872: non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e
luci e le ombre come la vicenda delle aure su un'accolta di delicati fiori.
e lo addormirò i gemiti / de l'aure e de'ruscelli. idem, 919
3-1-49: sanguigno il sole le fresche aure adugge. 2. disus.
. marino, 7-146: vezzose l'aure e lusinghieri i venti / gli applaudon
, quai volan snelli / per l'aure augei di loro spose amanti. foscolo,
nuoto. caro, 3-830: spirate aure seconde, e vèr l'ausonia / de'
235: al tornar delle soavi / aure d'aprile il ciel s'allegra,
6-iii-23: e caldi raggi e fresche aure e rugiade / pure n'attende [il
vene, / alacre affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso. /
bianco. cagnoli, vi-357: l'aure, che fresche nella fronte sventano,
/ compagne de l'aurora, / aure, de l'aria albergatrici erranti.
un serenissimo albore spandevasi nella rigidità delle aure, ripercotevasi dalla limpidità delle acque.
. carducci, 26: ne le miti aure è il sorriso / di primavera,
rana], / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, / inver'
e feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali spiegate. idem
. macedonio, iii-297: cedete, aure volanti, / cedete a l'acque belle
e amore / d'ambrosia irriga l'aure. de pisis, 39: e il
iii-226: a goder ombre amene, aure tranquille, / qui sotto ai tronchi
marino, 323: voi, / aure amiche e cortesi, / a la mia
erra lungi l'odor su le salse aure / e si mesce al cantar lento de'
viziosi]... ammortire l'aure seminali e feconde del seme virile.
carducci, 380: le ioniche / aure serene / beò la venere / anadiòmene
l'intema arsura, / sempre anelando, aure novelle invia. marino, 280:
. marino, 323: voi, / aure amiche e cortesi, / a la mia
: timido prima a un mover d'aure, a lieve / scrollar di fronde,
a. costanzo, v-232: fiutano l'aure e annitrono i cavalli. d'annunzio
, 323: voi, / aure amiche e cortesi, / a la mia
, ombre, antri, onde, aure soavi. leonardo, 2-78: antro:
fave a'duri marmi; anzi lasciandole all'aure, me ne faceo beffe. paolo
. idem, 6-146: vezzose l'aure e lusinghieri venti / gli applaudon con
12-105: così disse egli; e l'aure popolari / con applauso seguir le voci
vele e remi / apprestar, desiando aure seconde / al lor cammino. manzoni,
carducci, 31: a te dolci aure, a te perenne aprile / veston di
ii-169: apritevi, o leggère / aure dell'infinito! / inviolate sfere, /
i-64: rosea salute / spirano l'aure, del felice arancio / tutte odorate,
l'arcade avena che segna / de l'aure e tacque il murmure. civinini,
/ correa degli archi un suon lungo sull'aure. d'annunzio, ii-572: intendo
al suo leon premea, / sempre l'aure dor- miano e non sorgea / bramato
tempreran le fiamme lor moleste / aure, o nembi di pioggia o di
valli, ed arenosi lidi, / aure serene, acque tranquille e quete,
meninni, iii-432: al suon de l'aure, al mormorio de'fonti / sovra
e guata. idem, x-2-48: l'aure e tonde / e le selve eran
/ molle udirete il flauticello mio / l'aure agitare armoniosamente. palazzeschi, 4-95:
feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali spiegate. dottori,
fortunati clivi / perenne aprile e l'aure molli odora. 2. figur
né tempreran le fiamme lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada:
interna arsura, / sempre anelando, aure novelle invia. redi, 16-1-6: che
sen l'asconda, / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, /
spolverini, xxx- 1-175: aspiran l'aure / seconde, e vanno a lei spianando
rivi / lontani indizio alcuno arrechin l'aure, / quando va il vento della
, quai volan snelli / per l'aure augei di loro spose amanti. foscolo,
ora al monte / volgea la faccia all'aure fresche ed alme. caro, 3-328
'n tutto è fermo il vaneggiar de l'aure. idem, 16-12: mormora l'
iii-226: a goder ombre amene, aure tranquille, / qui sotto ai tronchi lor
giorno, in cui l'estive / aure infocate dal leon celeste / han lor saette
, gridai, per le felici / aure pregne di vita. manzoni, 29:
temea pinta nel seno, / come all'aure si turba onda di lago. idem
: / non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e
or sì or no veniva su per le aure umide il canto / de'mietitori,
l'alma, e lasciò mesta / l'aure soavi de la vita. manzoni,
d'argento / a me spira la rosa aure vitali / le spine pungentissime pavento.
12-105: così disse egli, e l'aure popolari / con applauso seguir le voci
malvagia congiura andò tanto nelle diverse aure degli uomini, ch'ella fu
carducci, 26: ne le miti aure è il sorriso / di primavera, e
il capo dell'asin morto si vendeo altrettanto aure; quando 10 sterco colombino si comperò
. / ave maria! quando su l'aure corre / l'umil saluto, i
arcade avena che segua / de l'aure e tacque il murmurc. pascoli, 422
asconda, / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, / inver'
. arici, 145: le vaganti aure e i sorgenti / rigagnoletti avvivan l'erbe
, / e discorron d'amor l'aure e le fronde. testi, 309:
lande, furiosi venti, / e facili aure e floride pianure: / gioco e
villeggiatura, me la batto tra l'aure i raggi gli zefiri e l'ombre a
fiati che sulfurei e foschi / corrompon l'aure e fanno / de l'auree stelle
de'soli suoi; / godi l'aure; spira vivide / le fragranze de'suoi
beata, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri
/ la reggia, in cui le prime aure di vita / pur bevve. giusti
e di calma / beveremo ne l'aure colà! abba, 1-134: essa avvicinò
le biancheggianti spighe / che alle dolci aure percotendo insieme / con più acuto romor
, e l'agile / corpo all'aure fidando, / ignoti vezzi sfuggono / dai
la florida sposa ivi apre a l'aure / le glauche vele, e lo spumoso
ma tu sola / lia trascorri per l'aure cocenti. fogazzaro, 2-147: non
che sulfurei e foschi / corrompon l'aure e fanno / de l'auree stelle
/ la reggia, in cui le prime aure di vita / pur bevve. pindemonte
disciolta, la piccola intrecciata, all'aure sventolante; occhi bruschetti, gai come
e repente s'intese / per quell'aure uno squillo di corno, / di savoia
/ vedi ondeggiar ne'nostri campi all'aure / di un tuo figlio le insegne.
eran quete le selve, eran dell'aure / queti i sospiri: ma lugubri e
apparir del dì cadder di seno, / aure, sien vostre, e questo vaso
di biasce le facesse vibrare trionfalmente all'aure matutine. e biasce prese le funi.
da spirito divino / e mossa da leggiere aure seconde, / ode con dolce
: erra lungi l'odor su le salse aure / e si mesce al cantar
tanto. / e gli uccelletti e l'aure e le viole / con pietosa dolcezza
in bianca vesta, / esposte all'aure, capraie, pastore, / care
rapido piede impiumano, / e le fresch'aure seguono / di capriol, che se
con l'aer puro e con l'aure seconde! monti, x-2-111: dopo varia
vanto. macedonio, i-25: cedete, aure volanti, / cedete a tacque belle
/ nuota, fiutando ne l'aure lascivia di muschio. montale, io7:
legno, / flebile e lenta all'aure s'aggira. rajberti, 2-118: dovunque
mostro, che dal ferire vanamente l'aure, essi poeti addimandarono centauro. parini
.. / nuota, fiutando ne l'aure lascivia di muschio / che da'
collo / coprian, siccome li moveano l'aure. manzoni, 25: dolce tristezza
gli abitanti. chiabrera, 249: aure serene e chiare / spirano dolcemente,
... ed 'altri dati all'aure ventilanti da quelle, quali sopra il
: l'ombra del tuo cimier l'aure tremanti, / come di ferrugigno astro il
pascoli, 1221: sussurrano le mille aure del bosco: / son mille arcani mormorii
respiro, la luce, e soavi aure, e suoni soavi, e parole amate
desìo già citerea / rapiano l'aure, e seco ivan le figlie.
io potea che con lamenti / fastidir l'aure e con sospir cocenti. prati,
5-101: e sette dié, dell'aure più veloci, codute cagnolette. coeditóre
: a le campagne il sol e l'aure molli / per verdi piagge e colli
, ii-104: dolce musa, per l'aure s'aggira / dell'arabia un augel
d'oro commosse / spirar ambrosia l'aure innamorate. m. adriani, 1-32:
cielo obbedienti all'arte / corrono l'aure fervide e gelate. -rifl.
