che tu già sopra i figliuoli della terra avesti,... che tu sia
dolente dell'altrui benninanza; / o s'avesti allegranza / dell'altrui turbamento.
lo schifo dal furto. tu non avesti mai tanto cuore. = comp.
altrui beni- nanza; / o s'avesti allegranza / dell'altrui turbamento. idem
g. morelli, 501: tu l'avesti maschio per farti bene crepare il cuore
. tasso, 1-51: or non avesti / tu, grecia, quelle guerre
per ira del male marito / m'avesti e non per amore; / ma da
., 7-7 (190): che avesti, anichino? duolti così, ch'
sopra i capitoni, / da noi li avesti i necci e le ballotte. di
che, se 'l marito che avesti t'avessi gastigata di quello che ora t'
doni, i-39: oh glorioso principe che avesti sì alto cuore!...
fatto hai; ché, poi sodotti ci avesti a cercar teco della pietra preziosa,
8-55: assai m'amasti, e avesti ben onde; / ché s'io fossi
, i-39: oh glorioso principe che avesti sì alto cuore!... oh
142-1: il bel valletto di cu'biasmo avesti / giadisse, sì è colui che
pietre nere, e quando tu ci avesti messo in galea senza biscotto, e tu
sparisce subito, come si mangiato non l'avesti. forteguerri, 8-37: ed i
giubbon, messevi dentro / le braccia, avesti a dire: or dov'è 'l
qualche nota nella carta di musica che avesti la compiacenza prestarmi. -carta di sicurezza
disse rinaldo) ma tu qual chiamata / avesti per passar da saracino / alla greggia
i bimbi savi, / da noi li avesti cioccatelle e ciocchi. pea, 1-66
. / -non vile tuo commiliton m'avesti / spesso; e pur or tu il
, 1-37: perché molto, luigi, avesti a male / che ti chiamai parassito
, / sì ch'a la giostra avesti il mellone, / come coniglio fuor di
metastasi ^, 1-6-201: ma d'antigono avesti / contezza ancor? - no;
chiaro davanzali, ii-333: da san giovanni avesti sua figura, / i bei costumi
]: voi vi lamentate di cordovani avesti da noi a lotta, non ci era
sopra i capitoni, / da noi li avesti i necci e le ballotte.
umanità. cavalca, 10-285: non avesti in orrore... 'l discepolo che
la culla pur, come la tomba, avesti / dunque spirto divin, sovra que'
non mi amavi! tu, allora, avesti cuore d'uccidere l'amor tuo,
g. morelli, 501: tu l'avesti maschio, per farti bene crepare il
davanzali, ii-333: da san giovanni avesti sua figura, / e be'costumi
e dibellando gli indi, fusti colui che avesti prima il trionfo. anguillara, 9-76
sì, ho capito. i denari che avesti lunedì, te li sei giuocati.
specialmente nella passione sua, sì come avesti di sopra, ne'modi della contemplazione del
, se alcuna / di me dolcezza avesti... oh! non forzarmi /
ahi lasso!, / ahi! tanto avesti il secol nostro in ira? d'
, orrido panna, / ch'avesti il nome dal tuo vago e bello,
, e mai ni uno beneficio o piacere avesti da lui. pulci, 19-52:
, del resto del danaio; come avesti in commissione, così ti rispondiamo, che
edilità, / e quant'altri abbi, avesti o avrai disdori. foscolo, 1-134
per ira de mal marito / m'avesti, e non per amore; / ma
che a tale / disonestà giungesti, avesti preso / un ch'ai tuo sangue
/ non chiedermi vendetta: / l'avesti già da me. alfieri, 1 -777
signor, nel giorno, in cui morendo avesti / trofèo di gloria, e dal
reliquia, se a li vostri mariti avesti commesso fallanza. -fallacia, falsità
tant'anni e lustri, / laddove avesti pria salde radici, / spieghi altera
li femori tuoi alle femine; e avesti potestade di temine sopra lo corpo tuo
fe''l collo, / e te n'avesti a ire a fiaccacollo / datogli di
anima tua in salute, però che avesti in me fiducia, dice iddio. panigarola
chiara fonte / un natal tenebroso / avesti intra gli orror d'ispido monte,
altra volta parvero, quando con pallade avesti ardire di lavorare a prova. caro,
bonafè, xxxvii-138: se mai de fare avesti voglia / muri da far perfeta foglia
e finte quel ghiottone qual al presente avesti visto. io voglio che ogni omo
pazzo da bastone, / che sempre avesti 'l capo a frasche e fole.
