uso senza restrizioni. nievo, 260: avvezzo per lunga pratica alle tornate accademiche,
), agg. abituato, avvezzo; che ha contratto un costume,
ii-85: se però tu ti fossi avvezzo di buonora a penetrare più addentro che
. anche ausato). abituato, avvezzo (per lungo uso, per antico
a. cocchi, 5-2-45: chiunque è avvezzo senza entusiasmo a ricercare nei dialoghi di
pasciuto, ed a lavarsi / del fiume avvezzo alla bell'onda, alfine, /
a dormire allo scoperto tu devi esserci avvezzo. cantoni, 560: ci allogammo,
, i-193: anche a digiunare era avvezzo, allorché il padrone lo puniva levandogli
: il re di sardegna... avvezzo ad in grandirsi tra le
fontanella, iii-356: chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar
viaggiare, al quale non era molto avvezzo; e specialmente sul principio. leopardi,
andava accostandosi coll'andatura guardinga del cane avvezzo alle sassate. giocosa, 39:
uomo di forte e viva immaginazione, avvezzo a pensare ed approfondare,...
, 30-82 (iii-67): ed hallo avvezzo ad ogni maestria, / che aver
stata possibile. carducci, ii-16-187: avvezzo come sono alla cattedra di bologna, non
sono arreso. nievo, 256: avvezzo ad arrendersi a lei in ogni altra
nelle spalle, aggiungendo: -io ci sono avvezzo. -tosse asciutta: secca
, iv-107: alla fatica ed al bastone avvezzo, / sotto la schiavitù che oppresso
comp. dal tema adsuèdi adsuètus 'avvezzo 'e da facere 1 fare
ha contratto un'abitudine, abituato, avvezzo. boccaccio, iv-144: non
assuèto, agg. letter. avvezzo, abituato, assuefatto.
nel bosco di marte a l'armi avvezzo. s. caterina de'ricci, 392
tasso, i-196: ma io ho già avvezzo vostra signoria... a sì
/ della vergogna, io mi vi sono avvezzo. firenzuola, 546: per non
: mi raffreddo nella rassegnazione: mi avvezzo alla nebbia umida e stillante sul cervello
il miccetto] mi ci s'era avvezzo, è morto! = lat.
. -figur. 0 il capriol trovare avvezzo. idem, sai., 7-118:
ritenere, come colui che non era avvezzo a pascer fieno. b. segni,
: ottaviano era pur romano, era avvezzo nel viver civile, era instrutto ed
6-1 -7: giovine incauto e non avvezzo ancora, / rimirando a sentir dolcezza
ara i liquidi solchi animai rozzo, / avvezzo a coltivar rustiche glebe? trivulzio,
. fontanella, iii-356: chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar
i-387: misero voi, che, avvezzo a vivere nelle tenebre, vi credete
vuole tornare in patria ora che è avvezzo alla povertà, parendogli questa egualmente buona
la ricchezza. pananti, i-72: avvezzo a dar più d'una staffilata, /
già un altro pensiero, un pensiero avvezzo a predominare, aveva vinto di nuovo
giusti, i-339: non ci sono avvezzo e non m'intendo di nulla. nievo
di parafulmine. carducci, ii-16-187: avvezzo come sono alla cattedra di bologna,
un'innovazione che doveva sconvolgere quell'uditorio avvezzo alle sdolcinature del sentimento. fracchia,
539: le sue donne egli era avvezzo a prenderle francamente per la cintola,
a pensieri d'orgoglio. -male avvezzo: educato male, ineducato. berni
e si veda l'uso antico di avvezzo per avvezzato). avvézzo2,
, 1 tanta la rabbia del pessimo avvezzo, / ch'ella gli fea venir
1-5-19: questa canaglia ha preso per avvezzo / di dir che hanno bisogno d'orinare
dimandan licenza. nieri, 212: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni,
di meno! = cfr. avvezzo. 1 avvezzosaménte,
(244): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla
): non son mica un signorino avvezzo nella bambagia, io]. verga,
collegiale, quanto inettissimo tanto presontuosissimo, avvezzo a giurare sulle parole del maestro.
varchi, v-979 (5-7): avvezzo / dar premio ai buoni e gastigar
cerca trova: mastro nastagio / è avvezzo a maneggiare ogni dì polsi: / sapete
agg. (superi, bellicosissimo). avvezzo alla guerra, alla lotta; guerriero
sassetti, 232: io che sono avvezzo a non avere certi contenti che si
vino o di bevande alcoliche (perché avvezzo a bere da lungo tempo): nel
di giacomo, ii-738: chi era avvezzo a simili controlli insieme al passaporto metteva
desideravano, nell'interesse del loro rematore avvezzo alle acque mosse, che il fumo
; perché son povero figliuolo, ma avvezzo alla pulizia *. nievo, 190
qualche buon frutto sempre racchiudono per chi avvezzo è ad aver sofferenza e a stare
tempeste. buonarroti il giovane, 9-500: avvezzo alle burrasche ed a'trambusti. lippi
, ii-1-172: un paese come il nostro avvezzo a speculazioni minute, gelose,
cattaneo, iii-4-195: il nemico, avvezzo a dileguarsi alla vista dei cappelli calabresi
mettere in collera se un qualche piede, avvezzo a essere ferrato da'maniscalchi, mi
. lanzi, 2-3-165: un occhio avvezzo alle opere originali de'migliori veneti,
crudele villania? nessuna, affatto nessuna. avvezzo a bevere da molto tempo questo calice
salvini, v-469: pipistrel vecchio, che avvezzo alle cannate e perticate de'ragazzi
solite, napoletane, ch'io ero avvezzo a sentire: meno cantate e più
la chiedevano al convento, a tutto era avvezzo un cappuccino. andando per la strada
era pel corvo ancora; ma il corvo avvezzo a 1 carnami, non ne fé
omicida... il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare
cittadini, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di soldato
(244): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla
menzini, 5-4: se fosse un castrataccio avvezzo al lecco, / e che il
mi basta: ché io non sono avvezzo con molte cerimonie. 10.
chiamasi elegantemente principio di associazione, e avvezzo a gridar contro quello che con pari
(femm. -a). chi è avvezzo a cicalare, chi parla troppo.
: il contadino bertoldo... avvezzo a nutrirsi di fagiuoli e di rape
cittadini, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di
di questa serpe, e come s'era avvezzo con lei, e non gli farebbe
. foscolo, xiv-59: il cocchiere, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare
. oriani, x-21-133: egli era avvezzo da tempo a quella povertà, preferendola
è industrioso, sofferente della fatica, avvezzo al disagio,... e per
pietà d'un padre vecchio, / che avvezzo a posseder chiameranno dal cielo somiglianti castighi
i liquidi solchi animai rozzo, / avvezzo a coltivar rustiche glebe? carletti,
quella fedeltà di masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'
quella fede scheranesca su cui egli era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'
. monti, i-45: io sono avvezzo a confessarmi rade volte, onde è
. bocchelli, 1-iii-461: chi era avvezzo sui mulini, la vita del contadino
sua presenza. giusti, v-22: avvezzo da gran tempo a dipendere interamente dalla
miserie. 2. di persona: avvezzo, abituato, assuefatto. beicari,
. 5. sm. chi è avvezzo, chi ha contratto un'abitudine.
da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo. nievo, 150:
tanto vale quanto dire un uomo poco avvezzo a soffrire contraddizione. cuoco, 1-106
cittadini, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di
tolomei, 1-44: già tanti anni avvezzo tra li studi e conversato co'litterati
cocchio omicida... il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare
il contadino bertoldo..., avvezzo a nutrirsi di fagiuoli e di rape,
: un uomo..., avvezzo alla contemplazione delle cose del cielo e
costumatissimo). abituato, assuefatto, avvezzo. guittone, i-267-124: fue
244): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla buona
e provata oltracotanza d'un feudatario, avvezzo a farsi beffe d'ogni legge divina
bocchelli, 2-191: a un popolo avvezzo a comporre la sua vita colle più
crudeltà calcolatrice degli usurai s'era ornai avvezzo a collocar nella santa ogni suo affetto.
l'uomo si nutra discretamente, come fu avvezzo da piccolo. manzoni, pr.
e'mi par che co'dami non sii avvezzo. / non sai ch'amor quand'
troppo s'era a quel cadere avvezzo. buonarroti il giovane, i-194: ma
stato conchiuso...? » fouchet avvezzo a deciferare le frasi del suo padrone
decimi degli abitanti dei paesi meridionali, avvezzo inoltre al ministero del pulpito, e
colorita, troppo carnosa, non di guerriero avvezzo alla monopola ed a trattar la spada
ceppo vecchio. pisacane, i-38: avvezzo il popolo romano, con militar disciplina
i- 415: un assassino di strada avvezzo a una vita dura e selvaggia,
: fiera selvaggia era questo malandrino, avvezzo sempre ne'boschi a depredare i passag-
/ d'onde barbaro suona / l'arabo avvezzo a depredar la terra. a.
pronunzie italiane,... mi era avvezzo a pronunziar quanto meglio poteva e la
. descàccio. alfieri, 6-170: avvezzo come stato è sempre / di dormire
, destinato chierico sebbene ancor catecumeno, avvezzo a subire la formidabile dottrina delle sante
desuèto, agg. letter. non più avvezzo, non più abituato a qualcosa
ii-207: questo diavolo d'uomo è avvezzo a ricreare con tanto vigore dentro la sua
: tu, che a pazientar sei tanto avvezzo, / pazienza, asino mio,
cattaneo, iii-4-195: il nemico, avvezzo a dileguarsi alla vista dei cappelli calabresi
/ e da giuocare ormai son tanto avvezzo / che il pentirmi non giovami da
punto / chi all'arte è ben'avvezzo, / e 'l grambiule ha sempre in
fedeltà da masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'
. dottori, 1-160: il ghellini era avvezzo a dir novelle / la sera al
, dimestichezza; dedito; abituato, avvezzo, assuefatto (da lungo tempo)
lo giovane discepolo aiutante, dirozato e avvezzo alle spese altrui, ogni dì imparando
copre. goldoni, vii-459: sono avvezzo a soffrire i disagi di questa vita
e d'elicona / alle velate finzioni avvezzo, / pago sarai che il ver ti
ho per caverne et orridi burroni / fanciullo avvezzo a strangolar serpenti /...
