vasche, così piccole che con un sorso avido le avrebbe seccate. idem, 19-461
. di accaparrare), agg. avido. manzini, 7-87: occhi
preda / trafigge e adugna e il sangue avido bee. manzoni, 295: se
acquaiòlo1 { acquaiuòló), agg. avido d'acqua, che ama
tutto ciò che può allettare un giovane avido del mondo com'ero io. verga,
, e, come il popolo italiano, avido del mirabile, del fantastico, del
/ trafigge e adugna e il sangue avido bee. = deriv. da ugna
la fame; ridotto alla fame; avido, bramoso. - anche sost.
che cosa siete? papini, 8-93: avido e schivo, scaricavo il mio sdegno
agg. letter. bramoso, avido. maestro alberto, 26:
3-233: guardò [il mio compagno] avido quei frutti, e guardò me aguzzando
disus. guardare con occhio fisso, avido. l. bellini, ii-45
. / ecco un — 361 avido il cerca, altri l'attende, /
, iii-356: chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar gli
anelo. 2. desideroso, avido, bramoso. carducci, 42:
mente l'impulso dell'appetito, o avido, o iracondo, o impuro,
regali] si lasciò appostare o per avido o per più attaccato di quel che richiedeva
arboscei che d'una rupe orrenda / avido si protenda / a ber la luce e
baruffaldi, 63: 'l mondo più sempr'avido, / sempre voglioso e gravido,
sotto gli stendardi di un dio, sì avido della nostra felicità. idem, iv-3
polve e sudore. / ecco un avido il cerca, altri l'attende, /
polve e sudore. / ecco un avido il cerca, altri l'attende, /
di dare all'autore la taccia d'avido e mercante. carducci, ii-8-18: bruciate
. 4. ant. bramoso, avido. dante, purg., 19-113
che ha lo stesso tema di avidus 'avido '. cfr. gellio, 10-5
alla faccia. = comp. di avido. avidézza, sf. disus.
'l profano. = deriv. da avido. avidità, sf. brama avida
, deriv. da avidus * avido '. àvido, agg. (
g. villani, 10-69 '• essendo avido dello onore e di ricoverare lo stato
gusti da grandi, onde egli era avido, toccherebbero a lui, se avesse coraggio
polve e sudore. / ecco un avido il cerca, altri l'attende, /
ricco né povero. forse non era avido né ambizioso, perciò parea libero. manzoni
d'intorno / le penne il bruno augello avido roti. idem, ii-692: l'
uomo in quello stato è... avido e famelico di sensazioni piacevoli. pascoli
/ incominciai. idem, ii-679: avido il dio districa la soave / nudità dalla
che la fascia. idem, iv-1-40: avido d'amore e di piacere, non
. emanuelli, 1-140: ero anzi diventato avido di ricordi, ed essi tornavano spontanei
91: entra lo sposo e il guardo avido bea / nelle care sembianze. leopardi
al buio pro- tendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. carducci,
come arboscel che d'una rupe orrenda / avido si protenda / a ber la luce
fiore. luzi, 1-15: sotto un avido cielo nero enfiato / vibrano il rosa
cominciò a cacciarsi in bocca cucchiaiate, avido. avventava il cucchiaio con tanta foga
, iii-356: chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar gli errori
l'aspettava, lassù sulla montagna, avido e avvincente come un avoltoio. viani,
.: / l'aspro saracco, l'avido succhiello, / e tenaglie che azzeccano
balcone al buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. idem
pitocco gittommi, al volo con un avido balzo. magalotti, 21-93: salto dell'
4. agg. mercantile, avido di danaro e ricchezza. giusti,
l'occhio aguzzo, ciò è, avido per barattare, perché dicano che vendea
vi s'immerge, e 'l sangue avido beve. morando, i-285: ahi,
9-167: si poteva scoprire quest'animale avido brancicare nel calice [del fiore],
anche lui su l'erba, cercando avido tra quella freschezza voluttuosa di vegetazione le
, agg. e sm. letter. avido di sangue; carnefice.
fastidiose e crudeli, essere estremamente avido. serdonati [tommaseo]:
voglie cieche e sfrenate; desideroso; avido. - per simil.: anche
); afferrare (in modo convulso, avido, affannoso); prendere, acchiappare
9-167: si poteva scoprire quest'animale avido brancicare nel calice [del fiore],
ii-213: ricordiamo che quest'uomo, avido come dicono di gloria e di successo materiale
dintorno / le penne il bruno augello avido roti; / prema la fera,
lo balcone al buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. verga
... / per la salute lor avido bea. = voce dotta,
questo disgraziato, manifestandosi a un tratto avido delle spalline, senza lasciarla freddare,
trista, crudele; uomo avaro, avido, iracondo. compagni, 1-15:
i delitti di carne, che mostrarsi avido di punirli: non essendo risoluzione di
ittiofaghi che dai carnivori. 3. avido, bramoso, divoratore di carne.
