àvido, agg. (superi, avidissimo). bramoso, pieno di cupidigia
. maffei. 3: tanto con essere avidissimo d'imparare, alla scienza nondimeno antiponeva
il metallo della calce. per essere avidissimo dell'ossigeno, se non sia in ambiente
altri giornaletti del genere, di cui era avidissimo. enigmòfìlo (enimmòfilo),
in partic.: un animale); avidissimo di cibo; vorace.
e ingegno di stato e di signoreggiare avidissimo e di ciò impazientissimo, che vedea
fr. colonna, 2-8: avidissimo d'inglutire la vana saliva che in
e il senso. 2. avidissimo di ricchezze, di beni materiali;
6: con tutto che l'autore fosse avidissimo di quella quiete che da gli spiriti
malsàzio, agg. letter. insaziabile, avidissimo. papini, 27-193: qual
: egli osservava di lunga mano con avidissimo occhio quella città opulente. [sostituito
ne sia, non che da un avidissimo monopola, umilmente la supplico a farmi
di fronte alla realtà del con avidissimo appetito alcuna vivanda di quelle che gidì regna
sale marino o il sale comune è avidissimo degli umori che nuotano nell'aria. tommaseo
151: egli osservava di lunga mano con avidissimo occhio quella città opulente. zanon,
liberale, carlo; fermo, astuto, avidissimo, federigo. -accomodante, conciliante (
materia. p. verri, 1-iii-70: avidissimo di smunfere denaro dai sudditi, [
sugli alberi inseguendo la preda, è avidissimo del sangue delle sue vittime. preso
a'golosi, i quali, bramando con avidissimo appetito alcuna vivanda di quelle che ristuccano
morte e scortecate. mapelle, essere avidissimo. chiavelli, 1-iii-1047: vitelle scorticate e
di papagallo, perché quello animale n'è avidissimo. -al plur.:
mani, egli correrà sempre a porre avidissimo le labbra in ben altre fonti.
e ingengo, di stato e di signoreggiare avidissimo,... di farsi della
. brusoni, 4-i-102: haly bey, avidissimo di spargere il sangue cristiano. goldoni
xenon) a combinarsi fugacemente con l'avidissimo, vivacissimo fluoro, e l'impresa è
biondastra, ™ si vedeva che era avidissimo di schiarimenti. -zazzerino.