starna o colombo, o simil altro augello, / venirsi incontra di lontano veggia
, / finché s'accorge in tutto esser augello. galileo, 4-3-80: converrebbe dire
dio! ojetti, i-90: uccello od augello? - augello, affediddio!
i-90: uccello od augello? - augello, affediddio! = comp. da
agnello, / fera volante e corridore augello. parini, giorno, ii-504: péra
). mattioli, 1-375: un augello tutto bianco, assai maggiore del cigno
lo videro compiuto e fresco, l'augello fenice, alacre e giovane, scintillando in
: l'alcione, del mar picciol augello, / forma di palla in guisa il
sempre amore / com'a la selva augello in la verdura. idem, iv-27
idem, par., 23-7: l'augello... / previene il tempo
: questo de l'indo ciel pomposo augello, / peregrino volante, alato mostro
/ natie, libere: ardea, nobile augello, / in tra i folgori a
cerchio. = deriv. da augello 1 uccello '. augèllo,
delle colonne, ii-163: e più ch'augello in fronda so'gioioso. bonagiunta,
. latini, ii-81: così face l'augello / c'al tempo dolce e bello
cor gentile, amore, / riparar come augello alla verdura. ariosto, 43-52:
pel fiume andò come per l'aria augello. idem, sai., 4-17:
verde ramo / e la fera e l'augello, / del consueto obblio gravido il
si vedeva chiara tutta la forma dell'augello: ora anche il collo e il capo
e nuova / cavalca armato il quadrupede augello. anguillara, 2-58: intanto eto
me d'intorno / le penne il bruno augello avido roti. idem, ii-692:
tenire / manera e costumanza / d'augello, ch'arditanza -lascia stare: / quando
cicala / strider, né batter penna augello in ramo, / né farfalla ronzar,
2-3 (i-678): bramosa che l'augello contino- vasse il dolce gioco di così
berchet, 101: o il bicipite augello esecrato / più ne strazia col
un picciol cane, un ghiro ed un augello / del tuo caro fanciullo / sono
me dintorno / le penne il bruno augello avido roti; / prema la fera
, in disusata foggia, / l'augello il nuoto impara, il volo il
. marino, 5-21: tace ogni augello al gran calor ch'esala,
ben tosto il portamento e 'l bianco augello / conosce erminia nel celeste campo.
pananti, ii-47: per dare al vecchio augello un calor nuovo, / e la
dieron cibo. molza, ix-577: canoro augello i cui graditi accenti / ascoltan con
dove s'asconda. / e più ch'augello in fronda -son gioioso, / e
tole il canto e penne al vago augello, / le foglie e il color vivo
avrìa, non che 'n ciel giunto un augello, / diviso con lo strale anco
ix-295: già l'alte voci de l'augello udite / che chiama il giorno in
. bontempelli, 8-17: la pira dell'augello fenice era pronta. copriva quasi tutta
/ vaga di perle a cingerne l'augello. 6. letter. corona
6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con tal
cerimonia a veder morire e rinascere l'augello fenice. -senza cerimonie, senza far
ariosto, 8-20: stassi cheto ogni augello all'ombra molle. f. d'
. marino, 5-21: tace ogni augello al gran calor ch'esala, / salvo
cicala / strider, né batter penna augello in ramo, / né farfalla ronzar
: si vedeva chiara tutta la forma dell'augello:... era più grande
rondinelle, / e quasi ogni altro augello pellegrino, / fuggon dal nostro,
si vedeva chiara tutta la forma dell'augello: ora anche il collo e il
. idem, 207-36: e come augello in ramo, / ove men teme,
propria sfera / ogni pesce, ogni augello ed ogni fera. dovila, 1-1-241
in cerimonia a veder morire e rinascere l'augello fenice. brancoli, 4-85: questo
del ciel ricopre, ed al felice augello / toglie la vista de'soavi raggi
d'uno disio, / come si fere augello di bolzone. iacopone, 38-27:
in aria s'era [lo strano augello], / quando sentissi dentro le budella
, / o altro manco et importuno augello, / il qual dai tetti e
tole il canto e penne al vago augello, / le foglie e il color vivo
, canz., 58: -che augello è quello, amor, che batte l'
agnello. / fèra volante e corridore augello. 2. letter. veloce
boiardo, canz., 58: che augello è quello, amor, che batte
/ fanciulla nata d'un sì bianco augello; / molle e gentil come nutrita a
boiardo, canz., 58: -che augello è quello, amor, che batte
sfere. bontempélli, 8-14: l'augello fenice, abbandonato 11 meridiano, prima
. ariosto, 8-20: stassi cheto ogni augello all'ombra molle: / sol la
par., 23-4: l'augello, intra l'amate fronde, / posato
ix-295: già l'alte voci de l'augello udite / che chiama il giorno in
x-25: per dire, che un augello volò alto sino a perderlo ogni naturai occhio
nel sasso, / come da vischio rattenuto augello / e spennacchiato, i suoi spezzati
/ girar, volar, quasi fugato augello. o. rucellai, 6-120: [
/ vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento, al collo
piaccia, / da noi fuge [l'augello] e diparte, / ond'io
mano cantò su l'elce il diro augello. 3. che provoca accoramento
qual affamato / falcon rapace o simil altro augello / ch'abbia per far presaglia assai
). bontempelli, 8-14: l'augello fenice, abbandonato il meridiano, prima
che tostamente su l'albero salisse e l'augello disintralciasse. = comp. da
de l'indo del pomposo augello, / peregrino volante, alato mostro
intorno / girar, volar, quasi fugato augello. rosa, 16: un baron
l'erodio alcuni hanno detto esser quello augello, che chiamano folica. =
5-14: come d'alto cader marino augello / volando suole, allor ch'il
della valle, iii-309: qual famelico augello ove rimira / custodito il suo cibo avido
non vi può salir chi non è augello. bandello, 2-22 (i-865):
opra. mamiani, 1-241: o fortunato augello! / sfogar così potessi / anch'
il ciel sereno, / altri divenga augello. rosa, 132: intervallo non hanno
che s'introduce in un foro accanto all'augello, ed a cui s'attacca la
ogni pesce, ogni augello ed ogni fera. magalotti, 1-239:
, 15-i-365: come si getta un augello, cioè uno sparviere o falcone o altro
/ a voi, come piagato / augello al proprio cielo / dal fango ond'è
occupati sensi, / o come novo augello al visco in ramo. boccaccio,
e fello; / giovane nudo, faretrato augello. p. fortini, iii-211:
uscio il crudel, rapace e fiero augello, / che del mio sangue ognor si
fello; / giovane nudo, faretrato augello. ariosto, 5-46: vien d'altra
era più di lui grande, ed era augello: /... avea l'artiglio
ii-756: la religione insegnava come l'augello fenice ogni cinquecento anni al sentirsi morire
. della valle, 171: rapace augello, / cui unghie e rostro e artiglio
uscio il crudel, rapace e fiero augello, / che del mio sangue ognor si
flagellando l'ale, / riede l'augello alle vigilie antiche. 3.
/ che non vi caglia se 'l candido augello / ha ne lo scudo quel ruggero
usignol. cattaneo, iii-3-149: l'augello dorato dal canto flebile, fa il nido
/ vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento, al collo suo
né il garrir pur si sente d'un augello. barilli, 3-23: del resto
par., 23-7: previene [l'augello] il tempo in su aperta frasca
guido delle colonne, 2-33: più c'augello in fronda -son gioioso, /
par., 23-1: come l'augello, intra l'amate fronde, / posato
girar, volar, quasi fugato augello. 3. per estens.
