di avvallare), agg. che avvalla; che è in declivio, in pendenza
23-137: con un ginocchio sol piegando avvalla / il dritto piè, ma tosto ne
235: al memore piano / gli occhi avvalla riscosso il germano / da le torri
e tremò. idem, 454: avvalla il figlio de la madre in faccia /
dispetto / un fendente crudel su cigno avvalla. 2. appoggiare, abbandonare
l'uno il capo sopra l'altro avvalla, / perché 'n altrui pietà tosto si
a santa trinità dei monti e si avvalla e risorge in un superbo giuoco di
e agli aerei speroni ben alti, si avvalla in un fondo, nel quale pare
vengon di là onde 'l nilo s'avvalla. idem, purg., 8-43:
/ delle nubi la grave ombra s'avvalla. pascoli, 1217: intanto nebbiosa
, 1217: intanto nebbiosa ombra s'avvalla / e fa spiraglio il sole. d'
6-37: cima di giudicio non s'avvalla / perché foco d'amor compia in
. buti, 2-127: non s'avvalla, cioè non si china né non si
l'uno il capo sovra l'altro avvalla. idem, purg., 33-29:
smotta, che frana facilmente, che avvalla sotto il piede o sotto i veicoli
, orlo di un muro, di un avvalla mento, di un precipizio
: ché cima di giudicio non s'avvalla / perché fuoco d'amor compia in
1217: come intanto nebbiosa ombra s'avvalla / e fa spiraglio il sole /
6-38: ché cima di giudizio non s'avvalla / perché foco d'amor compia in
-corda molla: lunga strada che si avvalla e successivamente risale. - anche al
abissi d'acque: sorge e si avvalla con essi la nave; ogni sua scossa
ed anco / sotto il tutto s'avvalla. lemene, ii-167: sacro fregio di
l'uno il capo sopra l'altro avvalla. ammaestramenti, 43: alla povertà
. milizia, ii-126: un edificio si avvalla, si piega per il proprio peso
milizia, ii-126: un edificio si avvalla, si piega per il proprio peso,
. milizia, ii-126: un edificio si avvalla, si piega per il proprio peso
onde verso il german l'acqua si avvalla. foscolo, sep., 167:
/ ché cima di giudicio non s'avvalla / perché foco d'amor compia in
/ delle nubi la grave ombra s'avvalla. de marchi, ii-389: la grande
, / s'ei la pupilla indagatrice avvalla / ne'precordi dell'uom labirintei.
/ delle nubi la grave ombra s'avvalla. -malsano, insalubre (un
, / s'ei la pupilla indagatrice avvalla / ne'precordi dell'uom labirintei.
per serrar- vele allor che 'l sole avvalla. domenichi [plinio], 13-12:
, 10-35: una calda mareggiata d'olivi avvalla verso il piano lucente di lame e
alza in su o per lo contrario avvalla; il terzo è il moto parallelo all'
, 1217: intanto nebbiosa ombra s'avvalla / e fa spiraglio il sole /
ad ogni nube che si riflette s'avvalla in vista plumbeo e ostile. cicognani
colle che di qua e di là s'avvalla per scoscendimenti di rupi in burroni profondi
il figliuolo prediletto. carducci, iii-3-50: avvalla il figlio de la madre in faccia
ad ogni nube che si riflette s'avvalla in vista plumbeo e ostile. michelstaedter
: l'uno il capo sopra l'altro avvalla, / perché 'n altrui pietà tosto
a misura che l'altipiano insensibilmente s'avvalla, la sabbia copre l'argilla; a
che di qua e di là s'avvalla per scoscendimenti di rupi in burroni profondi
/ amoroso garzon, ch'a lui s'avvalla per scoscendimenti di rupi in burroni profondi.
occhiata / guardando fuori la montagna che avvalla / e l'ultima ragazza in giù sfrecciante
6-39: cima di giudicio non s'avvalla / perché foco d'amor compia in
: l'uno il capo sopra l'altro avvalla, / >erché 'n altrui pietà tosto
che di qua e di là s'avvalla per scoscendimenti di rupi in burroni profondi
si ritiri quella parte del terreno che avvalla, e del doversi vedere appresso il
, 54-44: molta di sua gente intorno avvalla, / che furon morti e presi
: vento che maligno barcolla nel deserto e avvalla ripea, co di 7-508:
vegnon di là onde 'l nilo s'avvalla. a. pucci, cent.,
, passa cavalcando i mostri, s'avvalla nella caligine, per risalire alla luce
carducci, iii-1-157: a chi lo sguardo avvalla, una beata / di splendida ubertà
uno il capo sopra / l'altro avvalla, / perché 'n altrui pietà tosto si