: m'avvidi, ch'i'era un babbuasso come prima, e come tale le
ira. = deriv. da babbuasso. babbuasso (babuasso),
= deriv. da babbuasso. babbuasso (babuasso), agg. e sm
che sciocche parole / son queste, babbuasso, che ti dico? / che indarno
fuor di quella misura che quel medico babbuasso non aveva imparata né da ippocrate né
, xxv-n-238: le parole di questo babbuasso, mezze per lettera e mezze per
dire: -ben sia trovato un altro babbuasso come te! marino, ii-90:
dottrina / che quel tuo ricettario babbuasso, / dove hai imparato a far
onomat. * babb-, come babbeo, babbuasso, ecc. babèle, sf
si dice anche asinaccio, castronaccio, babbuasso. c. dati, 3-95:
di capocchio, capone, capassone, babbuasso, e tanti altri che hanno la fine
ogni poeta, / in lodarlo un babbuasso. lombari, 1-94: mi par
* capocchio, capone, capassone, babbuasso ', e tanti altri che hanno la
vergature da verga, di quello sciarpellatissimo babbuasso. = deriv. da garamùffola.
: ostentava la sua origine da quel babbuasso bovino, sé accompagni i
'capocchio, capone, capassone, babbuasso ', e tanti altri che hanno la
di 'capocchio, capone, capassone, babbuasso ', e tanti altri che hanno
, xxv-2-238: le parole di questo babbuasso, mezze per lettera e mezze per
del citrullo, del bue, del babbuasso, del pollebro, dello scemo,
, del citrullo, del bue, del babbuasso, del pollèbro. =
. berni, 142: quel tuo ricettario babbuasso / dove hai imparato a far la
vergature da verga, di quello sciarpellatissimo babbuasso. 3. meschino, ridicolo (
. aretino, 10-26: è ben babbuasso chi non diventa di ventiquattro carati in
vergature da verga, di quello sciarpellatissimo babbuasso. 2. il listare una stoffa
del citrullo, del bue, del babbuasso, del pollebro, dello scemo,