/ da noi fuge e diparte [l'augello]. crescenzi volgar., 9-97
vaghe rondinelle / e quasi ogni altro augello pellegrino / fuggon dal nostro, e cercan
6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con tal
ha chiò di piume rance / un augello stranier entro un gabbione. forteguerri,
né il garrir pur si sente d'un augello. carducci, 688: come questo
membra. revere, vi-488: lascia l'augello al suo gentil deliro, / quando
colui con voci umane / l'orientale augello, al genio infame / gestisce di costui
li piaccia, / da noi [l'augello] fuge e diparte. 3
/ e toglie in aria ad ogni augello il vanto. p. verri, i-182
giovinetta schiva / m'han colto, quasi augello ove men pavé. marino, 1-113
mastro a tempo, e fa veder l'augello. obizzo, 2-27: spinge il
intorno / girar, volar, quasi fugato augello. -gomitolo. di pers
. magalotti, 2-1: questo candido augello, / che in ampie rote al
, / o altro manco et importuno augello, / il qual dai tetti e
). molza, 1-356: canoro augello i cui graditi accenti / ascoltan con
6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con tal
/ natie, libere: ardea, nobile augello, / in tra i folgori a
o quanto o quanto meglio, infame augello, / ritorneresti a l'infelici grotte
ramo / e la fera e l'augello, / del consueto obblio gravido il
ben che la prima beccata de l'augello fosse con spargimento di sangue e l'
. ariosto, 8-8: gira l'augello e gli fa mille ruote, / e
/... / e, fatto augello umano, icaro fende / i campi
, 39-32: come poi l'imperiale augello / i gigli d'oro e i pardi
pisani. carducci, ii-15-77: l'augello del fasi, male impisanito, quando
panno / de la sua figlia diventata augello. magalotti, 20-23: il bocciuolo
, conc., ii-57: difendi l'augello implume, poiché è morto il colombo
/ o altro manco et importuno augello. -infausto, sfavorevole (un
al volo inabile si rende / quell'augello, a cui tarpansi le piume
ariosto, 39-32: come poi l'imperiale augello, / i gigli d'oro e
tua torbid'onda, / né vago augello in questi verdi rami, / cui non
altro leggiadro e bello / domestico augello, / onde, onde vieni, e
quivi il rostro vorace / immerge avidamente augello infame, / c'ha in eterna pastura
il ciel sereno; / altri divenga augello; altri radice / faccia e germogli nel
piume / si ricoverse, e restò augello obsceno, / dannato sempre ad aborrir
giù dalla giogaia, / qual s'ingattiglia augello sospeso alla ragnaia: / e pur
: da traverso poi venne / griffagno augello e di rapina ingordo. pea, 7-152
; al suo fianco si vede un augello bianco, simbolo il più esprimente dell'
x-195: allor che s'inorgoglia / l'augello di giunone, / per la dipinta
. fiacchi, 85: il cantatore augello / stavasi intento al suo dolce mestiero
. battista, iv-204: e l'augello, ch'a tizio il cor ferisce,
, par., 23-1: come l'augello intra l'amate fronde / posato al
e nuova / cavalca armato il quadrupede augello. de mori, 117: non
tasso, 17-35: il rinato unico augello / i suo'etiòpia visitar s'invia.
la maga che allettando invesca / quasi augello il garzon tra lacci e reti, /
, 1-40 (i-464): un picciolo augello al vischio colto...,
par., 23-6: come l'augello, intra l'amate fronde, / posato
mille lai. bembo, 1-189: solingo augello, se piangendo vai / la tua
il « core » e « l'augello », / languori del giordanello in dolci
6-18: quello ippogrifo, grande e strano augello, / lo porta via con tal
e ha messo l'ali e vola come augello, non è più quel primo piacere
fiume andò, come per l'aria augello. tasso, 1-68: sovra una lieve
funeree stragi. battista, vi-1-22: fatto augello umano, icaro fende / i campi
: da traverso poi venne / griffagno augello e di rapina ingordo, / e seco
lordo, / qual pesce o qual augello è sì da poco, / che non
ora il fanello ed ora qualche altro augello di quelli che cantano più melodiosamente.
, / e fassi lustro ad ogni augello e belva. alvaro, 8-48:
comp. da mal [o] e augello (v.). malaugurante
: dopo l'uomo si dice questo augello [la quaglia] patire el morbo comiziale
, / o altro manco ed importuno augello, / il qual dai tetti e da
/ d'un volo vo sul quadrupede augello. caporali, i-104: era anco
già de'nostri regi, / or vago augello, e chi di stato il mosse
lugarino ora il fanello ed ora qualche altro augello di quelli che cantano melodiosamente. bartolini
vid'io talor libero e sciolto i augello, al suon d'una mentita voce /
torna a metter rauchi stridi, / nero augello, ch'io poi quale / fin
/ come povero tu, se ad ogni augello / l'esca ministra il tuo midollo
, 7-147: io vo desiando d'esser augello, perché filena prigion m'avesse,
/ presi, dan laude al modulante augello / e si querelan che le alate
ariosto, 8-20: stassi cheto ogni augello all'ombra molle. paolini massimi,
. tasso, 10-68: altri divenga augello, altri radice / faccia e germogli
tasso, 17-35: il rinato unico augello [la fenice], /..