intonso, orrido panna, / ch'avesti il nome dal tuo vago e bello,
/ nel giaccio del pecoraio / non avesti per certo la grassa / pasciona.
pazzo da bastone, / che sempre avesti 'l capo a frasche e fole, /
ii-119: o se veduto allor tu avesti, aminta, / di pastor paesani e
, 8-57: assai m'amasti, e avesti ben onde; / ché, s'
. landò, 45: sarebbe meglio che avesti ancora a nascere; va'via,
colli ond'hai ghirlanda / niun lodatore avesti. giusti, 2-202: un zibaldone /
che tu hai oggi, non l'avesti già due anni o tre: tutta è
da siena, 299: o donna, avesti buon mercato de'panni, avesti buon
, avesti buon mercato de'panni, avesti buon mercato? buon mercato ne farai
, 499: e ne'ventuno anno tu avesti a gom- battere colle prestanze o nel
giulio dittatore,... pur avesti anima grande e generosa. d'annunzio,
. parini, ii-541: tu vendetta avesti, / vergine cuccia delle grazie alunna
non avrai / la grazia che già avesti con mambrino: /... /
guasta la purissima religione, che t'avesti da'tuoi antenati, colle perverse dottrine
ch'è più anni, già n'avesti impaccio / de dare al balio suo
di pietade ardendo, a scherno / avesti il mondo allora cieco e 'nfausto. g
, 1-79: tu, che tante glorie avesti inante, / concorri a così vile
, intonso, orrido panna, ch'avesti il nome dal tuo vago e bello,
il signore, che se ista- mane avesti favellato, che il popolo sarebbe restato di
trattato delle virtù, 82: tu non avesti in abominio
tutti. alberti, ii-329: tu avesti donna contumace, lieve, elata,
imagine tua, se mille volte / n'avesti quel ch'i'sol una vorrei!
di quanto mai qua giù più caro avesti, / la pietà almen cortese mi ti
d'annunzio, iii-1-1045: -non avesti mai / sospetto? -ma di che?
, iii-2-410: pria di quel giorno non avesti a vile / il reo capo servile
ber ni, 268: o perché non avesti le forze conformi a l'animo,
bella, o tu che nel ciglio avesti in sorte / con saette di sguardi occhi
la gittasti? né in essa usare avesti ordine né misura? gittastila in bocca
palagio e disse al fratello: sempre avesti del matto. poliziano, 4-14:
, / sì ch'a la giostra avesti il mellone / come coniglio fuor di conigliere
. arici, i-60: niun lodatore avesti; e sì ti punge / anco il
non t'ebbi giamai, né tu m'avesti. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-7:
siena, 299: o donna, avesti buon mercato de'panni, avesti buon mercato
donna, avesti buon mercato de'panni, avesti buon mercato? f. d'ambra
lieti mesi / pietoso prigio- nier m'avesti in guarda / e mi servisti in bei
. f. frugoni, vi-544: non avesti mai grano di giudizio o un miccino
vergogna! oh misfatto! or non avesti / tu, grecia, quelle guerre a
sventurata ancella. grafi 5-1156: come avesti / di me contezza? morto sono al
uomini. graf, 5-1156: come avesti / di me contezza? morto sono
; / quella mi disse: « avesti caporiccio? ». passavanti, 210:
. francesco da barberino, iii-20: avesti lo passato anno gran fructi: /
i capitoni, / da noi li avesti i necci e le ballotte! viani,
aquilon. tommaseo, i-256: lungo avesti l'inverno, freddo e nemboso.
: tu hai amato la giustizia e avesti in odio la niquità: per la qual
. ariosto, 29-26: alma, ch'avesti più la fede cara, / e
frugoni, i-8-273: qual gloria non avesti / dal tuo padre immortai! / non
non imparasti e sempre l'essere mercatante avesti in odio. bianco da siena, 96
, 8-55: assai m'amasti e avesti ben onde. buti, 3-261:
assai m'amasti,... et avesti bene onde ': cioè e avesti
et avesti bene onde ': cioè e avesti ben cagione d'amarmi. boccaccio,
dero, / poi che 'n bailìa avesti lo mio core. dante, xxxv-4
crudero, / poi che 'n bailia avesti lo mio core. niccolò del rosso,
della verginità fosti nemica, / che avesti di privarten sì gran fretta / e
niccolò cieco, lxxxviii-n-171: gran parte avesti già del mondo adosso, / e
, / sì ch'a la giostra avesti il mellone / come coniglio fuor di conigliere
, 3-2-57: se in mille parte l'avesti a dividere, / e più minuto
1-37: perché molto, luigi, avesti a male / che ti chiamai parassito
ti tange, / ché ancor tu padre avesti e padre sei, / del mio
. francesco da barberino, iii-20: avesti lo passato anno gran fructi; /
d'ogni tuo bene che per el passato avesti. caro, 12-ii-9: favor domando
infusa / tanta scienza da'numi in pegno avesti. deledda, ii-238: la sua
, 1-23: l'allegrezza la quale avesti quando mi tenevi nelle braccia piccinino.
gambino d'arezzo, 166: dato che avesti al matrimon de piglio, / non
5: da cigoli de'corbi avesti pigna. p. f. giambullari,
... / e procellosa estate avesti pria, / placido autunno avrai,
carducci, iii-20-317: né pur tu non avesti né il monti né il foscolo lodatori
d'intelletto, spero, / che non avesti pria. carducci, ii-8-238: io
contra. cavalca, 20-367: non avesti mai tanta grazia né tanto onore poi
/ del gran monte pierio, non avesti. marino, 1-3-155: poi le luci
destino, / né tu da sparta l'avesti, o latino, / la clamide
/ tosto ch'in mano il santo peso avesti, / che sotto i provvidi
da voi tutti i suspetti / che presi avesti nel mio qui apparire, / ecco
. belcan, xxxiv-141: forestier, m'avesti a ricettare: / nudo mi rivestisti
machiavelli, i-vi-369: io non so se avesti il panno per le calze, che
primavera... / e procellosa estate avesti pria, / placido autunno avrai,
232: tempio di gerusalemme, che avesti tu mai tanto di santo che portasse
mare ionio. figiovanni, 34: avesti ardire di... rammaricarti che
prostituito nobile; e da cui / avesti educazion sì infame e vile, /
perché temesti? / come poca fede avesti! / così tosto dubio avesti /
poca fede avesti! / così tosto dubio avesti / ch'io non fosse protectore?
/ tosto ch'in mano il santo peso avesti, / che sotto i provvidi occhi
destino, / né tu da sparta l'avesti, o latino, / la clamide
chiaro davanzati, xxv-23: da san giovanni avesti sua figura [o firenze],
modo naturale, / sancto ioanni, non avesti eguale. / senza querela visson tuo'
per me nel core qualche tenero affetto avesti mai, / placa il tuo sdegno e
vergin seno, a un parto solo / avesti, e l'onor tuo sì a terra
po'di rame, / da noi li avesti 1 pali ed 1 forconi!
mi domandò, e disse: - avesti paura? -ricordarsi. testi
/ trovi la cuna ove la tomba avesti. / ciò che di luce privi /
e a quel mar tomi onde principio avesti. bacchetti, 1-ii-567: la ripa
mi son tuo terzo nato / che avesti dalla musa arcana; il primo / e
vergogna! oh misfatto! or non avesti tu, grecia, quelle guerre a te
ansillo, 5: vedrai che non avesti maggior pregio / di due aragone illustri
/ non m'averesti co. m'avesti: tuo'mi! lamenti storici, i-
morta la prima moglie? da che avesti sgomberata la casa della prima moglie,
così per lo inferno / per tutto avesti suo nome reperso. 4.
