ma la battaglia è già presso altamenne. bellincioni, 1-89: siavi raccomandato el bellinzone
capo la mitra. bellincioni, i-m: bellinzon, tu mi dai
. andare a piacenza: adulare. bellincioni, 1-44: lodovico a piacenza andar non
pancreas e timo). bellincioni, 261: animelle arrosto da far palle
li splendori a ch'i's'appaia. bellincioni, 1-110: e truovo el fusti
ragna. -per estens. bellincioni, 1-72: anzi mi par di mosche
, che riguarda l'armonia. bellincioni [crusca): e posono in silenzio
, ché sei mangian le mosche. bellincioni, 1-90: che l'asinel conosce
chi la fa, l'aspetti. bellincioni, 1-43: sai che si dice:
premere con la soma; asservire. bellincioni [tommaseo]: pon mente chi ti
; o ha puro valore fraseologico. bellincioni, 1-75: simonide poeta ebbe a trovare
2. peggior. baggianàccio. bellincioni, 113: baggianaccio, navon, dov'
. ant. ballotta, castagna. bellincioni, 1-268: ma or che i marzapan
2. acer. barbogióne. bellincioni, 1-55: o il tuo poco cervello
-ant. biscia scodelliera: tartaruga. bellincioni, 1-92: sendo un po'scuro là
bellincioni, 1-105: e marte che brandiva una
litri (a milano). bellincioni, 1-58: beveste un dì tre brente
la briglia di tutta la famiglia. bellincioni, i-m: so ben che furi!
2. abito di broccato. bellincioni, 1-58: vuolsigli addosso poi ben conficcare
/ altri e'brogiotti freschi assai commenda. bellincioni, 1-106: o albo, o
o l'abbaiare del cane. bellincioni, 1-104: firenze parea tutta un paiuol
: l'antico giuoco del calcio. bellincioni, 1-104: e messa m'è in
/ qua rodamonte li fece aleggiare. bellincioni, 1-73: ma se la caccia vogliono
e nell'orciuolo egli ha il calabrone. bellincioni, 1-63: non ho tanta polvere
burlare, darla a bere. bellincioni, 1-104: tant'è, po'ch'
più vile cameraccia di quel convento. bellincioni, 1-107: i'dormo in una
nella necessità di vendere o impegnare. bellincioni, 1-64: suona pur le campane di
mentre si mettono alle botti. bellincioni [crusca]: a dir c'era
divenire sempre più leggero e irresponsabile. bellincioni, 1-61: diciam così: come le
crocchio di persone, capannello. bellincioni, 1-104: firenze parea tutta un paiuol
], e aspetti il cappello. bellincioni [crusca]: aspettando il cappello
vuole col tempo e la pazienza. bellincioni, 1-48: ma bisogna aspettar qualche bel
cosa: battergliela sul capo. bellincioni, 1-98: ch'i'vi so dir
: di persona falsa e ipocrita. bellincioni, 1-44: certi son fatti come la
far dar bando a i fichi castagnuoli. bellincioni, 1-1-55: o albo, o
qualche cosa: fantasticarvi sopra. bellincioni, 1-16: certi savi...
cavolino salvatico sono ima medesima cosa. bellincioni, 1-109: ma serba a'ca-
: gradirne, farle onore. bellincioni, 1-44: facendo a mensa bona cera
a carri, come le ravisce costà. bellincioni, 1-100: saper vorrei da voi
. achinea). bellincioni, 1-121: questa chinea mi par gentile
più che il cieco nato dei colori. bellincioni, 1-16: certi savi e gagliardi
: non avere nemmeno un soldo. bellincioni, 1-122: intendo monsignor venirne teco
persona prima di morire. bellincioni, 1-106: a me ti volgi ed
io maritai la prima mia figliuola. bellincioni, 254: ma ch'il vedesse
a impégnalo e riscuoti l'asino. bellincioni, 1-97: ma non intendo
lo sciocco, il balordo. bellincioni, 1-55: i coli v'hanno fatto
collo a ogni amico son cascato. bellincioni, 1-116: e so, di collo
ch'elli siano duri a conciare. bellincioni, 1-91: chi presto e ben conciar
o spreg. conigliùccio, conigliuzzo. bellincioni, 1-67: gallettin, conigliuzzo, anzi
sacchetti, 51-6: facendo messer bonaccorso bellincioni, cavaliere famoso fiorentino, uno corredo
corda: aprire la porta. bellincioni, 1-103: s'egli è picchiato l'
: persona ciarliera e fatua. bellincioni, 1-79: el tuo comigeron, non
alla miseria chi non la prova. bellincioni, 1-87: dice un proverbio: chi
parrocchia una solenne processione. bellincioni, 1-124: come giuseppo el dì del
); acqua che scorre. bellincioni, 1-100: saper vorrei da voi perché
e scherz. bitorzolo, protuberanza. bellincioni, 1-66: veggendo pien di cossi i
contanti, sanza pagare alcuno costo. bellincioni, i-146: il loro aiuto è
chi del male altrui fa penitenza. bellincioni, 1-84: però chi troppo una
senza freni, sbellicarsi dalle risa. bellincioni, ii-38: de le risa el melon
, un'istituzione, ecc. bellincioni, 1-114: di brache e non berretta
a friggere nel condimento. bellincioni, 1-95: e però i camicioni /
aggrottato, accigliato, adirato. bellincioni, 1-102: guardami alcun col viso del
ch'a forza la volea tradire. bellincioni, ii-138: andar parrami in bucintoro e
malispini, 1-449: messer bonac- corso bellincioni diede per moglie a messer forese suo
che con estrema facilità si predica. bellincioni, i-30: dal detto al fatto è
disonesti vanno presto in fumo. bellincioni, i-244: ambroso, diavol porta e
/ né chi qua e là civetta. bellincioni, ii-70: la mia borsa fa
; sfrondato, sfoltito. bellincioni, ii-82: non fu lattuga mai sì
desiderio di volere sempre di più. bellincioni, ii-54: che la sare'de'frati
la difficoltà di attuarli). bellincioni, i-137: di disegni le mura ne
dispettosétto, dispettosàccio (dispettosuzzo). bellincioni, i-216: un certo forasiepe, un
, tronchi, disterpi a primavera. bellincioni, ii-161: tu sola babilonia oggi
duino: tirare coppie di calci. bellincioni, ii-139: e sempre trae [il
senza un'adeguata conoscenza dei fatti. bellincioni, ii-100: ingannato sarà come 'l villano
e realtà regna un contrasto assoluto. bellincioni, ii-100: ingannato sarà come il villano
e scemato un sommesso la pannocchia. bellincioni, ii-74: se noè mostrava la fagiana
. figur. scherz. sudiciume. bellincioni, i-191: ma vada in sua malora
e spreg. falimbellùccio, falimbelluzzo. bellincioni, i-126: non tanto cicalar, falimbelluzzo
. falso, infingardo. bellincioni, i-27: e'non fu mai,
fanello: idea sciocca, balorda. bellincioni, i-205: i'fo delle pensate di
fare, ch'ella è una pazza. bellincioni, i-172: dice al compagno:
.. fare ad ago loro vestimenti. bellincioni, i-231: ognun secondo il panno
mi furono di farne alcun cagione. bellincioni, i-192: ognun fa sonetti,
di grazia di far meco parentado. bellincioni, i-218: fac- ciàn questo mogliazzo
vuole più tosto fare l'ammalato. bellincioni, ii-104: egli è tempo aprir
.: anche di cose. bellincioni, ii-133: da fatica un cavallo i'
la fatica, robusto. bellincioni, ii-137: non cavai da fazion,
antonomasia. fiasco che contiene vino. bellincioni, 249: io non ho tanta polvere
lasagne, o qualche cosa sciocca. bellincioni, ii-74: una libbra di fretta di
lo eneida ove questa etade si figura. bellincioni, 254: maestro bica,
le arti figurative o plastiche. bellincioni, ii-38: non son poeta, i'
si vegga fioccare di bianca neve. bellincioni, ii-131: di corbi l'aer fiocca
nel ducato di milano, ove dal bellincioni in poi non s'erano scritte più
. dell'oro dalle colonie spagnuole. bellincioni, i-58: deh! dimmi un poco
. -nascosto, mascherato. bellincioni, ii-32: io vi mando un sonetto
e spensierata; bambino irrequieto. bellincioni, ii-3: qua e là, sì
di aspetto misero e meschino. bellincioni, i-216: un certo forasiepe, un
circostanze favorevoli succedono altre avverse. bellincioni, 261: il proverbio dice: /
mi trovo pur dinar per radere. bellincioni, ii-16: s'è sforzato /
giamai stimar se puote in guerra. bellincioni, ii-139: d'uccel- lacci un
più. -sconquassato, cadente. bellincioni, ii-147: una casa frappata uso abitare
io non l'ho tenuto a mente. bellincioni, i-225: vi ricordo / quel
e uova in più altri modi. bellincioni, i-177: il tapon d'esser santo
essere cagioni d'uno grande inconveniente. bellincioni, 256: gallettin, conigliuzzo,
d'ogni cosa pagherai tu il frodo. bellincioni, i-208: serba per le salcicce
fregare, stropicciare; strofinare. bellincioni, ii-96: quegli uccellin con l'uova
vigore (di un vino). bellincioni, i-216: egli è buon greco:
da alcuna grossa fummosità della terra. bellincioni, i-199: cappucci fiesolani e fumostemo,
vii-337: funebre: cosa di mortoro. bellincioni, i-125: ve'di sforza e
perciò che con pubblico funere fu portato. bellincioni, i-128: ancor sognai che avresti
un'azione, una risoluzione). bellincioni, i-33: il principio di guerra è
che si possi gittare il giacchio. bellincioni, ii-64: i'ti mando un
anima galde, / nello 'nfinito amore. bellincioni, ii-151: perduto abbian d'ogni
collo l'oche e gli anitrini. bellincioni, 256: gallettin, conigliuzzo,
v.). -gallettuzzo. bellincioni, i-216: torna sotto la chioccia,
, niuno maravigliar se ne dee. bellincioni, i-198: comperate pur voi la
; tenere un contegno ambiguo. bellincioni, ii-104: egli è tempo aprir gli
(una vivanda). bellincioni, 256: sentenze da soppanni o ferravecchi
tre passi, lavorata a gelosie. bellincioni, ii-59: non facciàn più finestre a
lingua inintellegibile ai non iniziati. bellincioni, i-186: per parer savio parli da
or sarà spenta la cristiana gesta. bellincioni, ii-247: gesta / col canto
e fece un gentil getto. bellincioni, ii-75: lo sparviere è buon secondo
un giorno; in brevissimo tempo. bellincioni, ii-126: tutto perdemmo in un girar
e spreg. gobbùccio, gobbuzzo. bellincioni, i-216: un certo forasiepe, un
alte e larghe che fatte sieno. bellincioni, ii-59: per la gola s'impicchino
longobardi, saracini e altri popoli. bellincioni, ii-74: e galli s'hanno già
cucina: non contare nulla. bellincioni, i-196: e1 vostro fumo è
ha fruttificato (una pianta). bellincioni, ii-87: gli astrologi hanno detto,
interiori del corpo vicine al polmone. bellincioni, ii-79: i'pa- gheréi un
negozio grasso: guadagnare molto. bellincioni, i-52: chi non vuol metter quel
di sfuggita o per speciale concessione. bellincioni, ii-77: ognun di loro è grosso
una notizia diffusa; agire sconsideratamente. bellincioni, i-34: alle grida non lassa el
con un piè dentro alla gruccia. bellincioni, ii-138: intendo, monsignor, venirne
pulci, vii-342: ignaro: disutile. bellincioni, ii-52: col vulgo vile,
e imbotti il vino nelle botti. bellincioni, 1-216: dira'mi: egli è
. sporcato, imbrattato, impiastricciato. bellincioni, i-199: perch'io vi vidi tutti
occhi fermasti, unde t'imbratte. bellincioni, 1-30: tal che più si netta
di rabbia. -sostant. bellincioni, 1-168: l'inferno, el monno
. concezione, n. 4. bellincioni, ii-125: vergine eletta dal superno chiostro
che nel mondo è sola e una. bellincioni, ii-164: sospirando dirò l'immensa
piangere, profondersi in lacrime. bellincioni, i-20: il volto immollo, /
/ d'un bianco marmo pario. bellincioni, 1-73: quell'antico valor del tuo
pittori toscani. -sostant. bellincioni, ii-117: farete insieme, o musici
né scritto né tolto per niuno modo. bellincioni, 1-166: questo motto imparai per
si mor vivendo e si respira. bellincioni, ii-229: misero or me!
: imparate, imparate da lui. bellincioni, i-74: se qualche gente ingrata,
solo lo razionale imperio de la volontà. bellincioni, ii-246: non hanno imperio in
impiccato hai proprio un certo piglio. bellincioni, ii-106: spedale a me? non
più i parenti che gli strani. bellincioni, 1-216: un certo forasiepe,
pagandola di suoni e d'improvviso. bellincioni, ii-56: va, bellincione, e
i sacrati altari e i santi beneficii. bellincioni, 1-151: sonano a mal tempo
ma sanza troppo incarco di grassezza. bellincioni, ii-242: el partorir, che
eclittica forma coll'equatore terrestre. bellincioni, ii-246: i'son colei che per
quel si tesse poi che s'inconocchia. bellincioni, 1-202: prima che l'altrui
. figur. irrorare di lacrime. bellincioni, 1-29: vener di pianto el volto
da due preoccupazioni ugualmente imbarazzanti. bellincioni, i-145: saresti infra l'incudine e
e rotonde; chiazzare, screziare. bellincioni, ii-92: m'è addosso un tetto
/ così nascosto mi ritrova invidia? bellincioni, ii-197: come le rose nascon
; irritare, stizzire. bellincioni, 1-189: santon un giorno pure infesta
anime lasse. -ritrarsi. bellincioni, ii-156: per che infra le spin
, lo 'ndugio spesso prende vizio. bellincioni, ii-39: fugge la lepre mentre e'
se intenerisse o men se indura. bellincioni, ii-244: oh quante crude donne
. l'aspetto industriale. bellincioni, 1-20: di fama acquistar vo'che
mi dài di mai non esser lieto. bellincioni, ii-128: ardita inesorabile e superba
vo'con l'altre porre addosso. bellincioni, i-78: chi di didone e
infelice vita essere momentanea e caduca. bellincioni, ii-186: chi priega or te
quali erano principali nella detta chiesa. bellincioni, 1-246: beato or se', che
crederci, non prestar fede. bellincioni, 1-200: io non ho tanta polvere
introdurre il filo nella cruna. bellincioni, ii-93: io dormo in una cameraccia
questa vita ne le buone operazioni. bellincioni, ii-78: prima guarrà del sonno
loro orecchi i sermoni della sapienzia. bellincioni, ii-149: leggiadro spirto, al ciel
essere molto disgraziato, sfortunato. bellincioni, ii-99: ma 'l vin mi inforzerebbe
loro insieme urtar di quelle genti. bellincioni, ii-99: ho men che don
, dedicarvisi con vigoroso impegno. bellincioni, i-19: s'io m'infurio /
e non fanno frutti di penitenzia degni. bellincioni, ii-32: un'alta mente
la 'nvita / a far la iniquità. bellincioni, ii-89: i'vorrei pur saper
non si fida mai sarà ingannato. bellincioni, ii-100: ingannato sarà come 'l villano
. rendere difficile la digestione. bellincioni, 1-195: e1 molto cibo con affanno
parlava e diceva male pareva ingrassasse. bellincioni, ii-108: i'dico a voi che
se non gente rozze e ingrate. bellincioni, ii-33: ingrata e cieca plebe.
: denari gli enemici fan cadere. bellincioni, ii-192: qual vergogna o
vostro innamora. -scherz. bellincioni, ii-94: più che giovanni predico al
l'altro per le inondazioni de'fiumi. bellincioni, 1-96: non fur sì liete
3. privo, non fornito. bellincioni, ii-47: questo a mia mente par
forti, frittelle e simili coselline. bellincioni, 1-195: le 'nsalatuzze accendon sempre e
i e il giorno fugitivo intorno guarda. bellincioni, ii-214: se tanta grazia hai
schiuma. -anche per simil. bellincioni, ii-98: il mio mantello n'è
che di trovar ventura c'insegniate. bellincioni, ii-233: o patre mio, da
ville ci viene per insino agli occhi. bellincioni, 1-235: ma se la caccia
instillasi negli orecchi con vino vecchio. bellincioni, 11-88: dal vostro esimio e
veder gli festi il turpe insolto. bellincioni, ii-184: grazia prometti, e poi
sempre altrui di sé buono intelletto. bellincioni, ii-171: tu sola dolce al mondo
[matrimonio] senza niuno intelletto? bellincioni, 1-110: perché dell'aurelio e
, e fra tanto intendere del vostro. bellincioni, ii-14: e virtuosi e'buon
in parte ove la strada manca. bellincioni, ii-41: i'son quel che una
ch'arebbe intenirito un duro sasso. bellincioni, ii-157: odi mantua tua che
avea pien l'aere e 'l vento. bellincioni, ii-185: i'veggio ben sì
: venne pronunciato il nome di gemma bellincioni, interprete sublime del melodramma verdiano.
nel viso, coll'alito tremitoso. bellincioni, ii-125: pallide e scure,
. consunto, emaciato, macilento. bellincioni, ii-92: io son col cuoio all'
non ricordare il mio nome invano. bellincioni, ii-73: questo parve al confessore
e l'inetto. -geloso. bellincioni, 1-38: la sospettosa et invida giunone
e rin- verdiscon gli animi inviliti. bellincioni, 1-198: ché 'n piatto gelatina
ant.: frate zoccolante. bellincioni, ii-15: quell'altro inzoccolato ha fantasia
/ d'invidia molta ir pieno. bellincioni, ii-168: la luce, che
come temine, nel detto ospitale. bellincioni, 1-103: chi collo stil di
esser lacerato, non ho potuto cessare. bellincioni, ii-226: mentre che lei mi
ogni altra cosa ho a sdegno. bellincioni, ii-152: da quella vita lacrimosa
a cavallo. -voragine. bellincioni, ii-55: se [dio] per
prima edificate e composte l'avesse. bellincioni, ii-151: piac- ciongli ben le
. persona o animale molto magro. bellincioni, ii-135: mi farai gran piacere,
lardelli di prosciutto. -figur. bellincioni, 1-202: prima che l'altrui tele
comodità. - anche al figur. bellincioni, ii-89: se le vivande triste fussin
pioverci lasagne: esserci grande abbondanza. bellincioni, i-157: egli ha lettere di là
nuovo pesce. -laschettino. bellincioni, i-217: stu se'gagliardo lancia uno
, tordi e merle e simiglianti. bellincioni, i-226: lo sparviere / e
con lei io rimanga in compagnia. bellincioni, ii-170: dulce isabella mia, s'
, prima che ti desse i denari? bellincioni, ii-235: tanta grazia li volse
suo castello co la porta serrata! bellincioni, ii-121: piangi, partenopé,
giocare, rifiutare la mossa. bellincioni, i-52: già non sa, quel
'l corpo e l'anima fa viva. bellincioni, ii- 151: fu ben
. (femm. -a). bellincioni, ii-131: di corbi l'aer fiocca
.. strignerli [ecc.]. bellincioni, 1-136: l'invida gente dispettosa
fortunato nel gioco o negli affari. bellincioni, ii-85: convien ch'un dì mi
/ pudecizia re- sblende alto intelletto. bellincioni, ii-149: leggiadro spirto, al
, ben s'i'dovessi morire. bellincioni, 1-75: l'amor, la fede
leggiadri ingegni e d'animi prestantissimi. bellincioni, 1-88: leggiadro, divo e luminoso
or me n'accorgo, e 'nsulse. bellincioni, 1-85: quello antico famoso alto
legittimo e onestissimo accrescere della famiglia. bellincioni, ii-119: i'son colei che al
. legnaiolo, falegname. bellincioni, i-32: cristo, perché 'l messia
disegni con pazienza e cautela. bellincioni, i-153: ma bisogna aspettar qualche bel
nostro figliuolo, cioè nostro fratello. bellincioni, ii-215: i'sento un gaudio,
-ant. giunto, pervenuto. bellincioni, i-74: però, spiriti eletti e
, placido (il mare). bellincioni, ii-165: ei turbar del tranquillo e
, amido, semente di cocomero. bellincioni, ii-98: i'posso far del mondo
cartilaginei che lo costituiscono). bellincioni, i-209: risposon le lamprede al tristo
ogniuno tornò al logia- mento suo. bellincioni, ii-145: stu se'cortese, o
/ lucerà chiara la nostra memoria. bellincioni, 1-37: laudando lui del bon saturno
la penna me sento insiemi avviluppati. bellincioni, 1-80: o lume del gentil
geniale, acuto, brillante. bellincioni, 1-88: leggiadro, divo e luminoso
cui erano conservati i sigilli. bellincioni, i-54: poi costantin che avea la
poco abile, inesperto, ignorante. bellincioni, il-no: rallegrasi milano, / città
gravi sofferenze, angosce strazianti. bellincioni, ii-226: mentre che lei mi lacera
piè non si pò dar mangagna. bellincioni, ii-38: quante magagne e drappi
i magi di lor golacce porche. bellincioni, ii-98: e magi fo, s'
e forte e giusto e signorile. bellincioni, 1-57: quel magno marin savio
m'è facta pel tuo operare. bellincioni, 1-237: o magna cortesia, /
quella che cum ti prima ragiona. bellincioni, li-m: se un parvo magne cose
magne / mai fu più bella. bellincioni, ii-191: da qual magno pianeta
un levrier leggero, fu montato. bellincioni, 1-107: apre gli acerbi fiori,
era sbigottito di sì fatta perdita. bellincioni, ii-152: vide racchel in
e serro / che magero vai nulla. bellincioni, 1-42: e1 pellican col proprio
ristrettezze economiche, vivere miseramente. bellincioni, ii-14: io n'ho gran dispiacere
particolare, ecc.). bellincioni, 1-182: pur che egli abbin maiuscole
, imperfezione; inconveniente; difficoltà. bellincioni, ii-132: l'andar a piè mi
3. distanza disagevole, lontananza. bellincioni, 1-30: dal detto al fatto è
, che non gli sapeano correggere. bellincioni, ii-47: mettevon l'ale tutti
de tute le malizie e vanità. bellincioni, 1-19: s'io m'infurio /
le carogne maliziose. -sostant. bellincioni, ii-37: la maliziosa troppo ha auto
pena manca a l'anima dogliosa. bellincioni, ii-42: la fede era mancata oggi
e poi ti tradisca e vituperi. bellincioni, ii-200: io, che mi pensai
altra e tutte due lavano il viso. bellincioni, ii-20: l'una man lava
, aiuto; appoggio, sostegno. bellincioni, ii-61: memento mei, per dio
bene cagione e d'ogni suo male. bellincioni, ii-182: o luce, abbi
non vi era modo a mantenerveli. bellincioni, 1-14: né più prolisso sarò,
ch'ella venga rossa come fuoco. bellincioni, ii-54: i'non terrò più
distintivo della condizione di schiavitù. bellincioni, 1-156: se alcuno hai dimandato /
marinai e sovvertono poi il legno. bellincioni, 1-123: vedi i fieri leon
un'intenzione, ecc. bellincioni, i-169: usasi in poesia / parlar
: possedere qualcosa in abbondanza. bellincioni, ii-83: l'è ben vestita e
, sf. region. mastello. bellincioni, 1-101: i'mi smarii com'un
di seta, che l'ebbe tommaso. bellincioni, ii-141: i'ti rimando il
, che non la rinverrebbe aristotile. bellincioni, i-213: a voler dirci quel
4. acer. matteróne. bellincioni, 1-175: i'rido che ti butti
abbattuto, svigorito, esausto. bellincioni, ii-ii: or odi bel piacere:
le mazze: sparlare di lui. bellincioni, 1-160: alodole e viole / mi
terra, ruzzolare rovinosamente. bellincioni, ii-131': ha [il cavallo]
, trarlo in inganno spudoratamente. bellincioni, 1-188: quand'e'ti dà per
fatto mio pensier menarmi il cazzo. bellincioni, ii-45: voi errate com'un
pe'ingannar cui non lo crede. bellincioni, ii-239: contra me qualche inganno
rividi più bella e meno altera. bellincioni, 1-33: e 'l familiar men par
fannullone; baggiano, babbeo. bellincioni, ii-76: certi nuovi pietosi merendoni,
