fè, gli ha fatto guerra. benzio, xxxvi-143: tu de le noie mie
la candidissima gola, subito ammazzò. benzio, xxxvi-143:
e quasi per compassione ne lagrimò. benzio, xxxvi-144: lasciommi (ah misero
un'attrazione irresistibile e distruttiva. benzio, xxxvi-141: o de le luci mie
ogn'altro martir rivolt'è in gioia. benzio, xxxvi-143: tu de le noie
-con riferimento al sommo pontefice. benzio, xxxvi-142: viene a le sante case
ora il più venerato è bacco. benzio, xxxvi-145: santa onorata dea del
, docile (un animale). benzio, xxxvi-143: sì cruda sei verso l'
lacrime. -con sineddoche. benzio, xxxvi-144: lasciommi (ah misero)
(anche la grazia divina). benzio, xxxvi-145: santa onorata dea del ciel