sentire il vento. il suo volto avido e carnoso si profilava contro l'orizzonte,
a cartagine. - al figur.: avido di guadagno, perfido, infido (
davanzali, i-16: asinio gallo, avido, ma non da tanto; lucio arunzio
: in caso di rovescio il più avido dei creditori... con un colpo
, invadente; essere estremamente dannoso, avido, vorace. de sanctis, lett
1 delitti di carne, che mostrarsi avido di punirli: non essendo risoluzione di
, 280: scioglie a l'avido can ratto il collare, / prezioso
facesse troppa violenza all'angustia dell'intelletto avido di comprendere l'incomprensibile. soffici,
di pubblico servigio che un governo tanto avido quanto spilorcio negava di compiere a spese
novellieri, romanzieri e comici, pasto avido di popolo colto e ozioso, che
di pubblico servigio che un governo tanto avido quanto spilorcio negava di compiere a spese
come il capo di bestiame dal contadino avido. 2. figur. compreso
strano, aveva tentato il suo spirito avido di commozioni rare. pea, 3-183
pregio di se stesso adorno / e troppo avido ogni or d'alzar le coma
cupidenàrio, agg. letter. ant. avido di denaro. alberti, 65
agg. sfrenatamente desideroso, bramoso, avido (generalmente in senso negativo: di
dei sentimenti. 4. letter. avido, cupido, bramoso. fiore,
ufizi pubblici, si vide chiaro che avido di gloria non potè ritener l'ardore
altri pa- trizii; ma irrequieto e avido di titoli e decorazioni, non si
4-51: il popolo, per se stesso avido sempre di cose nuove, avrebbe ubbidito
agitano, si spengono e il salmone / avido di procreazione e moribondo nuota a ritroso
eterna! 2. ant. avido, cupido. - anche al figur.
oltramondano. 2. bramoso, avido, cupido. - anche al figur.
3. pieno di desiderio, appassionato; avido di piaceri sensuali. - anche al
sua vita umile. 9. avido di conoscenza, curioso. -anche al
ii-4-71: e mostrando il desir avido e caldo / nei tremoli occhi e
. 2. bramoso, sensualmente avido. boccaccio, vi-169: alla vera
un ragazzo di una decina d'anni, avido, astuto e melanconico. buzzati,
8. figur. desideroso, bramoso, avido (di cose di cui non ci
altri pa- trizii; ma irrequieto e avido di titoli e decorazioni, non si
c'era un che d'impaziente, di avido, di febbrile, che luccicava nei
gesto rivela spesso un temperamento iracondo, avido, sensuale, estremamente sensibile).
, / e qual più mi diletta avido io prendo. manni, ii-49:
. -trice). mangiatore ingordo, avido divoratore. s. agostino volgar
310: sopra i fuggenti, con avido brando, / quai cani disciolti,
l'ire orribilmente e stringe / l'avido ferro, e le trapassa il petto.
, si spengono e il salmone / avido di procreazione e moribondo nuota a ritroso
. e disinclinato dall'ozio del serraglio, avido di fama, di gloria,
di dio. del bene, 62: avido uomo industre / l'inteste merci sue
gloria non s'accende in petto / avido di lusinghe e dispensiero. gioberti,
: don blasco, grossolano, ignorante, avido di godimenti materiali, gozzovigliava coi peggiori
sagacia, d'astuzia era singolarissimo: avido di sapere, pronto ad imparare,
gli svaghi mondani dei quali era sempre avido, non avrebbero distrutto nel cuore di raimondo
tra l'uno e l'altro, avido e cattivo, come per divaricarli e
, come un cieco che porgesse il viso avido al divinato splendore di argento.
farci suoi. 7. lettore avido e appassionato. de amicis, i-304
più fallace / e più del nostro sangue avido vegga. parini, giorno, iii-42
bramoso. - ebbro di sangue: avido di uccidere. origene volgar.,
pone a un libro, che è avido di acquistare non già per la materia
l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere -rilevato,
la forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. fogazzaro, 5-14: ella si
, che mi sembra sfondato e ancora avido, pulsante di sangue che fugge e non
: cerco qua e là, con avido interessamento, la psicologia di ferdinando, e
le nevi de la selva ercinia, / avido esplori, / flavo maestro?
vedere, di guardare, di conoscere ero avido sempre, insaziabile ero sempre. eppure
augello ove rimira / custodito il suo cibo avido vola, / or di quel poca
contrasti: / chi fra strepiti avvezzo avido brama / del fiero marte esaminar gli errori
. broggia, 24: metter freno all'avido interesse di tanti tesorieri ed esattori,
dona. pea, 7-433: il fantolino avido spalancava la bocca, come un rapace
abon- danza la lode di cui era avido? viani, 14-38: la festa
la mente serena, col cuore esultante, avido di spargere intorno a me, da
impenetrabil sia; / altronde aperto sì ch'avido beva / di fiati occidentali almo elisire
4. figur. letter. avido, cupido, bramoso, che esprime
te 'n volasti all'arca / cui l'avido dragon combatte in vano. mazzini,
: tuttavia, perché io non sono tanto avido di litigi che voglia più tosto cercar
. del bene, 62: quando avido uomo industre / l'inteste merci sue
lei tenea lo sguardo fiso, / avido di litigio e di contesa, / vedendo
astuto, subdolo, guardingo; avido, rapace; selvaggio, crudele.
4. famelico, ingordo, avido, bramoso. - anche al figur
maganza e fece crescere le speranze. avido di combattere, più sprezator del nimico
filologo stende la mano / ma tu non avido di mutar loco / a l'aure
dispera. fiacchi, 138: col dente avido e fiero / prima il trafigge.
. battista, vi-4-84: mentre d'avido lutto i fini eccede / tormentosa agonia
, e si chiudea sull'alba / avido ed aspro, senza più profumo. d'
broggia, 24: metter freno all'avido interesse di tanti tesorieri ed esattori;
/ che vi s'immerge e 'l sangue avido beve; / e la veste,
, negli affari, molto abile e avido. c. gozzi, 4-67:
, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. giusti, 2-198: così per
e la forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. manzoni, pr. sp
entro quella forma imperitura foggiata dall'uomo avido di pietà e di terrore.
: ben dentro 'l frutto caccia / l'avido dente e 'l frange. pascoli,
. 2. figur. letter. avido di cibi vegetali. fiacchi, xxii-643
comisso, 1-51: un ragazzo rossigno, avido, frullava i favi. 6
a la povera sposa -ant. chi è avido di frutta. de le fructe de
, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. pascoli, 42: due fuchi
. palazzeschi, i-186: la fissava avido,... e ogni tanto
, 310: sopra i fuggenti, con avido brando, / quai cani disciolti,
, che mi sembra sfondato e ancora avido, pulsante di sangue che fugge e
l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere e di
lento e poco. tasso, 10-2: avido pur di sangue anco fuor tiene /
il frutto della felicità -io lo strinsi avido, furioso, quel frutto. carducci
, fusiforme slanciato e potente, avido di corsa. = voce dotta
rantolo lezioso. -scherz. amante, avido. straparola, i-249: sì come
figura del vecchio gretto e meschino, avido e credulone, sempre ingannato dai figli
figur.: essere molto ingordo e avido. berni, 26: costui ha
per qualcosa; bramoso, desideroso, avido (in partic. di denaro,
) l'orso del miele: esserne molto avido o appassionatissimo. sabba da castiglione
una notazione spreg.: avaro, avido, o anche formalista, amante della pura
golióso, agg. ant. bramoso, avido. anonimo, i-536: oi figlia
4. figur. desideroso, bramoso, avido; impaziente. iacopone, 50-58:
, agg. ant. e letter. avido, ingordo. -anche sostant.
grandàvido, agg. letter. molto avido, ingordo, egoista. redi
[e] con valore avverbiale e avido (v.). gr andavo
figur. potere, dominio (crudele, avido). -avere qualcuno nelle granfie:
st., 1-112: di ber sempre avido, / con vene grosse nere e
mezz'uomo, e d'uman sangue / avido sì che 'l suol n'avea mai
, 65: grossolano, ignorante, avido di godimenti materiali, gozzovigliava coi peggiori
, nel passato, fui il più avido di questi guadagnato ». 3
suono / delle tue trombe corsi / avido. foscolo, 1-53: non io l'
310: sopra i fuggenti, con avido brando, / quai cani disciolti, correndo
letter. goloso. -al figur.: avido, desideroso, bramoso.
gusti da grandi, onde egli era avido, toccherebbero a lui, se avesse
cura, anzi noi chiede, / ed avido di sangue ognor s'impingua, /
adesivo. 4. figur. avido, insaziabile. imperiali, 4-358:
/ del popolo la voce accompagnava / quando avido di feste e di vendette / irrompeva
pur, ma il volto immolla / avido; e largamente si satolla. bresciani,
le poppe immonde. tasso, 10-2: avido pur di sangue [il lupo]
fantoni, i-117: altri temuto ed avido / schiavo vaneggi per ricchezze in corte
d'amor l'incenda, / che lei avido segua, e in alto voli.
, con la voce roca, col viso avido di pietà religiosa e inappetente della scienza
irosa, par mi sorprenda inappagato e avido. sbarbaro, 1-274: inappagato eppur colmo
inavidito, agg. letter. diventato avido, reso avido. marino
. letter. diventato avido, reso avido. marino, 7-216: o
suggetto. = deriv. da avido (v.) col pref.