saria rebeli, / quando da tal premi avesti a restare. calderoni, lxxxvlll-i-345:
, / e, forestier, m'avesti a ricettare. bisticci, 1-ii-215: non
se'cortese; / ricorditi che m'avesti in balìa / ed i'mi ti mostrai
lo stato. erizzo, 3-72: se avesti pure il successo della vittoria provato contrario
che ottenesti al fonte battesimale, tu avesti dio per tuo padre. rosmini,
[alfieri] nemica / la sorte avesti pur: ma ti rimbomba / fama che
. frugoni, i-8-273: qual gloria non avesti / dal tuo adre immortai! /
odiaiti », disse, « né avesti più fedel soldato di me mentre meritasti
che ad onor rispetto alcuno / non avesti giammai, del mio gran danno / ti
che tu prenda, in ogni nozione avesti imitatori. de sanctis, ii-15-57: l'
mostrasti la mia lettera, et ambidui avesti dolce conversazione con quella. non lo
/ e a quel mar tomi onde principio avesti, / poiché noi d'ogni ben
dimandi. se tue non di tei pietà avesti, come a. mmei la dimandi
, se lo sborsato prezzo indietro non avesti. cesarotti, 1-xxviii-13: affine di
in cielo eletto, / che scena avesti di reai diletto / su 'l nestro
volle ferire della scure e domandollo: « avesti paura? ». ed egli rispuose
ardito / nel mortai campo alte vittorie avesti, / di voglie schife armato e
, 73: poiché dal ciel cantando avesti in sorte / far d'uom caduco,
vi gust'il magnare, / come s'avesti proprio il sca- pulare. / io
quel condé, quel signor sei / c'avesti il re e la fede a negare
/ non per voler ma per fortuna avesti. -nella fisica antica, la
vergogna! oh misfatto! or non avesti / tu, grecia, quelle guerre
straordinariamente. fosti nemica, / che avesti di privarten sì gran fretta, / e
, xxxiv- 124: voi non avesti vera penitenzia, / però contra di voi
carducci, 149: eterna / la giovinezza avesti, ed il più bello / eri
oh vergogna! oh misfatto! or non avesti / tu, grecia, quelle guerre
te voglio dire, / se tu avesti intelecto, / tu averisti qualche ardire,
averisti qualche ardire, / se tu avesti praticato / questo zentil signorile. 2
/ ma poi che sopra mi domino avesti, / non mostri pur c'unqua me
so come, dopo tante smostacciate che avesti da me,... abbi ardir
, 8-6 (1-iv-708): che n'avesti, sozio, alla buona fé?
hai: ché, poi sodotti ci avesti a cercar teco della pietra preziosa, senza
tu, villano, a te preso m'avesti / ne le -per estens. robusto,
tosto ch'in mano il santo peso avesti. 6. preminente, essenziale
qual nascesti: / marta per sorore avesti, / nel vangelio assai lodata. fazio
.. e sì sparsa che, quando avesti sul viso quante maschere vi hanno le
uno spavento. mazzini, 5-205: avesti mai più nuove di lucca e dell ^
. tasso, 1-51: or non avesti tu, grecia, quelle guerre a te
dicendo: « sitio », da'giudei avesti / fiele ed aceto ber con una
fra le salse spume / la cuna avesti in su l'egeo nascente. carducci,
. caviceo, 1-177: quando scacciato avesti la spumante voglia, te scordaresti il
a questa stanga. / tu ch'avesti il frustagno, qui il ravvolgi. grandi
i-37: per quelle sette stigme, che avesti / da gesù cristo nostro salvatore.
pasquinate romane, 92: ben sorte avesti in sue man non venire, /
. francesco da barberino, iii-20: avesti lo passato anno gran fructi; /
/ tu [o vergine] n'avesti in abbondo. boccaccio, dee.,
poveretta, / e in che modo avesti a capitare / in questa selva da dolore
tange / (ché ancor tu padre avesti, e padre sei), f del
, 't'arresta cuore mio, ben altro avesti a sopportare di più cane'.
mi son tuo terzo nato / che avesti dalla musa arcana; il primo / e
(i-iv- 650): or che avesti, che fai cotal viso per ciò che
. oroscopo di guicciardini, 199: avesti molti affanni circa alle vostre sustanzie,
cvi- 388: ni il cor avesti verso me sì atroce, / sì rebelle
doppoi che a tale / disonestà giungesti, avesti preso / un ch'ai tuo sangue
nel qual nascesti: / marta per sorore avesti, / nel vangèlio asai lodata.
vergogna! oh misfatto! or non avesti tu, grecia, quelle guerre a te
/ acque e verzure; eppure avesti in sorte la guerra eterna, dai
ingiuria mi hai fatto, poiché ne'avesti agio ai fare, ma se toma a
di rame, / da noi li avesti i pali ed i forconi. betti,
, 2-232: vedo che neldempo- rium'avesti la cortesia di accennare al mio antico e