e di lasciarsi andare alle delizie. becelli, 80: quinci avviene che diciamo
nobile, della sua repubblica congedato. becelli, 1-81: e congedato aveano il chierichino
i cari figli ha mezzo ignudi. becelli, 1-106: l'altre donzelle nel
. libero da pericoli, sicuro. becelli, 1-153: il buon uomo a lei
imbrunano, e la venustà scompongono. becelli, 1-210: la sua sfortuna / o
, che son sempre tutte impastricciate. becelli, 1-139: al fine i ravilioli egli
coll'impegnarli o co 'l venderli. becelli, 1-155: venner tutti i vicini
, tutta dentro e di fuori imperlata. becelli, 1-45: i cavalli..
nelle dure, com'è nella pietra. becelli, 1-204: venuta era a quei
l'evidente pericolo che sovrasta all'operazione. becelli, 1-179: dopo ciò per di
ogni biondo crine ave l'impero. becelli, 1-105: la lunga chioma inanellata
invenzioni spietate di que'manigoldi indiavolati? becelli, 1-220: ahi fiero borso indiavolato e
acqua delle leggerezze umane, delle inezzie. becelli, 1-8: molto si dilettava di
giustizia, tenga mano alle ingiustizie. becelli, 1-108: veri nimici nostri [i
. letter. irrorazione, spruzzo. becelli, 1-255: al leggero / innaffio [
la raggiustano coll'aggiungnervi dell'acqua. becelli, 1-156: a certe foglie dà di
.. l'acqua nel mortaio. becelli, 1-65: con gli scolar nel bere
era di lordume intriso quel vaso. becelli, 1-110: il gonnella ne vide
segno, / caratteri invisibili di sdegno. becelli, 1-48: vittoria il crin con
fida / involeracci agli occhi della gente. becelli, 1-105: la lunga chioma inanellata
combattimento; essere pronto allo scontro. becelli, 1-44: quivi i cavalier starsi adagiati
mi piacerebbe / che cento cori. becelli, 1-137: parò i lombardi,
luochi di lombardia si dicono lasagnette. becelli, 1-81: con lasagnette cappari e
gli succedea, e sudor di fronte. becelli, 1-24: avea... /
lautezze più famose dell'antichità deliziante. becelli, 1-274: la porta con un
mandano in cenere con gli occhi. becelli, 1-131: dell'acqua santa appoggiati al
: prendere troppe iniziative; strafare. becelli, 1-263: tu salvo sei, e
', in significato di respirazone. becelli, 1-237: ad alta voce posesi a
spedito viaggio de'muli alla letica. becelli, 1-54: il duca borso fé venire
dita proprie a mollificare i tumori. becelli, 1-141: non esser sì crudel,
del carissimo santo il dì ritorna. becelli, 1-39: dovea venir d'ogni paese
fronte); perfettamente tornito. becelli, 1-209: un bel cavallo /.
per patimenti fisici o morali, becelli, 1-89: a tal discorso fece il
le massare, odiano i servitori. becelli, 1-106: una donzella si venia /
pareti paiono un continuato saffiro della muraglia. becelli, 1-163: in una stanza.
tratta già della maniera di stamparla. becelli, 1-271: essi [gli avvocati]
sapeva se doncherchen era un soldato. becelli, 1-8: non rideva così per
sopra il capo e 'l focotin testa. becelli, 1-56: con lo spiedo il
che venga il malanno a queste nenie. becelli, 1-260: farai far una cassa
non gli accusasse quivi al malefizio. becelli, 1-117: non si assentava mai da
loro o non sen impacciare. becelli, 1-6: solo dirò che gl'italiani
punto debole; difetto. becelli, 1-232: il gonnella comprò ancora /
per me insoffribile ne'vostri dolori? becelli, 1-147: il gonnella ancor se
in maneggi di terra e d'aria. becelli, 1-210: il duca avea di
con buoni condimenti faccendone saporito manicaretto. becelli, 1-140: il bollir lungo a densa
un cugino, un fratei dell'anticristo. becelli, 1-58: anch'io vidi più
in mano. -intr. becelli, 1-262: era anco allor di mascherar
suggerito ad ogni principe non milenso. becelli, 1-163: de'convitati, non melensa
non sa ragionare a suo tempo. becelli, 1-87: il gonnella in un canto
camaino! -di mellone è il tuo. becelli, 1-145: di lì non molto
. (femm. -a). becelli, 1-247: era successo al primo disputante
