a loro succedeva la stessa cosa. bechi, vii-828: voi siete sotto la sola
io posso assicurarvi coll'autorità di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli, assistiti da una
asciugarmi le odiosità attizzate dagli altri. bechi, vii-834: la conversazione, attizzata dalla
occhi, per salvarsi dalla troppa luce. bechi, vii-830: il moribondo scioglie una
che fare con una persona istruita. bechi, vii-828: bada che se c'
dal nome dello studioso e. bechi e dal gr. xt8o$ 'pietra '
qual s'è l'uno de'vostri bechi. l. bellini, 3-2-185: io
io posso assicurarvi coll'autorità di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli, assistiti da una
qual s'è l'uno de'vostri bechi. vedete un poco se voi m'avreste
ed echeggiava nella desolazione della stamberga. bechi, 127: attorno monti, monti
dial. danza popolare sarda. bechi, 97: le belle forosette, cessate
, che si mostra d'impeto. bechi, 13: le donne massiccie, dai
in parte. -scherz. bechi, xin: pastori dalle chiome spioventi,
, di poco valore, bagattella. bechi, 150: nastri, sboffi, pizzi
, sopra una linea di ferrovia. bechi, 88: i nastri d'acciaio della
tutti armati di sciabole e di bastoni. bechi, 179: dopo molto discutere,
suo negozio ambulante sotto una frascata. bechi, 273: a pochi passi è
alla commettitura gonfiarsi del soffio laterale. bechi, 3: presi l'atlante, trovai
sf. danza contadina: furlana. bechi, 233: talora lo sgambettìo diventa salto
solo fra i macereti che dintomano roma. bechi, 237: l'acrobata del circo
.. fu fatta non perché il bechi aveva fatto della sardegna una iungla, ma
estens. chi porta vistose golette. bechi, 252: parola d'onore, preferirei
b. croce, iii-10-348: il bechi è narratore assai disinvolto, limpido e
somma crosta andrà rigando a pena. bechi, 215: gli altri giorni vanno al
colpo dato con il grifo. bechi, 57: il cinghialino avea dato una
posso assicurarvi con l'autorità di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli assistiti da una turba
). vestito di brachette. bechi, 1-198: narrava di un minuscolo ciuchino
discorso, l'azione). bechi, 9: lo vedi sempre,.
risentimento; astioso, esacerbato. bechi, 1-77: inacetita dal cruccio di non
incanaglia e l'infemal sorbona perde lustro. bechi, 1-228: ma io non soffrirò
2. edil. incannicciatura. bechi, 165: il fumo che trapela per
gettarono a terra tutti e due. bechi, 3-98: dall'entusiasmo diè un
la camera infeudò a sé il potere. bechi, 1-294: il partito repubblicano.
ti faranno sulla formazione degli aoristi. bechi, 2-10: avevano accompagnato i vecchi reggimenti
tutti i complimenti di quei ragazzacci. bechi, 1-30: quante diatribe sugli «
usciva dalla gola arsa e quasi insugherita. bechi, 2-251: gli mandò incontro alla
la parte più eletta della società? bechi, 2-69: fuggire dalla fastidiosa insulsaggine
2. figur. incretinire. bechi, 1-138: il capitano cotelli..
guastarsi, avvelenarsi il sangue. bechi, 2-293: senza dover ammuffire e intristirsi
per porre in assetto il castello. bechi, 2-43: gli altri ufficiali, riparati
, beato sangue, beatissimo invoglio! bechi, 2-315: non c'era che lui
pullulavano silenziose ed irose le lacrime. bechi, 2-299: se avesse avuto anche
medesimi, un irraggiamento di gioia. bechi, 2-95: un sorriso ch'era tutta
7. dimin. istricétto. bechi, 1-171: è proprio un istricétto stasera
già preso nei lacci della vita. bechi, 2-244: tutto quel viluppo di
dormente ne la vasta luce plenilunare. bechi, 2-290: una brezzolina..
molto languore, dir di sì. bechi, 2-94: in quel languore primaverile,
ombra che un soffio poteva portar via. bechi, 2-304: qua e là delle
diventata una delle dodici fatiche d'èrcole. bechi, 2-297: una donna sulla trentina
le mani, le dita). bechi, 2-9: gli ce ne voleva.
