giù per una aiolata discesa gaia e banale, correva verso la marina.
allo studente l'idea di una festa banale, che a lungo andare rattristava e
. spengere con un sorriso, rendendolo banale, il complimento più ardito.
= etimo sconosciuto. banale, agg. troppo comune, privo di
si spensero d'improvviso, e la banale luce elettrica, bianca, cruda e sgargiante
talmente ingenuo da credere che quella formula banale fosse davvero il punto di arrivo di
tutto ciò mi pare così ovvio e banale che quasi mi pare di farti un predicozzo
una faccia un po'patetica e un po'banale. 2. stor. e
bocchelli, 1-i-3: il mulino « banale * del feudatario è un annesso e
. assoluta mancanza di originalità; cosa banale, ovvia, volgare. b
. banalizzare, tr. rendere banale. = fr. banaliser,
banalménte, avv. in modo banale. baldini, i-77: dietro
problema. = comp. di banale. banana1, sf. frutto del
non è da escludere l'influenza di banale 4 d'uso comune '. bannire
: la conversazione si dovette barcamenare sul banale argomento del pranzo al quale del resto
-per simil.: a indicare uno scritto banale, scolastico, privo di originalità.
, consueto, usuale; mediocre, banale, dozzinale; di bassa condizione sociale
; semplice, modesto, dozzinale, banale, senza qualità speciali. -anche:
. ciò che è abusato, mediocre, banale; ciò che è normale, consueto
corpo. senza contrasti la vita è banale. non mi faccio illusioni. 6
originale, sincero); superficiale, banale. cesarotti, i-348: il
-fatto di cronaca: avvenimento (banale, comune) adatto a essere inserito
senso lievemente spreg.: mediocre, banale, dilettantesco. bocchelli, 6-397
mitigare, attenuare, semplificare (rendendo banale). = voce dotta, lat
, liberarsi dalla mediocrità; trascendere la banale quotidianità; astrarre dai fatti contingenti per
non presenta nessuna emozione o interesse; banale, privo di importanza (un fatto
meditazione era soltanto materiato di bruta e banale verità quotidiana. 5. stipato
disastrose. montano, 39: un'arietta banale e fatale / crea ininterrotta questi elisi
sull'imitato, del raro sul comune e banale. 4. fatto, creato
è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
bocchelli, 1-i-4: il mulino « banale » del feudatario è un annesso e uno
4. che manca d'acutezza, banale (un discorso, uno scritto,
insignificanti, che ha scarsa rilevanza; banale (un ragionamento, un pensiero
: ho semplificato il mondo a una banale galleria di gesti di forza o di
grossolanità, pavoneggiandosi come oche o per banale gallismo. = deriv.
, insignificante, inconcludente, fatuo; banale, stolto (un'idea, una condizione
vivi ». soffici, v-5-104: banale imbonitore incompetentissimo in materia d'arte.
caratteri propri, originali; generico, banale. stuparich, 5-116: mi guardai
la rinuncia al discorso, la parola banale, elementare e vuota presentata come la
suscita interesse, monotono, insignificante, banale (un componimento letterario, un'opera
caserma e di quinte, incolore e banale. borgese, 1-319: erano tutte immaginazioni
consistenza e di interesse; frivolo, banale. - anche sostant. verdinois,
particolari, di caratteristiche di rilievo; banale. crudeli, 1-168: i discorsi
- in senso concreto: opera mediocre, banale. algarotti, 1-vii-70: non
di spirito, d'interesse; diventare banale, insulso. b. fioretti,
, di interesse, di attrattiva; banale. leopardi, 32-3: misera e
betocchi, 5-26: so che è cosa banale, ma lo sento [il suono
; opera drammatica di scarso interesse, banale, volgare. 6. dimin.
una persona, uno scrittore); banale, mediocre. betteioni, iv-468:
, agg. che appiattisce e rende banale. gadda conti, 1-310: vedeva
. -rendere impersonale, piatto o banale, eliminando ogni differenza, ogni sfumatura
monotona uniformità; che rende piatto, banale e impersonale, eliminando ogni diversità e
vedere. lucini, 11-310: lo psicologo banale e da piazza, colla falsa lustra
4. agg. letter. sciocco, banale, stupido. zena, 1-106:
di maniera; esteriore, convenzionale, banale; superficiale. milizia, i-20:
comportamento). -anche: insulso, banale. bandello, ii-321: questi tali
, difettoso, imperfetto; convenzionale, banale. -anche: volgare, di cattivo
di valore: generico, fiacco, banale, senza idee e senza cura formale
, di qualità scadente; convenzionale, banale, fiacco. l. bellini,
0 opera letteraria o artistica insulsa, banale, farraginosa, confusa, priva di
compera tori. 3. pedantesco, banale, pedestre. gioberti, 6-iii-100:
; di poco conto, insignificante, banale (una questione, un avvenimento,
uso comune e costante. -divenuto banale. carducci, iii-20-92: la 'palinodia'
. miserabile contraffazione. -ovvio, banale. b. croce, ii-13-157:
qui miserevolmente. -in modo banale, goffo, impacciato. d'
: è un fatto che il mulino « banale » del feudatario è un annesso e
. -essere logorato dall'uso, risultare banale, v serra, i-19: le
ridurre, limitare concettualmente, rendere banale. temanza, 188: il disegno
con valore aggettivale): insulso, banale. zena, 1-400: dell'avvocato
vecchio necessitava inderogabilmente d'una operazioncella alquanto banale, che l'adalgisa rimandò tuttavia al
; enunciare come geniale intuizione un concetto banale, affermare perentoriamente e risolutamente.
valore aggett.): volgare, banale. bellincioni, i-192: fu forsi
stupefacenti. -contribuire a rendere banale e privo di mordente un uso linguistico
, ordinario. -anche: l'essere banale, assolutamente prevedibile e privo di originalità
è usato con litote). -anche: banale, troppo comune, privo di
o, anche, eccessivamente comune, banale. b. croce, ii-14-183:
letteraria pretenziosa, priva di gusto e banale. e. cecchi, 5-303:
. -moda letteraria corrente; produzione banale, di maniera, che vi si
povero e privo di nerbo; dottrina banale. gioberti, 1-ii-237: questo.
amarle. 8. monotono, banale, pieno di noia. foscolo,
. discorso scipito, chiacchiera futile e banale. panigarola, 3-ii-540: non
cosa priva di attrattiva, piatta e banale. proverbi toscani, 370: sciapito
e di falsità moderna. -semplificazione banale e ridicola di una corrente di pensiero
a disseccato compendio del proprio essere 'banale '. = voce dotta, gr
2. figur. artificiosità sciatta, banale, volgare. carducci, iii-24-134:
della pasta. - al figur.: banale. gramsci, 6-333: le
a consulto. -cosa futile, banale. c. e. gadda,
pavese, 8-70: la forma più banale d'amore trova pasto in ciò che
non paventa il comune e il 'banale '. -in relazione con una
.: cosa, evento normale, banale. gadda conti, 1-13: arrivare
i versi. -stile piatto, banale, sciatto. p. petrocchi [
teologi. -pedestre, trito, banale (un concetto). svevo,
del tutto di originalità o novità; banale, trito; prosaico. lanzi,
pedestremente. 4. in modo banale, prosaico. cassieri, 144:
; che traduce in modo piatto e banale. baretti, 1-66: certi pedissequi
, trabal- zamenti. -piatto e banale, ovvio. berchet, 1-126:
nel caso di rubens è lo stesso banale compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza pennellaia
certo, preciso; essere insulso, banale. nieri, 2-116: non sapere
; un grosso borgo, piatto, terribilmente banale... vi sposerei una donna
sente nell'aria. -frivolo, banale. comisso, 12-179: i figli
più persone, ozioso, vano, banale, frivolo, per lo più pieno di
-da un soldo il pezzo: dozzinale, banale. baldini, 9-166: quant'alla
c'è questa luce. una luce molto banale, / senza magia; quella che