17-35: come allor che 'l rinato unico augello / i suo'etiopi a visitar s'
tostamente su l'albero salisse e l'augello disintralciasse: il che egli con tanta
l'adamantino becco del mordace e fierissimo augello. -con metonimia. beicari
bruni, 284: eterno, redivivo augello [la fenice], / ribambita
de'nostri regi, / or vago augello, e chi di stato il mosse /
ramo, / e la fera e l'augello /... / l'alta ruina
, par., 23-3: come l'augello, intra l'amate fronde, /
è stato tolto. rinato unico augello / i suo'etiòpi a visitar s'invia
, par., 23-2: come l'augello, intra l'amate fronde, /
vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento, al collo suo
[rondine] mediti, / nerovestito augello. = comp. da nero e
[dallo spino] prende quei fiocchi industre augello / e con essi più molle
, e sta'sul tuo, che qualche augello, / trovandol senza te, non
venne quel grande, come il grande augello / ond'ebbe nome. -avere
, / o altro manco et importuno augello, / il qual dai tetti e da
vetde ramo / e la fera e l'augello. carducci, iii-1-396: già roteando
e nuova / cavalca armato il quadrupede augello. idem, 15-22: del sole imitando
te padre e figlio, / felice augello [la fenice], e di te
di luce. battista, vi-1-59: l'augello di giu- non rota dell'ale /
cinzio, iii-16-23: facea, come augello al visco preso, / che, quanto
armato e l'uno e l'altro augello. 3. mettere in atto
1-782: son re di terradombra, in augello fatato, / come sa l'uditorio
colui con voci umane / l'orientale augello, al genio infame / gestisce di costui
mani e piedi * / e novo augello ancor non levar volo. brignole sale
or mena? ariosto, 177: restò augello obsceno, / dannato sempre ad aborrir
battista, vi-4-191: siasi lieto l'augello o siasi osceno, / fortunati su
l'ossifraga, appresso alberto, fusse un augello tutto bianco assai maggiore del cigno.
venne quel grande, come il grande augello / ond'ebbe nome; e a l'
, ma ne anco a guisa d'augello pallustre troppo con volo de'suoi ensieri
, 6-48: più lieve e più minuto augello / con più sottil insidia ingannar tenta
disposte le pannie a più d'un augello per non averne mai in gabbia nessuno;
in terra. aleardi, 1-148: come augello / di paradiso che a la prole
latini, 11-86: così face l'augello, / ch'ai tempo dolce e
2-189: se ben tu sei d'apollo augello e servo: / non però dèi
par., 23-5: come l'augello,... / posato al nido
la sospesa ragna / il malaccorto passaggiero augello. savi, 2-ii-87: nelle giornate
talor l'aria passeggia, / fende l'augello ancor l'onda spumante.
1-79: -chi donasse un passere, cioè augello? - potrebbe significar lascivia e sagacità
significar lascivia e sagacità, perché questo augello ha l'una e l'altra di così
l'orsolina lasciò una altra volta pascer l'augello. aretino, 20-65: il marito
sue vaghe gemme e spregi ogni altro augello, / e guardandosi 'l piè talor si
cetra, / allor soggiunse un pennacchiuto augello, / di servire i poeti a
. tasso, i-152: pennato e bianco augello / volò nel ciel. tasso,
dille c'ò pensamento / potere essere augello / per veder suoe altezze. bonagiunta,
re ai pemicioni e provato l'augello esser dei migliori che si trovassero
tempo. mazzini, 29-27: quando l'augello da preda comparisce, le rondini ed
, 4-388: in quella guisa che marino augello / d'un'alta ripa a nuova
venne quel grande, come il grande augello / ond'ebbe nome; e a l'
/ s'udia col canto il coronato augello, / quando pian piano del letticciuolo
dolce, 1-81: -chi mandasse l'augello detto piombino? -questo augello è bellissimo
mandasse l'augello detto piombino? -questo augello è bellissimo e molto dura senza ammarare
che, nella valle / visto un augello, da scoscesa rupe / si precipita a
fed. della valle, 171: rapace augello /... / di preda
di riccio, 407: più c'augello in fronda -son gioioso / e ben posso
/ vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento, al collo suo
1-21 (i-254): ella, veggendolo augello di prima piuma, fece pensiero di
né piume. aleardi, 1-148: come augello / di paradiso che a la prole
, 38: per richiamarti sol canta l'augello, / per sostenerti sol s'erge
. cattaneo, v-1-216: il primo augello è dell'era creta cea
o non potendo ciò fare lasciarsi divorar dall'augello tante once di carne viva in quella
e sottilmente polverizzata col sangue d'uno augello, è medicina alle palpebre travolte.