-letter. esercitato, allenato, avvezzo alla fatica (il corpo).
a qualch'uno che non ci è avvezzo; / come suol dispiacere il caviale,
. carducci, ii-1-34: io non sono avvezzo a leggere le frasaccie male ordite e
: se alcuno, che non vi sia avvezzo va là suso, e tira a
cicognani, 6-133: per un cervello avvezzo alle vertigini, la distillazione delle formule
, per sincope del suffisso (cfr. avvezzo). disvézzo2, sm
disus. dissuetudine, divezzamento. -un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni:
fra sé: -o catto! un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, e
mi riesce. viani, 14-167: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni,
il tutto avvien perché gli è stato avvezzo / in corte, senza aver mai da
servire. -assuefatto, abituato, avvezzo (in seguito a una disciplina)
. figur. ant. e letter. avvezzo, assuefatto; esperto. m
che chi, come te, è avvezzo al poco, al semplice, allo
generalmente si ha ragione. 2. avvezzo, assuefatto, accostumato; esperto.
mascardi, 1-302: il mare, avvezzo a portar argo, nave guerriera e carica
e incredibili a chi non ci sia avvezzo? carducci, iii-9-255: di natura e
d'* emozioni 'come fanciullo male avvezzo campato a chicche. verga, 4-378
padre. metastasio, i-96: era avvezzo il mio core / già gl'insulti
degli uomini dabbene,... avvezzo a far d'ogni erba un fascio
, /... era già avvezzo a mille antichi errori, / come si
e contrasti: / chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar gli
senza ipocrisia. bocchelli, 13-163: avvezzo fin da giovanissimo ad esaminarsi, non
pasciuto, ed a lavarsi / del fiume avvezzo alla bell'onda, alfine, /
: fin nelle cose che egli era avvezzo a considerar le più inerti, le
ai cittadini, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di
cioè sciocca a colui ch'è avvezzo a buon vino. = dal
dargli da mangiare a questo nobile, avvezzo alle fantasie culinarie dei grandi cuochi.
, iii-12-51: il figliuolo suo male avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una
. salvetti, no: non sono avvezzo a esser fatto fare. alfieri, 6-132
della guardia di finanza che, non avvezzo a quel vino, ne aveva fatte
fedeltà da masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'aveva
mettere in collera se un qualche piede, avvezzo a essere ferrato da'maniscalchi, mi
donne [il fagiano] l'hanno avvezzo poi / in modo ch'e'non piglia
di tua vita al mesto / tenor sarai avvezzo e ignaro e spoglio / d'ogni
, e al mele / un tempo avvezzo il gusto, / la divina vendetta
1-i-92: chiunque... sia avvezzo a influire nelle vicende di un regno
. ah! non potea, / prima avvezzo nel ben, frenar poi tosto /
soderini, ii-373: hanno quei norcini avvezzo i porchetti, che per ciò tengono
, i-1133: il cavallo, il cane avvezzo ad ubbidire a una certa voce,
ventosi di scoppianti spropositi, perché sei avvezzo a nodrirti di legumi. redi
: nato tra le zolle, e più avvezzo a maneggiar la vanga che a impiastricciare
fortuna! ora che mi ci s'era avvezzo, è morto! 13.
. carducci, ii-1-34: io non sono avvezzo a leggere le frasaccie male ordite e
verri, i-415: un povero cittadino avvezzo a una vita più molle...
. gozzi, i-24-11: quivi mi sono avvezzo a quei lavori, / ne so
da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo. [ediz. 1827
. frugoni, vii-763: quel fornaciaio, avvezzo a conoscere ogni vento dal fummaiuolo della
che gambero eh? fortuna ci son avvezzo a pigliarne. 7. milit
natali, allevato fra le comodità, avvezzo al comando, ridursi, in una tal
). tecchi, 11-22: avvezzo fin da bambino ai viaggi e agli
della terra. tecchi, 11-22: avvezzo fin da bambino ai viaggi e agli spettacoli
si offeriva all'occhio incantato dell'artista avvezzo alle sue brume e alla quasi geometrica
: fin nelle cose che egli era avvezzo a considerar le più inerti, le più
. nelli, iii-212: egli è stato avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d'
, iii-12-51: ii figliuolo suo mal avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una
-essere allevato in giubboni: essere avvezzo agli agi. leonardo, 2-223
. ad esser giudicato male ci sono avvezzo. landolfi, 3-57: non tutti i
-essere allevato in giuppóne: essere avvezzo a una vita molle ed effeminata.
in mala parte e si dice d'uomo avvezzo a giurar per poco; bestemmiatore.
374: io non son troppo avvezzo a far capitoli; / però risponderovvi
13: il gonfalone di giustizia, avvezzo da 50 anni a richiamar sempre il
, il qual, sentendosi debile e non avvezzo a volare, non s'arrischia nel
sia lecito il dire che l'apostolo, avvezzo a valersi di graziose metafore, anche
n'offende, come se non fosse avvezzo a riposare che sopra un guanciale dì
, iii-26-47: il volgo non è avvezzo a prestar fede che al suo prete,
carducci, ii-1-34: io non sono avvezzo a leggere le frasaccie male ordite e
e trionfali. 2. incline, avvezzo alla guerra, alla lotta; che
è atto alla guerra; dedito o avvezzo alla guerra; bellicoso (una persona
guidalesco marcio in qualche cosa: essere avvezzo a qualcosa, averci fatto il callo.
, iii-12-51: il figliuolo suo male avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una
rapacità de'ministri. fagiuoli, xiv-124: avvezzo fra suoi pari ignoranti, / nel
de'franchi. davila, 30: avvezzo a più aspri pericoli, stimava poco l'
io, nato tra le zolle e più avvezzo a maneggiar la vanga che a impiastricciare
• per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastriccicar le margini de'
posticcia / carica sua non era punto avvezzo, / fin negli stessi termini s'
della fìsica..., si è avvezzo... a considerare il calorico
qualunque cosa, purché sia esercitato ed avvezzo. capuana, 14-246: quando menu si
, 4-i-171: il generai foscolo, avvezzo a registrare più vittorie che imprese,
, agg. letter. che non è avvezzo a qualcosa; inesperto. cantù
= comp. da in-con valore negativo e avvezzo (v.). inavvicinàbile
vivente. 2. figur. avvezzo, assuefatto, diventato insensibile per lunga
il senso. -che non è avvezzo a qualcosa; inesperto. machiavelli,
, al quale... sono avvezzo a sagrificare i miei gusti incruenti.
, incurante di sé e della nazione, avvezzo a prostituire cose e princìpi. carducci
anguillara, 5-189: non move, avvezzo nell'infemal chiostro, / di giorno
che non è abituato, che non è avvezzo a qualcosa. vimina, 1-331
per estens. letter. il non essere avvezzo o abituato a qualcosa. carducci
. 5. letter. non avvezzo; non preparato, non disposto.
punto / chi all'arte è ben avvezzo / e 'l grembiule ha sempre in
padrone predone. nievo, 1-388: avvezzo a misurar pertiche a migliaia e ad insaccar
. 3. che non è avvezzo a qualcosa; che assume un atteggiamento
punto / chi all'arte è ben avvezzo / e 'l grembiule ha sempre in
'povertà intollerabile 'a chi è avvezzo a vivere più agiato: non già
savonarola, ii-224: tu non eri avvezzo a queste tribolazioni già un tempo fa,
amante. 7. ant. non avvezzo, non abituato a qualche cosa (
deve spaventarsi l'invilito italiano popolo non avvezzo ad armi, se ora si vuole tutto
primo d'irritazione? carducci, ii-16-187: avvezzo come sono alla cattedra di bologna,
vincere nel papa quello ch'egli, avvezzo a parlare coll'anima sulle labbra, credeva
come corsale a i latrocini e rubberie avvezzo,... con tredici bene armate
lippi, 3-1: un che sia avvezzo a starsene a sedere, / senza far
/ le figure a schernir d'euclide avvezzo / e i numeri in lavagna. giusti
nomade agile, robusto, ardito, avvezzo alla rapina o alla caccia,..
, 5-4: se fosse un castrataccio avvezzo al lecco, / e che il
idol d'emilio, / che l'hai avvezzo con questo leccume / più voglioloso che
leggiera, / il padre, ch'è avvezzo a far banchetti / e tavolaccio,
martello, i-2-218: sì, tu avvezzo i tesori comprar con poca lente,
comprar con poca lente, / ed avvezzo (ahi vergogna) con vii contratto
bucato; perché son povero figliuolo ma avvezzo alla pulizia. pascoli, 1232: l'
l'ingenua lesineria d'uno ch'era avvezzo a giocare a tresette colle signore di
saldi). bocchelli, 1-iii-293: avvezzo a tenere il libretto colonico a modo
volesse. forteguerri, 17-77: il cavaliero avvezzo alla tenzone / lieve saltò, come
nelli, iii-212: egli è stato avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d'oro
stringono, non possono piacere a chi è avvezzo a sentenze volendo andare a lungi, raccomandò
6-ix-32: il tuo ariel era un cavallo avvezzo a cotal lustre da saltimbanco. r
papini, iii-774: il vasari, avvezzo alle macchinose e badiali improvvisazioni dei suoi
giunti i suoi giorni, l'aveva avvezzo e gli aveva fatto prender gusto al fasto
, cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità de'monumenti
': proverbio denotante che chi è avvezzo a operare non rettamente, giudica anche
-sostant. bocchelli, 2-xxi-513: avvezzo e necessitato a introdursi con astuzia e
montegonzi. baruffaldi, 1-271: eri avvezzo a starti giorno e notte, / e
, 16: un vii mancipio, / avvezzo alla portiera ed al tinello, /
danari nascosti, specialmente chi non è avvezzo a maneggiarne molti, tengono il possessore in
lippi, 3-1: un che sia avvezzo a starsene a sedere, / senza far
piatto di manghi enormi. mi sono avvezzo agli strani frutti che si spaccano offrendo una
un piatto di manghi enormi. mi sono avvezzo agli strani frutti che si spaccano offrendo
. a. casotti, 1-1-63: avvezzo alle bozime il polmone, / per
come uomo di mare, robusto ed avvezzo ai patimenti ed alle difficoltà dei
nel testo. salvini, 41-373: sono avvezzo a schiccherare e impiastriccicar le margini de'
quella fedeltà da masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'
