, ecc.), compiuto da batteri acetici che trasformano l'alcool in acido
acetobattèrio, sm. bot. genere di batteri eubatteriali, aerobi, a forma di
risulta priva di sostanze dannose, di batteri e germi patogeni). linati,
'aria ') genere di batteri eubatteriali, molto diffusi: hanno forma
in presenza dell'aria (come i batteri che provocano la fermentazione acetica del vino
agg. che si riferisce all'attività dei batteri aerobi. leggi industriali e commerciali
. movimento di traslazione con cui i batteri dell'acqua cercano una determinata concentrazione di
di agglomerazione dei globuli rossi o dei batteri in presenza di speciali sostanze.
rossi e d'immobilizzare e agglutinare i batteri. = deriv. da agglutinare
contatto nell'ambiente in cui vivono: batteri della putrefazione, della fermentazione alcoolica,
che ostacola o impedisce lo sviluppo dei batteri, battericida. = comp
dall'organismo in presenza di antigeni (batteri, tossine, enzimi, ecc.)
aumento artificiale di un determinato tipo di batteri, che, per facilitare l'indagine
sf. plur. bot. famiglia di batteri eubatteriali, comprendente forme a bastoncino,
. presenza e diffusione di bacilli o batteri nel sangue (nel corso di malattie
bot. microrganismo vegetale uni- cellulare (batteri o schizomiceti), che al microscopio
sf. scient. studio microscopico dei batteri; batteroscopìa. = voce dotta,
sf. plur. bot. famiglia di batteri eubatteriali: unicellulari, di forma cilindrica
, avv. per quanto riguarda i batteri; batteriologicamente. -acqua battericamente (o
che ha la proprietà di distruggere i batteri (specie quelli patogeni): una
= voce scient., comp. da batteri e -cida (secondo il tipo omicida
m. -ci). proprio dei batteri. alvaro, 7-62: un
forma (visibile soltanto al microscopio) i batteri si distinguono in bacilli (a bastoncino
o galla) dovuto all'azione di batteri. = voce scient.,
batteriocolìa, sf. medie. eliminazione di batteri attraverso la bile (nel tifo)
nelle leguminose), dovuto all'azione di batteri. = voce scient.,
, se posti a contatto con batteri sensibili, di fis sarsi
batteriologia, sf. studio biologico dei batteri (e fa parte della microbiologia
sf. bot. associazione mutualistica fra batteri e le radici di piante fanerogame.
batterioscopia, sf. studio microscopico dei batteri. = voce scient., comp
= voce scient., comp. da batteri e -scopia (dal greco oxotréoo '
malattia delle piante per la presenza di batteri. = voce scient., deriv
. medie. emissione di orina contenente batteri (senza la presenza di altri elementi
preparato in laboratorio per la coltura dei batteri. 8. dimin. brodino.
brucèlla, sf. bot. genere di batteri eubat- teriali, a forma di
dell'uomo e degli animali) provocato da batteri del genere brucèlla: febbre di
di traslazione di piccoli organismi (batteri, alcune alghe, zoospore e anterozoi)
nel regno vegetale è stata riscontrata in batteri, funghi, licheni. = voce
plur. bot. famiglia di batteri acquatici, fissi o liberi, che costituiscono
. plur. bot. ordine di batteri che comprende secondo alcuni la sola famiglia
il sesso femminile, provocata da vari batteri (bacillo del tifo, streptococchi, stafilococchi
-anche: coltivazione dei germi patogeni, batteri, ecc., a scopo di
sostanza fisiologica in cui sono allevati i batteri. panzini, iv-149: 'coltura
allevamento di animali (e anche di batteri). = deriv. da
piante coltivate (funghi, mixomiceti, batteri), combattute con gli anticrittogamici.
dopo essere stato secreto, per opera di batteri cromogeni; cromidrosi primitiva, se il
denitrificazione. — microrganismi denitrificanti: batteri contenuti nel terreno e nelle acque,
chim. processo di trasformazione compiuto dai batteri denitrificanti per cui i nitriti e i
. plur. bot. gruppo di batteri filamentosi: tricobatteri. = voce dotta
batteriologia, strumento adoperato perla conta numerica dei batteri. = voce dotta, comp.
tessuti animali e vegetali e anche nei batteri e nei lieviti). = voce
umana, bovina e aviaria, i batteri contenuti nel rumine della pecora, ecc
sostanza velenosa contenuta nel corpo stesso dei batteri e prodotta nel disfacimento dei batteri morti
dei batteri e prodotta nel disfacimento dei batteri morti. = voce dotta, comp
. plur. biol. famiglia di batteri eubatteriali, che hanno forma di bastoncino
disseminazione di conidi o spore di batteri, muffe e funghi, operata dagli
erwlnia, sf. bot. genere di batteri della famiglia enterobatteriacee, comprendente 20
sm. plur. bot. gruppo di batteri comprendente organismi unicellulari a forma di
degli ordini in cui sono divisi i batteri, comprendente tutti gli organismi con cellule
-indice fagocitano: il numero medio dei batteri fagocitati da ogni leucocito.
enol. malattia del vino causata da batteri che decompongono lo zucchero e lo trasformano
produzione di composti azotati, compiuto dai batteri azoto-fissatori. -ant. condensazione, solidificazione
microbica). -anche: l'insieme dei batteri presenti nell'intestino, che svolgono un'
marini e, nelle piante, fra i batteri e i funghi; bioluminescenza.
sm. microbiol. denominazione dei batteri le cui colture sono luminescenti. =
con cui organismi unicellulari (alghe, batteri) o cellule mobili prodotte da organismi
fusobattèrio, sm. bot. genere di batteri della famiglia parvobacteriacee, con cellule di
-biol. mezzo colturale di cui i batteri possono o no determinare la liquefazione contribuendo
. farmac. antibiotico attivo contro alcuni batteri grampositivi, presente nel- l'aspergillus terreus
per le muffe, i funghi e i batteri aerobi e una radiazione che permette il
, efficace per combattere alcuni micobatteri e batteri grampositivi. = voce dotta
in microbiologia per riconoscere la specie dei batteri. = voce dotta, deriv
fasci vascolari e di corpo differenziato (batteri, funghi, alghe, biofìte)
dall'invasione di microrganismi patogeni unicellulari (batteri, miceti, protozoi) o da ultravirus
consiste nell'introdurre nel terreno culture di batteri azotofissatori o nel mescolarvi terreno già coltivato
. atto a produrre istamina. — batteri istaminogeni: quelli che, nell'intestino
klebsièlla, sf. biol. genere di batteri gramnegativi, non mobili, dotati di
lieviti, in alcuni funghi, in batteri, in varie muffe e nell'emulsina
lattobacillàcee, sf. bot. famiglia di batteri a cui appartiene il genere lattobacillo
lattobacillo, sm. bot. genere di batteri della famiglia lattobacillacee di cui alcune specie
utilizzare l'azoto atmosferico mediante simbiosi con batteri, che provocano la formazione sulle radici
. plur. microbiol. gruppo di batteri che si presenta in filamenti diritti e
. medie. che è provocato da batteri del genere leptotrìcee. leptotricòsi,
stomatite, ecc.) provocata da batteri del genere leptotrìcee. =
. invar. biol. genere di batteri actinomiceti, della famiglia lactobatteriacee, idonei
cellule o microrganismi per opera di lisine, batteri, fermenti, acqua distillata, sostanze
listerèlla, sf. biol. genere di batteri al quale appartiene la listerella monocytogenes,
macro aerò filo, agg. biol. batteri macroaerofili: batteri aerobi che necessitano di
agg. biol. batteri macroaerofili: batteri aerobi che necessitano di un ambiente assai
di ossigeno (e si contrappongono ai batteri microaerofili). = voce dotta
blocco compatto, costituito da colonie di batteri del genere acetobacter e dalla feccia del
ambientali, da parassiti quali virus, batteri, funghi o fanerogame parassite, da insetti
e umide perché si possano sviluppare determinati batteri acidificanti. 3. figur. fase
di esalazioni nocive, di aria inquinata da batteri, di polveri radioattive, conservando presso
con filtri atti a trattenere germi e batteri, che viene indossato dai medici per
fermentazione che il letame subisce attraverso 1 batteri, i quali demoliscono i componenti più
m. -ci). medie. batteri metadissenterici: batteri appartenenti al gruppo lankoides
). medie. batteri metadissenterici: batteri appartenenti al gruppo lankoides, dotati di
adulti, entrambe malattie infettive prodotte da batteri del genere salmonella, che si manifestano
organica o fisiologica in cui sono allevati batteri o germi patogeni a scopo di ricerca
. unità di misura della fili: batteri aerobi che prosperano in una concenpressione nel
pressione atmosferica normale o pongono ai batteri macroaerofili). bar; bada.
oggetto lo studio dei microrganismianimali o vegetali (batteri, protozoi, miceti, virus,
. plur. bot. famiglia di batteri dell'ordine eubatteriali, che comprende forme
-chi). bot. genere di batteri della famiglia micrococcàcee, che comprende una
, di piccole dimensioni, che ingloba batteri e altri corpuscoli minutissimi (e si
eseguire su elementi microscopici (cellule, batteri, ecc.) operazioni di dissezione
animale o vegetale (protozoi, batteri, virus, ecc.) infinitamente piccolo
. plur. bot. famiglia di batteri dell'ordine mixobat- teriali, caratterizzati da
ordine comprendente quattro o cinque famiglie di batteri, fra cui quella mixobatteriacee. =
, anche, a microrganismi, a batteri, ecc. savonarola, 7-i-103:
presenza di un solo ciglio apicale nei batteri. = deriv. da monotrico
moraxèlla, sf. biol. genere di batteri della famiglia parvobatteriacee, che comprende alcune
1866-1935), che per primo descrisse tali batteri. morbèllo, v. morbillo
dei giacinti, prodotte da funghi e batteri (e si distinguono il morbo bianco
e nelle membrane cellulari di alcuni batteri, e possono essere associati con
in particolari condizioni da alcuni micrococchi e batteri in taluni liquidi (birra, latte,
da parassiti, in concorrenza con i batteri della putrefazione; ha generalmente un odore
perché trasportatori e diffusori di protozoi, batteri, virus. = voce dotta
batteriologia, per stabilire il numero dei batteri presenti in una sospensione e la loro
, sf. microbiol. genere di batteri della famiglia neisseriacee, per lo più di
. plur. microbiol. famiglia di batteri a cui appartiene il genere neisseria.
colina per l'azione disidratante di determinati batteri. = voce dotta, ingl.
impedisce lo sviluppo di numerosi funghi e batteri. = voce dotta, deriv
ossidati ad acido nitrico per l'azione di batteri del genere nitrobacter in seguito all'ossidazione
in forma di acido nitroso operata dai batteri del genere nitrosomonas e nitrococcus.
forma nitrosa [nitrosazione) per opera dei batteri del genere nitrosomonas e nitrococcus,
nitrica [nitratazióne) per opera dei batteri del genere nitrobacter. tramater [
organici nella forma nitrosa per opera dei batteri del genere nitrosomonas e nitrococcus.
sm. biochim. ciascuno dei batteri appartenenti alla famiglia nitrobacteria ceae
nocardia, sf. bot. genere di batteri dell'ordine actinomiceti che comprende circa 50
. -nodulo radicale: formazione determinata da batteri sulle radici delle leguminose; tubercolo radicale
nogùchia, sf. patol. genere di batteri gram- negativi, mobili, flagellati,
11. medie. agglutinogeno somatico dei batteri cibati. 12. astron.
antibiotico ottenuto da streptomyces, agente contro batteri gram-negativi e positivi e funghi.