biscia. mazza, iv-40: l'augello di giunon pompeggia. dossi, ii-232
un pavone ovvero una penna di questo augello? -significherebbe vanità, perché questo augello
augello? -significherebbe vanità, perché questo augello è pomposo, come si vede nello
fitti / arbori in selva ed in augello penne. tarchetti, 6-i-569: il cielo
chiaro davanzati, xxxiv-40: pensate ch'augello / mai non avrebbe posa, /
], 105: la faccia di augello con un pico rosso, e sopra a
ben tosto il portamento e 'l bianco augello / conosce erminia nel celeste campo, /
). baldi, 232: immondo augello e drago / e pesce adorò l'
due richesse, / e pensate ch'augello / mai non avrebbe posa, /
, par., 23-2: come l'augello intra l'amate fronde / posato al
l'ossifrago appresso a alberto fusse un augello tutto bianco assai maggiore del cigno,
meno difesa della rondine? tuttavia quando l'augello da preda comparisce, le rondini ed
cornacchie / o altro manco et importuno augello, / il qual dai tetti e
a me dintorno / le penne il brano augello avido roti; / prema la fera
le due ricnesse, / e pensate ch'augello / mai non avrebbe posa, /
agili e ratte / come penna d'augello. -di cose: grande,
se d'un'auretta o d'un augello al volo / tenero ramuscel garriva, io
/ piu presta che non è marino augello. d'annunzio, v-3-426: élla si
, par., 23-7: come l'augello, intra l'amate fronde, /
/ e toglie in aria ad ogni augello il vanto. maggi, 81: è
dei cuori. fiacchi, 44: l'augello... sollevata appena / mira
, 5-14: d'alto cader marino augello / volando suole, allor ch'il pesce
. gozzi, i-23-99: come veloce augello di rapina / piomba dall'alto con le
. fiacchi, 27: or l'augello affamato / qua e là girando diligente e
.. adepol ch'io temo del rapace augello ganimedifero, che non rabbia portato in
pugnolino. bracciolini, 1-7-49: ciascun augello un pugnolin ne prende.
agili e ratte / come penna d'augello. foscolo, gr., ii-511:
e nuova / cavalca armato il quadrupede augello. -che ha quattro gambe o
/ vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento al collo suo del
parte felice, / dove l'unico augello eterno ha il regno, / d'ogni
la sospesa ragna / il malaccorto passaggiero augello. gir. tagliazucchi, 1-iii-49:
poerio, 3-61: dopo molte primavere augello / rallarga i voli sul bosco natio
tole il canto e péne al vago augello /... / e le ramose
rovinata. algarotti, i-vi-284: un augello rattenuto da vischio e spennacchiato. targioni
/ sembrai rauco in vall'ima oscuro augello. f. f. frugoni, iv-2
toma a metter rauchi stridi, / nero augello, ch'io poi quale / fin
reciso della vita il murmure / come un augello / colto nell'ala. graf 5-1067
bruni, 284: eterno, redivivo augello [la fenice]. leopardi,
al regnator fereo, / trasse l'augello a morte, / che divorava il
all'ara e al bosco / deponete l'augello, e sia del nostro / fonte
le due richesse, / e pensate ch'augello / mai non avrebbe posa, /
infelici piume / si ricoverse e restò augello obsceno, / dannato sempre ad aborrir il
bruni, 284: eterno, redivivo augello [la fenice], / rimbambita
eterno / di mortai, rinascente, unico augello / figurar volle quasi in raro essempio
core / cibo eterno ministri al crudo augello. -coprirsi di carne (le
/ formar volte e rivolte, agile augello, / mobil paleo, volubil fiamma il
non cicala / strider, né batter penna augello in ramo, / né /
a me dintorno / le penne il bruno augello avido roti; / prema la fera
). poerio, 3-289: siccome augello che, smarrito in ima / valle
a quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non andrei a tomo, e
i-705: non erano mancate al conte augello abili scappatine per viuzze secondarie più o
1-21 (i-254): ella, vergendolo augello di prima piuma, fece pensiero di
/ sue vaghe gemme e spregi ogni altro augello. io la isciolgo dal peccato
