né sopravegnente bisogno di cose né altra aversità la ti faccia cambiare. bar etti
e lodare, appetendo più tosto l'aversità del mondo che le lode...
quello, a cui nulla vene d'aversità. idem, i-264-45: chi non ha
piacente / omo, che ben 'n aversità si regge. iacopone, 48-25: gelo
ben prova, / e ne l'aversità non ha niuno. arrighetto, 221:
calamità sono privilegi e favori, e nelle aversità si conosce la grandezza. segneri,
. simintendi, 2-3-233: per l'aversità che sostenne ipolito, egeria non si
barberino, 260: quest'è colei ch'aversità comporta, / coste'fatiche senza turbamento
/ così ho credimento / che sia d'aversità 'l propio purgare / vincere
si conturbano e affligonsi tanto 'nde l'aversità e ne la tabulazione, che per
che si conturbano e affliggonsi tanto 'nde l'aversità... che vengono tal fiata
dee l'uomo troppo allegrare, né d'aversità troppo turbare, perocch'ell'è fallace
l'uomo troppo allegrare, né d'aversità troppo turbare, perocch'ell'è fallace
è piacente / omo, che ben 'n aversità si regge; / e sor- piace
globoso nell'altrui bene e nell'altrui aversità piatoso; la seconda è una potenza
versare uno giudicio di pistolenzia o d'aversità o di male sopra una patria o
globoso nell'altrui bene e nell'altrui aversità piatoso; la seconda è una potenza
sì forte e costante, / ch'aversità noi fatichi gravante. cicerone volgar.,
: l'infirmità sono men gravi e le aversità meno noiose, e più cara la
son zuccheri tutti gli strazii de l'aversità. s. caterina de'ricci, 49
della morte? è ella forse l'aversità tua o dei tuoi o della tua patria
si stava. tasso, 12-87: seconda aversità, pietoso sdegno / con leve sferza
però concionante, fortissimo ne'travagli et aversità, e però con la laurea in
). tasso, 12-87: seconda aversità, pietoso sdegno / con leve sferza
gioia, accioché il mondo con le sue aversità non ci me- schiasse poi il suo
— con qual conforto / tue acre aversità mitigherai? ». machiavelli, 1-i-30
è per l'amore, quando per l'aversità l'uomo è premuto, e quasi
idem, 9-32: pro- spertà; aversità. idem, 9-40: felicita; plosperità
m'hai condotto / con le tue aversità, vèr me pugnenti? salutati, lxxxviii-
fuoco con l'oro, di rafinirla nelle aversità. -intr. vasari,
mi restano ancora le reliquie della passata aversità, le quali mi tengono tuttavia la
fortezza] tutte le virtù che nell'aversità fanno l'uomo fermo e costante.
amico è nome desiderevole, refugio de l'aversità, beatitudine sanza abandono. l.
e del ponente, che so'l'aversità. guicciardini, 13-ii-253: mi è
l'uomo del qual parliamo ne le aversità dategli dal giuoco, mettendo in campo
gliene 'ncrescerebbe d'ogni loro male o aversità, come m'increscerebbe di te. tanto
papa, enel vostro pontificato arete di molte aversità; seguiterete il decimo ottavo anno del
che quello a cui nulla vene d'aversità iacopone, 1-7-66: le so belle fattezze
/ gascuna peste lata da varie aversità che le sopragiugnevano. savonarola, 8-1-
sotometere l'ànemo in le cause d'aversità; reté la speranza: una speranza no
castelvetro, 8-1-163: nella spessezza delle aversità. campanella, 4-350: quando il calor
il capo de la corte un vento di aversità, permettendo ciò che roma ha sofferto
è da credere che ci possa avenire aversità alcuna? tortora, i-24: alle quali
fino ai re sono tocchi da le aversità cesari, i-622: veramente la tristezza
fusse vessata e tribù- lata da varie aversità che le sopragiugnevano. guerrazzi, 3-14:
ogni grande impresa sicuro, in ogni aversità fermo, e veritiere d'ogni sua promessa
, 95: se viene il vento d'aversità, si volle per impazienzia, perché