« oh! bevi / le nostre aure odorose *. / ed io rispondo:
e i pesci e fonde / e l'aure e l'erbe e gli augel- letti
entro i cavi mantici agitati / l'aure comporre e concepirvi il vento, /
..., / mossi da l'aure erranti, / gìan scoprendo del seno
/ è '1 suon de l'aure, il mormorio de'baci. giovanetti,
liquid'aere / si conteser dipoi l'aure superbe. foscolo, vii-173: accusai
parte / più contermina a lui quante aure e quanti / movonsi fiati per l'
esser conteste, / e come l'aure e i venti acqueti, e deste /
gioco. ariosto, 201: se l'aure chiome e con tal studio conte /
palazzeschi, 3-141: sfiorando i petti queste aure vi rapivano i cuori, fosse il
, / spargendo toro a le fresch'aure estive. aretino, 2-61: vi ridete
cielo obbedienti all'arte / corrono l'aure fervide e gelate. monti, x-3-41
le cime e al piano, per l'aure, pe'rami, per tacque,
fiati che sulfurei e foschi / corrompon l'aure e fanno / de l'auree stelle
gravato il campo, / bruttò quell'aure. faldella, 2-79: è una fatica
per anche / corrotta il core infra quest'aure inique; / sotto sì dolce maestoso
notte] / fórano i miei sospiri aure notturne, / fóran rote e destrieri /
perplessità crepuscolare. saba, 16: l'aure son miti, son tranquilli i vènti
che aveva vinto di levità tutte le aure dell'estate. 2. poeti
, che erano i romantici, semoventi all'aure delle arpe eolie od angeliche, dovevano
chiabrera, 4-3-137: e facean [l'aure] crespi e via più freschi i
parte / scaldi il sol, crollin l'aure, o bagni l'alba. guidiccioni
: / non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e
e pascendosi di liquidi cristalli e d'aure soavi, non spira altro mai ch'arabi
te chiama la danza / ove l'aure portavano / insolita fragranza, / allor
correa dagli archi un suon lungo sull'aure, / e il provocato fremito di
872: non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere
/ deliaca terra il cielo e l'aure e tacque / prega benigne, e
e feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali spiegate. g
6-i-165: l'aura pura e l'aure tue serene / sospiravan d'amore;
navi esser conteste, / e come l'aure e i venti acqueti e deste /
/ destò corde di lira, o all'aure sciolse / l'amabil canto a raccontar
i udì dintorno / e ferir l'aure d'angosciosi accenti / del trafitto d'
molti di coloro che si destavano alle aure della vita morale nell'ultimo decennio del
sue pene ascose / disfoga con sospir d'aure amorose, / e che l'ombre
/ l'ingegno, e spande in terra aure celesti. leopardi, 11-55: a
/ l'ingegno e spande in terra aure celesti. leopardi, 1-73: io credo
come 'l mobile giunco mosso dalle soavi aure. s. caterina da siena, 1-8
, dal lat. tardo diapentón (celio aure liano), dal gr
: i non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere
al tempo nuovo deono soffiati da dolcissime aure porgerne gratissima ombra e riposo, e
primavera,... quando l'aure rinfrescando ricreano, tacque mormorando dilettano.
, / io meco traggoti per l'aure achive: / odi le cetere tinnir:
parole. prati, 1-217: l'aure divora / pregne dell'orrida / disarmonia
avea cinto. molza, 1-204: l'aure rapida e succinta / tardò dal corso
era allor che spinta / dalle fresche aure in quella rupe brulla / la veste vii
. chiabrera, 270: infra l'aure candide, succinta / il puro sen
, / e discorron d'amor l'aure e le fronde. alvaro, 5-142:
disgiunga, / e le avolgano l'aure e 'l cielo insieme. cattaneo,
nebbia e'l fosco / dispoglin l'aure, e fior vestan le rive, /
/ senza ritegno alcun volan per l'aure. 3. disinvolto, che
a l'interna arsura / sempre anelando aure novelle invia. d. bartoli, 9-30-
, 13-i-463: l'aura pura e l'aure tue serene / sospiravan d'amore;
essere tenuti con piacevole nodo alle soffianti aure. cassiano volgar., i-io (8
ed aperto. forteguerri, 14-13: aure dolci, placide e felici / spiravan
carducci, 31: a te dolci aure, a te perenne aprile / veston di
dolendo, intorno intorno / gir l'aure insino al giorno? / fur segni forse
458: sì, domeranno alfin [queste aure] gli aspri veneni, / donna
, iii-4-225: quanto grido corse / l'aure lombarde, allor che su 'l furore
amanti / di gettare per donna all'aure i pianti. carducci, ii-10-58:
pensoso e dubitoso s'ancora ei spirassero l'aure / o ritor- nasser pii del dolor
ondeggia / la luminosa chioma / a l'aure del trionfo: il sol dardeggia /
, / ebbra spirò le vivide / aure del franco lido, / e tra le
d'annunzio, i-729: qual contro l'aure avverse una chioma divina, / una
fumo eletto, /... / aure pure e leggiere / d'indiche gomme
d'elisie / rose molcea quel- l'aure. montale, 1-19: ecco per te
l'altero / sogno vanìo per l'aure, e 'l cor mio tace. /
xxx-1-8: quando vezzoso / le tepid'aure d'occidente a noi / riconducono aprii
canto in mille groppi avinto / rubavan l'aure, e del bel furto altere /
, / trovan fra le venefiche / aure il pane, l'ergastolo e la bara
luce / splendido un solco ergentesi nell'aure / si lasciava da tergo. nievo
l'arcade avena che segua / de l'aure e tacque il murmure: / te
credete, / deh chiedete / l'aure in ciel, ch'errando vanno, /
sparso, / ch'erra soavemente all'aure estive. cesarotti, ii-176: sparsi /
fiato nel refrigerio che gli danno l'aure che spirano. deledda, i-348:
vento). salvini, 24-391: aure nate dal mar, di zefiretti / dolce
in tanto era siziente, che delle fresche aure non poteva refrigerarme. lorenzo dei medici
parini, 509: misero! a l'aure de la dolce vita / esposto a
: / non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere
bosco l'ultima primavera; le pure / aure intorno aleggiavano ne'tepori del sol,
/ e l'ombra spessa e l'aure dolci estive. boccaccio, v-93: un
. lorenzo de'medici, i-212: non aure estive o rivi tolti a lunge /
, ma sospir d'amore / l'aure son sute, e lacrime fur tacque.
feconde, / e da queste innocenti aure serene / tali spiegate. par ini,
onde i gelidi sudori, / dolci aure i fiati estremi, il morir vita /
d'aprile / trascorre a suo piacer l'aure odorate, / tal a mio gran
etere, e leggerissimo all'aeree / aure sovrasta. del papa, 5-71: vogliono
al desio già citerea / rapiano l'aure, e seco ivan le figlie; /
così malvagia congiura andò tanto nelle diverse aure degli uomini, ch'ella fu manifesta
perfida: / non crescono arbusti a quell'aure, / 0 dan frutti di cenere
le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite / con lo spesso / respirar.
, / su tali fresche di quest'aure liete, / se per favor de le
s'inchina; / a te dolci aure, a te perenne aprile / veston di
grandezze ho pieno l'affetto, d'altretante aure favorevoli siano per esser gonfie le sue
,... / spirate tutti favorevoli aure, / secondate il guerrier: vientene
altro col suo seme, che alcune aure o spiriti purissimi, i quali hanno
/ al tiepido spirar de lè prim'aure / fecondatrici. cuoco, 2-ii-192:
dolci e fedei riceve il luglio / l'aure soavi e vie più tosto il verno
i-64: rosea salute / spirano l'aure, del felice arancio / tutte odorate,
beata, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri
poppa spira. forteguerri, 14-13: aure dolci, placide e felici / spiravan sì
rive, / cresci felicemente a l'aure estive. = comp. di
beccuti, 52: veggio al vibrar dell'aure chiome bionde / rimaner delle stelle i
! l'isola mia poverella / ha l'aure limpide, fertili tacque. / non
vago / fertileggiar l'avesse fatto a l'aure? 2. figur. abbondare.
! tommaseo, i-181: quanti l'aure sospir, tacque concenti, / quante nutre
/ miglior successo, ora che dolci aure fiatano / vo'che le mie sampogne alquanto
onde 1 gelidi sudori, / dolci aure i fiati estremi, il morir vita,
, e l'agile / corpo all'aure fidando, / ignoti vezzi sfuggono /
avido di mutar loco / a l'aure estranee fidati poco. bocchelli, i-i-
d'amore / del mattino a le fresche aure fidato / le meste anime nostre ha
come l'augel fidente / poggia per l'aure, dal securo lido / salpa la
e nocente, e fieri spirti / d'aure maligne, onde perturba il cielo,
, / qualor piacesse altrui, l'aure fugaci / potessero spiegàti accórre in seno
esser prudente. marino, 309: l'aure tepidette / genitrici di fiori, /
41: quando il tenero bosco a l'aure spiega / le verdi chiome, e
aggiri, / e simile alle fioche aure del bosco / il tuo furor patetico
alto colla coda a sterzar tolte / l'aure, vuole al leone esser conforme.
: ecco sorride, / dalle fecondatrici aure guidata, / fiorente primavera alle campagne
uno venere che nasce, e quelle aure e venti che la fanno venire in terra
/ il cui fischiar, che fu dall'aure sciolto, / diede alle melodie rozzo
spargo, volenti i numi, / aure di vita e fiumi / di forza e
flagella, / fango intorno e corrotte aure spargendo, / oste impudico o carrozzier
dell'atroce duello / pareva udir per l'aure a quando a quando / ir sibilando
molle udirete il flauticèllo mio / l'aure agitare armoniosamente / per lusingar l'eterno
salcio. mamiani, 1-196: ah'aure serotine scorgea / fletter com'arco filisteo le
riflette. mamiani, 1-196: all'aure serotine scorgea / fletter com'arco filisteo
un profumo d'elisie rose molcea quell'aure. = voce dotta, lat.
onde si folce e libra / tra l'aure incerte l'agitato volo.
con suo potentissimo fomento / l'aure vitali in sua magion rappella. buonarroti il
la ricca pioggia, e l'aure fila elette / a quei candor frammette!
aprile / trascorre a suo piacer l'aure odorate. d'annunzio, ii-391: ei
in presti giri / dalle dolci spiranti aure battuta / a terra, e cavallon
speco. gagnoli, vi-357: l'aure, che fresche sulla fronte sventano, /
vento mormoranti e lunghe / per l'aure odora fresco di silvestri / salvie e
correa dagli archi un suon lungo sull'aure, / e il provocato fremito di
ariosto, 6-24: volgea la faccia all'aure fresche et alme, / che l'
su l'ali fresche di que- st'aure liete. tasso, 15-53: aure fresche
st'aure liete. tasso, 15-53: aure fresche mai sempre da odorate / vi
, ombre, antri, onde, aure soavi, / valli chiuse, alti colli
, / qualor piacesse altrui, l'aure fugaci / potessero spiegàti accórre in seno
dei corridori / veltri, né l'aure rompere del monte / più le fulminee
/ e turbini e tempeste / rendano l'aure e tonde a lui funeste. goldoni
. leopardi, 275: solamente all'aure oscure / del suo foco la lucciola
dove furasti e i raggi e l'aure e 'l vento, / per farmi nel
è questo il crin che a l'aure ondeggia e fura / talor di due begli
3-49: sciolse capei, lasciogli all'aure erranti, / di seta una fusciacca
imago esil vania / fusa per l'aure di novembre. pea, 1-33: se
tacque liete; / e verran l'aure dolci e i tempi gai: / «
altro col suo seme, che alcune aure o spiriti purissimi, i quali hanno
gema il mar, / quasi stesser l'aure e tonde / gemebonde -a ragionar.
/ al tiepido spirar de le prim'aure / fecondatrici. manzoni, pr.
e lo addormirò i gemiti / de l'aure e de'ruscelli. bocchelli, 9-234
qui si senta / sospirare il genaio aure d'aprile. alfieri, v-2-775: avrò
chiabrera, i-11-68 : già tra l'aure mattutine / stanno a guardia di ree
eridani d'acque / leggiadro fean l'aure susurro e gioco. panzini, iiì-25:
, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
del giorno, in cui l'estive / aure infocate dal leon celeste / han lor
giovenca alto la testa, / e l'aure accoglie con aperte nari. metastasio,
come 'l mobile giunco mosso dalle soavi aure. tasso, x-23: come fui
francia il dedalo / nel mar dell'aure è lunge: / lieve lo porta zeffiro
. piantato / lungi avea dalle salse aure nel suolo, / e strettolo, ala
cielo che dal sentir ferirmi da le aure soavi. tasso, 1 -77: godea
le falde, in sull'altura / l'aure godean la luce mattutina. carducci,
profumi della mattina, della freschezza delle aure. foscolo, v-342: il bel
in mille groppi avinto / rubavan l'aure. 12. locuz. -
, 1-7: giunto ove non dànno all'aure illese / dai vapor gravi le procelle
: leva le fosche luci alle serene / aure di vita, ascolta il plauso e
1-419: un verretton che vien l'aure fendendo / tra labbro e labbro te l'
, immacolati i fiori / ne l'aure una gratissima fragranza. serao, i-607:
-assol. tasso, 12-105: l'aure popolari / con applauso seguir le voci
d'agavi non mai / mobili ad aure di benigno vento. gnoli, 1-236:
, 1-329: terreno mite e miti aure bramate / alle tenere piante, agricoltori;
te chiama la danza / ove l'aure portavano / insolita fragranza, / allor
spruzzare. casoni, 12: quell'aure feconde / che co 'l lor dolce
senza vano / timor di fiondi e d'aure. lucini, 3-25: tutti i
si contentò che ritornasse a respirar queste aure. l. quirini, 45: forse
insidie, e i venti, e l'aure / spian [le api] da
fauni ridarelli / ch'hanno le sussurranti aure in balìa. saba, 57: bacerò
. cassola, io: inalberando a l'aure / l'aurate coma alto co'piè
le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite / con lo spesso / respirar.
: salia l'eroe col manto all'aure steso /... armato di cangiante
ii-163: un dolce suon che l'aure e tonde invita / l'incaute orecchie
pensiero ardito / del bel novare suo l'aure campestri / già respirava.
corran le navi, con feconde / aure quiete, illese ed inconcusse. pecchio,
egli usato a disfidare in corso / l'aure volanti ed innalzar disciolto / il piè
mare / mossa increspar da le fresch'aure estive. -sollevarsi in misura esigua
79: e 'l mare / da dolci aure increspato in mille guise / col
altra messe sorgerà d'erbami, / all'aure temperate alto indiritti. 6
: te chiama la danza / ove l'aure portavano / insolita fragranza, / allor
, / e col canto feral l'aure funesti. ojetti, i-56: i tanti
onde risplende / la corona nell'alte aure sospesa, i che folgorando in essa
più pure e più tranquille / l'aure del giorno. -che si manifesta
0 nella palestina, godesse le riscaldate aure di quei climi ove la natura volle
e amara. leopardi, 7-2: l'aure inferme / zefiro avvivi, onde fugata
co'piè l'alte pendici / tra l'aure fresche del gentil fassolo, / cresci
voci adirate, / la sampogna empierò d'aure tranquille. a. cattaneo, iii-223
lemene, i-273: questo dal sibilar d'aure o di fronde, / dal garrire
. lengueglia, 1-14: [le aure nascono] assai più fresche nell'infoscarsi
istro apparisti, / soave agitator de l'aure estive. 2. ricco d'ingegno
di dolore, / giungeste a respirar aure più grate / in braccio del piacer
il camino a'naviganti / ingravidando d'aure i tesi lini. pisani, 264:
francesco da vannozzo, 265: aure di donna gli con- vien trovare;
si viddero / in quella sera all'aure / con voci allegre e sibili / del
mobile polmon fresche dal cielo / l'aure inspirate, e al ciel le rende.
