non c'è al mondo uomo più avaro e più sucido di mio padre; e
x-166: era quella stagion quando più avaro / il sol comparte i raggi suoi
i-1-65: la nera barca / che l'avaro caron move pei stagni 7 pigri di
dimostra chiaro / come è cieco l'avaro, / ché così quel che possiede gli
lerino per dispensarle in riez: ivi avaro del tempo, qui prodigo di sudore;
maggiore strettezza fa del suo [l'avaro], tanto tien gli occhi più diritti
denaro, badando a non spendere; avaro (anche nelle espressioni stretto di borsa
. -avere dello stretto: essere avaro. sermini, 85: « non
molto stringata. 4. avaro, tirchio. i. nelli,
. bernardino da siena, 943: o avaro, quanto lo stregni [il povero
follia, t spezzai il mio fucile avaro / nell'antro della gelosia. sciascia,
né tesoro, / come quel cieco avaro, / né che città o castel per
e disonore, / et a li amici avaro et ingratissimo. cesarotti, 1-xxxiii-223:
, 1-10-68: sola virtù del tempo avaro e lieve / può l'ingorda sprezzar rabbia
: non c'è al mondo uomo più avaro e più sucido di mio padre.
boccaccio, viii-1-184: sempre suspica [l'avaro] che viziatamente gli sia parlato per
: certo, quel dir povero, over avaro, è un miserabile e svergognatissimo epiteto
precordi abbracciati. baruffaldi, 51: l'avaro tabacchista, /... di
taccagno. taccagno, agg. avaro, spilorcio. - anche sostant.
1-vi-292: un re di spagna taccagno e avaro. a. f. doni
baldi, i-186: di lor tacque l'avaro / perché da lor non ebbe opre
: ben meritando, è quasi ogni omo avaro rendendo tanto o meno de quel che
: quei che del suo sangue non fu avaro, / che col pè ruppe le
, 26-205: un prodigo, uno avaro, un puttaniere, un tavernaio e un
non pago od empio, / di diana avaro e crudo tempio, / quando del
v-1-142: tutto vince e ritoglie il tempo avaro; / chiamasi fama, et è
nello spendere o nel concedere denaro; avaro, taccagno. giamboni, 10-13:
egli ricchissimo, altrettanto fu tenace ed avaro. 10. ant. che ha
7. restio a spendere, risparmiatore; avaro, spilorcio. anonimo genovese, 1-1-240
tegniate caro / e che ne siate avaro. chiaro davanzati, xxvii-31: non potrebbe
la parte (poniam caso) d'uno avaro, il tener sempre la man su
suoi intendimenti, la quale il fa avaro. codice dei servi di ferrara, 218
necessario; e si dice d'uomo avaro, che di ciò sempre teme.
cellini, 2-7 (315): l'avaro tesauriere ne trovò uno che passava di
che il principe nel tesoreggiare possa divenir avaro in modo che metta, per far
quelli che sono a mano de l'avaro sono in più basso loco che non è
e questi è uomo reo e mendico e avaro, anni di quello. a neuno
/ le sue prodighe stille il cielo avaro. e. cecchi, 3-153: si
fatti si assomiglia all'opera di cotesto avaro che comperava la cornice prima della pittura,
traavaro, agg. ant. molto avaro. - anche sostant. seneca
. dal lat. trans 'oltre'e da avaro (v.). trabacca
cattaneo, i-24: il terzo è l'avaro ingiusto che tende reti e trabocchelli quanti
. d'este, 70: egli avaro del tempo, tutt'amore per l'arte
ben lo nostro segnor che iuda era avaro e ch'amor de peccunia lo farave perir
suo familiare / un signor non punto avaro. b. del bene, 1-43:
a spicciare que- maligno sfrontato ed un avaro / che per crescer denar traffichi st'altra
tesauro, 19: ognuno attende il traghettante avaro, / cui davanzati, i-7:
/ custode inesorabile, / ferma l'avaro remo, / che il pigro, irremeabile
, 5-87: crudel, superbo e riputato avaro / fu polinesso, iniquo e
che sì com'elli infino allora era avaro e cupido, che volea essere tutto largo
: or io son pigro, tedioso, avaro, indegno di trattare tanto sacramento.
v-1-145: tutto vince e ritoglie il tempo avaro; / chiamasi fama, ed è
guerrazzi, 10-205: costui [l'avaro] non volendo per la sua tristizia
cattaneo, i-24: il terzo è l'avaro ingiusto che tende reti e trabocchelli quanti
bartolini, 20-215: oh il loro avaro realismo, i loro punti di vista
è 'l becco a mugnere / e l'avaro a ugnere. idem, xxxv-ii-306:
b. tasso, i-238: qual suole avaro peregrin, che unita / hamolta merce da
donna! bacchetti, 18-i-114: l'avaro di molière, arpagone, non è soltanto
di molière, arpagone, non è soltanto avaro, ed è più e peggio che
, ed è più e peggio che avaro e usuraio feroce: è un immondo,
dato da un valente uomo secolare a uno avaro religioso con un motto non meno da
espresse più naturalmente la persona d'un avaro, d'un servo astuto, d'un
. dante, li-73: corre l'avaro, ma più fugge pace: / da
annibaie di perfido, ve- spesiano di avaro, traiano di vinolento, e marco aurelio
: l'annese... tenace ed avaro fece asportare nel torrione del carmine vari
badano all'incomodo, alla spesa / l'avaro, il tirchio, il satrapo,
: ferdinando è presuntuoso, stupido, avaro, simulatore e dissimulatore astutissimo tiranno con seduttrici
, 79: io so'di schiatta d'avaro, il quale vede versare il vino
talor sovra l'argento / d'ulpidio avaro alla frugai cenina.
grossolano e, anche, gretto, avaro. - anche: contadino sempliciotto.
serpe in mezzo al petto / quell'avaro villanzone, / che per render la sua
, 3-2: il nostro secolo, più avaro e perciò più sagace, l'ha
, 1-4-220: l'intemperante, l'avaro, il superbo, l'invidioso, il
fede presta all'altrui parole [l'avaro]; sempre suspica che viziatamente gli sia
/ a zigoli né prodigo, né avaro, / al falco voratore alto e
. prov. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è voito dentro, crepa
sabato al lunedì, per il suo avaro week-end, e lei quasi titubò come se
. petrarca, 50-18: l'avaro zappador l'arme riprende, / e con
non deve ciò non pertanto spaventarti l'avaro zelo de'particolari. 4. filos
assai, e lo chiamano qui zulfichiàr, avaro, o forse meglio, zulfnighiàr,
acqua gelata, e alla zuppa dell'avaro, scalogni tritati e aceto, fecero buon