. ausare1, tr. (auso). ant. adusare, assuefare,
quelli cui cristo confonda, / non m'auso fare a la porta. re enzo
, vi-1-187 (48-1): io non auso rizzar, chiarita spera, / inveri
: eo per dottanza / non m'auso dimostrare. dante, conv., iii-vm-9
, per quale arte e temerario auso e obstinato intento fusseron cusì aptamente
, vi-187 (48-2): io non auso rizzar, chiarita spera, / inver'
e già lo mio talento / non auso dir, né chiedere merzede. dante,
poi la mia malatia / non l'auso adimostrare / a chi mi può guerir e
... nel principio ge pare il auso del corpo colerico, il polso comunemente
fr. colonna, 2-32: non era auso perciò alcuna cosa pertentare, ma quasi
bibbia volgar., viii-566: era auso di dire quello il quale era provisore
.. per quale arte e temerario auso e obstinato intento fusseron cusì apta- mente
63-9: chi segnoreggia no. ll'auso nomare, / ché più viltà saria
2-69: un insolente fanciullo con nefario auso attacca a me nella posterga parte i
dolo della barba, xxxv-i-298: non l'auso dir, ché la mente ho raminga
, / vorria, s'eo l'auso dire, / umilmente di merzé pregare /
quelli cui cristo confonda, / non m'auso fare a la porta. testi fiorentini
barba, 344: non l'auso dir, ché la mente ò raminga,
poi la mia malaria / non l'auso adimostrare / a chi mi può guerir e
dolo della barba, 344: non l'auso dir, ché la mente ò raminga
la sesta proprietà della manna era lo auso della reservazione, sendo comandato da moises
scemante, a determinate ore si varia il auso e riflusso. -in relazione con
, 63-9: chi segnoreggia no. ll'auso nomare, / ché più viltà sarìa
mi fa temenza, / ch'io non auso laudare / quella in cui è tutto
bibbia volgar., viii-566: era auso di dire quello il quale era provisore