. ant. cibo, vivanda. becelli, 1-59: sì che ferite dandosi a
gli atti umani suoi scaccia la turba. becelli, 1-273: apparizioni ancor più altre
concessa mese permese; assegno mensile. becelli, 1-35: non tante cerimonie né finezze
ginocchi poi le man gli lega. becelli, 1-107: non scomponesi né face /
senza metro di pudicizia divenir meretrice. becelli, 1-15: convien ch'io al
forza di un'irresistibile attrazione. becelli, 1-40: un'infinita / gente in
facoltà, capacità, cultura. becelli, 1-255: l'astuto e sottilissimo buffone
se mi fossero accaduti due giorni fa. becelli, 1-8: non rideva così per
divengono in un certo modo necessarie. becelli, 1-97: ognuno si scordò / della
per estens. attrezzi del mestiere. becelli, 1-231: dal comprator rogato fue /
-andare a mollo: immergersi. becelli, 1-12: per finir il duolo ed
continue lagrime e sospiri finir sua vita. becelli, 1-278: in monastero ritirarsi /
esso dodici povere donne per moniali. becelli, 1-99: la lista il duca
imitate ora sono sedici anni incirca. becelli, 1-231: scrisse, che al
dar di morso altrui dannoso vizio. becelli, 1-42: molti furo'i spettacoli
effetti abnormi e gravemente dannosi. becelli, 1-204: perché fama or toglie al
loro, e si sugavano quel sangue. becelli, 1-209: il duca, per
, sm. ant. moncone. becelli, 1-214: ecco il gonnella sul suo
una sola parola movesse in contrario. becelli, 1-51: occhio non batte e non
in sorte / da l'umida natura. becelli, 1-7: gettar reti ne'fiumi
dipinti vari ri- trattini di femmine. becelli, 1-234: quando fu letto il
amori con incostanza e leggerezza. becelli, 1-24: certi signori /..
parte dell'orazione: narrazione. becelli, 1-196: questo è l'esordio.
': delle natiche. voce usata becelli, 1-157: inginocchiata e rannicchiata ell'era
, andare a cavallo. becelli, 1-210: allor né pur da'duchi
plebe, / sgombrò la piazza. becelli, 1-112: il dito morde niquitosa
collo. -tiro birbone. becelli, 1-260: di poi il buffon in
mover nuncio del ciel fulgide piume. becelli, 1-109: e'si vuol dare /
disdetta, sfortuna, disgrazia. becelli, 1-213: o poter di mia nona
non può averli altramente? becelli, 1-169: io t'amo più
lavandaia una notte senza dormire oncia. becelli, 1-242: pien d'ardimento si
14. vezzegg. ordignélto. becelli, 1-82: la spina dell'otre in
. -ipocrisia, doppiezza. becelli, 1-29: quando un uomo con l'
, qual oste, de l'impero. becelli, 1-52: contrario effetto / dello
sole sulla groppa del suo cavallo. becelli, 1-82: la spina dell'otre
altra accostino il vaso alla bocca. becelli, 1-234: or se l'abbia e
ovile / a la greggia dischiusi. becelli, 1-162: lungi di là non molto
maggior confidenza se ne fan beffe. becelli, 1-28: ella si gonfierà come pallone
-riconoscere un determinato merito. becelli, 1-279: se del mio cantar mal
. -sfiorare con leggerezza. becelli, 1-73: coscia o fianco / palpano
9. volgare, infimo. becelli, 1-62: tal odio e tale ira
che viene spacciato come tale). becelli, 1-29: vi sarà ancor chi vorrìa
e dall'altra le offese alle offese. becelli, 1-50: aveva borso la giostra
. -dare vultima partita: morire. becelli, 1-53: fiera mano, dicea,
/ gli fé giesù la verità patente. becelli, 1-271: tu benefizi assai patenti
. -scritto su cartapecora. becelli, 1-39: era passato poco più d'
che raggiunge risultati poetici modesti. becelli, 1-205: quinci dicean che tale iniquo
meglio si peleranno con l'acqua calda. becelli, 1-146: avea il gonnella il
ditemi almeno le vostre contrade native. becelli, 1-37: molto pane e vini
gli atti a pelo a pelo. becelli, 1-67: non può l'uomo aver
. rodio di chi resta perditore. becelli, 1-101: il tesorier di stucco si
la gente, speranza mia bella? becelli, 1-24: avea un par d'occhi
/ che non fosse ferita perigliosa. becelli, 1-184: una cosa / voglio
