il duca di guisa raccontava, per barzelletta, d'avere veduto uno schiavo sulle
ii-178: avesse preteso d'accreditar la barzelletta trita, che gl'inglesi non parlano,
mina, buona grazia, brio, disinvoltura barzelletta, mettete pure. filicaia, 2-2-130
compone barzellette e frottole (v. barzelletta). boccalini, i-15: sono
s'alberga tra gli amici, è barzelletta; / se versa circa ai grandi,
per veder s'ella è vera o barzelletta,... / entra in camera
egli siasi mosso dall'avere risaputo qualche barzelletta detta da te sopra di lui.
nella maggiore serietà della rappresentazione. una barzelletta, un motto ti disfà in un istante
. soffici, ii-171: calmò con qualche barzelletta i figlioli impauriti. tozzi, i-38
e sui sordi. -pigliarla in barzelletta: prenderla in scherzo, riderci su
i-324: gambasso se la piglia in barzelletta. 2. componimento poetico
, pensa e ripensa, / che barzelletta è questa; io non l'ho
vari costumi. salvini, v-417: barzelletta, io ho paura che non venga da
greca e menagiana: farsa, farselletta, barzelletta, cioè faceto racconto. carducci,
brigate, e fu canzone a baffo e barzelletta, lauda religiosa e canto ancora carnescialesco
barzellettàio, sm. chi ha pronta la barzelletta da dire. pratolini,
. goldoni, v-112: saper dire la barzelletta; motto, facezia, battuta
-buttare la cosa in ridere, in barzelletta: prenderla scherzosamente. goldoni,
seguro. -voi buttate la cosa in barzelletta. -buttare vocchio: gettare uno
. 2. cartolina del pubblico: barzelletta, aneddoto umoristico, pubblicata da un
, 3-45: ci ficcò così una barzelletta che aveva raccolta dal suo avvocato,
arcadia, un a fondo con una barzelletta. bocchelli, ii-440: non è facile
. nieri, 392: lui stava alla barzelletta... e anche lei non
stare in guinzaglio, pigliare in barzelletta le solenni fardate che ti dà sul muso
due o tre regole, fate qualche barzelletta, e salute a voi. nieri,
. 2. figur. ciancia, barzelletta. sacchetti, 104-55: e'si
trecento e nel quattrocento). -anche: barzelletta (nel quattrocento e nel cinquecento)
anche strambotto, villotta, villanella, barzelletta) a quattro voci, largamente omofona
faceano preludio e intermedio e licenza la barzelletta. settembrini, 1-21: negli intermedi
in questo caso è utile ricordare la barzelletta, secondo la quale, se tizio fa
che fra loro si scambiano, la barzelletta grossolana raccontata senza garbo e subito l'
detto arguto, motto, facezia, barzelletta. rustico, vi-1-155 (23-3)
c. dati, 4-22: qualche barzelletta onesta e senza empietà credo che sia per
, pensa e ripensa, / che barzelletta è questa: io non l'ho 'ntesa
le beau ', non come una semplice barzelletta, ma come il motto, prevaricante
, la prigione militare, risero della barzelletta e il battello partì. -per
ben, pensa e ripensa, / che barzelletta è questa. lippi, 8-56:
-con valore attenuato: scherzo, facezia; barzelletta, storiella. nievo, 1-358
ascoltava ridendo, lanciando tratto tratto qualche barzelletta un po'scollata nel frastuono delle ciarle
sembiante di chi ha in pronto una barzelletta. bernari, 3-140: giulia aveva
12-91: il « simplicissimus », che barzelletta molte volte sopra il 'divo', si
ascoltava ridendo, lanciando tratto tratto qualche barzelletta un po'scollata nel frastuono delle ciarle
doppi sensi (un discorso, una barzelletta, una canzone). cantù,
condi -in partic.: barzelletta. zione sociale, della sua mentalità
cinque donne cantando uno strambotto et una barzelletta. aretino, 20-166: per parere che
ha fatto grande effetto; perché la barzelletta ultima ha fatto capire ch'io mi
singolare riguardante qualcuno o qualcosa; la barzelletta più nuova. sbarbaro, 1-107:
del cinema. = deriv. da barzelletta. barzellettière, sm. chi inventa
, sconcio (un film, una barzelletta, ecc.). 2