. b. croce, ii-6-99: sovente avvertiamo in noi come uno stacco incolmabile tra
il correttore, siccome fa pompa della bocl'avvertiamo col dire: bocc'unta non disse
del limite o della base animalesca che avvertiamo in noi stessi. serra, ii-29:
condizione difficile e addirittura disperata. ma avvertiamo subito che i sardanapali non si troverebbero
de'cambiamenti fonetici: noi non li avvertiamo, ma succedono con andare progressivo e
un bighellone. fagiuoli, 3-5-123: avvertiamo deh costui, / quando fusse un brutto
tenero e cresce e non pesa, non avvertiamo bene d'essere presi in trappola!
molto parlò. cantini, 29-126: avvertiamo i cancellieri... ad essere
marca, perché è spuntata '. avvertiamo che segnare, scrivere, non dare
). baldasseroni, 357: noi avvertiamo soltanto che, qualunque sia il valore
volgare significazione della parola possesso, noi avvertiamo incontanente che possedere una cosa egli è
de'cambiamenti fonetici: noi non li avvertiamo, ma succedono con andare progressivo e
l'epistolario [di mozart], avvertiamo a poco a poco il suo purificarsi,
o a quel redattore di « lacerba » avvertiamo ancora una volta che « lacerba »
d'accosto queste presunte maschere tardocinquecentesche, avvertiamo una sorta di ilare, dinamico,
della canapa, del grano ecc. avvertiamo però, a proposito del grano,
contro ogni età. fagiuoli, x-73: avvertiamo, deh, co- sesso sicuro-,
sensibilità, tattile direi, per cui avvertiamo caldo o freddo dall'esterno, la
vedere le cose secondo filtri che magari non avvertiamo neppure. = voce dotta, comp