. letter. in modo persuasivo. becelli, 2-i-114: l'oratore, anco d'
e sentì un dimenamento che facevano. becelli, 1-274: con certe lor bagascie in
gli pettina i capelli con le dita. becelli, 1-128: tutti i mostri vinse
parola per non contravenire al giuramento. becelli, 1-106: appunto una donzella si
dia alla figlia: né altro ragioni. becelli, 1-272: poi [u conte
caduto dall'alto; precipitato. becelli, 1-199: era il veron dodici braccia
, conforme all'uso e bisogno. becelli, 1-85: gli osti e pistor più
-senso di colpa, rimorso. becelli, 1-169: né più temer che la
spolpate / quale quel di vacca magra. becelli, 1-40: d successor di borso
polmoni: per il troppo ridere. becelli, 1-193: rise il duca a tal
malora / coi sorbonici porci a cavillare. becelli, 1-259: di dir non cessava
e lo metteva segretamente in carta. becelli, 1-118: quella porta / che pone
un ora avanti giorno a compiègne. becelli, 1-15: convien ch'io al
interpolò) alle sudette parole contradicesse. becelli, 1-8: in un'opra postuma il
composero le plebi delle prime città. becelli, 1-166: sappi che il giovinetto ond'
esercizio, tirocinio preliminare. becelli, 2-i-78: undecimo pone il piteo un
aspira a l'onor l'erbe pregiate. becelli, 1 103: in
-fatto, fenomeno inverosimile, inspiegabile. becelli, 1-268: quando ornai del sonno ogni
per indicare ravviarsi in una direzione. becelli, 1-227: convien che [il gonnella
medesime. n'abbia qualche cognizione. becelli, 1-105: di zeusi né protogene
impresa, ma in diversa forma. becelli, 1-206: tornando a proseguir l'istoria
. -condanna penale. becelli, 1-117: non si assentava mai da
. dice che corra a prostituirsi. becelli, 1-27: un favorito, ch'abbia
legato il cavallo durante la strigliatura. becelli, 1-276: 1 destrier, rotte
. -infastidito, disturbato. becelli, 1-96: il dopo pranso ancor di
labbro / col più mordace aceto. becelli, 1-157: sul maigo di quel [
e puzzolente che il fetore era intolerabile. becelli, 1-271: un nero fumo egli
capace di questa sterminata bestiac- cia. becelli, 1-104: una mattina assai per tempo
una posizione comoda e rilassata. becelli, 1-94: alcun: piglia di mandorle
siringhe in un balen trombe divennero? becelli, 1-75: una figura pongono di stracci
/ nel falso aspetto angelica beltade. becelli, 1-43: qui gentil sangue e
si condussero. -smorzarsi. becelli, 1-215: il gettar d'acqua improvisa
sete, al freddo et al caldo. becelli, 1-205: alfin l'alma raminga
portogallo / tra rancio e giallo. becelli, 1-273: l'alba la camicia in
un poco insieme le mie robbiciuole. becelli, 1-186: la nuta, poi
... e prometter di rato. becelli, i-231: scrisse [il notaio
ora ordinate ad un suggetto solo. becelli, 1-96: trovò anzi scritto che il
di bellissimi panni con molte istorie. becelli, 1-118: per aspettar passa all'anteriore
possano ritornare al servigio dell'animo. becelli, 1-84: restò il gonnella al suo
è stato per testamento constituito tutore. becelli, 1-78: io albergava d'un buon
alcuni e ci vogliono rubare? ». becelli, 1- 142: quegli incominciò
rinfreschi e fu rappresentata una commedia. becelli, 1-109: volean fare quella mane
alla propria lingua: mostrarsi reticente. becelli, 1-29: quando un uomo con l'
la roba s'io non cominciava. becelli, 1-178: dicono, ed a chi
3. infiammazione di un organo. becelli, 1-94: ei pria mutolo stassi,
ha seco da cacciar la sete. becelli, 1-91: in tal vago cimento periglioso
il che legittimamente roga li notari. becelli, 1-231: dal comprator rogato fue
quel che la tua penna agogna. becelli, 1-255: lasciate ch'io vi dica
piantò nel letto de toste cortigianescamente. becelli, 1-43: quei della festa andarono a
che servivano a'cavalieri loro padroni. becelli, 1-55: su due cavalli, a
pieno d'orrori e di tenebre. becelli, 1-141: non esser sì crude!
guancie incancherite, co'denti rugginosi. becelli, 1-262: scelse una maschera da morte
supera le forze del mio ingegno. becelli, 1-8: molto si dilettava di
, porte, torri e camini! becelli, 1-194: su un verone o sia
il prezioso suo balsamo per le ferite. becelli, 1-94: gnun ch'entrava in
sia per lo manco umori. becelli, 1-94: ognun ch'entrava in duomo
le fritelle sambucate, i migliacci bianchi. becelli, 1-137: i lombardi che di
cantina. -di animali. becelli, 1-207: il suo cavai dal nuovo
direzioni o da un luogo. becelli, 1-188: eran tutti sbandati da quel
). / scamatino e sbiavato. becelli, 1-262: una veste ancor sbicchierata,
sbigottiscono allo scuro che al chiaro. becelli, 1-263: la maschera orribile si pose
più forte dello sprone d'amore. becelli, 1-154: subito si scaglia /
il fuoco che brucia una città. becelli, 1-125: né un sol scalino chi
la costanza reciproca di questi due sposi. becelli, 1-14: ti sovvenga di quel
ant. botta, percossa. becelli, 1-135: al rèmore, al gridar
disus. scarsella di piccole dimensioni. becelli, 1-75: una figura pongono di stracci
impulso dell'ira o dell'indignazione. becelli, 1-132: il terzo, che tacciuto
allontanarsi repentinamente da un luogo. becelli, 1-46: 1 primi a scatenarsi
in mille scheggie e stecche. becelli, 1-54: il duca borso fé
ridere smodatamente, senza freno. becelli, 1-58: quando ambi per via s'
dell'avversa stagion cura non prendi. becelli, 1-157: sul margo di quel
che il toscan questo ora scioglia? becelli, 1-22: veduto ho di coloro
era esasperante. -di animali. becelli, 1-197: il mio ronzin è cheto
a questi buchi e a quelli. becelli, 1-273: si dicea in ferrara a
situazione; stanco, insofferente. becelli, 1-77: perché questo ingegno di buffone
. letter. carrozza, calesse. becelli, 1-210: allor né pur da'duchi
sembianza di non fame grande stima. becelli, 1-172: intanto il fore- stier
travagliata una republica cattolica e pia. becelli, 1-240: perch'era sua corta
var l'alveo vecchio arrenato. becelli, 1-202: lessi che al buon
dei lacci (un indumento). becelli, 1-47: l'altro rimase [in
/ da assicurarvi fortemente il piede. becelli, 1-212: vider tutti in quella
raggio solare, finire il giorno. becelli, 1-215: partito il buffon, [
in quella tanto rischiosa impresa. becelli, 1-101: tu se'come quel sorce
medesime cose, non è assurdo alcuno. becelli, 1-5: alcun de'cavalier soprani
spacio, gli la portavano in abbondanza. becelli, 1-165: era quel ricco agricoltore
. dal bergamini che l'attesta in becelli. sottodimensionato, agg. che
affetto da numerosissimi problemi fisici. becelli, 1-190: egli è come il cavallo
possi apigionare e fame la mia volontà. becelli, 1-118: né in >arte alcuna
essere la donna per lui. becelli, 1-106: appunto una donzella si venia
/ si cuocono e cucinano e stagionano. becelli, 1-182: essendo ella digiuna /
.. -diavoli ben sarebbe stitica. becelli, 1-116: al duca torna, che
da una misera condizione economica. becelli, 1-23: lo cavò [la fortuna
. -lo strigliare un cavallo. becelli, 1-275: color ch'han de'cavai
gli altri sganasciavano per le risa. becelli, 1-101: il tesorier di stucco si
la fallace tela avvolga al subbio. becelli, 1-153: lo scriba, che sa
maritaggio della figliuola e della suora. becelli, 1-169: solo d'una speranza
in senso generico: quaderno. becelli, 1-96: trovò anzi scritto che il
tantino, sariano usciti fuori a contradire? becelli, 1-109: l'altre al detto
ardente se iace nel letto. » becelli, 1-134: si quetarono un poco quei
vermi, nella putre- fazzione dimorano. becelli, 1-130: alcuno in certa carta ancor
l'uscio, andando al tasto. becelli, 1-133: di sangue goccie e
può avere valore scherz.). becelli, 1-23: la prima cosa, ch'
potrete comodamente fare li fatti vostri. becelli, 1-194: adunque su un verone
terrieri, senza salvarne uno, tagliati. becelli, 1-37: molto pane e vini
e aspgtarami che gli porti el dono. becelli, 1-275: le donne sì per
, / caro gli costa il lardo. becelli, 1-125: già chi mal meritò
e di timore, gelò, trasudò. becelli, 1-112: la donna venne rossa
/ spende, tribola e poco gode. becelli, 1-23: ora il gonnella è
che via lo si portasse il vento. becelli, 1-102: solo il gonnella sen
/ e pianamente se venne partendo. becelli, 1-34: spedirò al sommo padre un
partic. contro la propria volontà. becelli, 1-178: dicono, ed a chi
tollennome el sonno per molte fiata. becelli, 1-52: il caduto si rimena