fasce-avviluppata, / lettereccia, tardigrada. bechi, 2-292: un breve spazio restava libero
inganno. / non amate già mai. bechi, 2-311: attorno ad un altare
, sfilava la litania delle recriminazioni. bechi, 2-192: l'accattone si arrestò
faccia vedere. che prezzo hanno? bechi, 2-304: il capitano filippone,
vi si specchiava da mezzo il cielo. bechi, 2-97: lei volse verso di
: se vibrano alle brezze corruscano. bechi, 1-295: le prime lune elettriche
in opera per riuscire nelle elezioni. bechi, 2-55: troppe cose, troppe persone
ogni anno tra'russi un gran macello. bechi, 3-163: uscite o faccio un
tanti ne guadagna, tanti ne macina. bechi, 1-100: se e quella
maggiore dell'esercito. bechi, 3-49: « c'è la signora
, facendogli prestar servizio nella maggiorità. bechi, 2-i 12: il caporal furiere
della pubblica libreria lasciata da antonio maglia- bechi alla città di firenze. e 4 la
ci si trova d'ogni cosa). bechi, 204: domandi, domandi che
pranzo di magherò e di grasso. bechi, 2-129: non potevo soffrire un terribile
; che favorisce le chiacchiere malevole. bechi, 2-181: uno di quei pettegolezzi di
, detta del maneggio o cavallerizza. bechi, 2-166: dopo essersi messo un
con una sfumatura affettuosa). bechi, 2-132: la voce del caporal maggiore
forte ascendente sulla volontà altrui. bechi, 2-52: egli è un educatore di
di valloni, da praticelli di smeraldo. bechi, 2-41: oltre le spalle dei
morì a 94 anni di marasma senile. bechi, 2-63: un marasma lento che
resto, trovava eccellenti i pranzi marchionali. bechi, 2- 243: sorbe! allora
in casa voi ch'è l'ora. bechi, 2-299: [la donna]
avente, in modo una brancata. bechi, 1-87: una maschiotta allegra e parziale
con due o tre sillabe masticate. bechi, 2-120: il precettore trovò un
conosciuto in sardegna la 'mastruca'fenicia. bechi, 86: alla stagione delle pioggie
coscienza del mio sentimento per adriana. bechi, 2-187: le bugie meschine, i
carnoso del fico d'india. bechi, 2-290 mestole spinose di fichi d'india
quando vollero entrare nella regia milizia. bechi, 2-9: quando pioveva, riuniva i
unità dell'esercito può avere. bechi, 2-188: c'erano...
di maggioranza rispetto ai candidati antiministeriali. bechi, 1-166: quanto alla politica,
, di noci e di mandorle. bechi, 2-138: il caporal maggiore versa
e che l'affare possa conchiudersi. bechi, 2-267: rimase un po'interdetta,
discreta dote e una bella moglina. bechi, 3-26: da qualche giorno la sua
venuto in un brutto momentac- cio? bechi, 2-64: nei momentacci, quando un
, dalla uniformità, dalla monotonia. bechi, 2-36: questa vita attiva e
delicato pallore bruno delle sue guance. bechi, 230: qua e là trilla
sf. ragazza bruna e formosa. bechi, 200: stavo puntando una morettona la
usasi anche in forza di sostantivo. bechi, 2-297: una donna...
moltiplicati, più o meno frequenti. bechi, 2-190: occhi sempre desti,
-persona superba e altezzosa. bechi, 1-325: mettiti la tuba, i
e il freddo gli piglia le membra. bechi, 2-61: strascicato da un capo
munificenza degna del vostro cor generoso. bechi, 2-266: gli mise in mano una
/ di donzelle / vaghe e belle. bechi, 148: vedrà che bei costumi
acquistare brio, vivacità e gaiezza. bechi, 1-155: se lo tirò dietro nel
nappina azzurra sopra il pentolino in testa. bechi, 2-33: gli tappano l'occhio
: serbava quel partito all'estrema necessità. bechi, 2-187: la vita tiranna e
sgombrate anzi che piombi, o numi! bechi, 1-254: salvati aveva ascoltato calmo
gremito di gente, brulicante. bechi, 2-35: la piccola piazza nereggiante di
che è di carnagione alquanto scura. bechi, 85: una specie di beduino smilzo
dòman le nevi i vecchi ardori. bechi, 2-155: quel capo piegato sulla
ai passeg- gieri il seno municipale. bechi, 1-67: viveva in una società
sotto il tepore delle sue dita. bechi, 2-41: i piccoli fantaccini spiccano
d'un risolino secco, nervoso. bechi, 2-197: giungeva... attraverso
dopo una nottataccia più nera delle altre. bechi, 2-71: il vento burrascoso levatosi
ben lunge dal nuotare nell'abbondanza. bechi, 2-51: gli misero nelle mani
ore, giorni di pieno oblio. bechi, 2-196: tacquero la delizia di quei
di sorpresa. -illuminare. bechi, 91: una stella mi occhieggia di
una stella, ecc.). bechi, 2-50: qua e là occhieggiano ancora
era nel castello in odore di spia. bechi, 9: a chiunque è
mal bianco. p. bechi [tommaseo]: oidio delle vite:
un tempo gli dei di omero. bechi, 1-37: veronica... nutriva
. figur. miriade, nugolo. bechi, 2-265: il giovine...
dell'entusiasmo avvolgeva e trascinava tutti. bechi, 2-74: tutta la simpatia per
serto di fiori in man recando. bechi, 2-217: tutta l'ammirabile conca del
. dubbio, esitazione, tentennamento. bechi, 2-20: un tentennio, un ondulaménto
gonzaga venuto a onorare il battesimo. bechi, 1-175: egli insistè perché leo
re vittorio emanuele, abitava a firenze. bechi, 2-204: invece d'installarsi comodamente
a cielo cotesta mossa di guerra. bechi, 2-40: plotoni in ordine chiuso
quello non altrimente che si facino li bechi e capreti. serafino aquilano, 73
quale si presentava rumorosamente sulle piazze. bechi, 2-246: una vita effimera,
, 11-425: carissimo fratello in orsaggine. bechi, 1-336: dai loro belli anni
puzza di 'réclame '). bechi, 1-327: noi siamo troppo orsi,
alle ortiche la tonaca del romanticismo. bechi, 1-282: il cavalier pasquali venne a
capitana, che faceva da ottavino. bechi, 2-215: le voci dei
i-957: squillano gli ottoni raucamente. bechi, 2-35: la piccola piazza nereggiante di
a una grande padella senza manico. bechi, 2-138: il ca- poral maggiore
delle vele, il garrito delle rondini. bechi, 2-51: un palpito tricolore di
, procedeva a passi di compasso. bechi, 2-108: l'altro, un panciutèllo
papaveri si deve troncar il capo. bechi, 45: sono quei due o tre
rettilineo e ininterrotto. bechi, 2-195: come si fa prezioso!
ciarle e alle maldicenze della gente. bechi, 3-105: la portentosa resurrezione di
passaggio: offrire, porgere casualmente. bechi, 2-185: contentiamoci di quel po'd'
-passando, transitando rapidamente. bechi, 2-42: un aiutante maggiore mi ripiomba
-eccessivamente frollato (la carne). bechi, 2-54: la carne è passata.
nel passeraio / delle libera- lesse. bechi, 2-197: lì... a
/ gli voglio fare una bella lavata. bechi, 2-60: il tenente ruvido e
stranaccio marrone. -pastranétto. bechi, 1-116: egli appariva così incartapecorito e
vi nascono dell'erbe a dovizia. bechi, 2-41: i piccoli fantaccini spiccano nitidi
estens. rumore assordante; fracasso. bechi, 269: ma con tutto questo.
a diventar vera e propria gelosia. bechi, 1-40: allora il si
rinchiusi la porta con una pedata. bechi, 2-208: il generale si allontana con
metterlo a letto, parola d'onore! bechi, 2-193: fece per allungargli un
poco ai testimoni dell'altra parte. bechi, 2-315: è una pellaccia, ma
, sf. region. pelletica. bechi, 2-135: col pollice e l'indice
vagava come un'anima in pena. bechi, 2-210: camminava sempre come un'anima
mar delle teste, tentavano di accorrere. bechi, 1-135: si caccia il popolo
: perdutamente ogni notte la invocava. bechi, 2-26: vacillò infatti sfinito, stillante
di un indumento eccessivamente ampio. bechi, 2-167: un omino sparuto, tutto
imbarazzo. - anche assol. bechi, 2-171: guardò verso la tribuna e
sole e di bel cielo azzurro. bechi, 2-296: svanivano nella nebbia perlacea
malinteso; risentimento, dispiacere. bechi, 2-250: da tre anni a quella
me. t'auguro buona fortuna. bechi, 1-70: spesso le avveniva di paragonarlo
campanello / che pettegolo vibra lungamente. bechi, 2-224: un rombo di temporale
persecuzioni del marchese. calandra, 333: bechi o era già lì, ritto sulla
piantarono prima nella posizione di saluto. bechi, 2-167: tutti si piantano sull'attenti
quelli del primo e del second'ordine. bechi, 2-168: -a cavallo! -tonò
piantone dell'in fermeria. bechi, 3-7: questa operazione...
, montare di picchetto). bechi, 2-60: c'è il letterato,
fronzuta, pestava ora questo ora quello. bechi, 2-172: picchiò rabbiosamente gli sproni
colpi; assestare pugni, calci. bechi, 2-170: quel rompicollo, a farlo
sul tamburo al finire delle sinfonie. bechi, 2-25: anche i più testoni,
-sussulto provocato dall'emozione. bechi, 1-84: il cuore gli diè un
-che forma una piega espressiva. bechi, 2-55: quelle bocche piegate da uno
poco di roba e salvarti dalla coscrizione. bechi, 1-311: alla porta del signor
riso / piove su 'l queto mare. bechi, 2-197: nel salottino gaio.
... e pipava tabacco. bechi, 239: il marito...
sorprendente di parole o di idee. bechi, 1-54: il verbo collettivista..
tutta la casa come una pistolettata. bechi, 2-5: al povero ufficiale..
, perché attaccasse lui il suo versetto. bechi, 1-258: è inutile illuderci l'
i quali furono ordinati in leghe. bechi, 2-251: lo zio gli mostrò
2. dimin. polchettina. bechi, 2-7: mi fanno ridere le vostre
l'oppio, onde l'amante dormì. bechi, 3-18: l'aveva presa per
alcova avrebbe fatto fremere un amante. bechi, 2-189: la vedeva già lì,
annue per la scuola degli ingegneri. bechi, 2-276: il caporale,.
il carattere delle satire di persio. bechi, 2-184: quanto., ti occorre
diminutivo, ma eufemismo di biasimo. bechi, 2-247: è un prepotentàccio,
priore de lo spedale di sant'anna. bechi, 2- 252: lo zio
delle candele ardenti, cibandosi di legumi. bechi, 2- 187: le bugie
da potersi meglio concepire che misurare. bechi, 2-189: tirò fuori la bella
, quando odono parlare di estetica. bechi, 1-179: la sorte di quel
renata. -di animali. bechi, 2-20: il profilo serpeggiante di un'
capacità pratica acquisita con l'addestramento. bechi, 2-17: essendo ancora convinzione diffusa che
profuse in ringraziamenti e in auguri. bechi, 2-258: si profondevano a dar
contrasti e in perpetuo li supera. bechi, 2-42: l'umbria schiude..
al resto del corpo via via propagandosi. bechi, 2- 196: egli sentiva
soffrivo sovente di fasti- aiosi prudori. bechi, 2-273: il caporale si grattava la
molto ansioso di sapere qualcosa. bechi, 1-308: « ma insomma, non
posso assicurarvi con l'autorità di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli assistiti da una turba innumerabile
che si vuole colpire. bechi, 2-33: -andiamo, punt! -comanda
puntò con occhi torvi e minacciosi. bechi, 200: io... stavo
palla in buon punto! ». bechi, 2-255: la voce del prete venne
il cuore, porta tutto in cielo. bechi, 2-208: lo guardava con le
: segregare in un luogo inameno. bechi, 3-45: e lui...
in prigione (una persona). bechi, 2-292: voleva mettere in purgo qualche
passa uno che non abbia la sua. bechi, 1-329: la signora teresa,
sul petto l'abitino della madonna. bechi, 2-36: si sgobba, sì,
altro principe che gli fosse superiore. bechi, 2-17: essendo ancora convinzione diffusa
di carta smaltata del bollo della camera. bechi, 3-8: egli rabescava qualche firma
: avevo già raccapezzato una cartuccia. bechi, 2-242: dove, dove, buon
-estrarre, tirare fuori. bechi, 2-141: raccapezza una ramaiolata di brodo
le macerie / a chiome sciolte. bechi, 2-196: la contessa raccolse la gonna
finita. tanto di raccomodatura. bechi, 2-107: il sarto, naturalmente,
e delle parole pronunciate dai colleghi. bechi, 3-07: il ministero sta per
raggia dai sembianti un lume divino. bechi, 1-349: l'italia...
non s'era mosso piu. bechi, 2-215: uno sbadigliare strascicato, sti
smunto, già più che mezzo canuto! bechi, 2- 285: la sua
e lo poppa a grosse ramaiolate. bechi, 2-138: 1 caporali rancieri rimescolano
(una pianta). g. bechi [« l'illustrazione italiana »,
a prendere il ministro delle finanze. bechi, 2-138: i caporali rancieri rimescolano
ranghi: reinserirsi nello schieramento. bechi, 2-23: il colonnello era livido.
o di un raduno di persone. bechi, 2-41: gli altri soldati, rotti
! che rapida ridda di fantasmi! bechi, 2-195: -come si fa prezioso!
ne fissano i rapporti nella società. bechi, 2-30: lùmpulso irresistibile di queu'allegria
5. sottratto, rubato. bechi, 1-173: quel martire del classicismo era
pendente come un bioccolo rassegato di candela. bechi, 1-13: i domestici..
carta o nelle foglie di grano turco. bechi, 2-189: tirò fuori la bella
-e mi cacciò immediatamente dalla scuola. bechi, 1-200: all'asino si rebbia la
i suoi preziosi ammaestramenti e consigli. bechi, 2-15: il signor generale era
, fu meno ispido e reciso. bechi, 2-14: -è la consegna. non
reclami privati lesse le seguenti righe. bechi, 2-120: revelli...
nuovo eden pei figli di adamo. bechi, 2-10: avevano accompagnato 1 vecchi
; che lo designa. bechi, 2-70: sotto una delle nostre tende
nella georgia, città regia di simone bechi. m. soriano, lii-3-342: sono
le reni / al cavallo non frusto. bechi, 2-215: il cavallo dell'aiutante
repulsioni egualmente forti ed egualmente giustificate. bechi, 2-252: il gio
la città con i loro servitori appresso. bechi, 2-63: quasi tutti aspirano a
anche, a qualcuno. bechi, 2-225: il generale di divisione.
più brutta dopo il breve sogno. bechi, 2-187: la vita tiranna e
riprendere il filo di un discorso. bechi, 156: l'oratore arriva, bene
bechi, 2-24: tentò tuttavia di riagguantare,
di comuni interessi; accomunare. bechi, 2-99: un interesse sollecito mi riavvinse
indirizzo una storia capricciosa e galante. bechi, 2-240: 1 due fidanzati si
difenderebbe dal ridicolo, dal disprezzo? bechi, 2-166: parve... al
poi rifischiar tutto al mi'omo. bechi, 73: hanno rifischiato qualche cosa al
del tuo sangue, o popolo. bechi, 2-190: gli rifluì per le vene
pianta); lussureggiare. bechi, 216: negli orti rivogliano le erbacce
.. dell'antica nostra costituzione. bechi, 2-246: una vita effimera,
quelli fece ornare le sue nuove fabbriche. bechi, 2-8: un anfiteatro romano.
il mio cervello è divenuto di tufo. bechi, 2-183: non è donna per
una persona alla propria autorità. bechi, 1-32: la signora teresa sentì subito
dai nastri di certi suoi capelli smessi. bechi, 2- 243: si era indotto
in tutte le membra. bechi, 2-167: filippone, ad ogni apparizione
intorpidito (un animale). bechi, 2-167: filippone... interrogava
a briinn a ricevere le rimonte. bechi, 2-223: quel bucefalo che ha
di rinchiuso, rinfrescare e spazzar dappertutto. bechi, 2-299: quella stanza impregnata
induce in essi delle grinze o piegacce. bechi, 2-163: vittorio, per tutta
un indumento). g. bechi [« l'illustrazione italiana », 12-1x1909
, rugoso (un volto). bechi, 3-17: essa aveva un'aria molto
: incalzare con nuove domande. bechi, 2-182: -un'amante chi gliel'ha
che viene aggiunta a un gruppo. bechi, 2-197: per farmi perdonare vi porto
fu strozzato a mezzo dalla morte. bechi, 2-74: avvinghiandolo in una tenaglia
posizione più comoda per il trasporto. bechi, 2-218: più indietro, uno scarto
un'apparenza di grazia e gioventù. bechi, 53: vedi le beghine rinsecchite e
d'occhio me stesso e sono rintontito. bechi, 2-275: i sei coscritti si
tardi passi il marmo degli avelli. bechi, 2-35: la piccola piazza nereggiante di
fasciato in un involucro. bechi, 2-5: quando l'ufficiale di picchetto
a destra. la testa penzola. bechi, 2-174: due gambe si agitarono in
di retrovia occupata da tali reparti. bechi, 3-3: le campagne, da lui
regina e si messe ai suoi ordini. bechi, xi: io tfiel'offro,
degna di rigido et aspro castigamento. bechi, 2-68: la nostalgia della negra
con la ritenuta della ricchezza mobile. bechi, 2-59: non riuscendo a contenere i
, il canto / del sacro lavoro. bechi, 2-210: il canto solitario dell'
ritornello di fischi e di grida. bechi, 2-3: la sveglia gettava appunto il
s'appassisce / nel suo respiro. bechi, 2-77: quel pudore che prova l'
ancora dell'altro a rivoltolarsi sul fieno. bechi, 2-49: sul far dell'alba
. -dottrina politica considerata riprovevole. bechi, 1-325: peggio per gli operai che
. sembra un rullo di tamburi. bechi, 2-224: un rombo di temporale
67. prendere un'andatura diversa. bechi, 2-51: presto la corsa rallentò,
e introduce il discorso diretto). bechi, 2-135: « cosa vuol che ci
persona curiosa, intrigante, insistente. bechi, 230: non un curioso attorno;
esso, un oggetto). bechi, 2-8: era un vecchio convento appoggiato
netto per effetto delle tasse. - bechi, 2-59: non riuscendo a contenere i
le ulceri tifose si cicatrizzavano lentamente. bechi, 2-191: la scarsa luce filtrante dalle
va'mangia d'i rufiò / cancaro te bechi! idem, 1117: dàghe un
caino] fu visto / furialmente urlando. bechi, 2-229: i soldati sostano un
i gradi e le cariche ricoperte. bechi, 2-64: nei momentacci, quando un
pena il saluto, quel rusticóne. bechi, 1-115: essa era perfettamente tranquilla
il letto per correre ad aiutarla. bechi, 2-50: l'ufficiale ha ruzzolato il
-frettolosamente, in modo approssimato. bechi, xi: io gliel'offro, così
polenta per quindici giorni. g. bechi [« l'illustrazione italiana », 12-
bel giovinotto quadro come un sacripante. bechi, 2-68: la sua fibra d'acciaio
io, di tutta questa storia. bechi, 139: la mia disgrazia è di
potevano sacrare gli esuli d'allora. bechi, 2-135: « santo dio!
alla sveglia del giorno successivo. bechi, 2-294: le punizioni di sala semplice
camera e lo guidassi al gianicolo. bechi, 2-293: salava la scuola e si
il barbiere; sei il gabinetto. bechi, 2-235: il padre di lei.
dire, perché non conclude mai. bechi, 2-3: la sveglia gettava appunto
un satanasso. diventò un satanasso. bechi, 3-72: con questi satanassi di anarchici
sul petto e non si vide più. bechi, 3-180: se ne andò.
bevuto a spese altrui; scroccato. bechi [« l'illustrazione italiana », 12-ix-1909
lesta sul lastrico poco novo delle strade. bechi, 2-305: filippone, il quale
u- n'osteria dismessa in campagna. bechi, 2-324: le persiane sbandellate e
sbatacchiare villano dell'uscione del solaio. bechi, 2-49: avviene, non di
della parrocchiale sbattagliavano suoni di festa. bechi, 22: le campane sbattagliano suoni
intensivo, quindi: io sbàttolo ecc. bechi, 1-47: i parenti e i
e con gran voce, berciare'. bechi, 70: un bimbetto sberciava, divincolandosi
il portone che doveva star aperto. bechi, 2-206: vola ancora quà e
. per estens. rifiutare sdegnosamente. bechi, 1-81: il marchese paolo..
. tose. pallido, smorto. bechi, 3-114: tutti si precipitarono e raccolsero
in una situazione con poco sforzo. bechi, 1-139: ora, non sapendo che
sbornia generale è la tua gloria! bechi, 1-198: i discorsi crepitano, le
a spasso, dandole il braccio. bechi, 1-55: si lasciò sbraccettare da
-smozzicato (un discorso). bechi, 3-49: queste cortesie a sbrendoli s'
decrescendo, come gradini di scala. bechi, 2-235: sei ragazze da maritare,
, anziché una volta all'anno. bechi, 154: quando arriva il giorno della
che scampolo d'uomo lo direi. bechi, 2-318: abbrancò con quella sua tenaglia
quand'è bello e fatto. e. bechi [in vocabolario di agricoltura, 1-86
cadde, e più noi rividi. bechi, 2-164: scaricò sulla tavola un
dall'aspetto trascurato e scomposto. bechi, 3-99: poi l'uscio si spalanca
. 2. dondolarsi. bechi, 2-165: era il gran divertimento di
estens., di altri animali. bechi, 2-171: all'awicinarsi della frusta,
cui i passeggeri si trovano stipati. bechi, 2-195: « come si fa prezioso
o allontanare una persona importuna. bechi, 2-111: via dalle scatole!
partic. quella di attenti). bechi, 2-167: di nuovo tutti scattano sull'
facendo colle mani alte un segno. bechi, 2-194: da un magazzino di
l'osso del collo alla gente. bechi, 2-324: c'è da scavezzarsi il
, / sui libri mi scervello. bechi, 2-188: mentre i compagni si sdraiano
son rimasti tutti sotto la stiaccia. bechi, 2-305: poveraccio! è rimasto alla
... / stiacciare un sonnerello. bechi, 2-272: in vent'anni,
saporitamente dentro la capannuccia di stiancia. bechi, 2-210: ruminando questo soliloquio,
di chi è inesperto nel giuoco. bechi, 2-179: due sottotenenti giocavano a
continue punizioni per la condotta indisciplinata. bechi, 2-293: il sergente punzoni godeva fama
sul marciapiede del caffè dei nobili. bechi, 2-59: finalmente partm schierava i
, rimpiattato al convento, schiumava. bechi, 3-28: stefanina... fremeva
si facesse sciaguattar drento. g. bechi [« l'illustrazione italiana »,
, testoline ricciutelle inghirlandate, trinate. bechi, 132: una sciamata di gazze starnazzò
... una compagnia brillante. bechi, i-m: si era stancato di
abbiamo sciupato il nostro pranzetto 'item'. bechi, 2-196: par che si abbraccino
scivolavo lungo i muri delle case. bechi, 2-59: qualche incerta figura venire
superbuzzo, ostinatel- fo e simili. bechi, 1-163: per cattivarsela, avvolse,
loro strascichi per salire in carrozza. bechi, 1-131: il capitano tiranti ebbe uno
condurranno alla parole del filosofo. bechi, 2-229: i soldati sostano un po'
intuonino una canzone scorata e malinconica. bechi, 2-283: il coscritto lo guardò conun
il professore leggere le terzine di dante. bechi, 3-189: che altro gli restava
di autunno. -scorsettina. bechi, 2-260: il segretario ci dava una
. -barbiere incapace, inetto. bechi [« l'illustrazione italiana », 10-i-1909
con occhi furbi che le sfavillavano. bechi, 2-215: un'andatura a scosse
il mondo col dir male / quel bechi scroccatore, all'altrui spese / sperando di
una reazione fuggevole dell'interlocutore. bechi, 2-257: d'alvaro allora,.