: in cui, per lo sviluppo di batteri saprofiti, originati dalla non perfetta igiene
più modesta, spesso originato da particolari batteri, come la shigella paradysenteriae.
microrganismi, come i virus e i batteri, che attaccano spesso l'uomo,
parvobatteriàcee, sf. plur. famiglia di batteri eubatteriali, parassiti di animali omeotermi.
si. biol. genere di batteri della famiglia brucellacee a cui appartengono
ambientali e da parassiti quali virus, batteri, funghi, fanerogame parassite, essendo
proprietà battericide; è prodotto da vari batteri gram-negativi e resistenti a tale antibiotico.
processi patologici (come l'azione di batteri, un'insufficiente irrorazione di sangue,
luce di colore variabile, prodotta da batteri simbionti; sono diffusi nei mari tropicali
una coltura batterica solida in cui i batteri scompaiono in seguito al contatto in quel
, che agisce come nutrimento per i batteri. 18. patol. ciascuna delle
, cioè di dna, presente in molti batteri e capace di riprodursi in modo autonomo
agente eziologico un microrganismo intermedio fra batteri e virus. = comp.
si riferisce a ciascuno degli organismi (batteri o alghe unicellulari) che si sviluppano
forme più comuni) o da altri batteri; la polmonite cronica si verifica come
portatori immuni del virus; protegge i batteri ospitanti dalla superinfezione da parte di altro
riproduzione agamica degli organismi vegetali (dai batteri alle fanerogame); distaccato dalla pianta
. plur. bot. famiglia di batteri schizomiceti costituita dai generi butirrobatterio, propionibatterio
propionibattèrio, sm. bot. genere di batteri della famiglia propionibatteriàcee con undici specie,
o protozoi) e vegetali (o batteri e protofiti). -anche: insieme degli
dei metazoi e generalmente unito con i batteri e con i protofiti a costituire l'insieme
. m. -ci). medie. batteri pseudo difterici, gruppo di batteri che
. batteri pseudo difterici, gruppo di batteri che si differenziano dal bacillo difterico per
. plur. bot. famiglia di batteri eubatteriali gram-negativi, le cui cellule hanno
temperature prossime a o °c o di batteri che si sviluppano preferibilmente a temperature fra
decarbossilazione di amminoacidi da parte di batteri (e fra queste hanno importanza la
ed è tossico per alcune varietà di batteri. = voce dotta, lat.
siero, piccole particelle di tessuto e batteri. s s lessona
decomposizione delle sostanze organiche dovuto principalmente a batteri anaerobi; consiste in un'idrolisi delle
decomposizione dei protidi non digeriti dovuto a batteri saprogeni con formazione di prodotti di scarto
di rivestimento dell'organismo, come nei batteri, nei protozoi e in alcuni piccoli
. microorganismo intracellulare, compreso fra i batteri e i virus, agente di varie
.. forma biologica intermedia fra i batteri comuni e i virus più tipici. le
che può essere inserito in cellule di batteri, di lieviti o di mammiferi per essere
», 4-ii-1987], iii: i batteri si prestano molto bene a questi trasferimenti
uso della streptochinasi, una proteina ricavata da batteri streptococchi, nel sangue. =
sf. plur. biol. famiglia di batteri eubatteriali alla quale appartengono forme bacillari
rizòbio, sm. biol. genere di batteri aerobici della famiglia rizobiàcee comprendente cinque
che si trova nei vegetali, nei batteri e nelle cellule epatiche e renali dei
plur. biol. sottordine di batteri eubatteriali che comprende forme auto- trofe
rodobattèrio, sm. biol. genere di batteri della famiglia tiorodacee appartenente al sottordine
. gruppo carotenoidi che viene prodotto da batteri. - morso con accanimento (il freno
pianta ed è causata da parassiti quali batteri e funghi (e ha particolare rilievo
salmònella, sf. biol. genere di batteri appartenenti alla famiglia enterobatteriacee comprendente circa
nell'uomo e negli animali, aa batteri del genere salmònella; nell'uomo si
losica: malattia causata da batteri appartenenti al genere salmònella. =
funghi saprofìti... assieme ai batteri sono i principali responsabili, con la
per cui alcuni organismi, per lo più batteri e funghi, si procurano il nutrimento
sàrcina2, sf. biol. genere di batteri micrococchi, saprofiti e talvolta patogeni,
vari organi della pianta ed è causata da batteri o da funghi; fra le forme
o cianoficee) e schizomiceti (o batteri): ne fanno parte le tallofite
neoformazione originata dalla presenza di virus, batteri, funghi sul tronco e sui rami
avevano da esser diventati seminari di batteri! -ricettacolo. l.