le grazie vittrici, / cui l'aure inspiratrici / seguon fedeli ognora. saluzzo
a l'interna arsura / sempre anelando, aure novelle invia. dalla croce, iii-i
simil. guerrazzi, 2-29: le aure di aprile alitavano in faccia alla gente
dell'aurora '; e quelle l'aure ', l'amoroso museo ', le
myricae 'non abbia riscaldato troppo le aure rarefatte dove sta anfanando la valetudinaria cultura
1-ii-1-160: signor, chi per favor d'aure seconde / il vostro volo avvicinar presume
e le vestigia / gravi e tetre esalanti aure di zolfo. = voce dotta
, / ebbra spirò le vivide / aure del franco lido, / e tra le
invidiose chiome / scuotevan lasci vette / l'aure ai tremanti elette / misteri dell'amor
del mattino, al dolce / ventilar d'aure irrequiete, volano / di fronde in
terra al desio già citerea / rapiano l'aure, e seco ivan le figlie;
speme, / pur geme per le quete aure diffusa, / e 'l su'altero
, 7-41: conscie le molli / aure, le nubi e la titania lampa /
brume settentrionali a ribever la vita nell'aure balsamiche de'vostri prati, sotto l'
). boccaccio, v-115: con aure lievi e continue il fuoco languente recai
/ ove scherzano fresche ed onde ed aure. cassola, 4-164: la campagna languiva
, 1-178: tu respiri largamente l'aure della speranza. d'annunzio, 4-ii-26:
, 1-556: al soffio delle chiare aure diurne / crollaro involti da fulminee nubi
, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
i-157: era un spargere il fiato all'aure, a i venti: / non
senza temere, / io respirava l'aure innovatrici: / mi bat- tean ratte
, 2-2-84: vi sono venti ed aure leggiadrissimamente dipinti. leopardi, iii-204:
, i-23-86: e voi frattanto, aure leggiadre e snelle, / le ricche
madre sua la notte oscura, / aure lievi portando e largo nembo / di sua
anche questo stesso, alle superne / aure trasmesso, si condensa, e presto /
colla coda a sferzar tolte / l'aure, vuole al leone esser conforme
nere / o bionde chiome a l'aure levantine. 4. che si
leva le fosche luci alle serene / aure di vita, ascolta il plauso e
polvere. tolomei, xxxvi-48: qui l'aure il caldo, qui la stanchezza i
respirando più pure e più tranquille / l'aure del giorno. [sostituito da]
5. aspirare voluttuosamente (profumi, aure pure e balsamiche). bruni
di tanto in tanto a libare le aure di napoli, e morì per caso in
un desiderio vago / di librarmi su l'aure. cicognani, v-1-305: nei cieli
lasciar tant'opra / de le licenziose aure in balia. a. verri, i-211
, / ebbra spirò le vivide / aure del franco lido, / e tra le
gran madre sua la notte oscura, / aure lievi portando e largo nembo / di
dolce s'udia fuggendo; / passavan l'aure placide, / lieve 1 mirti scotendo
e dolci e pie / ti sian l'aure e le piogge. bocchelli, 1-iii-370
fra i larghi lintei scossi da l'aure / intravedeansi candori nivei: / sol le
filicaia, 2-1-138: allo spirar dell'aure d'elicona / lirico stil ragiona, /
che sentite per lo mormorar de l'aure e de tacque e per lo canto
l'estate del 1857, le 'suavissime aure 'non avevano mutato il lor costume
acume. ugurgieri, 219: l'aure spirano nella notte e la candida luna non
di lungo il colle / di mill'aure sabee misto odorato. parini, giorno,
messe sorgerà d'erbami, / all'aure temperate alto indiritti. fantoni, ii-62
: / non crescono arbusti a quell'aure / o dan frutti di cenere e tosco
tuo german diletto a le superne / aure celesti e a le magion de i vivi
visiera / di cristallo in balcon l'aure disparte: /... / timpano
essere tenuti con piacevole nodo alle soffianti aure. sacchetti, 208-50: il marito s'
/ batter il prato, e tutte l'aure sfida / al sonar de'magnanimi nitriti
di ragazza cresciuta fra le felici aure montane del mugello nativo, rosea e
quartiere che sbocciano spesso e volentieri alle aure maldicenti del rapporto, aveva subito riunito
fido, / ebbra spirò le vivide / aure del franco lido. pascoli, ii-906
la parca / che lei dalle vitali aure del giorno / chiamava a'cori dell'eliso
/ mandin le piante mel, l'aure dolcezza. panzini, ii-256: spiegava
essi, mancante zeffiro, a sé l'aure chiamavano recenti. rappresentazione di rosana,
dolce sarebbe il vivere sospinti dalle sue aure soavi, le quali indolciscono ogni pensiero,
da le nere / o bionde chiome l'aure levantine / e il furtivo apparir,
le nere / o bionde chiome l'aure levantine / e il furtivo apparir,
/ stringe in candide masse e in aure zolle. tassoni, 321: portici,
gente in schiera. bruni, 79: aure, che rugiadose e mattutine / volate
in bianca vesta, / esposte all'aure, capraie, pastore. =
un meandro aureo lucente / agitati dall'aure i suoi bei crini. vallisneri,
bembo, iii-389: né le dolci aure estive, / né 'l vago mormorar d'
/ le campagne d'intorno a l'aure ingombri. spallanzani, v-6: il
del legno, / flebile e lenta all'aure s'aggira. mazzini, 28-80:
, or qua or là volin per l'aure. salvini, 39-iv-36: alle quali
., 130: di laudi ornò l'aure de'numi / il meonio cantor.
di ninfe e di sirene, / d'aure, d'acque, d'augei dolce
ove la fè cristiana si respira con l'aure. zorzi, lxxx-4-167: ha già
ma nel meridie li cava e fa l'aure efesie a noi spirare e il mare
liete novelle a volo / ne portan l'aure messaggiere. -letter. cavo messaggero:
l'erbette ascoso, / spande all'aure notturne il mesto trillo, / panni
e l'arno bisbigliava insiem co'l'aure / un colloquio leggero, / mesto come
/ su l'uscio, a le fresche aure / vespertine, usciremmo in su le
or si or no veniva su per l'aure di lucentezza serica. umide il canto
calpeste / da tutti e ad inclementi aure in balia. pascoli, 1-485: caro
1-355: in questo mese mirride dell'aure / libere gode a pieno. 0
invidiose chiome / scuotevan lascivette / l'aure ai tremanti elette / misteri dell'amor
terren duro e tacque molli, / dell'aure il lieve spirto e 'l vapor caldo
bei rami folta / spiegava a l'aure e del sol mite a i rai.
maestrale. saba, 16: l'aure son miti, son tranquilli i venti /
, 196: i prati rinverdiscono alle miti aure di zefiro. moravia, i-199:
simintendi, 1-8: piacevoli zefiri colle tiepide aure miticavano i fiori sanza seme nati.
il fuoco e l'ammiro refrigerato dall'aure e mitigato da i venticelli freschi nella
armonioso, modulante, mormoreggianti rivi, aure sburranti. mazza, iii-180: i
, 5: non sole però co tali aure putenti, ma soglionsi ancora alle volte
così canta e 'l cielo e l'aure molce. marino, xiii-40: canta,
tevere, / come prima solea, l'aure non molce. monti, x-1-419:
né tempreran le fiamme lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada.
cadea disperso e sciolto, / mosso dall'aure il molle avorio asconde / e gli
, di molli erbette / allo spirar dell'aure dolci adorna. b. del bene
nascente vite, / cura de l'aure molli. monti, x-3-534: in tenebrose
, 7-40: conscie le molli / aure, le nubi e la titania lampa /
. scalvini, 1-339: son l'aure e il sole pe'felici e i molli
a respirare in loro compagnia le dolci aure della vita. -mondo nuovissimo: l'
fior di ragazza cresciuta tra le felici aure montane del mugello nativo, rosea e
al vento mormoranti e lunge / per l'aure odora fresco di silvestri / salvie e
lontananze, per respirare anche lui l'aure di cotesto paradiso. -agg.
cielo e non men dolce mormoranti / aure per queste rive / che per quei
bosco mormorar s'udiva / tocco dall'aure. aleardi, 1-284: una pioggia
chiabrera, 1-iii-55: quivi / senti l'aure volar mormoratrici / e ristorata tu ritorni
mormoreggi ante, / peregrino de l'aure, allor di novo / l'aeree
. ariosto, 6-24: l'aure fresche et alme /... l'
886: quale / lunga su l'aure / vien da la trista punta di
iii-4-232: or sì or no su rotte aure il lamento / vien del mortorio,
/... / mosso dall'aure, il molle avorio asconde / e gli
s'il gran cimier di tema l'aure asperge / e l'elmo scote i
apelle / spirasse ancor tra noi l'aure vitali, /... /
, di mugli profondi le immote / aure della cadente rosso- infocata sera. baldini
i-128: timido prima a un mover d'aure, a lieve / scrollar di fronde
incontrar, perisce alfine / per l'aure aeree dissipate indarno; / parte in
, cum grandissime foglie, lacerate dalle flante aure, cum il stipato grumo pendente dii
faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso.
se mio destino / è che l'aure natali e i vivi soli / più non
in cui l'uomo cominciò a respirare aure di vita. f. buonarroti,
onde, / non atto a respirar quest'aure lievi, / qui non verrà.
fior di ragazza cresciuta tra le felici aure montane del mugello nativo, rosea e robusta
, larga e sottile, / accoglie l'aure amiche, e de le braccia /
, 8-58: il nautilo contorto a l'aure amiche / aprì la vela, equilibrò
, / io meco traggoti per l'aure achive. -persona, individualità singola
all'erbe / grata rugiada il ciel nell'aure estive / neghi, e '1
oscurare. ugurgieri, 219: l'aure spirano nella notte e la candida luna
foglie; / se chiusa a l'aure nega / ciò che in se stessa accoglie
valle, 400: voi de aure neghittosi mostri / né gloria move né giust'
nascente vite, / cura de l'aure molli, / prima de'campi onor
pecora negra ed una bianca / all'aure quete al fuggir nostro amiche. caro
76: quale / lunga su l'aure / vien da la trista punta di
mera ed oritia / ed amatea dall'aure trecce ed altre / nereidi dell'onda
d'annunzio, i-44: ancor per l'aure vien da l'oceano / il lieto
: fra i larghi lintei scossi da l'aure / intravedeansi candori nivei: / sol
men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso.
spesso il nome di fillide / all'aure consegnò. manzoni, pr. sp.
foscolo, iii-1-346: svania per le cieche aure confuso, / vinto di grata illusion
pompa gentile. menzini, i-247: aure, nunzie del giorno, / aure
: aure, nunzie del giorno, / aure lievi odorate, / il volo,
partimmo, e 'n mezzo un dì l'aure spiranti / ci nascoser le terre,
molta disciolta, la piccola intrecciata, all'aure sventolante; occhi bruschetti, gai come
] usato a disfidare in corso / l'aure volanti ed innalzar disciolto / il piè
selvatici] ancora i venti e l'aure, / ond'è portato a gli odoranti
i fortunati clivi / perenne aprile e l'aure molli odora. -servire a profumare
, in bianca vesta, / esposte all'aure, capraie, pastore. algarotti,
bel cipro. tasso, 15-53: aure fresche mai sempre ed odorate / vi
, i-65: rosea salute / spirano l'aure, del felice arancio / tutte odorate
di lungo il colle / di mill'aure sabee misto odorato. odorato2, sm
1-66: ivan gli alati suoni per l'aure / dolci siccome l'ambrosie olimpiche.
raggi immenso ascende / d'odor soave aure spargendo eterne. guasti, iv-297:
pria che il labbro / beesse le corrotte aure del mondo, / iual mai commise
. / spiega ondeggiante e ventillante all'aure / candida insegna, da purpurea fascia
, vi-3-49: qui vegga un dì dell'aure spighe il nume / d'auree spighe
, v-234: malinconico, incerto all'aure vane / ondula il pio concento; /
è tanto più sorge / ferace all'aure e vegeta feconda. 2.
le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite / con lo spesso / respirar.
/ ché l'acqua ammalò e l'aure il crudel danno. -che ha
iii-4-232: or sì or no su rotte aure il lamento / vien del mortorio,
b. strozzi il vecchio, 2-130: aure felici / dei chiari lidi aprici /
marte istro apparisti / soave agitator de l'aure estive. imbriani, 4-70: così
/ e per trarne aria fresca, aure gelate, / n'ordio leggiadro ed
. soderini, i-82: le aure ne'gran caldi si muovono, massime
qual rustica orifiamma / nel sol che l'aure indora, /... sorgerò,
seduti a quell'ombre, corteggiati da aure lusinghiere, credemmo di essere sopra uno dei
i. meri, 11-7: rendean l'aure più fresche a lor d'intorno /
voci altere e nuove / empite l'aure di soave canto, / /
poggia con orza / dritto per l'aure al suo desir seconde, / battendo l'
.. / musici gli augelletti e l'aure e l'onde, / piume l'
iii-15-197: fece crescere il figliuolo all'aure borboniche, prima nel reai convitto di
e schive, pargolette e vaghe / aure de'verdi campi, / né mai con
1-66: ivan gli alati suoni per l'aure / dolci siccome l'ambrosie olimpiche,
i-90: un canto / dolce su l'aure palpita. cor azzini, 4-45:
de l'aprico / pampinoso falerno / l'aure vendemmie. l. bellini, 6-71
dotta, lat. tardo parasynanche (celio aure liano), dal gr
udì la parca / che lei dalle vitali aure del giorno / chiamava a'cori dell'
e schive, pargolette e vaghe / aure de'verdi campi. 9. che
, di gelosia, si mescono all'aure imbalsamate di effluvi olezzanti. fogazzaro,
dolendo, intorno intorno / gir l'aure insino al giorno? / fur segni forse
/ li dissetava, e li pascea dell'aure / eolo. -allattare.
in lusinghieri accenti, / e che d'aure fallaci / pasce ad ogn'or l'
alba t'invita / a respirar le prime aure del giorno / per genial passeggio,
] in bianca vesta, / esposte all'aure, capraie, pastore. papini,
le chiare onde marine / beon l'aure pellegrine. -che scorre nelle vene (
. macedonio, i-26: noi [le aure] penne degli odori / e linguaggio
ove olezzano tepide e molli / l'aure dolci del suolo natal! gatto, 4-17
: me non nato a percotere / le aure illustri porte / nudo accorrà, ma
5-153: perché credi tu che l'aure infette / perdonino a me solo e mentre
garrir mormoreggiante, / peregrino de l'aure, alor di novo / l'aeree
, 27: respiriamo una volta nuove aure di vita nella sapienza primordiale, fonte
alcuno incontrar, perisce alfine / per l'aure aeree dissipate indarno. 12
167: rosea salute / prometton l'aure, da'spontanei fiori / alimentate e
gentile alunna / persuade col suon l'aure vicine / che de'cedri di fiesole
tal peste hanno concetta, / l'aure ch'ai suo natal nutrita l'hanno
bocche ai venti / che saran l'aure loro aura di vita.
altre piante, altre selve, altr'aure, altr'acque / attendon qui gh abitator
era primavera e piacevoli zefiri colle tiepide aure miticavano i fiori sanza seme nati.
lor piaga e fiacca / per l'aure trattenendosi. landolfi, 2-48: esso [
or sì or no veniva su per le aure umide il canto / de'mietitori,
: quando il tenero bosco a l'aure spiega / le verdi chiome,..
. filicaia, 2-2-139: sorda dell'aure al lusinghiero invito, / movea guardingo
mare / mossa increspar da le fresch'aure estive, / e l'ali dibattendo
/ da la piena faretra a l'aure il crede. f. lana, 86
d'intorno / con ondeggiare vasto a l'aure, e li alberi. cucini,
, gridai, per le felici / aure pregne di vita e pe'lavacri / che
442: signor, chi per favor d'aure seconde / il vostro volo avvicinar presume
, 1-19: eolo spiri per lo mare aure felici, nettuno il serbi placato.
e dubitoso s'ancora ei spirassero l'aure / o ritomasser pii del dolor mio da
istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del ruscelletto, conciliatomi negli occhi
grido s'udiva. rare / gemevan l'aure. boote / guardava l'orsa;
/ ed alle rose furano / le fresche aure lucenti, / le rose impallidiscono /
or per queste rive / e l'aure e l'erbe e i fior d'amor
ed a'fiori, a'bagni ed all'aure, agli zibetti ed all'ambre?
vago / fertileggiar l'avesse fatto a l'aure? -arald. costituisce attributo del
d annunzio, i-140: domano l'aure il verno; abbatte la state il bel
12-105: così disse egli, e l'aure popolari / con applauso seguir le voci
nella casa medesima / dove scherzava all'aure / della vittoria il premio, /
faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso. /
/ e... respiro quest'aure portanti profumi. panzini, i-221: il
del legno / flebile e lenta all'aure s'aggira. -consistere.
/ ove olezzano tepide e molli / l'aure dolci del suolo natali fracchia, 443
pargoletto / era già della vita all'aure uscito: / e mal posando al rozzo
del sangue italiano, si levarà all'aure del cielo: silvio, nome albano,
/ lagrime, i vostri umori / all'aure de'sospiri / quando di vaghi lumi
l'isola mia poverella / ha l'aure limpide, fertili tacque. / non
e sospir calde e vivaci / d'aure in vece ti sieno, e di rugiade
veloci / più di glorie, che d'aure i lini gonfi. s. maffei,
concordi, / fan coll'ispngionar d'aure sonanti / ch'ai tuon lieto e
mefite nociva. pratesi, 5-475: quelle aure pregne dei caldi aliti e dei fermenti
, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
/ e per trame aria fresca, aure gelate, / n'ordìo leggiadro et
crine [la danzatrice] insegnava all'aure belle carole; con l'inannel- lata
che il labbro / beesse le corrotte aure del mondo, / qual mai commise error
, 27: respiriamo una volta nuove aure di vita nella sapienza primordiale, fonte perenne
sono. beccuti, i-178: l'aure, onde ha principio il nome vostro
ogni torre / di poco dentro l'aure sonnolente / le avesse intorno ridestate e
brume settentrionali a ribever la vita nell'aure balsamiche de'vostri prati, sotto l'azzurro
fu dato. saba, 16: l'aure son miti, son tranquilli i vènti
planitie... e cum benigne aure ivi era un certo silentio, né
fidammo 1 lini al vaneggiar de l'aure. gemelli careri, i-v-234: il lunedì
poco nutriscono, e le bianche son aure a smaltire. anonimo toscano, lxvi-1-33
nelle teste, talvolta un po ^ rusticamente aure dei suoi apostoli, che bisogna parlare
ode, / e si sdegna con l'aure involati! ci / de 'l canto
pueruli belli, / tanta dolcecia l'aure ne bevevano. bruno, 2-57: -maestro
, in quella vece abbrac- ciaron l'aure: o pure così detti perché eran valenti
, iii-4-76: quale / lunga su l'aure / vien da la trista punta di
/ l'etere e leggerissimo alraeree / aure sovrasta. g. del papa, 5-71
cetra / tocca da dotta man spargano all'aure / dolci querele, armoniosi pianti.
speme / pur geme per le quete aure diffusa / e il suo altero nemico
di biasce le facesse vibrare trionfalmente all'aure mattutine. e. cecchi, 6-386
/ le pastorali avene / a raddolcir quest'aure. alfieri, iii-1-52: non negherò
, i-733: citerea / rapiano l'aure, e seco ivan le grazie / che
, i-323: raffrescava. le vivid'aure d'autunno mi rinnovellano i sensi al
fior di ragazza cresciuta tra le felici aure montane del mugello nativo, rosea e robusta
me pure / raggirate e sperdete, aure pietose! -muovere, scompigliare (
tutto raggira. aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate /
aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate / per questo
faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso. g
, / pesta il suol, sfida l'aure. l. adimari, 1-45:
chiome / frondosa, faccia ventiilare a l'aure. mazza, iii-54: selve di
: / bella, che nel passar l'aure fa pure; / rapida sì che
soffio / del fuggir vostro rassembrava all'aure / che striscian sulle rive tenebrose.
. muzio, 4-127: correte, aure gentil, per l'aere aperto, /
trombe / ne invitano al partir, l'aure seconde / chiaman le vele. g
suon de tore. gnoli, 1-330: aure che sussurrate in fra i cespugli,
e sedulo haurire e ricevere le recente aure. 11. vivo, ardente
il fuoco e l'ammiro refrigerato dall'aure e mitigato dai venticelli freschi nella fornace babilonica
campi, / questi i regni saran d'aure e d'augelli. foscolo, sep
, / e queste (fi vigore aure feconde, / che tu respiri,.
tutto è fermo il vaneggiar de l'aure. 7. riabilitare; reintegrare
5-53: sian sempre a'rami tuoi l'aure seconde / e dian qual dieder già
: scocchi l'arco egli pur a l'aure, ai venti / che man da
su le vostre cime arbori grandi a l'aure / cantino. 3.
sentirà riaprirsi il cuore a le native aure del calambrone. misasi, 7-i-165: a
alla state futura io non riberrò queste aure di tramontana. tommaseo, 11-25:
degli spettatori. martello, 6-i-480: dolci aure, che fresche e mattutine / tutta
speme, / pur geme per le quete aure diffusa, / e il suo altero
bel castel di santacroce / spirò le aure del dì l'abate lami.
: quanto disdica questo mostro di squamme aure tutto ammagliato, questo mastro d'errori
rossore innanzi che il zinie tardive, aure e stente. primo si fosse smarrito.
, / che, spirando nel cielo aure serene, / a la patria tornar mi
vermiglia, / che, spirando nel cielo aure serene, / a la patria tornar
della state,... quando l'aure rinfrescando ricreano, tacque mormorando dilettano.
fauni ridarelli / ch'hanno le sussurranti aure in balìa. fanzini, iv-584:
b. strozzi il vecchio, 2-130: aure, per quelli a voi sempre ridenti
sonno e mi difendono / e l'aure e l'ombra dall'ardore estivo.
ridevole è più chi male adopravi / aure, augei, venticei, farfalle e lucciole
, iii-4-247: a'monti a l'aure a tonde / ridico la canzone del tuo
l'amaro suo duolo, / l'aure di gioia e di dolcezza il bosco.
a mento, di bocca viva, spirante aure schifose a labbra gelide, rifiatanti caldi
alcuno incontrar, perisce alfine / per l'aure aeree dissipate indarno; / parte in
un serenissimo albore spandevasi nella rigidità delle aure, riper- cotevasi dalla limpidità delle acque
, spelonche romite, / salutate quell'aure gradite / che nmenan l'amena sta-
/ fidammo i lini al vaneggiar de l'aure. pindemonte, ii-478: i primi
di lungo il colle / di mill'aure sabee misto odorato, / indi d'un
mare, rese talora inistabili dal- l'aure che rincrespavano la superficie, facevano credere che
marradi, 130: o dell'umbro appennino aure salubri, / rinfrescatemi voi gli arsi
strozzi il vecchio, 2-17: con l'aure di par, con l'onde a
, 41: il tenero bosco a l'aure spiega / le verdi chiome, e
un serenissimo albore spandevasi nella rigidità delle aure, ripercotevasi dalla limpidità delle acque.
d'annunzio, i-140: domano l'aure il verno; abbatte la state il
, 1-8-11: spira quivi il sospiro aure di foco, / vaneggia il guardo
sussurrare delle piante, dal gemere dell'aure, dal canto dell'usignolo, fino
ii-130: ciò non condensi allor che l'aure e i sassi / inviti a risonar
xxx-5-197: mattutine ru'ade, / aure soavi alate, / deh ristorate 1 moribondi
: del bel vento quivi / senti l'aure volar mormoratrici / e ristorata tu
della freschezza e del dolce soffio dell'aure. -nella visione cristiana, il
ritallito nel suol de'comuni, rifiorito alle aure della gi- ronda, coltivato seriamente all'
la terra intorno / fioriva e l'aure arabo odore e flora / spiravan liete e
ninfe e di sirene, / d'aure, d'acque, d'augei dolce concento
ritmo de le trebbie / per l'aure, e a buffi il canto de'villici
e de le nitid'onde, / aure dolci, aure liete, aure gioconde /
nitid'onde, / aure dolci, aure liete, aure gioconde /...
