in un vero museo, con quadri ben spaziati, pareti chiare; esposti e
vi credete in terra possedere / quel sommo ben, che solo in ciel s'accatta
ed utile, se prima non si è ben definito 10 scopo cui si vuol arrivare
per accrescere petrarca, 23-164: ma fui ben fiamma ch'un bel guardo la velocità
accendono. ariosto, 26-103: come ben riscaldato arrido legno / a picciol soffio
accende sopra i tetti di rossi riverberi di ben gala. 12
petrarca, iii-2-125: se non fosse ben ver, perché 'l direi? -
piccoli centri gli animi anche per una ben che minima causa, si accendono rapidamente
: la marchesa si avanzò incontro alla ben venuta; ch'era già allo sportello e
pensando: / « io veggio ben l'amor che tu m'accenne ».
: il sacerdozio comprese, e smorzò ben presto l'accensione per gl'inni sacri
quella misteriosa loro scrittura, e ben iscolpire e battere col suo vero suono
, 2-265: questo era un cavo e ben disposto legno, / che con nervi
, se non quando l'astrolabio è ben certo e ben compiuto. foscolo, ii-2-28
quando l'astrolabio è ben certo e ben compiuto. foscolo, ii-2-28: definizioni
non raggio solamente, ma vivo e ben condotto ritratto di quell'originale eterno della
aura de l'acceso ingegno. / avrei ben io d'infame eterna stampa / segnato
intesso / norma, che fida il ben oprar mi mostri, / fan che in
di scure. oggi sotto la forma ben nota se ne ornano gli zappatori o
accètto2, agg. accettato, gradito; ben visto; caro. bibbia volgar
fare mentre ch'io vivo, ogni ben che tu fai t'è accetto. scala
facendo sì che il capo sia alle ginocchia ben presso; e si acchiocciola anco posando
ha ch'industre man qui tessa / di ben filato acciar gabbia o voliera. d
d'acciaio. machiavelli, 682: ben ch'io non abbia molti denti,
. francesco da barberino, 15: ben save'[= sapete] che 'l senno
conv., i-x-13: chi vuole ben giudicare d'una donna, guardi quella quando
a questa frale / vita sovrasta, è ben ch'ivi m'accada. baretti,
. redi, 16-iv-418: voi mi stimate ben gonzo e ben melenso, mentre credete
: voi mi stimate ben gonzo e ben melenso, mentre credete che io non mi
: tu vizio, accidia, a cui ben fastidioso, / operar è nemico.
7-116: riprende coloro i quali accidiati di ben fare vengono meno, e lasciano di
accinto, / ch'ogni sustanza di ben m'abbandona. meditazioni sopra l'albero
, 3-5-123: certe femmine scaltrite, / ben accorte e accivettate,...
il satiro... l'acciuffa ben forte per le chiome. soffici, iv-146
coda, immergetele nell'uovo sbattuto e ben salato, poi di nuovo nella farina
dio ci t'ha mandato, e serai ben accivito; però che io ho per
l. bellini, 5-2-373: ben tosto ravvedutisi i popoli acclama tori di
è la forza dell'uso che ben pochi, io penso, usano la voce
gelosia]. poliziano, i-2-3: ben de'lieta godersi / l'aura,
alla difesa. settata, iv-79: ben disse isocrate... esser corrotti già
l'altro artigiano, / la venne molto ben raffigurando. n. franco,
lodevole e sicura si è quella di ben rappresentare nel più eminente lor grado i
fu bene sparvier grifagno / ad artigliar ben lui. s. maffei, 5-4-179:
spietata. petrarca, 69-1: ben sapev'io che naturai consiglio, /
michelangelo, ii-3: esempio è di quel ben che 'l ciel fa adorno, /
arctofilace..., che, sì ben smaltato di stelle, guida il carro
ho detto tutto quello che sapevo di ben di voi; che siete sano, arzillo
ascendente sull'animo di cesare '. è ben detto? sa di discendono anch'
zia in ascendente? anguillara, 6-99: ben ebbe il suo ariosto, 36-61: l'
altezza. tasso, 6-iii-173: e ben di virtù mirabil opra, / e degna
, quasi tutta pianura; perché, se ben si sale e si scende spesso,
serafino non aveva altro che il nome ben disposto per l'ascesi sacerdotale. b
ricollocarsi ai loro luoghi, si facessero ben piallare ed asciare dalla parte sulla quale
dalla parte didentro [bisogna] asciar ben le botti, le quali vogliono essere nelle
, 5-8: non si sa- zioron ben asciolvere, / volson ancor desinare. grazzini
panzini, ii-708: quando avete ben lavorato, ecco: o è
, / che formidabil fora / a ben spalmata nave? michiele, iii-480: passa
, delle quali sendo voi consapevole, era ben che mi diceste il vostro parere,
tu riconosci la voce mia, io son ben dessa. idem, dee.,
i voti miei fossero in cielo / ben ascoltati, lungo spazio in terra / sarebbe
de'festeggianti niuno riposo conoscevano, e ben che febo co'suoi cavalli si tuffasse nelle
. marino: 7-186: ei se ben non è cigno è tal poeta / che
cigno è tal poeta / che meritar ben può questa ventura / d'essere ascritto infra
figur. bembo, 1-253: ben devrebbe madonna a sé chiamarme / su
àsinesca fava, / che un tal ben chiaro e ben pulito ingegno. c.
/ che un tal ben chiaro e ben pulito ingegno. c. gozzi, ii-169
, da mezzi dottori, peggiori, ben si sa, che gli asini integri.
quivi ha valle e montagne, e ben vi si truova bestie salvatiche, sì come
lupo e d'asino; e n'è ben antichissimo il costume. 7.
g. m. cecchi, 8-5-7: ben mi vorresti dare a credere che gli
vero rimedio. baretti, ii-138: ben potete risolvervi a tornare così da capo
principio dargli, il luogo elegga / ben lieto e molle. mattioli [dioscoride]
quello che si fosse, inciprignire, giudicai ben fatto... di dovergli rispondere
aspergo, / che sol per lo tuo ben ti chiedo albergo. idem, 13-93
cristiani a suo poter resista; / ben ch'altre volte ha di lor membra
un detto d'alcun dolce asperso, / ben mille volte ripetuto e mille / nel
miei! o aspettabile giovane, tu sia ben venuto. = comp. di
, / e punire in un dì ben mille offese, / celatamente amor l'
tesoro volgar., 7-70: quegli è ben ricco, che si tiene appagato;
aspetta un poco: / ch'è ben tra noi, che ti saprà convincere
83: fa di mestiero di ben risolversi a tempo. chi tempo aspetta
nel mio solito orgoglioso fanta18- 29: ben caro giungi in queste chiostre amene, /
7-182: e di vero, se noi ben pensassimo il aspetto ha molto meno
ombre ascosa. delfino, 1-103: ben veggio che il tuo cuore / non
e la face. idem, 13-23: ben ha tre volte e più d'aspro
/ nera è tutta di gente, ben che il cielo / sia coperto, ed
s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'il fiero ardor più sempre abbonda,
donna detta erato, e quella cacciata ben tosto,... lo rifuggito vonone
la propria vita, che le lettere ben assaggiate. targioni pozzetti, 12-4-11: assaggiata
molto maggiori? leopardi, ii-381: ben può il musico modificare in assaissime guise
risoluzione assalire un campo nemico, senza averlo ben prima riconosciuto? segneri, ii-166:
pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni eletti / dal
di poco quell'assassina! e quanto ben fatta! -come vezzeggiativo antifrastico.
asse e travi, / e di bronzo ben saldo armati legni. dottori, 1-446
colle, o in piaggia assiede / ben cerchi, e guardi. idem, 12-48
assedio; perché il luogo fu e ben sostenuto di dentro ed opportunamente anche soccorso
... / cotal infermità sa ben sanare, / e leveratti alfin da questo
guittone, ii-226: ché castel ben fornito / e non guare assalito
fenomeno). guittone, ix-54: ben ho del perdon fede, / tanta ragion
, / alternando ogni dì, la ben guardata greggia. manzoni, pr. sp
di contraria sentenza. 4. ben determinato, preciso. stelliola, 1-68
tu m'assembri. michelangelo, 157-9: ben la pietra potrei / per l'aspra
ne pigli asempro. fazio, ii-29-29: ben vo'che quello che or ti dico
a ricordarlo / quando i signor nel ben si fan superbi. boccaccio, v-35
, da'quali / assempro prende ogni ben retta torma. paolo da certaldo, 61
rinchiuso, al sicuro, in un luogo ben fortificato (col proposito di difendervisi tenacemente
se pericolo c'era per essi asserragliati ben bene dietro due pertiche di fossato, più
utilitarismo, il quale non è punto la ben legittima teoria dell'utile ma l'asserzione
lancia il secondo [dardo], e ben la mira assesta. -assestare un
addirsi. ariosto, 20-122: sì ben -disse zerbin -teco s'assesta [la
pass, di assestare), agg. ben regolato; sistemato, aggiustato, accomodato
un certo ondeggiare del seno, nel ben assestato respiro, la bric- concella!
. fazio, i-12-53: deggio seguir ben mia matera / e del caldo disio
, ii-179: assettinsi adunque l'aie ben lavorate di terra minuta e grassa,
. sacchetti, 2-10: essendosi molto ben pettinato, e assettata la chioma sotto
; elegante, adorno; ravviato, ben pettinato. - anche al figur.
si apparecchiarono da più d'uno barche ben corredate. asseverante (part.
il romito, lo servì con tanta ben mascherata amorevolezza,... ch'
al campo al fin disegna, / ben che la via trovar non s'assecura.
non posso esser più lungo, se ben averei un mondo di cose da discorrere
ed io, pensando forte, / dottai ben de la morte. /..
13-16: or questo udendo il re ben s'assecura, / sì che non teme
pregan fine, / per cui la gente ben non s'assecura, / onde 'l
petto acceso volve; / ma non ben s'assecura o si risolve.
supporre che una semplice oncia di proprio ben digerito e sminuzzato chilo o latte..
consenso della plebe »... significano ben altro che assistenza passiva e macchinale:
tu lo meriti, perché hai il cuore ben fatto. tommaseo, iii-421: fui
efficiente. gazola, i-673: per ben comprendere la forza e ravvisare la minutezza
legni onde s'innalza e cresce / la ben composta mole. pavese, i-92:
5. figur. disus. rendere ben persuaso. g. m. cecchi
cecchi, 437: e'vollono / assodarvici ben, ch'e v'han per rigido
gli archi. guglielmini, 1-57: ben è vero che il maggior peso assoluto de'
/ turbato più che minaccevol volto, / ben ti si legge che, se carlo
bestie poco feroci, ma si fanno ben conoscere nello strangolar leoni e sbranar elefanti
asomata / la natura v'avesse / ben vi dia rimembrare / ca di mal fare
/ ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga. idem, par.,
4-2-291: il mondo infermo che al ben fare assonna. tasso, 16-75:
. nievo, 8: percoteva poi ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni
cinque canti, 4-38: questo so ben, ch'io fui dal mare assorto
, / e 'l sole abbaglia chi ben fiso 'l guarda, / ne lo sfrenato
m'inganna, / tu ti se'ben fornito. / felice la tua canna,
già detta maniera si fanno di liquori ben superati dal caldo lique- faciente materia equale
ii-52: 11 suo vistoso patrimonio fu ben assottigliato. soffici, ii-22: anche
ha tesi diversi lacciuoli, sì che ben ci conviene assottigliare per campare. idem
umano è del tutto incognito, ma ben da profonda e densa caligine adombrato,
chi appoggiarsi. marino, 6-116: ben tirato un profil nel mezzo a punto
è cosa malefica da meritare il bando delle ben gover nate repubbliche: assurdità
! capellano volgar., i-217: ben fa il cherico e 'l laico se
una colonna / lunga dentro un'astierà ben pulita, / dove altre aste d'ulisse
compagnia, / che son sette regine ben ornate: /... / la
l'astinenza è quella virtù, la quale ben che da sé non sia grande,
(astore maniero era detto l'astore ben addestrato). in italia si incontra
re udì la risposta..., ben conobbe il suo volere occulto, e
cui usciva la ronda, ma sono ben pochi gli effetti di quell'atmosfera che vi
semplicette astringe. idem, 6-i-46: conosco ben, che quanto io dissi / fu
popolare). carducci, 955: ben vieni, o bell'astro d'argento,
. per la esperienza che a ben giudicare in essa si conviene; e ancora
dipinto le cose tanto disoneste, e ben composte fra loro, facendo testimonio l'
. idem, purg., 11-34: ben si de'loro atar lavar le note
non deve essere ateo. ma risulta ben chiaro dalla lettura del testo, che ella
i-137: una di quelle tele d'aragni ben ben sottili, che l'aria,
: una di quelle tele d'aragni ben ben sottili, che l'aria, il
atra pompa del tuo feral corteggio / ben tutta in me tu dispiegasti ornai. leopardi
nasce maggior suspicione di eresia, se ben in sé fosse minore. vico, 569
concetti del tuo e del mio ben distinti..., punto attac
sopra di ogni altra cosa che sieno ben guemiti di sane e robuste barbe, essendo
parti che il componevano... e ben s'imprime nella memoria il quante,
1-15 (i-162): onde avendo ben attaccata la scala a lo spago,
meno a poca distanza di tempo. ben fatto che mi stiate discosto, se
principio paia ch'e'si peritino, ben tosto fannosi impronti e si attaccaticci,
parti che il componevano... e ben s'imprime nella memoria il quanto,
polipo nella narice, e dopo averselo ben assicurato, contorcendo e traendo, staccò
quello dell'oste di san vigilio che ben m'attaglia, amorino tapinelli. pea
ha conservato. viani, 14-422: ben proporzionato di membra, chiuso nella divisa
alberti, 161: scelgano tutte le ben nate e bene allevate fanciulle, el qual
ruote, / quei godria doppio ben. leopardi, i-1312: il verbo
a l'altro: -egli è ben grasso. - / e quel rispose:
attempatèllo. firenzuola, 136: è ben vero che talvolta la mattina ragionandosi tutt'
. idem, purg., 13-77: ben sa- pev'ei che voleva dir lo
se tu prolunghi l'o- pere di ben fare, tu sarai come lo villano,
, inf., 19-122: i'credo ben ch'ai mio duca piacesse, /
inteso, / supplicò il re che fusse ben atteso. 6. ant.
'attient'un poco 'e 'ben farò 'caccia altrui fuor di guadagno
/ attentissimamente, e tutto quello / ben capirai ch'io ci ragiono [ecc
v'ho speso in una bene attenta e ben continuata lettura tutta quanta la più preziosa
sono punto disdicevoli a un giovane ben nato, purché non s'ingoino
le armadure e le armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto
. pronto, preparato con cura; ben fornito. lato di schioppettate. moravia
dall'una parte e dall'altra le ben attesa / d'ogni vivanda, e non
8-51: il busto, atticciatèllo e ben rilevato come di creatura nobile e ben pasciuta
e ben rilevato come di creatura nobile e ben pasciuta. = deriv. da
corinzia [la colonna] struttura, alto ben trenta / cubiti sale enorme e si
. b. davanzati, ii-285: ben si sa che anche cicerone fu appuntato
. castiglione, 312: fu tanto ben divisato di panni ed acconcio così attillatamente
: l'ordine si dipinga giovane bello e ben vestito, tutto attillato. salvini,
, / per un attimo sol di ben presente. i. nelli, 9-2-4:
. negri, 2-698: voglio tenermi ben desta, occhi aperti, orecchi tesi
più avante, / sì che la faccia ben con gli occhi attinghe / di quella
perché lo lebbroso l'attinga? che ben vedi ch'egli l'attigne, e
c. dati, i-394: si scorge ben facilmente chi è inclinato alla poesia,
le armadure e le armi, la ben formata attitudine, la bravura, tutto
della plebe »... significano ben altro che un'assistenza passiva e macchinale:
(iii-319): come colui che molto ben parlava, / ed era in ogni
.], 6- 37: ben sono grandi i meriti della vita attiva;
de'medici, ii-49: e i ben, che son nel vivere acquistati, /
nievo, 8: percoteva poi ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni
atti egregi è sprone / amor, chi ben l'estima. idem, 26-55:
com'io mi fossi caduto, ma ben mi ricordai de l'atto del cavallo,
occhi un dolce atto che ride, / ben che sian chiusi. marino, 321
ad avvicinarsi. manzoni, 16: ma ben di lei sorella / l'accusan gli
all'atto civile del matrimonio. accetto ben volentieri. de roberto, 296: gli
attissimo). idoneo, adatto, ben disposto; abile, capace. iacopone
dante, conv., ii-ix-7: e ben si dee credere che l'anima mia
10 meglio avrei fatto, / egli il ben del cavallo, io del paese,
attorno le uova loro, e la fasciano ben bene. d'annunzio, v-1-441:
hanno scritto,... se ben talora (come dante) forestieri vocaboli
, / e gli altri ch'a ben far poser gl'ingegni, / dimmi ove
avanzamenti del suo uffizio '; dove ben si direbbe: * antonio non fu
la ditta dichiarò il fallimento '. dove ben si può sostituire la voce '
forza. targioni tozzctti, 12-6-29: può ben essere che con meccanismo a noi ignoto
diacciato. baretti, ii-138: ben potete risolvervi a tornare così da capo,
[usate] ogni diligentia possibile in ben armar la cava con archi di muro
le linee, chiare, rare, ben distinte, ben segnate, non intrigate
chiare, rare, ben distinte, ben segnate, non intrigate non attraversate.
tuoi capelli? quando tu gli avrai ben puliti e sparti al modo de'turchi,
appare la nave grande... ben costrutta, guernita di càssero a poppa e
di bologna. boccaccio, i-476: e ben che ogni potere agl'iddii, sì
). algarotti, 3-298: è ben più naturale a pensare che incisa quella
teme, spera, rallegrasi e contrista / ben mille volte il dì nostra natura:
. marino, 7-62: egli è ben ver che 'l suono è sì efficace /
parini, giorno, i-867: non ben felice amor l'alma t'attrista.
che del mal gode e del suo ben s'attrista. leonardo, 2-94: chi
pur ti doglia, che tu troppo ben non ti porti. manzoni, 5:
morirono nel convito, e pertanto furono ben significati per li denti attritati.
queste cose che hai dette, se ben non sono in essere presente attualmente quando
e gagliardia di natura, che giovane e ben compresso portò in religione, itosi logorando
guido delle colonne, ii-166: ché ben è dolze mal, se no
, audace. tasso, 2-67: ben gioco è di fortuna audace e stolto
timor e dubbio di non poter così ben satisfare a questa nobil audenzia in quello
. idem, i-644: ché chi ben incomenza / audivi per sentenza / ched
concordanti, / e nobili stormenti e ben sonanti. bisticci, 479:
con maniere d'ammirabile ingegno; sì ben si combaciano, e augnano, che
, le virtù augumentare, e 'l ben comune conservare. alberti, 39:
volgar. [tommaseo]: si potrebbe ben augorosa- mente trattare.
la domenica venivano i babbi e le mamme ben vestite a visitare i figliuoli. pirandello
colore, / che 'nfra l'altre ben mi pare la fiore. latini, v-269-14
sannazaro, 2-62: così, per ben guardar, sempre n'abondano / in
fine del pontefice... era perché ben voleva la depressione de'protestanti, ma
, a cui le foglie, / ben disegnate, indora il sole; belli /
ruggerone da palermo, 1-6: ben mi degio alegrare / e far versi
par né simil è d'aunore / a ben conquistare / e perseverare. guittone,
iii-2-321: va, / auriga che ben sai come si spinga / il carro con
usignolo. latini, ii-53: ben son amici tali, / che saettano istrali
comperar la morte / a prezzo di ben mille / stragi, ruine, violenze,
l'italica virtute / ponessi il suo ben auspicato nido / ne'sette colli. monti
che nel verno. anguillara, 9-313: ben conosce ella a le stelle diverse,
doversi correre ciecamente, e senza aver ben bilanciate le forze, a sottoporre la
(ad es. nel fieno non ben secco) a causa di ossidazioni provocate
tasso, 2-52: 'l re, ben ch'a pietade / tirato cor difficilmente
gambe e braccia, / ciascun del ben combatter vi si avaccia. roncisvalle,
avante, / sì che la faccia ben con l'occhio attinghe / di quella
prende di tempo avanti non pare che ben si possa provedere per l'avvenire.
falso e malvagio: ma egli è ben conosciuto tanto avanti, che alla tua fama
296: fa che tu avanzi in ben far se ti vuob salvare. tasso,
g. villani, 11-39: ben fu un grande imprenditore di gran cose
ariosto, 34-15: né ti saprei ben dir, di questi dui, / s'
m. cecchi, 7-2-2: io veggo ben che tu / n'hai arrecato l'
] avanzare...: « e ben che 'l primo colpo aspro e mortale
avanza / natura e costumanza, / ben è mirabil cosa. dante, inf.
è bisogno ch'io dica, / ben che sia tal ch'ogni parlare avanzi.
il mio desir non varia; / ben temo il viver breve che n'avanza.
languore e pianto. idem, iv-372: ben tu, mio dio, tu..
, 155-135: pochi anni avanzò ben fiorini secento. piovano arlotto, 93:
mi loda grandemente, / quando di me ben sente; / ma quando no ili
è fatto avaro; / né si conosce ben qual suo desire / paia maggior,
/ falso è quell'or: se ben ei par sì bello, / già per
vince l'avello, / certo so ben che il duol t'aggiunge e il pianto
pascoli, 371: i vermi chiusi ne'ben fatti avelli, / piccole mummie rinascean
, non avente sale, né non ben cotto, viscosità crea. d. battoli
e sagra; / ond'ho di ben più ch'altr'om, più che metra
imola, / un suo cognato; so ben che era medico. -fra persone
già non sono, / che lasci tanto ben che m'è concesso, / e
di tanta bellezza e di tanta virtù ben fatto, che il nostro gran michelagnolo
et al fin di marzo, avendo ben vangato e tritato il terreno dove ha a
modo che ei si dica, sarà ben detto. corticelli, 1-95: io osservo
ii-840: avvi due sorte di coraggio ben contrarie fra loro. mazzini, ii-115
tempo è. boccaccio, i-372: ben sette mesi o più l'ho cercata,
starmi a paro. firenzuola, 476: ben tengo ancor io assai leggier cosa il
che 'l mal bene, e 'l ben si chiama male. grazzini, 3-2-94:
sì ostinato, / che non abbia per ben essere amato? cellini, 1-9 (
, 6-14: molto ricco d'avere, ben costumato e pieno de grande senno.
81: gli inglesi non erano allora troppo ben veduti dal patriziato veneziano; forse per
1-2-88: si governano col mosto cotto e ben caldo di averusti, o vogliam dire
. getti, 14-112: giudicava esser ben ferire i nemici avidissimamente e con grande
fatto avaro; / né si conosce ben qual suo desire / paia maggior, l'
, / quel grado; e, ben eh'armida in lui saetti, / men
. c. dati, xxvii-4-90: poteva ben egli quant'alcun altro fermarsi a contemplar
. bandello, 1-15 (i-171): ben li pre garono che procurassero
. adulterio. latini, i-2854: ben è gran vituperio / commettere avoltèrio
accostandosi alle pendici e agli aerei speroni ben alti, si avvalla in un fondo,
penetrare, le quali se non vengono ben sottilmente avvisate, e ad una ad una
aura de l'acceso ingegno. / avrei ben io d'infame eterna stampa / segnato
io vado a perdimento, / seria ben for di senso / s'io non provegio
provegio e penso / come per lo ben campi, / che lo mal non
perfidie innanzi l'ora; / e se ben l'ali ancor non gli eran nate
è tanto avvantaggio, / che ciascun ben che fuor di lei si trova / altro
. sarpi, i-2-188: questo è ben certo, che lo spagnolo è arbitro
idem, purg., 4-58: ben s'avvide il poeta ch'io stava /
trasfigurata mia persona. balducci, iii-306: ben de l'inganno allor l'alma s'
che quivi aver quelle s'avvede / ben ordinate, al panno le comparte, /
, avvegna ch'io mi senta / ben tetragono ai colpi di ventura. simintendi,
la poesia, avvegnaché il soggetto so ben io qual effetto avrebbe fatto nell'animo
il pensier mio. avvegnaché, come ben disse pur dianzi il mio buon amico
avvelenato. cadetti, 221: bisogna ben guardarsi, che non penetrino cosa che causi
beleze / finalmente e tutte avenanteze. / ben so che troveraggio in voi pietanza.
/ a l'avenente -ò tanto ben voluto. guittone, 138-2: ben mi
tanto ben voluto. guittone, 138-2: ben mi morraggio, s'eo non ho
gregorio magno volgar.], 7-7: ben possiamo noi in questo luogo comprendere per
crespa e brutta; / questo avverrà tri ben. campanella, 1042: ecco la
, 3-48: né livor più, ma ben di lui più dura / la noncuranza
può avenire. boccaccio, 1-398: ben m'ha costui con sottile ingegno recato
prende di tempo avanti non pare che ben si possa provedere per l'avvenire.
era anche lui un uomo anziano, ben portante, vestito completamente di nero,
ed ha molti avventori / colei che ben provvista se ne sta. i. nelli
attenzione per le sue vacche di tenerle ben rinfrescate, frugali nel vitto, col
nostra? della casa, 2-2-84: o ben avventurosamente innamorata gentildonna! l. a
. pier della vigna, ii-114: ben lo terria in gioia aventu- rusa,
parte. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che della
molto era stato aventuroso: tutto tempo ben credevano che fortuna si tenesse ancora a
tutto. tasso, 2-53: aventuroso / ben veramente fu d'olindo il fato,
furo unqua tra noi, / darti ben a ragion titoli e vanti / d'aventuroso
fortunato destin, sorte gradita, / ben spesi lustri, avventurosi errori, /
; / ma l'adversaria mia che 'l ben perturba, / tosto la spegne.
volgar., 317: e perciò che ben s'accorge che i suoi awersari son
m'è piacente / omo, che ben 'n aversità si regge. iacopone, 48-25
, ii-19-42: 'n sua prosperità ogni ben prova, / e ne l'aversità
possibilità avverse e si tende l'intelletto per ben conoscere la realtà in mezzo alla quale
, 698: spesso si vede un uomo ben qualificato sortire [in moglie] una
ripieghi, e con tanti luoghi interni sì ben pensati. g. gozzi,
moneti, 46: al chiacchierar so ben che per natura / voi altre donnicciuole
e 'l canto, / che ad altro ben non ho la mente avezza. marino
nostro pari, timorato di dio, e ben avviato. giusti, i-310: tu
panzini, i-284: teneva uno studio ben avviato di notaio. moravia, xi-
/ s'avvicina così, che può ben porre / e fermare il suo ponte in
la terra dove si fanno non fu ben liquefatta in tutte le sue parti dal caldo
dislega? carducci, 143: ben io vivrò; ché a me l'anima
ala ascosa. idem, 6-i-30: ben veggio avvinta al lido ornata nave /
giov. cavalcanti, 203: io ho ben caro il tuo buono avvisamento, ed
mente durevole. e con tale avvisamento ben procedeitero
sempre più terribil suoni, / avisò ben che repentino insulto / esser dovea de
fiore, 168-3: sì si de'ben la femina avvisare d'assegnar a ciascun
penetrare, le quali se non vengono ben sottilmente avvisate, e ad una ad una
gli scelti eletto. idem, 20-3: ben s'avvisaro i franchi onde de l'
suoi avversari, confortò i suoi di ben fare. boccaccio, v-121: luogo abbondevole
di scrivere in cotesto stato, ma ben che sia contenta di far avvisato monsignor
, accortamente. sacchetti, 164-112: ben sarebbe stato meglio che 'l detto ser
muta voce il signor nostro ardito; / ben che molti vi sian ch'ai fòro
: mancando a saul l'avviso suo, ben vedi che da dio fu compreso nell'
piantare le viti ', non è ben detto; il termine proprio è
metalliche da saldarsi, rendendole vive e ben terse. 5. rifl.
in sul lavoro avvivato, finché sia ben coperto per tutto. avvivatóio, sm
, ma avvocano. beicari, 3-2-103: ben voggio che avete avvocato per me al
un valente avvocato, / un che esprimer ben sappia i suoi concetti. cellini,
; che a taluni è, a ben difendere caldamente, men facile della altrui
e le aquile e altri grossi uccelli ben piumosi e vestiti di molti gradi di
. rucellai, i-m-i-146: affine di digrumare ben bene le parole, anzi che fuori
intesa era - almeno per me - ben più preziosa. banti, 6-41:
fa', s'tu puoi, che sia ben fazionato [il cane], /
taglio, / sia avveduto, e ben vada in guinzaglio. = deriv.
i frutti allora sono maturi che appariscono ben rossi e coloriti, al tocco fatti teneri
, donzella vezzosa, che studi in ben parere, azzimandoti e adomandoti. machiavelli
castello signori del vicinato coi loro ragazzini ben vestiti e azzimati, e con collaretti stoccati
cose. carletti, 148: mancò ben poco che non ci azzuffassimo insieme,
quando il babà è sfornato, se è ben cotto deve avere il colore della corteccia
da lui non si parte; che ben mostra cupido aver poca faccenda poi che
da ippocrate né da galeno, sentivo ben io il mio male. caro,
frate m'ha contato, / sed io ben mi ramento, / che per orgogliamento
questo e ne l'altro mondo. ma ben dico che più ne ha bisogno uno
gran baccalari. firenzuola, 112: vedendolo ben vestito e onorato da molti, e'
da la chitarra, xxxv-ii-424: con fanti ben ritrosi e bacalari. 3
dalle piante leguminose o baccelline, a ben considerare le cose, sono piuttosto una
lui. allegri, 58: egli ha ben del baccello / da vedova, chi
poteva; e quando il filo si era ben disteso, quando il sughero indicatore si
capellan, mi starei cheto, / se ben non gusta mai vitel né pollo.
). 7-2-371: giudicai esser ben fatto di proceder modestamente 16.
inghiottirla o sputarla fuori, ma la tenesse ben salda; e tale sperienza facesse più
sul momento un'aria scorbutica e bacchettona, ben apparirebbe qual è, specchio d'amore
, /... / gli squadraron ben bene / dalla pancia alle schiene.
umana. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che della
lo vide, abbracciarlo: / « ben sia tornato il mio gan da pontieri »
tutti, le secchie e i bacili, ben fatti, nei quali mungeva. pascarella
idrauliche. 5. marin. spazio ben riparato (neltinterno dei porti) dove
, faceva esalare i forti odori a me ben noti e tanto graditi.
a dormire, / sì de'alla femina ben sovvenire / ched ella il faccia star
6-intr. (100): ed è ben sì bestia costui, che egli si
bondie dietaiuti, v-264-32: madonna, ben ho inteso c'a 10 smiro [
dov'è il periglio non vi so ben dire: / i'n'ho veduti qua
4-75: se lo 'ntel- letto tuo ben chiaro bada. landino, 212 [purg
ricovrar potiensi, se tu badi / ben sottilmente, per alcuna via, /
io desidero che colui che mi ascolta ponga ben mente alle mie parole, gli dico
balordo. boccaccio, ii-7-100: ben sapria meglio assai che tu tenerla,
amava; per ciò che ella amava ben lui, né era mai che una candela
; / e v'ebbe alcuna che pianse ben forte. / tra lor dicean con
3. figur. casa comoda, ben fornita, ricca d'ogni ben di
, ben fornita, ricca d'ogni ben di dio. baldini, i-457:
quella altrui, per quanto sia grande e ben fornita. -badìa a spazzavento (
e grosse; di aspetto florido, ben pasciuto, grasso; gioviale, pacioccone
il naso affilato, e i grigi e ben pareggiati baffetti, si andavano ormai rischiarando
.). brusoni, xxiv-840: ben gli dava da pensare il dubbio che
vino, i loro bagagli contenevano tutto ben calcolato, per tutti i giorni del
ciascadun lavora. ariosto, 362: ho ben avuto a'miei dì mille pratiche /
me non l'appiccareste voi. potreste ben dire e ridire, che io non vi
de'quattrini e di bagatini, se ben da una parte sì serverebbe il decoro
dal bagliore / dei tuoi cigli. ben altro è sulla terra. idem, 128
clemente, allora / avesse in dio ben letta questa faccia, / tossa del corpo
modello, d'un bagno penale pacifico e ben tenuto. viani, 14-332: il
o per insegnamento, sì come di ben combattere, e di ben bagordare,
sì come di ben combattere, e di ben bagordare, e di ben cavalcare.
e di ben bagordare, e di ben cavalcare. boccaccio, i-108: tanto quanto
, e si diletta di lacerare i ben costrutti orecchi italiani; e a quelli che
ciancia. ariosto, 312: e ben dimostra che sia mal pratico, credendoti
/ qualche baia, che sa troppo ben fingere. bandello, 2-17 (i-831
bambini, uno dei quali crivellato da ben sette baionettate. pasolini, 1-117: era
deliziosi con entrovi edifici e macchiette assai ben toccate, per quanto me ne sovviene.
vicina alla piazza del grano, ma starà ben poco a non esser più, perché
sono avvisato della malattia del nostro da ben signore; e l'altro, per
discalcio, e quale era strazato, / ben che sian gente al navicar maestre;
. note al malmantile, 2-584: ben ne venga mignamau, ch'ha le
boccaccio, i-107: bella giovine, ben che io sia pieno d'età e
8-10 (333): fece molte balle ben legate e ben magliate, e
fece molte balle ben legate e ben magliate, e comperate da venti botti da
giorno, di avviare i carichi di paglia ben pressata in balle legate col fil di
ci fosse un altro milano. e ben diceva egli il vero, perciò che a
con en- trovi edifici e macchiette assai ben toccate, per quanto me ne sovviene
. barilli, 6-101: si annoverano ben settantadue costruzioni feudalesche, senza contare le
io non ti debbo / invidiar il ben ch'aspettar puoi / del caro ufficio tuo
. cuoco, 1-155: poca forza, ben ripartita,... sarebbe stata
in regola? ». « bisogna ben ch'io ne sappia qualche cosa »,
quattro bastarde. lorenzino, 247: è ben vero che le forze sua saranno
21- 75: « io veggio ben, * diss'io « sacra lucerna,
, ch'ai cor gentile / basta ben tanto, ed altro spron non volli
tenea più per sua, e che ben tosto il divorzio legittimo lo libererebbe di
non sognai; / e s'elle fussin ben di satanasso, / arrechimene pure innanzi
comporti: / se michel venne, il ben venuto sia; / se non vi
16-49: animo ho bene, ho ben vigor che baste / a condurti i
è mestier lusinghe: / bastisi ben che per lei mi richegge. idem,
possiede un bel sommo, cioè un ben bastevolissimo a fare che * gaudium sit plenum
avrei risposto amichevolmente, se altre cose di ben altro stile... non me
, danno loro addosso, tanto che ebbono ben caro potersi ricogliere. giov. cavalcanti
formata nel piano con travi e tavole ben congegnate, per lo più intorno a qualche
bastite e si fonda più sulle marcie ben condotte e sui convogli di viveri bene organizzati
sfogo i villani e i borghesi della casa ben fornita e dal corpo disarmato.
, 514: ma il popol è, ben lo sapete, un cane, /
scavezzata il collo, / e si potè ben tirare e gridare, / ché fu
nomi, 10-60: tien l'altro molto ben l'occhio alla penna, / né
soldato e all'uffiziali, come ella ben sa. = deriv. da
simone da villa, più ricco di ben patemi che di scienza, non ha
dura, / poi vince tutto se ben si notrica. cavalca, 9-17: molto
ai suoi versi un significato allegorico, ben determinato, vario e molteplice, è
d. bartoli, xxix-1-205: così ben rassodata, gli si armi [all'
azione). beicari, 3-2-123: ben so che se'battagliato d'andar- tene
, bellor de l'universo, / ben meritata ho vostra beninanza; / ché
donna insaziata e battagliera, / e ben lontana, / avrei fatto dei versi
e'son poi fanti / da battersi ben ben seco [con la fame] in
son poi fanti / da battersi ben ben seco [con la fame] in un
servitore o amico o parente, se ben voleste anco padrone; pur che sia suo
, denominato. leopardi, ii-425: ben ne veggo assai sovente de'riputati e
battuta tecnicistica: non molto, se ben ricordo: e valga per tutte il
aretino, i-21: hanno ben caro che facci gli amori / colle
affetti del cuore: di cui come ben se ne comprendono le alterazioni al distemperato
con 24 dell'istess'ordine tutti sopra cavalli ben arredati con lance e scudi.
piagnendo sì forte come farebbe un fanciul ben battuto. boiardo, 1-9-4: ed ecco
d'oro. lippi, 11-25: e ben quel panno al viso gli è dovuto
capitoni. magalotti, 20-220: mi sentirei ben da scommettere, che ella non sia
brillante (se è grande e scende ben giù sulle spalle, ha anche nome
di schizzi d'inchiostro le loro teste ben pettinate e i candidi baveri delle loro
animo del viceré cardinale d'althann e divenne ben presto un pezzo. grosso,
». anguillara, 9-285: quel ben, ch'ha posto in te l'alma
bearsi, / ché ignora l'altrui ben, sape il suo interno. marino,
beatitudin sua divina / è fruir questo ben per voluntate, / ché amor la muove
resta, e soprattutto beato chi ha ben pochi parenti, o nessuno. de sanctis
ore beatrici. carducci, 122: ben fia l'uman costume / volto a segno
beccafichi e stame; / ed ogni ben per empierlo procaccia. firenzuola,
secondo. 2. figur. persona ben nutrita, dall'aspetto grassoccio e florido
beccai e impicchinsi, / che nessun ben come la lena scortica. guicciardini,
voi ve la beccavate su. -e ben la beccav'io, ribaldella! chi l'
e beccava le rate anticipate / di ben venduti prima sei giornate. parini, 688
baderanno. / ciò che ti fa beccar ben le cervella / gli è quel cercarla
punto l'aver saputo trovarla, e ben molti, anche i più barbassori, si
: -io il sento bene, e ho ben paura che non mi dia qualche beccata
/ a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio,
lunche otta? / io me ne avveggo ben perch'ei balena, / costor
). d'annunzio, iv-2-908: ben quivi entrambi avevan cominciato ad acquistare il
. salvini, 34-1: un becco / ben fornito di coma avrà per premio.
pascoli, 687: prendi me, ben sì vecchio, ma nessuno / veloce ha
, te n'andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'ornai
trar guai, / ch'ornai ha ben di lungi al becco l'erba. /
. bèen (anche bèhen o ben), sm. bot. moringa
a tutti i profumieri, e chiamanla ben. è frutto quasi del tutto simile ai
, di cui cavano quell'olio di ben, che mai non si rancidisce nè diventa
vieto... chiamasi questo frutto ben dall'arabico: perciochè così chiama serapione
ed aldighier gridò: « s'io ben ti squadro, / non se'tu ganellon
animo ed effetti del molto nobile e ben creato sig. folco grivello,..
altre morali. lippi, 8-30: e ben ch'ell'abbia un ceffo di befana
pare, che chi procaccia di esser ben voluto e avuto caro, non debba troppo
si è estinta, è ben diversa dalla burla sanguigna degli emiliani che
. redi, i-541: s'accorse egli ben tosto che non solo non era prestato
v-1-79: e un buon compagno, ben noto... è venuto con loro
/ ch'apprendano i fanciul, se ben si guarda, / a maledire i morti
credete in terra possedere / quel sommo ben, che solo in ciel s'accatta:
411: vedete se la gente era ben matta, / che fino a diana vergine
, cent., 29-84: e nota ben, lettor ciò ch'io t'impegolo
, 12-109: ei le belle sue piantò ben tosto. parini, giorno, iv-403
giorni tranquilli. campanella, i-262: spirto ben nato, la bellezza è un fiore
sarebbe, secondo alcuni, una corruzione ben strana del fr. beauté de l'àge
bellezza ». -fare del ben bellezza: perseguire l'appariscente a scapito
sana, perché s'è fatto dei ben bellezza. g. m. cecchi,
figliuol d'un gran mercante, e ben vestito) / e'vi potessi far
) / e'vi potessi far del ben bellezza. b. davanzali, ii-549:
/ ch'ella fece per lui del ben bellezza. note al malmantile, 3-53:
note al malmantile, 3-53: fece del ben bellezza, cioè fece scialo e profusione
bellico tumulto, / e de la triegua ben contento fue. guicciardini, 578:
ancora fatto uscire la sua armata; ben si vede quel ch'importa il disusarsi dalle
quatro giorni, / qui sa'tu ben che poner si conviene; / or nel
de'medici, i-206: questo è ben ver, che, se la forma véra
/ mia famosa nutrice, / di ben cento città ricca e possente, / pronuba
/ bellissim'alma. foscolo, viii-156: ben vedo che a'begl'ingegni, i
. moneti, 8: quanto prima verrò ben volentieri, / se dio me lo
bell'agio una buona parte d'un ben studiato ringraziamento. leopardi, 23-130:
da quel bel mobile, e quando ebbero ben bene svaligiato le due famiglie, pigliarono
, / per cui del mio sì ben ci si favella. petrarca, 338-14:
aretino, ii-12: o questa saria ben beffa, se io avessi note al malmantile
orazione non gli avrebbero padre? -dovreste ben essere. -o perché non son io?
di sofia, / sagace amante del ben, vero e bello, / il mondo
. b. davanzati, i-19: il ben servito ci si snoccioli di contanti in
misura: / ella è quanto de ben pò far natura; / per es-
mirando nel piacere, / s'accorse ben che 'l suo male era nato. tasso
'cammino '. bembè { ben be'), inter. tose. bene
non è uso a patir simili travagli, ben be'. gelli, ii-3: bembè
a. f. doni, i-22: ben be', voi siate usciti di leggende
ignoranti. = comp. da ben e be'(forma accorciata di bene)
bemolle, abbassarne l'intonazione. ben, v. bèen.
. disus. affezionato, fedele, ben disposto. sarpi, i-167:
proceduto contra quel re, del rimanente ben affetto e benemerito della sede apostolica.
boccalini, iii-82: prencipi stranieri poco ben affetti verso la grandezza della sede
, gli animi augusti: / saran ben anco augusti i parti e l'opre.
con- servadore, e simili, che ben anco si dicono, servitore, imperatore
dalle filosofie. monti, 8-640: ben anco a noi la tua possanza invitta
, calamaio e pazienza, tu puoi ben anche a uscio chiuso passartela ragionevolmente -
era soltanto l'ostacolo alla vita ma ben anche l'ostacolo alla morte. cicognani
; e in questo qualcosa ci poteva ben anche essere una vita: chi sa?
di benvenuto. benarrivato (meglio ben arrivato), agg. come formula
badava a rispondere ai saluti, ai ben arrivata e alle domande di cortesia dei bottegai
dei decadentismi. benavére (meglio ben avere) più raro beneavere),
di benavventurato. benavventurato (meglio ben avventurato), agg. ant
. di benavventuroso. benavventutóso (ben avventuróso), agg. ant.
benché (ant. e letter. ben che), congiunz. concessiva.
dante, par., 2-103: ben che nel quanto tanto non si stenda
/ è bisogno ch'io dica, / ben che sia tal ch'ogni parlare avanzi
di quello omè, e ben che giovinetta / fosse, più che non
principio abitare, / queste montagne, ben che sieno oscure / come tu vedi
non arde ora nel cielo, / ben che la neve a l'alpe, a'
, 159: io ho maggior dolor, ben che stia cheto, / ch'altri
capo ne può fare un nodo, / ben che non sian come son prima state
di sturbar queste nozze; e, ben che questo / dicessi sol per suo
, 3-25: risolve al fin, ben che pietà non spere, / di non
/ ma sia magica larva, una ben pare / di quelle che già presso a
179: le corde dell'arpe, ben che sieno tutte della medesima materia,
fontana di dolore / sei tu, ben che i sembianti / mostrin diletto agli allettati
nugoli lo spande / e fa veder, ben che la pioggia è grande. guicciardini
sentieri. / questo a lungo ammirai, ben che al soldato / più chiudere che
, e senza abusare della sua superiorità nella ben che minima cosa. palazzeschi, i-696
v. condizionato. bencreato (meglio ben creato; disus. e dial.
dial. bencriato), agg. ben allevato, ben educato. salvini,
bencriato), agg. ben allevato, ben educato. salvini, 39-iii-228: con
, ii-594: era [la suora] ben singolare: piuttosto piccola della persona;
coi suoi benducci. bène1 (anche ben, in posizione proclitica), avv
punito sia il peccato / et ogni ben servir remunerato. machiavelli, 408:
1-96: o crudelmente astuto! / ben fuggi il sol, ben nella notte fidi
astuto! / ben fuggi il sol, ben nella notte fidi, / ma non
inf., 1-10: io non so ben ridir com'io v'entrai, /
fallire a glorioso porto, / se ben m'accorsi nella vita bella. idem,
occhio, / sì che la faccia mia ben ti risponda. idem, purg.
anni, / se tanto viver pò ben cólto lauro. boccaccio, iii-8-94: emilia
emilia rimirava similmente, / e conosceva ben, tra gli altri, arcita / e
, fracassa e strugge; / e ben è corridor chi da lui fugge. cornaro
. cornaro, 112: altri nascono ben vivi e sani, ma di trista e
: ditemi da vero, se benissimo è ben detto. vasari, i-70: tratterò
8-29: stupido lor riguardo, e non ben crede / l'anima sbigottita il certo
e il vero. chiabrera, 51: ben di sguardi talor mi si fa dono
sguardi talor mi si fa dono, / ben odo il suono della voce umano,
suono della voce umano, / e ben stringo talor l'amata mano; / ma
s'abbia a riscaldare, l'ho ben per una solenne vanità. campanella,
la terra dove si fanno non fu ben liquefatta in tutte le sue parti dal
d. bartoli, 25-216: ben sa ognuno che l'infinito, molto acconciamente
benissimo. monti, iii-245: troverò ben io il modo di farlo pentire se
il contenuto. foscolo, 1-105: ben sento / freddo un orror nel perdere
più in là. leopardi, 28-3: ben sento, / in noi di cari
, 514: ma il popolo è, ben lo sapete, un cane, /
ad uscire per accettar l'aiuto, ben inutile, della sua mano. de amicis
figura d'un amico, non sappiamo ben chi, uno degli attuali che sarà
e, alla spiaggia, si sentiron ben soli. palazzeschi, 5-358: in verità
quando dio messer messerin fece, / ben si credette far gran maraviglia. fra giordano
3-13: chi vuole nelle virtudi entrare, ben dalla infanzia conviene, che cominci.
sonno, se non immagine di morte? ben verrà dunque che assai dormirai. dante
: qui vive la pietà quand'è ben morta. idem, purg., 14-30
: non so; ma degno / ben è che 'l nome di tal valle pera
sante gloriose / che fuor divote e ben religiose, / e robe di color
): signor mio, io fui ben già colui di cui voi domandate, ma
da siena, iv-79: noi siamo ben tenuti e obbligati di servire al prossimo
« io i porterò [il cavallo] ben io, / da poi che portar
me non ha voluto, / per render ben per mal, come fa iddio »
alta ventura / che li intravvenne, e ben meravigliosa, / e di letizia piena
sotto il braccio tace / una zampogna ben di cento canne. machiavelli, 466
speranza aggiunsero al desire; / ma ben fu la speranza e il desir vano
, meschina a me, che dice ben il vero: che chi mal si marita
piega: / fuor di se stesso andò ben mezza lega. f. d'ambra
. f. d'ambra, xxi-ii-13: ben si possono nondimeno trovar de'furti,
ammazzare alessandro, ma che io errai ben nel modo di procedere dopo la morte.
e di novelli amori, / tu tomi ben, ma teco / non tornano i
qualche scusa. tasso, 18-28: ben caro giungi in queste chiostre amene, /
crespa e brutta; / questo avverratti ben; ma non t'annuncio / già questo
ora la faccia della luna piena di montagne ben alte. tassoni, 300: vi
vi mova i danni miei, che son ben degni / ch'in voi si desti
. della valle, 1-62: è ben vero che il re propose loro il perdono
stassene ognor, se non sovran, ben spesso / nobil diviene, e talor prence
: se ciò accadeva negli scrittori, ben è facile di figurarsi quello che seguiva nel
d'ogni re, il serbarla. / ben mi trafiggi, ma non cangi il
me. monti, 22-587: ma ben forte io temo / che il divo achille
strada. foscolo, 1-166: ma ben piansero il giorno / che dalle danze
la sorella. idem, 1-305: ben sempre io la tua morte / con doloroso
(546): il vocabolo fu ben presto comune, solenne, tremendo. leopardi
tremendo. leopardi, 18-28: e ben chiaro vegg'io siccome ancora / seguir loda
abbisognasse di precetti umani, ciò sarebbe ben bello e salutevole. de sanctis, i-227
ridicolo ci era però qualche cosa di ben serio: il ridicolo è ito via,
delle peggiori sventure d'italia, dormi ben forte laggiù nella tua tomba napolitana;
macello, e poi, quando è tirato ben forte, fa un salto avanti per
5-59: il suo viaggio sarebbe stato ben più lieto se uno qualunque di costoro
, v-1-467: la vostra vita vera è ben più augusta e più armoniosa di quella
per vederla passare, perché ella era ben strana! un volto scialbo, glabro,
pea, 3-191: quella voce antipatica era ben nota lei, che abitava lì da
. / nella casa di tua madre ben triste, ben devastata, fra i molti
casa di tua madre ben triste, ben devastata, fra i molti fratelli,
che si appoggiava alla tavola era sempre ben ferma. bocchelli, 6-108: era piccoletto
vecchi alberi piantati da suo padre rimaneva ben poco. montale, 1-20: hai
poco. montale, 1-20: hai ben ragione tu! non turbare / di ubbie
bosco si aggirano gli spiriti dei morti: ben pochi animi sono così arditi da mettersi
rospo], facendo il morto, ma ben vivo nei piccoli occhi strabuzzati.
novellino, 99 (161): cavalcare ben dieci miglia, tanto che furo in
la figliuola e sue damigelle e con ben venti cavalieri e altri, una saetta
dante, purg., 4-15: ché ben cinquanta gradi salito era / 10 sole
cadde un doccio sulla tempia, e perdé ben diece libre di sangue. boccaccio,
, / perciò ch'io fo il dì ben morti cento. cellini, 1-94 (
le sue persone, se lui ne avessi ben cento. tasso, 7-121: e
cento. tasso, 7-121: e ben due volte il corridor sospinse / contra
e lui ripresse. campanella, i-133: ben seimila anni in tutto 'l mondo io
142: era questi un vecchio di ben settanta anni, per nome ligiucìn.
alfieri, xiii-66: o figlia, morir ben mille volte, / pria che perderti
, voglio. monti, 8-404: già ben otto acuti / dardi dal nervo liberai
nervo liberai. leopardi, 19-110: ben mille volte / fortunato colui che la caduca
fa innanzi alberto di giussano. / di ben tutta la spalla egli soverchia / gli
pure m'adattai a quella sofferenza per ben due ore. 5. anche con
ironia o di antifrasi. - aver ben onde, ben donde: averne motivo,
antifrasi. - aver ben onde, ben donde: averne motivo, ragione (
purg., 6-127: fiorenza mia, ben puoi esser contenta / di questa disgression
or ti fa lieta, ché tu hai ben onde: / tu ricca, tu
: assai m'amasti, e avesti ben onde; / ché s'io fossi giù
ohimè! bene il conosco, ed ho ben d'onde / fra mille riconoscerlo deggia
leopardi, 1-18: piangi, che ben hai donde, italia mia, / le
rinvia ai singoli esponenti, come: ben allevato, benamato, ben arrivato,
come: ben allevato, benamato, ben arrivato, ben educato, ben creato,
allevato, benamato, ben arrivato, ben educato, ben creato, ben disposto,
, ben arrivato, ben educato, ben creato, ben disposto, benvenuto,
arrivato, ben educato, ben creato, ben disposto, benvenuto, ben visto,
creato, ben disposto, benvenuto, ben visto, ecc.). si osservi
esser corto; / ché tu sai ben che poco tempo ornai / puote aver luogo
continua bontà di mente, e d'animo ben composto, è al padre iddio in
, iii-12-63: neiranche grossa e tutta ben formata, / e il piè piccolin.
fece sopra una nave bene armata e ben corredata montare. castiglione, 364:
morbidi e freschi, con la cotica ben rasa e ben vestiti. bandello,
freschi, con la cotica ben rasa e ben vestiti. bandello, 2-34 (i-1014
il benissimo venuto. aretino, ii-23: ben trovata la signoria de la magnifica paternità
, mona laldomine, voi siate la ben venuta. che c'è? avete
f. d'ambra, xxi-ii-25: tanto ben parlante, e così accorto e sagace
: era piccolo di statura, ma ben proporzionato. caro, 10-767: turno,
turno, poi che 'l nodoso e ben ferrato / suo frassino brandito e bilanciato
qual eccesso non furono esenti manco li ben intenzionati. boccalini, iii-293: robusto
. boccalini, iii-293: robusto e ben complessionato corpo... più facilmente
dividere, ma di prospettiva nel non aver ben penetrati tutti gli effetti dello strumento.
non avendo dalla patria niun uso di ben parlare, dava, per mal adoperate
in prosa italiana che io sono felice e ben pasciuto. carducci, 686: mi
7-26: dite se tutto questo non è ben trovato, non è combinato bene!
luogo verso il qual trottavamo era un ben avviato negozio di scienza che andava sotto
il piccolo grido artificiale, delle persone ben pasciute, sane, ben vestite,
delle persone ben pasciute, sane, ben vestite, cui appare il fantasma del povero
deledda, iii-7: la strada era ben tenuta, ma poco frequentata e non
le immagini delle statue greche, d'una ben costretta bellezza classica, la carne di
finestra, l'immagine d'un santo ben pettinato e dal viso dolce e femminile
fingono disgraziate, ma hanno i denari ben nascosti nel pagliericcio. cassola, 2-390
. — gli sta bene! o ben gli sta!: a indicare che uno
soda e ferma, così alla donna sta ben aver una tenerezza molle e delicata.
, che nel dito portava, non stesse ben nel dito di colei che per seconda
, 19-23: ma gli sta molto ben, da poi che e * crede /
il giovane, 9-108: chi sta ben non si muova; io vo'capone,
il german la guerra? / sta ben: l'accetto io solo. foscolo,
! tu non mi hai voluto ascoltare, ben ti sta! palazzeschi, 6-108:
che esiodo chiamò queste sue fanciulle come ben gli venne. caro, 15-i-21:
si può, e significhi la cometa che ben le viene. lorenzino, 86:
spesso le fiate. poliziano, 183: ben venga maggio / e '1 gonfalon
/ e '1 gonfalon selvaggio: / ben venga primavera / che vuol l'uom
g. m. cecchi, 1-38: ben venga questo sol, che sol può
occhi. nievo, 542: ben venga la frittata e voglio voltarla io!
voltarla io! marotta, 4-231: ben vengano gli alleati, dunque..
. levi, 1-194: mi accorsi ben presto che don luigino approvava i miei
bene bene. cavalca, 3-55: ben lo feci, ma non fu un gran
-bene. firenzuola, 636: orsù, ben tira innanzi. f. d'ambra
intellettuali » non abbiano. 8. ben bene: benissimo; moltissimo, assai
cavare, / ma non li parve via ben ben sicura; / però non se
, / ma non li parve via ben ben sicura; / però non se ne
e d'un buon parentado, e molto ben ben ricca è ella. vasari,
d'un buon parentado, e molto ben ben ricca è ella. vasari, ii-390
essendo rimaso imperfetto, anzi quasi non ben ben cominciato un lavoro che aveva preso
rimaso imperfetto, anzi quasi non ben ben cominciato un lavoro che aveva preso a
, bisogna che di necessità abbia prima ben bene stabilito, l'insensibil ricrescimento delle
gran lontananza. lippi, 1-32: ben ben lo squadra, e dice: egli
lontananza. lippi, 1-32: ben ben lo squadra, e dice: egli è
72: dopo averlo [lo scorpione] ben ben irritato ed inasprito, lo necessitai
: dopo averlo [lo scorpione] ben ben irritato ed inasprito, lo necessitai a
buonissime, ma sono attaccati all'interesse ben bene. parini, 314: fatelo correr
e giù per l'aia, / frugandolo ben ben dietro alle rene: / crescetegli
giù per l'aia, / frugandolo ben ben dietro alle rene: / crescetegli dell'
ciucaia. monti, iv-355: pensateci adunque ben bene e persuadetevi che la celebrità d'
. pananti, 1-86: mi spolvero ben ben giubba e cappello. leopardi,
pananti, 1-86: mi spolvero ben ben giubba e cappello. leopardi, 928
. tastiamogli un poco. sono rimorti ben bene: non è pericolo che mi abbiano
zitello, lasciate fare a lei a comprometterlo ben bene. collodi, 160: si
di fieno; e dopo averlo masticato ben bene, chiuse gli occhi e 10
vecchia cuoca... percoteva poi ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni che
de amicis, i-369: lo guardo ben bene nel viso, confondo le due fisionomie
, 169: con un ferro allargò ben bene il retino della graticola di cantina;
, 6-107: l'apparecchio vien chiuso ben ben e, dopo qualche balzo sull'erba
6-107: l'apparecchio vien chiuso ben ben e, dopo qualche balzo sull'erba,
avversario, ma quando gli si era ben ben attorcigliato, il dio sull'istante
, ma quando gli si era ben ben attorcigliato, il dio sull'istante diventava
po'di ovatta nell'alcole e disinfettai ben bene la ferita. 9.
9. premesso ad altro: ben altro, ben d'altro, ecc.
premesso ad altro: ben altro, ben d'altro, ecc. (cfr
/ su debil prence, egli è ben altra cosa / che illimitato esercitar
. alfieri, xiii-64: questo è ben altro, che tornar dal campo, /
1-233: al fianco mio si stanno / ben altri eroi. foscolo, 1-368
l'epiro fu posseduto a que'tempi da ben altri re più possenti d'ulisse,
navi. nievo 763: si trattava ben d'altro che di due stupidi occhi
la collina, i turchi stavano appostati con ben altre armi. intenzionati di ben altri
con ben altre armi. intenzionati di ben altri divertimenti. moretti, 17-236:
un certo tremore, come se facesse ben altra promessa. stuparich, 5-475:
si capiva, era attratta e diretta a ben altro spettacolo. 10.
saprete domandare, arete, / se ben la figlia mia mi chiederete.
il solo cercar cose nuove, quando ben non succeda trovarle, non è senza lode
mie virtù leggiadre / in francia, ben s'i'dovessi morire. tasso, aminta
che non son fanciullo, / se ben ho volto fanciullesco ed atti, /
proposito di ammonir 11 inquisitori che se ben una cosa parerà a loro giusta,
disser in vero aver bisogno (o ben) / far di mestiero.
, e non fora giustizia / per ben letizia, e per male aver lutto.
, / poi vince tutto, se ben si notrica. idem, purg.,
via non vera, / imagini di ben seguendo false. maestro alberto,
son, ma del peccato. / mio ben dal ciel, mio mal da me
di sofia, / sagace amante del ben, vero e bello, / il mondo
purg., 28-91: lo sommo ben, che solo esso a sé piace,
, par., 26-16: lo ben che fa contenta questa corte, / alfa
il modo. 3. il ben dell * intelletto: dio, la conoscenza
genti dolorose / c'hanno perduto il ben dell'intelletto. landino, 27: «
, 27: « hanno perduto il ben dello 'ntelletto », ciò è hanno perduto
giorno con dolcezza sento / avvicinarmi al ben dell'intelletto. / ogni basso pensier
! questi maestrucoli hanno proprio perduto il ben dell'intelletto! vorrei sapere a che
dell'intelletto. panzini, iv-66: il ben dell'intelletto: emistichio dantesco (inf
dannati che hanno perduto dio (il ben dell'intelletto); il popolo intende
anna? questa ragazza ha perso il ben dell'intelletto, -pensò il padrone.
gli rimuove « le trafitture che tolgono il ben dell'intelletto ». 4
miglior cosa / m'ha dato 'l ben, ch'io stessi noi m'invidi.
15-61: com'esser puote ch'un ben distribuito / in più posseditor faccia più ricchi
, allo onor di dio e al ben comune di ciascun riguardando hanno i dì
essere debita et obligata alla patria, al ben publico, allo emolumento et utilità di
meschinissimo, interessato, e del suo ben sì geloso, che in vedersi apparire
. cesarotti, i-442: insurrezione e ben pubblico sono due termini reciprocamente esclusivi o
sotto qualunque pretesto di zelo o di ben pubblico, accrescere la pena stabilita ad
cittadini e alla passione generale per il ben pubblico. leopardi, 987: laddove,
magnanimi, virtuosi, ed utili al ben comune o privato. carducci, ii-16-88:
a me da lui non verrà mai né ben né male. de roberto, 251
, 6-81: e li altri che a ben far puoser li 'ngegni, /
inf., 6-81]: 'a ben far ', corteseggiando e onorando altrui
corteseggiando e onorando altrui, non a ben fare secondo iddio 'poser li 'ngegni
perch'io non sappia a punto / quanto ben fatto m'hai, quanto piacere.
vergogna. / avend'a far del ben a un cortigiano, / lo farà al
. pascoli, i-923: farinata a ben fare pose l'ingegno; pure è nell'
voi altri [medici] non fate ben se non / del mal d'altrui.
-prov. proverbi toscani, 157: ben per mal è carità, mal per
non render mal per bene. -il ben far non porta merito (ma è
dovere che ciascuno ha). -se ben tu fai, sappia a chi lo fai
fai. -ben dire vai molto, ben fare passa tutto. -ben dire e mal
la sua voce dannare. -ben diremo, ben faremo; mal va la barca senza
cari- doro! questo è il maggior ben che per noi si possa desiderare al
di difficoltà: / troppo il suo ben si stenta / e quando poi s'ottiene
tal sposo / pareami il primo d'ogni ben; ma un bene / maggior
se il giovanile stato, / dove ogni ben di mille pene è frutto,
nel soffrire con gioia quello che è il ben del figliolo? alvaro, 9-53
/ ed a cui el tutto 'l suo ben volea. pulci, vi-29: non
. anche la baronessa sembra volerle un ben matto. de roberto, 753:
bacchelli, 1-iii-645: si volevano un ben dell'anima, allora, a quei
2-10 (258): e però, ben mio dolce, muta consiglio e vientene
muta consiglio e vientene meco, ché mai ben non sentii poscia che tu tolta mi
esser dal mio lato vostro amante, / ben mio, vi chieggo, e più
cangia in sasso. guarini, 147: ben mio, / quanto son, quanto
/ questa a l'appoggio del suo ben che cade; / quella a pigliar del
, mio caro sole, / mio ben, mia vita? p. della valle
valle, i-43: s'il mio ben non m'ascolta e non mi vede,
s'io lei mia gioia, essa suo ben m'appella; / vuol ciò
al cor figura / il fugace mio ben fugace il rivo. rovetti,
/... / vorrei, dolce ben mio... / lasso,
al volto candido / farti, o mio ben saprò. metastasio, 595:
, 595: ah no; ben mio, perdona / questi sdegnosi accenti,
i-76: e più cerco di farmi ben volere, / più quelli non mi lascian
volere, / più quelli non mi lascian ben avere. manzoni, pr. sp
settimana che il mio figliolo non mi lascia ben avere perché vuole per forza che io
vi si venisse, e non avrei ben con lui di questo anno.
gran paraggio, / il fatto suo sarebbe ben e bello, / e sì sarebbe
mio gradimento. guittone, xxxiv-19: ben m'è saver de re che vizi
io debba dire assetati, so ben certo necessitosi di quel gran refrigerio
figliuol, la corta buffa / de'ben, che son commessi alla fortuna,
tocche, / che è, i ben del mondo ha sì tra branche? cavalca
tebani / mostrato ciò che può ne'ben mondani. idem, dee., 2-6
dà e toglie, / gli altri que'ben che al corpo dà natura, /
e senza alcun bene. 14. ben didio: abbondanza di cose, di viveri
ad un, che sempre ingolla / del ben di dio, e trinca del migliore
note al malmantile, 1-13: del ben di dio, delle più buone vivande,
il popolaccio guazzava nell'abbondanza d'ogni ben di dio. verga, 3-183: aveva
teneva negli scarabattoli e si godeva il ben di dio stando sulla porta della bottega,
la baronessa, in mezzo a tutto quel ben di dio, disse al cugino:
laurea di avvocato, un po'di ben di dio. de roberto, 183:
che mangiare, e qui disprezzano il ben di dio e le lasagne che gli
, da lasciar credere che di tanto ben di dio ce ne fosse per tutte.
male, un caso di coscienza, il ben di dio disprezzato! c.
zucchette, melanzane, cocomeri, ogni ben di dio! montale, 52:
la maschera fecero man bassa su quel ben di dio. 15. di bene
lo amante crescere in bontà e di ben in meglio sempre salire, [dee]
uomini da bene, perché credendo esser ben proveduto dalli re, ebbero per superfluo intervenirvi
ha tal don'concesso, / ch'a ben d'ogni periglio usciti siano. aretino
in simil fanghi, donde non esce a ben, se non chi è uno stivale
è meglio di male vicino. -il ben d'un anno va via in una bestemmia
avvenisse che iddio la vostra benedetta e ben disposta anima chiamasse a sé, piacev'
maledetto '. machiavelli, 1120: ben sapete che la cosa andò in modo
moneti, ioi: disse ch'egli ben pronto e preparato / era per terminar
se volesse affidarle un secreto; ma ben tosto si ricompose, e le chiese
ritrovandola, [la lettera] la fanciulla ben educata l'abbia consegnata al padre
benfat- tori sia exemplo agli altri di ben fare. francesco da barberino, 257
). svevo, 5-83: fu ben lieto dell'aiuto e beneficò sorridendo il
. giordani, 51: e potrei nominare ben molti; se compiacendo alla riconoscenza de'
ed alla umanità, ma contrario al ben pubblico. monti, iii-179: in qualunque
stima grande. iacopone, 66-33: ben veio beneficia, perch'eo te deio amare
medesimi frati, che fu tenuta molto ben fatta. sarpi, ii-362: essendo
e che filopanto era vecchio e poteva ben morire senza beneficio d'inventario. idem
delle stelle, / che un beneficici ben sciagurato, / e gire a stare a
ne professano la scienza, come il più ben augurato luogo di quanti ve ne abbia
severo... tutto poi inteso al ben comune, e per grandi opere in
moltissime sere in varie città, fecero molto ben l'interesse del benemerito sudetto comico,
spirito che mi rincresca il finire, se ben bisogna, adesso; ma certo è
mal volentieri si parte dal corpo, e ben credo che 'l suo pianto e dolore
le figliuole de gli uomini / da ben. nardi, 4-2-182: molti conestabili e
'). benèssere (rar. ben essere), sm. buona salute,
prego vostra signoria darmi qualche avviso del ben essere deu'illustrissimo suo fratello. salvini,
le fatiche e gli esercizi che giovano al ben essere corporale, e introdottone o recato
benevolènte (bene vogliènte, benvogliènte; ben volente), agg.
una egli e de l'altra il ben vorrebbe, / ch'ama amendue; non
insolenze loro. campanella, i-146: ben so che non si trovano parole / che
anche di più. e ne hanno ben ragione, giacché il loro odio è
benevolissimo). che dimostra benevolenza, ben disposto verso qualcuno; propizio, favorevole
, sm. ant. condotta virtuosa, ben fare. s. bernardino
. benfatto, agg. ant. ben fatto, ben costruito, solido ed
, agg. ant. ben fatto, ben costruito, solido ed elegante.
: parendomi cervelli paffuti, belli, ben fatti, e di buona sustanza,
madonna, f etimi gioioso; / ben mi terria bene aventuroso / s'eo
, bellor de l'universo, / ben meritata ho vostra beninanza. =
sommo iddio. marino, ii-15: ben debbo io sperare che vostra maestà dopo
sa giudicare con benevolenza, con mitezza; ben disposto, propizio, favorevole; che
gignendo ». benintenzionato (ben intenzionato), agg. e
senso dell'assoluta certezza); che sia ben chiaro (a rafforzare un'osservazione
). nievo, 695: ben inteso ch'ella non ha la benché minima
sapeva fare, assai - ma, ben inteso senza padrone. baldini, 5-173:
agg. (ma meglio l'uso staccato ben inteso). inteso giustamente, opportunamente
han fatto dialoghi di personaggi finti e ben imitati. = comp. di
animo e potrèngli poscia dare alcuna giovane ben nata per moglie. ser giovanni,
, bella, costumata, ricca e ben nata, e pareva savia, e aveva
e sol per morte si può dir ben nato. g. stampa, ix-109:
miei lamenti / spero trovar fra le ben nate genti, / poi che la lor
: / né già disdice a vergine ben nata, / per difender la patria,
. marino, i-67: giovane virtuoso, ben nato e mio parziale amico,.
merito / lode che inclina l'alme ben nate / libera e vigile al giusto e
, che ama la civiltà, / sa ben che non conviene a lui tal libertà
oscenità, che fan vergogna ad uomo ben nato. c. gozzi, 4-15:
son le gesta che vergogna / fanno a'ben nati cavalier suoi pari. p.
se il riamare è ufficio degli animi ben nati. cattaneo, iii-4- 63:
, iii-4- 63: si udivano officiali ben nati aizzare a crudeltà il soldato,
, v-1-158: io sono un italiano ben nato che in ogni vibrazione del suo spirito
e bennata, autorevole in famiglia e ben veduta al circolo dei nobili.
/ cosa ch'io possa, spiriti ben nati, / voi dite, e io
: lieti fiori e felici, e ben nate erbe, / che madonna pensando
27-153: o dolce fine, o anima ben nata, / o santo vecchio,
nata, / o santo vecchio, o ben nel mondo visso! salvini, 39-i-97
classe di gimnosperme fossili del mesozoico (ben conservate e in quantità copiosa).
lieve senso ironico, quasi a significare ben pensante perché le condizioni fortunate e fortuite
non solo le zie inacidite, ma i ben pensanti del paese... si
, 6-59: il signor egisto, ancora ben portante per quanto prossimo alla sessantina.
. viani, 14-246: un giovanotto ben portante, biondo, occhi azzurri, giacca
testa ritta, si faceva vedere ancora ben portante e sciolto. palazzeschi, 6-291:
non si resti all'insegne; il ben servito ci si snoccioli di contanti in
, che da circa tre anni domanda il ben servito. verga, 1-439: domando
per tutto e presto gli davano il ben servito dal gran vizio che aveva d'im-
i liberali dicevano che avrebbero dato il ben servito al re un'altra volta. moravia
sarpi, viii-282: li eretici, se ben hanno qualche false opinioni, bensì hanno
e la fede; / a dio ben sì, che mai non paté inganno,
di morte e. senza tremito; / ben sì moltiplicate l'allegrezza, / perocché
tosto). tasso, 5-50: ben tosto fia, se pur qui contra avremo
cambiò stile. casti, 9-1 io: ben tosto il timor, che inspira altrui
stesso. parini, 275: io ben tosto al culto / mi sottomisi in
dura. idem, 280: indi ben tosto / nato a beffarsi de'marin perigli
se volesse affidarle un secreto; ma ben tosto si ricompose, e le chiese
32 (546): il vocabolo fu ben presto, comune, solenne, tremendo
giordani per la sua salute; e ben tosto l'udiamo lamentarsi di quella miseranda
, i-237: una dolce festosità prese ben tosto il sopravvento e ogni pensiero grave
amanti, e forse anco i più ben veduti, erano francesco maria molza e francesco
della loro superbia non erano in generale ben vedute, così dicevano tutti: -non meritano
, iii-1-614: e il capitano era ben veduto / dalle brigate / dei cavalieri
sopra ogni altra e che egli fosse il ben venuto. idem, dee.
disse: -o sere, voi siate il ben venuto. pulci, 25-201:
velli, 711: voi siate le ben venute! io so quello che voi
salutandolo, li disse che fosse il ben venuto. aretino, ii-16:
. firenzuola, 751: voi siate il ben venuto, mio padre; vi
gli dà, com'è convenevole, il ben venuto. foscolo, v-173:
vuol essere nostro compagno, sia il ben venuto ora e sempre. borgese, 1-204
arila, 63: a beneviso, per ben veduto, amato, è una
/ più quelli non mi lascian ben avere. verga, i-259: il padre
maria l'aveva preso a ben volere perché era lesto come un
e'maggiori, date opera d'essere ben voluti. machiavelli, 5: e1 principe
volta un re così potente, così ben voluto da'suoi popoli e così rispettato
chiamato da dioscoride spina acuta, ben che non sia chiaro, se egli è
compagno come se si più vermiglia, / ben che io scriva da lunge, ti parrebbe
, cioè coll'occhio bircio; ed è ben com non bevette il vino
. artale, i-453: gradir cristo ben dèe di pianto un rio, /
bagnar potremci in campo. / altra, ben altra / tazza colà ne aspetta:
? buonarroti il giovane, 9-461: ben grosso bere-tù, ben a paesi, /
giovane, 9-461: ben grosso bere-tù, ben a paesi, / se tu credessi
: il buon uomo,... ben conobbe la scempia scusa della disleal moglie
mi so dal naso, / saprò ben io a costor fare il cui rosso.
1-177: [vi è] una differenza ben grande nella potatura che debbe farsi,
bruno, 3-125: e, se ben considerate molti passi della scrittura divina, gli
di rame col testo di sopra, e ben unta di sopra e di sotto,
zucchette, melanzane, cocomeri, ogni ben di dio! il turgore del pomodoro
mani come ad un attore che abbia ben rappresentato la propria parte. carducci,
: egli era grande della persona e ben fatto: la faccia larga, l'occhio
: e nel tonduto incamiciato clero / ben veder puoi chi con berretta a spicchi /
i berrettai, / e ch'io faccia ben presto, e ch'io mi spacci,
al castello signori del vicinato coi loro ragazzini ben vestiti e azzimati, e con collaretti
pensa riportare a dietro il piede; / ben che de suoi non vede alcun seguire
de suoi non vede alcun seguire, / ben che berzàglio alla città si vede.
. barilli, 6-101: si annoverano ben settantadue costruzioni feudalesche, senza contare le
tolotto. / come alla paperina e ben si stesse / entro a quel
, 140-5: deh guata, ciampol, ben questa vecchiuzza / com'ell'è ben
ben questa vecchiuzza / com'ell'è ben diversamente vizza /... / e
questi dua arlotti, / che 'l ben fare a suo modo non si premia.
del drappiere; / e dirà lor: ben degna pena avete, / o troppo
ognuno udissi. ariosto, 260: ben tei saprò con tanti contrassegni dimostrare,
non però si direbbe legge divina, se ben dio già la diede al popolo ebreo
e bestia fia, / ché ci è ben di due gambe bestie ancora: /
405): io credo che sia ben fatto che noi diamo stalla a queste bestie
corrono da loro alla beccaria, se ben non vedono in fatto la bestia uccisa
sì mal modo, che il ligiucìn, ben sapendo la malcreata bestia ch'egli era
masuccio, 201: il maestro, che ben si accorgeva che 'l bestiolo era mezzo
c. croce, 191: ohimè, ben lo diss'io, ch'io sarei impacciata
vostra? parini, 662: ben ti starebbe il dovere che io non isgridassi
bestiolacce [il calabrone] si fosse ben cacciata dentro; strinsi i margini del fiore
... / quando affatichi i muscoli ben atti. bocchelli, i-320: ed
far perdere la pazienza, ed io compatisco ben di cuore a chi deve soffrirle,
avesse fatti continuare gli studi, sarei ben altro che il tenitore di un bettolino di
la donna partorisce un maschiotto grande e ben fatto, a cui non mancava altro
cieli / gli astri, e composi con ben scelti steli / magici beveraggi di leggenda
. lorenzo de'medici, ii-155: procura ben quel ch'i'posso recare, /
non se ne veggono, ha molto ben del ragionevole. tassoni, 2-34:
tarda, / e da sua durindana ben se guarda. bembo, 1-45: a
gozzi, 1-382: in una piazza molto ben grande... io vedea dall'
cerchio. algarotti, 1-213: ben lungi dal voler ristrignere lo studio
. tasso, 6-iv-1-40: or ha ben largo campo, in cui si mostri
: misi il cercine sulla testa, ben calcato e invitai rosetta a fare 10
occasioni. d'annunzio, ii-231: ben vi so, torridi giorni, / meriggi
..., ammiratissimi del suo così ben favellare e del così acconcio e proprio
, 1-2-93: che io non avessi il ben servito del mio cerimòtlierato col male,
/ e la discrezione, / che cerne ben da male, / e 10 torto
pesta la ruta e cernila collo staccio ben fitto. sannazaro, 12-196: dentro [
paragone / farà dritta cernezza, / mostrando ben vostra vana allegrezza. =
comparazione. guarini, 316: -son ben uomo per guarir voi ancora, sì.