e ad altri non deve importare neanco d'aveme conoscenza. onde a chi vuol cacciarsi
verità lo vedesse, ancor che molti d'aveme veduto dichino. bruno, 44:
], la paro, perché giurerei d'aveme vedute le centinaia.
o chi si mette nel caso d'aveme, non è mio amico se non è
primo bacio per la sua intensità d'aveme grande atterrimento. quasi dolorosa in cui pareva
mi ricordo, il quale asserisce d'aveme veduto un intero barile [di monete]
tomo del mondo sotterraneo, scriva d'aveme veduti de'così fatti [animaletti]
magalotti, 20-72: posso dirvi d'aveme la mente così calda, come s'
detto di sé e del suo maestro d'aveme fatto assai minore stima che degli altri
medicina, delle quali è fidanza d'aveme gran frutto, ed è senza nocumento.
di due, non ci dobbiamo dilettare d'aveme quattro o cinque. =
colpo è da sprezzare e qual d'aveme / fede ch'ai destinato segno tocchi
. guarini, 62: amo d'aveme [di amanti] / gran copia,
pubblicate a tutta la religione prima d'aveme i giudicii di que'savii uomini.
mattina. / e mostrò poi d'aveme poca cura, / o sì o no
, quale e quanto è bisogno d'aveme per ammollir la durezza, convincere la perfidia
sul serio di dare a intendere d'aveme ancora due [occhi], riparando l'
mi dichiaro di non essere lontanissimo dall'aveme un'opinione non molto dissimile da quella
e poi è cittadino, / d'aveme un tratto la mala ventura. rovani,
intorno, / ch'ai fin temean d'aveme danno e scorno. caro, 9-261
chiedeva perdono, perché era persuaso d'aveme bisogno. nievo, 1-202: cominciò tantosto
invaghito, che mi muoio di desiderio d'aveme un essempio ben corretto e delineato con
fine de'libri per ringraziare dio d'aveme compita la faticosa copiatura. idem [
la cura / a chi ha d'aveme cura. lanzi, iv-13: dipinse il
monti, v-85: il bisogno d'aveme imo buono [giornale], in tanta
al malmantile, 2-860: 'terrei d'aveme di beato'. lo riputerei mia gran
dio e, col dimezzarlo, d'aveme perduto ogni merito. mazzini, i-220
vita, / è lecito e d'aveme discrezione. -cercar discrezione fra le
cose d'italia (oltre quello d'aveme dismembrate le migliori provincie) un altro
dell'apertura degli stami, e d'aveme lasciate alcune di distanza in distanza. d'
tale concordia che non si possa sperare d'aveme a raffreddare o a disunire dagli altri
davan lacrime, ma portavan segno d'aveme sparse tante; c'era in quel dolore
tali cose si macchinavano, dimostrava d'aveme molto timore, allegando essere impresa durissima
favoleggiare, ma non mi ricordo d'aveme sentito l'istoria particulare. poerio, vi-317
, 7-3-230: sì gli venne fatto d'aveme una fazioncèlla di quattro [compagni]
, e temeva anche un poco d'aveme a prendere un granchio. carducci, iii7-
mi ricordo, il quale asserisce d'aveme veduto un intero barile [di monete]
vino, e facevano professione di gareggiare d'aveme il migliore. tale stimarono il
presa di due cignali vivi e coll'aveme fugati valorosamente un branco di sei altri
, cioè la morte, è senno d'aveme pensiero. s. degli arienti,
dittamondo '. ben mi dice d'aveme udito qualche sussurro come di cosa goffa.
guazzo, 1-206: so ben io d'aveme conosciuti alcuni... così impii
inceppa, l'opinione... d'aveme col possesso l'uso, basta a
. fortini, i-409: pensava d'aveme in tu le mani la fanciulla, e
di nuovo,... professa d'aveme levati moltissimi errori, spezialmente di quel
nella produzione di fiori, riuscendole d'aveme di tal venustà ed in tanta varietà
cose. non ci sarebbe modo d'aveme una copia? p. petrocchi [s
2-24: spesso bugiardamente si vantano d'aveme al suo comando di quelle che non gli
rosso urtante, le davano l'aria d'aveme invece oltre i quaranta.
affare, che non sia sicuro d'aveme a riuscire onoratamente. g. c.
a. casotti, 1-6-53: se d'aveme un vaso siete vaga, / con
non so come, ma non ricordo d'aveme acquistato uno solo. -questa dichiarazione,
. pascoli, ii-23: non contento d'aveme fatte tante co'colori, co'pastelli
tanto che viene loro l'occasione d'aveme uno a loro modo e conveniente;
era capitato d'improvviso, prima d'aveme avuto neanche il sospetto, ma.
cose o si fa le viste d'aveme a dire e di non volere. e
siete voi, mi par subito d'aveme a veder quelli effetti che opera la
davan lacrime, ma portavan segno d'aveme sparse tante. proverbi toscani, 98:
mai sazia, pensò... d'aveme buono sfogo a bruciar tutta roma,
un segreto? tu mostri bene d'aveme pratiche poche. g. c. croce
dell'accortezza, dovrebbono ben desiderare d'aveme la lor parte, se pure la moda
: io veramente avevo detto a collez d'aveme fretta: ma ormai vedo impossibile l'
non ha altra riputazione che quella d'aveme avuto ai tempi di papa zaccaria.
che se a te non pare d'aveme dato segni che bastino, ripeto che
propio del beninzio è non pensare d'aveme a trarre util nessuno. piccolomini,
quintessenza, / e posso dir d'aveme tal notizia / come l'uomo dabben
per modestia, fasciatura, / d'aveme dalla crusca un buon rabbuffo. magalotti,
.. e poi adesso dicono d'aveme tante!... -ih se ne
per molto sdegno si rampogna / d'aveme qui trovati in questa valle. buonarroti
i libri che hai, bastiti d'aveme tanti quanti tu ne possi leggere.
da me, non troppo severo nell'aveme ammesso alcuni che forse non reggerebbero al
] par lor d'essere in obbligo d'aveme ogni altra a vile. n.
soccorso, quegli per non parer d'aveme avuto bisogno. e se paludi e selve
lega, 78: il fiorì racconta d'aveme presi [di topini] col retino
d'aguto giudizio, non mostrò perciò d'aveme tutto quello che bisognava in far questo
crescevo i disgusti e le occasioni d'aveme: infine piantai impiego e padroni.
tanto ama, / che negasse d'aveme signoria / per viver puro e tome
in affare, che non sia sicuro d'aveme a riuscire onoratamente. m. adriani
di quelli che, per divozione, d'aveme qualche particella ambivano. -essere
più le veniva levata la speranza d'aveme, patirete dunque per questo poco veleno
usiamo riporre la nostra vanità nel- l'aveme [della vita] percorsa una parte più
qual colpo è da sprezzare e qual d'aveme / fede, ch'ai destinato segno
santo si compiace che gli appongano d'aveme fatte molte e anche grosse da giovane.
sentire una messa in chiesa dopo d'aveme sentita una in casa. bresciani, 6-ii-322
a scarognare e non c'e modo d'aveme bene. e amicis, xiii-196:
barzizza... io non dispero d'aveme una copia di qua, ma non
urbino, acciò che io abbi tempo d'aveme facto un altro doman da. ssera
a fede falsa, collo sconto / d'aveme un tratto la buona ventura. segneri
baldelli, 5-2-126: non era permesso d'aveme più d'uno [anello] e
il gaz illuminante che mo d'aveme per conoscer, però, s'ella mi
quel modo si possono, ingegnandosi d'aveme um poco più tempo, o vero servare
per qualche tempo si possono simolar d'aveme, ma in ultimo o le brache
fuori di pasto, non so d'aveme commesso né pure un solo. =
occhi alla mia opera, ei mostrò d'aveme molta sattisfazio- ne. i. ragazzoni
un libro spiegato, e pareva d'aveme già letta una parte. cicognani, vi-172
de amicis, xi-89: possiamo dire d'aveme viste passare, in questi quattro giorni
qual colpo è da sprezzare e qual d'aveme / fede, ch'ai destinato segno
questo non istimo presunzione il creder d'aveme tanto che basti a fare che non sia
a volermelo insegnare, vi trovate d'aveme perduto la stampa. -avere perso
mie forze; ma essendomi paruto d'aveme vista la strada, ho voluto indicarla
attivo, e le sensazioni piacevoli d'aveme in corpo il latte, si continuano qualche
moretti, vii-790: mi par d'aveme già viste di queste suorine per le
metastasio, 1-v-9: mi sovviene d'aveme udito parlare assai svantaggiosamente da accreditatissimi artefici
loro, o quelli a cui tocca d'aveme cura, con to, che ne
un buon servitore, che 'l dimostrare d'aveme intiera confidenza, e lasciargli, com'
sogghignarne tal volta, darà segnale d'aveme trastullo. biondi, 152:
di qualche cibo non gli paia d'aveme avuto il suo pieno. s. ferrari
trionfo, / e la gloria d'aveme arse le navi? / ei certo lo
tra le gambe come chi viene d'aveme fatta una grossa. venire da
perfino nella produzione di fiori, riuscendole d'aveme di tal venustà ed in tanta varietà
ben indizio (così dicendo) d'aveme desiderio. documenti sul parentado medici-gonzaga i
avea figliuolo e grande volontà avea d'aveme uno maschio o femina. lorenzo de'
g. morelli, 299: fa d'aveme [di cassia] in casa e