/ aure dolci, aure liete, aure gioconde /... / fate ritorno
: / bacieranle riverenti / trasvolando e l'aure e i venti. -come formula
. bruni, 234: l'aure fresche e ridenti / non riversan dal
e dubitoso s'ancora ei spirassero l'aure / o ritomasser pii del dolor mio da
vaghi armenti / pasce, e con l'aure dolci i sonni estivi / lusinga sotto
lor piaga e fiacca / per l'aure trattenendosi, e non giunge / calda al
l'erbette ascoso, / spande all'aure notturne il mesto trillo, / parmi
. aleardi, 1-36: ruppe l'aure il grido d'una madre. praga,
del mattino, al dolce / ventilar d'aure irrequiete, volano / di fronde in
di ulysse ma da obsequiose et ronfere aure... impulse. 2
. chiabrera, 1-iv-59: tra belle aure la rosata aurora. marino, 1-4-108
lièo: rosea salute / prometton l'aure, da'spontanei fiori / alimentate e
parevano al rosseggiamento lingue agitate tra l'aure. -bagliore rosso di una fiamma.
sparso l'oro del crine a l'aure erranti, / maddalena dogliosa / parea smarrita
349: sono del suo destrier l'aure men pronte; / par che voli su
considera tutti li venti e prende aure coll'orecchie. -nel sistema astronomico
lemene, i-273: questo dal sibilar d'aure o di fronde, / dal garrire
pargoletto / era già della vita all'aure uscito: / e mal posando al rozzo
/ il cui fischiar, che fu dall'aure sciolto, / diede alle melodie rozzo
adatti il fiore, / ruberan l'aure il prezioso odore; / dunque l'adatta
. lucini, 7-424: in sulle prime aure della predicazione cristiana, si affaccia,
cum minutissime ragature al reflato delle suave aure instabillule et per il moto corporeo,
sovra il cielo, / e son l'aure più fresche austri cocenti. -sostant
strozzi il vecchio, 2-17: con l'aure di par, con tonde a
, o ben nutriti fiori / d'aure suavi e liquide rogiade. luna [s
gran madre sua la notte oscura, / aure lievi ortando e largo nembo / di
tarsia, 1-109: sien per voi l'aure ognor dolci e feconde, / rugiadose
d'oro. bruni, 79: aure, che rugiadose e mattutine / volate in
piede e con la bocca / l'aure a un punto e le corde e 'l
saettar del sol temendo / riparan l'aure qui, meco si stesse / chi 'l
: erra lungi l'odor su le salse aure / e si mesce al cantar lento
e ti amo. sei la per l'aure odora [il monte] fresco di silvestri
come dalla turbolenza sanguigna si esalino le aure divine del mio spirito. gozzano, i-1254
servendo largo e simulando scacco, / aure di donna gli convien trovare. machiavelli,
ardente / sottesso a'rai son miti aure d'aprile / e vigor d'erbe e
] / per donar forza a l'aure onde il suo vampo / si plachi,
mio cuore; e a'monti a l'aure a tonde / son contento ridire il
acuminati. caro, i-274: l'aure rinfrescando ricreano, tacque mormorando dilettano,
né consistenza; che è continuo scherzo dell'aure, che imbratta dovunque s'appoggia?
carducci, iii-1-548: scherzosette fremono / aure lascive sovra i balzi floridi.
, 13-168: quando son schiette l'aure e 'l mar tranquillo / ed innocente,
nido ordì, / quando le libere aure / le contendeva il ferro / e lei
un fiore che schiudendo il seno consegna alle aure le polveri gravide di mill'altri fiori
tremolante scintillava e 'ntorno / parca dall'aure vezzeggiata e colta. achillini, 1-34
l'aria molle / scioccheggiando con l'aure amor volante. f. f. frugoni
la primavera] sen vien di molli aure vestita /... / e dove
/ destò corde di lire o all'aure sciolse / l'amabil canto. baldini,
, ombre, antri, onde, aure soavi'. 14. che si
iii-4-244: ave maria! quando su l'aure corre / l'umil saluto, i
, / da le dolci d'egitto aure lontane / a voi ne scorse peregrin sentiero
i-128: timido prima a un mover d'aure, a lieve / scrollar di fronde
delle volanti saette, il sibilar dell'aure e lo scrosciar de'denti. a.
/ pesta il suol, sfida l'aure e 'n varie ruote / girando squassa orribilmente
/ di libia se n'andò, l'aure secando / in quella guisa che marino
o duce; / che son l'aure seconde al gran viaggio. me dell'
, 1-8-106: eran de'sonni lor l'aure nutrici, / cortinaggi le fronde,
: / bella, che nel passar l'aure fa pure, / rapida sì che
profumo). gnoli, 1-330: aure che sussurrate in fra i cespugli, /
... aver non debbe coluitra l'aure andar scherniti. bibbia volgar.,
e noce. muscettola, i-354: dell'aure agli urti inestin- guibil face / in
... eolo spiri per lo mare aure felici, nettuno il serbi placato.
. pascoli, 425: qui tiepide aure e il fiore d'ogni mese. /
/ pesta il suol, sfida l'aure e 'n varie ruote / girando squassa orribilmente
di lungo il colle / di mill'aure sabee misto odorato, / indi d'un
nido ordì, / quando le libere aure / le contendeva il ferro / e lei
gridai, « per te felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
tremuli arboscelli, / dove fan l'aure sibilar le fronde, / l'allettar sì
delle volanti saette, il sibilar dell'aure e lo scrosciar de'denti. cesarotti,
empio e nefario / pervenne a l'aure nostre purgatissime, / da mover nausea
, / quand'ecco si turbar l'aure soavi / e tonde si turbar placide e
, / vaghi augei, chiari fiumi ed aure estive, / vezzose ninfe, pan
aromi, cioè la 'cannel- delle fresche aure non poteva refrigerarme. lorenzo de'medici,
o baleni / soglian per le snebbiate aure tranquille. graf 5-1066: sullo snebbiato
7 quand'ecco si turbar l'aure soavi, / e ronde si turbar placide
mondo, in pace sofferta, merita soffianti aure. crescenzi volgar., 5-19: si
. minestra, n. 6. dolcissime aure, porgerne gratissima ombra. baluda, xcii-i-
, 6-264: se noi andremo per le aure dello etere presso del sole, la
, / in cui sperar non lice aure seconde, / te prenda in duce.
terra madre! o crudeli oceani! o aure dalle pinte penne de'vaganti ucelli solcate
. 1. frugoni, i-9-65: l'aure spirano seconde; / ecco, l'agil
, i-3-168: vidi spiegarsi a l'aure / vela di bisso e d'ostro;
l-ò2: il suol vacilla! fremon l'aure inquiete! / il ciel si oscura
terra / se mai ti fu di pure aure cortese, / e di bei soli e
: più non m'ode, giuseppe, aure canore / sovra la cetra articolar parnaso
/ la 've s'odon sonare acque, aure e frondi. caro, 6-105:
di quelle faci il raggio / l'aure sonar di gemiti e di baci. d'
fontane e dei torrenti, / e l'aure tra i frondosi arbor apprezzamento).
istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del ruscelletto, conciliatomi negli occhi il
16-71: calca le nubi e tratta l'aure a volo, / cinta di nembi e
, senza palpito / s'affonda nell'aure sorde. gozzano, ii-98: da quanto
fronde, / temperata dal soffio dell'aure. nievo, 212: chi non conosce
su 'l primo invito / de l'aure molli da 'l mattin sorrise / per le
il camino a'naviganti / ingravidando d'aure i tesi lini, / sospendetevi immoti in
materno stelo, / quando sospiran l'aure più amorose, / spuntar fuor dal ridente
senz'onda il mar, né sospir d'aure / tacque intorno commove. r.
sui tronchi e quel rimbombo / de l'aure sospirose dentro agli antri. graf,
al mon- ton le coma e l'aure. f. f. frugoni, 2-193
, / vola a vela per l'aure e scorre a nuoto. pindemonte, ii-327
il sonno. aretino, 14-9: aure, che tra le frondi mormorate, /
, 1-86: se non è nato delle aure pietre l'amato, elli pure ama
le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite / con lo spesso respirar. gadda
, quamvis abbi exposito / a l'aure questo crin cano, et apposito / potius
colto. chiabrera, 1-i-316: disdegnando aure terrene, / aquila spiega al ciel
lini, / qualor piacesse altrui, l'aure fugaci / potessero spiegati accòrre in seno
venti e delle nuvole, spirabili e spiranti aure. rezzonico, 155: il lieve
, acciocché l'argento vivo sparendo in aure sottile non possi respirare.
calli / passi al lieve spirar d'aure seconde. fagiuoli, vi-143: ditelo
in bologna la poesia volgare sbocciò alle tepide aure che spiravano dalla corte di sicilia.
, 1-19: eolo spiri per lo mare aure felici, nettuno il serbi placato.
e vermiglia, / che spirando nel cielo aure serene / a la patria tornar mi
io avessi la sorte di spirar l'aure del tebro, mi farei un pregio singolare
di', non muovon da te l'aure ch'io spiro? nievo, 1-363:
roero, 1-i-51: quand'io respiro l'aure in grembo a'fiori / spiritelli mi
anteventuli et umbriculariamente contegenti fina alle exigule aure; dalle quale pendevano due ostentose margarite.
fiero. muscettola, i-354: dell'aure agli urti inestinguibil face / in cavo
corrente). tasso, 15-53: aure fresche mai sempre ed odorate / vi spiran
venga nuvolo il cielo, sentirà inasprirsi l'aure, gonfiarsi tonde, squarciarsi le vele
mica così subito, come alle prime aure di maggio un abito pesante. quaglino,
quasi aurata sferza, / mentre con l'aure lascivetto scherza, / del tuo celeste
1-239: salìa l'eroe col manto all'aure steso. -ricadente (un abito)
varano, 1-556: al soffio delle chiare aure zieri che, preso costui, per
, / e col canto feral l'aure funesti. pascoli, 511: udivo stridire
renieri, xxxvi, 72: quelle maligne aure dolcissimamente traendo / stringonvi in dolci nodi
saettar del sol temendo, / riparan l'aure, qui meco si stesse / chi
forza. pascoli, 425: qui tiepide aure e il fiore d'ogm mese.
, i-44: ogni machina antica a l'aure sorge, / quant'in terra giacea
vuota camil... / grate aure un dì prestasse al cantar mio. l
: e qual da lungi / dall'aure succedentisi sommosso / fiotto su fiotto s'ac
vaso, / tutte il sonno spandea l'aure di lete. 3. levare o
la parca / che lei dalle vitali aure del giorno / chiamava a'cori dell'eliso
fauni ridarelli / ch'hanno le sussurranti aure in balia. 3. ronzante
seduto qui tra 'l sussurrio de l'aure / sotto quest'alto pino. buzzati,
non istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del ruscelletto conciliatomi negli occhi il
sabea tosto sen viene / nuvol d'aure serene, e 'n lui s'accoglie,
molta disciolta, la piccola intrecciata, all'aure sventolante. calzabigi, 164: morando
la vesta / ch'agii svolazza all'aure, per lei la manifesta. g.
il campo, / brutto quel- l'aure. monti, x-3-374: dalla bocca usciva
di tagliare, rompeva e ammaccava te aure ossa deglimato al punto h, perpendicolarmente sopraposto
de 'l tasso che svetta a l'aure e parla! piovene, 3-25: crescevano
di merci preziose e rare, / coll'aure amiche intorno, agile e presta /
lemene, xxx-5-197: mattutine rugiade, / aure soavi alate, / deh ristorate i
aire tempre. aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate,
aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate, / per questo
/ là dove a lo spirar de l'aure temprate / gioconda primavera ognor godiamo.
della primavera,... quando l'aure rinfrescando ricreano, tacque mormorando dilettano,
e al molle / alito di tepenti aure odorate. fogazzaro: augelletto gentil, che
leopardi, 7-41: conscie le molli / aure, le nubi e la titania lampa
or voi, di rugiada rivestire / dell'aure esposte a fossi, di mandare /
/ ed i lamenti / l'aure disperdano / in grembo al mar. moravia
di molli erbette / allo spirar dell'aure dolci adoma. pananti, i-384: come
le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite / con lo spesso / respirar.
1-86: van per tamenissime pendici / l'aure, de l'alme ognor tranquillatrici.
ameni, / e queste di vigore aure feconde, / che tu respiri, e
l'aria molle / scioccheggiando con l'aure amor volante / e dettava talor rabbioso
, / di mia vita trarrò l'aure più liete. pallavicino, 6-1-135: a
i nembi, / e spirando d'intorno aure di croco / venner della speranza all'
il foco, / come son l'aure molli e tacque algenti / de'pesci e
, ii-87: fresche e odorose trasvolavan l'aure. graf, 5-529: e se
scampo. martello, 0-i-27: vedi quell'aure? ei già trattolle a volo,
quasi il tremolare delle foglie per l'aure dolcissime. campailla, 13-135: batti la
o baleni / soglian per le snebbiate aure tranquille. -con riferimento alle
). xjgurgieri, 219: l'aure spirano nella notte, e la candida luna
; finché, vinte, al- l'aure / fuggon con penne trepidanti.
le vostre cime arbori grandi a l'aure / cantino come quando gli stipiti
regno, / in ciel, nell'aure e nella terra estendi. =
16-71: calca le nubi e tratta l'aure a volo, / cinta di nembi
come dalla turbolenza sanguigna si esalino le aure divine del mio spirito. pirandello,
decto ros. tasso, 8-4-382: l'aure odorate inanzi al giorno / spirano mormorando
vento. muscettola, i-354: dell'aure agli urti inestinguibil face / in cavo
primaverili ridottasi a tivoli per usufruire aure più salubri. = voce dotta
: il suol vacilla! fremon l'aure inquiete! / il ciel si oscura!
di biasce le facesse vibrare trionfalmente all'aure mattutine. -non ripieno di cibo o
anche sostant. aretino, 14-9: aure che tra le fiondi mormorate, / spargendo
arte / a cui d'ignobil fama aure dispensa. 6. per estens
colli ameni, / e queste di vigore aure feconde, / che tu respiri,
. arici, i-255: le verginali aure serene /... /..
le selve, / dal ventillar de l'aure / umide e mattutine / gli arbori
tremuli arboscelli, / dove fan l'aure sibilar le fronde, / l'allettar sì
scroffa, 45: spirar suave l'aure zephyriritide, / e vider questo il
di biasce le facesse vibrare trionfalmente all'aure mattutine. -enfasi di una colonna
profondo / del mondo con vernine tempestose / aure, ghiacciato borea, deh vieni /
, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
tremolante scintillava, e 'ntomo / parea dall'aure vezzeggiata e colta. graf, 5-257
. marino, 1-6-146: vezzose l'aure e lusinghieri i venti / gli applaudon
, 1-455. veggo ancora per le azzurre aure beate / volger la luna, e
, gridai, per le felici / aure pregne di vita, e pe'lavacri /
men faticoso, / ecco alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso.
egli usato a disfidare in corso / l'aure volanti ed innalzar disciolto / il piè
, tu sei, / e son'aure vaganti i sospir miei. filicaia, 2-2-123
/ aman le fronde al par l'aure e i fonti / amabil sire è il
1-455: veggo ancora per le azzurre aure beate / volger la luna e viaggiar
. arici, i-255: le verginali aure serene / volitando leggeri aprian le fronde
al- l'acque il corso, all'aure il volo, / e alle piante diè
appenderò corona / di fior che l'aure di brianza educano / o del lambro
il mar, semio l'ombra e l'aure prendo, / vivo ad altrui, si
, 1-8: piacevoli zefiri colle tiepide aure miticavano i fiori sanza seme nati. boccaccio
fr. colonna, 2-1 io: aure dolce e estive e veriferi venti cum vario
lucini, 14-113: unexscrittoremilitaristacambiadunquesistemase socialisteggia alle aure benigne del trasformismo e della evoluzione legalitaria