ogni rispetto troppo da'figliuoli meritano. bellincioni, ii-216: se più merta,
dove magnificenza e amor ti sprona. bellincioni, ii-56: se senza il suo
signoria / alcuna riprension non meritava. bellincioni, ii-45: non si meritan pene
ciel la manna, questo è certo. bellincioni, 1-22: in ciel a lui
. ant. abbondare, esagerare. bellincioni, ii-27: non mesce col parlar,
ha pratica, abilità, competenza. bellincioni, i-217: non sai che chi vuol
mestizia tutta la città era oppressala. bellincioni, ii-157: or col pianto convien
mezzo, fin d'ogni bontade. bellincioni, ii-212: o giove eterno,
qualcuno assiduamente, non lasciarlo più. bellincioni, ii-70: se ritornassi un tratto in
e 'n man porti el veleno. bellincioni, i-146: e1 mele hai 'n
e rauni dove non hai sparso. bellincioni, 1-124: o novo massinissa a roma
goffa (anchecome epiteto ingiurioso). bellincioni, ii-58: un pezzo di migliaccio mala
talora bonaria e indulgente). bellincioni, ii-145: se fosse oggi, e'
minio e d'oro dentro illuminato. bellincioni, 1-182: pur che egli abbia maiuscole
la morte a lo core ò ministrata. bellincioni, ii-173: se pietà bene a
e vostro padre gli era imposto. bellincioni, ii-161: o roma, di
regge in grolia tutto l'universo. bellincioni, ii-186: un gran miraeoi è
muco grondante dal naso, moccio. bellincioni, 1-209: risposon le lamprede al tristo
letter. leggere, declamare versi. bellincioni, i-io: alessandro macedonio coll'opera del
per mogliazzo al suo unico figliuolo. bellincioni, 1-218: facciàn questo mogliazzo /
a rea maniera / quella primaria moglièra. bellincioni, il-41: sono un uom come
, tu n'aresti el male anno. bellincioni, 1-177: a mondar fichi a
tanto a'neri quanto a'bigi. bellincioni, 1-240: se '1 targon ch'è
/ corno a putta senza fe'. bellincioni, 1-145: or venghin, ch'è
mutato di nessuna in nessuna cosa. bellincioni, i-84: laudando el moro e 'l
; maestro di morale. bellincioni, ii-62: o specchio di poetico collegio
essere in una situazione disperata. bellincioni, i-235: se la caccia [i
moro (cfr. moresco3). bellincioni, i-150: le fosse cieche fien forse
un contentino, una piccola soddisfazione. bellincioni, i-206: la costanza ti dà de'
grave e frale e mortai gonna. bellincioni, 1-100: s'io amai dafne e
spesso il vero scambia alla menzogna. bellincioni, ii-244: retorica son io, che
una virolen- zia, è mortale. bellincioni, ii-169: ogni gran fedeltà perfido
mortai segno più che strai corremo. bellincioni, ii-214: o diana, e
a'greci a sì grande impresa. bellincioni, ii-143: pur drieto a te mi
-aperto (una porta). bellincioni, ii-197: ahi dulce pietà d'un
non vorrai mostrarti in ciascun loco. bellincioni, 1-126: canzone, el vero
, so che gusti del mottetto. bellincioni, i-192: altri che son di maggior
che il sabato non paga sempre cristo. bellincioni, 1-134: e'si dice a
.. ch'appartiene a filosofia. bellincioni, i-144: chi a suo modo ha
siena: e altri canta bellincioni, i-192: fu forsi un'arte già
brina la vegetazione di un luogo. bellincioni, ii-78: che bella cosa sono e
sodomitiche. n. perotto [in bellincioni, i-165]: tu muti l'o
in qualsiasi modo o situazione. bellincioni, i-178: non bisogna pensar di far
con i raggi x). bellincioni, ii-87: la mummia ch'in verso
per la conservazione dei cadaveri. bellincioni, ii-59: pallante che scoprì la mummieria
quinto dell'eneide quando fece munerare eurialo. bellincioni, ii-219: non quando conviensi oggi
carboni si muovono pessimi vapori. bellincioni, ii-5: quando vento per
murò di segni e di martìri. bellincioni, ii-125: vergine eletta dal superno
nel mio debil petto laude infondere. bellincioni, i-iio: o delfico, ausonio,
la quale nasce de la ghiottornìa. bellincioni, ii-189: pur fra tanto dolor
quelli acquatici e ai pesci. bellincioni, ii-7: egli [uccello] è
se ne vide buona ispe- rienza. bellincioni, ii-27: buon naturai, buon occhio
anzi è una corona al naturale. bellincioni, ii-144: questo... ti
epiteto spreg. sciocco, babbeo. bellincioni, ii-no: in cui ti ficcherai quel
, quando fosse lordo e brutto. bellincioni, i-30: con cristo e col
netto che peserà il detto candeliere. bellincioni, 11-88: essendo a vostre
gusto. -con metonimia. bellincioni, i-139: se 'l tuo nome innocenzio
nell'espressione noce del piede). bellincioni, i-200: le noce si fuggiron ne'
sciogliatemi da'gravi nodi di vostri statuti. bellincioni, ii-95: talor rispondo che chiamar
/ ringrazia chi dal vulgo ti diparte. bellincioni, ii-26: ben vorrei che tu
anche nell'espressione fare notomia). bellincioni, ii-38: chi vuol far notomia /
vicende di un'altra città. bellincioni, ii-224: co'fiori in grembo un'
l'aere un nuvolo a vedere. bellincioni, ii-227: quanto un nuvol la state
, ne traessi fiorini ottocento netti. bellincioni, i-242: forse dirà gualter: el
di parole equivoco). bellincioni, ii-8: noi ti ristorerem poi con
2. dimin. ocazzino. bellincioni, ii-8: giovane e maschio dàcci un
foro praticato in un oggetto. bellincioni, i-202: tal porge botton ch'è
pellegrino. bellincioni, ii-136: se fussi polifemo o balestriere
pericolo quando vogliono nuocere al loro nimico. bellincioni, i-23: qualche volta per freno
relazione con un complemento di limitazione. bellincioni, ii-181: io, che sono offeso
offromi apparecchiato a ogni tuo piacere. bellincioni, i-13: né si dee vergognare
una descrizione o di una narrazione. bellincioni, i-56: quanti in parole son buon
che provoca tali stati d'animo. bellincioni, ii-199: or questa è l'amorosa
e pomposo. -offuscare. bellincioni, ii-149: qual colpa quelle chiome crespe
tenebre notturne; coperto di tenebre. bellincioni, i-16: quella che nacque, o
face l'om ma omo quella. bellincioni, i-148: diciamo or questo motto:
scrittore, un artista). bellincioni, ii-165: o moderne eloquenzie oneste e
] bisogni d'entrare in fatica. bellincioni, ii-241: ardo d'onorar lui
godere il regno che vi spera. bellincioni, i-iio: o delfico, ausonio,
/ dietro a gli altrui sermoni. bellincioni, li-io: però, marchesana mia,
'cerri e gli oppi. bellincioni, ii-47: mettevon l'ale tutti quanti
; chi va a parlamentare. bellincioni, ii-210: andrai, mercurio, mio
la necessità torna viltà in ordire. bellincioni, i-31: una ne pensa il ghiotto
spesso sconvolti da eventi imprevisti. bellincioni, i-148: chi vi governa sempre el
spetezzare, scoreggiare rumorosamente. bellincioni, i-166: qui giace, l'epitaffio
forma che nessuna / gli chiude. bellincioni, ii-102: se corressi scalzo l'orochico
occaso: su tutta la terra. bellincioni, ii-122: chi cercassi oggi ben da
o pezzetto di essa; crostino. bellincioni, ii-76: certi nuovi pietosi merendoni *
tutti i sopradetti gioielli e ornamenti. bellincioni, ii-172: drappi d'oro e '
piove ornando d'ogni ben la vita. bellincioni, i-70: l'angeliche accorte sue
sì buon frutto nel mio orto. bellincioni, ii-223: veggio di roma un
volto uman, benegno e pio. bellincioni, i-72: cecilia! sì bellissima oggi
.): volgare, banale. bellincioni, i-192: fu forsi un'arte già
ricovero concesso provvidenzialmente per carità. bellincioni, i-183: per sua umanità non vostro
pranzo. 5. prov. bellincioni, ii-144: l'ostiero è fratei de
a negare [ecc.]. bellincioni, ii-236: piride mio, da te
adirata / col padre e col priore. bellincioni, i-109: devoto patre, sotto
di palagio', averne in abbondanza. bellincioni, ii-89: d'insalate possiam fornir san
in roma. -divulgare. bellincioni, i-153: non far palese / questo
palude; melmoso, limaccioso. bellincioni, i-98: lembo posto in rivo paludoso
ottiene risultati cattivi o dannosi. bellincioni, i-218: non sai che chi vuol
: mostarda roscia o pavonaza. bellincioni, i-202: senza alcuno odor, benché
confronto di, rispetto a. bellincioni, i-38: qual carro trionfai mai vide
megio bichiero de vino bianco dolce. bellincioni, i-134: el balestro ognun parato
incresparsi allo specchio che tenere ragione. bellincioni, i-228: bei capei, cercate sale
un contratto, in un trattato. bellincioni, i-52: chi non vuol metter quel
puote crescer se li parvi isdegni. bellincioni, li-m: se un parvo magne
tua famiglia abundantemente e non delicatamente. bellincioni, ii-80: se nella ragna appanna
caso; occuparsi; fondarsi. bellincioni, i-191: se non che di carogne
mal pasciuti. -di animali. bellincioni, ii-139: i'mi levai stamani anch'
dipinto v'è come 'greci tornaro. bellincioni, ii-164: fondate or le speranze
sm. ant. rappacificazione. bellincioni, i-216: se un dicessi: dio
povera, nuda e de gravi ricarca. bellincioni, ii-202: sia laudata pazienzia,
riottoso (un animale). bellincioni, ii-140: signor francesco, s'i'
nel peccato è cosa di dimonio. bellincioni, i-242: nostro uman peccare è pien
da chi normalmente è mite. bellincioni, i-235: se la caccia vogliono a
si ricerca alle quali hanno rispetto. bellincioni, i-191: vada in sua malora
fia vietato il vento in poppa. bellincioni, ii-113: pelago di tempeste, un
più leggieri pena o vero pericolo. bellincioni, ii- 125: ave maria
a adornerem, ch'a noi guidonne. bellincioni, i-53: 1 duro pan
/ a chi a lu's'accomanda. bellincioni, ii-93: se d'udire il
per mare a marito n'andasse. bellincioni, ii-162: di te ne scrisse già
. seco stesso di lei dolcemente pensare. bellincioni, ii- 178: se 'l
allegrezza or s'è rivolta in male. bellincioni, ii-226: quanto chiamar mi posso
a dio insino che dio il liberi. bellincioni, i-96: tu piglia in cura
.. fu percuso de subita cegitae. bellincioni, 11-88: duoimi che vostre
di dolor poi graffieresti le gote. bellincioni, ii-5: dolorosa più non fu mai
quale in eterno non può ritornare. bellincioni, i-28: i'restai allor come uom
uno concento anzi una armonia celeste. bellincioni, i-106: che diren di quel sole
d'ogni bellezza e di virtù perfetta. bellincioni, 1-68: allor cognobbi ben quanto
item per cadauna qualia floreni il. bellincioni, ii-64: lodar rugginosi gli schidoni,
credere una cosa per l'altra. bellincioni, i-188: quand'e'ti dà per
perzonalmente, e ciò fermao per sacramento. bellincioni, ii-208: sento sì gran dolcezza
vasta cultura, essere dotto. bellincioni, ii-12: o signor, perché fui
indicare un approccio sessuale. bellincioni, ii-84: mi fu detto ch'io
, che non si lascia intrappolare. bellincioni, i-206: borbottino e barletti, /
pe'lor falli eran sì pettinati. bellincioni, ii-iii: d greco dimostrasti aver beuto
così feciono de'ferri delle pialle. bellincioni, ii-69: le cintole ch'escon
fanno le luci mie di pianger vaghe. bellincioni, ii-177: bella se'tu,
cui tu piangi è forse in vita. bellincioni, ii-115: piangesi or di lion
. per lo piatire a molti dispiace. bellincioni, i-176: credo piuttosto in ver
piè giunti: a piedi uniti. bellincioni, 11-86: un mulin con la rocca
/ con ima fonte piena di diletto. bellincioni, ii-64: i'ti mando un
, stagionali o naturali particolari. bellincioni, i-49: fatto era d'ombre e
la propria infelicità e miseria). bellincioni, ii-94: non vi vo'far più
degnare per tuo fedelissimo servo accettarme. bellincioni, ii-185: dante, quel fonte di
/ aiuta i versi miei benignamente. bellincioni, ii-125: ave maria, o d'
in questo, nicolò, pietoso sei. bellincioni, i-25: forse voglia e costumi
il prossimo in modo dissimulato. bellincioni, ii-104: egli è tempo aprir gli
libere armi. -scherz. bellincioni, i-172: con la ciaina in man
e suggono. -assol. bellincioni, ii-80: buon segno è nello 'nfermo
con sollecitudine e diligenza. bellincioni, i-96: da poi che 'l ciel
prendere un abbaglio, sbagliare. bellincioni, i-137: voi piglieresti presto le balene
pincio, muri, muci, muci. bellincioni, ii-52: con versi fa el
produce molte palme e molto balsamo. bellincioni, i-37: sterile inculto loco,
di quanto a l'uom bisogna. bellincioni, cvi-282: se musica è di gran
ne vanno per fuggir la piena. bellincioni, ii-64: i'ti mando un
sonava, / angelicali dilettose e pie. bellincioni, i-107: apre gli acerbi fiori
so por ch'è un piacere. bellincioni, ii-101: serba a'cavolin questo piuolo
-scherz. cadere da cavallo. bellincioni, ii-132: fa'ch'el [cavallo
con la soa sanità mia vita allegra. bellincioni, cvi-290: questa grazia a te
come influsso (anche astrale). bellincioni, i-83: se tanta grazia dalle stelle
. io. prov. bellincioni, ii-39: fugge la lepre mentre e'
possono sanare infermità fisiche o spirituali. bellincioni, ii-55: tu mi sarai piscina:
fare il pitocco e lo accattone. bellincioni, i-215: quel ch'è più cortese
; testimonianza efficace e colorita. bellincioni, cvi-280: rinascerà ancor beatrice / dopo
attitudine a diffondersi fla fama). bellincioni, i-49: o giovan galeazzo, o
qualche modo la sua mente cruda. bellincioni, ii-244: oh quante crude donne
popolaresco, grossolano, volgare. bellincioni, i-187: farse è tuo pregio (
. -acer. poetóne. bellincioni, i-25: talvolta e'gusta pur di
ha una connotazione scherz.). bellincioni, i-193: s'egli è un sogner
spirituale o ideale; guida. bellincioni, cvi-289: queste doe care sorelle,
innumerabifi. -branco di animali. bellincioni, ii-140: di can drieto avevo un
costumi che ha chi il notrica. bellincioni, i-198: una porca fuggita delle gogna
-con riferimento a personificazioni. bellincioni, ii-198: sonetto mio, a cafaggiuolo
presto il portaraggio in tua masone. bellincioni, i-113: la fama tua è,
che per vergogna piangendo fu posa. bellincioni, ii-164: posono in silenzio ogni
precipizio. -perdersi, dannarsi. bellincioni, cvi-285: chi segue il senso in
] in marsiglia gran predicatri- ce. bellincioni, i-131: questo appartiene a voi,
, pungolare (un desiderio). bellincioni, ii-215: or di sua virtù son
el ve mandà lo spirto sant. bellincioni, ii-170: dui ce isabella mia
le saette crude al cor mandaro? bellincioni, i-164: meco ti fai,
e prevegghi quelle che sono a venire. bellincioni, i-56: 1'previdi, signor
che in pri- son mi mena. bellincioni, cvi-270: amor in sua prigion fa
inanimati, astratti 0 personificati. bellincioni, ii-174: questo è privilegio de l'
di sicurezza, priva di pericoli. bellincioni, ii-43: allor ben si conosce ludovico
di breve durata. -plebeo. bellincioni, ii-128: sopra il ricco sepolcro e
m'era ond'ero lieto tanto. bellincioni, ii-39: giovan, francesco e pietro
il ruffiano è il proposto delle meretrici. bellincioni, cvt-263: questa seguente operetta fece
lasagne, o qualche cosa sciocca. bellincioni, i-233: di velluto in dosso ho
/ e falle disparer a tutte prove. bellincioni, i-64: e1 non si trovò
non altri, il ti giura. bellincioni, i-227: ventura avete, e provo
di neuna volta quelli denari perdeo. bellincioni, ii- 145: un dì
dolce condizione più che d'astuta prudenza. bellincioni, ii-48: o ricciardetto, ov'
: perdere ogni attrattiva, svilirsi. bellincioni, i-218: facciàn questo mogliazzo, /
, tulio, ortensio e calvo. bellincioni, ii-196: s'egli awien mai che
raquistando quel loco a nostra fede. bellincioni, 1-141: stu sei pur caduto,
, senza dubbio, perfettamente. bellincioni, i-168: pier matto, tu rigali
né non saprà fare nulla per casa. bellincioni, ii-44: i gran punti sottil
può essare ramicizia ne grande né copiosa. bellincioni, ii-90: di quel prino punto
da'molti vizi e da ciascuna fraude. bellincioni, i-141: stu sei pur caduto
in lo corpo puritae fia observà. bellincioni, ii-196: onestà in bocca e castità
altra misura è dirivata da l'uomo. bellincioni, cvi-283: 1'son quella sotti
all'impiccagione o al rogo. bellincioni, i-105: presuntuoso, temerario, aldace
alla storia. -contestare. bellincioni, ii-85: 1'do sempre nel lecco
-con litote non quieto: insoddisfatto. bellincioni, i-21: anch'io, o vener
tut', ah, e'diserta! bellincioni, i-70: bianca di perle e bella
raccontandogli questa cintola quanto più poteo. bellincioni, ii-218: se 'l primo se'fra
-preparare e decorare con cura. bellincioni, ii-89: raffazzonate el nostro desco,
-porre in relazione più entità. bellincioni, cvi-282: aritmetica sono, e son
e tortore raggiunte e altra carne. bellincioni, ii-60: s'i'fui già
uno / tuoi ragionari superbi e sdegnosi. bellincioni, i-19: venere a questo ragionar
una prop. subord.). bellincioni, ii-212: apollo ha ben ragion se
- in partic.: omento. bellincioni, ii-80: se nella ragna appanna el
con una rama di dattero in mano. bellincioni, i-40: se all'alta impresa
e da bologna i romaiuol son buoni. bellincioni, ii-53: arò forse trovato un
, che tu abbi poco ricolto. bellincioni, cvi-264: fra 'miseri or
. -impacciarsi, coinvolgersi. bellincioni, i-35: tanto può l'umana passione
a grandi promesse assai modesti risultati. bellincioni, ii-48: promettendo carpioni, e'dàn
di vestire, il parlare). bellincioni, i-178: vocabuli strani e 'l parlar
volte queste cosse me son fallade. bellincioni, 1-56: giudicando senza passione, /
/ tutto il ciel si rasserena. bellincioni, ii-190: l'aire s'allegra e
il leone ebbe bisogno del ratto. bellincioni, i-238: quando i'mi credetti riposare
oscena: ricostruire l'imene lacerato. bellincioni, ii-87: se un sol dottor di
, / paniza freda e rava. bellincioni, i-238: sarai colto per rava stu
/ che liombruno si è mal arrivato. bellincioni, 1-77: qual carro o arco
una gotata, cioè uno recchióne. bellincioni, i-195: spirito, se tu
personaggio esempi di virtù singolari. bellincioni, 1-13: di qui nacque che il
cui spalle poggiava il cielo). bellincioni, cvt-278: ardo d'onorar lui d'
: dio, che tutto regge. bellincioni, i-222: pietoso giove, in ciel
alle mense reali si beveva il veleno. bellincioni, ii-246: marte l'arme e
arcier di lui ha fatto segno. bellincioni, ii-184: quanto più el foco al
missa per remissione de'miei peccati. bellincioni, i-80: maddalena a piè del
riferimento a soggetti astratti o personificati. bellincioni, i-61: angeliche accoglienze in vista altera
ai frati che vengono di fuori. bellincioni, ii-181: la man perfidi inganni or
i segni delle virtù degli apostoli. bellincioni, ii-29: non ismarrir del nostro amor
tua mansuetudine e 'l tuo amore. bellincioni, i-io: gerione con tre capi intese
tratto e pari calomo in resta. bellincioni, i-127: piglia tue arme,
; / è beato chi 'l farà. bellincioni, i-130: non basta aver la
fore, aver la donna dia. bellincioni, cvl-282: oh quante crude donne
caffetin, ed è salina. bellincioni, ii-52: ricalco toma a me 'l
, costellato (il cielo). bellincioni, i-49: fatto era d'ombre e
/ tini e bigonce adatti ricerchiando. bellincioni, ii-67: vidi una palla che
ragione e grazia muove 'l suo parlare. bellincioni, i-103: spirto gentil, d'
per connessione logica, per simiglianza. bellincioni, i-24: or basti, servo nostro
ed è ricolta dal vecchio cortese. bellincioni, i-114: agevol matto se', che
apparati di quella fallace e perniciosa fantasia. bellincioni, ii-116: s'altra più
! -con uso neutro. bellincioni, ii-84: da rider fu che rosso
mire espansionistiche di uno stato. bellincioni, i-145: saresti infra l'incudine e
-in un contesto scherz. bellincioni, i-177: tapon piagne: no,
e il vento è ruinoso. bellincioni, ii-241: se vostra man di perle
me l'hanno potuto trarre del cuore. bellincioni, ii-177: qual nova legge di
vi fie aconcio domane. ridolfi [in bellincioni, i-206]: s < d
civile (una persona). bellincioni, ii-236: però più non mi rimbosco
del cardinale. -sostant. bellincioni, ii-57: secondo con chi, farò
fisico, ecc.). bellincioni, cvi-263: di pianto sol mi pasco
8. figur. dimenticato. bellincioni, i-104: così chi giustamente or ben
-trasfonnare la natura di una persona. bellincioni, ii-198: così amore d'un esser
quanto maggior era ogni mio tormento. bellincioni, ii-195: così ne infonde il
quale tenesse alcuno de'decti sottoposti. bellincioni, ii- 52: se più
de l'allegrezza che m'ha data. bellincioni, ii-199: ho mille volte ringraziato
salta e morde allor ch'ella rinvilia. bellincioni, i-165: milan prendeva pure un
come ciascun per acquistar s'affolta. bellincioni, i-34: oh quante gran ruine /
. 22. prov. bellincioni [crusca]: chi tribola altrui sé
avervi sede (un'attività). bellincioni, cvi-286: le sette arte siàn chiamate
e'quali ripugnavano la detta oppenione. bellincioni, cvi-282: e'detti d'altri so
più che la mosca a latte riscaldato. bellincioni, ii-65: di nuovo ècci un
e videsi essere guardata più strettamente. bellincioni, cvi-276: costui è quel ch'e
questa novella di questo ambasciadore senese. bellincioni, ii-133: signor, le risa non
di chiarire questioni, idee. bellincioni, i-104: tu se'resoluzion d'ogni
sopra respiandete, i re lo adorono. bellincioni, 1-16: quella che nacque,
li scrittori latini risplendette com'uno fiore. bellincioni, ii-208: sento sì gran dolcezza
fino a quando più non perda. bellincioni, 11-88: dal vostro esimio e florido
ché di tutte tuoi aversitadi ti ristolerò. bellincioni, cvi-269: chi piangessi per amor
/ de le fatiche e placido restoro. bellincioni, iiii: quando mi pongo a
ristoro. -di animali. bellincioni, cvi-271: quel che ogni paura or
a. llui ne risulti bene. bellincioni, ii-19: quanta fama resulta e quanto
per guadagno avere ritenuta la lingua. bellincioni, i-48: cesare ha nome,
petto qualcuno: averlo molto caro. bellincioni, ii-209: o grato apollo mio,
donde a te ritornare / potrò. bellincioni, ii-70: se ritornassi un tratto in
corpo con la morte). bellincioni, 1-28: così ti lascio, e
spesso ritrosi, cioè che tornano indietro. bellincioni, 1-98: quando su tanche d'
fu di tutta la guintana vincente. bellincioni, i-227: or fa la conclusione:
-con riferimento a un soggetto inanimato. bellincioni, ii-23: -bellincion, che vorresti ire
non venghi nelle mani degli incredenti. bellincioni, i-67: sento a giove dir:
una verità. - anche assol. bellincioni, 1-239: volta e rivolta e mostra
, ravvolto in un indumento. bellincioni, i-232: 1'porto in dosso un
di grossi cibi e di grosse robette. bellincioni, ii-83: non vada per tragetti
o di rimprovero o di biasimo. bellincioni, i-203: non dileggi la lebbra e
invitarlo, lasciarlo in disparte. bellincioni, i-158: per oggi fatelo romito,
umiltade rompe ogni forza di nimici. bellincioni, ii-203: col tempo e col
di rose e co'crin d'oro. bellincioni, ii-171: tu sola dolce al
per cacciare da lui le mosche. bellincioni, i-197: una rosta si vuol
, l'abito povero e lacero. bellincioni, ii-80: eh! s'io fussi
, che non rompano troppo profondamente. bellincioni, ii-98: diemi el suo conforto
sopra il viso tuo li farei piovere. bellincioni, cvi-264: mi stavo con l'
l'a- vria gionto una saetta. bellincioni, ii-139: dreto ti son corno
.. / a lei si volson. bellincioni, i-161: tu acquisti, locamo
venere bella e de l'ardente jove. bellincioni, i-95: con l'angelica voce
, con cespugli di rose e bellincioni, cvi-209: pel gran nostro iddio pan
3. dimin. saccardèllo. bellincioni, ii-146: non mi fare star come
i vizi: cancellarli, eliminarli. bellincioni, cvi-276: costui [ercole] è
di uomini illustri o valorosi. bellincioni, ii-118: qui dormon le famose e
-per estens. uccello di rapina. bellincioni, ii-98: non tornò mai saeppolo o
albero, le radici). bellincioni, i-34: bella donna, or ti
ché zentilmente muore chi amando more. bellincioni, cvi-270: se qualche volta
ùn ragionamento, un comportamento). bellincioni, ii-99: baciato ho, compar mio
-tendere a un fine molto elevato. bellincioni, ii-168: con lira, o conte
susseguirsi di periodi propizi e sfavorevoli. bellincioni, ii-69: così il proverbio dice:
subito dire a salvestro alcuna cosa. bellincioni, i1-192: paura esser non dèe
da te più mi trovo lontano. bellincioni, ii-188: se quella vostra dolce e
seguitando in verità le vestigie sue. bellincioni, cvi-287: dell'altrui morte mi satollo
ben veder chi ha in sé bontade. bellincioni, 1-148: molti son savi e
se non nel cuore de'savi? bellincioni, i-24: a la 'nvidia, che
. -per lo più assol. bellincioni, ii-119: la lunga vita al fin
vedi che di dolor amar si strazia. bellincioni, lizzi: noi siam tre sante
un balzo (un animale). bellincioni, cvi-267: passando un fiumicello, e'
pelle indistruttibile come corazza). bellincioni, cvi-276: l'arpie uccise, e
partic. neltespressione sbattere il dente. bellincioni, 1-154: che piacere è il stare
estima. -facoltà intellettuale. bellincioni, cvi-282: con mie scale ancor sino
da scaldare i forni quando son secchi. bellincioni, ii-175: ardo di dentro,
mi piacque, ora mi dole. bellincioni, ii-201: quando fia el dì che
ogni volta cascava in terra piana. bellincioni, i-197: benedette gli sien giulian
delle fessure dello scudo dei crostacei. bellincioni, i-211: non vi paian favole o
cose che sono fuori di noi. bellincioni, ii-122: di speranza l'inferno è
or scioglie, or gli rilega. bellincioni, ii-242: nel freddo tempo poi,
(con uso scherz.). bellincioni, 11-86: un mulin con la rocca
franco ti scoterà i pollili da dosso. bellincioni, i-203: taci, non ciarlar
simil cosa a mia madre! ». bellincioni, i-181: di gian pier taccio
intelligenza, stupidità, stoltezza. bellincioni, i-193: per meglior mercato / e
. -comporre opere poetiche. bellincioni, i-192: altri che son di maggior
morte dio che pur mo'nasce. bellincioni, i-195: di state è dolce cosa
il venne co'baci sci- loppando. bellincioni, ii-44: stu m'hai, lorenzo
. biscia scodellerà: tartaruga. bellincioni, ii-49: quando quel te vedìa,
sovvenire il comune tuo sanza interesso. bellincioni, 11-86: tant'è, po'
. 2. sconnesso. bellincioni, 11-86: un mulin con la rocca
-anche sostant. scoppio. bellincioni, i-222: apollo e gli altri ognun
so scorte a dar lor beccata. bellincioni, ii-51: o liete oggi campagne!
usato per scolare l'insalata. bellincioni, ii-82: mantello / ch'e vale
tingono. 13. prov. bellincioni, 1-148: scottar la bocca s'usa
né opra di virtù tempo consuma. bellincioni, i-121: colui sempre a sé
l'alba, il sole). bellincioni, ii-179: e1 sole avea già l'
fiori: portare via la giovinezza. bellincioni, ii-175: tempo il può, divorator
-da scuriati: degno delle frustate. bellincioni, i-176: i'rido, che ti
le qua'vilmente il secolo abandona. bellincioni, i-90: tu, che se'
sicuro in- sino fuon dii regno. bellincioni, cvt-269: donna vuol ben da
. 57. prov. bellincioni, ii-236: non si trovò mai donna
andò a piè del suo signore. bellincioni, i-90: quando io penso a te
il fin d'ogni cosa che nasce. bellincioni, i-127: le parche, ambrosio
un premio, una lode. bellincioni, ii-15: a san francesco ti vò
io per avventura ti farò compagnia. bellincioni, ii-i 16: risparmia le tue lacrime
in buono stato, non deteriorarsi. bellincioni, i-79: o cortese natura, o
.. apparvenella sua forma propria serpentina. bellincioni, cvl, 276: colui la
la similitudine di quella cotal cosa. bellincioni, i-15: come senza el tuo
accesso alla beatitudine ultraterrena). bellincioni, cvi-285: chi segue il senso in
/ ferito si morì poi poco stante. bellincioni, 1-81: o lume del gentil
li capitoli e dare il giuramento. bellincioni, ii-82: non fu lattuga mai
uom che pensi e pianga e scriva. bellincioni, cvi- 271: quel che
. -acer. sgraziatóne. bellincioni, i-113: la fama tua è,
burlare, canzonare, schernire. bellincioni, ii-72: perché voi non crediate che
fra i -essere lanciato furtivamente o di sottecchi bellincioni, cvi-267: passando un fiumicello, e'
con audacia (un'impresa). bellincioni, i-118: quanto conforta nell'età senile
/ di temporale e spiritual lettura. bellincioni, i-87: signore illustre, in cui
più saper quel che più erra. bellincioni, cvi-281: logica son io, e
e messi al palazzo del campidoglio. bellincioni, i-96: questo è 'l palladio e
forma, la quale noi dobbiamo seguitare. bellincioni, ii-77: voi mi pregasti tanto
circa il mezo, si ismarrì. bellincioni, i-101: 1'mi smani com'un
e più piacevole d'ogni grazia. bellincioni, ii-176: 1 tuoi costumi e
lunghissime pene di fuoco nell'altro. bellincioni, i-245: la vera contrizion satisfà
dove per antica consuetudine an bellincioni, i-163: negar non so che tu
soffrire qualcuno: averlo in odio. bellincioni, ii-63: tutto perdonar può 'l sommo
che per suo amor morir me vede. bellincioni, cvì-277: o gloriosa iddea,
soiomo - corno ià solea fare. bellincioni, i-43: or pensa quanta grazia fa
. letter. ant. sognatore. bellincioni, i-193: orsù, per la mia
le menti vostre e faceavi gioiose. bellincioni, ii-126: scurato hai, morte,
sole d'estate non patisce i nuvoli. bellincioni, ii-160: spento ha più d'
trovato un dolce e stran solletico. bellincioni, 11-86: tant'è, po'ch'
muzio / ch'a cornelio ha similiato. bellincioni, cvi-271: che tu
ond'io dolente sempre struggo e ardo. bellincioni, ii-222: sia laudato el summo
sia amato da lui più di prima. bellincioni, i-160: alodole e viole /
/ esser le guerre de'vapori sceme. bellincioni, ii-48: sonano a -vantare
estens. rivestire con abiti decorosi. bellincioni, ii-97: i'vegno come un frate
7. ant. copricapo. bellincioni, ii-94: lorenzo, i'sono in
e d'ogni suo difetto allor sospira. bellincioni, 1-73: s'altri del tuo
, / e sospir d'amoroso struggimento. bellincioni, cvi- 269: no 'l
-anche in un contesto metaforico. bellincioni, ii-196: s'egli avvien mai che
se 'l sangue non è sparto. bellincioni, 1-173: se di vendetta hai sete
no'falle mai quaglia. bellincioni, i-226: lo sparviere / e 'l
: picchiarlo, malmenarlo duramente. bellincioni, i-203: però convien che un le
, esalare sospiri; versare lacrime. bellincioni, cvi-268: or fatto son di quei
non ispende. idem, 377: bellincioni, i-143: col moro, e tu
-superare per eccellenza un'opera. bellincioni, i-105: tu lasci noi fra nubile
altra infinità di cose abbiamo facte cose. bellincioni, cvi-270: se qualche volta / fugge
, / che è consomata e vitta! bellincioni, ii-127: l'umana plebe afflitta
o fetta di torta tagliati radialmente. bellincioni, ii-65: per duo spicchi di mela
un paese. -rifl. bellincioni, i-204: chi prima si spidocchia,
qualcosa; scontrosità di carattere. bellincioni, 1-124: fiorite son le tue toscane
dopo aver superato difficoltà e ostacoli. bellincioni, i-220: se grazia impetrar suol giusto
: ragione, volontà e libero arbitrio. bellincioni, ii-222: quando l'alma tu
nel portico. -sostant. bellincioni, ii-137: poi fa lo spiritato /
più gravi hanno sproni nelle gambe. bellincioni, ii-74: e'galli s'hanno già
fianchi: essere o sentirsi incalzato. bellincioni, ii-24: a'fianchi hanno gli sproni
disincantato e indifferente. bellincioni, ii-133: e'non fa tanti inchini
vigo tal che può pinger fuore? bellincioni, ii-176: o lume, o specchio
di là nell'altra vita dovrete avere. bellincioni, ii- 193: quel che
di morte; irrigidito sul catafalco. bellincioni, ii-207: quando poi il vedrete morto
, luoghi stigi: gli inferi. bellincioni, i-123: 0 divo specchio,.
, un umore; trasudare. bellincioni, ii-159: le querce, che dovien
, / che voi pur vagezare. bellincioni, i-176: sei bon per una rocca
e stracciati di diverse tribulazioni e miserie. bellincioni, ii-19: la lunga vita al
apert'è del ciel la strada. bellincioni, cvi-285: chi segue il senso in
di lingue e strani di fazone. bellincioni, 1-32: molti accendon candele a certi
rena, a me crudele e strana. bellincioni, ii- 104: so ben
strema servitù et ongni malingna persecuzione. bellincioni, ii- 158: non speri
quella ch'era nel sesf anno. bellincioni, ii-140: fu per farmi arosto el
a un codice letterario o artistico. bellincioni, ii-112: un giorno par, s'
partic. senza reciprocità e corrispondenza. bellincioni, ii-199: perché al verno, al
casa e sì come ne lo studiare. bellincioni, 1-29: la scorza / tu
vita ancora davanti a sé. bellincioni, ii-158: era per cloto assai tela
, gravoso; fastidio, seccatura. bellincioni, ii-69: è scritto a lato all'
allusione oscena: bagnato di sperma. bellincioni, ii-52: con versi fa el ristoro
impetuosità di un corso d'acqua. bellincioni, ii-209: al mondo ferma, colle
e la costa superba più assai. bellincioni, i-123: gli aspri monti altissimi
e la sua madre vergine superna. bellincioni, 1-60: o timon nostro, all'
basse e il loro infortunio piagnevano. bellincioni, cvi-265: quanto chiamar mi posso
ciarlone, malalingua, pettegolo. bellincioni, ii-85: convien ch'un dì mi
da coprire tetti e a tafferie. bellincioni, ii-97: s'i'studio al porcellano
diventare talpóne: andare a nascondersi. bellincioni, 1-135: cristo era in bordo o
, non offrire più banchetti. bellincioni, ii-96: tu se'come la vigna
» 6. prov. bellincioni, 1-115: chi più d'un giusto
. -al tatto: a tastoni. bellincioni, ii-94: per non mi smarrire al
tavola e onorare i miei cittadini. bellincioni, 1-189: senton un giorno pure infesta
è proprio del fiume tevere. bellincioni, ii-157: priega or per quella ch'
levate, tutti s'addormentarono all'inghilesca. bellincioni, 1-237: vo'cominciare a bere
sempre, ne'guai sempre fuoro. bellincioni, ii-31: credo che 'n ciel se
-gioc. accettare una puntata. bellincioni, i-52: già non sa quel che
, acciò che fosse tentato dal diavolo. bellincioni, i-128: se dio patì che
. ordire, n. 19. bellincioni, 1-148: l'omo ordisce e la
posto nel sottotetto (unlocale). bellincioni, ii-93: io dormo in una cameraccia
con la fama toccaron le stelle. bellincioni, 1-112: la fama tua ha qua
l'atmosfera, il cielo). bellincioni, 1-121: questo è quel divo e
appo il sepulcro stanno in loco basso. bellincioni, i-18: cupido nel mondo sempre
villanamente strascinò infin fuori della chiesa. bellincioni, i-n: veramente cosa divina sotto
nel ducato di milano, ove dal bellincioni in poi non s'erano scritte più
becculi, 'buracci e i toson. bellincioni, 1-227: ventura avete, e
è or da voi lo mio cervello. bellincioni, i-43: or pensa quanta grazia
loro falsi miracoli e vane transmutazioni. bellincioni, ii-148: marchese, ovidio ho letto
-anche in un contesto figur. bellincioni, i-153: signor, non far palese
in partic. di vino). bellincioni, cvi-270: 0 padre mio,
e condictione che de sopra diete sono. bellincioni, 1-216: egli è buon greco
. 2. spaventapasseri. bellincioni, i-82: l'altrier da me lo
roprio sito mio dianci e da tergo. bellincioni, ii-213: o giove, o
/ del sempre verde triunfante alloro. bellincioni, ii-30: vien quel triunfante e sacro
l'umana turbe adorna e sazia. bellincioni, 1-117: se pianse per altrui
con parole multo torbate e corruzose. bellincioni, 1-129: ognun ti guarda con turbato
, come ucel con l'ale. bellincioni, ii-146: e non mi fare star
l'oficio... degli imperadori. bellincioni, i-140: 0 lupo e non
cui li aveva beneficati l'ugola della bellincioni, grondavano sudore. -nelle espressioni
i propri limiti o difetti. bellincioni, i-202: che tal porge botton ch'
io userei parole ancor più gravi. bellincioni, ii-112: quanto più tei perdona el
ché tra loro usavano parole amichevoli. bellincioni, 1-132: i'ti ricordo della rana
né cuoco né vassallo usan trovare. bellincioni, ii-142: 1'mangio del cappone
vaiuolo, avea sei anni in sette. bellincioni, i-135: cristo era in bordo
guerra / se non vedi il vantaggio. bellincioni, ii-203: ben faren non fa
esso voi / et farrove compania. bellincioni, ii-138: intendo, monsignor,
, godere di una fortuna straordinaria. bellincioni, i-144: chi a suo modo ha
io son nel numer de li iusti. bellincioni, i-23: qualche volta per freno
e delle dilettazioni di questa vita. bellincioni, 1-37: sterile inculto loco,
irriverente nei confronti di una divinità. bellincioni, ii-240: o dea, tu se'
che io da te sia ricercata. bellincioni, 1-16: quella che nacque, e
-anche in un contesto metaforico. bellincioni, 1-42: e1 pellican col proprio becco
come perifrasi intensiva per l'imperativo. bellincioni, 1-56: son diventati mori. /
rozza e di umili condizioni. bellincioni, 1-181: di gian pier taccio e
in ogni cosa lasciata l'antica simplicità. bellincioni, ii- volìbile, agg.
sempre di questa zenzaverata l'andavano ognendo. bellincioni, ii-96: tocchian dell'altre tue
, andò così bigia in peregrinaggio. bellincioni, ii-96: tocchiam dell'altre tue zanzaverate
poter me'veder giostrare i zipoli. bellincioni, 1-211: il mondo è un
e rigore. f f bellincioni, 1-214: vostri versacci zoppi e cose