più seco. e, insomma, bisogna berla. foscolo, xv-308: molti di
, insomma, bi sogna berla; ed erminio mi dice che io pensi
e che, mentre io fossi per berla, un di que'diavoli la rompesse
è più rea, / e converragli berla e starsi cheto. idem, 16vii-
l'orina con un corno; et a berla senz'altro da piccole, et
una linfa chiara che vien voglia di berla. ma non sa di nulla.
luppolo, perché questa fa che 'l berla divenga più sano. soderini, ii-187:
la mattina freddissima e invita altrui a berla, che in altro tempo è compassione
e per questo costringono e sacrilegi a berla. lomazzi, 4-i-206: il sugo di
/ e il plenilunio in luce sembra berla. valeri, 3-207: invisibile tu,
quel servo e che fingesti bere / senza berla, obbedendomi, aveva oppio. biffi
a, con una bevanda,: berla durante il pasto. caporali, ii-127
la presa è mezza scodella, e berla. e credo basti mettere a fuoco
ch'è più rea, / e converragli berla e starsi cheto. targioni tozzetti,
bianchetti, 1-55: quando si venne a berla, introdussi il discorso della sciampagna del
arebbon voluto e scontorcevansi, ma bisognava berla. berni, 31-27 (iii-78):
preziose non s'adoprano a stemprarla e berla. -rendere liquido con il calore
l'arebbon voluto e scontorcevansi, ma bisognava berla. -estensione di un tratto di
una bevanda, concedersi il piacere di berla. p. e. gherardi,