onomat. * babb- (che indica balbuzie, stupidità); cfr. babbeo.
: balbe: italiano classico = affette da balbuzie: riferito alle ventole auricolari fa un
]: così avviene a chi ha balbuzie naturale. redi, 16-vi-112: quella balbuzie
balbuzie naturale. redi, 16-vi-112: quella balbuzie che osservai l'ultima volta che lo
capo. cattaneo i-1-244: possa la balbuzie della nostra nazione prodursi per infinita età
infinita età. tommaseo-rigutini, 715: balbuzie non è voce d'uso, ma
donna non giovane che parlava con una lieve balbuzie. ojetti, ii-75: per nascondere
ojetti, ii-75: per nascondere la balbuzie all'attimo dell'intoppo lanciava un frizzo
quale non era potuto guarir mai: la balbuzie. moravia, ii-26: nel parlare
ii-26: nel parlare intoppava ogni tanto nella balbuzie e allora si fermava e per un
e sm. e f. affetto da balbuzie; che balbutisce, balbetta, tartaglia
sorta di manìa putrida, copròfago che in balbuzie senile converte il rugghio profetico.
d'ulceri tetre, / ammollite dalla balbuzie / senile, o italici segni, /
difetto di pronunzia, un accenno di balbuzie, che non impediva una certa baldanza
amnesia, di assenze epilettoidi, di balbuzie psichica e di abulia ». bocchelli
in una sua equidistanza fra enfasi e balbuzie, fra sfarzo e cenci, cercava,
toto coélo raggiunta e l'ergotante / balbuzie dei dannati! = dal fr
e il discorso si frantuma in una balbuzie come di parietico. bocchelli, 6-187
e non ambisse alla facile corona della balbuzie neo-barbara e del funambulismo.
da altra / parola dell'atlante una balbuzie / impediva anche lei. e riagganciò di
più a proseguire 11 discorso (per balbuzie o perché non si trovano le parole
. moravia, v-424: mi ricordai della balbuzie che inceppava la parola ad astarita ogni
: incespicava ogni tanto in una leggera balbuzie non priva di grazia. -con la
incheccaménto, sm. tose. balbuzie, balbetmaseo [s. v.
inepzia; la vostra eloquenzia, una balbuzie. menzini, iii-101: precipitosa, vasta
debolezza di voce. -anche: balbuzie. tramater [s. v.
iscofonìa, sf. medie. disus. balbuzie. = voce dotta, comp
determinando alterazioni del ritmo, come la balbuzie, l'afasia, l'inceppamento,
ma anche con le lunghezze sospensive della balbuzie, l'avventura del tenente remo ganna
e il discorso si frantuma in una balbuzie come di parietico... questo tragico
neoclassici, ricorrendo volta a volta alla balbuzie negra, alt'uta'giapponese o alla
mimmazióne1, sf. med. forma di balbuzie, consistente nel pronunziare il suono '
difficoltà nell'articolazione di determinate sillabe; balbuzie. = voce dotta, comp
malvezzi, 6-15: fors'anche quella poca balbuzie faceva in alcibiade l'effetto che suol
, il puerile indugiare quasi d'inconfessata balbuzie, l'ondoso aderire dell'intelletto,
a convulsioni di tipo epilettico, a una balbuzie che gl'intaccava il principio del periodo
pronuncia. - in partic.: balbuzie. bonavilla, i-iv-373: 'psellismo
preso il restìo? -scherz. balbuzie. moniglia, 1-i-187: ho la
. montale, 15-989: poi udii balbuzie / ma non parole. e riagganciò
e lo spappolamento del logos in una rarefatta balbuzie serpeggiava e stagnava endemica in europa.
o da altra / parola dell'atlante una balbuzie / impediva anche lei. e riagganciò
accademico. -difetto di pronuncia; balbuzie. nomi, 11-1: nessun di
in una sua equidistanza fra enfasi e balbuzie, fra sfarzo e cenci, cercava
convulsioni di tipo epilettico, a una balbuzie che gl'intaccava il principio del
ma anche con le lunghezze sospensive della balbuzie, l'avventura del tenente remo ganna
lo spappolamento del logos in una rubefatta balbuzie serpeggiava o stagnava endemica in europa.
). fenoglio, 4-189: la balbuzie delle labbra paterne era intollerabile, ma
ne, trepidazione, alias cespitazione, balbuzie, blesura pallore, delirio, rutto
, la cui caratteristica dominante è la balbuzie, che impersona comunemente le parti del
. il tartagliare, il difetto della balbuzie; balbettamento. tramater [s.
si intoppa, che è soggetto a balbuzie (la parola). guido delle
/ 'toto coelo'raggiunta e l'ergotante / balbuzie dei dannati! = locuz. lat
la sua voce reca, interrotta dalla balbuzie, non si stancava di vezzeggiare la bambina
partic. nella cura dei tic, della balbuzie, ecc., basata sull'uso
. balbismo, sm. neurol. balbuzie. = deriv. da balbo.
. nel cura dei tic, della balbuzie, ecc., basata sull'uso di
dormitazione, trepidazione, alias cespitazione, balbuzie, blesura, pallore, delirio, rutto
dell'afasia..., della balbuzie..., della disartria..
.. non ambisse alla facile corona della balbuzie neo-barbara e del funambolismo. =