buonarroti il giovane, 9-536: infausto augello io son, ch'errando solo /
baldi, 5-14: d'alto cader marino augello / volando suole, allor ch'il
/ fanciulla nata d'un sì bianco augello. / molle e gentil come nutrita a
dolce, 1-208: il lusignuolo è augello di gratissima armonia g. ormezzano
il paolon, in bello augello, ed è sdegnosissimo in guisa che spesso
secando / in quella guisa che marino augello /... / terra terra sen
alma si pente, / e sol canoro augello, onda corrente / ascolto. moneti
talor l'aria passeggia, / fende l'augello ancor l'onda spumante. parini,
era più di lui grande, et era augello: /... / avea la
in questo sole emersa / garrì sinistro augello i dì tiranni, / e nelle
9-12: tu sei d'italia uno speziale augello: / non ch'oltre niegano
all'ara e al bosco / deponete l'augello, e sia del nostro / fonte
in questo sole emersa / garrì sinistro augello i dì tiranni. alfieri, 1-654:
inusitata e nuova / cavalca armato il quadrupede augello. c. gozzi, 4-125:
. gambara, lxv-56: solingo e vago augello, / ch'hai sì ben sparsi
i duri sassi, / ed ogni vago augello / di sopra l'arboscello / piangendo
. gambara, lav-56: solingo e vago augello, / ch'hai sì ben sparsi
dicendo, a lui sopravvolò / un destro augello, aguglia altivolante. -superare
gambara, lxv-56: solingo e vago augello, / ch'hai sì ben sparsi
23-424: dintorno a ben eretto altare / augello sparnazzante dalla nera / stretta di morte
9-12: tu sei d'italia uno speziale augello: / non, ch'ol- tre
caro, 5-317: come aa vischio rattenuto augello / e spennacchiato, i suoi spezzati
: vid'io talor libero e sciolto / augello, al suon d'una mentita voce
il ciel così veloce ascende / che l'augello di giove ira ne prende. anonimo
, viii-344: pari a sublime sprigionato augello, / s'alzò tua fama a volo
os- sifrago appresso a alberto msse un augello tutto bianco assai maggiore del cigno,
, / la croce e 'l bianco augello e i gigli d'auro.
ariosto, 8-20: stassi cheto ogni augello all'ombra molle: / sol la cicala
erti e più selvaggi / vive un augello altero, / c'ha di tutti altri
orecchie, debbono essere tepide e ogni vago augello / di sopra l'arboscello / piangendo del
a quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non andrei a tomo, e
2-2: di candor si pinga favoloso augello, / bellezza che all'uscir di regia
17-35: allor che 'l rinato unico augello / i suo'etiopi a visitar srinvia /
al volo inabile si rende / quell'augello, a cui tarpansi le piume. cesari
, 4-389: in quella guisa che marino augello /... / terra terra
, in chiara e tersa / fonte canuto augello immerge i vanni. lemene, i-61
quest'ora a me straordinaria, come augello notturno non andrei a tomo, e voi
che tostamente su l'albero salisse e l'augello disintralcias 2. per estens
amorosa. aleardi, 1-148: come augello / di paradiso che a la prole insegni
buonarroti il giovane, 9-536: infausto augello io son, clrerrando solo / non ha
: da traverso poi venne / griffagno augello e di rapina ingordo. b.
: / la fronte brilla, / l'augello trilla / col canto innamorato. costanzo
, par., 23-5: come l'augello, intra l'amate fronde, posato
, 4-391: in quella guisa che marino augello / d'un'altra ripa, a
adosso ciascun arme. / e come aquila augello veder parme / ghirmirti quel onghiuto infra
anelo / a voi, come piagato / augello al proprio cielo / dal fango ond'
gambara, lxv-56: solingo e vago augello, / ch'hai sì ben sparsi i
catena / vaga di perle e cingerne l'augello, lirici, 11-66: infino al
si nutre a allor soggiunse un pennacchiuto augello, / di servire i poeti a
erti e più selvaggi, vive un'augello altero, / c'ha di tutti altri
era più di lui grande, et era augello: / avea più lungo di tre
flagellando l'ale, / riede l'augello alle vigilie antiche, / e del sol
io son preso malamente, / quando l'augello vede zimbellare. pananti, ii-58: