marchese, ch'ebbe spazio / già di bere a forlì con men secchezza. g
e mi sporgevo fuor della finestra / a bere il canto come un vino forte.
principalmente quando s'ha a darla da bere a gente dell'età del barone.
questa ragione: ben mangiare, ben bere, ben dormire che fa, che monta
, tr. (abbévero). far bere, dissetare (detto soprattutto di animali
sopra. 4. rifl. bere; dissetarsi. palladio volgar.,
al quale si accosta la bocca per bere. magalotti, 16-393: si vedono
fare stili e ardere scope e mangiare e bere; ora hanno acattato tanti danari per
giamboni, 125: lo mangiare e il bere accendono a giuoco e a sollazzo,
. bartoli, 1-383: alle citeme da bere, oltre alle dette cose, acciocché
d'annunzio, v-1-329: mi vietano di bere, e continuano ad acciaiarmi con l'
s. voglia servirsene per far acqua da bere, e che sappia la pratica d'
/ ebre pur sempre e sempre a bere acconce. botta, 4-994: aveva.
, ii-252: al cibo, al bere, / all'accoppiarsi d'ambo i sessi
di bevanda, che s'usa comunemente bere per tutti, tanto naturali del paese
una emina d'acqua, e dalli a bere per bocca. 2. anat
schernendolo e dandogli aceto e fiele a bere con una spugna. crescenzi volgar.
87: fu ordinato che per non bere si lassasse di cucinare, e non mangiare
: le romane antiche, per lor bere, / contente furon d'acqua. cecco
fare acqua: rifornirsi di acqua da bere. giamboni, 7-156: si
o al fresco): acqua da bere (che proviene da una fonte,
-acqua pura: limpida, che si può bere; acqua di fonte. poliziano
!: modo volgare per chiedere da bere. lippi, 6-67: e quivi
raccomanda di astenersi dall'acqua e di bere vino, come più salutare.
. vallisneri, iii-496: non deve bere vino, ma... semplice
vino potrebbe v. sig. illustrissima bere o acqua cedrata o qualsiasi altra acqua
di colore biancastro (si dà da bere al bestiame). lastri, 1-4-186
egli gentil rimedio... dar da bere di belle giare di acqua semplicemente raddolcita
di servirsene per fare l'acqua per bere, la quale essi chiamano acqua di
redi, 16-viii-366: danno a bere le altre acque, che da'professori
. redi, 16-iii-367: danno a bere le altre acque, che da'professori dell'
sm. venditore ambulante di acqua da bere (tenuta al fresco in recipienti d'
tu bei, e a'cammelli tuoi darò bere. -io bevvi, e acquai
acquaiolo; venditore di acqua da bere. cellini, i-iio (
il lor linguaggio, coi gesti e col bere ho fatto tanto del buon compagno,
sete, ma nè meno aderenza al bere. 5. disus. consenso
4-10 (464): gli avea data bere l'acqua adoppiata, non conoscendola,
è un gran pezzo di strada pel buon bere. idem, 16-349: adora d'
, che s'affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli dove scaricare
avevo sete e non mi desti da bere. idem, iii-452: io condurrò in
, e disiderano con inestinguibile sete di bere il suo innocente sangue. imitazione di
con la bocca, invitandola silenziosamente a bere, ed ella guardava il vino affascinata.
e nella quiete. -essere costretto a bere 0 ad affogare: trovarsi in una
termine, ch'io son forzato o bere o affogare. pratolini, 2-107:
risolutezza della vecchia non gli rimaneva che bere od affogare. -affogare in
cattivo / sì agevolmente come si fa 'l bere. fra giordano, 5-290: agevolmente
gente s'agiasse di mangiare e di bere. = fr. ant. aisier
l'agnello per sua mala ventura a bere nel medesimo fiume, ma dalla parte
li bevitori odiano quelli che non vogliono bere. fatti di cesare, 31
il priore oca, andando spesso berto a bere di quel vino con lui. idem
imperocché cavatone il sugo e datone a bere, dona sommo aiutorio contra i serpenti.
del vino, che altri ha a bere, o su la vivanda, che altri
machiavelli, 793: ad alcuni facevano bere acqua di mare, ad alcuni aceto
traeva alla poppa, dovesse per alimento bere il sangue in vece di latte.
con coraggio... la mano al bere; non si faccia patir la sete
o licenza (nello spendere, nel bere o mangiare, ecc.).
nelle vivande quanto i primi, né nel bere e nell'altre dissoluzioni allargandosi quanto i
e la notte il male mi dà bere con amari nappi, acciocché niune allegrezze
aveva, egli non poteva mangiare, né bere, né dormire. leonardo, 2-123
machiavelli, 386: per il molto bere diventato allegro, sendo il teschio di coni-
prima della sua morte allentò grandemente 11 bere. menzini, i-52: e se talvolta
una necessità diffusa e impellente se non per bere, ne rimasero allibite, ammirate e
). 2. addormentare facendo bere dell'oppio. - anche al figur
uno fiasco di vino, e diede a bere a buovo, e questo era uno
l'acqua alluminosa e pontica è da bere tutto quello che la natura solve.
effetto... ippocrate dava a bere il sugo della radice dell'altea cotta a'
ed ogni altra cosa da mangiare e da bere. magazzini, 72: serbati il
in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai... essere medicina certissima a
10 credo che siate briachi fradici. volete bere dell'altro, piuttosto? non so
re. -alzare il gomito: bere eccessivamente, ubriacarsi. fagiuoli, 3-5-74
colorito..., non lo può bere, lo ama leggieri e amabile.
beltramelli, ìii-854: disperavate di farmi bere all'amarognola coppa delle forzate convinzioni,
tratto,... me la faceste bere tutta d'un fiato. =
chiamò la fante, che le desse da bere un poco d'acqua. machiavelli,
, 108: è tanto d'uso il bere di questo cià, che non
calzare e vestire, / magnare e bere e star fra la gente: / render
a mandar giù il cibo, tranghiottire il bere e ammettere l'aria.
guardia e cura in mangiare e in bere, e che l'uomo sia
uno sgrugnone e subito dopo ti offrono da bere. pasolini, 3-170: « quanto
voi, io lascerei di mangiare, di bere, di dormire, e dirò ancora
suo dire, o la sua rettorica per bere il vino. cesarotti, i-81:
tesauro, 81: non giova il bere a'i dilicati; se non beono in
moretti, 17-331: lo obbligava a bere il torlo d'uovo sbattuto in due dita
, con la buona intenzione di fargli bere un calice di anisetta nella bettola del
4-436: starei prima a patti di bere il vino annacquato, che di ragionarne
annunzio, ii-687: i cervi a bere / scendono ansanti nella gran caldura.
di vita, tanto nel mangiare quanto nel bere, conforme fece i quindici giorni antecedenti
risveglia l'amore, e dandolo a bere si fa nascere briga fra gl'innamorati
nostro caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere. soffredi del grazia, 12:
i tua desideri in mangiare e 'n bere per il corpo, cioè per la lussuria
servono [del ghiaccio] già a bere, ma solo per mantenere le robbe fresche
appestati animali qualche zuppa, o a bere qualche buona tazza del suddetto vino medicato
: darla a intendere, darla a bere; far brutti scherzi. novellino,
, / perché pur quivi si fermómo a bere: / quivi legati appiè gli abbiam
puote in questo modo, sì come di bere un poco di seme d'appio in
. f. doni, 246: nel bere di quelle acque che lucifero faceva ne
... tu t'approvecci a bere. fagiuoli, 3-1-57: del resto il
cervo / d'arboree corna era disceso a bere. = voce dotta, lat
calzare e vestire, / magnare e bere e star fra la gente; /.
il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le
carta argentata messa fuori dei vetri a bere la luce del cielo. 2.
dei molti canali di scarico che danno da bere ai prati. ii temporale della notte
: imprima menomi il cibo e 'l bere, e usi di vomire.
allo stagno dove le armente vengono a bere. alvaro, 2-83: si sentivano lontani
d'avere, di manicare e di bere,... sono male in arnese
capace: è tempo di riposarsi, di bere e inebbriarsi. civinini, 6-13:
/ par ch'io v'arreco da bere e mangiare? storia di fra michele,
, 16-i-30: chi s'arrisica'di bere / ad un piccolo bicchiere / fa la
arrosto, / e magnar carne salsa senza bere. grazzini, 4-262: io ho
le piume, il collo china / per bere, e in terra raspa. montale,
. fagiuoli, 3-4-35: io non vo'bere a ufo, ma qualcosa / ariosto
ma che arsione! che afa! dove bere? che cosa, per estinture innumerevoli
una volta disse: « e fatemi bere almeno il mare! ». bacchelli,
cono sciuto lui dilettarsi di bere, non solamente gliele cominciò a
. facevano l'arte di michelasso: mangiare bere e andare a spasso.
rivo purpureo. panzini, ii-286: il bere ter- zanello e non vino, conservava
l'uomo asciutto non s'umetti col bere del vino. 4. senza
. 15. avv. senza bere, senza vino (specie nell'espressione
, i-285: saremmo andati in collina a bere una bottiglia, pur di non finire
: non vogliamo... più bere l'absinthe, l'opium, l'hascisch
d'acqua, col quale egli soleva bere, e dissegli che di quell'acqua
pompeo, avrai tu sempre sete di bere sangue umano, sì come il rabioso
poco cibo o bevanda, mangiare o bere assai poco; incominciare a mangiare, a
assai poco; incominciare a mangiare, a bere. boccaccio, dee., 6-2
il vino per cortesia, senza altramente bere. s. caterina de'ricci, 200
noia al vomito il navicare, debba bere sugo d'assenzio. poliziano, 132:
viani, 14-246: gli dette da bere perché era assetato, gli dette da mangiare
veni vano mancando col dargli bere a tempo,... non chiami
astenere durante le sopradette medicine di soperchio bere e mangiare. testi fiorentini, 199:
o vero asterrà di non mangiare e bere, ed io mi asterrò di non
. ora dalla sobrietà e astenimento dal bere, e dalla sua continenza. astenocorìa
strigne la volontà del mangiare e del bere di soperchio. tesoro volgar.
calzare e vestire, / magnare e bere e star fra la gente: / render
.. che dà buon gusto al bere ed una piacevolissima astringènza. a. cocchi
.. e s'era attavolata a bere lì presso. idem, 5-481: si
modo usato, e si attesero a dar bere. giovanni da samminiato, ii-344:
alla bocca l'orlo d'un vaso per bere, e questo unirsi e strignersi con
, e similmente nel mangiare e nel bere. paolo da certaldo, 342:
del vino, che altri ha a bere, o su la vivanda, che altri
era in uso, né conosciuto per bere, perocché di là non avea mai avuto
andò ad appoggiarsi al davanzale, a bere avidamente la fresca brezza della notte.
mostri a dito que'che vanno a bere. petrarca, 209-10: e qual cervo
. il quale credendolo tossico, dà bere ad uno del trebbiano. e gentilesca e
: se da mangiare avessimo e da bere, / avventurati sarem sette tanti / più
guarì avventurosamente per essergli stato dato a bere dell'aceto, invece d'acqua, per
silone, 5-141: tutti offrirono da bere al prete. egli ringraziò,.
. 4. rifl. dial. bere molto vino, ubriacarsi. nieri,
abstemio. avvinazzare, tr. far bere gran quantità di vino, far ubriacare
con finta disinvoltura disse che voleva offrirmi da bere. = deriv. da zitto
col vino, con i bicchieri: bere oltre misura. gelli, ii-34:
, co'bicchieri, e 'l bere più in abbondanza. -azzuffare la
amanti / palesemente va per darla a bere; / la notte chiama a sé chi
vino a uno che si diletti del bere,... o a uno che
aspecto de uno ectore e temi de bere questa poca medicina. allegri, 176:
/ ebre pur sempre e sempre a bere acconce, / ch'intente or di
di mangiare avevano smesso, ma di bere, no. baldini, i-627: vinegia
vino stesso e, per estensione, del bere abbondantemente, del far gozzoviglia, della
locuz. -libare, sacrificare a bacco: bere molto, ubriacarsi. -effetti di
barlotto, il fiasco, il boccale: bere vino a dismisura. grazzini,
facile, santo diavolone, dargliela a bere! ci vuole soltanto un po'di abilità
becco, il gozzo, la gola: bere. angiolieri, 73-8: ché la
il gozzo. / potete andar a bere alla fontana o al pozzo. manzoni,
246): questo gli mescè subito da bere, dicendo: « per bagnar le
stati quarantadue ore sanza mangiare e sanza bere, avendovi di quelli già che cominciavono
: e'diceva che il mangiare insegna bere, e che il ballare si vuol
, sedere a banchetto; mangiare e bere lautamente; godere i piaceri della mensa
da un pastore tirio, gli dia da bere del vino. banchettatóre, sm.
in ferrara che non sia ito a bere ormai. castiglione, 317: cominciarono
chi si gloria d'esser bramoso del bere e va alla banda. -farsi
erano ogni bandigióne di mangiare e di bere sopra bianchissime tovaglie. = deriv
tuo poco cervello, o forse il bere / ti fa sempre parere un barbogione.
botte, il campo è la tavola da bere, volsi dir da mangiare; le
suo barilotto sullo stomaco: porge a bere con un mestolo di ferro stagnato alle donne
sm. ant. borraccia, fiasca da bere (per lo più di legno
, che portasi in viaggio per provvisione del bere. = forma contratta di '
-per cavar la sete / convien bere e ribere del buon vino. / carne
dà mai la meta / nel bere e nel ribere; onde, ecco
tre nasi sono quel che ci vuole per bere il barolo. baromètrico,
qua del ponte a cui si ferma a bere / il barrocciaio della garfagnana, /
/ ebre pur sempre e sempre a bere acconce, / ch'intente or di
una sua cella, e dié loro bere e mangiare quantunque e'vollero. piovano
, il campo è la tavola da bere, volsi dir da mangiare; le forterezze
popolare ', dal fiammingo bas drinken * bere fortemente, trincare '.
punga. pananti, i-107: vo a bere un fiasco, o alle carte mi
, che ha l'abitudine inveterata di bere. giusti, iv-55: tra collegio
barone tornò spesso... a bere il rosolio sotto il pergolato, a cacciare
pasto di fortuna e sbrigativo); bere (del vino). boccaccio,
le piume, / altrui consiglia o non bere, / e poich'egli ebbe in molle
che mi ha ormai stamat bere (vino), chiacchierare a sproposito;
3. cantare la zolfa per bimolle: bere smodatamente. burchiello, 77: le
... gli teneva compagnia nel bere, ficcando nelle pause di quell'eloquio
. tardo bibó -6nis (da bibere 4 bere '). beòta, sm
saporitamente rochi del gran berciare e dal bere, ora, attraversando la questo suo vino
trebbiano. ottimo, i-56: gli convenne bere il guardava presa da un interesse che
rosismunda a il di che sforzò bere resto. bembo, 1-219: fiume
note al malmantile, a bere del medesimo vino. bandello, 1-31 (
, ii-669: chi si china a bere in terra, chi s'inginocchia dinanzi al
non vien da altro / che bere il vin senz'acqua. della porta,
. da berciare. portar da bere e da mangiare per sé e per le
. a canto, e datogli bere il cià, sei tenne presso d'un
so qual marmorto; / scesero a bere acqua di pace, a bere acqua
scesero a bere acqua di pace, a bere acqua d'oblìo. svevo, 2-445
e alla dea / che chiedeva da bere, offrì dell'acqua dolce / da
. monti, iv-411: che poi bere per convenzione sia passato a significare bere
bere per convenzione sia passato a significare bere a garganella, ciò non può essere che
lingua dalla soddisfazione. -figur. bere un fiume: essere bagnato da un
pandaro illustre. -per simil. bere un uovo: succhiarlo crudo o appena
praticato nel guscio). -uova da bere: freschissime, della giornata. boccaccio
a otto, ch'ella non volle bere uova. tassoni, 2-58: l'oste
caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere. idem, par., 30-73:
, che mai non si saziano di bere il sangue de'povaretti. pulci,
di saccheggiare le nostre facoltà, di bere con somma crudeltà il nostro sangue. bandello
vuoi tu ferirmi, audace? vuoi bere il sangue mio? / eccoti il petto
/ e... più non bere. d'annunzio, iii-1-710: lascia cadere
. 3. con uso assol. bere vino o altri alcoolici. -anche:
vino o altri alcoolici. -anche: bere vino-con eccesso, abusare di alcool.
hanno in odio colui che non vuole bere quando gli è porto. dante, inf
, ch'ebbe spazio / già di bere a forlì con men secchezza. boccaccio,
. goldoni, ii-847: dategli da bere. -no, davvero, fra pasto
pasto non bevo mai. -se non vuol bere v. s., beverò io.
, beverò io. ehi, da bere. casti, 11-32: si portò da
nebbia, e là dentro era per bere. cassola, 2-15: -e tu,
al sentirli camminare, quando venivano a bere un bicchiere. -bere o berci
stolto / queste zannate. -figur. bere (o bersi) il danaro, il
bevve grand'acqua. -0 bere 0 affogare: senz'altra alternativa (
essendo un gran cimento il dire conviene bere o affogare. salvini, 5-iii-305:
dinotante una precisa urgentissima necessità: bisogna bere, o affogare. così potrebbe per
a chi vuol scrivere bene in volgare, bere ad amo, o affogare..
mi indispettirò io; in sostanza bisogna bere o affogare. pratolini, 2-107: aveva
risolutezza della vecchia non gli rimaneva che bere od affogare. -andare a bere
bere od affogare. -andare a bere: cadere nell'acqua. -portare a
: cadere nell'acqua. -portare a bere: gettare nell'acqua. - anche di
/ e la mezzana ne porta giù a bere, / bench'ella fussi temperata e
ubriachi, e temendo non andare a bere nel fiume più acqua che non bisognava
; ascoltare senza distrarsi, avidamente: bere uno con gli occhi, bere le
: bere uno con gli occhi, bere le parole. g. stampa,
fondo; soffrire con piena consapevolezza: bere il calice. bibbia volgar.,
numerus. ed io me li devo bere tutti, e sorseggiare dall'ultimo al primo
primo all'ultimo. 9. bere un'impresa, una difficoltà, un ostacolo
sen va; come se 'l credea / bere in un sorso. -è come
in un sorso. -è come bere un uovo o un bicchier d'acqua:
dizionario che abbia garbo non sia come bere un ovo. 10. figur
con certezza che tu l'abbia a bere. goldoni, v-464: madama, vi
-ant. condurre, menare a bere: ingannare. g. m.
a ber l'oche. -darla a bere: darla a intendere; simulare qualità
proverbio: è glie l'ha data a bere. lippi, 7-24: e,
s'ella non m'è stata data a bere, / elle sono fate, ch'han
goffo tanto / da poter darmi a bere, / che spiaccia il riso, e
/ e gli ammennicoli / del darla a bere. collodi, 423: noi
la regina. -voi credete di darcela a bere: ma noi sappiamo benissimo, principessa
mentre napoleone iii credeva di darla a bere all'italia, l'italia la dava a
all'italia, l'italia la dava a bere a napoleone iii, e poi napoleone
l'italia d'accordo la davano a bere all'europa. verga 3-23: piedipapera non
tutto lui, e di dar a bere le corbellerie a chi non aveva denari.
gli altri amminnicoli fatti per darla a bere ai gonzi. palazzeschi, 4-369:
signore, è più facile dargliela a bere a una di loro che a voi.
io... ho saputo darla a bere ai giudici anche senza lettere. pratolini
grulla, la signora l'ha data a bere a tutti per tanti anni! cassola
. -a voi giovani potranno anche darla a bere, ma a noi vecchi..
12. sm. l'atto del bere; ciò che si beve (specialmente
iacopone, 20-7: lo mangiare e lo bere è stato el mio deletto. dante
e le romane antiche, per lor bere, / contente furon d'acqua. idem
, 4-106: il disordinato mangiare e bere fa abitare in te molti vizi. boccaccio
: altri,... affermavano il bere assai e il godere e l'andar
manicare, e dopo la fatica il bere. a. f. doni, ii-44
. doni, ii-44: il mangiare e bere, ch'è puro nutrimento, è
, se v'hai, che dia buon bere, / e poi vin rosso,
tesauro, 81: non giova il bere a i dilicati, se non beono in
anzi è moderato come una donzella nel bere. moniglia, 1-3-203: il parlar di
farsi vedere / non dà punto buon bere. fagiuoli, 3-2-28: discrizion,
/ canchero! questo qui non dà buon bere. giusti, 2-70: via,
. tombari, 2-66: quella del bere è pei falchi l'azione più segreta.
segreta. 13. locuz. bere bianco: fallire nei propri intenti.
idem, 1-320: dov'entra il bere n'esce il sapere. idem,
guasta il vino, / merta di bere il mare a capo chino. idem,
a capo chino. idem, 1-351: bere il vino alla tedesca (la mattina
. idem, 1-353: date da bere al prete, che il cherico ha sete
che si pone nelle gabbie per dar bere agli uccelli. cicognani, 1-200: lui
sbarbaro, 1-15: egli reca da bere con palese scherno e continuamente li punge
come la colazione, l'asciolvere e bere, il desinare, la merenda,
, 365: quasi un piccolo bere. quando potrei io farlo zappare
giorno molte = deriv. da bere. ore sotto l'armi negli
per il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per
un baiocco in tasca per andare a bere sul mostaccio a don michele. nieri,
. 3. l'atto del bere. monti, 169: come fugge
è nella sua beva! al fuoco, bere, e dir novelle. varchi,
, deriv. da bibère * bere ', rifatto su bevere. bevacità
stillata molto buona e molto piacevole a bere, che in tre mattine risolverà ogni
gli reca il garzon già mai da bere, / che pria noi baci il re
/ per sua bevanda acqua più dolce a bere, / d'ogni dolcezza. d'
, deriv. dal lat. bibère * bere beveràglia, sf. ant.
. = frequentativo di bevete 1 bere '. beverata, sf.
beverare. bévere, v. bere. beveréccio, agg.
beveria, sf. ant. il bere in quantità, sbevaz- zamento, crapula
di latta, per dare l'acqua da bere agli uccelli nelle gabbie (o nelle
supplichevole come i bambini che non vogliono bere sino in fondo il beverone. viani,
bevibile, agg. che si può bere, potabile; che non fa male
bevicchiare, tr. (bevicchio). bere sorseggiando, di tanto in tanto.
ombra. 2. iron. bere spesso, a più riprese, più del
= comp. dall'imp. di bere e da acqua (v.).
beviménto, sm. ant. il bere; bevuta. vangeli volgar.
. carena, i-320: casottino del bere, quello in cui è il bevirolo
dial. -a). chi suole bere molto; chi sta a bere in
chi suole bere molto; chi sta a bere in una bettola, all'osteria;
di bevande alcoliche (perché avvezzo a bere da lungo tempo): nel senso di
-òris (deriv. da bibite 'bere '). bevitòrio, sm
. bevitura, sf. il bere, bevuta. seneca volgar.
bevizione, bevitura: l'atto del bere. bevizióne (bevigióne),
bevigióne), sf. ant. il bere; bevuta. marco polo volgar
tardo bibitiò -5nis (da bibite 'bere '). bèvola, v.
beuta. bevuta, sf. il bere che si fa in una volta;
: bevuta dice non solo l'atto del bere, ma la cosa che si beve
accompagnata da qualche cosa in solido, il bere tira di conseguenza lo sgranocchio. c
al dimin. una bevutina): bere insieme, in compagnia (e s'
che gran cortesia sarebbe il dar lor bere del suo buon vin bianco. pulci
tono offensivo per me: « vorrei bere ». 5. dire sommessamente e
bibax -àcis, deriv. di bibère * bere '. bibàsico, agg.
bìbere, tr. ant. bere. petrarca, 193-4: pasco
la testa perché gli dessero da bere. allora la madre si spostò e subito
; deriv. da bibère * bere '(formazione dal lat. goliardico:
dal part. pass, di bibère 1 bere '. bibitòrio, agg. che
bibitòrio, agg. che concerne il bere, adatto al bere. di
che concerne il bere, adatto al bere. di breme, corte.,
, lat. bibùlus (da bibère * bere '). cfr. isidoro,
, 3-236: i comici si rifiuterebbero di bere uno sciampagna fatto col bicarbonato, come
), sm. piccolo recipiente per bere, di varie forme (a calice
preziosissime gioie; sì che egli ti pareva bere e perle e pietre finissime. varchi
mangiare, nel bicchiere non si possa bere. barilli, 6-6: la mia donna
ne voglio un mangiare, e l'altro bere / com'un mezzo bicchier di malvagia
a cena all'osteria di giannaccio per bere il bicchiere dell'addio e per fare
bencivenni [crusca]: si assuefacciano a bere il vino a piccoli bicchierini. g
signori delle gride vengono mai da te a bere un bicchierino. nievo, 789:
: piedipapera stava nella bottega di pizzuto a bere il bicchierino, prima dell'alba,
già spiegato che il suo sistema di bere era girare ai vari tavoli, riconoscere
quei sei litri che ci andavamo a bere sott'una frasca per preservarci dall'umidità
: del tuo vin non vo'più bere, / va', ripon la metadella,
di amici (per mangiare e per bere abbondantemente); baldoria; gozzoviglia.
87: fu ordinato che per non bere si lassasse di cucinare, e non
. sbarbaro, 1-15: entrano a bere un sorso; poi tornano alla bisogna
non si limitassero, per pudore, a bere qualche ovetto, a mangiare qualche bistecchina
tutto dì son usi di mangiare e di bere, tegnendogli noi in bistento e digiuni
alcune bizzarrie di vasi di cera da bere per farli poi d'argento, e
onomatopeica che indica il desiderio di bere (cfr. la voce infantile bobba,
femminino? -bere alla bocca: bere direttamente dalla bottiglia, dal fiasco.
] ovine, 198: andò prima a bere un boccale di vino per farsi coraggio
/ di pan con essa ti darà buon bere. redi, 16-iv-156: scritto avea
gran bocconi, / e fumo al bere infermi, al mangiar sani; / e
magri, i-360: si suol anco bere [il caffè] la mattina con prender
, 16-ix-113: l'acqua di nocera per bere a pasto, in virtù della miniera
del romanzo... andava a bere la morte nell'alcova della sua bella
redi, 16-ix-318: può in loro scambio bere la mattina a buon'ora una piena
bollente in quella guisa appunto che si suol bere 11 cioccolatte ovvero il te. magalotti
mischiare nell'acqua ch'è malvagia, chi bere line conviene, e farla bollire,
intr. (bómbo). dial. bere copiosamente in allegria, brindare.
intr. (bombétto). dial. bere spesso e volentieri. varchi
vostro?... giocare da bere per un'altra sera. linati,
982: oh, mo'io vorrei da bere perfettissimi vini, sai di quello da
dell'olio... un vaso da bere..., alla rodiana appellato
con intenzioni oneste » diceva « di bere un bicchiere di vino sincero, egli fa
tua golosità, del volere mangiare e bere tanto splendido? e così del bere
bere tanto splendido? e così del bere tanti saporosi e delicati vini? sai che
farà bottaccio di ramerino, e userae di bere del vino ch'entro vi starà,
una sapidissima bottarga, di valido aiuto al bere. = dall'arabo butdrih (
si morrà! - / lena voleva bere un bottiglin d'inchiostro / ed io
hanno sempre in publico da mangiare e bere e ardere per uno anno: e così
carducci, ii-14-272: gli daremo da bere del brachetto. brachétto2 (ant.
la strada a piedi fino al paese per bere e far bravate con gli operai della
più o meno alterato pel soverchio bere, che è poco meno che ubriaco
, e a coccolarlo, e a farlo bere fino a che cominciò a girargli la
di stecchi /... / e bere il fumo di tre raginioli / cotti
brindare, intr. fare brindisi, bere alla salute di una persona (o
. augurio o saluto o invito a bere che si fa in genere alla fine
della casa, 631: lo invitare a bere, la quale usanza, sì come
miracolo: ch'essendo certi fiamminghi a bere in una stanza insieme, cominciomo a
altro non è che un invitarsi a bere. redi, 16-i-27: e se a
stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni,
brocca d'acqua. -questo è per bere; -disse con voce burbera -e domattina
-empir il sacco di broda: mangiare e bere smoderatamente. garzoni, 3-785:
, / e lui daremo ben mangiar e bere, / e tu recarai del to
. bencivenni [crusca]: allora dee bere vino bruschetto fievole, mischiato tanto,
: a ora di mangiare de'elli bere vino bruschetto. machiavelli, 3-329: l'
7-96: fui costretto al alzarmi e bere il caffè all'in piedi, subito raggiunsi
pura, essendo pretta barbarie in delicatezza il bere acque conce ne'buccheri, e sacrilegio
= spagn. bùcaro * tazza per bere '(per lo più d'argilla)
un'incudine. -fare bufera: bere abbondantemente e festosamente. viani, 14-166
sovrano rimedio al mal d'occhi il bere del vino, e alcuni medici inglesi dicono
inglesi dicono ch'è validissimo rimedio il bere assai contro a'pedignoni, da noi
a lagnarsi colla vespa che gli dava a bere di tali bugie, per farlo litigare
certi bugigattoli misteriosi dei sobborghi, a bere il poncino. de marchi, i-601:
/ che lo buglione sere'bon da bere. sacchetti, 72-9: quando mangiate
borgese, 1-114: gli teneva compagnia nel bere, ficcando nelle pause di quell'eloquio
volevo uscire con lui stasera, a bere un buon bicchiere di quello buono con
fare, amici miei, mangiare e bere a crepapelle. bocchelli, 10-156: narenza
/ può divertirsi, può mangiare e bere, / e dare anche un tantin
/ dissimil come grandi, eccetto al bere. l. bellini, i-143: e
e gli ammennicoli / del darla a bere. ojetti, i-556: una volta tanto
la tazza, e fe * vista di bere, e cacciòs- selo giù pel seno
prometto, signori miei, che farò bere agli autori di quell'ottimo caffè alla
latte fresco: parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire / con
benedizione; più tardi per posterie a bere e a far cagnara o nella stanza di
un'altra, burlare, darla a bere. bellincioni, 1-104: tant'è
a'calcinaiuoli, e il manicare e il bere e olio a que'di sidone e
; essendo grande caldane, domandò da bere; e non essendovi il servidore della
.. prese la coppa e portò bere al padre. b. giambullari, 1-1-288
di questa vita: ben mangiare e bere / e gire a spasso, portato c'
tempo era caldissimo, e il fornimento di bere e di mangiare... era
quali aveva ordinato che ciascuna facesse assai bere, e molto favellando riscaldare, e quando
annunzio, ii-687: i cervi a bere / scendono ansanti nella gran caldura. idem
è di mestieri scemar i mangiare e bere, essendo che la natura si contenta
3-12: forse non era abituata a bere pretto un vino forte a quel modo:
invidi che l'hanno voluto calunniare del bere, nollo conoscendo. machiavelli, 378:
altri con un corno le volevano dar bere, ed altri la calzavano. collodi,
, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me campati non
- andare al candiotto: andare a bere all'osteria. piovano arlotto, 210
garganella. salvini, 6-114: il bere coll'otro alzata, a cannella,
redi, 16-i-10: torniam noi frattanto a bere: / ma con qual nuovo ristoro
. tengono sempre nelle canove publiche da bere e da mangiare e da ardere per
era rimaso. sacchetti, 370: bere e mangiar fa'dare al canovaio / sì
càntaro1, sm. archeol. vaso per bere (presso gli antichi greci),
. d'annunzio, v-1-696: chiese da bere. come il capo dei coppieri non
disus. vaso, tazza, coppa per bere. 3. come ingiuria.
io menassi cinque o sei compagni a bere in cantina, non ve ne scorrucciareste?
stagno, con entro acqua da bere, che si va cavando colla cantimplora.
col carcame si cruccia, / e chiede bere, e il cielo benedice. /
un tempo stesso / danno ad un galantuom bere e mangiare? carena, 1-337:
tutta la vita, oh codesto, come bere un bicchier d'acqua. settembrini,
caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere. landino, 417 [par.,
, / dove gli converria molt'acqua bere. firenzuola, 286: lasciate quivi
le vertigini (ed è effetto del bere smodatamente). -al figur.: rendere
e vino ed acqua, per bere e per mani. bandello, 1-30 (
amazare, come il verno per bere al commensale di lei. il
non finita vennemi già veragi vaselli da bere, usavano. buti, 1-569: capriccio
berni, 79: mangiar carbonada senza bere. 2. mucchio di carboni
fare a v. sig. illustrissima il bere ogni mattina ovvero ogni sera una buona
carcame si cruccia, / e chiede bere, e il cielo benedice. giusti,
col pettine e col cardo: mangiare e bere in gran quantità. note al
cardo, e significa comunemente mangiare e bere assaissimo: il che nella stessa persona
tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio. panzini,
noi lasciava pagare, si diede in sul bere, e benché non ne gli bisognasse
; caricare la balestra: mangiare e bere abbondantemente. lippi, 8-43: piena
la canna, / e poi da bere un vino, ch'è una manna.
, ho roba da mangiare e da bere per caricare la canna della gola.
ippolita marchesa di scandasole usava ogni giorno bere un gran bicchiero di pesto di cappone
, e il sangue mio egli è veramente bere. quello che manduca la mia carne
della ripa, con grande avidità di bere vi si mise carpone. berni,
34 (603): ne voglio bere anch'io un altro sorso,
1-334: l'astuto seminarista le dava a bere a quelle poverette certe sue trappolerie per
.. chi ve le dà a bere, don calogero? la statua è
di fumare, di prender tabacco, di bere vino, avendo impegnato la sua cartella
, a riparo dei pilastri. entrano a bere un sorso; poi tornano alla bisogna
, essendo da alcuni vicini invitato di bere, dice l'uno: « io ho
fiasco di vino di villa, andianne a bere ». dice il sa
diedesi il caso che mi porse da bere con mano tremante. collodi, 238:
è il mangiare, nell'altra il bere. 'casottino del mangiare ', quello
o una ragazza, si fermava a bere, e bevuto, levava le guide
, ii-20-137: domani tornerò a roma a bere di molto vino 'de li castelli
: castitade è temperamento in mangiare e bere ed in altre delettazioni corporali. sannazaro,
castorio nel sugo suo, e diesi a bere. p. f. giambullari
tale che gli terreni avessero troppo da bere e gli celesti si morissero di sete.
una catinella d'acqua chiara; lascialo bere quant'acqua e'vuole. 3
era che, con abbondantemente dar da bere acqua fresca all'ammalato, pretendere di
pallido e stravolto, quella notte? bere, non beveva, o almeno dal fiato
[crusca]: il soverchio vino bere si è causatóre della rogna. boccaccio
abi tazione, né da bere né da mangiare. a. pucci,
vi montò suso, e menollo a bere fuori della città. e passò per lo
30-39: sentir parlare del mangiare e bere /... / e non poter
. carletti, 21: il bere seguiva doppo l'aver mangiato a mezzo giorno
, 7-n: così per celia cominciando a bere, / dagliene un sorso, e
), tr. (centèllo). bere a centelli, centellinare.
centellinare (ciantellifiare), tr. bere a cen tellini, a
e nell'uso anche 4 centellinare, bere a centellini ', vale bere interrottamente a
, bere a centellini ', vale bere interrottamente a piccoli sorsi. svevo,
bevanda. -anche per simil. — bere a centellini: a piccoli sorsi, sorseggiando
fuoco e lo spunto e non si può bere. 2 » figur. stravaganza,
se cercavamo delle scuse per non dargli da bere, alzava la voce e chiamava il
varchi, 24-21: hassi egli a bere il vin cercone? note al malmantile,
innanzi, lucido, e ordina. da bere, un po'di pane e una
contraria oppi- nion tratti, affermavano il bere assai e il godere e l'andar
lasciava mai in primavera di andare a bere certe acque che si dicevano miracolose per
stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a mescere ai due testimoni
vera libertà è quella di mangiare, bere, dormire e qualche altra cosa. rovani
né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai, se prima l'abate
dopo che ebbero... dato bere a quel monaco, che trafe- lava
mio ospite m'invitò a entrare a bere un bicchiere nell'unica osteria del villaggio
a divertirsi, a divertire, a bere il maraschino e il rosolio.
mi ha mandato la vostra nota sul bere per convento. le vostre considerazioni son giuste
. e rifl. gerg. ant. bere vino, ubriacarsi. burchiello, 37
. in lingua furbesca, vuol dir bere (e s'intende positivamente ber vino,
confetto... e poi gli diede bere del beveraggio che era chiaro e stillato
. in lingua furbesca, vuol dir bere (e s'intende positivamente ber vino,
acqua e 'l chiarore siano incitate a bere. soderini, i-486: approvandosi adunque i
palme unite e incavate delle mani per bere dell'acqua; ma chieggono i purissimi
7. prov. da * bere al prete, ché il chierico ha
, un crepitìo come di lingue avide a bere. valeri, 1-52: stinte le
cassola, 2-399: voleva persuaderlo a bere qualcosa, un rabarbaro, ima china
, 4-380: la fonte che usavano per bere, era nel mezzo della valle
intende. ricevere / senza nevi nel bere un contento. / venga pur - dove
stessa. boterò, 2-10: nel bere la lor delicatezza [dei giapponesi]
. d. bartoli, 40-ii-66: datogli bere il cià, sei tenne presso d'
diletti e massime del mangiare e del bere. ricchi, xxv-1-264: dio ti
/ ch'ognor stan su l'uscio a bere / del bel mondo le novelle,
, e il sangue mio egli è veramente bere. segneri, iii-3-68: di questo
greci e i romani, vaso da bere in forma di calice a due anse,
brodetto, pangrattato, / ovina a bere, cibrei, gelatine. collodi, 610
. e intr. [cicchétto). bere un cicchetto; bere per abitudine cicchetti
cicchétto). bere un cicchetto; bere per abitudine cicchetti. 2.
ogni tanto. vi si fermò a bere il « cicchetto » e a comprarsi
che nei misteri eleusini veniva data da bere agli iniziati. = voce dotta
bottega di caffè, ci soffermammo per bere due gran bicchieri d'acqua. =
tirare le cuoia dopo avergli dato a bere il macabro decotto di cicuta.
: poi che noi siam per ragionare e bere, / e son le notte un
. buonarroti il giovane, 9-464: bere a paesi è da arrendevol gusto, /
piovano mettesse bene iarsera a cinghia di bere? vedete come e'dorme.
e la taverna; usavano insieme a bere, e dicea il francesco: compar allois
allois a boier; compare andiamo a bere: il popolo rozzo del vocabolo francesco
francesco diceano: ciompo, andiamo a bere; e così di- ceano: ciompo
pronom. (ciónco, ciónchi). bere smodatamente, tracannare, sbevazzare, ubriacarsi
, 16-ii-202: 'cioncare '. vale bere di soverchio, e con troppa avidità
tempo antico. 2. tr. bere avidamente, tracannare. boccaccio, iii-5-24
/ a gran dovizia, e cominciò a bere; / e però che non l'
di terracotta (e serve per bere, ma anche per contenere piccoli oggetti
. locuz. far dotola delle mani: bere nel concavo delle due mani, riunite
tale che gli terreni avessero troppo da bere e gli celesti si morissero di sete.
: tengono sempre nelle canove pubbliche da bere e da mangiare;... hanno
* ciurmare ', proprio il * dar bere ', che fanno i ciurmadori,
mi ciurmai sol per aver cagione / di bere un sorso. = dall'
filare, da mangiare e da bere, non può essere di tanto pregio agl'
radice di cocomero asinino, dato a bere innanzi l'accesso, caccia la quartana.
l'avevano fatto entrare per dare da bere anche a lui. ojetti, 2-107
per le taverne, pagava loro da bere, e spiegava ad essi il codice militare
e fortemente alcolica. -chiedere, offrire, bere un cognac: un bicchiere di cognac
sera. ma di collezione o di bere, né in greco, né in latino
altro sapevano risol versi a bere [l'acqua termale] e pareva che
o una ragazza, si fermava a bere, e bevuto, levava le guide di
una bottiglia di vino: sturarla; bere abbondantemente. -perdere il collo (una
mano di scapestrati che, tra il bere, e tra che di natura sono
, colpettino. -bere un colpettino: bere un poco di vino. aretino,
: mi parve d'essere invitato a bere, / di quegli altri poeti in
salvini, 6-75: perciocché sempre dal bere insieme sortivano i comissatori, e spesso
i comissatori, e spesso ritornavano a bere e repli- cavanlo. =
si passavano in trattoria, poi a bere a casa dell'uno e dell'altro.
bocchelli, i-319: si diede al bere, e nei sogni cominciarono a visitarlo
pallido e stravolto, quella notte? bere, non beveva, o almeno dal fiato
fumare, di prender tabacco, di bere vino, avendo impegnato la sua cartella
so qual marmorto; / scesero a bere acqua di pace, a bere /
scesero a bere acqua di pace, a bere / acqua d'oblìo. perciò non
il comunista! ». cominciano a bere, a mangiare e uno dice: «
scrivere, non temette di attignere e di bere ai purissimi fonti dei greci. parini
pare vino bianco, e buono a bere. idem, 143 (199):
dentro voi starete, volendo manigar e bere, egli sarà forza che voi ve
siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me campati non
beccare alcuni acini d'anisi confetti, e bere un ciantellino per voglia, che non
greco e confetti, e fé'dar bere ad andreuccio. bisticci, 3-64:
, si dette, per confortarsi, a bere a garganella. deledda, iii-982:
fu che confortò il salvatore nell'orto a bere il calice della medicina preparata dal padre
gli elettori, se inavvertiti tornavano a bere la seconda e la terza volta,
, / e vino ed acqua, per bere e per mani. diodati [bibbia
giulio mi ha mandato la vostra nota sul bere 4 per convento '.
.. nella parcità del mangiare e del bere. leopardi, 899: [
ella fosse venuta dal fuoco; il bere senza consolazione nessuna. marino, vii-279:
carica. 3. mangiare, bere. -assol.: prendere una consumazione
è di mestieri scemar il mangiare e bere, essendo die la natura si contenta
chi spera ricevere / senza nevi nel bere un contento. monti, x-3-207: or
un conto, tanto del mangiare che del bere. goldoni, vii- 1012: mi
, in contraria oppinion tratti, affermavano il bere assai e il godere e l'andar
, creda pure. ce la dànno a bere, in tutti i sensi, e
, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me campati non sarete
goffo, a'quali né mangiare, né bere, a lor piacimento, né congedarsi
le tre sorelle loro a mangiare e bere con essi. bisticci, 3-432:
còppa1, sf. vaso per bere, di forma emisferica, con un
): quando il gran cane dee bere, tutti gli stormenti suonano ché ve n'
altri liquori, quando si porge da bere. 14. ant. coppetta
e di mia propria man gli davo bere, / risciacquandole quasi ogni mattina /
10 stomaco, far nondimeno sembiante di bere ambrosia pretta dalla tazza della gioventù,
. d'annunzio, v-1-696: chiese da bere. come 11 capo dei coppieri non
1-85 (200): la mi lasciò bere di quell'acqua per dua riprese quant'
saper tutto lui, e di dar a bere le corbellerie a chi non aveva
24. vaso di corno per bere; boccetta per unguenti. novellino
47): con che ti dare'io bere? a questo nappo non porrai tu
, 16-i-10: tomiam noi trattanto a bere: / ma con qual nuovo ristoro /
hanno solamente bisogno del cibo e del bere. dante, inf., 10-15:
16-2-180: per lo troppo mangiare e bere... destasi lo corpo, e
corpo cibi e bevande: mangiare, bere. cavalca, 19-420: è.
corporali rifiutaresti, se i cibi e 'l bere e gli esercizi e li riposi disordinati
: si governino correttamente nelle cose del bere a soverchio. bibbiena, xxv-1-74:
mosto; peroché, non essendo il dar bere al prossimo di costume fiorentino, nel
, 5-160: mi hanno dato da bere un caffè corroborante, filtrato non con l'
[il chiabrera] di attignere e di bere ai purissimi fonti dei greci. pindemonte
romane anticamente non seppono cosa fosse il bere vino acciò che non cadessero in cattivanza veruna
còscina, / col mangiare e col bere... /...;
che fuori escono a crocchi, / a bere, a passeggiare, a far l'
; dentro voi starete, volendo manigar e bere, egli sarà in qualche parte boschi
: mostrerrò come due ambasciadori per lo bere d'un buon vino, come che non
ii-265: se le dia pure da bere la decozione tiepida degli cotiledoni, o bellichi
tutti quelli che erano destinati a conservare e bere il vino. = voce dotta,
, e alla dea / che chiedeva da bere, offrì dell'acqua dolce / da
non poteva a buona equità ricusar di bere quegli, a cui il bicchiere porgevasi,
come tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio. pancrazi,
, sf. il mangiare e bere disordinatamente, smoderatamente, a lungo;
mentali, conseguenza del troppo mangiare o bere. firenzuola, 405: il soldato
eccesso nel mangiare '(oltre che nel bere), dal gr. xpaimfcxt]
2. tr. mangiare e bere con avidità, divorare. -anche al
inclinato ai piaceri del mangiare e del bere. orioni, x-4-334: due orbini
piattino di soldi ed offrendo loro da bere nei propri bicchieri, lo fecero quasi dare
ingordigia evidente (nel mangiare e nel bere); dedito alla crapula.
salvini, 16-20: poi che del bere e del mangiar la brama / fu
che nell'età presente, nella quale nel bere più si attendeva alla vanità della bella
della bella creanza che alla sostanza di bere con soddisfazione, affatto era mancata la
suoi gli faceva de'cibi e del bere la credenza. 10. ant.
scoppiare (con i verbi mangiare, bere, ecc.). allegri
creparne (con i verbi mangiare, bere e simili, o anche ridere, sghignazzare
verbo ridere e simili o mangiare, bere, ecc.). soldani
resistenza (con i verbi mangiare, bere e simili). aretino,
un crepitìo come di lingue avide a bere. 3. letter. sfrigolio
cognoscano le genti, che per lo bere solo del vino cadde questa cripta.
. tesauro, 81: non giova il bere ai dilicati, se non beono in
dilicato e sottile che si sarebbe potuto bere co'crivelli e con le fiscelle senza
, e renderassi buona e salutifera a bere. magazzini, 55: chi può avere
regnano l'abbondanza e le delizie del bere e del mangiare e di ogni altro
non soffrire stenti, / bene mangiare e bere, e ben poltrire. saccenti,
, 87: fu ordinato che per non bere si lassasse di cucinare, e non
con la bocca mangiando; mangiare o bere ingordamente, a crepapelle. pataffio
/ che lo buglione sere'bon da bere. m. villani, 2-20: non
dante, purg., 23-67: di bere e di mangiar n'accende cura /
g. gozzi, 1-224: comincia il bere: uno dà mano ad un bicchiere
l'uva: / buon consiglio sarà bere all'arpione. davila, 497
un altro quando entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi commedianti
romani ch'aveano grande sete, diede bere, e refrigerogli del grande caldo ch'
ix-370: risciacqua que'bicchieri e dacci bere! boccaccio, dee., 2-5 (
venir greco e confetti, e fe'dar bere ad andreuccio. leggenda di lazzaro,
mangiare, ebbi sete, e destimi bere, fui pellegrino, ed al- bergastimi
una volta s'ha a dare a bere questo calice alla conquistatrice. fagiuoli,
: -che fa ella costà? -dà a bere a quanti entrano. botta, 4-87
tremendi dolori e si era dato al bere. 56. incominciare a fare
e accaniti, a segare, cantare, bere e sudare. moravia, ix-108:
-que- st'acquaccia amara non la voglio bere. carducci, ii-6-250: a un
: v. terra. -darla a bere, darla a intendere: far credere
: ma l'hanno a dare a bere a'gonzi, e prima la vo'vedere
stesso, e non cercate darmela a bere colla vostra fintaggine, caro simone!
mentre napoleone iii credeva di darla a bere all'italia, l'italia la dava a
all'italia, l'italia la dava a bere a napoleone iii. jovine, 105
ma a me non la danno a bere quelli che hanno le mani pulite,
e pomi salvatichi e datteri, e bere acqua. storia dei santi barlaam e
vestire, e da una fonte il bere, né altro gli bisogna, mangiava
d'oro e lor dà piombo a bere / questo decenza chere / che basti a
al paziente nella declinazione della febbre a bere acqua fresca quella quantità che vuole.
mandar via le febbri, data a bere nel tempo della declinazione del parossismo.
pranzi, se sono alquanto solenni, voler bere dei vini ch'abbiano passati i mari
queste cose siano bene polverizzate e dato bere con dicozione di savina a quantità d'
ed una serqua almen d'ova da bere. = voce dotta, lat.
, e stette senza mangiare e senza bere, onde egli era dimagrato, difunto e
'per invito a mangiare o a bere, e 'degnevole 'si dice quello
degnate 'per invito a mangiare o a bere, e degnevole si dice quello che
, cioè sollecitudine di mangiare e di bere, varietà di vivande o di
al morso del cane rabbioso, dandogliene a bere d'un peso d'un piccolo danaio
: la loro legge diniega loro il bere del vino. s. caterina da
metteva il pane e si mesceva a bere, un mastino guardian di pecore,
serviziale, e datele acqua da bere, ricorsero al lodato sig. diacinto cestoni
1202: è bello... / bere in convito parco, ove l'armato
di roma ad innamorare: a soperchio bere; a guardare per maraviglia gl'intagli
/ e 'n santa pace manicare e bere. -spreg. deschettàccio (dischettàccio
in seggiola o in panca per badialmente bere. 3. tavolo (in
il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le
[figliuolo] le pareva... bere disiderosamente dell'acqua di quella fontana.
è ima disiderosa volontà di mangiare o bere di soperchio. 3. ant
un foglio, e due gliene dé da bere, e con certe altre chiachiarette asai
sulla mensa per lo soperchio mangiare e bere, e le cene giungono co'desinari?
1-163: del cibarsi estinto / e del bere il desio, d'almo lieo /
case per chiedere un sorso d'acqua da bere, e domandano se volete comperare telline
ii-191: * calice '. vaso da bere non arrovesciato, altrimenti detto a ferraiuolo
lena, e confortarsi di mangiare e bere. leggende inedite, 1-192: si menavano
oppressi da vari morbi del corpo a bere questa saluberrima aqua porretana, che se
1-722: bisogna parimente detestargli il troppo bere, acciò ch'abbino gli organi preparati
eustachius non aveva mai potuto avvezzarsi a bere né a fumare. 2.
gli uomini di angoscia il vedersi portare il bere in un bicchiere spesse volte troppo picciolo
tanta disuguaglianza di sete esser forzato sempre bere con la stessa misura? muratori, 5-ii-104
di vetro. -vasi diatreti: vasi per bere di grande pregio, fatti di
34 (603): prima di bere, si voltò a renzo, gli fissò
che diavolo! l'uomo è nato per bere, e noi siamo uomini. moravia
lago si dibatte. dilemma ipocondriaco: o bere (acquavite) o affogare. poi
padrone malato -tutta scollata che mesceva da bere a un giovinotto becero ripicchiato.
bartoli, 9-31-2-118: chi vi costringe a bere, vuole dicervellarvi coll'ubbriachezza. foscolo
la fa divenire dolce e buona a bere. s. maffei, xxx-6-18: il
se tu non senti fame: non bere se tu non ài sete. m.
nude. nieri, 328: per bere era una spugna, e per mangiare
beveraggio; presa la opportunità, la diè bere allo imperadore. garzoni, 1-114:
, 20-9: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto, / e
grandissimi, e similmente nel mangiare e nel bere. montecuccoli, i-132: sieno distribuiti
, 16-ix-358: si potrà dare a bere a sua sig. illustrissima quattro o
mangiare se tu non senti fame: non bere se tu non ài sete. e
faldella, 3-99: si godevano a bere del viski, che per loro aveva
dentro voi starete, volendo mangiar e bere, egli sarà forza che voi ve lo
e falla bollire e ispremare bene, e bere di quella acqua a digiuno mi o
. s. antonino, 1-68: bere in fra giorno non rompe il digiuno,
[al cavallo]... per bere acqua fredda, poiché avrà roso l'
. smodatezza (nel mangiare, nel bere). anonimo fiorentino, iii-289:
. s. antonino, 1-68: bere la sera e mangiare una piccola cosa
musica e di retorica, interponendo il bere per dilettamento alla contesa. busini,
starebbe a udire senza mangiare e senza bere. 2. che ama, che
che stessero dentro a giocare e a bere, come dilettanti; e attendessero intanto
del fiume della tua delettanzia darai loro bere. v. franco, 259
serdonati, 9-383: si dilettano di bere principalmente dell'acqua quasi bollente, mettendovi
però sono intenti al mangiare, al bere e non ad altro: non si dilettano
volgar., 3-22: il sezaio bere è quello che più diletta ai bevitori
fosse più lungamente durevole il diletto del bere. forteguerri, 10-46: alla corte ogni
disonesti; ma il mangiare e 'l bere onestamente non è sozzo, anzi è
del rene, che consiste nel far bere una certa quantità di acqua a digiuno
e poi si messero a mangiare e bere a dilungo. 5. da
giove, che se gli dia da bere l'acqua di lete, a fin che
, col diminuiménto del mangiare e del bere ne lo castigano. varchi, 22-52:
giambullari, 70: lo indusse a dar bere allo imperadore una bevanda quale essa volle
non si possono i pazienti saziar di bere. tasso, 11-iii- 1085: di
sf. medie. impulso irresistibile a bere bevande, per lo più forti e alcooliche
termine di psichiatria. tendenza maniaca al bere. = voce dotta, gr.
per cicalar, ridere, o bere / alle mascelle mai dava resquitto. collodi
sanza lume e male da mangiare e da bere e da dormire, e mai ni
2-251: si vedono nel gran silenzio / bere la pioggia amara i cardellini / dentro
: se n'andò, ridicchiando, a bere i suoi soliti quattro ponci della sera
quegli lasciò cadere la secchia disarmonica per bere d'un fiato. papini, 26-23:
intr. { disbómbo). ant. bere co piosamente. - rifl
chi era quelli che gli porgeva il bere. maestro alberto, 3: la nostra
116: dell'acqua non poteva trovare a bere in quella foresta, ch'era molto
disciolto / in ciascun vizio e propio nel bere. frezzi, iii-15-63: egli esser
fresco: parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire / con
sostant. giamboni, 65: il bere di soperchio fa la bocca fiatosa,
: colui, saziandosi di mangiare e di bere, fecesi aprire le vene: e
piacesse, / te la beresti come bere un sorso. nievo, 1-394: gabriele
scrittura, all'ultimo si risolvè di bere e mangiare senza eccezione. baldinucci,
-a me mi basta di mangiare, di bere e di andare a spasso. non
fina mai; massimamente del mangiare, del bere, che non ne puoi sì disfare
trattone 'l sugo, e sia dato a bere allo infermo molte volte per dìe e
, tutta si volgea indietro, volendosi bere i labbri e mangiare la lingua del
, ma per 11 superfluo mangiare e bere. galileo, 1-1-184: non però
ogni qual volta ella farà disordini del bere e del mangiare con soprabbondanza, sempre correrà
vogliono che si nascondano: quindi bisogna bere a sorso a sorso il disragionamento altrui
. segneri, i-614: se non vorrai bere un tal calice per amore, lo
tal calice per amore, lo dovrai bere anche a tuo marcio dispetto. baretti
. tanaglia, 1-843: questo per bere è vin di gran diletto / e
sul tavolo tre bicchieri e mi invita a bere. -assol. in pittura e
lei: dammi uno poco a bere. affrettantesi, dispuose la secchia dell'omero
corporale, sì come per mangiare e bere e fatica e tutte somiglianti a queste
16-viii-333: le romane antiche per lor bere / contente furon d'acqua: e
vogliono che si nascondano, quindi bisogna bere a sorso a sorso il disragionamento altrui
le vene diseccate dal fuoco, chiedea da bere, e per rinfrescarmi e per godermi
ottimo, ii-449: la natura di questo bere vino è tale, come quella dell'
le parti interiori, e tanto più bere richiede. crescenzi volgar., 3-18:
acqua, dove i condannati andavano a bere, e spesso coi coltelli contendevano per
della gola, che si suol dissolvere con bere cervogia, mescolata con butiro fresco.
domeniche operai con le loro donne a bere e sollazzarsi in una casupola a distanza
xiv-375: il mio stomaco col gran bere si è distemperato. ho perduto affatto
/ meravigliosi a l'ime acque per bere. gentile, 3-260: la gioia
cavallo sudato e riscaldato venga offeso dal bere e dal mangiare, sì che divenghi
ii-220: e quindi a casa, e bere alla distesa / senza pigliarsi mai noia
: / accanto aveva da mangiare e bere, / e gli occhi distillava in
cupida. si ha l'impressione di bere un distillatissimo tra i fumi d'una
dell'ateismo, con dar- vela a bere per medicina. io ho solamente preteso di
uomini di angoscia il vedersi portare il bere in un bicchiere spesse volte troppo picciolo
tanta disuguaglianza di sete esser forzato sempre bere con la stessa misura? proverbi toscani,
vene diseccate dal fuoco, chiedea da bere, e per rinfrescarmi e per godermi
prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto bere, o se mi sarebbero convenute più le
quali docciano a sgorgo, per dar bere. burchiello, 28: stagneratti il
roccia, in modo che ci si poteva bere come a una cannella. il doccio
sileno... se i vasi per bere il latte eran pieni, sileno gli
maggiori e bacini, s'invitavano a bere l'un l'altro. g. a
-puro (l'acqua: perciò buona da bere e utile per gli usi domestici e
che ella, nel confortare lui a bere, non beveva però essa mai;
diterminò d'ucciderlo, e diegli a bere veleno, del quale il giovane morì
sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello la pericolosa gioconditade
e pigro a la chiesa; sollicito al bere, pigro a l'orare; vigilante
arienti, 246: l'invitarono de bere; e lui, per l'affanno recevuto
hanno solamente bisogno del cibo e del bere, e dove è pane e acqua
draghi volanti che vanno nell'aria a bere la elettricità. cantoni, 313:
... e nella aurora danne a bere con siropo rosato. crescenzi volgar.
falsi testimoni, entravano nei caffè a bere la cioccolata. -con riferimento ad
tozzi, iii-349: le pecore scesero a bere... il pastore picchiava le
. fannone ancora gli indiani tazze da bere e molti lavori, intenerendo con esso
aromi. giamboni, 65: il bere di soperchio fa la bocca fiatosa,
seneca volgar., 3-22: il sezaio bere è quello che più diletta a'bevitori
carezza il tuo cuore col dolce / bere e ricrea, desinando con lieta corona
fragranza del moka. -vizio del bere. fra giordano, 3-208: a
amanti rovinati. -dedito al vizio del bere, ubriacone. -anche sostant.
di ubriachezza, che nasce dal troppo bere; illogico, incoerente; sfrenato (un
: ginevra parlava di tlasciarsi andare » a bere « qualcosa di forte » eccitandosi,
che possa ebriare. -rifl. bere vino o bevande alcooliche o eccitanti fino
coppa dell'amore. -vizio del bere. giamboni, 126: la ebrietà
/ della notte stellata a un tratto bere, / con tale ebrietudin di piacere
o inclina al vizio del bere; che ha contratto l'abitudine di
di ubriachezza, che è provocato dal molto bere. buonaccorso da montemagno volgar.,
ancora perché la vecchiaia concede più di bere che di mangiare, il nostro piovano
: tepida schiuma: non par di bere. -irritare, provocare infiammazione.
certa edificazione semplificante vorrebbe darci a pur bere. = voce dotta, lat.
vermiglia / così larga nel ridere e nel bere, / e il volto quadro,
19-56: a lungo andar d'un efferato bere / il gran rifiuto è frutto,
che tanti anni fa lo forzarono a bere una bottiglia d'olio di ricino e
oppressi da vari morbi del corpo a bere questa saluberrima aqua porretana, che se
, dal lat. embasicaetas 4 coppa da bere, cinedo '(petronio),
bartolini, 15-128: le darai a bere un poco di segala cornuta, oppure
cose false o esagerate; dargliela a bere, fargli promesse vane. -empirsi di
della lava pietrificata che d'ogni a bere tre bicchieri di garo. marino, 346
calandra, 125: menica portò da bere; e s'intavolò subito una
di bronzo, dall'altra una tazza da bere; e dietro alle spalle un fardelletto
la beatitudine dell'uomo era in mangiare e bere e in lussuriare. questi fuoro i
guerriero per cantare una ballerina, e bere vin di sciampagna in compagnia di femmine
, 3-69: se ne andò zoppicando a bere l'erba- bianca da compare pizzuto.
sogno mostrata, e dato il sugo a bere a'fediti, guarendo, col rimanente
e questo era suo cibo e suo bere. a. pucci, 4-272: erbette
noi credenti /... / di bere e di mangiare a due palmenti,
perdeva all'osteria; / talché tra il bere e tesser ben d'età, /
per aver la lingua legata dal troppo bere. giusti, 4-i-203: veggo un
michel di landò, un masaniello, / bere al fiasco di giuda e perder terre
cenere infuocata dentro le cantine / a bere il vino all'anfore. bocchelli,
esagerazione, signor, per esagerazione. bere una bottiglia al giorno è come bere
bere una bottiglia al giorno è come bere acqua. levi, 1-54: se fossero
, tanto nel mangiare, quanto nel bere. vico, 170: lo studio delle
il lusso degl'italiani, che potendo bere il propio vino a buon mercato, bevono
necessari que'd'esculapio: cioè per soverchio bere amma lare e seguirmi al
giare (o anche da bere); commestibile (e viene
m'è rimaso se non quel di bere, / del qual me n'abbi iddio
esecrazione votati di non mangiare, né bere, fin che non l'abbiano ucciso.
rifiuteresti, se i cibi e 'l bere e gli esercizi e li ripesi disordinati avessi
dell'esofago, in pochi giorni col bere moltissimo siere fui risanato. di breme
e chiari in apparenza, / dona da bere all'oste ricevuta, / non avvisata
, se n'andavano così o per bere o per infronzolarsi. baldini, i-402:
qual condizione n'è seguito che il bere a questo modo sia divenuto bere per
il bere a questo modo sia divenuto bere per convenzione, la qual maniera d'esprimersi
d'esprimersi per la frequenza di cotal bere fra quegli stravizzi divenne poi classica nella
m'è rimasto se non quel di bere, / del qual me n'abbi iddio
però sono intenti al mangiare, al bere e non ad altro. soderini, iii-432
alti e i fiori rimanevano estatici a bere la luce, senza un palpito.
« costui molto studiò, dàgli da bere ». tasso, n-ii-75: sovvienimi
: del cibarsi estinto / e del bere il desio, d'almo lieo / coronando
nelle private che a mangiare o a bere non riesca. in questo i denari
calde, che altrui s'astiene dal bere in estrema sete, non vi avendo luogo
assetato circa di quaranta volte domandò bere alla propria madre. savonarola, 19:
di perfetta etade, gli si dia bere a sua volontà, e poi d'amendue
parlava di « lasciarsi andare » a bere « qualcosa di forte » eccitandosi,
passaggio per letè, combinato col dolce bere ad eunoè, è tale che l'
con quella commediola egli sperava dar a bere ai gonzi di non essere un egoista,
/ mangio rispose, perc'ho a bere assai. bocchelli, 13-82: -
sonni, astiensi dal soperchio cibo e bere, acciò che lo intelletto sia più
d'almavilla: chi vi ha fatto bere coteste fagiolate? 4. figur.
di mangiare una fetterella di salato e bere un bicchiere di falerno nel portico del
, anche a lui fu data a bere una coppa, dalla quale la sua virtù
... prendere il mangiare o il bere sanza benedicere, o fallare i digiuni
e chiari in apparenza, / dona da bere all'oste ricevuta, / non avvisata
prometto, signori miei, che farò bere agli autori di quest'ottimo caffè alla
: i giuramenti falsi li pigliava come bere un uovo. 16. fraudolento,
falsi testimoni, entravano nei caffè a bere la cioccolata. -falso amico:
, li famigliari che quivi venivano a bere non avendoli veduti. stefani, 7-57• dove
assai famosa / gente, che a bere è peggio delle spugne. note al malmantile
] in pasture aqquidrinose per poter continuamente bere e rimanere nella fanghiglia, cavare i
il dormire, il mangiare e il bere, divenne magro, malinconico e quasi
, / e lui daremo ben mangiar e bere, / e tu recarai del to
gozzi, i-24-88: s'ella volesse solamente bere, / quando rasciutto fosse il botticello
marito per aver permesso a luisa di bere troppo caffè. -dare una risposta;
la sera imbriacato, perché volse fare a bere quella sera con tutti e'tedeschi che
non ama che chi non mangia possa bere un bicchiere. lo chiama ubriaco.
questo era suo cibo e suo bere. libro della cura delle febbri, 1-15
, 4-248: -poi ce ne andremo a bere. -e dove? -alla beatissima
il fastidio e rende più saporito il bere. a. f. doni, 42
/ nati a mangiar le altrui fatiche e bere. forteguerri, 7-31: l'esercito
case per chiedere un sorso d'acqua da bere, e domandano se volete comperare telline
, il medicamento della sete è il bere, e lo medicamento della faticazióne è
: entrovvi con la soldatesca sazia di bere, e pur già sitibonda, perocché certa
; e, confortandolo cum pietosi prieghi volesse bere quella medicina, ché poi meglio aconciarebbe
e fatturati con materie perniciose, si fanno bere alla povera gente? carducci, iii-24-309
chiabrera, 228: tutti gl'indugi a bere ormai fian mozzi, / febbraio,
nuoce alla operazione naturale, cioè al bere e al mangiare e al dormire e
i sensi, gl'indigeni mi fecero bere tanta quantità di latte, che stava lì
si sia occasion che 'l mova a bere. targioni pozzetti, 8-152: si suppongano
chiedesse, una tazza d'acqua per bere e ristorarsi la bocca febbricitante e per intingervi
unitamente la ragione e il timore, il bere a ant. e letter.
arso, consunto dalla il vederne bere agli altri, che non attendono questo
dentro si troverà, se si dia a bere ad alcuno febbricoso, mitigherà il calor
machiavelli, 793: ad alcuni facevono bere acqua di mare, ad alcuni aceto,
starmi non posso dall'errar mio; vuo'bere la vita / sino alla feccia.
di venire da noi in provenza a bere alla coppa felibrea. = deriv.
e oppressi da vari morbi del corpo a bere questa saluberrima aqua porretana, che se
/ schiocchi a non dir che non volean bere. pareti spesse e lignificate o, in
vero sovrano, che ci ha invitato a bere nella sua dimora. il più ricco
non pare -; / di non bere nel me'cor fui fermato. fra giordano
nell'età presente, nella quale nel bere più si attendeva alla vanità della bella
della bella creanza che alla sostanza di bere con soddisfazione, affatto era mancata la
ii-191: 'calice '. vaso da bere non arrovesciato, altrimenti detto a ferraiuolo
tiranno. moravia, xi-156: andiamo a bere qualcosa per festeggiare questo nostro incontro.
per sete, / invidiando agli assetati il bere, / disecca i fiaschi, onde
. sacchetti, 108-8: per potere bere meglio, prese una fetta di carne salata
pane, quando asciolve di uove da bere. -fettolino (sm.)
di cedro inzuccherata, aveva chiesto da bere. targioni tozzetti, 12-5-237: tali schiacciate
e del vino dorato di albano da bere. deledda, iii-912: arrivò, dondolandosi
dì son usi di mangiare e di bere; tegnendogli noi in bistento e digiuni,
, 1-119: che non solamente vasi da bere d'ogni sorta, ma e fiasche
. portasi in viaggio a uso di bere. nievo, 135: la caccia mi
prima sera, e voi darete loro bere. boccaccio, dee., 9-8 (
michel di landò, un masaniello, / bere al fiasco di giuda, e perder
malmantile, 11-48: quando alcuni voglion bere insieme un fiasco di vino, e
e s'intende: chi vuol accordarsi a bere e pagare ciascuno la sua parte?
-a questo fiasco s'ha a bere: con riferimento a una situazione a
.. a questo fiasco hai a bere, se tu vorrai stare a mio pane
il viver suo, e tale nel bere e mangiare il suo valore, e sì
. giamboni, 65: il bere di soperchio fa la bocca fiatosa e
idem, viii-501: diedegli autoritade di bere in vasi d'oro e di vestirsi
; e diedergli mangiare del pane e bere dell'acqua, e uno pezzo di fiche
leonfanti alla battaglia, si danno loro bere molto vino, e vannovi più volentieri
gli venne voglia e chiese un poco bere: / e'malvagi giudei fecer venire
. giamboni, 8-i-242: vanno a bere al fiume d'eufrates, là ove
è non manducare carne, e non bere vino, o altra cosa per la quale
e nell'alte torri, discende a bere a'fiumi. l. bellini,
/ e chi alberga e dà mangiare e bere / a più ragion di cattivi figliuoli
nati a mangiar le altrui fatiche e bere. fogazzaro, 5-60: a castello
è maggio, la gente viene per bere le acque. ma per molti è
le nostre taverne a mangiare et a bere, ma per non avere altro ricetto
filotesìa, sf. invito a bere, brindisi. carena, 2-67
greci la ceri monia di bere alla salute dell'uno e dell'altro.
i greci la cerimonia di porgere da bere od invitare a bere l'amico,
cerimonia di porgere da bere od invitare a bere l'amico, bevendo alla di lui
caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere: o buon principio, / a che
confortative e ristorative, e dagli da bere di fini vini temperati. boccaccio, dee
dove se ne stava con lei a bere un pessimo caffè. -finestra a
in cristallo, e fame vasi da bere in cento mila foggie diverse, e d'
bianco da siena, 136: donale bere [all'anima] d'un sì
più nulla da mangiare o da bere. buzzati, 1-78: otto bottiglie stanno
., 3-12: nel mangiare e nel bere aveva un modo finito da desiderio naturale
boschi foltissimi, senza mangiare o bere per lungo tempo...
11-14: di far vin soave a bere ammaestrano i greci in questo modo. torre
voi stesso, e non cercate darmela a bere colla vostra fintaggine, caro simone
, e la cipolla / del largo bere irritatrice, e il fiore / di sacra
sì dilicato e sottile che si sarebbe potuto bere co'crivelli e con le fiscelle senza
tanto che dell'acqua si servono soltanto per bere, e così fiera che tengono serrate
nell'autunno, egli dicea, convien bere per far onore alla vendemmia gioconda..
nell'autunno, egli dicea, convien bere per far onore alla vendemmia gioconda,
mai fondo / infin che qui a bere non verracci / il miglior cavalier di questo
, 7-n: così per celia cominciando a bere, / dagliene un sorso, e
insaziabilità, sia nel mangiare o nel bere, sia nell'acquisto di ricchezze, di
. carletti, 55: per bisogno del bere non mancano fontane publiche per le piazze
collegi e furono in tempo di poter bere a tutti i fonti delle scuole metodiche successive
ghiotto formichiere. - per lui è come bere. = deriv. da formica
era caldissimo, e il fornimento di bere e mangiare de'fiamminghi (che poco possono
/ -aresti tu da mangiare e da bere? / e pàgati in sul'asse
forse, invece del caffè, volete bere qualcosa di forte? cardarelli, 1-124
meno a lavorare che a mangiare e bere e rider forte, gagliardamente. -con
. abbondantemente, avidamente (mangiare, bere); smodatamente, eccessivamente (fumare)
e fortemente riscaldato non dee mangiare o bere alcuna cosa. varchi, 18-1-129:
di lui gliele dava, gliel fece bere. giorgio dati, 1-1: augusto
-avidità, voracità, intemperanza (nel bere, nel mangiare). lalini
giorno, ii-254: al cibo, al bere, / all'accoppiarsi d'ambo i
-avidamente, smodatamente (mangiare, bere). giamboni, 10-42: guai
. silone, 4-51: lo forzarono a bere una bottiglia d'olio di ricino e
grande schifezza non si poteva né vedere né bere. f. negri, 91:
affogo di sete, / e di bere acqua di fossato o fiume, / quando
tanto fracasso contro gl'italiani che amano di bere qualche sorso di vino francese? monti
riva erbosa, / o filli, a bere invita / ostro vivo di fragola
francescana, si contentava di mangiare e bere all'alemanna. negri, 2-739:
moresca, / ma volse far nel bere alla francesca. da porto, 1-139:
annunzio, iii-1-621: malinconia / è bere alla tedesca, / madonna, sfringuellare alla
, 63: se pure talvolta vogliono bere qualche poco di vino, non potendolo
qualche poco di vino, non potendolo bere con quella franchezza colla quale si beve
. maffei, 305: su che a bere io vi disfido, / a la prova
: / risciacqua que'bicchieri e dacci bere! 12. franco muratore o
, iii-164: ognun che bee non sa bere, perocché altro ci vuole che tracannarlo
-bere freddo, mangiare freddo: bere o mangiare bevande o cibi non riscaldati
cibi e di tali vini, ed il bere freddo. redi, 16-vi-179: gli
buon vini,... incominciaro a bere alla tedesca, e frenguigliare alla grechesca
prevenzione di tempo, cioè mangiare e bere innanzi l'ora;... frequentazione
14-55: degno è il nostro salvatore di bere nella via, non per modo di
sale condiziona il gusto al diletto del bere. = deriv. da frizzare
d'annunzio, iv-2-263: ognuno mesceva da bere all'insidiato, a cui quel buon
rienzo] si contentava di mangiare e bere all'alemanna; ché « assai vino,
una prelibatezza, su cui si poteva bere... il vinetto nostrano.
il volo in brigata e vanno a bere... allora nuovamente cantano, e
m'è rimasto se non quel di bere. 8. locuz. pagare
dilatarle nell'ampiezza accogliente della notte; bere, ansimare, spogliarsi. 6
ne dovesse pigliare. -non mangiare o bere determinati cibi o bevande; non prendere
: ma soprattutto si fugga il soverchio bere del vino. g. del papa,
, iv-177: bel gusto! mangiare, bere, dormire, fumare, star a
ottimo, ii-449: la natura di questo bere vino è tale come quella dell'avarizia
e le parti interiori e tanto più bere richiede. gelli, i-119: [gli
, 16-iv-194: anticamente i condannati a bere il veleno erano soliti di lavarsi avanti
, sanza far frutto, avete bene da bere e ben da mangiare. bembo,
soderini, ii-231: si dà a bere a coloro ai quali si dee segare
artifici / meravigliosi a l'ime acque per bere. pea, 7-119: schizzò fuori
era andato all'osteria della guarda a bere un gotto. pratolini, 10-73: ceravamo
. -dare da mangiare e da bere, provvedere alla pulizia, sistemare il
all'asino] né mangiare, né bere, né fare nessun governo. garzoni,
-aprire troppo il gozzo: mangiare e bere senza moderazione. g. f
: con due foglie d'alloro e bere al pozzo, / ch'è quanto apollo
. (gozzoviglio). mangiare e bere smodatamente in allegra e chiassosa compagnia;
genere, special- mente il darsi al bere eccessivo del vino e degli spiriti,
: accettare l'invito a mangiare o bere. panciatichi, 131: t'offro
i grandi buoi / uscivan lenti a bere trasognati. g. raimondi, 3-206
all'osteria quando si è chiesto da bere: non si aspetta un gran vino
, e cortigiani e prelati ne potriano bere, ma sono in generale vini da
, 119: poi venne il vizio del bere, e quante non ne disse di
stato tirato mentre si eran fermate per bere, e che sono scampate, d'
nostri prendeva confidenza con la città, per bere ancora una grappa ai caffè del centro
boschi o dare ancora una volta da bere. bartolini, 5-178: io credevo
conti;... siam tre a bere... io béo pochissimo; ma
nuda nel letto, le dii a bere un poco d'acqua di legno, le
n'andò, ridic- chiando, a bere i suoi soliti quattro ponci della sera che