gli antibiotici sottomessi o sgominati i comuni batteri, hanno, per così dire, lasciato
], sf. biol. genere di batteri della famiglia enterobatteriacee, suddiviso in dieci
. gruppo di malattie infettive causate da batteri del genere shi- gella. shigòmetro
di vista sistematico siano così differenti dai batteri da non potersi avvicinare ad essi neppure
, sf. medie. resistenza dei batteri ai solfammidici. = comp. da
di zolfo nelle sue cellule; i batteri ossidanti si distinguono in autotrofi ed eterotrofi
: 'solfobatteri': xx sec.; batteri che liberano acido solfidrico o solfo dalle sostanze
. microbiol. che si riferisce ai batteri capaci di ridurre i solfati a solfuri,
i solfati a solfuri, come i batteri anaerobi del genere desulfovibrio. =
superficie terrestre (in partic. funghi e batteri) e non hanno bisogno di luce
aria a cui vengono sottoposti sperimentalmente i batteri. la natura [31-viii-1884],
liquido seminale al fine di individuare eventuali batteri patogeni. = voce dotta
su un tipo o un complesso di batteri o di altri microrganismi patogeni. -ad
sf. plur. biol. famiglia di batteri costituita da diverse specie di pseudomonodacee,
biol. ciascuno dei vari tipi di batteri che presentano un corpo variamente ricurvo (
. -i). biol. genere di batteri appartenenti all'ordine spirochetali, genere treponema
. -t). biol. genere di batteri compresi fra i vibrioni. =
-formazione interna al citoplasma di alcuni batteri aerobi e anaerobi, in grado di
-chi). biol. genere di batteri della famiglia micrococcacee, immobili, di
una coltura batterica per mancata crescita dei batteri o perché il numero dei batteri che
crescita dei batteri o perché il numero dei batteri che muoiono uguaglia il numero di quelli
pillola sterilizzante. 2. che elimina batteri e germi patogeni. l'illustrazione italiana
. 2. liberare da germi, batteri o altri agenti patogeni mediante un processo
un medesimo agente patogeno ricavate prelevando i batteri da malati diversi. = comp
i funghi, le alghe, i batteri e le cianofine). = voce
], 355: la coltivazione dei batteri si può praticare in alcuni liquidi azotati
può compuò osservare in molte specie di batteri, anche tassonomicaportare. mente distanti,
visione microscopica e telescopica: le forme dei batteri, degli infusori, delle cellule,
20-vii-1884], 42: la resistenza dei batteri varia, secondo la loro fase di
termale-, rappresentata da alcune specie di batteri e di diatomee, che possono tollerare
capacità di alcuni organismi, in partic. batteri, di sopravvivere anche ad alte temperature
origine del danno tissutale non ci sono batteri o virus, ma le cellule stesse del
batteriostatici, usato contro le infezioni da batteri parassiti intracellulari. -in partic.:
nella formazione delle pareti cellulari di diversi batteri. = voce dotta, deriv.
sf. plur. biol. famiglia di batteri unicellulari a cui appartengono specie diffuse nelle
sf. plur. biol. famiglia di batteri unicellulari diffusi negli ambienti sulfurei.
in tiramina; è contenuto in alcuni batteri e, in minima quantità, nei tessuti
1951, trasduzione (scambio di geni tra batteri mediato da certi virus, altro metodo
, per stabilire le mappe genetiche dei batteri). 3. in fisiologia,
sf. plur. biol. famiglia di batteri, appartenente all'ordine spirochetali, lunghi
invar. medie. patologia provocata dai batteri del genere treponema. trepòstoma, sm
nodulo radicale-, protuberanza piriforme dovuta a batteri simbionti fissatori di azoto penetrati attraverso i
rigonfiamenti tumorali causati da funghi o da batteri. -in partic., tubercolosi délvulivo:
o più cellule causata da funghi o batteri o da punture d'insetti. -
humus (in partic. con riferimento a batteri e protozoi). 2
. enzima presente in molte piante, batteri e funghi, in grado di catalizzare la
), dovuta a ceppi particolari di batteri della specie boreliota variolae, che si
a vari fattori causali (virus, batteri, un'infezione tubercolare, ecc.
vibrióne, sm. biol. genere di batteri a forma di bastoncino contorto, con
miceti, ma inattivo nei confronti dei batteri. migliorini [s. v.
zooglèa, sf. biol. aggregazione di batteri o alghe in una massa gelatinosa iridescente
2. bot. genere di batteri della famiglia pseudomo- nadacee che si sviluppano
. -ri). medie. privo di batteri, sterile. = comp. dal
. sostanza presente in alcune cellule (batteri, globuli rossi, ecc.) che
animale che contiene anticorpi specifici contro determinati batteri, perché proveniente da soggetti immunizzati.
). chim. fitofarmaco a base di batteri, funghi, virus, ecc.
brucellare, agg. biol. provocato da batteri del genere brucella. 2.
2. che neutralizza l'azione di tali batteri. bruciarifìuti, sm. invar.
sm. plur. bot. phylum di batteri del regno procarioti, in grado di
poche specie di organismi molto primitivi: batteri e cianobattèri. = voce dotta
potabilizzare con ipocloriti le acque contaminate da batteri. = deriv. da cloruro.
2. tossina prodotta da batteri nell'intestino. = voce dotta,
escherìchia, sf. biol. genere di batteri parassiti dell'intestino, della famiglia enterobatteriacee
diversa tra specie e specie nei procarioti (batteri, virus, alghe azzurre),
non permette la formazione di germi e batteri. igienizzare, tr. rendere
litica nei confronti di altre specie di batteri o di tessuti animali o vegetali.
difese immunitarie e di proteggere da virus e batteri. grazia [16-vi-1995],
che permette di eliminare la quasi totalità dei batteri presenti, aumentando il tempo di conservazione
sf. invar. medie. infezione da batteri del genere neisseria, in partic.
donna moderna [17-xi-1994], 127: batteri, funghi, virus; non è
probiotici, una sorta di super-yogurt contenenti batteri lattici vivi ad alta concentrazione.
di ricombinazione genetica nella riproduzione asessuata dei batteri. = dal fr. sexduction,
provocato conseguenze irreparabili. l'aggressività dei batteri probabilmente è stata acuita dall'elevata temperatura
elementi naturali viventi, quali cellule, batteri, insetti, piante, ecc.
bioarte e per le sue opere usa batteri, cellule e animali. un movimento
gli artisti utilizzano la vista stessa – batteri, sequenze di cellule, piante,
2003]: è il cibo preferito dei batteri idrocarburoclastici, che grazie ai loro lauti
ecc., o impedisce di trasmettere batteri a persone ammalate o debilitate.
prodotti per lo più vegetali per eliminare batteri, odori e sapori sgradevoli.