un immane scheletro sopra un fiume d'averno. civinini, 1-174: [la
-esci di casa nostra, demonio d'averno. è toccato a noi! -il
, 12-209: non vedrò mai lucrino, averno o tri- tuia, / che con
avernale, agg. che appartiene all'averno; infernale. segneri,
i greci dissero per nome quello luoco averno. boccaccio, viii-1-123: in questo
. agg. letter. che appartiene all'averno, infernale. petrarca, 306-14
9-59: lasci [l'empia schiera d'averno] ornai le cure / de la
: il bacino è inerte / come l'averno, sparso d'errabonde / fiamme che
. casaburi, i-504: spettacoli d'averno! ancor lattanti / svena barbara man vite
ii-167: un tempo / uscìa d'averno con viperei crini, / con torbid'occhi
cui sdegno e dolore / fu più l'averno che la terra amico. nievo,
a cento a cento / escan d'averno i mostri. metastasio, ii-101:
: i cimmerii abitavano presso il lago averno, onde 4 cimmerii laghi ', gl'
moneti, 51: e tu d'averno / empio dragon, con quella tua
, / poco godere la crudeltà d'averno. alfieri, 1-878: io, quant'
l'uso gentil profani onori / prestò d'averno ai tenebrosi numi, / e d'
distrignemi e mi grida: / « all'averno! all'averno! ».
: / « all'averno! all'averno! ». -figur. tenere
. 3. letter. l'averno, l'inferno, l'oltretomba.
vi sia un lupo o un spirito d'averno. -sdegno. ariosto,
li eterni pianti, / cittadini d'averno, or qui v'invoco. campanella
scagliare. battista, vi-1-36: ad averno i vanti / la tua fetida bocca
dall'averno l'ombre / de'dianzi spenti figli,
o del purgatorio, o anche dell'averno. - anche: fuoco eterno.
viene incontro in linea diritta dal lago d'averno. 8. marin. balconata che
sarebbero le pene principali); l'averno (cfr. caldo2, n. 5
del cielo, / lo scender nell'averno è cosa agevole, / ché notte
traditi e spenti / gridar vendetta dall'averno? guadagnoli, 1-i-8: le sue scorrezioni
orfeo potè con la sua vincere l'averno ed apollo con la sua spesso mitiga
per arte nigromantica, appo il lago d'averno, ebbe con gli spiriti immondi,
tasso, 5-18: il maligno spirito d'averno /... più sempre l'
, e la palude trista / d'averno e di vulcan le industri reti. muratori
/ la lingua, del velen d'averno infusa. idem, 16-41: già non
innocenti / placavan l'aspre deità d'averno. manzoni, pr. sp.,
non ne potrebbero né le masnade d'averno né le porte infernali. leopardi,
mali,... alle porte d'averno. papini, i-241: 11 tempo
, ii-166: un tempo / uscìa d'averno con viperei crini, / con torbid'
poi nebbia d'abisso, ombra d'averno. -col laccio alla gola:
e fame e guerra, / e quanto averno dagli abissi sui / versa calamità sopra
, 9-127: nel fumo / d'averno che lambisce i cornicioni. pratolini,
mar tirreno / sied'il lago d'averno intorniato / da calde fonti, e dal
poi dagli uomini tenuto / dottor d'averno e consultor di pluto. lupis, 145
, 5-18: il maligno spirito d'averno, / ch'in lui strada sì larga
: tal che 'l maligno spirito d'averno, / che 'n lui strada sì larga
1-45: fra le molte malnate ombre d'averno, / misere più di quel che
dei morti e degli dei inferi; averno. — anche: le pene inflitte ai
intermittenti autunnali. pascoli, 2-460: averno significava « senza uccelli »: si diceva
gl'i- nesorandi / numi e l'averno accusa. fogazzaro, 7-101: dio
li eritini e le cane se dice averno le matrice; quii che se chiama da'
tra la mossa e la meta l'averno virgiliano è seguito nell'inferno dantesco,
aspro governo, / cieco mostro d'averno / in sembianza ch'alletta, io non
remi, dallo averno insino ad ostia. s. cattaneo,
dal tornar indietro, e per questo averno puncioni molto acuti ligati con lenze, peroché
già sparse / le finte acque d'averno e i suffumigi / fatti da le
sanno nomare e la palude trista / d'averno e di vulcan le industri reti.
poi nebbia d'abisso, ombra d'averno. giuglaris, 2-495: i generosi e
viene incontro in linea diritta dal lago d'averno, ancor nominata, a gloria del
'regno dei morti; dio del- l'averno ', di etimo incerto. orcodinìa
: fuggo me stesso, e nell'averno io spero / notte maggiore...
: il re de l'anime d'averno /... in paventoso serpe al
inferni ella ne va veloce / alle d'averno penosissime ombre. s. carlo da
impetrite, più chiuse che le bolgie d'averno, una moneta per elemosina, se
, gl'inesorandi / numi e l'averno accusa, / e di feroci note /
riferimento opposto al diavolo: regnatore d'averno. moneti, 128: francesco egli
ira non scocca: / se d'averno n'assale il mostro rio / tu ne
umani aspro governo, / cieco mostro d'averno / in sembianza ch'alletta, io
guastaturi cum bona cautela, dico de averno alle spalle gente d'arme e fanti per
g. ferretti, cxxxiii-694: trama d'averno / parer mi fece rea; tu
civil dalle profonde / spelonche uscì del cupo averno e seco / trasse le fune d'
adagia e spezza i geli / d'averno, inverno de la colpa infetta.
inferni ella ne va veloce / alle d'averno penosissime ombre. ruzzini, lxxx-4-412:
5-18: tal che 'l maligno spirito d'averno, / ch'inlui strada sì larga aprir
congiungere la sponda tirrenia col lago d'averno. tirrèno (tìrèno, tirsèno)
. che si riferisce o appartiene all'averno; avernale. manganelli, 4-141:
2. che appare simile all'averno. manganelli, 6-141: questo luogo
al tentativo lubrico vien'a sdrucciolar nell'averno la razza umana carnalizzata. carnascialerìa
voglio andare a diporto per le contrade d'averno, ed a far cinquanta corvettate innanzi