del pontefice. magalotti, ii-109: awengaché persuasi dalle medesime loro discrepanze, della
fedele, e quando fedele ed uomo-, awengaché non tutti sieno nel medesimo grado,
a essere quella facciata più scura, awengaché quando si guarda tal pittura, ti
vaiano e dentina e portina, le quali awengaché sieno di gran dolcezza e facciano buon
prime. albergati, 421: awengaché sotto proporzione geometrica e aritmetica, overo
malizia multiplicata. poliziano, 5-251: awengaché per ancora non è tanto moltiplicato questo
è lo specchio di tersissimo cristallo: ed awengaché non gli manchino tortiglioni, è nulladimeno
: sono alcuni meno perfetti che, awengaché non amino il
l. salviati, ii-i-115: awengaché precedesse infino all'anno quattrocentrentadue, tuttavia
del turcasso una freccia, figura, awengaché del tutto non finita, rarissima.
ristoro. giulio dati, 1-82: awengaché il freddo già cominciasse a farsi sentire
aiuto. fra giordano, 5-74: awengaché il servo riceva anche benificio dal signore,
tratti. vasari, iii-403: awengaché uno de'giovani, che imparava con
se svegli, attento aspetta: / awengaché quello animo infiammato / male indugiava a
morte. oliva, 47: awengaché io abbia seco sfogati pienamente tutt'i
chi la saprebbe assolvere questa questione? awengaché a dire ed a schiarire bene questa materia
: or po- tea cotale offerta, awengaché fosse piccola, essere dispregiata o schifata