core, che dimura / con madonna mia avenente. tesoro volgar., 6-79:
rancore. vermiglia, simplice, graziosa, avenente, di bello modo. avvelenatóre,
/ com'io già lungiamente / a l'avenente -ò tanto ben voluto. guittone
aver pare, / ché l'avenente e 'l suo dolze splendore, /
a gire / là 'v'è la più avenente, / l'amorosa piagente, /
/ tanto sete alta e gaia ed avenente. dante, vita nuova, 19 (
parlador piacente, / dittator chiaro e avenente. paolo zoppo, v-246-44: eo somiglio
è adivenuto / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando, ed ho
in messina; / cioè la più avenente. latini, rettor., 31-13:
infino in messina; / cioè la più avenente. francesco da barberino, i-339:
, ii-302: compita, amorosa, / avenente, cortese / donna delle migliori,
dolze cointessa / c'agio co l'avenente. guidotto da bologna, 1-
ii-302: compita, amorosa, / avenente, cortese / donna delle migliori, /
, ii-302: compita, amorosa, / avenente, cortese / donna delle migliori,
parlador piacente, / dittator chiaro e avenente, eretto / adorno e bello spetto,
è adivenuto / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando, ed ho
guittone, xlvi-27: dittator chiaro e avenente, eretto / adorno e bello spetto
, ii-302: compita, amorosa, / avenente, cortese / donna delle migliori,
parlador piacente, / dittator chiaro e avenente, eretto / adorno e bello spetto.
. chiaro davanzali, ii-350: l'avenente dolze donna mia, / che mi
dirittura, / di voi, donna avenente, mi 'namura, / voglio essere di
/ tanto sete alta e gaia ed avenente, / e tanto più ca voi
disdegnosa / ché si vede alta bella e avenente. compiuta donzella, xxxv-1-435: membrandomi
quelle contrade / colà dove dimora l'avenente. statuto dell'arte dei vinaltieri,
umilmente, /... a l'avenente / ch'è sì dispietosa: -sì
scrisse eziandio nella prosa, 'aventura, avenente, aviso'. lanzi, i-273:
parlador piacente, / dittator chiaro e avenente, eretto / adorno e bello spetto.
p. angiolieri, v-328-10: l'avenente dolze donna mia / è dal secolo
donato / de la più ricca gioia ed avenente / ch'unque mai fusse nullo 'namorato
infino in messina; / cioè la più avenente. cielo d'alcamo, 121
figliuola, giovane, fresca e gagliarda et avenente troppo. boccaccio, dee.,
433: tanto sete alta e gaia ed avenente, / e tanto più ca voi
m'à fatto gaudente / de l'avenente per cui vado ardito, / più d'
p. angioleri, v-328-9: l'avenente dolze donna mia, / è dal
figliuola, giovane, fresca e gagliarda e avenente troppo. disse così: -ecco che
porto con tutto savere, / cera avenente, fresca e graziosa. iacopone,
/ incontr'a quelli de la più avenente. dante, iv-vn-4: oh com'è
in messina, / cioè la più avenente. dante, inf., 27-
'ntramise ad essere servente / di voi, avenente ed amoroso viso, / per cui
adivenuto, / che, lasso, l'avenente / eo vo cercando, ed ò
leccatura della vostra diligenza gli deste forma avenente. baretti, 1-342: leggendo..
via / ti convene far corso a l'avenente. 9. separato da un
tosto gire / là v'è la più avenente. petrarca, 268-33: questo m'
/ m'aduce amor, membiando a l'avenente. 4. intr. tornare
che eo son preso de la più avenente. novellino, vi-128: 'qui conta come
tura, / la portatura -pura -ed avenente / faite piagente p
non si porria nomanza, / tanto siet'avenente, gai'e pura.
non già per oltraggio, / da l'avenente in cui regna valenza. idem,
ch'agio riceputo dono / da la più avenente, / una gioia ond'io m'
in messina, / cioè la più avenente. latini, rettor., 113-2:
lo partire / che fece da me l'avenente. mostacci, 147: a pena
viaggio. morovelli, xxxv-1-379: o avenente / madonna mia, / in quella
bolognesi, xcv-41: al dallo de l'avenente / ne pignormo elle et eo
ma per me umilmente / vadane a l'avenente / ch'è sì dispietosa. piovene
amare, / ca spero in voi, avenente, / ch'eo non serò perdente
il meo core a voi, donna avenente, / mando, perché vi conti le
dolze cointessa / c'agio co l'avenente, / ché par li sia piagente -mia
/ la portatura - pura - ed avenente / faite piagente- mente - per natura
-criatura, / la portatura -pura -ed avenente / faite piagente -mente -per natura
per me umilmente / vadane a l'avenente / ch'è si dispietosa / sì
che 'm piaciere / metano a l'avenente, / che mi dea prestamente / comforto
-criatura, / la portatura -pura -ed avenente / faite piagente- -mente - per natura
/ com'io già lungiamente / a l'avenente -ò tanto ben voluto.
: lo chiaro viso - de la più avenente, / l'adorno viso - riso
/ m'aduce amor / memblando a l'avenente, / de la sua dolce cera
. anonimo, i-500: costringi l'avenente, / che vada via du- reze
/ tant'è gioioso, fresco ed avenente: / volere e core meo, sie
m'aauce amor, memblando a l'avenente, / de la sua dolce cera /
/ la qual è sì entil e avenente / e tanta adorna che 'l cor la
penando, / canto per la più avenente / che unque sia al mio sciente,
dire / che eo son preso de lapiù avenente. novellino, vi-208: il veglio,
sì ismisuratamente / di voi, donn'avenente, -si 'nnamura. ugurgieri, 301
à 'n gioia ritornato; / pensando l'avenente di mio danno, / in sua
, unico a sol mi 'stau', avenente, / ogn'altra gioì mi par che
core che dimura / con madonna mia avenente. mazzeo di ricco, 211:
ad essere servente / di voi, avenente ed amoroso viso, / per cui sospiro
e parlador piacente, / dittator chiaro e avenente, eretto / adorno e bello spetto
visaggio altero / ch'io vidi a l'avenente: / di ciò m'inamorai,
: lo giorno ch'i'non veggio l'avenente / di nulla cosa m'allegro e
, 1-71: fue si grande e avenente e forte lo colpo, che l'elmo
guerra. anonimo, i-602: oi avenente donna di gran voglia, / già mai
/ largo in donare ed in tutto avenente; / l'altro è prode e di
chi agio riceputo dono / da la più avenente. s. francesco, 28: