maturità, e all'utile maggiore da aversene poi. 5. intr.
: e non andrà a gran tempo l'aversene di mano di un eccellente maestro.
: siccome so che nessuno di voi può aversene a male, vi dirò schiettamente che
non dir questo a zambelli, che potrebbe aversene a male. ma sta'certa che
e che non ci fosse perciò da aversene a male. -per simil. scherz
per modo, che questo non può aversene altrimenti. foscolo, vii-22: ne'poeti
, in antipatia; di cose, aversene a male, concepirne rancore. -dare
d'impedirla. salvini, 41-416: per aversene cacciate in corpo due staia, gli
= denom. dalla locuz. [aversene] per male col pref. in (
.. una legittima, che potesse aversene, varrebbe più di 12 luigi.
. desideri, lxii-2-vi-129: il non aversene veruna esperienza del suo naturale, se
si sente pungere e non riesce ad aversene per male, e insomma l'uomo
imperadore] di dichiarar manchevole uno per aversene a fidar di nuovo. -incostante
un ostinatisimo ciel sereno, senza aversene mai gocciola di pioggia né ombra di
sia pazzia l'aspettar l'ingiuria per aversene a vindicare. f. buonarroti, 2-76
d'un ostinatissimo ciel sereno, senza aversene mai gocciola di pioggia né ombra di
s'è accertata d'averli così molestati, aversene voluto vendicare con rovinarlo e porlo al
d'un ostinatissimo ciel sereno, senza aversene mai gocciola di pioggia... gittò
pronom. essere insoddisfatto di qualcuno; aversene a lamentare. boccaccio, v-223:
.: perdere il buon umore, aversene a male (quasi uscendo dalla forma,
non dir questo a zambelli, che potrebbe aversene a male. ma sta'certa che
sia pazzia l'aspettar l'ingiuria per aversene a vindicare. battaglini, i-405: era
: marmi nen. il tipo può aversene nel magnifico marmo nero antico, detto dai
sia pazzia l'aspettar l'ingiuria per aversene a vindicare. a. cattaneo, i-39