, e propriamente dicesi di chi è avvezzo a masticare tabacco. papini, v-401
, 1-i-211: un gran matematico è avvezzo a trattare non con le cose, ma
, freddi corridoi. moravia, vi-212: avvezzo al contrasto sconcertante tra il melenso stile
: per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastricciar le margini de'
i-13-300: m'han le muse mal avvezzo, / sempre intente a careggiarmi; /
: coi turchi e cogli armeni io era avvezzo a trattare come colle bestie; e
senza industria), egli che era avvezzo alle floride rendite di uno stato mercantile
. papini, 27-890: lo spirito avvezzo a volare e a gorgheggiare nei luminosi
un mestierin di pepe io m'era avvezzo, / d'affaticarmi e mai buscar
mezzo che, senza disgustar l'occhio avvezzo alle mode presenti, abbigli riccamente il
ma, per non essere al male avvezzo, con l'aiuto de la misericordia di
questo a lui venisse molestia, che avvezzo dalla infanzia alla frugalità, e soldato,
. -al figur.: abituato, avvezzo o reso insensibile, indifferente a determinate
io ho troppa fretta e sono stato sempre avvezzo a scrivere in furia, né mai
gioberti, 9-i-439: in un paese avvezzo agli ordini feudali dee parer troppo strano che
maffei, 5-4-259: chi ha l'occhio avvezzo agli atteggiamenti degli antichi non può osservare
mezzo che, senza disgustar l'occhio avvezzo alle mode presenti, abbigli riccamente il
/ fra mollezze educato e agli agi avvezzo, /... / stavasi per
, 4-i-159: il generai foscolo, avvezzo a superare in pochi giorni, anzi
. cassola, 123: a l'armi avvezzo / l'accorto prusso e il moscovita
alcuno inganno occulto giaccia / ma come avvezzo a i rischi de la morte / motto
cose terrene non muovono colui che è avvezzo alle celesti. sassetti, 341: i
andito solitario del palazzo, mentre era avvezzo ad avere buon nerbo d'armati intorno a
/ sotto pretesto della cerca, aiuto / avvezzo a dare alla generazione. monti,
, cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità de'monumenti
largo e magnifico e per lunga usanza avvezzo a nutrir masnadieri e uomini faziosi.
ferd. martini, i-7: tu, avvezzo a vedermi ingolfato fino ad oggi nei
. galileo, 3-1-232: voi, avvezzo sempre ad occuparvi in contemplazioni altissime,
altri. borgese, 1-123: sebbene poco avvezzo a occuparsi dei fatti altrui, scrutò
si offeriva all'occhio incantato dell'artista avvezzo alle sue brume e alla quasi geometrica
/ all'opra. pananti, i-72: avvezzo a dar più d'una staffilata /
è industrioso, sofferente della fatica, avvezzo al disagio,... e per
ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli agi di una
di por le membra com'egli era avvezzo / sopra vii paglia ed una pietra
noto viaggio, / che dal piè avvezzo e dal giudizio saggio / quasi cieco condur
grande. pratesi, 1-80: era troppo avvezzo alle orpellature donnesche, e quel modo
pesante. metastasio, 1-iv-523: avvezzo ai tepori del parnaso, si trova
, rimasto tre secoli addietro, non avvezzo alle lotte della vita, ma agli oziosi
, 9-41: grande cosa certo ad uno avvezzo a dormire nella paglia. pigafetta,
, xcii-11- 230: [sono avvezzo] a levar pali di ferro grossissimi da
.): delicato, raffinato, avvezzo a cose fini. fagiuoli, 1-3-220
ii-1-191: a lui [giosuè] avvezzo a cibarsi di carne fresca o
: dovrebbe ancora perdonare al petrarca, avvezzo a parlare dall'alto, l'abitudine d'
trattabili). bacchetti, 13-383: avvezzo a voler sempre, in ogni minuscolo
nulla..., a tutto era avvezzo un cappuccino. -che ha
si pasteggiano, si voglia per chi è avvezzo dai primi anni al vino più tempo
questo cammino un europeo che non è avvezzo a mangiare il riso cinese, così mal
,... pieno di flemma ed avvezzo a superare gl'incontri con la pazienza
pecca, ma per non essere al male avvezzo, con l'aiuto de la misericordia
secca. rovani, i-911: era avvezzo a mangiare in piedi e sulla nuda
uomo e 'pecora marina 'uomo stolto avvezzo al mare. 5. ciascuna
5-171: il ni- cotera, pastore avvezzo, raccogliendo le pecorelle smarrite, aveva
pena (con valore aggett.): avvezzo o costretto a soffrire, a faticare
. ma, per non essere al male avvezzo, con l'aiuto de la misericordia
amici, per che io non sono avvezzo a fermare il mio sguardo su rifrittumi di
una buona azione, quando sia un po'avvezzo a riflettere, prevede sovente che non
traboccare nelle cose amorose talmente che, avvezzo all'ozio, permise l'amministrazione dello stato
v.]: quando il culo è avvezzo al peto, non si può tener
ugualmente raso, / sempre al pettine avvezzo e dato in cura. 2
tutti i paesi, per quanto sia avvezzo a servire, non s'accomoda mai
bandi, 1-i-79: l'almeni, avvezzo a queste piagnolose dicerìe del cellini,
. spallanzani, 4-iv-297: chi è avvezzo ad osservare il circolo negli animali,
cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità de'monumenti
, naturale. nievo, 359: avvezzo dalla culla a vivere fra gente rozza
piene lassando ne'campi fecondi, / raccorre avvezzo sterili avene fui. a. briganti
,... pieno di flemma ed avvezzo a superare gl'incontri con la pazienza
pagine, scritte col piglio di chi è avvezzo a poche parole. montano, 1-12
come quattro, leste: / ginocchio avvezzo ad implorar perdono, / chiappe da panche
, / fra mollezze educato e agli agi avvezzo, 1... i stavasi
resta punto / chi all'arte è ben avvezzo / e 'l grambiule ha sempre in
v-4-1-1: 'pipistrel vecchio': che avvezzo alle cannate e perticate de'ragazzi,
, 538: guai se fossi stato avvezzo per tutta la mia vita alle mollezze dei
, pensò a viva forza raffrenarla, avvezzo molto prima di rifiutare tutti gli altri
per 'podestessa'o moglie del podestà, avvezzo a sentir chiamare 'dogaressa'da'suoi veneziani
per dispregio suol dirsi a chi è avvezzo a mangiar polenda o viene da paesi
, 13-i-218: giovene incauto e non avvezzo ancora / rimirando a sentir dolcezza eguale
autore: e chi ha l'orecchio avvezzo all'armonia dell'ottava polizianesca, ne
: così al travaglio non da prima avvezzo / sgombrò il popol di giuda.
danari nascosti, specialmente chi non è avvezzo a maneggiarne molti, tengono il possessore
posticcia / carica sua non era punto avvezzo, / fin negli stessi termini s'impiccia
per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a schiccherare e impiastricciar le margini de'
, 5-4-259: chi ha l'occhio avvezzo agli atteggiamenti degli antichi non può osservare
ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli agi di una casa
? -azzardò alla fine il feudatario, avvezzo a quella preparazione oratoria. borgese,
, 4-i-159: il generai foscolo, avvezzo a superare in pochi giorni, anzi a
da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo. [ediz. 1827
. 1827 (299): era avvezzo a prestarlo]. -con riferimento
, quanto inettissimo tanto presontuosissimo, avvezzo a giu rare sulle parole
, iii-1-119: per lo più poco avvezzo [il principe] a ragionare e molto
: così al travaglio non da prima avvezzo / sgombrò il popol di giuda, ed
/ so che in lui bearsi è avvezzo / anco il nobile tamigi.
insieme col governatore..., avvezzo ed ammaestrato a fare molte cose e
questo stanco languore. -abituato, avvezzo. viani, 10-75: 1
il polono guerriero e a l'armi avvezzo / l'accorto prusso e il moscovita
maneggio o per carrozza, / ma avvezzo a star in puledraia ogn'ora
bucato, perché son povero figliuolo ma avvezzo alla pulizia ». stampa periodica milanese
. bandi, 1-ii-44: il povero fantaccino avvezzo a vedere il carceriere far il sopracciò
; perché son povero figliuolo, ma avvezzo alla pulizia. » « oh, in
tartaresco / costume sia fin dall'infanzia avvezzo, / né tratto abbia soave e
piè né mano, / ed è sì avvezzo a sopportar il giogo / che sta
, 1-2-104: siccome prima i'm'ero avvezzo / a vedervi ogni dì, mi
. pavese, 8-189: chi è avvezzo al raffinato, al complesso, allo
non altro che gioventù collettizia, ragazzume avvezzo per niente alla militar fatica, a
, 9-41: grande cosa certo ad uno avvezzo a dormire nella paglia! o notte
2-84: dietro a costoro era un dottore avvezzo / in su'graticci a rampicar del
crede [il popolo] a noi perché avvezzo ad udire dalle nostre bocche accuse di
malattia colerica, ch'io m'era avvezzo a riguardare come rapidissima sempre, durò
ed ugualmente raso, / sempre al pettine avvezzo e dato in cura.
lengueglia, 1-211: il pennello, avvezzo a ravvolgersi per lo colorito fango dal
sapea come poter reggere lo sfrenato volere avvezzo di trasportarmi ovunque si volgea. piccolomini
contrastava con il regime austero a cui era avvezzo, prima di accettare chiese chi avrebbe
brusoni, 4-i-171: il generai foscolo, avvezzo a registrare più vittorie che imprese,
. forteguerri, 17-77: il cavaliero avvezzo alla tenzone / lieve saltò, come
: -ben si vede che sei legista avvezzo a pelare; ma se tu peli,
con il regime austero a cui era avvezzo, prima di accettare chiese chi avrebbe
d'un padre vecchio, / che avvezzo a posseder tranquillo stato / sei vede ir
1-4-39: il popolo, che non è avvezzo gran fatto a pensar bene e rettamente
: i vizi, che biasmare io sono avvezzo, / eccoli, se ti piace
plinio], 187: è piccol pesce avvezzo tra le pietre chiamato echino, cioè
pure colpo assai, perché ognuno era avvezzo a vederne molte ridotte ad effetto.
così rimeriti accoglienze alle quali non sei avvezzo, e cne non son fatte per te
amici, per che io non sono avvezzo a fermare il mio sguardo sui rifrittumi
rigidezza della stagione. pesci, ii-1-549: avvezzo no dall'infanzia alle rigidezze del clima
/ che rimarrassi quello sventurato, / avvezzo sempre a vivere con lei, /.
anche sf. -a). chi è avvezzo a parlare e ad agire goffamente per
così rimeriti accoglienze alle quali non sei avvezzo ». bacchetti, 1-i-454: il suo
di rincasar tardissimo ogni notte, era avvezzo au'eco dei suoi passi nelle vie lunghe
nelle case: e se venisse un uomo avvezzo a ripararsi dal freddo e dalla pioggia
: il duca di guisa, che, avvezzo a più aspri pericoli, stimava poco
maligna rinomanza non mi dolgo, che fui avvezzo in terra a sorridere delle umane stoltezze
il paese più scarso di italici spiriti; avvezzo per antico a vita appartata e ristretta
algarotti, 5-232: un portoghese, avvezzo a riverir gli occhiali sul naso delle
6-iv-223: sì vi prometto che voi, avvezzo a quelle robiccine degli europei, con
tanto rivoltante da disgustare anche chi è avvezzo alla bruttezza. pavese, 15-416:
, 1-271: tu... eri avvezzo a starti giorno e notte, /
foscolo, xiv-59: il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare con
flagello armato di acutissime punte e tormentose, avvezzo a sbranar le carni, non vide
ma di natura assai timido, essendo avvezzo alle delizie ed agli agi di una
franco uomo, i... i avvezzo alle burrasche ed a'trambusti, /
sbracato, direbbe lui), ma avvezzo per consuetudini domestiche e per istudi alla
onde il buon uom solo alla quiete avvezzo / attonito rimane e sbalordito. targioni
starle insieme due giorni doveva esser avvezzo a vivere cogli angeli del aradiso
: 'scalzato': dicesi di cavallo che è avvezzo a camminare a piè nudo, per
né no, prudente, da uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua in
. pavese, 8-189: chi è avvezzo al raffinato, al complesso, allo
. pavese, 8-189: chi è avvezzo al raffinato, al complesso, allo
viaggiare, al quale non era molto avvezzo; e specialmente sul principio, nella
del tempo. monosini, 342: avvezzo alla scarmaglia: tatiens pulveris atque solis'
il corpo deformavano, ché non era avvezzo allo schiavaggio. = dal fr
è mestieri, senza dubbio, di essere avvezzo al tutto per soffrire senza lagnarsi i
ella alfine è discreta, e sono avvezzo / trattar con virtuose / che su
fada cioè sciocca a colui ch'è avvezzo a buon vino. crescenzi volgar.,
tu con labbro sciolto, ad insultare avvezzo, / aggiungi all'altrui danno
cioè sciocca, a colui ch'è avvezzo a buon vino. = da
e trionfante / cui sono un po'avvezzo. 4. sm. region
stravagante, uno scompiacente, un uomo avvezzo solo coi villani. de marchi, iii-2-198
, 1-v-379: il consiglio di stato, avvezzo a grande autorità, si doleva aver
arrogante, sfrontato, irriverente; non avvezzo alle buone maniere; rozzo, incivile
roseo la guancia. - avvezzo al bere. montale [hudson]
rispose allo scrollo potente che il sagrestano, avvezzo alle corde del campanile, aveva dato
. borgese, 1-123: sebbene poco avvezzo a occuparsi dei fatti altrui, scrutò una
e spedito, ma, non essendo avvezzo a portare le scarpe, fece un bellissimo
tu, pastorello semplice, / tra boschi avvezzo a vivere, / di queste cose
, 4-i-171: il generai foscolo, avvezzo a registrare più vittorie che imprese e oltremodo
di gridarmi... che io l'avvezzo male, che io lo rovino e
, 4-6: dice a questi furti essere avvezzo: / ch'un altro par ne
. segneri, iii-2-168: il corpo, avvezzo a sfamarsi ne'piaceri vietati, chiederà
, altro che gioventù collettizia, ragazzume avvezzo perniente alla militar fatica, a ogni marcia
una preda. giuliani, i-419: avvezzo che sia [il cane], col
valiere o che non gli è più avvezzo. -per estens.: che non
ea isgrammatichi chi non ci sia avvezzo? nievo, 360: per lui io
..., l'un alla cucina avvezzo e alla caccia l'altro, condotti
sia matteo che dente, da uomo avvezzo a muovere sette volte la lingua in arturo
(244): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla
di rincasar tardissimo ogni notte, era avvezzo all'eco dei suoi passi nelle vie lunghe
un pasto di silique ad un palato avvezzo alla delicatezza delle perle. 3.
dice. così diogene, mio padrone, avvezzo più al fonte che al simposio,
, di non serietà. io sono avvezzo di simili gentilezze da parte di certi
né la voce gli ubbidiva, né, avvezzo com'era a vedersi passate buone le
vizi, il rimettere in briglia il senso avvezzo da almen sette anni a quella gran
: io più robusto di te e più avvezzo a'strappazzi mi sento poco in gambe
: agli agi / tu più morbidi avvezzo e con coteste / membra sì delicate,
ghiale maschio con setole brinate'sul dorso e avvezzo alla vita solitaria.
tommaseo, 15-380: l'uditorio è tanto avvezzo a essere cordialmente annoiato dai soliloqui che
1958). 3. che è avvezzo, che ha l'abitudine di compiere
la musica; e il tutto da lei avvezzo alle morbidezze e lascivie, volle e
tornasi di lampedusa, 206: ormai avvezzo alla sornioneria dei loquaci siciliani quando si
di villano e screanzato a cui sono avvezzo. b. croce, iii-27-359: in
apparenza sì fatta di necessità sorprende ognuno avvezzo al porco domestico d'altrove, mal proveduto
vero che chi, come te, è avvezzo al poco, al semplice, allo
, 200: il mondo è troppo avvezzo... ai cenci vecchi spolverati a
lacci del coipo il suo spirito non avvezzo a patir giogo di tirannia. cesarotti,
, dove, s'egli sia mal avvezzo, andrà a sprofondare. -addentrarsi
, 2-50: tu, giosuè, sei avvezzo ancora a tutte quelle donnicciole disoneste e
dal teatro. pananti, i-72: avvezzo a dar più d'una staffilata / il
la musica; e il tutto da lei avvezzo alle morbidezze e lascivie, volle e
, 9-41: grande cosa certo ad uno avvezzo a dormire nella paglia! 0 notte
sottile stitichezza, come quegli che sono avvezzo a non poter bere se non nove once
guazzo, 1-7: sarete dopo lungo abito avvezzo a tolerar con buono stomaco la compagnia
di caluso, 37: benché già avvezzo ad ogni meraviglia, / pur strabilito inarcava
ortes, 13: chi dalla natura era avvezzo a contrastare il proprio sentimento poteva altresì
/ il successo a mio modo, avvezzo ornai / utilmente a mentire.
persona che non v'abbia l'orecchio avvezzo, ti converrà recitargliele unitamente ed usar
brusoni, 4-i-159: il generai foscolo avvezzo a superare inpochi giorni, anzi a momenti
/ il polano guerriero, e a tarmi avvezzo / l'accorto prusso, e il
svézzo, agg. disus. non avvezzo; non addestrato. mamiani, 3-455
greco leggiero, armato di dardo ed avvezzo a combattere a cavallo e da lontano il
sì pavido / nunqua mirai. te avvezzo alla taratantara / della tuba, come
solito di rincasar tardissimo ogni notte, era avvezzo all'eco dei suoi passi nelle vie
tartaresco / costume sia fin dall'infanzia avvezzo, / né tratto abbia soave e
1-211: il pennello [del pittore] avvezzo a ravvolgersi per lo colorito fango del
, 7-2-2: il padre, ch'è avvezzo a far banchetti / e tavolaccio,
oltre di che, siccome ciascuno è avvezzo a difendere e proteggere i suoi costumi,
: dovrebbe ancora perdonare al petrarca, avvezzo a parlare dall'alto, l'abitudine
roma mettono alla tortura il mio cervello avvezzo a dare tanto poco e tanto adagio.
tragedie, con dirmi ch'io l'avvezzo male. cesari, 7-84: l'altro
vii-19: così diogene, mio padrone, avvezzo più al fonte, che al 'simposio'
tricolore innalzato da un re generoso, avvezzo ai giuochi della guerra. d'annunzio
crescenzi volgar., 11-46: il cavallo avvezzo con leggier freno e sella..
verri, 2-i-2-342: io non sono avvezzo, come tu, a comporre e discomporre
abituato, solito, aduso a qualcosa; avvezzo (una persona). - anche
usato: disabituato, poco o per nulla avvezzo, disposto o disponibile a qualcosa.
ragionare. 6. che è avvezzo, che ha l'abitudine di compiere
. ant. e letter. che è avvezzo a una certa condizione o situazione,
. vaccàccia. alfieri, 0-170: avvezzo, come stato è sempre, / di
che siccome / a far l'amor è avvezzo, / trattarlo con disprezzo, /
, cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità de'monumenti
foscolo, xiv-59: il cocchiero, avvezzo forse dai tempi della tirannide a sacrificare
v-89: la farò colla voglia: sono avvezzo / a navicar col vento sempre a
figlio. 3. educato, avvezzo. -mal vezzato-. v. malvezzato.
, 2-54: allora si dica che è avvezzo a essere trattato con eccessivi riguardi,
volgare è facile a sentirsi da ciascuno avvezzo un poco a riflettere. leopardi,
le più molto piccine. ma tu sei avvezzo alla gl'impiegati da cui non era
/ preme il britanno ad ampie strade avvezzo. mamiani, 1-321: oh vile
: in un paese come l'italia, avvezzo da secoli a crogiolarsi nelfautocompassione delle proprie
2001]: da ex cominternista, avvezzo al segreto e però anche alla corresponsabilità,
, agg. letter. che non è avvezzo a qualcosa; inesperto. periodicipopolari
colorita, troppo carnosa, non di guerriero avvezzo alla manopola ed a trattar la spada