vena (v.). avenante (anche avvenante), agg. ant
ma il più bello e il più avenante a donne che nel suo tempo fosse.
belleze. = deriv. da avenante. aveniménto, sm. ant
parole. = deriv. da avenante. avenina, sf. alcaloide contenuto
accorto et adveduto in fare la salutazione avenante e convenevole. bartolomeo da s.
avvenare. avvenante1, v. avenante. avvenante2, solo nelle
suo disire, / ed in saver cavalcare avenante. francesco da barberino, ii-167:
lato che disegni, cioè al- l'avenante; come fusse un doppierò impreso dal lato
/ per la più dolze donna ed avenante / che mai amasse amante. latini,
mortaiuzzo di metallo col suo pestellino all'avenante del mortaiuzzo, e pesta della detta
e dimura / vostra dolze figura - ed avenante. 2. dimin. pesantèllo
, / e ch'aggia in sé avenante portatura. l. ghiberti, 37:
/ ch'egli è giovane, bello e avenante. rifusanza, sf. ant
e spero di guerire, -donna avenante, / del bel sembiante -la onde m'
, / e ch'aggia in sé avenante portatura, / e ciò ch'ama il
persona molto destro, grande, d'assai avenante forma, schietto e non grosso,
amante / e se la donna li sembla avenante. dante, rime, 2-lxxxii-38: