55 (iv-43): il
e senza altra gente da fazione. berni, 20-60 (ii-160): una
-intr. con la particella pronom. berni, 326: egli si è levato dal
, spogliare. - anche derubare. berni, 342: essi fatto frate tre o
io vada altra pastura a procacciarmi. berni, 18-39 (ii-109): tu se'
noi vediàn levare ogni gran sasso. berni, 13-59 (i-349): forma aveva
in aria: cadere all'indietro. berni, 1-69 (i-14): ma ne
senza né guadagno né perdita. berni, 26-55 (ii-292): tu fai
amata sedotta da un rivale. berni, 25-66 (ii-273): quel che
: a sol levato facevamo vela. berni, 44-50 (iv-67): dal sol
/ lontano un velo lasciava fuggendo. berni, 95: poi alla fin d'agosto
lo cerca di rimoverlo dalla città. berni, 67-42 (v-258): era forte
nel libro della entrata a guadagno. berni, 181: ve ne son trecento
sarcasmo, una satira). berni, 275: saranno così maligni che,
, e che nel pagherebbe a tempo. berni, 86: tu ne dirai e
parla con facilità e schiettezza. berni, 67-42 (v-258): era forte
. riferimento alle funzioni digestive). berni, 99: ha buon occhio, buon
pioggia (il vapore). berni, 15-61 (ii-48): qual di
/ noi lasciammo le lische nel capecchio. berni, 44: o pesci senza lische
così nodose, anzi alquanto liscie. berni, 45-24 (iv-83): la destrezza
litigioso, si potre'levar via. berni, 307: anch'io adesso vi consiglierei
braccio, a ffar nostra mendecta ». berni, 67-40 (v-257): certi
/ e vi tengon sempre a loggia. berni, 19-12 (ii-121): a
abbisognerebbe di pruova sofistica, logicale. berni, 27-1 (ii-296): sono animali
o la possibilità; non riuscirvi. berni, 355: io son tanto lontano dal
menar la lonza: affaticarsi molto. berni, 3-185: egli è uguanno tanto dirubbiato
mondo, possa discemere il tutto. berni, v-5-203: ha dinanzi appunto meno un
e predelle, e chi il mortaio. berni, 184: poi la masserizia del
sappi ognun, salvo che lui. berni, 5-26 (i-132): se non
, le quali meravigliosamente la rodono. berni, 15-2 (ii-29): poi essersi
tolto o prestato a certi lunari. berni, 319: io ringrazio dio, poi
per entrar dentro tra la buona razza. berni, 41-49 (iii-325): vedendosi
). - anche al figur. berni, 51-3 (iv-211): a'larghi
e 'l corpo piloso era tutto. berni, 67-43 (v-258): di persona
detto galgano passò per la contrada. berni, 366: diteli che io sto per
e legalo sul luoco della dislogatura. berni, 14-10 (ii-4): rinaldo a
-luoghi retorici: figure retoriche. berni, 21-37: faceva anch'egli a suo
che sono nello stato di questo signore. berni, 4-20 (i-96): perch'
tenere in poco conto, disprezzare. berni, 27-11 (ii-300): quel ch'
in grado di stimolare desideri amorosi. berni, 184: staremo in un letto tutti
ma 'che guasta ogni cosa. berni, 76: un papato composto di
dunque malgigi ne trarrà la macchia. berni, 228: chi ha insieme l'utile
al macchione, ed egli ai prieghi. berni, 23-6 (ii-212:):
anima mia, non ti voler macerare. berni, 20-42 (ii-514): saprete
/ rivolsi presto la mia divozione. berni, 55-39 (iv-317): diceva:
cose una fiasca delicatissima di tamarisco. berni, 63-7 (v-159): è
ed il maestrale ci erano contrari. berni, 59-49 (v-85): com'intervien
-maestro di cucina: abile cuoco. berni, 138: questo problema debbi tu sapere
e in terra mastro di battaglia. berni, 67-29 (v-254): quivi è
tempo e più favore che alli ruffiani? berni, 35: che fate voi de'
astuta, per sufficiente e per maestra. berni, 52-41: benché più forte sia
, si ottengono risultati imprevedibili. berni, 19-2 (ii-118): questa era
e con la vista la gente magagna. berni, 30-34 (iii-51):
che la cosa ridire è vantaggio. berni, 45-34 (iv-86): molti
presentarsi con un aspettoilare e giocondo. berni, 16: io te veddi domenica al
volta / romper per forza suole. berni, 57-38: la maglia delle reti era
titolo onorifico e personificazione). berni, 25: noi siamo innanzi alla magnificàggine
grasso speziai, magno e sereno. berni, 6-68 (i-176): la gente
situazioni considerate solitamente spiacevoli. berni, 4-16: o buona gente che vi
anche le uova e i latticini. berni, 142: ti arebbe insegnato qualche passo
stipendio, il salario). berni, 67-40 (v-257): certe magre
/ fie convertita in dolore ed aspreza. berni, 25-8 (ii-254): ecco
sue magre ragioni si sforzava d'acquetarla. berni, 67-41 (v-258): era
che mai quanto le si gli avenivano. berni, 165: mai quanto calza bene
che esse fanno de la robba. berni, 26-14 (ii-279): era
-persona malvagia, crudele; canaglia. berni, 29-40 (iii-33): la donzella
si trova bene col proprio simile. berni, 27-24 (ii-304): fuvvi meco
, in rovina; mettersi male. berni, 28-7 (iii-3): forse vuoi
polmonite, bronchite, pleurite. berni, 58: s'e'si avessin a
con la quale io aveva domestichezza. berni, 314: è una sua gentildonna
comune colpa il mal vi piace? berni, 95: certe monache d'iddio,
e tosse e altri mali assai. berni, 98: costor son macellari e
, di san marco: lebbra. berni, 259: el bossolo di pandora.
/ tutto codesto che dice è falsissimo. berni, 93: se voi aveste,
morbosa che colpisce un animale. berni, 45: e'vien subitamente lor [
disperazione, di profondo abbattimento. berni, 13-56 (i-348): di qui
s'inchina non con voglia buona. berni, 14-3 (ii-2): né può
, dello stracco: pigrizia. berni, 162: credete che guarrebbe dello stracco
abbiamo: come imprecazione o maledizione. berni, 21-14 (ii-166): mal'abbia
rincrescimento nei confronti di qualcuno. berni, 10-5 (i-261): di brandimarte
al cattivo comportamento di qualcuno. berni, 305: egli è 'in fatis
: odiare profondamente una persona. berni, 205: l'ho fatto..
venga, giunge sempre indesiderata. berni, 43-5 (iv-27): non vien
toniche squarciate, gabbano i semplici. berni, 267: eccoti alla porta battere uno
anche: impiccio, difficoltà. berni, 29-1 (iii-20): ho voglia
dolore e ira per sua compagnia. berni, 310: quel della stalla è pazzo
a quel becco che m'ingenerò. berni, 139: non so, maestro pier
cagion che per dolor viver refuto. berni, 53-29 (iv-269): 10
e cosse di corpi spaventose a veder. berni, 14-30 (ii-ii): in
durata; lieve indisposizione. berni, 136: ogni maluzzo furfante e mendico
pastiglia, confetto dolce. berni, 28: attraversa il ciglion dall'altro
vino: rendere la pariglia. berni, 59-56 (v-88): così fu
de'cristiani e del popol mammalucco. berni, 169: questi son ragionamenti vani;
, ch'io ne son mal contento. berni, 5-13 (i-127): non
/ poi ritornava per dargli la mancia. berni, 10-55 (i-277): va
-poco manco che non: quasi. berni, 53-19 (iv-265): l'asta
, e per fornire lo castello. berni, 27-47 (ii-312): ogni stella
. - anche: eterno. berni, 353: starommi qui fin che piacerà
, i quali erano chiamati bravi. berni, 65-4 (v-202): tanta insolenzia
per simil. comprimere, schiacciare. berni, 15: che vuoi ch'io dica
bullo, smargiasso. berni, 53-62 (iv-280): così cadde
dato una guanciata, te la mangeresti. berni, 59-33 (v-80): non
manichetto2, n. 3). berni, 175: se costei mi lasciassi manicare
la spesa, la fatica. berni, 312: ecco che mi lodo io
più venerabile asino di tutta italia. berni, 7-28 (i-187): manigoldo,
. ant. malvagio, crudele. berni, 256: intendesi che queste brigatelle si
e mangi il guadagno delle mani tue. berni, 20-4 (ii-141): la
mano, essere sotto mano). berni, 242: chi potria descrivere il timore
, per tutte le pasque del'anno. berni, 13-37 (i-341): teneva
le mani / messer mastino fosse guerreggiato. berni, 38-38 (iii-258): io
risparmio, con generosità; largamente. berni, 103: parlo della brigata genovese,
io sarò la pietra dello scandolo. berni, 90: aspetto a mano a mano
serve per reggere il falco. berni, 45: egli era bel, grazioso
a sue mani una bella vigna. berni, 45: quest'era un bello e
fare nulla, rimanendo passivo. berni, 36-5 (iii-197): se non
e farci mettere le mani addosso. berni, 38-4 (iii-246): sendo
, raggiungere (la libertà). berni, 113: s'io posso un dì
mano a un carniere ch'egli avea. berni, 42-25 (iv-9): dette
. impugnare, brandire un'arma. berni, 44-38 (iv-63): non più
mano di detto giovanni di giannozzo vettori. berni, 152: che se voi
: inventarlo di sana pianta. berni, 18-25 (ii-104): turpin qui
sottrarglisi; allontanarsene alla chetichella. berni, 161: le carestie passate e i
una persona con un'altra. berni, 262: ora voi volete pur mettermi
seco quel pegno della sua fede. berni, 14-57 (ii-20): un
pensava diversi partiti nessuno ne pigliava. berni, 7-22 (i-185): or ognun
mani a te, prosuntuoso, improntaccio. berni, 48-56 (iv-162): turpino
alla morte grazie alle sue cure. berni, 99: non ci sarebbe il loro
come dice la favola del tordo. berni, 362: a me non è
, / un manrivèscio guglielmo rappicca. berni, 6-15 (i-158): un
: in modo soave, dolcemente. berni, 27-63 (ii-317): la treccia
precauzioni, non proteggersi. berni, 1-196: e'non è uom,
. che gli era bene mantenersela. berni, 49-38: diceva a lui gostanzo:
a gaino corno ell'è traditore. berni, 288: va', di'loro da
-mandare in frantumi, sbriciolare. berni, 62-28 (v-143): col dente
: ragazza formosa, alquanto piacente. berni, xx-x-44: io vo', giannon mio
di dezana, mecenate dei letterati. berni, 70: noi altri siam pure
ti duoli tu con esso meco? berni, 312: questi sono termini troppo generali
magnafer, ladron publico e audace. berni, 92: la casa è una scuola