(femm. -trice). che auspica, che fa l'augurio (perché avvenga
. che manifesta propositi sovversivi, che auspica eversioni sociali, che esalta l'anarchia
sm. spreg. che applica o auspica l'applicazione di mezzi di repressione violenti
. letter. che desidera vivamente, che auspica; che chiede a gran voce.
razionalizzare la complessa realtà dell'economia, auspica un sistema di controllo sociale e,
di una forma di governo; chi auspica l'avvento o l'attuazione di un'
3. per estens. che auspica eventi, processi, sviluppi storici e
loda un fatto sociale; che ne auspica la diffusione. stampa periodica milanese,
/ 23-vt-1986], 19: lei auspica il ripristino delle lunghe teniture e dello sbigliettamento
ciò che ci si propone o si auspica di fare. boccaccio, dee.
attualmente esistente e vantaggiosa per chi ne auspica la conservazione. p. leopardi
plur. 4). spreg. chi auspica o promuove un vasto impiego di mezzi
», 23-vi-1986], io: lei auspica il ripristino delle lunghe tinture e dello
. petruccelli della gattina, 5-ii-104: auspica spaventa, adesso trasformato egli pure!
[15-ix-1995]: l'assessore spoto puleo auspica un raccordo fra le due regioni.
cui molto si parla, di cui si auspica la diffusione; ma, almeno in
punto di vista come questo che auspica l'avvento di una società interamente scolare,
di ivan d. illich, il quale auspica la descolarizzazione della società.
. e chi, ancora, lo auspica di più contenute dimensioni ma, in compenso
nell'ambito della politica internazionale; che auspica di entrare a far parte dell'unione europea
, agg. spreg. che applica o auspica l'applicazione di mezzi di repressione violenti
. il foglio [25-xi-2003]: chi auspica un fallimento delle forze della coalizione sono
cattolici è prettamente antiliberale e antisocialista. auspica una società precapitalistica ed una forma di