. -lasciare il lavoro. bechi, 2-64: nei momentacci, quando un
il caffè da mane a sera. bechi, 2-252: lo zio feliciano, alto
che m'avete preso per un topino? bechi, 2-142: fa la zuppacon dei seccherelli
della vittoria spirituale del- l'ellade. bechi, 2-190: le varie suppellettili segnavano le
sottilissime, fino a parere iridescenti. bechi, 1-107: 1 colpi della selenite
incolto, male in arnese. bechi [« l'illustrazione italiana », 10-i-1909
l'arsa valle del tevere / salmodiando. bechi, 2-20: quando il battaglione arrivò
più folte / le avverse bande. bechi, 2-226: quelle linee nere d'insetti
cassoni, scopro un cavallo superstite. bechi, 2-308: si diè ad aprireaffannosamente una
. dal gr. vai. bechi, 2-180: venne il portalettere: un
che si levassero allora da letto. bechi, 2-186: quando era a letto,
più leggera e fatua). bechi, 1-338: si spalleggiavano l'un l'
tra quelle eccellenze e quei monsignori. bechi, 2-298: si era sfranchi
2. palpare un oggetto. bechi, 1-203: lao accese una sigaretta,
, dell'oscurità, della foschia. bechi, 2-41: l'umbria sfumata in vapori
, i più beati pacifici della penisola. bechi, 1-47: allora era un ragazzone
... non scordare / dori mia bechi, 2-36: si sgobba, sì,
sopra un leggio sperduto nel refettorio. bechi, 2-68: si leggeva tutto in quel
; voi non fate al caso mio. bechi, 2-271: « complotta contro lo
un altro e ritrovo: signor no. bechi, 2-284: « signorsì », rispose
bechi, 144: mi dà subito del simpaticone
e vendetta contro quel ladro gabbamondo. bechi, 2, -17. ebbe un sacrato
smania della febre, poi dalla paralisi. bechi, 2-255: d'alvaro non aveva
una successione di rientranze e sporgenze. bechi, 2-101: io rimasi assorto, coll'
del quale vi soddisferò al vostro arrivo. bechi, 2-59: non riuscendo a contenere
e si nutrichino in quell'erbe. bechi, 2-215: il cavallo dell'aiutante
o uno spazio innevato). bechi, 2-4: un'alba sporca filtrava da
: casa, dimora. tratto. bechi, 2-143: ambedue si sogguardano colla coda
anni di prigionia e ai pene. bechi, 2-68: si leggeva tutto in quel
tuono ad ogni voce musica solitaria. bechi, 2-210: il canto solitario dell'assiuòlo
sollicito amor mi scorge el passo. bechi, 2-99: un interesse sollecito mi riavvinse
amati un tempo, pareva lo sollevasse. bechi, 2-241: è un'adorazione che
che mi sollevino, che mi scuotano. bechi, 2-10: avevano accompagnato i vecchi
modo di muoversi). bechi, 2-52: presto la corsa rallentò,
di risponder prima alla sua de'15. bechi, i-193: 1 superiori colsero l'
sopraccarta che la possa contenere. g. bechi [« l'illustrazione italiana »,
il portafogli nella tasca di petto. bechi, 2-243: sorbe! allora lui che
! sorte che non siamo gonzi! 'bechi, 2-304: febus-el-forte, 5-37:
sorvoleremo allo spazio di quarantotto ore. bechi, 2-257: d'alvaro,..
per estens. sfavillio, luccichio. bechi, 1-160: la marchesa giulia..
per essere trasportati sulle spalle. bechi, 2-291: egli se n'andava dondolandosi
/ secca di sacro allor verde corona. bechi, 2-155: quel capo piegato sulla
-pagella scolastica. g. bechi [« l'illustrazione italiana », 28-vii-1907
spolpato, basta esser meritevole. bechi, 1-141: ah! no! questa
, / ma spennacchiato un po'. bechi, 14: bel tipo di vecchio spennacchiato
degli ornito logi). bechi, 3-208: un facsimile di costume da
ciarlare a dritto e rovescio. g. bechi [« l'illustrazione italiana »,
, per colpa del vetturino! giulio bechi [« l'illustrazione italiana », 12-i-1908
(un copricapo). g. bechi [« l'illustrazione italiana », 12-ix-1909
a sé facendolo aderire bene. bechi, 2-190: con un gesto familiare spianò
-il fracassare oggetti o suppellettili. bechi, 3-120: la prima si querelava perché
, avvizzito (una persona). bechi, 1-80: piero notò che la sorella
sempre difficili e spinosi della coltura. bechi, 1-272: la via è quella spinosa
posso assicurarvi con l'autorità di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli assistiti da una turba
consumare un cibo energetico. bechi, 2-166: dopo essersi messo un po'
smunga e vi spolpi fino all'ossa. bechi, 1-58: piero, dal giorno
de'prìncipi antichi e de'nuovi. bechi, 1-325: mettiti la tuba,
non limpido (il cielo). bechi, 2-4: un'alba sporca filtrava da
sprillare da'suoi occhi lipposi. g. bechi [« l'illustrazione italiana »,
comportamento o una situazione. bechi, 2-113: il capitano dà una squadrata
le gole dei camini squarciate e nere. bechi, 2-8: su tutto questo miscuglio
salvario, sbadigliando a bocca squarciata. bechi, 2-5: sulla porta un mo-
lo squillare argentino della bella frugolina. bechi, 2-197: giungeva... attraverso
del volto (una persona). bechi, 1-131: il capitano tiranti ebbe uno
alla fine l'ora del banchetto. bechi, 167: il discorso fu troncato a
che ha una postura rigidamente eretta. bechi, 2-6: veniva avanti arrancando su d'
3. punizione particolarmente severa. bechi, 2-295: era venuto a capitare alla
costituirsi una buona posizione economica. bechi, 1-48: se hai voglia e testa
piglia troppo alta ordinariamente fa stecca. bechi, 2-4: l'ultima nota, una
della natura d'onorati sudori. bechi, 2-26: vacillò infatti sfinito, stillante
sarà più agile e più gagliardo. bechi, 2-215: la gran cassa, automaticamente
stivalerie di latino e di greco. bechi, 1-232: fra tante stivalerie che il
inutili e per il bene di tutti. bechi, 2-170: per stornare altre domande
suonatore con gli occhi a stracciasacco. bechi, 3-32: « ma che vogliono lor
, / perocch'era un uom giusto. bechi, 2-227: il colonnello straluna gli
). far le cose a strappi. bechi, 2-224: lo strepito dei fucili
strappóne, / e le funi vengono. bechi, 2-73: un suo strap- pone
può fare strascicare, lo fa volentieri'. bechi, 2-251: lo zio gli mostrò
a trasferirsi (una persona). bechi, 2-61: strascicato da un capo all'
urli di gioia de'ragazzetti. bechi, 2-224: lo strepito dei fucili procede
concentrazione o difficile impegno intellettuale). bechi, 2-188: doversi inchiodare a tavolino con
un ambito ristretto di parlanti. bechi, 2-218: una specie di negro.
/ stride, s'arrabbia e sbuffa. bechi, 2-163: totò e lilì..
agg. tose. sbrindellato. bechi, 2-248: allora la buona donna sguinzagliò
puntare, strizzando l'occhio turchino. bechi, 2-108: l'altro, un panciutello
due braccia che non si stroncavano mai. bechi, 2-257: quanto si era stroncato
poter capacitare il re delle loro ragioni. bechi, 2-6: veniva avanti arrancando su
tutto con panno di lino fine. bechi, 2-227: il colonnello straluna gli occhi
lucini rispose solamente con singhiozzi strozzati. bechi, 2-159: alle grida strozzate del malcapitato
il rumore che ne deriva). bechi, 1-117: era un esploder di colpi
/ ne lo trarrei via bel bello. bechi, 1-148: quel pensiero della famiglia
æl pubblico sangue (denaro). bechi, 2-192: l'accattone si arrestò tutto
; rinnovare, modernizzare. bechi, 2-55: troppe cose, troppe persone
d'una vita raccolta e studiosa. bechi, 2-73: con la mia testa
. -peggior. §vogliatàccio. bechi, 1-139: svogliataccio! zucconaccio! tì
travolse sotto la ruota destra del carro. bechi, 2-25: i tamburi eseguivano la
sociale, culturale ed economico. bechi, 2-42: l'umbria gentile e solenne
cantina... saliva dal pavimento. bechi, 2-124: passò dal freddo della
di dio non aprissero le finestre. bechi, 2-71: il mio soldato, una
di tasse; invece si moltiplicano. bechi, 2-59: non riuscendo a contenere i
: operazione di addestramento militare. bechi, 2-188: tornarsene da una tattica,
. -spreg. tenentùcolo. bechi, 1-228: ma siete matti! io
esitante di uno schieramento militare. bechi, 2-20: un tentennio, un ondulamento
, la pelle). g. bechi [« l'illustrazione italiana », 12-ix-1909
sottrarre (l'esistenza umana). bechi, 2-187: la vita tiranna e brutale
di carlo alberto e dei suoi tirapiedi. bechi, 2-169: nella tribu
sentire senza prenderlo a torsolate lord russell. bechi, 2-61: i fischi e gli
sua cecità. -toscanino. bechi, 98: il collega del distaccamento,
ben complessa e un po'brunotta. bechi, 147: le pareva proprio un indiavolato
trabalzare le stoviglie e il cristallame. bechi, 2-300: la casa trabalzò come investita
velo / di quella nube bruna. bechi, 2-208: ecco, là traluce ancora
una nicchia della mia cappella funebre. bechi, 1-306: credo aver trapelato che,
un testo in un'altra lingua. bechi, 2-274: lo scambio dei pensieri.
densa, le traversò lo spirito. bechi, 2-49: all'espressione con cui si
fascino / cerco le alate immagini. bechi, 2-268: lo guardava con le pupille
, un vero tremoto. g. bechi [« l'illustrazione italiana », 28-vii-1907
, barcollante (l'andatura). bechi, 1-2: 1 due amici poco
, fatiscente (un edificio). bechi, 2-8: su tutto questo miscuglio di
sm. persona inetta e irresoluta. bechi, 3-141: impartiva ordini a quel trimpellóne
assai affilato, che serve per trinciare. bechi, 2-133: recide una bella polpa
lui; gli occhi negli occhi. bechi, 2-227: gli altri vadano pure.
di trombate d'acqua alla schiena. bechi, 3-41: scaraventò una trombata d'acqua
sia un turacciolin da fiaschi ordinari. bechi, 2-54: guai se...
ufficio di amministrazione del reggimento. bechi, 2-56: l'ufficiale di picchetto può
oncin, che sono una bellezza. bechi, 2-274: rimasero... a
in abbandono / fuor dell'uscio. bechi, 2-50: proprio allora l'ufficiale ha
lo più dalla polvere e dall'umidità bechi, 2-304: il polverone alto che si
fiere trangugiavano le vivande poste loro innanzi. bechi, 2-212: mezzi vestiti, coi
/ tacita la dimora al mio lavoro. bechi, 2-193: rissava in quel mentre
loro d'intorno e co. lloro bechi agenti vitiperaro assai cavalieri della faccia.
consistere, vertere su un argomento. bechi, 2-191: la conversazione volse sopra una
rapide battute, soprattutto di circostanza. bechi, 2-198: volteggiava da un soggetto all'
possa in lui sviluppare l'ingegno. bechi, 2-252: il giovine si accorse subito
che gite via per andare a merenda. bechi 1-139: svogliatacelo! zucconàccio! ti