7. figur. insignificante, banale, privo d'interesse e d'intimo
un grosso borgo, piatto, terribilmente banale. c. e. gadda, 24-43
. -azione minuta, consueta, banale. b. croce, ii-1-216:
... non... un banale odore di fritto di pesce; ma
3. evidente. - anche: banale, ovvio. monti, xii-3-146:
, in modo indegno, biasimevole e banale (la vita). petrarca volgar
consapevole con la realtà concreta, considerata banale e prosaica. mascardi, 2-160
tiralinee nella 'faciada', nello scolaresco e banale prospetto, per lasciar poi sì scabbioso il
più sempliciona. -per estens. banale, risaputo, comune a un gran
stadio 'preiconografico'come 'inno all'elemento banale e primario'; riduzione del 'modo della
originalità, di eleganza; piatto, banale, manierato (lo stile: anche
scarso valore, che ripete, rendendola banale, la materia d'insegnamento. giannone
di originalità o di particolare significato; banale, scontato. b. croce,
ha mistero, è tutta prevedibile e banale. e. cecchi, 5-415:
il tempo si ferma, e la cosa banale te la senti nel cuore come se
7. intendere in modo banale, volgare (una parola anche,
perduto l'attinenza col sacro, reso banale, mondano (un'espressione, un
aspettative dell'immaginazione, rivelando una realtà banale. e. cecchi, 5-428:
. 2. in modo comune, banale o mediocre, privo di mistero,
di prosaicizzare), agg. reso banale, meschino, privo di grandezza, di
insoddisfatta '. 5. usuale, banale, consueto; ovvio, trito;
nella 'faciada ', nello scolaresco e banale prospetto, per lasciar poi sì scabbioso
si trattava di una poco più che banale tendenza alla rassomiglianza del figlio al padre
formaggio] più ovvio, sul più banale, sul più pudblicizzato, come se gli
cose simili. -troppo piatto, banale, infantile (un'opera, uno
diligentemente spiato. -insulso, banale. giuseppe degli aromatari, 47:
-in contesti polemici: condizione di vita banale e metodica condotta nell'accettazione della ripetitiva
prò quod), per indicare un banale errore di grammatica.
di un genere di arte volgare o banale; che ricade nel vizio o nell'errore
uomo-penna... che non sarà una banale reduplicazione dei materiali sottratti alla realtà,
-regalare la partita: perderla, per un banale errore di gioco. cassola,
o concetti altrui; riproporre in modo banale e sterile cose già dette.
.: lo dico come una semplice e banale constatazione. = nome d'
3. figur. opera insulsa o banale. carducci, iii-27-107: è allora
, quando non di meschino, di banale). gir. soranzo, lxxx-3-675
(per lo più generica e resa banale) di concetti e di teorie; ripresa
riempitivo! -frase o espressione superflua e banale o semplicemente non poetica, che in
rielaborare, senza originalità e in modo banale, temi, motivi, generi in un
scarso interesse; riproposizione o rielaborazione banale e priva di originalità di temi, motivi
, senza originalità e anche in modo banale. siri, vili-1035: ridissero i
-non originale; vulgato; diventato banale. a. rossi [« fronte
pittore napolitano. -ripetizione pedissequa e banale di motivi artistici già trattati r
, nel caso di rubens è lo stesso banale compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza
tate; sa rinverginare anche la più banale retorica. soffici, v-5-169:
più serie... di una banale ripicca da ragazzetto isterico. pasolini, 3-317
ripiega sul più ovvio, sul più banale. -ritornare su posizioni tradizionali o
al surreale, con qualche scivolata nel banale. 11. che è motivo
o esperito troppe volte; ovvio, banale, vieto, scontato.
seccata, come di una cosa risaputa e banale; e si diede con la mano
. -figur. ripresentato e reso banale. r. longhi, 1-i-1-407:
di prima. -imitare in modo banale. lucini, n-335: 1
sfruttato fino a logorarlo, a renderlo banale e privo di efficacia espressiva (un genere
delle intelligenze ed è quindi cosa mediocre, banale, rivomitata o troppo ben digerita.
è un abbellimento involontario e un pochettino banale di quella che fu la mia vera faccia
2. figur. eloquio monotono, banale e fastirumore e vibrante sordo,
. -per estens. vicenda sentimentale banale. arbasino, 8-1 io: muley
rotocalchescaménte, aw. in modo banale e stereotipo; secondo un gusto effimero
spizzico, in modo abbastanza confuso e banale, le idee, i concetti, lo
. 2. figur. ripresentazione banale e semplificata di idee e concetti già
. -anche: privo di originalità, banale. bembo, 10-vi-235: confortovi
. pensiero, concetto, argomento religioso banale, insulso, moralisticamente bigotto.
quantità eccessiva, in modo sciatto e banale. gigli, 4-231: pensarono molti
religione, ecc.); divenire più banale o fiacco (un genere letterario)
2. figur. volgare, banale. imbriani, 3-21: il critico
concetto, argomento, opera insulsa, banale, superficiale. pascarella, 1-298:
e ricco amore. 2. banale (un vestito). c.
discorso, un'opera); insulso, banale. patrizi, 1-27: quel romano
dimenticate. -discorso o scritto insulso, banale, pieno di stoltezza; dichiarazione,
idea o scritto insulso, insensato, banale. varchi, v-32: io non
confuso, e non con facile e banale schematismo. g. spadolini [«
sciacquati. 3. figur. banale, insulso; tommaseo, ii-125:
onda scialba del tempo. 6. banale, sciatto. ferd. martini,
sciapisci). far diventare sciapo, banale, noioso. te, vivificatore
di fantasia, di vigore creativo; banale, superficiale, insulso (uno scritto
di fantasia, di forza espressiva; banale, frivolo (un'opera o un genere
3. che scrive in modo piatto, banale, privo di vigore espressivo.
scene lubriche e impressionanti? -espressione banale, convenzionale. savinio, 22-97:
nuovo. 3. opera letteraria banale, mediocre. carducci, iii-23-375:
, di cura, di vigore; banale, superficiale (uno scritto, un'opera
. e sm. imitatore pedissequo e banale. emiliani-giudici, i-443: nel modo
idiota; scritto insulso, lezioso, banale. allegri, 4-129: l'amor
, stupidamente; in modo insulso, banale, poco originale. allegri, 4-129
opera, uno scritto); insulso, banale (un'affermazione, un pensiero,
valore insignificante, di contenuto frivolo, banale, insulso. -anche in espressioni di
sale sciocco, per indicare una predicazione banale e insulsa (e deriva da matteo
, di originalità, di arguzia; banale, insulso (un motto, un discorso
comportamento, affermazione o discorso sciocco, banale; battuta che denota stupidità, superficialità
di spirito e di cultura; ovvio, banale, insulso (un atto, un
di banana: cadere in un errore banale, facilmente evitabile. = etimo incerto
al surreale, con qualche scivolata nel banale. 2. lo scivolare,
tiralinee nella 'faciada', nello scolaresco e banale prospetto, per lasciar poi sì scabbioso11 retro
-in senso concreto: espressione o concetto banale. 'borsiade'di più,
che sa di imparaticcio e di banale ripetizione di quanto si insegna a scuola
-diventare banale e poco espressivo. de amicis,
sue armi scolorato. -insignificante, banale. de sanctis, i-89: l'
che -rendere più vago e incerto o banale. bontempelli, i-732: le sue
considerazione o pensiero ovvio, scontato, banale (in frasi iron. ed enfatiche,
dall'ozio. 3. banale, scontato. arbasino, 3-269:
superstizione popolare, accadimento per lo più banale, interpretato come premonitore di fortuna o
più 2. scarsamente rilevante; banale. con ragion ne'petti s'ama
. pasolini, 17-187: l'ideuccia banale del professionista ignorante, la cui prima
indovinare che st'uomo sozzo e banale, avesse ripreso a ricattarla. -autore
2. per estens. rendere banale e ripetitivo. g. grossi [
sontuosità. -per estens. banale, comune (una fisionomia).
inventiva; che traduce in modo piatto e banale. bruni, 18: il poeta
linguistico; con una traduzione piatta, banale. algarotti, 1-ix-176: in alcuni
si riadatteranno ad una vita normale, alla banale 'sfaticata'quotidiana. = deriv
. 4. figur. lamentosità banale e fastidiosa. thovez, 30:
idillio sgraziato, la tendenza alla monotonia banale in cui gli sembra di riposarsi, la
vento di scirocco aveva vigore espressivo; banale, fiacco, insulso (uno scritto,
disci destituito di perspicuità, banale (un esempio); privo di
, in stanche visioni sintetiche del più banale sociologismo. sociologista, sm. e
modo semplificato e, anche, reso banale. sóle (ant. sólle,
3. figur. discorso o affermazione banale, scontata, ripetuta mille volte.
emozioni e avvenimenti significativi; monotono, banale (l'esistenza). rebora,
degli italiani e di comprometterli in una banale palingenesi di pa- triarcalismo. -crepuscolo
si trattava di una poco più che banale tendenza alla rassomiglianza del figlio al padre,
sottoimmàgine, sf. immagine televisiva banale e futile. g
detto e ridetto onde risulta risaputo e banale; che non porta a nulla,
bisceglie, sono spennelleggiati con l'irruenza banale e un po'spaccona ch'è nei
del tutto nella norma e, anche, banale. n. ginzburg, ii-446:
velletri e bisceglie, sonospennelleggiati con l'irruenza banale e un po'spaccona ch'è nei
-anche: considerato in modo semplicistico o banale. ferd. martini, 5-263:
disin non è oltretutto così banale. = denom. da spigolo1.
che rendesse allettante quanto di solito risulta banale, aveva costituito per lei...
perché troppo usato e ripetuto o reso banale (un genere letterario o anche una rappresentazione
stanca cultura ufficiale. -mediocre e banale (uno spettacolo); non più vivace
non più attuale; vieto, scontato, banale, risaputo. varchi, 23-74:
.: edulcorare un testo, rendendolo banale. speroni, 1-2-381: lo stemprare
, 6-316: una vicenda come tante, banale, storta, comica, meschina.
tempo e non riscuote più interesse, banale. rovani, ii-305: si impennarono
e vivezza, che rivela un'ispirazione banale e fiacca (un'opera letteraria);
e a spregiarlo. -espressione verbale banale, inelegante, plebea. b.
noioso in quanto lungo e ripetitivo, banale e privo di originalità, artificioso e
di un discorso o di un comportamento banale, ripetitivo, prolisso che suscita noia
delle stupidaggini. 4. questione banale, di scarso rilievo; fatto trascurabile.
il film. -nel modo più banale. comisso, 12-122: guido keller
, povero di interessi; piatto, banale (l'esistenza). benivieni,
di significato, divenire superficiale, ovvio, banale. b. croce, i-4-220:
sé esplicito o, anche, ovvio, banale (un discorso, un'affermazione,
cambio. per -fatto oggetto di un'interpretazione banale, riduttiva.: diminuire progressivamente il
una parte per violino; partitura violinistica banale e ripetitiva. - anche: accordo
un grosso borgo, piatto, terribilmente banale. -che non partecipa attivamente a
, privo di originalità, e anche banale, eccessivamente superficiale (un'opera,
dieta) possono essere corrette con una banale terapia antalgica. a. tabucchi,
-cavilloso, astruso (un filosofo): banale, ripetitivo (un poeta).
tozza. -figur. elementare, banale (un concetto); rozzo,
di superarlo solo col più crudo e banale materialismo che era anche esso una stratificazione
. poco interessante e acuto, ovvio, banale, scontato, sconcertantemente ovvio; che
alla trivialità, all'ovvio e al banale, alla grettezza materialistica (come atteggiamento
. 3. espressione o interpretazione banale o banalizzante. b. croce,
soluzione; uso talmente diffuso da apparire banale. -anche: luogo comune, enunciazione
. -anche: luogo comune, enunciazione banale, ovvietà. soderini, i-262:
schematica, elementare e, anche, banale, impoverita. b. croce
consiste nel sostituire una lezione più ovvia e banale a quella autentica. -trivializzazione poligenetica:
3. secondo un'interpretazione ovvia, banale, stereotipata. lucini, 42:
verità ovvia, lapalissiana; affermazione di banale ovvietà. fanzini, iv-715: 'traism'
2. scarsamente espressivo, scipito, banale (un linguaggio, uno stile letterario
rispettabilissimo. -argomento risaputo e banale. boine, iv-296: costui si
aggett.): di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia,
di attualità, di interesse, risaputo; banale (un comportamento, un'usanza,
- alla volgare, in senso ovvio, banale, comune. rosmini, xi-250
dei veri supremi. 6. carattere banale, scontato di qualcosa; mancanza di
quelle volgarità 9. espressione letteraria banale, ovvia, scontata; interpretazione artistica
in forme eccessivamente semplificatorie tali da rendere banale il contenuto. savinio, 12-26:
), avv. in modo vuoto, banale, insignificante; senza autentici contenuti.
invar. musichetta ritmata, orecchiabile e banale. arbasino, 19-336: di
agg. reso o espresso in modo banale, ovvio, insulso. banalizzatóre
(femm. -trice). che rende banale, insulso, superficiale.
, sf. il rendere o il diventare banale (e il risultato che ne deriva
che manca di originalità; convenzionale, banale. g. bettin, 2-20
ha scarso valore, privo di interesse, banale (un libro, un argomento,
di pensare, teoria economico-politica insulsa e banale di achille loria (1857-1943).
. -per estens.: stucchevole, banale, privo di originalità ed enfatico (
, sm. invar. lavoro, esecuzione banale, priva di originalità.
inquietanti, che superano le truculenze del banale 'splatter'. l. tornabuoni [«
parco nazionale d'abruzzo potrebbe sembrare ripetitivo e banale, in quanto siamo in una delle
dice una cosa talmente vera da essere banale. che non necessita, per essere dimostrata
. assoluta mancanza di originalità; cosa banale, ovvia, volgare. faldella,
improntata a un gusto burlesco superficiale, banale. lacerba, ii-142: anche
spreg. esecuzione musicale alquanto scadente, banale, priva di valore artistico. russolo
e anche, in senso concreto, opera banale, mediocre). soffici [
. scarpa, 3-83: sarebbe troppo banale contestarle la prima parte delle agiografie di maria
sorriso fra di loro con una superiorità banale. = comp. dal pref.
di originalità, di valore espressivo; banale, insulso (una parola)
22: il complesso dello spettacolo è banale, calibano è davvero un mostro peloso che
o l'impiegato che dovette dedicare tutto il banale decennio a dimostrare di non avere mai
venerabili. pseudomaterialismo, sm. semplificazione banale e arbitraria dell'ideologia materialista (con
richiama, per lo più in maniera banale, superficiale, la cultura, lo stile
-ci). che riprende in maniera banale o ingenua alcune caratteristiche della pittura metafisica.
-i). che mostra un sentimentalismo banale e superficiale. m. l
terzo ci fa una impressione un po'banale e toglie l'illusione della vita realistica,
. -trice). imitatore pedissequo e banale. periodici popolari, i-215: la
fare funzionare una fabbrica per l'energiasolarenonsilimitaallapropostaalquanto banale dicostruire la fabbrica in un posto soleggiato
; compie insomma la manifestazione sorcesca più banale e diffusa. = deriv.