/ gente; e com'e's'incama avido e trova / l'austriache vite,
piccolomini, 1-2: sono stato sempre avido di sapere, e per consequenza sono
facesse troppa violenza all'angustia dell'intelletto avido di comprendere l'incomprensibile. -letter.
sapere o avere sempre di più); avido, insaziabile. esposizione di salmi [
: sorseggiava il caffè con quel moto avido e attento delle labbra protese con cui
ardì percorrere con uno sguardo indagatore, avido, le segrete forme della bella adagiata sull'
balcone al buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. d'
spettacolo / del rogo, allegro ed avido. idem, iii-2-312: tale,
. del bene, 62: quando avido uomo e industre / l'inteste merci
balcone al buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto, /
d'una nerezza infernale. — avido, vorace. palazzeschi, 5-333:
l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere e di
a cagion di non parere / troppo avido d'encomi e troppo ghiotto. carducci
, indebitato. tecchi, 15-35: avido di danaro, infognato in quel brutto
di vantaggio. — ingordo, avido. chiabrera, 1-iii-296: ogni mortale
ghiotto. -al figur.: diventare avido, bramoso, voglioso; invaghirsi.
la forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. alfieri, i-15: mi posi
scimmie. -ingoiatore di libri: lettore avido. tommaseo [s. v.
.]: ingoiatore di libri (leggitore avido, più che attento lettore)
. tr. rendere goloso, ghiotto, avido; rendere desideroso di qualcosa; suscitare
. diventato o reso goloso, ghiotto, avido, desideroso o voglioso di qualcosa.
ingórdo). ant. diventare ingordo, avido, insaziabile. - anche al figur
. (superi, ingordissimo). avido di cibi o di bevande; che non
astratti. alessandro guarini, lxv-140: avido sonno, ingordo, / che ne'
ha l'ingorde voragini profonde, / avido pur di sangue anco fuor tiene / la
2. per estens. desideroso, avido, bramoso. -anche per metonimia.
154: egli è un ingordo ed avido banchiere, / che più di quel che
favilla della gioia passata. -curioso, avido di sensazioni. tassoni, 9-58:
4-7: l'ingordo nostro desiderio è tanto avido d'avere ciò che egli desidera e
. -montare d'ingordo: diventare avido. a. pucci, cent.
mi circondi, / e il petto avido inondi! mascheroni, 8-363: alto piacer
grave e la continua soma / de l'avido desio giacesse oppresso. forteguerri, 12-55
non si può satollare; insaziabile, avido. tesauro, 4-469: niuno
del paro e di ricchezze / insatollabilménte avido atride, / che dì tu mai?
noi vediamo l'uomo goloso essere più avido e più insanabile incomparabilmente di tutti gli
/ men la bocca che gli occhi avido intende. bruni, 150: da l'
vantaggio personale. -in partic.: avido di guadagno, attaccato al denaro in
, / me pure il giovin piede avido porre. foscolo, sep., 283
mazzini, 38-14: lo straniero che, avido d'interrogare 11 nostro avvenire, passeggia
trapunto. del bene, 62: avido uomo e industre / l'inteste merci
mal cotto. castiglione, iii-85: avido di sapere ciò che detto si era
suoi. -letter. desideroso, avido. -anche di animali. foscolo,
. arici, i-63: il tordo avido assedia, / lo stomel rapacissimo, ed
conto oggi: capo irriso della popolazione, avido di danaro e però dai suoi amministrati
dell'empie fauci irritator, dardeggia / l'avido sguardo. monti 11-847: sovra il
popolo la voce accompagnava, / quando avido di feste e di vendette / irrompeva.
, 10-2: [il lupo] avido pur di sangue anco fuor tiene / la
celasi nel più remoto / angolo ed avido, con ciglio immoto, / guata
795: amor sen ride ed avido / del lacerato velo, / punge
è brutale, feroce, plebeo, avido dell'oro. 2. tr
3. agg. scherz. avido, rapace. carducci, ii-3-37:
la forchetta enorme / le cadenti lasagne avido ingoia. carducci, iii-26-329: la festa
e f. invar. spreg. avido di cibo, ingordo. p
, appetitoso (un cibo); avido, goloso, ghiotto (una persona)
. -chi). dial. ant. avido, ghiotto; ardentemente desideroso.
= deriv. dal sicil. liccu * avido '. liceale, agg.
in sapone e liscivio, sono ingoiati dall'avido lupo, che è la malnata passione
lucricùpido, agg. letter. avido di guadagno. genovesi, 2-16
lucrum 4 lucro ', e cupìdus 4 avido '. lucrino, agg. che
aver fame. -anche: essere particolarmente avido, ingordo. a. cattaneo,
orsina. 3. figur. avido, insaziabile; perfido, malvagio,
-occhio lupino: lucido, arrossato, avido. fra gidio, 1-310: or
e simili. fidar cosa a chi sia avido della medesima. -di lupo,
. 2. per estens. avido, bramoso. boiardo, 3-135:
respiro lussuria senza amore; / son avido di gioia e infelice. bartolini, 17-222
uomo, e d'uman sangue / avido sì che 'l suol n'avea mai
quelle / le zuppettine / di cui è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il
. malladróne, sm. predatore avido e insa ziabile.
accompagnata da pre donativi; avido di regali; persona insaziabil
non si teneva in quelle parti per sì avido mangiatore di uomini. -mangiatore
6. mangiatore di libri: lettore avido e appassionato. papini, v-854:
capire. '-per estens. avido, bramoso. moretti, ii-656:
, 119: nel mangiare non sia così avido del brodo che li caschi nel petto
l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere e di
commettere un'imprudenza. -esoso, avido. graf, 5-1064: [rimani
, 13-51: già molti ne provò l'avido seno, / tanta de'pretensor varia
un re di francia e matrizava nell'avido desiderio di comandare. giuglaris, 3-44
almeno, e poi mattaccina lo fa rivoltar avido gli occhi al cielo, godendo colà
furo i lumi [del teatro], avido pure / d'investigar tanti prodigi e
stendo, / e qual più mi diletta avido io prendo:!...!
di menzinoso e poi è stato più avido di tutti in mangiare, dacio,
3. spirito grettamente interessato, insaziabilmente avido; utilitarismo. soffici, v-2-63:
il cielo ardeva. ungaretti, ii-51: avido lutto ronzante nei vivi, / monotono
marito, / avea per lo tabacco sì avido prurito, / che quasi tutto il
lasciarsi allettare dalle ricchezze, essere particolarmente avido di denaro. a. degli agli
mignatèllo, sm. scherz. individuo avido e insaziabile.
storie. -non esoso, non avido di lucro. ghislanzoni, 8-47:
le rose senza pungersi.. avido. agna, 2-61: codarossa
qual tremante e pavidetta agnella, d'avido lupo allora presa, che, stando giù
l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere e di
lattante). imperiali, 4-281: avido munge [il puledro] / le pendenti
musenerino), agg. ant. avido di cibo, vorace; ingordo. -anche
510: la vita, / come un avido sguardo, è tutta piena / di
buona prosperità che l'aere se fece avido, nebuloso e carico de tuoni, saette
il nostro popolo come neurastenicamente imperialista e avido delle cose altrui è semplice ignoranza della
capei disciolti. monti, x-3-33: avido sulla ninfa egli spignea / l'umido
, fanfaluche; che è curioso, avido di notizie, di pettegolezzi; chiacchierone,
solido stelo..., è avido d'acqua, d'aria, di luce
vita spirituale, in un mondo ritenuto avido e materialista, attraverso la diffusione della
ma che farebb'egli, altiero ed avido d'imprese che gli fruttino gloria e potenza
, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. cavour, iii-88: se il
elevare, innalzare ai massimi onori', essere avido di stampa: ritenere degno di pubblicazione
l'erbe, / quasi a nobil vittoria avido aspiri, / sbuffa, zappa,
santuario / di gioie ghiotte e strane, avido incalza, / meritamente, il tempo
a qualcuno una cosa di cui sia avido. b. giambullari, ii-252:
(che è da avìdus: v. avido), deriv. da ausus (v
i propri interessi in modo disonesto e avido, approfittando delle disgrazie altrui (e
ostro le mura. tasso, 11-75: avido di battaglia il pio goffredo / già
. 2. figur. cultore avido del sapere. boccalmi, i-5:
entra lo sposo, e il guardo avido bea / nelle care sembianze e fa palese
5-134: a sera il rozzo ed avido bifolco / a trar verrà l'intermi-
te! 2. ant. avido profittatore. cavalca, vii-13 [var
con fa melica alacrità e avido piacere divorando grandi quantità di cibarie
. 2. figur. lettore avido e appassionato. panciatichi, 15:
soffici, v-1-161: il carattere passionale e avido di assoluto del rimbaud. saba,
, signor segretario. graf, 5-88: avido di pastura / sotto la nube il
. / tra gli aviti splendor l'avido ciglio. -trattenere spiritualmente.
stato non pecunioso. 2. avido di denaro, di ricchezze. g
: usuraio, strozzino, speculatore avido. cattaneo, vi-3-252: avidamente
foderato di pelle d'asino: essere avido, gretto, insensibile. pratesi,
lunga e folta. imperiali, 4-281: avido munge / le pendenti mammelle. manzoni
pende l'orecchio mio, / e l'avido desio / paventa il tuo finir.
goldoni, ix-965: già l'inimico, avido di conquiste, / le mura penetrò
volgare senso comune che è dogmatico, avido di certezze perentorie ed ha la logica
, ii-ii: voi certo, m. avido, meritate non solo di essere accettato
oltre un metro. questo pesce è avido e vorace e morde facilmente all'amo;
volante'di cui il bonito è molto avido. gozzano, i-379: qualche zattera
valore aggett.): aggressivo, avido, feroce (un'espressione, un atteggiamento
creduto, al ventre ondoso / de l'avido nettun gittò, piangente, / de
che si dimostra particolar mente avido e prepotente. b. corsini
ecc.).. figur. avido e privo di scrupoli. iusti
pìrchio, agg. region. avido, avaro. -anche sostant.
come se avesse serbato in sé, avido, un po'di luce. jahier,
tirchio, spilorcio. - anche: avido, esoso. n. franco,
, temerario, stravagante, libertino, avido, giocatore, e i più seguaci del
483: -mi par che costui sia molto avido / di guadagnare assai. -son del
alle orecchie: essere eccessivamente curioso, avido di pettegolezzi. guazzo, 1-42:
fondo, invian lo sguardo intanto / avido di scoperta. graf, 5-103: in
ci dice di più, ch'era tant'avido di sentir le sue lezioni di poetica
gonfiata. / chino alla porta, dell'avido poppare / si gode l'uomo incolpevole
di 'poppare'. 2. figur. avido, ingordo.
padrone. -uomo ingordo o avido. burchiello, lxxxviii-ii-452: el vin
, lxxxvtii- i-212: quando [l'avido] muor che s'ordina l'essequie,
, 14-121: prega per guiterriez, avido di successo e di potere. silone,
gallo, i-2-227: il falcone è talmente avido nell'amaz- zar gli uccelli che subito
310: sopra i fuggenti, con avido brando, /... / da
da te cade. 3. avido di guadagno più o meno lecito; bramoso
novantanove. 3. agg. avido, fiscale, vessatorio. garibaldi,
montale, 14-121: prega per gutierrez, avido di successo e di potere, /
e cari / e i soavi diletti avido prende / al massimo piacer preliminari. cesarotti
dintorno / le penne il brano augello avido roti; / prema la fera, e
nènte). letter. avido, rapace. -anche con metonimia.
-per simil. particolarmente abile o avido nel- l'afferrare le cose.
poter trattar con lui per riconoscerlo troppo avido. martello, 1-26: trovate un
, ii-159: sopra tutto era così avido ai regnare che a prezzo di qualunque
papini, 27-127: ero nato di animo avido e infocato, desideroso di primeggiare e
e scorge, ovunque il guardo avido gira, / ordigni matematici e figure.
giudaico populo... oggi era avido di combattere per venire in terra di
monte). ungaretti, ii-51: avido lutto ronzante nei vivi, / monotono
lo balcone al buio protendea / l'orecchio avido e l'occhio indarno aperto. mazzini
arboscel che d'una rupe orrenda / avido si protenda / a ber la luce
, / avea per ìo tabacco sì avido prurito / che quasi tutto il giorno faceva
tiranni stranieri o a stolta impresa / seguon avido sir che a sconosciute / genti appresta
/... pulsa e lecca avido pioggia e sole. calvino, 3-84:
/ dove lo caccia il pungolo dell'avido bifolco. c. gozzi, 1-496:
all'interesse economico e all'utile; avido, bramoso di arricchire. - anche
. locuz. -a rabbuffo: in modo avido e disordinato. s. giovanni crisostomo
. marini, iii-261: io pure, avido di aver posa da sì lunga fatica
eterno dì raccorciar tore / vorria l'avido amante. stampa periodica milanese, i-234:
: respiro lussuria senza amore; / son avido di gioia e infelice, / come
3. che concerne l'accumulo avido e smodato di ricchezze. b
morali, malvagio, crudele; eccessivamente avido di denaro, di potere o di
è tornato sopra il soldato sbandato, avido del saccheggiare,... non solamente
154: egli è un ingordo ed avido banchiero, / che più di quel che
fascismo, bassamente opportunistico in italia e avido di transazioni provinciali, fini necessariamente col
una convulsione la scuotesse tutta in quel suo avido inseguire il concetto per le mille sinuosità
battuta da'buoni, quella di gallonio avido del guadagno e dello spendere profusamente piuttosto
menzikoff, pessimo soggetto, ambizioso ea avido di ricchezze e di dominio. alfieri
la ribalderia sessuale. -comportamento avido e sleale di una prostituta. l
/ tutta la ricca speme / dell'avido nocchier. -che intende essere generoso
i suoi ceti, ciò che hanno d'avido e di pratico diventa così matto,
mi sento rigorgogliare in capo: sono avido di nuovi orizzonti, ma i libri mi
in una festa,... avido di spargere intorno a me...
tastò con un succhio aspro, con un avido rigurgito. 2. ritorno in
/ entra lo sposo e il guardo avido bea / nelle care sembianze e fa palese
rinfrancarsi, nei patimenti del desiderio, avido senza meta di godersi la vedova del
faccia ai figliuoli rimproveri questo governo, avido e prodigo, ambizioso e servile,
dove spande il misen gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta, / e
spande il misen gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta, / e la
labbra del fantolino... il fantolino avido... apriva la bocca e
specchio, risplender quegli arcani che sazieranno l'avido desio ed appagheranno il cuore inquieto dell'
a malgrado di tutto ciò, l'irrequieto avido inglese tentò ultimamente di prender parte a
volge per tonde del curvato lido / l'avido cigno. -interrompere, bloccare
compagnia della lesina, ii-8: missier avido fratello, desidero già molto tempo di
, ii-1-513: sopra i fuggenti, con avido brando, / quai cani disciolti,
ascoltava, con gli occhi accesi, avido di sapere, invaso da una curiosità
casti, i-1-400: così gatto talor avido, ingordo, / che suol la ronda
i-473: considera con quant'ansia l'avido rondinino, dentro il suo nido, apre
. 2. sm. commerciante avido e volto esclusiva- mente a conseguire il
dintorno / le penne il bruno augello avido roti; / prema la fera, e
a mffa e raffa: in modo avido e affannoso, gareggiando o lottando con
vendemmia: / l'aspro saracco, l'avido succhiello, / e tenaglie che azzeccano
dolere. 2. agg. avido, ribaldo. pratesi, 5-346:
saccenteria. oriani, x-21-54: era avido, presuntuoso, tutto dedito alle appariscenze
. -avere tristo sacco: essere avido di beni materiali. f. alberti
natura, / me pure il giovin piede avido porre. cattaneo, i-1-243: dante
a qualcuno cosa di cui sia particolarmente avido. bonichi, 61: a ghjiotto
spolverini, xxx-i-ioi: sorge, e l'avido piè stendendo pasce / il butomo pomposo
filetto? piovene, 14-174: mangiava avido, come sordo, specie le carni al
. che ama uccidere, spargere sangue; avido del sangue umano (una persona o
;... è sanguinolente e avido di carne. = voce dotta
sangue. - al figur.: avido, sfruttatore. vallisneri, ii-31:
ascoltava, con gli occhi accesi, avido di sapere, invaso da una curiosità terribile
« battaglia? » disse il sergente, avido di sapere, palpitando.
(un rapporto amoroso); molto avido e sensuale (un bacio).
: / l'aspro saracco, l'avido succhiello. viani, 10-255: lontano s'
7: io so ben che machmut, avido di comprarmi, / saziar non si
: in un cantuccio del suo cuore più avido e ribelle scalpitavano... infiniti
fin che scarco / meglio a l'avido mar s'involi il legno, / saziar
ant. avaro, spilorcio, gretto; avido. - anche sostanti patecchio,
sinisgalli, 6-173: valéry, così avido di stabilire i legamitra il corpo e l'
ghislanzoni, 18-49: il giovane, avido d'istruirsi, ascoltava ridendo, lanciando
gr., iii- 167: avido sir... a sconosciute / genti
ii del carretto, uomo spietato ed avido: e appena due mesi dopo,
agg. invar. molto avaro e avido, spilorcio. - anche sostant.
secceóso, agg. dial. ant. avido. anonimo genovese, 1-1-213:
giorno ardì percorrere con uno sguardo indagatore, avido, le segrete forme della bella adagiata
. de bonis, 17: co'avido seccùscio, non s'arosta / el mal
.. trapassando ancora con l'occhio avido la porta e la sala semioscura. lucini
/ che vi s'immerge e 'l sangue avido beve. marino, 1-2-30: il
festoso e rubicondo il volto / ciba l'avido gusto. scienza morsi,..
, / me pure il giovin piede avido porre. foscolo, vi-406: 1 giuramenti
chiaro. 5. ant. avido, ingordo. garzoni, 7-441:
disordine nello sbarcare, perché ognuno, avido di terra, acqua, frutti, si
18- 49: il giovane, avido d'istruirsi, ascoltava ridendo, lanciando
vermiglio »; / e intanto l'alzaed avido tracanna / la dolce tionea liquida manna.
154: egli è un ingordo ed avido banchiero / che più di quel che
convulsione la scuotesse tutta in quel suo avido inseguire il concetto per le mille sinuosità
4. figur. bramoso di ricchezze; avido, cupido (una persona, il
croce, iii-23-309: spia con occhio avido il seno della sua donna e pensa che
per solito a quelretàfli altri uomini, ero avido di fare e tumultuoso nei desideri.
sovra l'asin silen, di ber sempre avido, / con vene grosse nere e
: per « trivium », pur essendo avido di sorbire il tuo saggio, pregherei
9. avaro, gretto, spilorcio; avido, rapace, eccessivamente legato al denaro
al pio lamento. guarini, lxv-140: avido sonno, ingordo, / che ne
rosso, 1-413-8: s'el [l'avido] vien represo, tosto toma al
nerone, spaventato e d'uccider la madre avido, non le dava sosta, se
quello spirito così frale e ailicato ed avido d'ogni alta e nobile idea, la
sparviera. -acuto, penetrante e avido (lo sguardo). gioberti,
della letteratura; qualche povero collega, avido di lettori, di quattrini e di fama
una intera biblioteca specializzata, e stranamente avido, oltre a ciò, di ritrovarmi
provò che cosa fosse amore, e, avido di me, turchi, ammalati
affonda / tutta la ricca speme / dell'avido nocchier. foscolo, i-12: sento
.. ben chiamato uomo spettacoloso, avido di rumore. 5. che provoca
van desio, che i suoi passi avido spinse / dietro un fango animato,
, rimaseno non sazi. -lettore avido e superficiale. g. gozzi,
carducci, iii-1-285: quai ne l'avido sen muova pensieri / lo indomabile un
-stillare la nebbia: essere particolarmente avido di guadagno. pananti, i-216
diceva: 7. ant. avido di denaro, esoso. « è
micragnoso, taccagno. - anche: avido (anche di sogg. collettivi).
non piange il bosco, anzi accoglie / avido il vento e più forte / l'
« battaglia? » disse il sergente, avido di sapere, palpitando, stretto alla
argento..., attaccata dall'avido ferro dei strozzatori, s'è quasi universalmente
padre. -con uso aggett. avido di guadagno. albertazzi, 281:
1-i-122: d'un boccon sublime va inoltre avido il palato in sardegna, che chiamano
tanto malvagio, tanto crudele e tanto avido di succhiare il sangue alle misere mosche.
. 3. figur. sfruttatore avido e insaziabile, che specula sui bisogni
.. / l'aspro saracco, l'avido succhiello, / e tenaglie che azzeccano
anelante piva, / or aspro come l'avido succhiello. -bucato col succhiello:
intenso trasporto e curiosità; ascoltare con avido interesse. bracciolini, 3-37: con
dibattendo l'ali. caraccio, 21-85: avido lupo giunge, in alto vanno [
. 5. figur. atteggiamento avido e vessatorio (e, anche,
erano tenerissimi. -desideroso, avido. mazzini, 38-269: sorse.
le lascivie interne, / mentre l'avido sguardo in lor trastulla. papini, i-1113
quella compiaciuta meraviglia, quel senso di avido stupore... or non mi toccano
, / di subita mirabile percossa / l'avido pescator stendi sul lido.
s'era riempita e svuotata del rombo avido e traforante dei reattori di uno stormo militare
/ che vi s'immerge e 'l sangue avido beve; / e la veste,
io pria trattenni e poscia incontra lui / avido mossi il piè. parini, 267
perpetuo desìo della terra / incognita l'avido cuore 7 gli affaticava, desìo /
indebitamente dei beni altrui, ladro; avido di ricchezze. -anche in una sineddoche.
. - al figur.: rapace, avido. papini, v-340: gli argentieri
gatta, / ghiotto del lardo, ed avido d'untume, / lascia star questo
pres. di ustolare), agg. avido, bramoso. carducci, ii-20-77:
, lasciavan nella memoria l'angoscia dell'avido e feroce e lamentoso uggiolio e ustolio del
... temevano un capo di congiura avido di usurparsi la suprema possanza.
casti, i-1-400: così gatto talor avido, ingordo, / che suol la ronda
.: goloso di un cibo, avido; voglioso di sesso. guittone,
, iii-2-215: ad ogni tazza ch'avido tracanna / sente nascere in sé nuovo coraggio
artisti, non gli permetteva di mostrarsi sordidamente avido e taccagno, come si mostrano gli
angne, o ver di violento e avido leone. 3. figur.
». 3. cupido, avido di possedere o di procurarsi qualcosa.
10-77: dicevano che fosse vorace, e avido di cibo e di vino; e
vorace. 5. figur. avido, bramoso di ricchezze, di guadagno,
7 ha l'ingorde voragini profonde, / avido pur di sangue anco fuor tiene /
2. per simil. morso avido di una persona. = deriv.
be, / quasi a nobil vittoria avido aspiri, / sbuffa, zappa, nitrisce
zonzolone; il cittadino egidio è, avido del miracolo, esempio da imitare.
quelle / le zuppettine / di cui è avido il prossimo / e addirittura ghiotto il
ciucciasangue, agg. invar. spreg. avido, esoso. l.
soli posti. martello, 324: avido di provarmi che il miglior gusto, sì
r pappalardo (papalardo), sm. avido, profittatore. fiore [dante]
, sm. invar. individuo estremamente avido. b. palombelli [«
. che amministra un paese in modo avido e vessatorio. guicciardini, ix-194: