al paradiso; l'amore, demonio beffardo ci stritola nel niente. carducci,
per nascondere il balenio fra sdegnoso e beffardo dei suoi occhi? gozzano, 82:
. beffardaménte, avv. in modo beffardo; con scherno, con ironia.
beffardamente. = comp. di beffardo. beffardo, agg. che
= comp. di beffardo. beffardo, agg. che è pronto a canzonare
tuo sgrignare? se alcuno suole essere beffardo, ei medesimo suole essere schernito da tutte
: tu sì hai apparato ad esser beffardo!... noi sì siamo usi
vuol fuggire che cercare di esser tenuto beffardo; perché molte volte interviene in questo
-gli disse lucilio con un ghignetto alquanto beffardo. verga, 1-34: guardò il
suo amico di uno sguardo scrutatore e quasi beffardo. de amicis, ii-753: bruno
, egli non scorgesse il mio sorriso beffardo. vittorini, 2-154: scintillavano come
venivano giù con un ghigno sicuro e beffardo, sputando, coi più piccoletti che zompavano
i vilipesi. tommaseo-rigutini, 776: beffardo oggidì ha senso più grave di beffatore-
. beffeggiatòrio, agg. ant. beffardo, derisorio. 1. nelli
questa materia. 2. beffardo, schernitore. buti [par.
= voce lucchese, forse da beffardo rifatto su buffone. buffare,
il costume di canzonare; schernitore, beffardo. giusti, ii-456: mio
altro gli teneva bordone con un controcanto beffardo e pungente. = comp.
siffatte parole, e più il suono beffardo della voce, irritarono da vantaggio curio
, insultare (e sempre in modo beffardo, con tono di superiorità o di
per scherno (un gesto); beffardo, canzonatorio. zanobi da strato
: siffatte parole, e più il suono beffardo della voce, irritarono da vantaggio curio
dileggia; che deride; sprezzante, beffardo. - anche sostant. segneri
un certo umore sanculotto, ragionante e beffardo, che si ritrova poi più o
siffatte parole, e più il suono beffardo della voce, irritarono da vantaggio curio
era dopotutto niente di feroce, neppure di beffardo, in quell'aria brillante che pareva
, scoprendo a tratti il suo viso beffardo nel mezzo delle più austere elucubrazioni dei
, v-3-104: il mazzamurello ruzzante e beffardo, aggrappate le falde dello zimarrino,
, ecc.); sensuale, beffardo, malizioso, furbesco (uno sguardo
era sensuale, malizioso, astuto, beffardo e dotato di virtù profetiche (e
boine, ii-82: pensò al paglietta beffardo, agli occhi della gente fissi su lui
, agg. ant. che schernisce, beffardo. boccaccio, 21-35-94: né
-gli disse lucilio con un ghignétto alquanto beffardo. tornasi di lampedusa, 121:
, o esprimere apprezzamento ironico, beffardo oppure non curanza o meraviglia
. illusórius (s. ambrogio) 'beffardo, ingannatore '. illùstero
la gazzetta / ha pel vangel, beffardo / a ciò che non appaga la
, scoprendo a tratti il suo viso beffardo nel mezzo delle più austere elucubrazioni dei
- insolente! -per simil. beffardo, maligno, crudele (la fortuna
non è meno insultante. -irridente, beffardo. - anche di animali. foscolo
la parodìa che lascia intravedere il riso beffardo del borghese su la gente di villa
: la pisana col suo riserbo quasi beffardo mi inveleniva peggio degli altri. dossi,
insultante. -anche: umorismo irridente e beffardo; sarcasmo. battista, iv-160
bonariamente scherzoso, o, anche, beffardo, sarcastico. stuparich, 1-439:
sarcastica, il proprio pensiero; derisorio, beffardo, malignamente allusivo; disincantato e
con spirito irridente paradossale, sarcastico, beffardo. oriani, x-13-315: solamente
da disinteresse o scetticismo; derisorio, beffardo, canzonatorio, ironico. d'annunzio
. ridere). deridere in modo beffardo, con acrimonia; mettere in ridicolo
, beffeggia, schernisce; irriverente, beffardo; derisore. cavalca,
aggiunga a questo... l'essere beffardo o malalingua; livoroso e maligno.
2. per estens. maligno, beffardo, sardonico. bocchelli, i-489:
estens. comportamento strano, imprevedibile, beffardo della fortuna. siri, ii-245:
derisione, disprezzo, scherno; sprezzante, beffardo, insolente. gualdo priorato
il divertimento; giocoso, scherzoso; beffardo. -anche: che premia i vincitori
di ficcarci la quale s'industriò quel macchinista beffardo, quel baione, quel pancacciere stiantagirandole
tono più o meno bonariamente ironico e beffardo del discorso; atteggiamento procace; posa
-con atteggiamento o con tono ironico, beffardo o anche soltanto giocondamente malizioso e
n-i-64: ormai il tono disinvolto e beffardo mi ha preso la mano e non
iii-296: -ma va alla mecca! -disse beffardo il compagno di salvatore.
scarpe, e a destra dal cartello beffardo. moretti, i-979: costui,
'riso sardonico ', il 'ghigno beffardo o diabolico ', il 'ridere
mol- ceva il riso / del suo beffardo viso / e in dorica melòde /
, allegro e minaccioso, carezzevole e beffardo, indefinibile. b. croce, iii-27-222
te molceva il riso / del suo beffardo viso. gadda conti, 1-464: la
e di furberia, proclive allo scherno beffardo (e vi è anche associata l'idea
spirito maligno, un intento denigratorio o beffardo. casti, 11: io qui
sottilmente ironico, derisorio, canzonatorio, beffardo. -anche: duramente, severamente,
tagliente, mordente. -ironico, beffardo. ghislanzoni, 18-101: si è
la vita licenziosa, per lo spirito beffardo e motteggevole e comico, si lega
acrimonia, con malizia, in modo beffardo, sprezzante e denigratorio (talvolta in
epigrammatico; atteggiamento ironico, irridente, beffardo o, anche, sdegnoso, sprezzante.
vita, ai nodelli, dice risoluto e beffardo come un antico stoico: - sì
govoni, 801: il canto nostalgico e beffardo / del cuculo, nascosto in mezzo
govoni, 801: il canto nostalgico e beffardo / del cuculo, nascosto in mezzo
di anni e oggi irride con lo scetticismo beffardo della senilità agli sforzi della nuova
della cavalleria, quando cadde sotto l'occhio beffardo d'un popolo che si gabbava di
abbozzi / un sorriso che tu credi beffardo: /... / cosa che
richiamare l'attenzione, talora in tono beffardo. cellini, 1-21 (60)
palpitamento. -come epiteto sprezzante e beffardo. giusti, 4-ii-439: in toscana
dagli occhi leggermente obliqui, quel ghigno beffardo... non pareva dipendere da
...: volentieri motteggiatore e beffardo come chi sta e vuole stare sempre sul
l'altro gli teneva bordone con un controcanto beffardo e pungente, nella speranza che la
signor manin, esclamò allora con piglio beffardo rensini. 5. per simil
squarcio si fece fra i nembi donde il beffardo volto della luna, molto in alto
volgari voi non avete mai dimenticato di esser beffardo. b. davanzati, i-53
2. figur. ironico, beffardo. metastasio, 1-iii-789: non sento
! térésah, 2-179: un popolétto beffardo e strambo / ha fatto il nido
posterioristico'era in germania come un proverbio beffardo), affardellò la sua legislazione, di
posterioristico ^ era in germania come un proverbio beffardo), affardellò la sua legislazione,
vendetta, allegro e minaccioso, carezzevole e beffardo, indefinibile. papini, iv-196:
a contraddire indegnamente a'regi, / beffardo a propalar quanto agli achei / fea
un atteggiamento di sfida o un comportamento beffardo o irrispettoso. visconti venosta, 120
. che ha un carattere di sfida; beffardo, irridente (un atteggiamento, un
gesto); che suscita irritazione; beffardo, irridente (una risposta, un discorso
a se stesso un piacere malvagio; beffardo, mordace. bonagiunta, xxxv-i-268:
a contraddire indejgnamente a'regi, / beffardo a propalar quanto agli achei / fea più
5. che esprime uno spirito vivace e beffardo, malizia, impertinenza. bresciani
, agg. che ride con tono beffardo e canzonatorio. -anche sostant.
rivolgersi a qualcuno in modo sarcastico e beffardo (anche nella forma ridacchiarsela).
tr. dire qualcosa con tono sarcastico, beffardo, sogghignando (e introduce il discorso
incline a ridere per lo più in modo beffardo o spensierato. - anche sostant.
ridanciano, facilone, eretico, spensieratamente beffardo. = deriv. da ridere,
da scherno e disprezzo; derisorio, beffardo, canzonatorio. metastasio, 1-iv-38:
di noi che cerchiamo: / ridi beffardo dei nostn ideali!.. / ma
lo isto- rico, lo scherzevole o beffardo e ridevole, che con greco nome
quando si dura nella virtù, ogni beffardo ritira la lingua, ad ogni mastino si
, 4-155: quanto lo spirito miscredente e beffardo stentò a scendere e trapelare in fra
agg. letter. atteggiato a un riso beffardo. g. bufalino,
quando si dura nella virtù, ogni beffardo ritira la lingua, ad ogni mastino
annunzio, v-3-103: il mazzamurello razzante e beffardo, aggraffate le falde dello zimarrino,
, 1-146: siete troppo razzante e troppo beffardo.
al paradiso; l'amore, demonio beffardo, ci stritola nel niente. solo
pronunciato o pensato con intento ironico e beffardo, di scherno o di rimprovero, e
e propensioni morali. disinvolto e beffardo mi ha preso la mano e non c'
clientela loquace fosse fuggita davanti al viso beffardo e sarcastico (fello 'stroncatore'. piovene
sardoniche. -malignamente o anche ipocritamente beffardo (un modo di fare, un
2. figur. malizioso, beffardo, sarcastico (il riso, uno
. per estens. mordace, malizioso, beffardo (un atteggiamento, un intento,
, con valore intens., e da beffardo (v.), col sufi
rimproverare qualcuno. -anche: sgarbo beffardo. siri, 1-vii-744: aggiungevasi a
scedardo, agg. ant. beffardo, irriverente. proverbi volgar.,
deriv. da sceda1, sul modello di beffardo. scedare, intr. {
una volontà di dileggio; derisorio, beffardo (il riso, un'espressione del
scherno (con valore aggett.): beffardo, sardonico (il riso, un
ironia, assumere un atteggiamento sarcastico, beffardo, derisorio. boccaccio, vii-206:
saluto o la schifosa compassione dell'orgoglio beffardo, è costretta a sequestrarsi dall'
te molceva il riso / del suo beffardo viso / e in dorica melode / sciogliea
. letter. mordace, sarcastico, beffardo. f. f. frugoni
un'attività, talvolta anche con intento beffardo o sarcastico. b. davanzati,
denota insolenza, sfrontatezza; canzonatorio, beffardo (un atteggiamento, un gesto)
sfotticchiarè), agg. irridente, beffardo. c. e. gadda
con scherno, in modo sarcastico, beffardo, maligno o maliziosamente, con espressione
che ride sguaiatamente, in modo sarcastico, beffardo. barilli, ii-243:
2. che esprime scherno e beffardo sarcasmo (una risata).
smodatamente, anche in modo sarcastico, beffardo, sprezzante, con scherno e derisione
ridendo sguaiatamente, in modo sardonico, beffardo, sprezzante (e introduce il discorso
per lo più di tono sarcastico, beffardo, derisorio. d. bartoli
sghignazzata della grandine. 2. beffardo e pungente sarcasmo. papini, 27-591
sgrigno, sm. region. riso beffardo, ghigno. - ancne: atteggiamento
, ghigno. - ancne: atteggiamento beffardo, sprezzante. beolco, 1241
'etruria vendicata'. -atteggiato a un sorriso beffardo, sarcastico (il volto, lo
di scherno, in modo sarcastico, beffardo, sprezzante o con compiacimento maligno anche
anche pensare) in modo sarcastico, beffardo, malizioso (e introduce il discorso diret-
sogghignatole, sm. chi sogghigna in modo beffardo e sarcastico spesso o abitualmente.
, agg. letter. che ha tono beffardo e sarcastico (la voce).
sm. sorriso malizioso, sarcastico, beffardo, diretto a schernire, a irridere;
special- mente ironico, malevolo o anche beffardo, provocato rio,
deledda, i-106: il vecchio era beffardo, e più che dalle sue parole dal
1-125: costui aveva il suo solito ghigno beffardo stereotipato sulle labbra. svevo, 3-693
ficcarci la quale s'industriò quel macchinista beffardo, quel baione, quel pancacciere stiantagirandole.
dal nome di astolfo, personaggio tradizionalmente beffardo dei poemi cavallereschi. stolidàggine,
egitto. 2. schernevole, beffardo, derisorio. leggenda di s
invita al paradiso; l'amor, demonio beffardo ci stritola nel niente. bernari,
la clientela loquace fosse fuggita davanti al viso beffardo e sarcastico dello 'stroncatore'.
un ladro? -sottilmente sarcastico e beffardo (un'espressione del volto, un
gli piace di toccare, come un beffardo cyrano. e allora il danno è anche
/ va'tai cose; e bestion beffardo e gaio / pulfegno griderà: « chi
sulla strada con un suo fermo e beffardo passo, tranciando impassibilmente la cloaca lenta
di selvaggio, di crudele e di beffardo. 6. che rivela buona
. niente di feroce, neppure di beffardo, in quell'aria brillante che pareva offenderli
smodatamente, per lo più in modo beffardo e sarcastico, mostrando scherno e derisione
dileggiare, a schernire; derisorio, beffardo; che esprime scherno, irrisione.
. gavroches). scugnizzo vivace e beffardo. l. albertini [«
, sf. invar. aspetto sinistro o beffardo. palazzeschi, 2-56: tutto io
spirito irridente, paradossale, sarcastico, beffardo. m. maffei [in
quasighigno, sm. sorriso malizioso e beffardo appena pronunciato. c.
ha stimolato la fantasia e anche lo spirito beffardo dei cagliaritani. corriere della sera [